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venerdì 31 marzo 2017

Pulizie di Primavera

Questa mattina mi sono dato da fare. Questo è il risultato:


ovvero, letteralmente, un SACCO di immondizia, raccolta dal micro-boschetto sul limitare della città; e domani si prosegue; ce n'è altrettanto:


Dopo di che dovrò infilare il tutto in qualche sacco della frazione secco indifferenziato, e abbandonarlo su qualche strada nella speranza che gli "operatori ecologici" si sforzino almeno di buttarlo sul camion... 
Com'è possibile che mentre una quantità di gente prova l'impulso irresistibile di buttare a terra la lattina, la bottiglia, la carta della brioche e delle caramelle e del cioccolato, il pacchetto di sigarette e il sacchetto delle patatine, un solo individuo provi l'impulso irresistibile di raccogliere quella stessa roba, solo per farla sparire dalla sua vista?

Una risposta possibile viene dal fatto che questo individuo non berrebbe mai quelle bevande, non mangerebbe mai quei dolci e quegli "snacks" letali, e non fumerebbe mai quelle sigarette; perché chi consuma certa roba deve avere qualcosa che non va, innanzitutto. E lo so bene, è tutto "normale"; io stesso ho bevute quelle bevande, ho mangiati gli snacks fatali, ho fumate le schifose sigarette, e anche se sicuramente poi non ho abbandonate le confezioni in qualche boschetto, tanto meno nei paraggi di casa, mi rendo conto che sono azioni comuni, alle quali la gente non presta la minima attenzione; finisci la lattina di birra, via, nel cespuglio; mangi il cioccolato, e getti la carta, lì dove ti trovi... Perché innanzitutto sei uno che beve la birra in lattina, o la coca-cola in bottiglia formato grande (magari condivisa in famiglia), che mangia il Mars, e le patatine "al formaggio". E questo significa che sei ridotto molto male, qualsiasi cosa tu faccia è relativa a questa condizione già disperata in partenza, e quindi è solo la inconsapevolezza di questa disperazione standard che porta la gente a commettere un atto tanto odioso, ignobile, e vergognoso, come il gettare dei rifiuti in mezzo al verde. Che poi del resto rimangono lì, lontani dallo sguardo civile del consumatore, che si è trovato a passare "fuori mano" in cerca di un attimo di pace, e di aria non troppo satura di gas irritanti, alla larga dal fracasso incessante del centro, per ascoltare i cardellini e le allodole che cantano...  
Per mangiare, bere o fumare la sua porcheria industriale in santa pace, e mollare l'incarto sul posto!

 Come lo si dovrebbe definire questo, un segno di inciviltà, oppure invece di civiltà, sapendo che quest'ultimo termine è relativo all'abitante della civis, al cittadino, e quindi al consumatore medio, che arrivato alla cassa del supermercato non può resistere alla "tentazione" del dolcetto, senza mai nemmeno fermarsi a pensare una sola volta al fatto che il saccarosio potrebbe anche agire su di lui come una droga, e che in quanto tale essa potrebbe essere molto dannosa per la sua salute mentale e fisica?



A questo proposito, desidero ringraziare l'amico Webrasta per il suo ultimo commento al precedente post, al quale mi sono seriamente impegnato nel rispondere fino ad un accidentale click che ha mandato in fumo una buona mezz'ora di scrittura; è per me un buon pretesto per ampliare il discorso, dopo avere condiviso questo link funzionante all'ebook "Living on Sunlight" di HRM, allegato al commento stesso di Mr. Webrasta ; impeccabile, come sempre.

Come ho scritto -inutilmente- nella mia risposta, sono deciso a sperimentare presto il metodo HRM approfittando della buona stagione, da che considero l'autotrofia tappa fondamentale di una reale evoluzione umana, e a suo tempo ho già decantate le virtù del digiuno, che in questo caso sarebbe in realtà un drastico e longevo cambiamento della dieta alimentare, da solida a eterica.

L'esempio di Mr. Webrasta, che dice di nutrirsi "d'aria" o di "prana, se preferite", da alcuni mesi, è senz'altro incoraggiante, dal momento che i suoi commenti si direbbero provenire da un individuo di buon senso, di grande sensibilità e straordinario acume, tanto da essersi meritato l'epiteto di impeccabile; e sulla base delle mie precedenti esperienze, durante le quali il senso di benessere e di pace interiore e lucidità mentale aumentava con il trascorrere del tempo in astinenza da cibo, sono decisamente propenso a prolungare ad oltranza il mio solito digiuno estivo, non appena la temperatura sia tale da non avvertire il bisogno di ulteriori calorie. Se poi sarò anche in grado di sopravvivere all'inverno e di proseguire così nel corso dei secoli a venire, tanto meglio.

Questo, per quanto riguarda i miei progetti personali, ma il dilemma che ho esposto nella mia suddetta, mancata risposta, si riferisce invece ad una questione più essenziale, e in contrasto con la mia stessa affermazione sulla autotrofia come tappa evolutiva; consider(av)o infatti l'organismo umano, questa macchina, o interfaccia biologica che generalmente, forse soltanto per abitudine, è alimentata indirettamente dall'energia solare contenuta nelle varie specie del regno vegetale, e il discorso di HRM a questo proposito non fa una grinza; se in origine si assorbe energia solare nutrendosi delle piante, che a loro volta si nutrono di luce (energia elettromagnetica), l'ipotesi che sia possibile evitare la mediazione vegetale attingendo direttamente dal sole è verosimile, o quanto meno meritevole di una prova sperimentale da parte mia.

