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giovedì 5 maggio 2016

Del Fenomeno Ufologico e Paleoastronautico

Quelle che oggi sono comunemente ritenute le prove di un "contatto con una civiltà extraterrestre" avvenuto in un'epoca remota dell'antichità, e che testimoniano chiaramente l'esistenza di una tecnologia che si ritiene molto più recente, in part. velivoli di varie forme e dimensioni, è divenuto uno tra i più grandi "segreti" della storia, alimentato costantemente dall'industria dell'intrattenimento e reso popolare oggetto di studio o mera curiosità e gradita distrazione (tra le tante) per milioni di persone; la conoscenza fondamentale della Realtà Geocentrica, opposta alla Teoria Eliocentrica, porta all'inevitabile conclusione che gli abitanti di QUESTO mondo, oggi chiamato "Terra", utilizzassero un tempo quella stessa tecnologia, particolarmente avanzata nel settore dell'aviazione, che è all'origine del moderno "fenomeno ufologico" ampiamente diffuso tra i "civili", mentre una minima parte della élite militare custodisce il segreto in modo impeccabile, tanto per la natura elitaria dei custodi quanto per la infallibilità della "informazione compartimentalizzata", per cui ognuno dei sottoposti sa quel poco che deve sapere, e NESSUNO sa tutto quello che c'è da sapere. 

Il famoso esempio dei Vimana, i "carri divini" descritti negli antichi testi Indiani, è una delle prove più valide a sostegno dell'esistenza di una tecnologia aviatoria che è considerata ancora oggi "off-limits" per i moderni ingegneri aerospaziali -basata sul principio "antigravitazionale"- e che pure era ben nota nell'epoca impossibilmente antica in cui furono descritti; la differenza consiste appunto, come nel caso del geocentrismo, nella conoscenza e nella sua diffusione tra le genti; un tempo il mondo SAPEVA per certo di vivere su un piano stazionario, questo non era affatto un segreto, così come non lo era l'esistenza dei "carri volanti" attribuiti dalle scritture agli dèi, che se ne infischiavano della magica forza di gravità, e invece di limitarsi a qualche sedile in un modello aerodinamico si permettevano di decollare e attraversare i cieli con interi palazzi (fino a sette piani!)


https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/79/The_Celestial_Chariot_%286124515635%29.jpg

 L'idea che i tanti velivoli non-convenzionali avvistati, fotografati, e ripresi nei cieli, siano pilotati da misteriose entità provenienti da "altri mondi" (ovviamente "pianeti", che per noi sono altre Grandi, e Grandissime Palle) è in gran parte derivata dalla ipotesi accampata da qualche scienziato pazzo, e dalla fantasia di innumerevoli autori di fantascienza, poi ri-mescolate e cucinate in ogni salsa dai mass-media, e il fatto che tale risibile invenzione corrisponda alla più popolare teoria sull'origine dei "dischi volanti" non è cosa sorprendente per il savio geocentrista, alla luce dei fatti per cui la stragrande maggioranza dei cittadini mondiali è sempre convinta di vivere su una Grande, Grande Palla rotante nel vuoto alla media di 1000 km/h. Una volta accettato questo, come si è visto, è possibile accettare qualunque cosa meno INCREDIBILE, alieni e astronavi comprese. E anche il chupacabra.


Lo "astronauta di Istanbul", uno dei più noti antichi artefatti che supportano la Teoria Degli Astronauti Antichi, o paleo-astronautica, scienza novella  di cui Sitchin ha contribuito alla espansione livello globale 

 Questo ragionamento deduttivo, originato dalla esistenza di artefatti archeologici e sulla base della attualità del fenomeno che non ha mai smesso di ravvivare le cronache in epoca moderna, risolve nel contempo il "mistero" ufo-logico e quello della provenienza delle migliaia di "oggetti volanti" avvistati ogni anno in ogni angolo della Terra, un tipo di prova piuttosto difficile da smentire, della loro effettiva esistenza; gli "ufo" provengono dal passato, ma non perchè siano macchine del tempo, o vascelli tempo-spaziali, ma perchè tale tecnologia oggi ignota ai più risale all'alba dei tempi, e verosimilmente a quella forma di civiltà superiore che per l'utenza storica moderna corrisponde alla leggendaria "Atlantide" (Mu, Lemuria, etc.), ovvero ai costruttori di quelle piramidi che sono più o meno notoriamente presenti in ogni "continente", escluso (forse) quello australe, un'altra prova colossale e decisamente incontrovertibile di tecnologie superiori e inattuabili nella nostra epoca iper-tecnologica; l'aver trasformata in leggenda tutta quella parte della nostra storia in cui avvenne il miracolo architettonico delle "montagne di pietra" piramidali, così come per una tecnologia aviatoria considerata anacronistica dal grande pubblico, ha creato un altro mistero, variamente connesso a quello ufologico, e in entrambi i casi la "teoria ufficiale" destinata da principio a divenire la più popolare tra le masse, contempla l'intervento e la presenza di "extra-terrestri" che nella realtà geocentrica vissuta Qui e Ora non ha alcuna possibilità di esistere.

