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venerdì 11 marzo 2016

Spiragli di Luce

L'avevo già scritto il primo giorno del 2016, e lo ripeto qui:


(foto scattata il 4.10.2015) 

"se il Sole si trova a 150 milioni di Kilometri di distanza, come potrebbero i suoi raggi luminosi interessare soltanto questa porzione di cielo, e non l'intera "atmosfera terrestre", o perlomeno tutta la porzione visibile di essa? Evidentemente qui la sorgente di luce si trova a una distanza relativamente breve oltre le nubi, che riflettono i raggi in modo non-uniforme e radiale anzichè lineare, come dovrebbe avvenire nel modello eliocentrico";

e la verità è questa, CHIARA COME LA LUCE DEL SOLE; la Questione Più Fondamentale Di Tutte, trattata in questo blog che conta già oltre cento articoli non richiede uno sforzo che vada oltre la mera osservazione del Sole, della Luna, delle stelle e dei loro moti nel cielo sopra le nostre teste, una volta che si è ri/costruito l'astrodromo mentale che fu allestito nelle nostre testoline vuote durante gli anni della nostra Educazione Dell'Obbligo, il minimo indispensabile; 
è sufficiente un breve ripasso generale delle nozioni elementari di astronomia che si trovano stampate ovunque, su qualunque enciclopedia, per sapere tutto quello che NON è la realtà dei fatti; è necessario dapprima ri-conoscere la completa impossibilità di ciò che viene descritto e reiterato all'infinito nei testi "scientifici", durante la nostra presunta "età della ragione", e per quanto mi riguarda potrebbero bastare certe stelline relativamente piccole, come il Grande Carro (V.) per smantellare intieramente, tutto in una volta, e definitivamente, l'universo artificiale che è stato edificato nelle nostre menti a partire dai primissimi giorni della nostra così detta educazione, il nostro ammaestramento forzato al Sistema;

se credi che una immensa palla di fuoco sia il fulcro gravitazionale di un sistema di palle rotanti, posto a 93 milioni di miglia (150 m.Km.ca.) di cui la Grande Palla di Terra è il nostro punto d'osservazione, non puoi mentire alla tua propria vista osservando come tutte le presunte caratteristiche di questo giocattolo teorico non corrispondono a quella stessa realtà che siamo in grado di osservare quotidianamente con i nostri occhi, e di comprendere con le nostre menti soltanto, a partire dagli effetti dei raggi di luce radianti da un punto che è molto evidentemente, e non ipoteticamente, e non teoricamente, molto più prossimo alla Terra di quanto ci abbiano mai raccontato. 

Questa è appunto una realtà che qualunque bambino è in grado di ri-conoscere, servendosi esclusivamente dell'uso di un pensiero ancora non completamente soggiogato al Dogma Imperante, che determina la "realtà sociale"; questo articolo è stato ispirato dalla vista di questa fotografia condivisa su Facebook:


dov'è addirittura visibile il "punto caldo" del riflesso,  il che comprova anche la dimensione relativamente piccola dell' "Astro Padre", posto a una distanza di qualche migliaio di kilometri dalla superficie del mare, tutt'al più. E' un fenomeno frequente in ogni angolo del mondo, è qualcosa che ci com/prova immediatamente e senza dubbi quella realtà che contrasta direttamente e in modo inconciliabile con ogni affermazione "scientifica", dal momento che accettare come un fatto che la sorgente di quella luce sia posta ad una distanza del tutto incredibile come 150 milioni di kilometri significa non solo rin/negare tutto quello che so della luce, della trasmissione e della propagazione della luce nello spazio, e in pratica il principio stesso della visione, da che la luce è l'unica cosa che ci consenta di vedere, di avere una visione e quindi letteralmente una Idea della realtà di questo mondo, ma significa anche offendere la mia intelligenza in modo irreparabile, con una bugìa spudorata e ridicola che può facilmente essere presa per verità da un bambino, ma che ogni utente scientifico dovrebbe mantenere in sè, nel proprio "bagaglio culturale" (o meglio, zavorra) per la durata della propria vita, per quanto l'assieme del Mondo e dello "universo" intero intorno a lui insista a contrastare quelle affermazioni che, si direbbe, soltanto un pazzo potrebbe avere escogitate. Ma il fatto è questo, questo genere di follìa astronomica, in particolare, e scientifica in generale, che di fatto non è altro, è stata studiata per esser tale nella mente di chi la conosce, più o meno approfonditamente, attraverso i suoi studi, a partire da quelli coercitivi imposti dal sistema, a partire dalle Grandi, Grandi Palle di cui si tratta in questo blog. Compresa ovviamente la questione della gravità, che è l'unica forza magica in grado di giustificare tutte le Grandi Palle Universali, ma non di meno insiste a non esistere nella realtà delle cose.
Ma certamente si può fotografare; e anche ascoltare, volendo.

