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domenica 29 maggio 2016

Ironia didattica

Al post di giovedì scorso, dedicato all'enimmatico Paneroni, è seguito un breve scambio di battute virtuali -via commenti- tra il blogger e il più attivo dei lettori del blog, l'Egregio Dario, che ha scritto in merito alle proprie indagini sulla Questione Più Fondamentale: "Pensa che l'ho detto a un bambino di 10 anni, giusto per curiosità, per capire quanto già lo avessero programmato, e mi ha detto che in dieci anni non aveva mai sentito una tale idiozia. UN BAMBINO DI 10 ANNI!!! Ma quanto presto inizia il lavaggio del cervello???"

Come si può leggere in calce al post suddetto, ho risposto al savio neo-geocentrista: "temo proprio che l'abominevole mondo-giocattolo compaia saltuariamente nell'aula scolastica già dalla prima classe elementare, sì che l'impatto sulla mente del piccolo utente scientifico sia continuo e devastante per tutto il seguente lustro, e già all'età di undici o dodici anni egli sia fermamente convinto di vivere su un gigantesco globo girevole..." ripromettendomi poi di approfondire la questione.

Nel nostro mondo-di-parole l'ironia è implacabile, irresistibile e onnipresente in ogni contesto possibile, per cui nel nostro caso il termine comunemente usato nella sfera scolastica, di "Programmazione" definisce per il programma scolastico particolare anche ciò a cui è destinato lo scolaro, che è appunto una programmazione mentale comprensiva di alcune tra le più spudorate e incredibili menzogne mai escogitate da mente umana, tra cui ovviamente la Grande, Grande Palla rappresenta la Falsità Assoluta, la più grande anche nei termini teorici della sua estensione fisica, che dovrebbe corrispondere al nostro intero mondo. 

Questo articolo su Vivalascuola 


utilizza questa significativa immagine a corredo del testo, cosa che appare estremamente ironica al savio geocentrista; ecco dunque come si gestisce una classe, con una Piccola, Grande Palla al centro dell'attenzione generale:


E purtroppo questa non è certo una novità, come possiamo vedere in questa pagina del sito del museo storico del comune di Romagnano Sesia, in cui è riprodotta una "Aula scolastica dei primi anni del '900", con un globo rotante dell'epoca in bella vista sulla cattedra:

http://www.comune.romagnano-sesia.no.it/Pers/Foto/Ft_Big_1.jpg

Come si legge poi in questo articolo di edscuola.it su "I programmi della Scuola Elementare" (D.P.R. 12 Feb. 1985) a proposito della Geografia, essa "rileva e interpreta i caratteri dei paesaggi geografici, studia i rapporti tra l'ambiente e le società umane, elabora e propone modelli di spiegazione dell'intervento degli uomini sul territorio. L'ambiente, oggetto della geografia, andrà considerato pertanto nella sua globalità, come risultante delle interazioni che si verificano tra tutte le sue componenti."

Ironia pura; non soltanto è implicita la sfera didattica in cui avviene la programmazione, con un termine che non possiamo considerare soltanto sinonimo di "americanizzazione", dato il suo significato matematicamente esatto relativo al concetto del globo, la Palla Terrestre, ma, nel suo insieme, il concetto stesso di un ambiente rapportato alle società umane e "risultante dalle interazioni" con esse, alla luce dei fatti della Realtà Geocentrica sembra suggerire l'idea che in fondo se una società accetta in massa l'assurdità di un ambiente letteralmente globale, ovvero sferico, di conseguenza la geografia insegnata e imparata nelle scuole sarà il risultato inevitabile di questa iniqua forma di "interazione" con esso, modificato nella dimensione teorica fino a perdere le sue caratteristiche precipue per come esse vengono naturalmente  immediatamente (ovvero, senza alcun medium) percepite dall'essere umano nella pratica, a partire dalla linearità dell'orizzonte e dalla condizione statica di questa Terra. E' un genere di "intervento" che va ben oltre la insostenibilità di tutte quelle interazioni su scala industriale che portano al paradosso del fattore ecologico, è una vera e propria deformazione mentale che si propaga come una malattia invalidante attraverso la mera reiterazione -nell'ambiente scolastico prima come materia-di-studio, e nella "vita reale" poi, come "materiale d'archivio", o zavorra mnemonica- di tutte le fole che compongono la Teoria Eliocentrica. Proseguendo nella lettura dei programmi per la programmazione elementare nel suddetto sito, vediamo come l'ironia incalzi laddove viene menzionato "lo spazio fisico come condizione e come risultato dell'intervento dell'uomo sul pianeta"; qui il significato proprio del termine scelto, del "pianeta", ovvero la "stella vagante", il mondo "girovago", sottintende già una accettazione completa del cosmo surrealista dipinto dagli eliocentristi, per cui tra "le possibilità, i vincoli, i problemi che pone, le trasformazioni che subisce" non possiamo certo dimenticare la trasformazione Estrema, oltre i confini dell'immaginazione umana, con cui il Piano Terreno noto dall'alba dei tempi fu fatto lievitare durante il Rinascimento fino ad assumere la forma e le proporzioni oggi note all'Utenza scientifica globale.


Vediamo poi più oltre, alla voce Lingua Straniera che anche "Nel quadro di una visione globale dell'educazione linguistica, l'iniziale apprendimento di una seconda lingua è possibile, purché si attui un'idonea mediazione didattica che tenga conto del graduale processo di evoluzione dell'alunno." (Id., grassetto aggiunto); poichè viviamo in un Mondo di Parole, e in questo tipo di mondo -quella che io chiamo la logosfera cattolica- l'utilizzo del concetto che è puntualmente associato dall'utente alfabetico all'idea (dal verbo Gr. "vedere") del globo, cioè della sfera, viene utilizzato sei volte (compresi i plurali e la "globalità") in un contesto dove sarebbe facilmente sostituibile da qualunque sinonimo esistente; la globalità di qualunque fenomeno esiste solo in base al concetto del globo, e dunque il terrafermista sa bene che simili fenomeni sono intieramente fondati sulla Falsità imperante della logo-sfera cattolica.