Piramidi nel mondo

 Quindi il "segreto", il fantomatico "cover-up" che i "teorici del complotto ufologico" credono nascondere la realtà di una intelligenza extra-terrestre, è di fatto quello che prova con assoluta certezza l'assenza di una intelligenza terrestre, e questo ovviamente ha sempre sostenuto perfettamente il gioco dei potenti, che tra misteri antichi e moderni riescono a mantenere la loro posizione di comando inalterata e inalterabile nel tempo, mentre la gente aspetta un ennesimo, ma più definitivo segno dai cieli, e domanda a gran voce che la impossibile "verità aliena" sia rivelata proprio dall'unico ente (sicuramente alieno rispetto al mondo di quei "civili" che compongono la "civiltà", distinti dai "militari", che compongono la milizia, nel nostro mondo-di-parole) che di fatto è all'origine del mistero stesso; e questo con il supporto, e l'ulteriore complicazione storico-culturale del fattore religioso, che rende la questione infinitamente più intricata. 

 Anche se l'esempio più famoso è quello dei Vimana descritti -citando Wikipedia- nei Veda, nel Ramayana, nel Mahabarata, nel Kalpa Sūtra e nel Vaimānika Shāstra, per noi Occidentali sopravvissuti al XX Secolo è inevitabile il rimando all'opera ben più recente di Zecharia Sitchin, l'ex-giornalista di origine ebraica* e sedicente sumerologo autodidatta, (presunto) autore negli anni 90-00 di una fortunata serie di libri in cui il mito Sumero è "rivisto" in una versione "paleoastronautica", per cui la vita sul "pianeta Terra" sarebbe stata creata dai famosi anunnaki, che i mesopotamici assimilavano a figure divine mentre, nella pittoresca revisione sitchiniana, essi sarebbero stati extra-terrestri provenienti dal "pianeta Nibiru".

Per il savio geocentrista il singolo, assurdo, inaccettabile concetto del "pianeta" implicato qui è già più che sufficiente a demolire l'intera architettura teoretica dell'opera di Sitchin da principio, e pertanto questo particolare geocentrista scrivente non suggerirebbe al suo lettore di approfondire la conoscenza della sua opera in alcun modo; nondimeno, in quanto ricercatore impegnato da sempre a ri-conoscere la verità che spesso è nascosta nel luogo più impensabile, sotto gli occhi di tutti, conservo le memorie di tali letture che oggi mi sono indispensabili per ri-conoscere anche questo artificio come parte del Grande Disegno messo in atto dal Sistema Scientifico-Religioso nel corso degli ultimi secoli.


Sitchin e Mons. Corrado Balducci discutono di "extraterrestri, angeli, creazione dell'uomo"
Foto dal sito Sitchin.com

 Sitchin ha "rivelata" al mondo la "verità" sulla "genesi sumera" e sulla origine della "civiltà" umana descritta dagli antichi mesopotamici, che come si è visto è stata poeticamente tradotta nel mito babilonese e quindi ebraico, per cui il racconto della genesi canonico è molto simile a quello descritto in cuneiforme sulle tavolette "rinvenute" a Nippur da Thorkild Jacobsen e in questo modo il "mistero" extra-terrestre, "ufo" compresi, è stato reso definitivamente indistinguibile da quello religioso; quello che Sitchin non ha mai rivelato, ovviamente, nella sua opera di fama internazionale, è il principio del culto astro-teologico per cui i "luminari" del firmamento furono assimilati a veri e propri mondi teorici, comprensivi dei loro ipotetici abitanti; e anche di pianeti-fantasma, come il fantasmagorico Nibiru, mentre al Piano Terra tutto procede da sempre secondo il Grande Disegno, basato sulla menzogna di pochi e sulla ignoranza di molti, senza richiedere l'intervento di terze parti che si possano considerate aliene o divine, a discrezione dell'individuo. 

