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martedì 9 febbraio 2016

Post-it

Mi ero già ripromesso di NON citare me stesso e di evitare di ripubblicare altri posts tratti dai miei blogs precedenti  qui, ma questo è un caso speciale, più unico che raro, perchè noi tutti viviamo in un Mondo Di Parole, e questo dev'essere ben chiaro per il lettore come lo è per il blogger, da che in questo mondo, che io definisco la Logosfera Cattolica, e che come ho già ripetuto anche su VerOrizzonte è l'unico tipo di sfera NELLA quale l'umanità vive attualmente, a differenza di quella SULLA quale vorrebbero farci credere di essere, ogni cosa e TUTTO è, o può essere intesa come, o ridotta a un Gioco Di Parole; non per niente, lo sto ri-scrivendo qui, dove la Questione Più Fondamentale Di Tutte è quella che riguarda la Grande, Grande Palla di Terra, per cui è inevitabile considerare il doppio senso del termine che nel gergo popolare Italiano corrisponde a 'bugia', o 'menzogna', e meglio ancora, considerato il "moto assiale" della Palla in oggetto, una frottola, che suona molto simile a trottola...

Ora, la breve serie di vocaboli che il 7 Febbraio 2015 decisi di tra/scrivere sul mio ex-blog, dall'eloquente titolo di "Word-Wide-(We)blog", in cui già era evidente il gioco-di-parole che vedremo più oltre, si era accumulata nei mesi, assieme alla polvere, su un post-it che tenevo appiccicato sul comodino accanto al letto; quel giorno, un anno e un giorno fa, ne feci un post, e quindi non feci altro che ciò che il foglietto giallo autoadesivo mi diceva silenziosamente di fare da principio, in lingua Inglese, ovvero di "postarlo", come si dice oggi, sinonimo di "pubblicarlo online" e cioè appunto: "Post It!"
Seguendo l'irresistibile comando che proveniva dall'essenza stessa del foglietto, lo pubblicai allora come lo ri-posto qui, e infine qui il post-it sarà ri-posto per la seconda volta.

L'articolo, ancora accessibile sul vecchio blog, si intitolava (e lo fa ancora) "THE HUMAN RACE/LA RAZZA UMANA", già titolo di una pagina di un mio diaro risalente all'epoca (o Era) in cui si usava ancora scrivere manualmente anzichè digitalmente; l'importante è sempre usare la mente, almeno come suffisso;
 il mio lettore anglofono sarà in grado di apprezzarlo immediata/mente senza le mie note non-musicali, che però ritengo indispensabili conoscendo le limitazioni del "grande pubblico" italiota, che pur partecipando attiva/mente e più o meno consapevol/mente della "globalization" in atto, in genere si evita lo sforzo di attivare le meningi per cercare di comprendere quella che io considero la lingua più semplice del mondo, e anche se è un po' come spiegare una barzelletta dopo averla raccontata, è comunque parte del gioco-di-parole che sto giocando qui.

THE HUMAN RACE, un' espressione utilizzata spesso da Mr. "Jordan Maxwell", è un doppio senso che non ha nulla da invidiare alla nostra RAZZA UMANA, la cui immagine prendo in prestito dal vecchio blog:

(http://www.montereybayaquarium.org/-/m/images/animal-guide/fishes/southern-stingray.jpg)

laddove "race" in Inglese sta per "razza" ma anche per corsa, gara, o competizione in generale, sicura/mente più consono alla lingua utilizzata in tutto il mondo per parlare di affari;

la frase "Hello World" invece, che si ricorderanno forse i primi "naviganti" del web come intestazione nei 'template' dei primitivi siti su cui sbarcarono negli anni '90 (del lontano 1900), si può leggere in questo modo

HELL - O
WOR(L)D


dove il saluto informale (come il nostro 'salve') è l'equivalente del termine "hell" -inferno- con una O finale (o anche uno zero!) e come nel caso del mio "Word"-wide-we/blog, il termine "word" -parola- è sostituito a "world", cioè mondo; di fatto per gli anglofoni questo mondo, o WORLD non è altro che una parola, WORD, con una L nel mezzo; e forse è per questo che alcuni di loro sembrano avere meno difficoltà a comprendere certe cose che lo riguardano, a differenza degli abitanti del Belpaese, dove si parla la lingua che è la più diretta discendente della Lingua Del Mistero, il Latino, il quale è praticamente una lingua morta in tutto il mondo, ma sopravvive (o è risorto) nello Stato Del Mistero, che è il Vaticano.