Nel nostro mondo di parole, in cui spesso la Lingua Imperiale che domina incontrastata come international business language, rivela indizi insospettabili per il pubblico italofono, il tipo di "effetto ottico" della luce che attraversa le nuvole al crepuscolo è chiamato dagli Inglesi "Jacob's Ladder crepuscular rays" (raggi crepuscolari a "Scala di Giacobbe"), e questa è la loro immagine su Wikipedia:

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/68/Crepuscular-Panorama.jpg

Se mai fosse necessario, ricorderò al mio lettore l'episodio biblico (Genesi 28,10-19) in cui il suddetto "Giacobbe" vide degli angeli salire e scendere da una "scala" posta in cielo; come sappiamo, gli 'angeli' (dal Gr. messaggero) del mito giudeo/cristiano sono assimilabili ai 'demoni' del mondo classico, nella loro funzione di messaggeri divini, e lo ricordo perché inspiegabilmente l'idea che degli esseri alati possano portare messaggi concreti, utili e veritieri, in un mondo devastato dall'ignoranza che accompagna il giogo della fede religiosa, è in qualche modo controbilanciata nella nostra logosfera cattolica, dal concetto degradato del "demone", che un tempo ispirava i più valorosi pensatori, e che oggi si limita a tormentare le anime in pena dei cittadini moderni. Qualunque sia la nostra visione di questa "scala verso il cielo" di cui propongo qui una versione poco "scientifica", ma relativa all'unica nostra reale capacità di conoscenza attraverso la nostra reale intelligenza, il principio che voglio ribadire è inevitabilmente quello che ci rimanda al modo di dire popolare, per cui la verità è chiara come la luce del sole, e dal momento che il sole stesso, misteriosamente, continua a ripercorrere gli stessi tragitti nel cielo, assieme a tutti gli altri astri che sono divenuti le Più Grandi Palle Astronomiche nella nostra mente, non abbiamo bisogno di conoscere un solo, singolo fatto oltre tutto ciò che viene ripetuto, replicato all'infinito, sopra le nostre teste, e attorno a noi. 

Chi è ancora in grado di Ri/Conoscere la Realtà della Natura di cui partecipa, in qualche modo avrà un rapporto più diretto e più intimo con la Natura stessa di questo mondo, e nella sua propria osservazione quotidiana del cosmo sarà in grado di riconoscere la realtà che non richiede parole, o pensieri, che è immediata e istintiva e innegabile per l'individuo; non si tratta di una convinzione, che deriva da una fonte esterna, che richiede un atto di fede per essere creduta valida, e che comporta una suggestione in grado di modificare un mondo intero agli occhi del soggetto catechizzato

Così come questa Terra non si muove, e giace piatta sotto i miei piedi, allo stesso modo il Sole non è a decine di milioni di kilometri da Qui, Ora; è la Terra stessa che me lo dice, è il Sole stesso che mi insegna questa realtà; certamente è tutto un inganno dei sensi, tutto soggiace al velo di māyā, l'intero uni-verso altro non è che un senso unico in cui vediamo Tutto da un singolo, particolare punto di vista, e questo non è altro che un mondo-di-parole; ma la Questione Più Fondamentale di Tutte, quella della Teoria Eliocentrica creduta da tutti, e della Realtà Geocentrica conosciuta da pochi, è quella che merita tutta la pena di essere affrontata, a dimostrazione di questi fatti, per cui il mondo intero è stato ammaestrato ad ingannare sè stesso, per svariate generazioni, affinchè il significato stesso di "realtà" fosse reso completamente discutibile, su un piano fisso i cui abitanti credono fermamente, e saldamente, e spesso in modo inamovibile, di essere su una Palla Rotante a 1600 Km/h all'equatore.

Aprite gli occhi, globularisti, perchè alla fine tutto quello che avrete conosciuto di questa così detta vita sarete voi stessi, e posso immaginare che arrivare a 100 anni per rendersi conto di aver sempre fatto "il finto tonto" fin dalla più tenera età, non sarebbe una bella sorpresa per nessuno.

P.S.: foto condivisa alle 18.00 da Amazing World su Facebook:


3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Bellissimo articolo... il mio precedente commento l'ho cancellato perché troppo banale rispetto al contenuto del blog :-)

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    1. Grazie Zep77, se si consiglia a qualcuno di osservare la natura e di (ri)conoscere sè stesso, non si sbaglia mai! =)

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