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martedì 6 giugno 2017

Altri Demoni

L'illusione di Thomas:


(Trad.: "Sono talmente uguali al pollo, che fa quasi paura")

Mi pare di aver già scritto qualcosa su questa macabra mania del 'vegan', di scegliere prodotti alimentari che riproducono la consistenza e finanche il sapore della carne; non voglio nemmeno conoscere il motivo che spinge la gente a comprare certa roba, e dopo tutto la scelta di Thomas è sempre meno peggiore di quella del consumatore di veri filetti di veri cadaveri della specie Gallus, ma gli ingredienti del succedaneo di cadavere, che leggiamo sul sito Like Meat sono:
"Textured soya protein 97% (water, soya protein concentrate* 29%), salt, natural flavourings, dextrose*, seasoning (paprika*, pepper*, ginger*, onions*, nutmeg*, mace*, cardamom*, garlic*)

*from controlled organic farming (EU/Non-EU)"
Quindi, nient'altro che soia lavorata (chissà come) per ottenere la consistenza carnosa, o carnale, delle carogne di pollo, e una quantità di spezie, con un 'pizzico' di destrosio.
Credo di aver già scritto anche riguardo il mito delle proteine, che a mio parere nasconde una realtà alquanto spiacevole, e quindi per me la sola idea di mangiare qualcosa che è al 97% proteina della soia è ridicola; questo 'gusto' per il ricordo dei veri cadaveri divorati in passato, che da un lato può attirare più clienti sarcofagi verso la scelta vegetariana, li porta a consumare una quantità di proteine assolutamente inutile -e a mio parere dannosa- che non si ha nemmeno nei vegetali che ne sono più ricchi -i legumi- i quali contengono al massimo un 25% di proteine. Ma il mito delle proteine funziona ancora benone, e questa singola informazione -che io ho ricevuta per vie traverse da un serio professionista della salute-  o meglio, la sua limitazione e il suo controllo, è probabilmente una delle fonti di guadagno più cospicue dell'industria farmaceutica; noi siamo proteine, e le proteine sono composte di amminoacidi, non occorre un genio per capire di cosa abbiamo e non abbiamo bisogno.
Del resto, al livello essenziale della questione che è quello energetico, noi siamo energia, e si pretende di poter ottenere energia dai cadaveri.... In questi termini, la cosa appare molto più chiara.
Di un altro mito poco noto in quanto tale, quello degli amminoacidi essenziali, si può leggere in questo articolo su disinformazione.it

Una informazione meno "particolare", ma non meno controversa, è condivisa da Dhaval Rashmikant Rao in questa image macro con la citazione del führer in persona:


"Culturalmente, egli (il Giudeo) contamina l'arte, la letteratura, il teatro, si prende gioco dei sentimenti naturali, abbatte ogni concetto della bellezza e del sublime, del nobile e del buono, e trascina invece gli uomini in basso nella sfera della loro natura basica." - Adolf Hitler"
Questo è il principio del materialesimo a cui siamo assoggettati tutti in vario grado, e basta accendere la TV per rendersi conto di quanto potere abbia questa gente sulla popolazione, quando ormai anche i cartoni animati sono spazzatura propagandistica dei medesimi principi diffusi in altre forme -leggermente più sofisticate, per adulti- dalla stampa, dalla letteratura e da ogni altra forma di "intrattenimento" per le masse, a partire dalla loro stessa educazione. 
Non ho tradotta la frase "Hitler aveva ragione", perché potrebbe anche essere un reato farlo in questo Paese, ma lascio la conclusione al mio lettore, consapevole della quota di maggioranza dei giudei nelle azioni di qualunque industria coinvolta nella "comunicazione" di massa, o "mass-media".
Difettando di questa consapevolezza primaria, non si ha la capacità di giudicare l'insieme del quadro; e questa purtroppo è la situazione a livello massivo.

...