La fonte del mio dubbio consiste della intera anatomia umana, e del sistema biologico terrestre, o terreno, e una volta stabilito con certezza assoluta che mangiare cadaveri non è bene per nessuno, mi trovo a considerare due punti interrogativi sulla questione autotrofica:

.1) SE l'essere umano partecipa del sistema biologico terrestre come specie "dominante" ma in qualche grado integrata (seppure a forza) nel suddetto sistema, e dunque se riteniamo possibile paragonarlo ad ogni altra specie animale esistente sul Piano Terreno, con le dovute precauzioni, la mia domanda si pone in questi termini: da che tutti gli animali, compresi i micro-organismi, mangiano -in prevalenza, cibo solido- seguendo il loro istinto, e provvedendo quindi al fabbisogno quotidiano di energia "secondo natura", avvalendosi delle loro doti connaturate per procurarsi dapprima, e poi trasformare i loro pasti in energia e scarto, processi fisiologici per i quali i loro organismi sono predisposti (abbiamo l'esempio lampante del pseudo-carnivoro non-predatorio homo sapiens rispetto ai veri predatori con zanne e artigli, grande forza e fiato per correre, potenti acidi gastrici e tratti intestinali brevi) dunque perché imporre ad un sistema (pre)definito, e apparentemente perfetto nelle sue attività (malgrado gli errori madornali della sua alimentazione, che sappiamo bene esser pagati caramente dall'utenza, ma dai quali ci siamo allontanati a tempo debito), e quindi, in breve: a cosa dovrebbe servire tanto corpo umano, provvisto di un ottimo sistema di trasformazione energetica che inizia dal cavo orale, con i suoi denti per macinare cibo solido, e la sua lingua provvista delle sue brave papille per gustare cibo solido, e le sue ghiandole salivari per ammorbidire ed amalgamare cibo solido, e il suo stomaco che produce la giusta dose di acido cloridrico al momento giusto per corrodere cibo solido, e il suoi visceri con i loro movimenti peristaltici e i loro villi per trasportare del cibo solido, etc., etc., etc. ?

Il secondo punto interrogativo non è posto in una prospettiva meno ampia della prima:

.2) SE l'essere umano partecipa del sistema biologico terrestre come specie "dominante" ma in qualche grado integrata (seppure a forza) nel suddetto sistema, e dunque se riteniamo possibile paragonarlo ad ogni altra specie animale esistente sul Piano Terreno, con le dovute precauzioni, la mia domanda si pone in questi termini: avendo imposta -seppure violentemente, e iniquamente- al sistema suddetto la sua posizione dominante, e non di meno avendo sviluppate le tecnologie necessarie al proprio sostentamento a partire da quelle agricole, avendo estesa la rete commerciale al punto da ottenere il bok choi fresco quotidianamente nei supermercati Europei, cosa ce ne dovremmo fare delle varie migliaia di specie vegetali che sono disponibili in origine piantando un seme nella terra (trascurando, cioè, la realtà del sistema economico dell'industria alimentare in toto) e aspettando che cresca?

Tra parentesi, alla voce 

"Effetti tossici"

Wiki specifica che il "Bok choy contiene glucosinolati."  e che "Si ritiene che questi composti possano prevenire il cancro in piccole dosi ma, come molte sostanze, possono essere tossiche per gli umani in grandi quantità, in particolare per chi è già gravemente malato." 
(Trad. mia)

Quindi Wiki (o Wiky) tiene a precisare che:

"Nel 2009, una anziana donna diabetica che consumava da 1 a 1.5 kg di bok choy crudo al giorno nel tentativo di curare il diabete, sviluppò una forma di ipotiroidismo per motivi relativi al suo diabete, con un conseguente coma da mixedema.[4]
(Id., Trad. mia)

Il consiglio quindi è che se avete già un piede nella fossa per colpa del diabete, dovreste evitare di mangiare 1/1.5 kg. di cavolo Cinese crudo ogni giorno, e questo solo perché lo abbiamo letto su Wikipedia (English), non per altro; però è anche possibile che i glocosinolati del bok choi curino il cancro, accidentalmente.

E il bok choi è buono, ma è Cinese, e inoltre inizia con la lettera "B", per cui abbiamo saltato a piè pari la A di: Acetosa, Aglio (di cui 42 sottospecie elencate da Wikipedia), Agretti, Albicocche, Alloro, Amarene, Anacardi, Arance, Asparagi... 
Fino alla Z di Zucca e Zucchine, è un alfabeto intero, un mondo di bontà, e anche di bellezza, che ogni vegan ha imparato ad apprezzare nel corso della sua esistenza in quanto tale. Possiamo anche trascurare il fatto che abbiamo un intero corpo a nostra disposizione, il quale si direbbe progettato per trasformare queste meraviglie terrene in energia -e scarto- ma come ci spieghiamo però l'incredibile quantità e varietà delle specie vegetali commestibili, e tutti i loro effetti, che presumo non siano soltanto anti-cancerogeni, o anti-diabetici, sul nostro organismo?

Ad es. se, come probabilmente si immaginano i sarcofagi coatti nelle loro fantasie malate, i veg(etari)ani si nutrissero solo dell'erba dei prati, e quindi l'alternativa del prana al prato si potrebbe anche considerare più promettente e meno restrittiva sin da principio, forse ora non mi porrei questo interrogativo, fermo restando che avrei comunque un intero organismo di ottima fattura, una macchina per la trasformazione dell'energia perfettamente funzionante, per il quale non saprei trovare una giustificazione valida; ma evidentemente c'è di più, e molto di più; in fondo, se l'uomo dovesse nutrirsi solo di acqua e sali minerali e luce solare, non avrebbe sviluppate delle foglie e delle radici per assorbirli tutti al meglio, e non se ne starebbe adesso a fotosintetizzare in santa pace, in un boschetto immacolato e privo di ogni segno di civiltà invece di scrivere un post sul suo blog e chiedersi certe cose?

Non vi siete mai fermati a pensare al fatto che i nostri denti contengono delle terminazioni nervose il cui unico scopo è quello di percepire la consistenza, la durezza di ciò che mettiamo in bocca (compreso l'ORO!=) perché al di là del senso del gusto e della nostra intuizione con questo metodo meccanico possiamo evitare di sgranocchiare i sassi, e spaccarci i denti, durante la nostra costante ricerca di nutrienti economici?
Anche questo dettaglio mi dà da pensare, e spero che l'argomento sia abbastanza interessante da meritarsi qualche commento non soltanto da parte del principale interessato, che ringrazio nuovamente per l'input e per la sua viva partecipazione.

L'amico Dhaval Rashmikant Rao, per pura combinazione, ha appena pubblicato questa image macro su Facebook; che casca a fagiolo, più o meno:


Trad.: "L'Originale Anti-Influenzale: Aglio, Cipolla, Radice di Ginseng, Peperoncino di Cayenna, Cipollotti, Curcuma, Zenzero." 