Il rivoluzionario sumerologo, paradossalmente supportato nella sua opera da una Chiesa Romana di vedute insolitamente larghe, ha in pratica "svelata" la natura umanoide degli dèi creatori, famosi per esser citati nella "bibbia ebraica" (la Torah, da cui il Pentateuco) nella loro ambigua pluralità (El/Elohim), come un moderno Evemero; la particolarità della sua rivoluzionaria rivelazione consiste però del fatto che questa "umanità" divina -a differenza di quella evemerica- contempla necessariamente la origine non-terrestre, e quindi "celeste" -- in gergo scientifico-religioso -- degli artefici dell' "adamu", lo schiavo composto di terra (argilla, appunto, come quella delle tavolette stesse) destinato ad abitare la futura Palla Di Terra prevista dal dogma scientifico-religioso, che fu stabilito all'epoca di Kopernik, e poi confermata in modo definitivo e definitivamente disastroso per l'umanità, con la Grande Farsa del Processo a Galileo.


Il primo volume della collana "Cronache della Terra", del 1991,
venduto attualmente su Amazon.com

Sitchin rivelò al mondo che il creatore non era solo; questo già avrebbe dovuto provocare maretta nel mondo cattolico, da che il cattolicesimo è un culto -a suo modo- monoteistico; Sitchin "scoperse" e diffuse con i suoi scritti la verità su una "razza aliena" umanoide, o perlomeno antropomorfa, all'origine dell'antropogonia mesopotamica; e questo avrebbe dovuto condannarlo ad un simbolico rogo, nella simbolica realtà vissuta nella Logosfera Cattolica ovvero, in soldoni, il suo totale insuccesso nel mondo dell'editoria, notoriamente controllato dal Popolo Eletto in tutto l'Occidente, con l'imprimatur dell'Autorità Preposta nei paesi cattolici; e in particolare in Italia; ma questo non avvenne; al contrario, stranamente, i suoi libri hanno riscosso un enorme successo senza alcuna reazione negativa da parte della chiesa, e sono tutt'ora stampate in "più di 25 lingue", un vero record se consideriamo la loro forma, che è saggistica e non narrativa.

Le critiche di "veri sumerologi" e altri studiosi, che Wikipedia divide in tre categorie, (Traduzioni/ Interpretazioni, Osservazioni Astronomiche e Scientifiche, e Letteralismo del Mito) sono tante, e tutte  lecite e ben comprensibili anche per i profani, ma che la traduzione di un termine possa corrispondere più o meno al concetto di un missile (il famoso din.gir citato anche da Wikipedia alla voce suddetta) non significa certo che quel missile fosse il frutto di una tecnologia extra-terrestre. Al contrario i missili, così come i dischi volanti, sono una realtà tecnologica, più o meno "misteriosa", dell'epoca moderna, entrambi visti e fotografati e ripresi, per quanto in circostanze estremamente diverse, nei cieli sopra di noi; i missili rappresentano la facciata, tanto spettacolare quanto evidentemente fasulla, di questa tecnologia "spaziale", mentre tutto ciò che riguarda la realtà tecnologica di altri, misteriosi "oggetti volanti", già noti ai tempi dei Veda, costituisce oggi l'Insolvibile Mistero del Fenomeno Ufologico.
Una cosa essenziale dovremmo ri-considerare, in principio: che tutti i testi da cui deriva la nostra conoscenza di questa particolare materia, così come ogni altra, per antichi o moderni che siano, sono stati scritti in un linguaggio terrestre, per essere letti dai terrestri

Infine, come si è visto, le "rivoluzionare rivelazioni" di Sitchin non han fatto altro che rafforzare il mito religioso GLOBALE, del materialesimo, attraverso una presunzione storica senza precedenti, per cui l'uomo fu creato da altri uomini, con una tecnologia indefinitamente più avanzata; e come si sa una forma di tecnologia tanto avanzata, come quella che si è sempre ipotizzata di origine extra-terrestre, e quindi "divina" nella visione di Sitchin, è indistinguibile dalla magia, che si tratti dei prodigi scientifici contemplati nel mito moderno della "retroingegneria" o reverse-engineering segretamente attuata dal governo Americano su "dischi volanti" ottenuti in circostanze più o meno misteriose, oppure di quelli genetici, che avrebbero permesso a Qualcuno di creare forme di vita "inferiori", destinate ai lavori pesanti, come vuole il mito Sumero descritto nell'Enûma Eliš.