"Tutto è Falso" -- c'è qualcosa di più falso di questa frase?
Se io dico che tutto è una bugia, come potrei non mentire?
Il concetto della illusione però è quello pre-dominante, non c'è proprio altro a sostenere questo tipo di società governata da bugiardi di professione e forti di una tradizione della falsità e dell'inganno vecchia quanto il mondo; così come ognuno è sottomesso all'illusione dello I/0, che qualcuno definisce più misteriosa-mente "ego", e questo crea l'illusione di chiunque e ogni "altro" possibile, qualunque genere di informazione artefatta viene di conseguenza accettata da chi partecipa dello show globale quale che sia il suo ruolo particolare, la "parte" assegnata alla sua persona.

Si potrebbe dire ugualmente che non esiste un "tutto" che non sia quello ri-conosciuto da "tutti", e questo ci porta a considerare una visione molto più intricata, di un mondo convenzionale, di una visione standard delle cose che oggi è inevitabil-mente divenuta il mezzo della globalizzazione; il mondo è una (tremenda) palla, se tutti credono che lo sia, e di questo mi pare di aver già scritto abbastanza qui. E ora.

..

Ho pensato spesso alle estati trascorse nel mio triste passato di consumatore medio, di sarcofago etilista, di glico-caffeinomane  e fumatore di sigarette, quando la bella stagione era sempre l'occasione per dedicarsi ai peggiori "fuori pasto" possibili, a partire dal Vanto Del Belpaese chiamato "gelato"; un sinonimo di estate, per l'utenza alimentare, che distingue nettamente la robaccia industriale delle multinazionali dal "buon gelato artigianale", dove c'è un solo tizio che aziona la macchina del gelato per farne una sola vaschetta, e non una catena di montaggio con gli operai che producono una cisterna di roba zeppa di conservanti e cose artificiali, che fanno malissimo...

La gente che mangia certa roba è la stessa che poi lascia la
confezione sul suolo pubblico... anche in formato famiglia!
Da notare la dicitura "senza glutine", che per me equivale ad
una fiala di cianuro con l'etichetta "light"

Questo è un tipo di illusione estremamente perfida, quanto ridicola, per chi sta seriamente valutando la scelta della dieta pranica, così come quella di Mr. Staudler colla sua padellata di pezzettini di cadaveri finti; ma in quanto 'vegan' sempre più convinto della mia scelta, dopo sei anni di benessere in continuo aumento, in seguito ad un decennio di "vegetarianesimo" -che oggi considero una forma estrema di ipocrisia ai danni di sé stessi- ho anche la certezza della dannosità degli ingredienti, che a livello di salute fisica (senza nemmeno considerare il "karma", o salute spirituale) si sono dimostrati indefinitamente peggiori anche della carne, benché in principio fossi convinto che non potesse esistere nulla di peggio al mondo.

Ma bisogna ammetterlo, nessuno ci ha mai insegnato che il gelato è buono, nemmeno i nostri genitori, che pure ce lo concedevano ogni giorno, in quelle antiche estati di un'era prossima alla leggenda;  questi sono gli ingredienti di base riportati da my-personaltrainer.it:

IngredienteZuccheri %Grassi %Solidi latte %Altri solidiSolidi totali
Latte naturale-39-12
Latte magro in polvere--100-100
Latte intero in polvere-2672-98
Latte condensato zuccherato401227-79
Panna liquida-356-41
Burro-82--82
Saccarosio100---100
Destrosio100---100
Sciroppo di glucosio80---80
Zucchero invertito80---80
Miele80---80
Tuorlo d'uovo-30-1545
Albume---1212
Uovo intero-11-1425
Stabilizzanti---100100

Tabella tratta da - Il gelato artigianale italiano - Giovanni Preti

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/preparazione-del-gelato.html

"

Cercando un articolo introvabile nell'archivio di VerOrizzonte, oggi "casualmente" mi sono imbattuto in due versetti biblici che rimandano entrambi al mio discorso di ieri sul sistema artificiale dietro la formazione delle "nuvole"; non era proprio quello che stavo cercando, e per questo devo ribadire la mia scarsa considerazione sulla piattaforma software di Blogger.com (perché è con quella che sto scrivendo=) ma in compenso i risultati della mia ricerca mi portano a considerare ancora l'idea della 'coincidenza'...