Dopo la recente esperienza invernale, posso assicurare che l'Originale funziona meglio di qualunque succedaneo sintetico sul mercato; quella che ho battezzata "Zuppa del Diavolo" (per il suo gusto quantomeno deciso) composta di questi stessi ingredienti -Ginseng escluso- ha risolto il mio caso nel giro di pochi giorni; probabilmente con il Ginseng sarebbe ancora più efficace.

Anche la memoria del Saggissimo Fukuoka San, evocata da Francesco Susca, merita il suo spazio nel quadro generale, con il commento dello stesso Sig. Susca: "La filosofia del non fare":

Trad.: "Lo scopo ultimo dell'agricoltura non è la crescita del raccolto,
ma la coltivazione e il perfezionamento degli esseri umani."
-Masanobu Fukuoka"

Nick 'Havoc' Sangetta del gruppo Flat Earth Foundation Experts (FEFE) ha presa una immagine del tuffo stratosferico di Felix Baumgartner per fare ciò che io ho fatto ieri colla foto NASA dello Stivale, completando il cerchio a partire dalla curvatura, e il risultato è ancora più disastrosamente ridicolo:


"COSA C'E' CHE NON VA IN QUESTA FOTO?"

Ho la tremenda impressione che per molti non ci sia assolutamente niente, che non va... Per questo si usa dire "com'è piccolo il mondo!"

Il mio pensiero meditazionale quotidiano: "Ogni volta che inspiri è come se nascessi, e ogni volta che espiri è come se morissi"; questa consapevolezza interiore ci rende una prospettiva della nostra esistenza Qui e Ora che è decisamente lontana dalla lunga via per l'inferno o il paradiso proposta dalla cristianità; perché infine è sempre soltanto un solo respiro quello che prendiamo nascendo, e un respiro soltanto che esaliamo morendo. E questo è degno di una riflessione in ogni caso.

Il pensiero di ieri riguardava invece quel momento "magico" della mia 'meditazione solare' in cui riaprendo gli occhi "tutto intorno a te è come un quadro astratto; non perché cambi la modalità della visione, ma perché tutto ciò che appare viene percepito per ciò che è"; tutte le forme materiali date da luci e ombre non hanno il "senso" che si è abituati a dare loro, e che sappiamo relativo soltanto alla codificazione logica -alle parole- di tutto, ma semplicemente sono, e allora il mio ruolo di osservatore mi appare distintamente, chiaro come la luce del Sole, in tutta la sua insospettabile importanza. E questo non avviene per ragionamento, ma soltanto per intuizione istintiva, è il nous che prende il sopravvento automaticamente, e ci permette di comprendere ciò che va al di là delle parole.

Infine:
"Dovremmo avere almeno più controllo del nostro respiro, e allora avremmo un po' più di controllo sulle nostre vite."

giovedì 30 marzo 2017

L'Osservatore Gentile

This World Is As Fake As Hell

Questo è il bloggerJack Daw, con la didascalia "dark memories" (memorie oscure, o dark), fotografato -e foto-copiato- in una vita precedente, e risorto da Facebook oggi:


(ovvero, Lex in una foto di Alex)

Allora ero un "dark"... Oggi sono un "sun gazer"... 
Posso dire di essermi se non altro approssimato alla luce. Ma la lingua per identificarmi è sempre quella dell'Ordine del Nuovo Mondo.

Questo è un mondo di parole, e quando leggiamo delle parole, esse sono già parte del nostro mondo. Queste sono le parole di M(r?)s Vaughan su Facebook:


Trad.: "La Terra è Digitale -- Questo è Un Test"

Ieri mi sono improvvisamente reso conto della veridicità delle mie stesse parole, parlando della leggenda dell'Anello di Re Salomone (anche titolo del capolavoro etologico di Lorenz, in cui si tratta fra l'altro della taccola - jackdaw), mitico gioiello con il quale il leggendario sovrano comandava sugli animali, che lo aiutarono a costruire il suo leggendario Tempio; secondo altri questo comando era esercitato sui demoni; e del resto, conoscendo gli Ebrei, e la loro visione dei goyim, è lecito dubitare sulla reale natura dei cosiddetti animali in questione, ma questa idea mi ha portato a ri-vedere i miei rapporti con tanti "animali" che partecipano di questa civiltà, in questa stessa città





 Sugli "animali" che incontriamo, che conosciamo, e con i quali sviluppiamo dei rapporti psichici che travalicano i ristretti confini del nostro mondo-di-parole, la logosfera cattolica; e sugli animali che invece non incontriamo, né conosciamo, e con i quali abbiamo (avuti) solo dei rapporti alimentari; perché ce li siamo mangiati, come fa ancora e sempre la maggioranza degli umanoidi. Per chi ha tanti A-mici, o semplici conoscenti tra le diverse specie di mammiferi, ancor più che tra gli individui della propria, questo pensiero è terribile, ma sopportabile; per gli altri, per i sarcofagi coatti, per l'utenza alimentare globale, NON è così -poiché non è alcunché di sopportabile per nessuno, in nessun caso- ma ne prendono coscienza soltanto attraverso la malattia, il mal-essere incarnato in loro, e questo è il loro karma, un termine che sappiamo significare letteral-mente "azione".

Incollo di seguito l'intero lemma wikipedico dedicato a noialtri, i non-eletti, non-ebrei, o goyim, che contiene un validissimo indizio, da una fonte autorevole, sulla simbologia della capra così come sulle forme animali degli evangelisti di cui si è visto prima:

Goy (ebraismo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La parola ebraica goy o goj (in ebraico e in yiddish: singolare גוי; plurale גוים, goyim o gojim) significa "popolo" o "nazione".
Nella Bibbia Ebraica ("Tanak"), goy e le sue varianti appaiono oltre 550 volte in riferimento agli Israeliti e alle altre nazioni. Il primo uso attestato di goy si trova nel Genesi 10,5 e si riferisce in generale alle popolazioni non-israelite. Il primo uso del termine riferito agli Israeliti appare in Genesi 12,2, quando Dio promette ad Abramo che la sua discendenza diverrà un goy gadol ("grande nazione"). Il termine descrive poi il popolo ebraico durante l'Esodo (Es 19,16). Mentre i primi libri della Bibbia Ebraica usano spesso goy per descrivere gli Israeliti, negli ultimi c'è una tendenza ad applicarlo solo alle altre nazionalità[1] e anche alle singole persone appartenenti a questi popoli: in questo senso la si trova spesso tradotta in italiano come gentili. Il termine può avere sfumature peggiorative riferendosi, appunto, alle genti.
In Genesi 14,1 il termine sembra indicare specificamente il popolo ittita, di cui viene citato il re Tideal, ma alcune traduzioni della Bibbia lasciano il termine Goim non tradotto.