E il mistero non fa che aumentare: che razza di cane aveva Marduk???
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/4f/Marduk_and_pet.jpg

La attuale tecnologia genetica è da un certo punto di vista meno "segreta" di quella che riguarda l'ingegneria aerospaziale, almeno nel caso dei "dischi volanti" e altri velivoli "non convenzionali" con tecnologia "antigravitazionale"; se non altro sappiamo che essa esiste, e sappiamo che la "mappatura" del DNA potrebbe, nella sfera teorica, permettere la clonazione, la mutazione genetica e anche l'ibridazione dell'essere umano, o qualunque altra forma di vita a base di carbonio. Ma il punto è questo, del fantomatico "complesso militar-industriale", e di quella tecnologia militare che qualche portavoce del governo "ipotizza" più avanzata di decenni -- per cui possiamo supporre sia avanzata di millenni, o meglio arretrata, fino all'era dei vimana -- e delle sue reali attività non sappiamo nulla oltre che ciò che "trapela" in qualche modo, in ogni modo; il fatto che sconcertanti fotografie di una "base lunare" siano "trapelate" dalla NASA non significa necessariamente che esista una base, e tantomeno un suolo su cui poterla erigere laddove vediamo il Disco Lunare, su questo fatto almeno  il savio geocentrista dovrà convenire.

Dal nostro "medium" preferenziale, anche nel caso della "incontrollabilità monitorata" della rete telematica mondiale, otterremo sempre e soltanto lo stretto necessario; ciò che OCCORRE sapere, ma che non occorre necessariamente a noi. Così Sitchin ha "suggerito" al mondo dei creduloni globali che forse in fondo "dio" erano "gli dèi", ma questi "dèi" tra virgolette erano in realtà astronauti, come quelli che si vedono in TV e al cinema; che erano umanoidi, o quantomeno antropomorfi, con ogni conseguenza possibile, ma non erano terricoli, erano "extra-terrestri", e quindi "alieni" all'umanità che loro stessi crearono, geneticamente parlando; ignorando La Questione Più Fondamentale, che la Terra è l'Ultimo Piano sotto l'Ultimo Cielo, e non una Palla trottolante nel vuoto, egli ha omesso inevitabilmente il dettaglio, per cui quelle genti straordinarie non potevano provenire da un "altro mondo"; e che se fossero stati di un Altro Mondo non avrebbero avute quelle forme gravi e grossolane tipiche e inconfondibili della specie "homo sapiens".

 Per chi ha saputa apprezzare l'ironia profondissima, oserei dire infernale, della discesa di Inanna nel Kur, con il suo macabro spogliarello precedente di qualche millennio teorico l'allegoria poetica dantesca, la antica cosmologia con i sette/nove cieli sovrastanti la Terra sarà facilmente riconoscibile nel modello vedico dello uni-verso, per cui i "cieli" sopra il Piano Terreno sono tutti abitati da forme sempre più evolute dell'Essere, che trascendono la natura umana in maniera assoluta, e la cui stessa comprensione è quindi completamente affidata al pensiero e alla capacità trascendentali dell'individuo, così come la natura fisica del soggetto che trascende nella meta-fisica. Quello che consideriamo comunemente come "spirituale", associato a un ideale divino di sorta, e quindi assimilato alla "superiorità" che nella nostra dimensione fisica è rappresentato dal cielo, è secondo la Tradizione Vedica la Base della conoscenza dell'Essere stesso, riflessa nel concetto logico-matematico dell'unità, dell'uno-tutto, e quindi della sua (auto) realizzazione, e così come le troviamo sparse nelle nozioni più disparate della cultura esoterica Occidentale, a partire dalle divinità assise sopra le nuvole nell'iconografia "classica", la nostra "ascensione spirituale" ha un fondamento che è determinato solo dalla nostra consapevolezza, ciò che forma la "coscienza" dell'uomo in quanto tale, in cui spirito e mente sono termini diversi per definire la psiche, e per la nostra stessa natura grossolana ci appaiono irrimediabilmente distinti dalla realtà sensuale, fisica, del mondo materiale che nella logosfera Induista è māyā, la creazione/illusione, che si è storicamente distinta in questi due concetti nel nostro mondo-di-parole per poter esprimere pienamente la propria natura ingannevole, illusoria nella sua propria essenza.

