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venerdì 26 agosto 2016

Il Giogo di Parole

Lo devo ripetere: viviamo in un mondo-di-parole. Lo dimostro, con un esempio pratico.
Ho scritto un intero post (!!) a titolo "La salute, innanzitutto", l' 8 Febbraio scorso, sulla mia "scoperta" (sempre fra virgolette) , del versetto del libro dell'Apocalisse nel Septuaginta in cui compare il termine "pharmakon", variante di pharmakeus (droga, pozione magica, guaritore, avvelenatore, per estensione un mago o uno stregone -- Wikipedia) da cui la nostra farmacia e ogni farmaco.



Il versetto tradotto in Italiano recita (Ap. 18) ""Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte.", dove con quelle 'droghe' si è reso appunto il termine del "mistero linguistico". E malgrado un intero post, in cui risultano chiare le origini comuni di avvelenatori e dottori, trattati in ogni caso alla stregua di "maghi", e malgrado la mia predisposizione innaturale per i giochi di parole, all'epoca non ho fatto i conti con lo spirito ludico che detta legge anche e soprattutto nella nostra misteriosa logosfera cattolica, nella nostra lingua volgare e sofisticatissima.
E' solo un gioco di parole, come tutto il resto:

FAR+MAGIA
=
FARMACIA

Con questo, non intendo certo ipotizzare che il φαρμακός ("medicina" ) e il φάρμακον ("droga") furono derivati dall'italiano "farmacia", nè che l'etimologia esatta di quest'ultima sia una burla, ma questo ennesimo gioco-di-parole che giochiamo Qui e Ora con il nostro moderno alfabeto Latino ASCII ISO/9002 dimostra che l'intero impianto di questa realtà in cui gravitiamo attualmente è artefatto, e per la sua natura fittizia tende a rivelare sè stesso per ciò che è, conoscendo le nozioni essenziali della "lila" e di "maya".
Per cui lo spirito ludico della ricerca e della scoperta continua, e l'approccio giocoso ad ogni nuova possibile "realtà" che sono qualità proprie del bambino sono gli unici principi sempre validi, eternamente validi in un mondo in cui una "persona" (Lat. "maschera teatrale", derivato dal Fenicio phersu con il medesimo significato) interpreta un dato ruolo (sociale, come teatrale, e come nei giochi-di-ruolo) che corrisponde di fatto soltanto a quelle due o tre parole che sono il nome o i nomi della persona stessa, e quello della sua stirpe, tramandato da generazioni. Il suo ruolo imposto da un certificato di nascita diviene poi la sua identità certificata dall'apposita "carta", e quelle stesse parole che rappresentano il suo "nome e cognome" vengono poi scolpite sulla pietra della sua lapide, a tempo debito.

Ora abbiamo scoperta la figura del Phersu fenicio, in maiuscolo; non come maschera in generale ma come "maschera", o personaggio mascherato denominato phersu.
E' interessante la possibile relazione del phersu-naggio Fenicio con le origini delle arti gladiatorie:

Rapporto con gli spettacoli gladiatori

Nella crudele scena di combattimento orchestrata dal phersu si è ritenuto di vedere (in questo senso, Raymond Bloch) un'anticipazione dei giochi gladiatori romani che deriverebbero appunto dai giochi funebri dell'Etruria nel corso dei quali venivano offerti al defunto selvaggi combattimenti tra avversari che cercavano disperatamente di salvare le loro vite. Questa tesi sembrerebbe trovare conferma nello storico greco Nicola di Damasco (in AteneoDeipnosofisti, IV, 153 fr.) secondo il quale i Romani mutuarono i giochi gladiatori dagli Etruschi.
[https://it.wikipedia.org/wiki/Phersu]
Perchè sembrerebbe che da questi ultimi gli antichi Greci e Romani abbiano ereditato il meglio e anche il peggio della loro propria cultura, ma c'è qualcuno che si chiede se gli Etruschi siano mai esistiti...
In ogni caso, che la "persona" per antonomasia potrebbe essere il prototipo degli spettacoli gladiatori nella versione "selvaggia" e "disperata" descritta da Wiki, è interessante da che ogni "persona" identificata come tale nella nostra logosfera infinita, universale, o "cattolica", si trova a vivere situazioni simboliche in cui la sopravvivenza non è più affidata alla forza, all'astuzia e alle armi, ma in primo luogo al possesso di foglietti di carta stampata, il "denaro". Carta stampata, proprio come quella che certifica la sua data di nascita, e come quella che attesta (cioè rende testo, o parole) la sua stessa identità sociale. Carta stampata, come quella su cui sono elencate le leggi applicate nei tribunali, e come quella su cui invece sono riportate le parole di dio in persona, secondo il dogma giudeo-cristiano. 
Apparentemente, così si chiude il cerchio personale.