Non di meno per gli anglofoni, come si è già accennato prima anche qui su VerOrizzonte, il 'pianeta' non richiede un'operazione tanto complessa come l'aggiunta di una "eta" , che è la italianizzazione della lettera E Greca (pronunciata guarda caso ITA dai Greci, dove pure la nostra "beta" è vita!), ma basta aggiungere una lettera T al termine "plane", ovvero piano, per ottenerlo:

PLANE + 'T' = PLANET

e se non bastasse, lo stesso termine si ottiene aggiungendo una lettera E (e non una "eta") al termine "plant", che in Inglese sta sia per pianta che per impianto (come quelli industriali):

PLAN(E)T

riguardo l'ambiguo nome Inglese di quello che vorrebbero farci credere un 'pianeta' (ovvero un 'girovago' per i Greci), il gioco-di-parole è multiplo, da che ponendo una H come iniziale otteniamo il cuore, "heart", mentre con una H finale abbiamo la Terra, "Earth", e mentre il primo contiene uno "HE" che corrisponde a "lui", o "egli", in entrambi i casi le parole contengono il termine "art", che ovviamente corrisponde alla nostra arte; un vero capolavoro, direi, senza nemmeno considerare lo EA che per i Sumeri era sinonimo di "abzu" o "apsu", l'abisso (lasciatevelo dire da chi pratica la sua arte virtuale con il nome di suhurmash):

(H)E-ART(H)

Si potrebbe dire che il gioco di parole qui è

TERRA-BLE

perchè suona molto simile all'Inglese "terrible", cioè ovviamente "terribile"; ma in fondo è solo un gioco;

la nostra "vita", che per inciso è la pronuncia della seconda lettera dell'alfabeto Greco (B), in Inglese è

LI(F)E

ovvero, una bugia, una menzogna, LIE, con una F in mezzo; a cosa corrisponda tale lettera, possiamo solo immaginarlo;

ancora, per gli Inglesi basta una L nella parola GOD -cioè, "dio"- per ottenere dell'oro:

GO(L)D

e del resto, come ripete spesso Mr. "Maxwell" nelle sue conferenze, se aggiungiamo invece una O a "god" otteniamo il Bene e il Buono, GOOD, mentre basta una D davanti al "male", EVIL, e spunta il diavolo in persona, o devil:

GO(O)D vs. (D)EVIL

come ben sappiamo, per tutti noi italofoni c'è una sola lettera, la stessa D, a separare il nostro "io" da "dio", e tale lettera anche per noi è la medesima iniziale del Diavolo;

letto al contrario, il termine Inglese "god" -dio- diventa "dog", cioè cane:

G>O>D  = D<O<G

e fin dalle scuole elementari per me era noto che la nostra Capitale, e Caput Mundi, a cui portano tutte le strade, letta al contrario è "amor"; o meglio ancora, che Roma è esattamente in contrario di Amor:

R>O>M>A = A<M<O<R

cosa che dovrebbe farci riflettere anche quando abbiamo finiti gli studi "dell'obbligo", e tendiamo ad abbandonare anche i giochi, compresi quelli di parole, malgrado essi siano sempre fondamentali nella nostra vita;

per gli anglofoni ancora l'ambiguità del termine "amen" è inevitabile, da che una traslitterazione altrettanto frequente del nome che noi troviamo solitamente reso in "Amon" (la divinità solare Egizia) è appunto lo stesso termine che i Gentili (Cristiani cattolici, protestanti, etc.) ripetono al termine dei loro riti:

AMEN > AMON

e una nota particolare merita infine il termine "hemp", che per noi è la canapa, poichè sostituendo la lettera L alla M si ottiene un aiuto, cioè "help":

HEMP > HELP

In italiano il gioco sulla stessa parola è più sofisticato, di tipo enigmistico, e si può definire un "anagramma sillabico con aggiunta di vocale", dove il termine canapa diviene panacea:

CA>NA>PA > <PA<NA<C(e)A

Spero che questo "post-it" doppiamente riciclato, ora ri/posto anche qui sul VerOrizzonte, risulterà di qualche interesse per il mio lettore, come alternativa ludica occasionale alla piattezza che è la qualità precipua di questo web-log; lo concludo riportando per intero lo stesso paragrafo con cui si concludeva in origine, URLATO a tutte maiuscole:

VIVIAMO TUTTI IN UN MONDO DI PAROLE E NUMERI; NOI SIAMO PAROLE E NUMERI, IN UN MONDO DI PAROLE  E NUMERI -- QUESTO E' L'UNICO TIPO DI VERITA' CHE SI POSSA SPERARE DI OTTENERE ALL'INTERNO DELLA LOGOSFERA GIUDEO-CRISTIANA, O 'MONDO CATTOLICO';