 Così il lettore attento ha potuto cogliere il "suggerimento" riguardo quella "tecnologia magica", e lo ha accettato senza indugio quando La Questione Più Fondamentale Di Tutte non lo interessava affatto, accettando che fosse "roba di un altro mondo", così come sembrava tutta quella in cui è incappato nel corso del tempo, a partire dal mappamondo girevole, il mondo-giocattolo in scala della Grande, Grande Palla di Terra.
Sitchin dal canto suo ha "suggerito" al suo lettore che quella "magia genetica" e quella presunta "magia astronautica" posseduta dai suoi (personali) Anunnaki, potesse essere l'origine della "magia letteraria" e poi religiosa, e poi dogmatica e altamente lucrativa del Sistema Religioso (post) Babilonese; ha dimenticato però di menzionare, anche per sbaglio, il principio della "magia" per com'è noto ai (suoi?) Confratelli Massoni, che è il Principio Assoluto, per cui “Magic is like mathematics, it is precision without error and the absolute science of nature and its laws.”, ovvero:
 "La Magia è come la matematica, è precisione senza errore e la scienza assoluta della natura e delle sue leggi." 

 Queste sono le uniche parole in grado di esprimere l'ineffabilità della Magia, e per quanto il concetto stesso risulti inevitabilmente e irrimediabilmente ostico , per non dire del tutto alieno, nella Logosfera Cattolico-Cristiana (dove invece Maria è stata "assunta" in cielo, e nella nostra lallazione sconclusionata di Gentili qui abbiamo degli elementi validi con cui intrattenerci) in esso è il Principio, matematicamente e graficamente espresso nel vuoto dello 0 e nella linea verticale -che de-linea l'alto e il basso alle sue estremità- del numero 1, o, in numeri romani I; sono segni che, come si è già detto, sono geometricamente identici alle lettere I e O, quelle che compongono il nostro "IO", la nostra identità individuale, e in termini informatici compongono queste parole, questo blog, l'intero internet e ogni dato immagazzinato in ogni computer al mondo. Compresi i "soldi". Per questo, il motto misterico γνῶθι σεαυτόν, "conosci te stesso", è l'unico insegnamento possibile, e l'unica lezione che si possa imparare durante questa vita. Anche se a volte occorre scrivere un intero blog per farlo, dopo una vita passata a scrivere.
 E non è finita.

 A conclusione del post, re-cito questo saggio pensiero di H.P.Lovecraft: "The primal savage or ape merely looks about his native forest to find a mate; the exalted Aryan should lift his eyes to the worlds of space and consider his relation to infinity" ovvero:  "Il selvaggio primordiale o la scimmia badano soltanto alla loro foresta nativa per trovare un compagno; l'Ariano esaltato dovrebbe sollevare il suo sguardo verso i mondi dello spazio e considerare la sua relazione con l'infinito" (e sì, temo che per "spazio" egli intendesse proprio quello "oltre il cielo"...)



 *) La questione sulla effettiva, (e decisiva, per me) origine di Sitchin è appianata in maniera incontrovertibile rivelata in questo suo articolo sul suo stesso sito a titolo "Dialogo a Bellaria", da cui cito: "The Hebrew scholar was me -- Zecharia Sitchin: A researcher of ancient civilizations, a biblical archaeologist, a descendant of Abraham…" Nessuno può definirsi "studente Ebraico" e "discendente di Abramo" nello stesso paragrafo senza essere perlomeno circonciso, cosa che per me definisce il confine tra la realtà della mia intuizione e la fantasia della sua "revisione"; e su basi storico-scientifiche ben più solide di quelle da colui svendute al pubblico di tutto il mondo, con una campagna pubblicitaria e un successo senza precedenti nella storia dell'editoria. Bibbia a parte. 
Definito Russo-Americano da Wikipedia, con l'eloquente nome di battesimo Заха́рия Си́тчин, sarebbe nato in Azerbaijan e cresciuto in Palestina, laureandosi a Londra per poi divenire editore e giornalista in Israele e quindi a New York. Sempre secondo Wikipedia imparò il Sumero quando era "direttore di una compagnia di spedizioni".