Ho nominata invano la mia persona, aggiungendo la Diabolica D come iniziale, ancora una volta. 
Ma lo sappiamo tutti, nel nostro intimo, che lo "io" è soltanto un'illusione.

Togliamolo di mezzo, e ci resta solo la diabolica iniziale, che sembra il disegno di un arco, proprio come quello che usava Diana.. Che strana coincidenza... Però la versione Greca di Artemide non regge il gioco.
Qualcuno ha mai notato invece che la lettera Ζ (zeta) dell'alfabeto Greco e iniziale di Zeus non è altro che il simbolo di un FULMINE??
A questo punto non vorrei apparire troppo azzardato, se avanzo l'ipotesi che la Π di "Poseidon" potrebbe rappresentare nella forma di un dolmen, quei famosi "pilastri" su cui si regge la Terra...
E per questo forse il buon vecchio Omero l'aveva chiamato Ennosigaeum, o "scuotiterra"....?
Ipotesi estemporanea, e totalmente gratuita. Per il mio affezionato lettore, ma anche per quello casuale.

Si dovrebbe sempre ripartire dall'ABC, e quindi dalla iniziale di Alf, la testa stilizzata del Toro dei Fenici e prima lettera del loro pre-alfabeto, che fu rovesciata per diventare la Alf-A Greca, e quindi la nostra A Latina, quando il potere del "Baal" (regredito nominalmente a n..2) rappresentato dal bovino (il vitello d'oro biblico) fu sottomesso alla nuova egenomonia religiosa israelita... un dio con QUATTRO lettere invece di TRE!!!
Imbattibile, prima che arrivasse Allah; che ne aveva cinque.
E intanto Brahmā se la rideva... =D

La bibbia dei Gentili, il Septuaginta, fu redatta in Greco, la lingua dei dotti e dei filosofi, a vantaggio di tutti i futuri chretiéns pronti ad allungare la moneta al prete... Per costruire una casa grande abbastanza da contenere l'enormità mostruosa di questo culto della Falsità e della Menzogna.

Viviamo in un mondo di parole, la nostra stessa identità è composta di parole, i nostri processi intellettuali sono alimentati, composti da e limitati a la nostra logosfera particolare. O frattale.
Ogni cosa, e tutto, è codificato e decodificato secondo l'antica arte magico-alfabetica.
Imparare un'altra lingua è particolarmente vivificante per la mente dello studioso perchè corrisponde letteralmente alla scoperta di un intero mondo, e nel caso dell'Inglese (wor-l-d) si tratta di questo mondo dove il concetto di corporation è intraducibile esattamente nella nostra lingua, e viene usato l'originale --perchè noi Italioti fortunatamente non abbiamo una mente tanto piccola da conentere la mostruosità del concetto industriale "americano"-- per quanto siano proprio delle corporations a comprare e vendere Paesi e popoli, e a sponsorizzare le guerre che li devastano.

Tutti noi, ad onor del vero, siamo "corporations", come apprendiamo dal Wikizionario:
  1. (forestierismo)(diritto) persona giuridica
  2. (economia)(commercio)(finanza) soprattutto nei paesi anglofoniazienda di grandi dimensioni

Quindi anche noi possiamo disporre di paesi e popoli a nostro piacimento...
Oppure forse, come dice il vecchio "Jordan Maxwell", non siamo altro che titoli di borsa, (una prospettiva desolante per ogni persona, quella di interpretare un titolo simile) e ancora il concetto di gioco si rivela da sè perchè in borsa valori si "gioca". E di fatto questo "gioco" con i foglietti di carta-moneta, il Grande Monopoly, o Monopoly Globale, è imposto a tutti noi dalla nascita, perchè anche i pannolini hanno un costo, così come si dovrà sostenere poi quello dei pannoloni... e delle spese cimiteriali.