Esegesi religiosa ebraica

Esegesi ebraica sull'etimologia

Nel conteggio numerico delle lettere dell'alfabeto ebraico il termine Goy corrisponde sia ad Eva, infatti prima progenitrice dell'umanità, sia a Giobbe, che non fu ebreo: il valore numerico è appunto 19.

Nel giudaismo rabbinico

La letteratura rabbinica considera le nazioni non giudee settanta, ciascuna con la propria lingua.
Inizialmente vale il riferimento ad Edom (ovvero Esaù) ed ai suoi discendenti come Goy, significato che poi si estende all'identificazione di tutti i non-ebrei, ovviamente con l'esclusione di chi abbia compiuto il Ghiur ed appunto del popolo d'Israele.
A proposito del versetto “Egli [Dio] pose il limite delle genti secondo il numero dei Figli di Israele,”[2] Rashi spiega: “In virtù del numero dei figli di Israele che erano destinati a derivare dai figli di Shem, e al numero delle settanta anime dei figli di Israele che si recarono in Egitto, Egli stabilì che il ‘limite delle genti' [fosse caratterizzato da] settanta lingue.”
L'Ohr Hachayim[3] afferma che questo è il simbolismo che si cela dietro la Menorah: “Le sette candele della Menorah (nel Santo Tempio) corrispondono alle nazioni gentili, che sono settanta. Ogni candela allude a dieci Nazioni. Ciò allude al fatto che esse brilleranno tutte di fronte alla candela dell'ovest, che corrisponde al popolo ebraico.
I popoli iniziarono a mischiarsi con matrimoni misti nell'epoca di Peleg valicando quindi i confini prestabiliti delle "Terre".

Metafore del "regno animale" per ebrei e "non" nella Torah

« Yehudah, figlio di Tema, diceva: "Sii forte come un leopardo e veloce come un'aquila, rapido come un cervo e possente come un leone per adempiere alla Volontà divina di tuo Padre che sta nel Cielo". »
(Pirqei Avot 5.21)
(In quanto tradotte, le versioni in altre lingue diverse dall'ebraico della Torah possono far sorgere la possibilità di errori di traduzione, anche sotto il profilo semantico).
I primi cristiani, in Terra d'Israele, vennero paragonati nel Talmud, non certo per conformazioni fisiche, all'animale capra (ciò comunque non riguarda chi aderisce alle religioni cristiane o cattoliche, ma a quanto sostiene la Torah riguardo ad essi veri propri); per fare ulteriori esempi, i casi del confronto di alcune tribù del popolo d'Israele con figure del mondo animale o di Edom al maiale (il suo Paese viene paragonato alla zampa di questo animale) e di vari re, che importunarono e perseguitarono Israel, che vennero paragonati a Leoni, Aquile ed altro; la tribù di Giuda, invece ebraica, viene paragonata al leone e quella di Efraim, o della Casa di Giuseppe in genere, al Re'em.
Non per connaturata colpevolezza o come "offesa", i Goyim vengono nel Talmud spesso associati metaforicamente all'asino.

Queste ovviamente sono metafore infatti anche il Talmud "sottolinea" che esseri umani e bestie o animali non possono essere equiparati.
Nel Cantico dei Cantici, come prediletta, la Nazione d'Israel viene paragonata alla colomba: "...mia amata", ciò anche come metafora della vera profezia.
« Rabbi Eli'ezer diceva: "...riscaldati al fuoco dei Dotti ma sta' attento alla loro brace affinché essa non ti bruci, perché il loro morso è morso di volpe, la loro puntura è puntura di scorpione, il loro sibilo è sibilo di serpente ed anche le loro parole sono braci infuocate »
(Pirqei Avot 2.11)
...ma anche ad una cerbiatta e ad un "gregge riscattato" (Shir haShirim).

Relazione del popolo ebraico con le altre Nazioni[modifica | modifica wikitesto]

Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: 7 precetti NoachiciAlleanza (Bibbia)AvodahEbreoMitzvahQedushahShekhinah e Torah.
Rivolgendosi al popolo ebraico, Dio lo avverte sul suo futuro:
« ...sarete per Me come popolo di sacerdoti »
(Pentateuco)
Nel Pentateuco si riporta la promessa fatta da Dio al popolo ebraico dicendo che, se degno, sarà come popolo di sacerdoti incaricato anche e soprattutto di diffondere la fede in Lui e le parole della Torah quando vi sia la reale e sincera intenzione di conoscerle, quindi non in modo "prepotente" quando non v'è un interesse voluto; questa promessa coincide con l'opposta punizione (cfr Hester Panim) nel caso contrario, che si vuole evitare.
Exquisite-kfind.pngLo stesso argomento in dettaglio: Popolo eletto e Storia degli ebrei.

Buone relazioni[modifica | modifica wikitesto]

Chakhamim hanno stabilito i mipnè darkey shalom (in italiano "vie e strade di pace"), educazione etica ebraica per aver buone relazioni con i non-ebrei, quando possibile, o con alcuni tra essi; per altri casi ancora è necessaria "pazienza"[4]. Esistono comunque differenti ambiti Halakhici.

