Cerca su VerOrizzonte

sabato 7 gennaio 2017

TERRENO DI PROVA

"Senza uscire dalla porta, conoscere il mondo! Senza guardare dalla finestra, vedere la Via del cielo! Più lontano si va, meno si conosce. Perciò il Santo conosce senza viaggiare; egli nomina le cose senza vederle; egli compie senza azione." Tao Te Ching, XLVII

 L'anno scorso ho iniziato a scrivere questo blog partendo dal mio "esperimento pedestre", e proponendo al lettore un balzo della durata di un decimo di secondo, durante il quale la supposta palla terrestre dovrebbe muoversi sul proprio asse alla bella velocità di 277.77777777778 metri-per-secondo; come scrissi allora, l'unica spiegazione possibile a sostegno della teoria eliocentrica, per il fatto che il saltatore atterra sempre nel medesimo punto in cui aveva spiccato il balzo, se non che egli si spinga volotariamente in qualche direzione oltre il punto stesso, è che il suo corpo abbia assunta la medesima consistenza dei gas atmosferici, e si sia quindi spostato con essi -secondo la leggenda che vuole una atmosfera rotante per effetto della gravitazione- in forma aerea, per poi riprendere una consistenza solida atterrando.
Altrimenti, proprio come su un immenso tapis roulant regolato su una velocità media di 1000 Km/h, il saltatore che si fosse distaccato dalla terra rotante per un decimo di secondo atterrerebbe ad oltre 27 metri dal punto iniziale del balzo e questo è un fatto che, come si è detto già allora, prova a chiunque e immediatamente la

COMPLETA ASSENZA DI MOTO DELLA TERRA

mi sono reso conto solo oggi che avrei potuta risparmiare al mio lettore tanta fatica, e per questo mi scuso, da che non è neppure necessario impegnarsi a saltare per un decimo di secondo, o meglio, anche se questo esperimento è decisivo e definitivo e infallibile per il nostro scopo, dobbiamo comunque considerare il fatto che la teoria eliocentrica vuole che tutti noi camminiamo quotidianamente su questa trottola gigantesca, rotante sul proprio asse ad una simile, ridicola velocità. E dunque non è necessario staccare entrambi i piedi dal suolo, per rendersi conto che questa Terra non si sta muovendo in alcun modo e tanto meno a 1000 chilometri orari poiché, se questo fosse il suo moto, nella stesso arco di tempo (1/10') in cui solleviamo un piede dal suolo e lo portiamo avanti per procedere, la Terra dovrebbe in teoria spostarsi in "senso antiorario", o da Est a Ovest, per lo stesso numero di metri -quasi ventotto- mentre abbiamo l'altro piede fermamente posato su di essa, e certo il suo spostamento ad una velocità supersonica creerebbe dei gravi impedimenti alla nostra deambulazione. quale che fosse la nostra direzione di marcia.

Che la magica gravità ci tenga incollati alla Terra, pur lasciandoci deambulare liberamente in virtù delle sue misteriose qualità preferenziali,  non significa che durante il nostro cammino noi si assuma la consistenza della "aria", per cui un simile spostamento velocissimo del terreno su cui posiamo i piedi non dovrebbe influire sulla nostra andatura: credere ad una cosa simile significa esser pronti per la cella imbottita e la camicia di forza. Credere che l'aria stessa si muova seguendo la Grande Palla, creando l'impressione di una completa inerzia, è da matti; ma sostenere che si possa camminare su una superficie che si muove a 1000 all'ora, senza risentire in alcun modo di questo movimento rotatorio supersonico, è una chiara dichiarazione della propria insania mentale, e il fatto che all'epoca del primo post io mi sia ridotto a considerare il principio sportivo del salto, anziché riferirmi alla più comune e prosaica attività deambulatoria dell'uomo, ne è la riprova. Perché anche soltanto restare in piedi su una trottola rotante a 1000 km/h sarebbe affatto impossibile, malgrado la "illusione" di inerzia data dal movimento dell'aria alla medesima velocità. Camminarci sopra, impensabile.

