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venerdì 19 maggio 2017

La Presenza Mancante

Quando qualcuno dice che "Lo stress uccide"... Questo è quello che intende:


L'esperienza mi insegna che questa è la verità; ma il sottomettersi a sé stessi è causa delle malattie peggiori, perché non c'è nemico peggiore dell'ego.



Trad.: "Oguno di voi, data la chiave giusta, può risolvere tutti i misteri del sonno e quindi della morte, perché sonno e morte sono fratelli gemelli. La natura dei sogni di un uomo è determinata quasi interamente dalla sua vita da sveglio, e ciò che accade nel sonno ha luogo nella morte." - G. de Purucker, 1930"

Un particolare degno di nota, è che la "chiave giusta" non viene data a nessuno che non la cerchi; e questo è un gravissimo problema della nostra società attuale, dato il fenomeno globale della inerzia cognitiva. Il lettore di VerOrizzonte avrà presa coscienza di questo problema...?

Qualcuno mi ha sentito ridacchiare nel sonno, questa notte (mattina); io non ho la benché minima idea del perché lo abbia fatto; non potrei avere un esempio più valido del mio stato di "incoscienza controllata" e della illusione della "veglia" opposta al "sonno", che Qui e Ora sono soltanto due termini differenti in cui si de-finisce la mia conoscenza. Mi accontento di non avere pianto nel sonno, ma la curiosità è grande, e grande il paradosso per cui l'unica persona che potrebbe soddisfarla sono io, e non posso farlo.


Un bel panorama della Terra dall'alto, condiviso da Brian Presunka, o meglio da un suo amico:


dove mi pare sia ben comprensibile dove si trova in realtà il Sole.

Lo stesso Brian Presunka propone l'esito di un esperimento fotografico che rivela molto chiara-mente il "segreto" dell'alba e del tramonto:


Trad.: "Terra e cielo convergono a livello dell'occhio. creando il punto di fuga  
e la linea dell'orizzonte. Il Sole semplicemente si allontana 
dall'osservatore verso il punto di fuga, creando la illusione 
che si stia abbassando e tramontando, oppure albeggiando.
 NESSUNA ELEVAZIONE O ABBASSAMENTO DEL
SOLE (alba/tramonto, NdT).
CONVERGENZA.
Piano, non pianeta."

Come abbiamo già visto nel dettaglio qualche tempo fa, anche le dimensioni del disco solare, che si allontana fin oltre il punto di fuga diventando invisibile, con il con-seguente fenomeno chiamato "notte", PROVANO al di là di ogni dubbio questo FATTO; l'unico problema è che gli spettatori terricoli in generale non lo conoscono come tale. Per loro è solo un giramento di palle
Come tutto il resto.

Ecco una bella immagine della Terra, probabilmente dalla NASA:



Se qualcuno è interessato a mangiare il balut, ovvero un embrione di anatra che Curiosity dice essere "Una delicatezza Filippina":


questo è il link all'articolo; per tutti quelli che invece ritengono che l'uovo non-fertilizzato della specie Gallus sia meno repellente, o più salubre in virtù della forma semi-liquida del pulcino, basta un qualunque sito di ricette dove si trovi una sezione dedicata alle uova. E' strano come la percezione della sostanza destinata a divenire cibo possa cambiare tanto in base alla sua consistenza... Spero che l'immagine qui sopra possa rendere al mio lettore l'idea di ciò che si mangia in essenza mangiando un uovo, che del resto qualche vegan anglofono su Facebook chiama "il periodo della gallina"... Non è così che ci viene presentato in genere, e non di meno questo è esattamente ciò che è. Gergal-mente.


Ieri ho scordato questo ritaglio sul desktop; ma è ancora fresco, come sempre:


Qualcuno punta alla felicità assoluta dell'autotrofia; altri sono troppo insoddisfatti per pensare a certe utopie.

E da qualche tempo sul desktop giace anche questo fotogramma dal (pessimo) film di Norman Tokar The cat from outer space (Il gatto venuto dallo spazio, 1977); l'ho già pubblicata lo scorso Luglio, ma vale la pena di essere incollata di nuovo qui, perché è un riassunto di tutte le puntate precedenti, in merito alla questione aero-spaziale: il vecchio trucco dei cavi invisibili, il teatro di posa, il furgone NASA, la produzione Disney, tutto in una sola immagine:



Dopo una ricerca sul web posso affermare di avere visto in volo un Gabbiano roseo (Chroicocephalus genei) questa mattina, riconoscibile per la coda più lunga di quella del Gabbiano comune

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Chroicocephalus_genei_-_Lip_Kee.jpg

e questa è una lezione particolarmente significativa per me, dal momento che non avevo mai visto prima, o sentito nominare questo "caradriiforme della famiglia dei Laridi" prima d'ora, e adesso lo conosco solo perché ho guardato in cielo, e non certo perché l'ho trovato "per caso" su internet...

Cosa ci facesse da queste parti non saprei dirlo, ma nel 2008 il suo nome compariva nella Lista Rossa IUCN tra le specie minacciate, e quindi anche il solo avvistamento in questo angolo del mondo, e a questa (immensa!) distanza dal mare, è in qualche modo incoraggiante...
Avimanzia a parte, questo è quello che direi un buon segno!!