Dall'inizio alla fine, il gioco è continuo, e che si tratti di un battesimo (dal Gr. "affondare") o di un matrimonio, o di un funerale, c'è sempre una busta pronta per l'officiante, che renda il rito abbastanza sacro per il dio ebreo, e magari anche più sacro del solito...
Le pie donne di paese allegano un insignificante foglietto di ringraziamenti nella busta, o perlomeno recante l'identità dei donatori, rappresentata dalle solite due-tre parole dei nomi, assieme al significativo compenso per un'opera tanto pia, come l'aver marchiato con un nome da chretién il piccolo Gentile Utente Spirituale inconsapevole, o per averlo condannato all'unione eterna con la sua nemesi, o per avere unta la sua fronte al momento di presentarsi al suo Creatore. In questo modo, con la sua "estrema unzione" ogni cristiano a suo tempo battezzato come tale diviene, per mano di un suo Ministro Officiante, un unto del Signore, e quindi un vero-e-proprio "Cristo"; perchè questa -Wiki docet- "(dal greco Χριστός, Christòs) è la traduzione greca del termine ebraico מָשִׁיחַ (mašíaḥ, cioè "unto"), dal quale proviene l'italiano Messia.
...
Siamo proprio sicuri di voler essere presenti alla venuta del famoso Messia...?
"Meglio morto", dirà qualcuno... Appunto.
Ma in questo modo, che sia un unguento solare per un posto al sole in paradiso, o un condimento per finire dalla padella terrena (con il suo bravo coperchio) alla brace dell'inferno, l'utente religioso è servito, e contento.

Perchè come scrisse "Giovanni" (o era  GIOCanni??) nel suo Libro delle Rivelazioni, "in Principio era il Logos". O Verbo. O "parola"... E parola è sinonimo di "termine"; e termine è sinonimo di "Fine".
Questo è il Principio Mortale del Gioco di Parole, sulle cui regole si basa essenzialmente il Grande Gioco del Monopoly, come ho scritto qualche post fa: se credi che certe parole siano state scritte da Dio (colla maiuscola) puoi anche credere che i numeri su certi foglietti abbiano un significato che, lungi dalla pura teoria matematica e dalla Magia Cabalistica, rappresentano l'equivalente in giorni della tua intera vita di lavoratore, la tua abitazione, il tuo cibo e ogni "bene" di ogni "necessità" artificiale che partecipa del Male sistematico.
E devo ricordarlo, in quanto "vegano", qui si parla di decine di miliardi di INNOCENTI MORTI ogni anno.
Al confronto, uno tsunami è uno scherzetto.

Infine, se non altro, quando ri-sentiremo o ri-leggeremo il termine "farmacia", ci ricorderemo di quanto sia stranamente simile a "far magia" e, da bravi Italioti, potremo sorridere.
Sono gente solare, questi eliocentristi Latini...
Cerchiamo di essere altrettanto brillanti anche noi geocentristi.
Come va la vostra carenza cronica di Vitamina D? (Come Diana)
La buona stagione, i bagni di mare di sole hanno rivivificate le cellule smorte e flaccide?

La mia foto del giorno è questa, presa come al solito lungo la mia strada che porta fuori dal recinto urbano:

(non chiedetemi perchè blogspot l'abbia ruotata in senso antiorario...
forse è una questione di Gravità=)

Perchè siamo abituati a sentire questo nome riferito alla chiusura metallica dei negozi, sinonimo di serranda; ma il mio, di genere idr/aulico, è un rimando al più biblico termine citato da Treccani:

"saracinesca  s. f. [femm. sostantivato dell’agg. saracinesco, prob. perché ritenute di provenienza saracena, o perché messe alle porte dei paesi costieri per proteggersi dalle scorrerie dei saraceni]. – 1. In epoca medievale e rinascimentale, porta di città, castelli, edifici fortificati (detta anche cateratta)," 
etc. [http://www.treccani.it/vocabolario/saracinesca/]

Dunque, quello che ho immortalato qui sopra, riferito alla valvola di intercettazione in idraulica, è un nome in uso tra i contemporanei, sinonimo delle bibliche  "cateratte" (dei cieli), e a questo punto possiamo pure chiederci se si trattasse di serrande, oppure di valvole. In quest'ultimo caso, data la portata prevista, sarebbero sicuramente a sezione dritta, o "ghigliottina" (Id.)

6 commenti:

  1. E' interessante notare anche la parola "drogheria" ormai in disuso da tempo, con la quale ci si riferiva agli attuali negozi di beni alimentari...