Se possiamo immaginare una umanità che vive su una trottola come su di un tapis roulant in costante movimento a 1000 km all'ora, per cui nessuno si è mai accorto che esso si muove, possiamo anche immaginare cosa succederebbe se qualcuno provasse a correre in senso contrario rispetto al moto del tappeto? O laterale? O diagonale


 ATTENZIONE: SCHADENFREUDE 
fatevi una risata con questa compilation di video sul tema



e ricordate che nessuno di questi si sposta a 1000km/h!!!!

Non potremmo letteralmente fare un solo passo, nelle condizioni poste dalla teoria eliocentrica, senza trovarci a rotolare via in modo incontrollato e disastroso sulla Grande, Grande Palla Terrestre; se pure riusciamo con una gran fatica a immaginare di poterci vivere, soltanto pensando di farlo siamo in grado di capire che non sarebbe possibile muovercisi sopra in alcun modo, e con nessun mezzo, che sarebbe impossibile decollare con un aereo in simili condizioni, impossibile atterrare, e del tutto escluso il poter seguire una qualunque rotta di volo; riguardo i mari, poi. non potrebbero nemmeno esistere, e comunque in simili condizioni immaginarie avrebbero dei comportamenti ben diversi da quelli noti e osservabili. Ma mi posso accontentare per ora di aver trovato un esercizio meno impegnativo del salto in alto per il mio lettore del 2017; in questo modo, la prossima volta che farà un solo passo su questa Terra, dovrà considerare che, se può farlo senza problemi, è solo perché essa non si è mossa di un millimetro. E da ciò potrà evincere che non lo ha mai fatto prima, e quindi potrà prevedere che non lo farà mai; questo dovrebbe risultare rassicurante per qualcuno, in qualche grado.

In altri termini, ben più impegnativi, questa è la Genesi del neo-geocentrista, in cui egli separa il "cielo" (l'atmosfera così detta) dalla terra; attraverso questi banali principi della fisica e questi esempi che sono letteralmente pedestri, prendiamo coscienza del fatto che l'insegnamento della Grande, Grande Palla di Terra implica necessariamente l'accettazione spesso completamente incosciente dell'individuo il quale ha sempre creduto di poter compiere ogni giorno un'impresa assolutamente impossibile come il camminarci sopra, contando soltanto sulla magia gravitazionale che gli darebbe l'impressione della completa assenza di un moto, mantenendo l'"aria" attaccata alla terra come un "magico velcro"; credere a questa assurdità significa trascurare la propria realtà fisica, e tutto ciò che si considera "realtà" materiale  (per quanto illusoria), a tal punto da ritenere sé stessi inconsapevolmente incorporei, rispetto ad un corpo solido che ci viene detto in costante movimento ad altissima velocità, ruotando sul proprio asse immaginario secondo le regole della teoria eliocentrica.

(Come sappiamo, la NASA non si è mai seriamente impegnata nel riprodurre un intero globo rotante dotato di nuvole in movimento e altri dettagli realistici, proponendo soltanto ciò che sono dichiaratamente "composizioni", quando non si ricorra direttamente alla tecnologia CGI; del resto, sappiamo pure che in oltre quarant'anni di "missioni spaziali" ci sono state concessi soltanto DUE singoli presunti scatti fotografici del globo terrestre per intero, e questo dovrebbe essere sufficiente)

In questi termini, appare ovvio il fatto che l'eliocentrismo comporta una visione completamente falsa e ingannevole di ogni cosa relativa a questo mondo, così come la teoria delle Grandi Palle universali proietta l'assurdità paradossale propria della mente del terricolo nella infinità dello Uni-verso teorico, quello "spazio esterno" che la NASA si dà tanta pena di esplorare, a costo (invero elevatissimo) di riprodurlo in quello interno, e meno infinito, degli studi televisivi.