Il 28 Ottobre 2016 riportavo questo passo di Giobbe 26 tratto da Bibbiaedu.it:
"



...
7Egli distende il cielo sopra il vuoto,
sospende la terra sopra il nulla.
8Rinchiude le acque dentro le nubi
e la nuvola non si squarcia sotto il loro peso.
9Copre la vista del suo trono
stendendovi sopra la sua nuvola
10Egli ha circondate le acque con dei limiti, 
fino a dove il giorno e la notte hanno fine..
"

Mentre risale al 4 Dicembre questa citazione di Giobbe 38, dalla stessa fonte:



36Chi mai ha elargito all'ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
37Chi mai è in grado di contare con esattezza le nubi
e chi può riversare gli otri del cielo,
38quando la polvere del suolo diventa fango
e le zolle si attaccano insieme?"

Come ho scritto allora, l'intero capitolo 38 del libro di Giobbe, è "degno di nota", per lo studioso in cerca di indizi sulla realtà meteoro-logica, che malgrado oggi sia trattata come una sorta di aruspice alla buona è in realtà la forma di controllo più importante del "tempo", non per sapere se rimandare la gita fuori porta, ma se si mangerà o meno nella prossima stagione... Questo è un tipo di realtà che il cittadino globale moderno trascura facilmente, da che il suo cibo è un prodotto alimentare che arriva da un supermercato, e i cadaveri degli esseri senzienti che insiste a divorare sono stati nutriti con polvere di stelle... Ma all'epoca di Giobbe, la mentalità contadina di gente che oltretutto viveva in zone desertiche era quella prevalente; se non altro allora si sapeva da dove arrivava il cibo, e che cos'era, e si sapeva addirittura che occorre la pioggia per far crescere le piante, e dunque si dava la giusta importanza a fattori che appaiono irrilevanti per il cittadino globale del XXI Sec., il quale passa la gran parte del suo tempo chiuso da qualche parte a fare qualcosa, in una scatola-per-gente all'interno delle mura urbane.

Dunque qui leggiamo del signore di Israele come di un abitante delle "nuvole", colle quali può occultare il proprio "trono" celeste, e nelle quali rinchiude l'acqua senza ch'esse si squarcino, e malgrado le famose proprietà naturali del vapore di radunarsi in cumuli erranti ben modellati, le mie osservazioni costanti tendono tutte a confermare le più poetiche assurdità mitologiche dei giudei, e ad inficiare le convenzioni meteorologiche dei moderni Gentili.
E io temo che il motivo per cui nessuno se ne accorge, è molto semplicemente dovuto al fatto che nessuno guarda in cielo, se non accidentalmente; e tanto meno, fotografa quello che vede.

Anche le mie osservazioni quotidiane confermano la regola senza eccezioni:







Possono dire tutto ciò che vogliono, ma io non vedo nulla di casuale in tutto questo.


Il sillogismo di Michael Davino:


"NON ESISTONO ALIENI DA ALTRI PIANETI
...
PERCHE' NON ESISTONO ALTRI PIANETI"

Ma quali "altri" pianeti? Rispetto a quale "pianeta"? Quelli che oggi chiamano "pianeti" del "sistema solare" sono quelle stesse grandi "stelle vaganti" che gli Argivi dicevano appunto "πλάνητες ἀστέρες" (plànētes astéres)da cui è derivato il termine Italiano "pianeta". Ma l'affermazione del savio Mr. Davino è ironica-mente riferita alla suddetta definizione popolare degli anglofoni, di "alieni da altri pianeti", per cui è necessario far notare innanzitutto al Gentile Pubblico Pagante che non esiste nulla di simile alle Grandi Palle Spaziali raffigurate con vari mezzi e altissimi costi dalla NASA e altre "agenzie" affiliate del racket astro-nomico/nautico, al di fuori delle immagini prodotte e propagandate dalle stesse. Di conseguenza, nessuno può abitarci sopra, né di fatto potrebbe mai farlo, se pure esistessero, da che ogni mondo globulare rotante nel vuoto si dimostrerebbe altrettanto inabitabile quanto lo sarebbe questa Terra, ridotta ad una trottola sferoidale. Questa è pur sempre la più incredibile e inaccettabile delle fole cosmo-logiche mai partorita da mente umana, malgrado gli stessi abitanti del piano terreno siano ci credano molto ciecamente, e l'accettino volentieri come un dato di fatto, in seguito alla loro lunga e meticolosa programmazione.