Sul sito della Maestra Sabry vediamo che fino ad una certa classe vengono insegnate nozioni inconfutabilmente esatte riguardanti la locazione spaziale e i concetti primari delle direzioni, per cui in prima elementare il bambino ha notizia del fatto che la Terra è in basso, "giù", mentre il cielo è in alto, o "su"



http://www.maestrasabry.it/gallery/01_041l77hy.jpg

e dunque la brava Patrizia, color-autrice dell'opera qui sopra, sa che salendo a bordo di una mongolfiera posta sulla terra, giù in basso, per effetto dell'aria calda verrà trasportata verso il cielo, sù in alto, in uno spazio reale come quello esperibile sul Piano Terreno; il problema che si pone quando il piano da cui si innalza il pallone dovrebbe spostarsi alla velocità media di 1000 km/h sotto di esso non viene per il momento menzionato perchè, pur essendo già arrivati a parlare di palloni come quelli aerostatici il soggetto non è ancora pronto ad affrontare Palle di proporzioni colossali come quelle del Kopernik e del Galilei.
Ma prima o poi ci sarà costretto.


Al momento giusto, lo scolaro dovrà apprendere come tutti i concetti relativi alla realtà fisica dello spazio esperita direttamente e immediatamente attraverso i propri sensi e le proprie facoltà intellettive siano del tutto relativi rispetto allo spazio teorico del modello eliocentrico, per cui su uno scenario cosmico il concetto di "sù" e "giù" non hanno poi molto senso rispetto ad un gigantesco pallone circondato da un ipotetico nulla, senza contare la quantità dei suoi presunti moti compiuti a velocità affatto incredibili, che riducono i termini di "qua" e "là" del tutto trascurabili sulla ipotetica scala "planetaria" a cui è sottomessa l'umanità... 

Per quanto abbia sottovalutato finora questo aspetto particolare, della localizzazione e della direzione nello spazio, abbiamo visto che tali concetti sono tanto fondamentali da essere insegnati in prima elementare, data la loro estrema importanza per la cognizione spaziale dello scolaro, salvo poi essere tutti "smentiti" e/o contrastati nelle classi a seguire dalle più ridicole teorie delle Grandi Palle Spaziali, nelle quali non possono esistere i concetti assoluti di "alto" o "basso" rispetto all'immenso vuoto corrispondente all'ipotetico "spazio esterno", e da qualunque parte si vada anche sul Piano Terreno, ogni possibile spostamento dell'uomo sarà un nonnulla rispetto ad uno qualunque dei supposti moti del "pianeta" nello spazio teorico; tutti questi insegnamenti in generale, come nel singolo particolare, tendono ad annichilire la realtà umana, dell'individuo e della collettività, in ogni suo aspetto a partire appunto dalla Questione Più Fondamentale, che riguarda cioè le Basi della nostra conoscenza del mondo , ed è subito lampante osservando il modello eliocentrico che nulla può esser certo, o stabile, e prevedibile, nel sistema delle Palle Universali dove tutto è campato per aria, sospeso nel vuoto di un abisso infinito, lasciato al caso, a girovagare nel nulla per l'eternità... Come si è già detto prima, "visto da lontano" questo desolante quadro cosmo-logico artificiale rappresenta il Tutto, seppure punteggiato dalle Più Grandi Palle mai concepite dalla mente umana, come un vuoto scenario buio in cui ogni cosa materiale circola fluttuando alla stregua di pulviscolo in balia dei venti, e dove ogni concetto relativo allo spazio "interno" percepito dall'uomo perde qualunque significato di fronte all'infinità del Nulla rappresentata dallo "spazio esterno" che circonderebbe questa e ogni altra "stella vagante", o "pianeta", che sia visibile per noi ad occhio nudo, o con dei veri telescopi-giocattolo come quelli sul mercato, o soltanto con i magici telescopi degli astronomi universitari e della NASA, o con le Sacre Specule del Vaticano, oppure ancora la cui esistenza sia soltanto ipotizzata dagli "esperti" del settore... E' una distinzione puramente formale, fintanto che pianeti e stelle e intere galassie si possono generare con la tastiera di un computer, e le "missioni spaziali" si possono compiere nella comodità di un teatro di posa, per poi propagandare quelle  suggestive immagini a sostegno delle più incredibili corbellerie generate invece dai Cervelloni non-elettronici degli entri astro-nomici e astro-nautici.

Oggi oltre ai giocattoli materiali abbiamo quelli elettronici, virtuali, possiamo fare a meno del vecchio mappamondo, e grazie alla tecnologia digitale possiamo "vedere" la Luna e Marte nel dettaglio grazie a Google Earth




è sempre il medesimo software che, con le immagini delle diverse mappature utilizzate per il rendering foto-realistico del modello tridimensionale sferico, mette assieme le tre distinte palle...
Quindi anche in questo caso, nel nostro mondo-di-parole, è sempre lo stesso programma a produrre qualunque palla possibile... Ce n'è per tutti i gusti...

(Veleno, in ogni caso)

E su Helioviewer.org possiamo goderci un bel sole sempre splendente, anche nelle giornate di pioggia come questa:


Questo è un altro programma, ma la programmazione è sempre quella.

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