Condiviso da Carlo Villari:




Come sempre, mi preoccupo di indagare le fonti di ciò che pubblico qui, e in questo caso la mia ricerca si ferma a Wikiquote, che non solo riporta la medesima affermazione, ma addirittura la sua versione non censurata, dove leggiamo:

"Non esiste in America nulla di simile ad una stampa indipendente, a meno che non sia fuori, nelle cittadine di campagna. Voi siete tutti schiavi. Voi lo sapete, e io lo so. Non c'è uno solo di voi che osi esprimere un'opinione onesta. Se lo faceste, sapreste in anticipo che non verrebbe mai stampata. Io sono pagato $150 per tenere le opinioni oneste fuori dal giornale a cui sono associato. Altri fra voi ricevono un salario del genere per fare cose simili. Se io dovessi permettere che si stampino delle opinioni oneste in una copia del mio giornale, sarei come Otello dopo ventiquattr'ore: il mio impiego sarebbe andato. L'uomo che fosse tanto sciocco da scrivere delle opinioni oneste si troverebbe per la strada in cerca di un altro lavoro. L'attività di un giornalista di New York è di distorcere la verità, di mentire apertamente, di pervertire, di vilificare, di prostrarsi ai piedi di Mammona, e di vendere il proprio Paese e la propria razza per il pane quotidiano, o per ciò che è il suo equivalente -- il suo salario. Voi lo sapete, e io lo so, che idiozia è quella di brindare ad una "Stampa Indipendente"! Noi siamo gli strumenti e i vassalli dei ricchi dietro le quinte. Siamo dei pupazzi a molla. Essi tirano i fili e noi danziamo. Il nostro tempo, il nostro talento, le nostre vite, le nostre possibilità, sono tutte proprietà di altri uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali."
 (https://en.wikiquote.org/wiki/John_Swinton -- Trad. mia)

Questo accadeva a cavallo tra i due secoli scorsi, quando ancora si poteva sperare di trovare un uomo onesto in circolazione anche a New York City; un caso più unico che raro nel 1880... Soltanto un ricordo oggi; e certo non è questa una delle informazioni più note sul mondo della stampa nel 2017.


Flat Earth Revolution su Facebook risponde a una delle domande più ricorrenti dell'eliocentrista coatto:


Trad.: "SE LA TERRA E' PIATTA
perché non vediamo la luce del Sole 24 ore al giorno?
Per lo stesso motivo per cui questa lampadina non riesce
a illuminare l'intero muro:
LA LUCE E' PICCOLA E LOCALIZZATA"

Riguardo le dimensioni dei "grandi luminari" di Enochiana memoria, il Sole e la Luna, le ipotesi sono varie; quelle che si possono escludere in partenza sono quelle diffuse come dati di fatto e stampate sui libri di "scienza" assieme alle loro vertiginose distanze; e per sapere questo basta osservare l'uno e l'altra cercando di non pensare ai voti che qualcuno potrebbe darci per la nostra risposta all' interrogazione. La Luna è proprio lì, dove la si vede; il Sole non è lontano 90 milioni di chilometri, e lo dimostra la sua luce localizzata che illumina solo qualche nuvola per volta. Anche questi "fenomeni preferenziali" dell'illuminazione solare e lunare alla stregua di quelli della Magica Gravità, che trattiene milioni di tonnellate d'acqua ma preferisce lasciar nuotare il krill, sono prove evidenti, chiare e anzi lampanti  della realtà geocentrica, che si possono trascurare soltanto se si è accecati dalla presunzione di conoscere delle "qualità misteriose" di tutto ciò che appare ovvio con l'osservazione diretta di ogni fenomeno.

La Terra sembra ferma, perché lo è. L'orizzonte si chiama a questo modo perché è orizzontale.
Il Sole e la Luna sembrano della stessa misura perché lo sono; e sembrano tanto più prossimi a noi di quanto dicano e scrivano, semplicemente perché tutto ciò che dicono e scrivono gli "esperti" fa parte del Grande Disegno; e questo disegno ha un solo fine, quello di rappresentare per il Gentile Pubblico un intero Universo completamente falso, descritto in ogni più minuto dettaglio della sua completa, universale falsità, dai più celebri "scienziati" della storia.