Dunque niente "pianeti", per come sono dipinti dalla fanta-scienza ufficiale, e nessuno e niente che li abiti; né un minaccioso "alien" in stile Giger, né un simpatico "E.T." casereccio, à la Rambaldi; niente Mork dal pianeta Ork, né giganti blu da Pandora; il vasto, infinito catalogo di fantasie spaziali riassunto nel famoso Paradosso di Fermi rivela la sua natura teorica -e fors'anche ironica- al neo-geocentrista consapevole o, quanto meno, meglio informato della maggioranza.

Ho appena scritto sulla possibilità di una tecnologia "ufo" che eluderebbe con poca spesa la teorica "forza di gravità" -ovvero, il problema della densità- con il principio del palloncino gonfiato con elio, e su come essa potrebbe essere evoluta nel corso del tempo, in un programma parallelo a quello dell'aviazione convenzionale ma classificato "top-secret", all'origine del "fenomeno ufologico"; perché di cose strane che volano in cielo ne abbiamo viste tante in foto e video di varie epoche, non abbiamo dubbi sulla loro esistenza, mentre la loro origine è tanto più misteriosa quanto indefinitamente più limitata per noi, rispetto allo scenario incommensurabile del modello eliocentrico... Ma se la Terra fosse un "piano infinito"? Se oltre l'invalicabile muro di ghiacci del Circolo Antartico si estendesse altra acqua con altra terra ferma, nella forma di altre grandi isole simili ai "continenti" noti? Per quanto ne sappiamo, potrebbe non avere mai fine, e il nostro "universo", anziché essere un enorme "spazio vuoto" potrebbe comporsi di mondi innumerevoli simili a quello che noi definiamo il "nostro mondo"... E se questo "mondo", secondo la concezione tradizionale che abbiamo vista raffigurata da ogni antica civiltà "pre-copernicana", come un piano a cui è sovrapposta una cupola, o un soffitto di sorta, fosse soltanto una minima parte di un unico immenso piano e se altrove, attorno a questa zona isolata, non ci fosse alcuna copertura a separare la "terra" dal "cielo", e i diversi livelli della manifestazione cosmica fossero uniti fra loro...?

Sono soltanto ipotesi, alimentate dalla pioggia.

Tornando con i piedi per ...aria, in merito al discorso ufo-logico, esclusa l'esistenza dei pianeti abitati, si esclude l'ipotesi di abitanti  dotati di tecnologie "aerospaziali" adeguate a imprese che per noi risulterebbero comunque impossibili al di fuori dei libri di fantascienza, o semplicemente di scienza.
Lo scenario delle "Palle Spaziali", o anche delle "Guerre", o della "odissea" alla Star Trek, è completamente annichilito, tutto il presunto interesse delle forze armate per i fantomatici "alieni" è molto più realistica-mente la copertura per l'utilizzo di tecnologie tanto sconosciute al mondo civile (opposto a quello militare) da esser prese per "roba dell'altro mondo" dai non addetti ai lavori, che rappresentano il 99,99% dell'umanità.
Senza parlare dei loro reali scopi, che sono inimmaginabili per tutti noi.
Probabilmente non è mai esistito nulla di simile ad un "alieno grigio" ai comandi del suo "disco volante", e l'esistenza certa di questo tipo di velivoli non-convenzionali non è praticamente mai stata associata nelle cronache all'esistenza tutta teorica di quegli esseri umanoidi resi noti dalla letteratura, dai fumetti, dal cinema e dalla TV.