Ricerca storico-fenomenologica[modifica | modifica wikitesto]

I commentari biblici suggeriscono che il termine derivi da Gutium.[5]

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Oggi Mr. Jeran Campanella ha condivisa su Facebook una pletora di ritagli digitali da antichi scritti alchemici ed esoterici, con il suo commento:
"Mi sono imbattuto in un gran tesoro con quantità di interessanti immagini questa mattina. Sentitevi liberi di usare tutto. Molte di queste sono in Latino e io non so tradurle. Se qualcuno vuole  fare lo sforzo di tradurle amerei vederne i risultati. In ogni caso, sono tutte incredibilmente interessanti. Godetevele."
(Trad. mia)
Non c'è uso migliore che ne potrei farne, oltre il condividere le più suggestive:













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Visto l'interesse suscitato dall'argomento sungazing (grazie Mr. WakeUp=) menzionato nel post prec., voglio ricordare brevemente il contributo storico del Dr. William Horatio Bates, che propose un "metodo di medicina alternativa [...] nel 1919, nel libro autoprodotto The Cure of Imperfect Sight by Treatment Without Glasses"; Wikipedia dedica un intero lemma all'omonimo metodo, e sarà bene precisare in partenza che:
  "Le teorie di Bates sono prive del supporto di studi scientifici[1] e sono state tacciate di andar contro tutti i più evidenti principi dell'anatomia oculare, già ben noti all'epoca in cui Bates pubblicò il suo libro.[2][3] A causa di questo e della mancanza di benefici scientificamente accertati nell'uso della tecnica proposta, Bates fu espulso dalla American Optometric Association.[4]"

In linea di massima, visto l'andazzo generale, questi fatti potrebbero già essere indicativi di una tennica funzionante, ma dal lato oculistico/optometrico, in quanto ipervedente dalla nascita, non posso assicurare nulla; riguardo invece l'osservazione del Sole, traduco di seguito il breve lemma wikipedico dalla ver. Inglese:

Sungazing

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Il sungazing è l'atto di guardare direttamente il Sole. Questo viene fatto talvolta come parte di una pratica spirituale o religiosa.[1] Comunque, l'occhio umano è molto sensibile, e l'esposizione prolungata alla luce solare diretta può portare a retinopatia solarepterigio,[2] cataratta,[3] e addirittura alla cecità.[4][5][6] Alcuni studi hanno dimostrato che anche osservando una eclissi solare l'occhio può ancora essere esposto agli effetti dannosi delle radiazioni ultraviolette[7]

Movimenti

Definito sunning da William Horatio Bates come uno di una serie di esercizi compresi nel suo Metodo Bates, divenne una forma popolare di terapia alternativa agli inizi del XX Sec.[8] Il suo metodo fu largamente dibattuto all'epoca ma infine screditato per mancanza di rigore scientifico. Il British Medical Journal pubblico nel 1967 che "Bates (1920) patrocinò l'osservazione prolungata del sole come trattamento della miopia, con risultati disastrosi".[9]"
(https://en.wikipedia.org/wiki/Sungazing - Trad. mia)

Anche in questo caso, riguardo l'assenza o forse l'eccesso di rigore scientifico dall'una e dall'altra parte, posso solo immaginare, da che come ho detto non ho mai avuti problemi in questo senso, se non appunto per la eccessiva capacità dei miei organi della vista, che mi hanno spinto a definirmi, nel mio profilo di blogger come osservatore. Anche letteral-mente.

Quindi, una volta premesso questo, sono in grado di assicurare al lettore che non si tratta di un complotto della Organizzazione Mondiale Segreta degli Optometristi per creare una clientela internazionale di orbi, da che la mia vista è tanto perfetta oggi quanto lo era prima di avvicinarmi alla pratica. Fors'anche migliorata. Per il resto, non saprei.

 Scopro solo ora che il draconiano Dr. Mercola, per il quale tutto è un veleno e bisognerebbe nutrirsi solo d'aria fresca (ma poca=) ne scrive sul suo sito; colgo l'occasione per tradurre il suo articolo qui di seguito; da notare che il suo titolo originale, "Feasting on Sunshine" contiene quel termine Inglese che nel contempo definisce la luce solare e la felicità, ovvero i due significati di "sunshine"; ma certo, loro hanno anche un "giorno del sole" (Sunday) da festeggiare ogni settimana...


"Un Banchetto di Luce Solare

08 Gennaio 2009




By Dr. Mercola

Non aveta mai desiderato di non dovervi preoccupare affatto di mangiare o di preparare il cibo? Quando ci fermiamo a considerare quante ore passiamo a pensare al cibo, alla organizzazione dei pasti, alle compere di vegetali freschi, a preparare e cucinare i pasti, a mangiare, immagino che tutti abbiano avuta questa fantasia almeno una volta.

Per quanto sorprendente possa sembrare, un Indiano fa esattamente questo: converte l'energia solare in nutrimento, ed egli crede che anche voi possiate farlo.
Prima di leggere questo dovete capire che io non voglio suggerire a nessuno di guardare direttamente il sole, ma soltanto riportare un fenomeno che sta già avvenendo. E' importante anche evitare di scorrere rapidamente questo articolo. Se lo fate, penserete che sia ok osservare il sole in qualunque momento e questo non solo è inaccurato, ma parecchio pericoloso.
Il sungazing viene fatto verso l'alba o il tramonto. Se lo fate in altri orari potreste danneggiare seriamente la vostra retina.

La Pratica del Sun Gazing

Sun gazingIdea--altresì noto come guarigione solare, solar gazing, osservazione del sole, Yoga del Sole, Surya Yoga e Yoga Solare. Tutti questi termini si riferiscono alla pratica di osservare direttamente il sole in modo da trarne nutrimento, guarigione e illuminazione spirituale. L'osservazione viene praticata solo nelle prime ore dopo l'alba nelle ultime ore prima del tramonto, quando i raggi solari sono più gentili con i nostri occhi. 
Hira Ratan Manek nacque nel 1937 a Bodhavad, in India, e crebbe a Calcutta, Kerala, in India, dove conseguì la sua laurea in Ingegneria Meccanica all'Università di Kerala. Dopo la laurea, si unì all'azienda di commercio di spezie della famiglia prima di ritirarsi nel 1992 per dedicarsi all'interesse di una intera vita nel sun gazing.
Manek afferma che abbiamo un super computer nei nostri corpi, datoci dalla natura -- il nostro cervello-- che egli chiama “brainuter.” Egli dice che il sun gazing attiva il pieno potenziale del nostro cervello, portando a "infiniti poteri innati" che sono rimasti dormienti per millenni.
Per attivare questi poteri cerebrali dormienti, Manek suggerisce:
Essendo una entità olistica, gli occorre una alimentazione energetica olistica. L'energia solare è la fonte che alimenta il cervello, che può penetrare e uscire dal corpo umano o dal solo cervello, soltanto attraverso un organo che è l'occhio umano. Gli occhi sono la porta d'entrata dell'Energia del Sole verso il cervello umano.
La conversione dell'energia solare in nutrimento fisico non è un fenomeno nuovo, ma la riscoperta di un rituale vecchio come il mondo. Il Sun gazing fu originato in India oltre 2.000 anni fa dagli insegnamenti del Giainista Lord Mahavir, altresì noto come Mahavira o Vardhamana. Lord Mahavir fondò il Giainismo, una delle più antiche religioni originate nel subcontinente Indiano. I Giainisti credono che ogni anima sia divina e che abbia il potenziale per ottenere una coscienza divina.
Il sun gazing fu anche praticato dagli antichi Egizi, dagli Aztechi, dai Greci, dai Maya, nello Yoga Tibetano, in alcune tradizioni Qigong e Tai Chi, e da alcune tribù di Nativi Americani.

