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domenica 6 marzo 2016

Post bestiale


E'attualmente visibile su vumoo.ch la versione originale del film 400 days, che malgrado sia una produzione squattrinata e per molti versi trasandata, ha nondimeno il notevole e rarissimo pregio di una buona idea, che in quanto tale meriterebbe una vera sceneggiatura, un vero regista, dei veri attori e magari delle vere tute spaziali. In qualche modo, questa buona idea potrebbe comunque suggerire qualche altra buona idea a qualche spettatore.


Qui infatti un gruppo misto di umani viene rinchiuso in una economica simulazione sotterranea di astronave, battezzata con il suggestivo nome di Kepler, con il pretesto ufficiale di sperimentare gli effetti di un viaggio spaziale sull'equipaggio per la durata di 400 giorni, ovvero un test di convivenza forzata, ma con una scenografia quasi-spaziale e l'incognita degli asteroidi. Le cose sembrano farsi interessanti quando l'equipaggio sembra finalmente essere sbarcato su un "pianeta alieno" dove regna una notte eterna, ma la scoperta di una tavola calda riporta presto lo spettatore al livello medio delle fantasie astronomiche quotidiane, e la validità dell'idea di partenza si dilegua rapidamente, alla ricerca del facile effetto.


Decisamente pessimo in ogni aspetto della produzione, di spessore parrocchiale, 400 days sembra rifarsi direttamente ai versi della famosa canzone dei Red Hot Chili Peppers, "Californication" --per cui "Space may be the final frontier, but it's made in a Hollywood basement" -- e già la sola idea di ambientare un "thriller spaziale" nel sottosuolo è meritevole; purtroppo questo è lungi dall'essere un vero film, che chiunque potrebbe consigliare ad un amico di guardare, e per questo non lo farò nemmeno io.
Così, assieme ai motivi che rendono a suo modo interessante questo aborto cinematografico, ho scritto anche del motivo per cui non avrà mai una vera sceneggiatura, un vero regista, dei veri attori, e nemmeno delle vere tute spaziali, e quindi non sarà mai un vero film. Purtroppo.


Il nome di Johannes Kepler, " astronomo, matematico, musicista e teologo evangelico tedesco, che scoprì empiricamente le omonime leggi che regolano il movimento dei pianeti" (Wikipedia) viene menzionato in questo blog una volta soltanto, e per inciso nella seconda parte dell'ebook di E. Dubay; lo possiamo però considerare uno dei complici più autorevoli nella diffusione della teoria eliocentrica, uno dei pochi la cui opera riuscì a dimostrare in pratica qualcosa di inesistente, compilando delle rigorose leggi da seguire attentamente per ottenere una Grande Palla disposta tra molte altre Grandi Palle in luogo della Realtà Immota del Piano Terrestre che possiamo esperire immediatamente e direttamente guardandoci intorno.
Ovviamente anche Kepler era un mezzo prete, cresciuto a stretto contatto con il mondo ecclesiastico, com'era inevitabile all'epoca per qualunque "scienziato" che volesse far carriera e finire su Wikipedia.
E, a quanto pare, frammassone:

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d4/Johannes_Kepler_1610.jpg



Joey Rocha da Honolulu oggi condivide questa image macro su Facebook:


Trad.: "Verità della Terra Piana (la NASA è la Grande Menzognera) Secondo la NASA l'asse della nostra terra è inclinato di 23.4 gradi meno l'angolo retto di 90 gradi utilizzato per misurare ci lascia con un resto di 66.6 gradi, fornendoci così la conoscenza di ciò che la NASA è veramente. Il Nemico Cattivo Dell'Umanità. Esistono versetti biblici sul numero 666. E' il segno che la Bibbia ci ha dato per avvertirci. Vi prego, rendetevi conto della menzogna della NASA. Mahalo, amici."

E' così, in effetti; se già non bastasse la struttura del carbonio 


e la traslitterazione di "WWW" nell'alfabeto ebraico, e quindi nel "numero della bestia" di biblica memoria



anche questa è una corrispondenza matematicamente esatta, nel mondo di parole in cui viviamo, dove il valore di ogni parola è anche, in essenza, numerico:


Chi è quella bestia che non lo capisce ancora?

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