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martedì 23 agosto 2016

Stelle salate

Suggerito da Sherlock Stu su Facebook: 




Attenzione. Questa pagina non è ancora disponibile sul sito ESO in lingua Italiana e perciò viene mostrata la versione tradotta dal blogger.

Complesso Stella Guida a 4 Laser

Quattro nuove stelle per sconfiggere la turbolenza atmosferica


L'Aprile 2016 ha visto l'arrivo di quattro nuove stelle nei cieli di Paranal. Dopo anni di sviluppo, l'ESO ha completata l'installazione del 4 Laser Guide Star Facility o 4LGSF, un nuovo sotto-sistema dello Adaptive Optics Facility (AOF) del Very Large Telescope (VLT).

Il 4LGSF è un complemento del Laser Guide Star Facility (LGSF). Invece di un laser, lo 4LGSF invia quattro raggi laser nei cieli per produrre quattro stelle artificiali eccitando gli atomi di sodio presenti nell'atmosfera ad un'altitudine di 90 chilometri. Ogni laser rilascia 22 watts di potenza — circa 4000 volte il massimo consentito per i puntatori laser  — in un raggio del diametro di 30 centimetri.
Perchè questo nuovo complesso è tanto importante? Questa innovazione è necessaria per supportare la nuova generazione di strumenti del Paranal Observatory, compreso lo HAWK-I (con il GRAAL) e il MUSE (con GALACSI). In confronto allo LGSF, il 4LGSF è più stabile, richiederà meno manutenzione preventiva e i tempi di preparazione per le osservazionni saranno più brevi. Sarà inoltre il migliore laboratorio per testare strumenti per lo E-ELT, il quale avrà un sistema di ottica adattiva similare. Lo LGSF continuerà a supportare il SINFONI, lo strumento montato alla stazione focale Cassegrain dello UT4, mentre SINFONI fu disegnato per funzionare con un solo laser, sullo stesso asse del telescopio.
Dunque, come aiutano i laser a correggere le immagini? La più grande barriera fra i telescopi sulla Terra e le stelle è l'atmosfera terrestre. La turbolenza atmosferica causa un romantico ma indesiderato effetto in astronomia: le stelle luccicanti risultano in immagini sfocate.
L'ottica adattiva (OA) risolve questo problema combinando le più avanzate tecnologie per correggere la distorsione causata dall'atmosfera. Per fare questo, il sistema OA richiede la luce di una stella sufficientemente brillante che sia prossima al bersaglio nel cielo come riferimento, e per molti bersagli non esistono stelle adeguatamente vicine.
E' qui che subentrano i laser. I laser possono eccitare gli atomi di sodio nella mesosfera, che si trova a 90-110 chilometri dalla superficie della Terra. La luce fluorescente che viene emessa dagli atomi di sodio e raccolta dal telescopio subisce le stesse modificazioni della luce emessa dalle vere stelle. Così, la luce fluorescente dagli atomi di sodio può essere utilizzata dal sistema di adattamento ottico per misurare e compensare le distorsioni causate dall'atmosfera.


Lo ESO e varie industrie ed Istituti Europei, compresi TOPTICA, Germania; TNO, Olanda; MPB Communications, Canada; Optec, Italia; Astrel, Italia; e Laseroptik, Germania e INAF–Osservatorio di Roma, hanno contribuito in modo significativo al progetto. Il nuovo 4LGSF è basato sul diverse nuove tecnologie. Una di queste è la tecnologia laser con fibra Raman, sviluppata dalla ESO e trasferita all'industria, risultando nell'amplificatore laser di fibra Raman che è più leggero, più robusto, e rappresenta una soluzione innovativa per dimensioni e stabilità. 
Tutte le operazioni allo 4LGSF seguiranno il protocollo per evitare ogni rischio per gli aerei. Il sistema laser è provvisto di un sistema automatico che spegne i laser se un aeroplano si avvicina troppo ai raggi.


Il video di cui sopra, visto questa notte, mi ha lasciato con un grave dilemma; sicuramente infatti i raggi laser sparati verso l'alto colpiscono qualcosa, che gli astronomi dicono essere gli atomi di sodio slegati che compongono lo "Strato di Sodio"; su Wikipedia English esiste il lemma "Strato di Sodio", che non ha corrispondenze nella versione Italiana della "enciclopedia libera"; in compenso, è abbastanza breve da poter essere tradotto qui (da me=) :