Hira Ratan Manek

Hira Ratan Manek[ii] che preferisce il semplice soprannome HRM, afferma che il sole può essere usato per guarire la mente, il corpo e lo spirito. Come risultato dell'osservazione del sole, egli dichiara di avere ottenuti miglioramenti nella salute fisica, mentale, emozionale e spirituale.
Forse l'affermazione più sconcertante di HRM è che, da quando è divenuto un devoto sun gazer, egli è stato in grado di sostenersi di sola energia solare per periodi molto lunghi, senza mangiare alcun cibo. Ad un certo punto questo divenne noto come il “fenomeno HRM.”[iii]
Egli afferma di avere vissuto di sola energia solare e acqua dal 18 Giugno 1995, con l'occasionali tè, caffè o latticello per "scopi sociali e di ospitalità.” Egli si è anche sottoposto a tre lunghi periodi di digiuno, durante i quali era tenuto sotto il controllo e l'osservazione di vari gruppi scientifici e medici.
Il primo digiuno durò 211 giorni, nel 1995-96, a Calcutta, in India, e fu diretto dal Dott. C.K. Ramachandran, un medico esperto in medicina allopatica e ayurvedica. A questo fece seguito un secondo digiuno della durata di 411 giorni ad Ahmedabad, in India, diretto da un team internazionale di 21 fra dottori e scienziati, capeggiati dal Dott. Sudhir Shah. 
Il terzo digiuno controllato avvenne negli Stati Uniti, dove fu osservato da un team della Thomas Jefferson University e della University of Philadelphia per 130 giorni. Uk bersaglio specifico dell'osservazione erano la sua retina, la ghiandola pineale e il cervello, e il team era capeggiato dal Dott. Andrew B. Newberg, e dal Dott. George C. Brainard, una nota autorità sulla ghiandola pineale.
Le loro scoperte furono inaspettate. 
HRM dichiara che essi scoprirono che le cellule grigie del suo cervello si erano rigenerate e che la sua ghiandola pineale si stava espandendo, invece di diminuire, come è tipico dopo la metà dei cinquanta. 
Dal 2002, Manek ha tenute centinaia di conferenze in tutto il mondo ed è stato il soggetto di molti articoli, interviste, e anche di un film. Nel 2002, ha fondato il Solar Healing Center (Centro di Terapia Solare, o Elioterapia, Ndt), con sede a Orlando, in Florida. Oggi esistono Solar Healing Centers in tutto il mondo, così come migliaia di entusiasti seguaci del sun gazing.

Il Processo del Sun Gazing

HRM ha sviluppato un metodo per il sun gazing, basato su anni di studio, di prove ed errori. Egli dichiara che può essere praticato da chiunque, in ogni parte del mondo, in ogni periodo dell'anno. Il Sun gazing è una pratica una tantum che richiede 9 mesi per essere completata. Si divide generalmente in tre fasi:
  • Primi 3 mesi
  • 3-6 mesi
  • 6-9 mesi
Dopo il 9° mese, segue un regime continuato di “cammino a piedi nudi” sul terreno per 45 minuti al giorno, e più ci si attiene a questo regime, più il corpo viene “ricaricato.” Ne riparlerò più avanti.

Primi Tre Mesi

Manek istruisce i sun gazers ad iniziare il viaggio nell'osservazione del sole per un massimo di 10 secondi il primo giorno guardando direttamente il sole durante le ore sicure, che sono definite nell'arco di un'ora dopo l'alba o in un'ora al tramonto. Mentre si osserva il sole, è importante se possibile stare in piedi sulla calda, nuda terra. Questo aiuta nella messa a terra e potenzia i benefici del sun gazing.
Il secondo giorno, guardate per 20 secondi. Aggiungete altri 10 secondi ogni giorno seguente. Così, dopo dieci giorni, avrete osservato il sole per 100 secondi (ovvero, un minuto e 40 secondi).
Nella prima fase, è comune che la gente cominci ad esperire un atteggiamento positivo, meno negatività, più sicurezza in sè stessi, più compassione e meno paura. 

Da Tre a Sei Mesi

Al termine dei tre mesi, il tempo di osservazione sarà di circa 15 minuti. Questo è il periodo durante il quale molte persone iniziano ad avvertire il cedimento dei loro disturbi fisici.
HRM dichiara inoltre che il 70-80 percento dell'energia sintetizzata dal cibo viene usata dal cervello per “alimentare tensioni e preoccupazioni”, e dopo tre mesi queste tensioni se ne vanno, rendendo accessibile questa nuova energia liberata per un uso più produttivo.  E' possibile anche che diminuisca il bisogno di cibo.
Quando si è raggiunta la durata di 30 minuti, egli dichiara che si è “lentamente liberati dai malanni fisici” poiché da allora gli organi ricevono tutti il loro Prana[iv], o energia vitale necessaria, direttamente dal sole.
Il vostro corpo ha bisogno di energia, non necessariamente di cibo. Il cibo è in realtà la nostra “fonte energetica secondaria,” secondo HRM. Il corpo umano non converte la luce solare in energia nello stesso modo in cui lo fanno le piante, con la clorofilla, ma attraverso un diverso processo di fotosintesi, come una cella fotovoltaica.

HRM afferma:
“Sarete i vostri stessi maestri alla fine dei 6 mesi.”