    Dopo anni di studi sull'alimentazione e le sperimentazioni scientifiche sul mio stesso corpo, posso ormai essere certo che quella parola dicesse esattamente la verità...

    Ci alimentano con droghe dei sensi e veleni per il corpo...

    Ne ho sperimentato io stesso dopo tanti digiuni e passaggi a diete quali il vegan-crudismo fino al frugivorismo puro... Ogni volta che c'era una ricaduta in qualche vecchio "cibo" come cereali e farinacei mi rendevo sempre più conto di ciò, e quanto una volta che se ne rimangi la voglia di mangiarne ancora ritorna, cosa che non avveniva quando rimanevo a lungo frugivoro...

    Viviamo in un mondo di parole vero, ma anche in un terra dove di piatto ormai c'è anche l'encefalogramma di molti zombies che non si preoccupano minimamente di vedere la realtà che gli occultatori poi manco neanche tanto bene occultano

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    1. Lieto di conoscere un frugivoro puro=) Purtroppo da quando sono astemio ho la consapevolezza del fatto che miliardi di persone sono dipendenti dalla Madre Di Tutte Le Droghe, senza rendersi minimamente conto del potere distruttivo dell'alcol sul corpo e sulla mente.. tutti pensano che le 'droghe pesanti' siano peggiori di quella, semplicemente perchè non hanno un termine di paragone diretto, come invece l'ho io, e pertanto so bene che non c'è nulla di paragonabile alla molecola dell'alcol.. e certo la dipendenza da gliadina è del tutto insospettabile per chi usa dire "buono come il pane", senza neanche immaginare quanto in realtà esso sia cattivo.. Come dici tu, non c'è più bisogno di nascondere la verità, quando la gente è programmata abbastanza bene da non vederla, anche quando si trova stampata su tutte le enciclopedie.. perchè gli effetti diretti su mente e corpo, la "coscienza del danno", non sono più tanto ovvi di quanto non lo siano invece quelli della Magica Gravità .. Quella invece la conoscono tutti, per questo la situazione è MOLTO grave.. Grazie per il commento, a presto

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  2. @Wake Up

    Se abbiamo vissuto, a titolo di esempio, 20 dei nostri anni a nutrirci in un certo (orribile) modo, si dice che occorra lo stesso tempo di vita passato malamente per riportarci all'originario stato di garanzia e pulizia cui tutti in Potenza siamo

    Per cui cuore in pace, con il tempo le dipendenze andranno via da sole vedrai =)
    prova ne è credo nel caso tuo che quando andrai a mangiare sempre più un bel panozzo bianco (con annessa croce inflitta dal fornaio!) il rifiuto, se non il rigurgito ti sarà immediato...

    @Jack
    lo stesso si può dire dell'alcol o sbaglio?
    Dopo ti viene da dire, ma come accidenti facevo a mandar giù quella roba?

    ehehehe =)

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    1. e intanto l'industria alimentare si arricchisce ANCHE con i "prodotti" senza glutine... Perlomeno io adesso mi posso permettere degli (pseudo) oppiacei al costo di un panino.. Ma purtroppo non posso più bere una "buona" birra artigianale; l'ultima volta che ci ho provato sono svenuto al pub, e questo mi ha convinto definitivamente: quella roba è da mandare giù con lo sciacquone, perchè io non sono più il "cesso" che ero prima =) grazie per il commento

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  3. senza dimenticare che molti alcoliici non sono neanche vegan friendly come la maggiora parte delle birre e vini in commercio

    http://www.lamadia.com/la-scelta-vegana/vino-e-birra-sono-vegan/

    Per il discorso Gluten free ecco un ottimo articolo a riguardo:

    http://www.arnoldehret.it/alimenti-senza-glutine

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    1. infatti, mi ero informato direttamente alla fonte (birrificio) per avere lumi sull'uso di gelatine o altre parti del pesce (come la vescica nella Guinness)...E solo dopo aver saputo che era 100% vegan mi ero fatta quella pinta fatale.. o quasi. Sicuramente non ci avrei nemmeno provato con una birraccia industriale, ma l'alcol è quello che è, anche nel migliore prodotto artigianale --letteralmente, secondo le allora più recenti classifiche, senza parlare del gusto-- quindi non mi pongo più il problema.. Adesso alla Madre preferisco ogni figlia possibile =) grazie per i linx, a presto

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