E' necessario per il mio lettore conoscere l'entità evocata da Aleister Crowley e chiamata "Lam", da colui raffigurata in questo disegno:

https://www.bibliotecapleyades.net/cienciareal/cienciareal07.htm

Traduzione: 
"LA VIA
LAM è la parola Tibetana per Via o Percorso, e LAMA è
colui il quale la percorre, il titolo specifico degli Dei dell'
Egitto, i Camminatori del Sentiero, nella fraseologia
Buddhistica. Il suo valore numerico è 71, il numero di
questo libro." [SIC]

L'immagine appare in questo articolo di BibliotecaPleyades (in Inglese) intitolato "Il Lam di Aleister Crowley e il Piccolo Uomo Grigio - Una sconcertante somiglianza" (Trad.mia) dove si indaga l'ovvia affinità fra l'essere evocato nel 1918 e le descrizioni dei più famosi "alieni grigi"; è abbastanza interessante da meritarsi una traduzione per intero in questo blog, ma per il momento introduco l'argomento con l'unico tipo di conoscenza che io ritenga affidabile in merito ad una materia assolutamente controversa e definitivamente misteriosa:  i miei sogni.
Infatti, se esiste qualcosa di simile agli "alieni", sapendo che "inconsciamente" noi sappiamo tutto, e dunque non sappiamo (di sapere) nulla, ne dovrei aver avuta notizia durante la mia intensa attività onirica, l'unica che -simbolica-mente- possa suggerire --a suo modo-- la conoscenza di tutto ciò che è cono-scibile per l'essere umano.

E in effetti l'ho avuta, in almeno tre occasioni distinte: una, che si può associare obliquamente alle esperienze cosiddette di "paralisi notturna", ai confini tra il mondo percepito come "reale" e quello definito "onirico"; un' altra, "mediata" dalla figurazione archetipica del Coniglio di Lewis Carroll, e infine una esperienza quasi-ipnopompica, in cui finalmente (in un'epoca recente) affrontavo l'entità ritenuta 'soprannaturale' che infestava un edificio abbandonato, e malgrado l'ombra da cui era avvolta si rivelava molto più 'tangibile' del previsto.

Per qualche motivo sono portato a pensare che essi appartengano ad una sola categoria, per come fu descritto il Lam di Crowley, in quanto "ente multiplo"; che siano decisamente più ridotti nelle dimensioni dei canonici "alieni grigi" (descritti in genere attorno a 1-1.20 m di altezza), e che le loro fattezze siano più simili a quelle abbozzate qui sopra da Crowley, per quanto non si possa dire un ritratto fedele, né artisticamente pregevole. Il mio ricordo è quello di esseri fisicamente più prossimi all'animale nell'insieme, malgrado la struttura antropomorfa ma in particolare, di ogni singola esperienza -vissute ad anni o decenni di distanza una dall'altra- è viva la memoria di un senso di repulsione istintiva e di soggezione che per il blogger "animalista" o zoo-filo è quantomeno desueta.

Il termine che ho utilizzato per descrivere la mia sensazione viene definito da Treccani.it:
"soggezione /sodʒ:e'tsjone/ s. f. [dal lat. subiectio-onis, der. di subicĕre "assoggettare"]. - 1. [condizione di chi è soggetto, anche con la prep. as. politica; s. all'autorità paterna] ≈ dipendenza (da), sottomissione, subordinazione, sudditanza. ↑ schiavitù, (lett.) servaggio, servitù. ↔ indipendenza (da), libertà (da). 2. (estens.) [l'imbarazzarsi di fronte a persone importanti o in ambienti diversi dal proprio] ≈ disagio, imbarazzo, impaccio, timidezza, timore" 
Tutti sentimenti o sensazioni che a ben vedere risulta difficile associare a qualcosa o qualcuno che si potrebbe scambiare per un coniglio in piedi, e non di meno questo è l'unico termine adeguato per definirli, il che implica una origine che vediamo qui sopra derivata dal concetto assoggettamento, dalla sottomissione di fronte ad una sorta di autorità tale da valere anche nella sfera onirica, dove il mio potere è illimitato, la mia libertà d'azione infinita, ed è quanto di più prossimo all'idea della divinità che si possa esperire diretta-mente.