Da Sei a Nove Mesi

Dopo 6 mesi, inizierete a utilizzare la forma originale di “micro cibo,” che proviene dal sole. Questo ha il beneficio ulteriore di non lasciare scorie tossiche.
Attorno a 7 mesi e mezzo, o 35 minuti al giorno di sun gazing, vi potete aspettare che la vostra fame diminuisca in modo sensibile. La fame deriva dal fabbisogno di energia del vostro corpo, che è un bisogno per la vostra esistenza. Solitamente, ottenete l'energia del sole indirettamente, mangiando cibo che è un sottoprodotto dell'energia solare. Adesso, prendete direttamente quell'energia. 
Tra gli 8 e i 9 mesi (44 minuti), HRM dice che ci si può apettare che la fame sia completamente scomparsa. Se non lo è, egli dice che la causa è che non si ha ancora abbastanza fiducia nel processo, e per questo richiederà più tempo, ma è comunque fattibile. 
Cosa più importante, a questo punto, i vostri livelli energetici saranno molto alti e proverete un profondo senso di benessere.

Dopo Nove Mesi

Dopo nove mesi, si dovrebbe smettere il solar gazing per questioni di salute dell'occhio-- i vostri occhi hanno raggiunto il limite di ciò che possono sostenere con sicurezza. In ogni caso, il vostro corpo sarà infine “scaricato,” un po' come una batteria, e dev'essere ricaricato.
La ricarica si ottiene camminando a piedi nudi, sulla terra nuda, preferibilmente al sole, da che la terra contiene una gran quantità di energia solare. 
Questo funziona, spiega HRM, perché l'azione del camminare stimola la ghiandola pineale. Come è descritto dalla riflessologia[v] il vostro piede è un microcosmo del vostro intero corpo, e il vostro alluce è connesso alla ghiandola pineale. Le altre dita sono connesse alle ghiandole principali del vostro corpo. Altre informazioni sulla ghiandola pineale sono presentate nella sezione seguente.
La tabella di marcia raccomandata è, camminare per 6 giorni consecutivi una volta che si sono completati i nove mesi di sun gazing, per 45 minuti al giorno. Camminate con un passo rilassato-- non c'è bisogno di trottare o di fare jogging.
Poi, camminate regolarmente (egli non dà un minimo o un massimo) per un anno, sempre per 45 minuti. After Dopo un anno di “ricarica,” se siete soddisfatti di come vi sentite, potete smettere di camminare a piedi nudi. Ma se volete rinforzare il sistema immunitario, la memoria, l'intelligenza, etc., allora continuate a camminare. 
Egli menziona anche il fatto che molti altri benefici mentali e spirituali si possono ottenere durante questo periodo, come nuove abilità psichiche, un sistema di “navigazione” interno, e alti livelli di attività cerebrale. Egli dichiara:
“Quasi tutti i problemi vengono risolti.”
Per istruzioni più dettagliate, riferitevi al suo sito web.

La Ghiandola Pineale

La ghiandola pineale[vi] [vii](chiamata anche corpo pineale, epiphysis cerebri, o epifisi) è una piccola ghiandola endocrina nel nostro corpo, all'incirca della grandezza di un pisello. Essa produce melatonina, un ormone che influenza i cicli veglia/sonno e le funzioni fotoperiodiche (stagionali). Ha la forma di una minuscola pigna (da cui il nome) ed è posta in prossimità del centro del cervello, nascosta in un solco tra i due emisferi.
pineal gland
La ghiandola pineale fu l'ultima ghiandola della quale si scoprirono le funzioni. La sua lunga storia come “ghiandola del mistero” la avvolse nel mito, nella superstizione, e ne fece l'oggetto di numerose teorie metafisiche sulle sue funzioni.
La ghiandola pineale è associata al sesto chakra, chiamato anche Ajna o “terzo occhio” nello yoga, ed è considerata essere la sede della “saggezza interiore.” Molti credono che sia un organo dormiente e che, quando attivato, risvegli delle abilità psichiche. Alcuni la considerano essere la sede della coscienza nel corpo. Rene Descartes [SIC] le dedicò molti dei suoi studi e chiamò la ghiandola “sede dell'anima[viii].”
E' interessante notare che la ghiandola è attivata dalla luce. La luce la raggiunge passando attraverso gli occhi, quindi da un passaggio dalla retina all'ipotalamo chiamato tratto retino-ipotalamico, e poi lungo le fibre nervose fino alla ghiandola pineale. 
Gli impulsi luminosi inibiscono la produzione di melatonina, e durante la notte quando è buio la inibizione pineale cessa, e viene rilasciata la melatonina. Quindi, la g. pineale è un importante segnatempo del nostro corpo. La melatonina è prodotta anche durante la visualizzazione e il rilassamento.
Come è correlata la g.pineale al sun gazing?
Secondo il Dott. Sudhir Shah:
L'ipotalamo è il comando del sistema nervoso autonomo, e la ghiandola pineale è in prossimità del sistema nervoso autonomo, perciò è logico che il trasporto di nuova energia possa attivare questo sistema o che utilizzi questo sistema come veicolo.
HRM crede che l'energia luminosa che si assorbe durante il sun gazing attivi la ghiandola pineale dormiente, la quale a sua volta accende il “brainuter” [cervello-computer, NdT]. E' questa attivazione che produce l'esperienza della magica conversione dell'energia solare in nutrimento, con la guarigione dei malanni, l'aumento dell'energia e delle abilità psichiche e, infine, della  illuminazione.