Strato di sodio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Strato di sodio (Sodium layer -NdT) si riferisce ad uno strato della mesosfera terrestre di atomi slegati e non-ionizzati di sodio. L'altitudine a cui è localizzato normalmente è di 80–105 km (50–65 miglia) e ha una profondità di circa 5 km (3.1 mi). Il sodio proviene dalla ablazione delle meteore. Il sodio atmosferico al di sotto di questo strato di norma è legato chimicamente in composti come l'ossido di sodio, mentre al di sopra dello strato gli atomi tendono ad essere ionizzati.
La densità varia con le stagioni; la densità di carica media (il numero di atomi per unità d'area sopra ogni punto della superficie terrestre) è approssimativamente di 4 miliardi di atomi di sodio/cm2. Per uno spessore medio di 5 km questo corrisponde ad una densità volumetrica di circa 8000 atomi di sodio /cm3[1]
Gli atomi di sodio in questo strato possono essere eccitati a causa della luce del sole, del vento solare, o altre cause. Una volta eccitati questi atomi irradiano molto efficientemente attorno ai 589 nm, che è la porzione gialla dello spettro. Queste bande di radiazioni sono note come doppietto del sodio. La radiazione risultante è una delle fonti dello air glow [luminescenza notturna, NdT]
Gli astronomi hanno scoperto che lo strato di sodio può essere utile per creare una stella-guida laser artificiale nella alta atmosfera. La stella è utilizzata nell'ottica adattiva per compensare i movimenti nella stratosfera. Ne risulta che i telescopi ottici possono avvicinarsi molto di più al loro limite teoretico di risoluzione.
Lo strato di sodio fu scoperto per la prima volta nel 1929 dall'astronomo Americano Vesto Slipher. Nel 1939 il geofisico Anglo-Americano Sydney Chapman propose una teoria reazione-ciclo per spiegare il fenomeno della luminescenza notturna."
[Art. or.: https://en.wikipedia.org/wiki/Sodium_layer - enfasi aggiunta]

Come ci ricorda Mr. Besano, o "Planate Veritas", nel suo video, con la sua retorica un po' spartanauno dei composti principali del sodio (quarto elemento più abbondante e primo tra i metalli alcalini -- Wikipedia) è il cloruro di sodio, il comune sale da cucina... 
Che come tutti sappiamo viene estratto principalmente dal MARE... 
Ora, per quale tipo di magia l'elemento-bersaglio di questa moderna diavoleria che eccitando gli atomi di sodio permette agli astronomi di ottenere immagini delle stelle meno tremolanti, è presente anche e soprattutto nei mari, così come nelle antiche cosmologie, compresa quella giudeo-cristiana dei primordi, al di sopra il firmamento si troverebbero le "acque superiori"?
Ma non basta: sempre secondo Wikipedia infatti: "Il sodio è relativamente abbondante nelle stelle e la linea spettrale di questo elemento è tra le principali nella luce stellare."
E certo ogni savio geocentrista, pur non conoscendone esattamente la natura ha coscienza del fatto che le "stelle" non sono dei "soli" remoti, così come il "sole" non è una "stella" vicina, e in ogni caso nessuna di queste "Luminarie Celesti" è una palla di fuoco sospesa nel vuoto. Non di meno, anche e soprattutto per noi è  impossibile nascondere la curiosità riguardo questa strana "coincidenza sodica"...

Sono interessanti anche le speculazioni di Mr. Besano, secondo il quale l'altitudine alla quale avviene l'eccitazione atomica con cui si produce una stella-guida laser corrisponderebbe a quella del Firmamento stesso; e ancora, la Luna (e quindi, aggiungo io, anche l'altra Grande Luminaria, il sole) potrebbe essere "sospesa in un ambiente fluido dinamico", e questo potrebbe forse spiegare le "onde lunari" riprese e pubblicate da Mr. Crow777  su YouTube?

Inoltre, Besano reagisce violentemente alla notizia che il Very Large Telescope di Paranal può "produrre immagini anche più nitide" del telescopio spaziale Hubble... Perchè in effetti è una di quelle notizie che possono provocare qualche tipo di reazione; anche violenta, a pensarci bene...
Egli si spinge ben oltre nelle sue ipotesi; ricordandoci l'etimologia dal Greco pyramida da "pyr", fuoco--e qui notiamo che all'epoca del Dizionario Etimologico del Pianigiani (1907) non era "bene determinata" la destinazione di questi monumenti mentre oggi, nel caso della Grande Priramide, Wikipedia ci dice essere ritenuta dagli egittologi "tomba del Faraone Khufu". (Qui l'ironia è apprezzabile dai Siciliani=) così come ogni altra era "tomba" di qualche faraone, malgrado la insolita, ma diffusa assenza di salme di faraoni al loro interno.