Non dimentichiamo il mito miniaturizzato del Medioevo, in questo post

Questa paradossale forma di imbarazzo istintivo è descritta nella chiosa del mio Liber Somni:
"un che di ambiguo, per cui appaiono al tempo stesso ridicoli e spaventosi, e in ogni caso la loro “naturalità” è dubbia."
Altrettanto istintiva-mente sono portato ad assimilare queste entità con quelle descritte talvolta (soprattutto in ambito artistico-figurativo) negli episodi di "paralisi notturna" malgrado io, come ho scritto sopra, abbia avuta una singola esperienza di questo genere con un esito che è l'opposto di quello canonico, e che dà appunto il nome a simili eventi; questo mi porta a considerare l'idea di un controllo notturno esercitato dallo "incubo" che Google dice essere:

"Dal lat. tardo (daemon) incŭbus ‘(spirito maligno) che sta sopra’, der. di incubare ‘giacer sopra’ •sec. XIV."

Non è da sottovalutare il medesimo concetto che è quello della super-stizione:

"Dal lat. superstitio -onis, der. di stare ‘stare’, col pref. super- ‘sopra’, opposto di religio •sec. XIV."

perché questo è un mondo-di-parole.

Ciò che per definizione "resta sopra" è destinato a rimanerci, al di fuori della portata del nostro "pensiero logico" -ovvero, composto di parole- e quindi dalla nostra logosfera; di fatto nella letteratura non troviamo altri indizi validi sulla realtà di questi "esseri alieni", che io intendo nel senso più stretto possibile, di "altro", per come definito dallo stesso Google:

"Dal lat. alienus ‘altrui’ •seconda metà sec. XIII ."

e il fatto che questo "sopra" sia associato comune-mente a quel teorico "spazio esterno" dipinto dalla finta-scienza delle Grandi Palle, per cui il senso stesso del "sopra" si perde nell'infinito nulla, assieme all'idea di altre "biglie spaziali" abitate da qualunque cosa, ci dà un'idea più attinente al soggetto trattato, e quindi alla origine fittizia del fenomeno cul-turale e mass-mediatico che io ritengo derivato da una realtà "occulta", come sempre occultata sotto i nostri stessi occhi, e che almeno in questo caso sono natural-mente chiusi. Le "paralisi notturne" rimandano alla inspiegabilità del sonno di cui ho già scritto altrove, perfettamente descritta nelle varie teorie degli esperti che nel loro insieme non sanno trovare un singolo motivo valido per tutti, per il quale l'uomo debba passare tanto tempo dormendo; e quindi, sognando

La figura del coniglio, o della lepre, che abbiamo vista prima anche nel contesto sacro di alcune culture tradizionali Americane, è natural-mente associata al "sotto", al mondo sotterraneo, che in Latino era l' "inferno", come scrive Google:

"Dal lat. infernus ‘che si trova in basso’ •prima del 1321"

e questa origine dell'etimo è più verosimilmente anche quella di ciò che siamo abituati a definire "altro", ovvero "alieno", che a mio parere va indagata nel contesto del soprannaturale e quindi nell'ambito mistico più che in quello scientifico, ovvero, in grandissima parte, fanta-scientifico.
La singola testimonianza di Mr. "Beast 666" Aleister Crowley non si può dire una mole di materiale sufficiente per esaurire l'argomento, la mia ricerca continua. Continua-mente.
Dunque infine l'idea degli "alieni da altri pianeti", in termini meno fantasiosi del solito, è quella di "altri da altri posti", e considerata la nostra singolare unicità paradossal-mente definita Indivi-Dualità, che si esprime in ogni essere umano, questo è un oggetto di studio degno della nostra attenzione.

--

Le PROVE visive della beffa globale in questa image macro di Dhaval Rashmikant Rao:


Trad.: "La capsula di ritorno 
dello Shenzhou IX
...

Betoniera"

Questo è l'equipaggio dell Shenzhou X, sopravvissuto alla forza centrifuga dello spazio multimediale, o edile:


e infine un camion della NASA che trasporta una "capsula spaziale":


o forse no, sta solo andando in cantiere =)

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