Guardando al Sun Gazing Con un Occhio Scettico

Il sun gazing è davvero sicuro?
Il sun gazing è molto controverso a causa delle prove considerevoli che dimostrano come il guardare direttamente il sole sia dannoso per l'occhio. La retinopatia solare [ix] [x] è un tipo di danno alla retina dovuto alle radiazioni solari, che si riscontra solitamente in quanti guardano direttamente il sole durante una eclissi solare. Benché la perdita della vista dovuta al sole sia generalmente reversibile, si sono registrati casi di danni permanenti e perdita della vista.
Ma quanto è pericoloso il sun gazing, se praticato seguendo le linee-guida di sicurezza stabilite?
La maggioranza dei professionisti della salute dell'occhio vi metteranno in guardia contro l'osservazione diretta del sole, durante le eclissi solari e quant'altro. Ciò nonostante, sembra che esista una moltitudine di sun gazers là fuori che si attengono strettamente alle linee-guida del sun gazing “sicuro”, senza nessuna vera storia dell'orrore su danni alla vista e cecità.
Allora, chi ha ragione?
Da che tante persone sembrano avere successo in questa pratica e dicono di trarne dei benefici, forse c'è qualcosa di valido nel sun gazing, sempre che sia fatto con le appropriate misure di sicurezza così da ridurre al minimo il rischio per gli occhi.
L'astronomo Andrew T. Young[xi] scrisse un articolo sulla storia dei danni solari alla retina, confrontando i fatti al folklore. Egli dichiarò che esiste ampia evidenza nella letteratura che l'occhio umano normale è in grado di guardare brevemente il sole senza danno.  Egli usò la distribuzione statistica dei danni dovuti al sole come prova della sicurezza nel sun gazing:
…La quasi totalità delle eclissi durante le quali si verificano occasionalmente danni agli occhi è di pochi minuti per secolo in qualunque luogo della Terra; il sole non oscurato è disponibile alla vista in ogni giornata tersa. Se supponiamo che il Sole è sù (in media) per 12 ore al giorno, sono circa 440.000 ore ovvero oltre 26 milioni di minuti al secolo in cui il Sole è all'esterno dell'eclissi, contro i pochi minuti totali del tempo in cui è pericoloso.
Pertanto ci aspetteremmo che i danni all'occhio non protetto causati dall'osservazione del Sole dovrebbero essere un milione di volte più comuni dei danni causati durante le eclissi.
Nondimeno, la gran parte dei danni solari alla retina si ha come risultato dell'osservazione dell'eclissi solare senza protezioni adeguate, perché la pupilla è aperta, e permette ad alti livelli di UV di penetrare in breve tempo.
Sono incredibilmente pochi i casi di danni simili causati dall'osservazione del sole non-eclissato. E anche i danni dovuti all'osservazione delle eclissi sono relativamente rari. 
La conclusione del Dr. Young…
Le probabilità di seri danni dovuti al sun gazing all'alba o al tramonto sono poche; più o meno, l'unico modo in cui ti potresti danneggiare seriamente sarebbe di fissare il sole a mezzogiorno mentre le tue pupille sono dilatate da qualche tipo di farmaco. (...)"
Evito tutta la parte sulla controversia che riguarda i digiuni sotto osservazione di Hira Ratan Manek (alla fine, ci dovreste comunque credere, oppure no, se non lo conoscete personalmente=) per giungere al finale dell'articolo:

"...L'ambiziosissimo Vinny Pinto ha pubblicato online i risultati del primo sondaggio del Gruppo Sungazing[xxi]. I risultati sono incoraggianti per chi di voi sia abbastanza intrepido da considerare questa pratica esoterica. I risultati principali sono:
  • Miglioramento della salute, specialmente tra le donne.
  • Persone che hanno praticato il SG per almeno un anno, almeno 4 volte alla settimana, testimoniano una diminuzione del bisogni di cibo solido.
  • Le persone che hanno praticato il sun gazing per più di cinque anni e che lo hanno praticato verso mezzogiorno  testimoniano effetti avversi.
  • 35 dei 51 partecipanti hanno testimoniato “aumento o grande aumento di energia” mentre per un solo partecipante essa è ridotta.
  • Il numero di persone che hanno dichiarato di avere “diminuzione del bisogno di cibo solido” era approssimativamente lo stesso di quelle che hanno dichiarato di non avere subiti “cambiamenti significativi nel bisogno di cibo.” Solo una persona ha dichiarato un aumento del bisogno.
  • Le esperienze fisiche/mentali/spirituali più comuni dichiarate sono quelle di felicità/gioia e pace/calma.
  • Non una sola persona ha dichiarata una diminuzione della salute fisica. Tutti i partecipanti hanno testimoniato che la loro salute era la stessa o che era migliorata.
(...)

Pensieri finali

Come il sun gazing funzioni rimane un mistero, ma lo stesso si può dire di molte pratiche esoteriche, come l'agopuntura e il Qigong, che sono state usate per millenni e sono sopravvissute alla prova del tempo. Ci si aspetterebbe che queste cose scompaiano nel nulla se non offrissero alcun beneficio.
Il sun gazing sembra avere raggiunto un apice [l'articolo è del 2009 -Ndt] in questo Paese, mentre altre pratiche complementari ottengono il favore del pubblico. Se ci chiediamo sempre una spiegazione su come funziona una cosa prima di averla provata, potremmo giocarci alcuni dei migliori strumenti di cui potremmo mai beneficiare.

Una risorsa esaustiva è il libro intitolato Living on Sunlight[xxii] di Vina Parma, MBA. E' disponibile per il download gratuito qui.
Consiglio di consultare varie fonti di informazione prima di tuffartici dentro, se il sun gazing è qualcosa che hai deciso di voler esplorare. Se non altro, allora, ti imbarcherai nel tuo viaggio con gli occhi ben aperti."

Se ho concluso dopo soli quatto giorni che il digiuno è qualcosa di "sublime", senza nemmeno prestare particolari attenzioni alla mia pratica quotidiana del sungazing, posso solo immaginare -per ora- cosa possa essere con una pratica metodica come quella descritta qui... Ma presto ne descriverò gli sviluppi in questo blog.

Intanto oggi ho riprese le mie abitudini alimentari stradali, con questa misticanza occasionale di abbondante tarassaco, con qualche foglia di crespigno e di piantaggine:


mescolati con qualche foglia di comune lattuga (romana, del supermercato) e un mezzo pomodoro:


 Un pasto da re; e avrei anche volute decantare le virtù dello stradismo come di un viaggio nel tempo, alla scoperta di un legame interiore e viscerale con la nostra terra di nascita, cose che amo moltissimo, ma dopo aver letto l'articolo qui sopra, mi rendo conto che c'è anche di meglio a cui pensare.

Concludo segnalando un nuovo gruppo Facebook dal nome spassoso:

La Luna è nello "spazio" ma con un po' di ZOOM le vedi tutti i Brufoli

... "piaciuto"