http://etimo.it/gifpic/10/6ca3b8.png

Non si accenna qui al fatto che "mida" ha verosimilmente il significato di mezzo come nel Latino medium (da cui il nostro stesso "midollo", dal Lat. medulla), una nozione che tutt'ora vediamo menzionata solo sui siti dei "teorici cospirazionisti", come appunto AtlanteanConspiracy. E pertanto, "fuoco nel mezzo" è il più probabile significato del nome di questi monumenti al mistero.
Besano ci propone l'idea che attraverso le piramidi, che peraltro hanno dei condotti di ventilazione superiori i quali "sembrerebbero avere degli allineamenti astronomici" (Wikipedia -- notare la forma condizionale) si potesse (o possa) immagazzinare in qualche modo l'energia in forma luminosa (particelle fotoniche) proveniente dall'alto, ma soprattutto - questa è la parte che preferisco- che "le piramidi siano state disegnate per la ingegneria (engineering) di quello che vediamo oggi".
E ancora: "Is what we see f***ing real?"

"Perciò devi chiedere a te stesso: di cosa diavolo sono fatte le stelle?" dice Besano, e conclude che "una generazione costante di qualche sorta di energia, elettromagnetismo, elettricità -come diceva Tesla- lassù nella alta atmosfera" potrebbe "creare quello che vediamo in cielo al livello del suolo."
Ipotesi estremamente interessante; perchè lo sappiamo da principio, "come in alto, così in basso".
E viceversa.
Macro e microcosmo sono l'uno riflesso dell'altro.

"Quando arrivi ad una certa altitudine" prosegue Besano "non vedi un c****o nel cielo! Non ci sono stelle! Tutto è tra i 90 e i 110 chilometri. Non c'è nient'altro! Non può esserci! Punto!"

Ma come si è visto fin dai primi posts di VerOrizzonte, questo è uno dei grandi e gravi problemi della Questione Geocentrica, in una sotto-specie di cultura, o cOltura che è stata progettata per fare a meno di qualcosa di scomodo -per il Sistema- come la reale cosmologia di questo mondo; mentre chi ha mantenuta la cosmologia geocentrica come lascito del sapere tradizionale (ad es.gli Induisti, come gli Inuit) possiede un patrimonio culturale esoterico che nel caso della tradizione vedica (il cui complesso modello cosmologico abbiamo visto riprodotto in una animazione tridimensionale lo scorso Novembre nel post "La fonte del mistero") prevede un sistema mistico-religioso, una mitologia, una teologia e una dottrina spirituale che oltre a salvaguardare il popolo dall'ovvia minaccia del materialesimo (quando l'India è in pieno boom economico) lo rende erudito sulla Infinità del "Regno Celeste" sopra questa Terra, e che è sicuramente lungi dal poter essere propriamente definito come "niente".

Ripropongo qui il suddetto video, per chi lo avesse dimenticato:




Più oltre Besano ipotizza invece che noi si viva in un "ambiente pressurizzato" saturo dei gas necessari, e che oltre i fatidici 90-110 km non ci sia "nient'altro che f*****a acqua!"

I suoi successivi esperimenti virtuali (via software) con il riflesso e la rifrazione di vari materiali -aria, acqua, vetro-meritano una nota, ma consiglio di ascoltare i suoi ragionamenti in proposito dalla sua viva voce, mentre come indizio rilevante egli menziona la possibilità di un sistema interno (al Firmamento) basato sull'elio-4, che la solita Wikipedia ci dice essere "l'isotopo dell'elio più abbondante, costituendo il 99,99986% di tutto l'elio sulla Terra", e soprattutto:
"Quando l'elio-4 è raffreddato al di sotto dei 2,17 K (–271 °C), diventa un superfluido, con proprietà molto diverse da quelle dei liquidi comuni. Ad esempio se l'elio-4 è tenuto in un piccolo contenitore aperto, uno strato sottile salirà lungo le sue pareti fino ad uscire.
Questo strano comportamento è il risultato della relazione di Clausius-Clapeyron e non può essere spiegato dall'attuale modello della meccanica classica né dai modelli nucleari o elettrici, ma va solo inteso come un fenomeno di meccanica quantistica."
Per convenzione, il teorico "spazio esterno" ha inizio oltre la linea Kármán, a 100 km s.l.m.; in modo del tutto inspiegabile,  impossibile e per qualcuno anche incredibile, il "pieno atmosferico" qui viene a contatto con il presunto "vuoto spaziale", con il freddo, nero vuoto mentale; e stranamente là fuori, citando ancora  Wikipedia, la "temperatura di corpo nero della radiazione di fondo è di circa K (−270 °C).[28]"

2 commenti:

  1. http://www.wildheretic.com/there-is-glass-in-the-sky
    http://www.wildheretic.com/space/trouble-in-space/
    http://www.wildheretic.com/is-the-sun-a-light-bulb/

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