Nessuno di loro si è mai fatto uno scrupolo di posare per i posteri impugnando il compasso e la squadra, così come i famosi "rivoluzionari" hanno fatto con il loro grembiule dorato e le insegne della Loggia; non è necessario cercare nei sotterranei del Vaticano né sui siti dei "cospirazionisti" per trovare tutto ciò che è necessario sapere sulla Questione Più Fondamentale; occorre soltanto voler conoscere, invece di continuare a credere come si è sempre fatto. 
E questo, io temo, è il grande problema del Grande Pubblico.

Lo stesso Galileo ci ha lasciate, assieme alla Grande, Grande Palla di Terra queste parole degne di riflessione:


"Tutte le verità sono facili da comprendere
una volta che sono state scoperte; il punto
è di scoprirle. -- G.G."

Il punto, caro Galileo, è che certe "verità" sono il frutto di una continua e torrenziale propaganda di spudorate menzogne che si è protratta nei secoli dalla tua scomparsa a oggi, e anche se ti siamo grati per questa perla di saggezza, non la ritengo una controparte proporzionata alla completa follia delle tue fantasie palleggianti; è certamente facile per me comprendere che la "scoperta" di tali "verità" ha sempre coperto un ruolo molto più rilevante nel programma "D'istruzione" scolastico di tante realtà fondamentali che sono perlopiù ignote all'Utenza Globale moderna, e dopo tutto "scoprire" qualcosa che si è inventata di sana pianta, e che viene poi imposta come un dogma religioso, non è esattamente quella che io direi una gran scoperta nel mondo scientifico. Anzi, più appropriata è l'etichetta di abitudine al giorno d'oggi. 
Sarebbe una grande, suprema, incomparabile opera artistica, se soltanto fosse arte. Ma non lo è. E' il contrario dell'arte; è la tecnica del raggiro, il mestiere del truffatore, è la tattica della circonvenzione di incapaci incapacitati dalla loro propria cecità mentale di fronte ad ogni evidenza innegabile di un intero mondo di prove, della Terra stessa che si auto-dimostra piana e stazionaria in ogni modo possibile, in ogni istante della nostra vita, assieme a tutte le stelle fisse e vaganti e ai "grandi luminari" che ci girano sopra. 

Alla fine possiamo incolpare i colpevoli, com'è giusto che sia, ma dobbiamo anche riconoscere le nostre colpe; per quanto essi siano i più grandi e spregevoli criminali della Storia, non hanno fatto altro che dire la loro "verità", molto evidentemente campata per aria; che poi tutti ci abbiano sempre creduto, in barba alla realtà patente delle cose, è un tipo di crimine decisamente diverso, è l'opposto, ma è anche l'unico che permetta al primo di essere compiuto; perché l'unica colpa del pollo è quella di lasciare che la volpe di turno faccia i suoi comodi senza nemmeno dire "co...!"; e in genere questa non è una soluzione felice per il pollo, se si considera il suo ruolo classico rispetto a quello della volpe.

Consideriamo infine questo altro aforisma del Galilei, riportato da lefrasi.com:

"Non mi sento obbligato a credere che lo stesso Dio che ci ha dotato di sensi, ragione ed intelletto abbia inteso permetterci di rinunciare al loro utilizzo.
                               Galileo Galilei"                                      

Con un po' di ragionamento deduttivo, qui possiamo leggere chiaramente il suo messaggio cifrato:     

"Ve l'avevo detto, no?"


Riguardo i tempi che viviamo, quando si pubblicano messaggi di  questo tipo su Facebook:


e si creano dei gruppi (peraltro pubblicizzati) come questo "La legittima difesa non è reato", mi dice male. Qualunque cosa stiano stampando sui giornali. E qualunque cosa dicano in TV.

Per un oggetto di riflessione più profondo, contempliamo quello offerto da Underwater World Of Secret Wonders, che lo chiama "Pesce rospo splendido" (Splendid toadfish):



Auguro la buonanotte al lettore, con questi alberelli del Madagascar:


2 commenti:

  1. Ghiacci dell'Antartide tagliati al laser?!?

    https://www.youtube.com/watch?v=SAhrNYzpatQ

    RispondiElimina
    Risposte
    1. questo l'avevo visto qualche anno fa... ma non credo che l'avrei più rivisto senza il tuo link... grazie, a presto

      Elimina