4 commenti:

  1. Ciao. E' da parecchie settimane che seguo il tuo blog con estremo interesse perché, pur essendo ormai del tutto persuaso dell'impossibilità della Grande Palla Rotante, tanti tasselli del grande puzzle ancora fanno fatica a trovare il loro giusto posto. La storia degli Anunnaki di Sitchin era uno di questi pezzi, quindi ti ringrazio per l'ennesimo interessantissimo articolo.
    Però non ho capito una cosa: se i tanti avvistamenti U.F.O. denunciati ogni anno in ogni parte del mondo (mi ricordo che uno degli eventi più eclatanti fu un avvistamento di intere flottiglie di "velivoli" in Messico) non riguardano astronavi che vengono "da fuori", dove si "nascondono" quando non volano nei nostri cieli? In realtà io mi sto sempre più convincendo che viviamo in una sorta di acquario, forse siamo l'esperimento di qualcuno, e quel qualcuno ci osserva come farebbe uno scienziato con il vetrino sotto il microscopio. Ricordo un film di Star Trek dove l'equipaggio osservava segretamente gli abitanti di un altro pianeta, e per farlo si rendevano invisibili. Forse "loro" (chiunque siano) fanno lo stesso.
    Un ultima domanda vorrei farti: conosci Corrado Malanga e i suoi studi sul fenomeno delle "abductions"? Cosa ne pensi (di Malanga e delle abduction)?
    Ti ringrazio fin d'ora per la cortese attenzione e ti auguro buona vita.
    Dario

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    1. Ciao Dario, hai un nome da Grande =) In realtà degli "ovni" sappiamo abbastanza poco da poter credere che vengano da un "altro pianeta" quindi, esclusa per forza di cose questa ipotesi assurda, ne sappiamo quanto prima, per noi semplici osservatori non cambia molto: ho visti parecchi video di oggetti che entrano ed escono dai vulcani, che potrebbero essere dei passaggi. Due cose sono certe: 1)che questi oggetti esistono, e sono tanti; 2)che non possono provenire dallo "spazio" perchè quest'ultimo, per come ce l'hanno insegnato, non esiste -- e quello che c'è all'interno della volta celeste lo potremmo sì chiamare "spazio", come qualunque luogo non occupato, ma non è proprio la stessa cosa... Per conto mio, non CREDO che questi oggetti, che in gran parte sono apparentemente metallici e comunque ben concreti, provengano da "sopra".
      Spero che tu non faccia parte delle vaste schiere che si aspettano una qualche sorta di "apocalisse" futura, la gente di questo mondo continua a nascere a morire, e questo è tutto quello che succede da sempre, l'unico "segreto" qui è la nostra stessa esistenza, tutto il resto è relativo. (Compreso il "palcoscenico" che è questo mondo in fondo ai cieli.)
      Corrado Malanga non lo conosco bene ma è un "ufologo" o simili, e chi si interessa a qualcosa che nella prospettiva del geocentrista è tutt'altra cosa, non mi interessa granchè; o la sa lunga, e quindi tace sulla Questione Più Fondamentale, oppure non sa nulla, e in entrambi i casi non è un personaggio degno di interesse per me.
      Ovviamente, se esiste un fenomeno come i rapimenti notturni di gente che poi non ricorda nulla se non in stato di ipnosi, tale fenomeno non si può spiegare con la presenza di "extraterrestri" in missione sulla Terra; quindi saranno "terrestri" in missione segreta sul loro pianeta d'origine... Riguardo il CHI sono, non è meno misterioso del DOVE. Anche la testimonianza dello scomparso Phil Schneider potrebbe essere qualcosa che è (più o meno volutamente) "trapelato" riguardo le attività sotterranee in Nord America; che ci siano "grigi" alti e bassi, o meno, potrebbero comunque esserci delle intere città sotto i nostri piedi, e noi non ne sapremmo niente. Per non parlare dei mari... C'è un'ultima nozione fondamentale che vorrei farti presente: il 99,9% degli "ovni" sono stati visti, fotografati e ripresi all'interno dell'atmosfera terrestre così detta; per quale motivo dovremmo credere che vengano da qualche altra parte? Non è il principio del culto del cargo, per cui qualcosa che viene giù dall'alto dev'essere per forza di origine "celeste"...? Purtroppo ci assomiglia molto. Buona Vita a te!

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  2. Complimenti, ottimo articolo (come tutto il blog del resto). Un saluto da Cornelio Saden.

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    1. Grazie di nuovo Cornelio, ricambio il saluto con emoticon =)

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