LA VERITA' 'VERA', A DIFFERENZA DI QUELLA 'VERBALE', O LOGICA, NON E' QUALCOSA DI CONTENIBILE, DESCRIVIBILE, O QUANTO MENO COMPRENSIBILE; ESSA NON PARTECIPA DELLO STATO DELLE COSE MONDANE E APPARTIENE DI DIRITTO, DA PRINCIPIO, ALLA SFERA ESCATOLOGICA; SU QUESTO PARADOSSO FU CREATO IL MITO DELLA MORTE, IL MISTERO CHE NESSUNO PUO' INDAGARE;

QUESTO DUNQUE E' L'UNICO GRANDE SEGRETO DEI CUSTODI, I VICARI DIVINI, GLI 'UOMINI IN NERO' CHE NEGANO ALL'UMANITA' LA CONOSCENZA DI Līlā, LA RECITA COSMICA;

infine consideriamo questa vaga assonanza, per definire la lingua che ha conquistato il mondo, la più usata oggi:

BRUTISH > BRITISH


Addendum (15.04.2016):

LIFE IS A MOVIE


Fotogramma dal film Deathgasm, con sottotitolo originale dal sito Vidzi.tv:


Il pun si perde nella traduzione della frase, ma anche il più accanito non-anglofono dovrebbe conoscere il suono del termine "real" (reale, vero), che è di fatto abbastanza simile a quello di "reel" (rullo, in part. delle bobine di pellicola cinematografica) da suonare pressochè identico, in un Inglese deforme come quello parlato nel film in questione. Ma è Inglese al sapore di Kiwi, e anche se risente parecchio della americanizzazione in corso a livello planetario, è comunque divertente.

E' possibile che il doppio senso del sottotitolo in questione sia frutto della disattenzione del sottotitolista, più che della sua ironia metafisica; questo non 

Perchè è solo un film.

Addendum (17.04.2016):
Crediamo di vivere nell'Inferno dello Sviluppo, mentre il nostro film è iniziato con noi, con la nascita del nostro personaggio, e noi siamo le uniche vere stars, gli unici e insostituibili divi che interpretano l'unico possibile ruolo degno di loro, quello di sè stessi.
Per comprendere cos'è in essenza una persona, basta leggere il suo significato in Inglese:

Una persona (plurale personae o personas), nell'uso quotidiano del mondo, è un ruolo sociale o un personaggio interpretato da un attore. Il termine è derivato dal Latino, dove si riferiva originariamente alla maschera teatrale. La parola Latina derivò probabilmente dall'Etrusca "phersu", con lo stesso significato, e quella a sua volta dal Greco πρόσωπον (prosōpon). Il suo significato nel periodo tardo Romano passò ad indicare il "caratterista" di un' opera teatrale o in tribunale, quando si rendeva patente che diversi individui potevano assumere lo stesso ruolo, e gli attributi legali come i diritti, i poteri, e i doveri si adeguavano alla regola. Gli stessi individui come gli attori potevano interpretare diversi ruoli, ognuno con i suoi propri attributi legali, talvolta anche nella medesima apparizione davanti alla corte. Secondo altre fonti, le quali ammettono che l'origine del termine non è completamente chiara, persona potrebbe essere correlato al verbo Latino per-sonare, letteralmente suonare attraverso, con un ovvio rimando  alla suddetta maschera teatrale.

https://en.wikipedia.org/wiki/Persona
(Trad. mia)

Per quanto riguarda le nostre vicende romanzesche sempre Wikipedia docet: 

Il termine "persona" deriva dal latino persōna persōnam derivato probabilmente dall'etrusco φersu, indi φersuna, che nelle iscrizioni tombali riportate in questa lingua indica "personaggi mascherati". Tale termine etrusco sarebbe ritenuto un adattamento del greco πρόσωπον (prósōpon) dove indica il volto dell'individuo, ma anche la maschera dell'attore e il personaggio da esso rappresentato.

https://it.wikipedia.org/wiki/Persona_(filosofia)

Addendum (20.04.2016):
Per l'Italiano è solo la lettera iniziale maiuscola che distingue la Storia da qualunque storia che si possa raccontare e scrivere, come potrebbe accadere nell'ambiente scolastico; per l'Inglese invece la storia è ben più ludica, dal momento che 

HI-STORY

si può intendere come un termine composto dal saluto informale "Hi" -che equivale al nostro "ciao"- seguito dal sostantivo che definisisce ogni storia non-storica, o story. Ironicamente, è come se noi Italiani per dire "Storia" (con la S maiuscola) scrivessimo "ciao, storia"! Ovviamente la pronuncia non sarebbe la stessa, ma anche questa sorta di "coincidenza letterale" era degna di nota.

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