Un sito a cui sono ricorso spesso e volentieri sul finire del millennio scorso, e nel bel mezzo del mio solitario cammino gnostico, per ritrovare qualche scheggia di verità perduta nella polvere dei tempi, e per apprezzare alcune delle opere poetiche più sublimi mai lette in vita mia (tra cui il testo fondamentale "Inana's Descent to the Nether World") è stato The Electronic Text Corpus of Sumerian Literature, la cui introduzione recita:
"Il TETCOSL ha sede nell'Università di Oxford. Il suo fine è di rendere accessibili, via World Wide Web, oltre 400 opere letterarie composte in lingua Sumera nell'antica Mesopotamia durante il tardo terzo e gli inizi del secondo millennio BC."
Paradossalmente, di tanta meraviglia letteraria -purtroppo disponibile solo nelle translitterazioni in Inglese- non voglio riportare qui una singola parola, ma ciò che mi ha aveva subito colpito profondamente negli anni '90, ed è rimasto impresso nella mia mente da allora, ovvero la unica immagine pubblicata su questo sito istituzionale altrimenti completamente spoglio, piatto e disadorno; l'immagine originale è ovviamente visibile all'URL indicato sopra (e sotto), il blogger non ha fatto altro che ingrandirla un tantino e migliorarne i contorni con un filtro di Photoshop, senza ovviamente alterare in alcun modo il contenuto.
Questa è l'immagine:
URL originale: http://etcsl.orinst.ox.ac.uk/sumer73.jpg
(Cliccare per ingrandire)
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