Questo invece sarà un buon segno?

http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/05/marijuana-ora-si-puo-acquistare-legalmente-anche-in-italia-001702601.html

Ovvero, sarà un segnale di apertura del governo mafioso-proibizionista, oppure la dichiarazione d'intenti di un monopolio in fieri che vuole limitare il consumo della pianta curativa per eccellenza -e quindi del suo principio attivo, il THC- ad un miserabile 0,6% per il Gentile Pubblico Pagante?
Per "rilassarsi" davvero occorrerebbe un chilo di questa roba, e se questo può dirsi promettente per i produttori, e i Controllori, io la vedo più come una minaccia commerciale... E civile

Siamo tutti abituati ad accettare lo Stato Delle Cose, per cui il fatto che il farmaco per eccellenza, questa pianta "miracolosa", il cui nome -non per caso- è un anagramma sillabico di "panacea" (con aggiunta di vocale), sia proibita dalla legge nella maggior parte del mondo; questa condizione risale al 1937, e le nostre generazioni sono nate e cresciute sotto il regime proibizionista, mentre soltanto gli anziani, che negli anni '30 erano bambini, possono ricordare le sterminate piantagioni di canapa che ricoprivano lo Stivale peninsulare, e il resto del mondo. Semmai.
In ogni caso, noi non abbiamo una memoria diretta di quella 'età dell'oro vegetale', e ci siamo rassegnati a questa tristissima realtà, di una pianta (ancor più straordinaria delle altre) che ci è vietata;
ma non ostante la nostra abitudine generazionale, ogni qualvolta la contempli questa realtà appare sempre sconcertante, e affatto intollerabile per una "questione di principio" che lega molto direttamente la Terra ad ogni suo singolo abitante, umani compresi; di fatto questa "legge proibizionista" è uno dei più grandi crimini mai escogitati e perpetrati da certa gente, a danno dell'intera popolazione -- non soltanto umana -- di questo piano terreno. 

Questa è la stessa gente che da bambini ci ha insegnato obbligatoriamente che è necessario mangiare cadaveri per vivere; e gli stessi che hanno resa la visione alchemica e astro-teologica del "pianeta Terra" in un dogma scientifico, come abbiamo visto ieri, anche con il supporto di personaggi tanto obliqui da non rientrare nemmeno in quei libri di menzogne che rappresentano la base del Programma D'Istruzione Coercitiva del popolo italico. E globale.
Questa è la gente che ha convinta l'umanità del bisogno indispensabile di scambiarsi dei biglietti di carta numerati per qualunque cosa che al contrario sia realmente necessaria; come il mangiare, il vivere al riparo dalle intemperie e dalla fauna selvatica, e il curarsi -da sé- in caso di malattia.
L'utenza monetaria moderna è disposta a pagare con la propria vita, ovvero con il 'sacrificio' della propria esistenza trascorsa in gran parte facendo qualunque cosa -letteralmente- per ottenere in cambio dei biglietti di banca, il cui valore effettivo è superiore a quelli del gioco del Monopoly solo in virtù dei materiali e delle tecniche di stampa utilizzati per produrli, e niente altro.

La stessa gente ci ha raccontato dei misteriosi 'movimenti tellurici' della 'placca tettonica', di gigantesche 'lucertole mostruose' che morirono in seguito alla caduta di un 'meteorite', e i cui resti si trasformarono in un liquame organico che viene venduto a peso d'oro, quando del resto tutti i soldi del mondo non valgono un solo chilo del biondo minerale e, d'altro canto, è verosimile che anche quest'ultimo non sia meno abbondante del granito, nel sottosuolo, così come il "petrolio" (tanto raro quanto l'acqua) e le leggendarie "pietre preziose" la cui presunta scarsità determina un valore spropositato sul mercato azionario... E' la stessa gente che ha costretta l'utenza stradale alla sua dipendenza dalle benzine, tanto buone da bruciare come combustibili quanto l'etanolo di canapa, ma sicuramente più dannose per chi ne respira i fumi; la stessa gente che ha imposta la plastica derivata dal petrolio come 'materiale del futuro', creando prodotti scadenti e una nuova forma di inquinamento perenne, in un quadro storico in cui la DuPont e gli altri grandi produttori di plastiche, così come i leviatani dell'industria tessile, farmaceutica, alcolica, cartacea, e ogni altro potenziale concorrente della Canapa sono i bastioni incrollabili delle lobbies che manovrano i governi.

Osservando il quadro nella sua totalità, non possiamo che convenire sulla assoluta malvagità di questa gente, e del resto noi tutti cittadini del mondo ne paghiamo tutte le conseguenze a partire dalla carenza vitaminica più sottovalutata (a mio parere oltre l'immaginabile medio), con la reclusione continuata nell'ombra delle scatole-per-gente, costretti a qualunque lavoro forzato all'interno del recinto urbano con i suoi miasmi chimici, che rendono la vita della maggioranza una forma di ergastolo, la quale si potrebbe anche definire una pena capitale ultra-decennale
ricordiamo i famosi discorsi di Dwight D. Eisenhower e di J.F.Kennedy, in cui fu menzionato il fantomatico "complesso militar-industriale", un neologismo recentemente tornato alla ribalta nella videosfera telematica; non abbiamo dubbi sulla gerarchia piramidale di tipo militare (ma anche massonico, religioso e mafioso) e sulla prevalenza delle attività industriali -in senso moderno- come i pilastri di una civiltà fondata sul sistema bancario, economico, finanziario e monetario, ma se fosse necessario ribadirlo ancora è necessaria la Fede se non di tutti, della maggioranza silenziosa, affinché questo diabolico complotto si possa definire come tale da quelle stesse masse, che non sono in grado di distinguere la propria realtà a partire dalla condizione di inerzia del suolo su cui camminano, e dall'orizzontalità del proprio orizzonte.

E dunque, potremmo essere dirottati dalla inevitabile conclusione in merito al Controllo di questo sistema, se per certa gente non fosse assolutamente necessario il supporto del fattore spirituale, di quella stessa fede cieca che fa del mito giudaico-cristiano la nostra religione di Stato, che rende i testi degli antichi Israeliti "parola divina", e qualche biglietto di banca il corrispondente di un mese di vita.

TUTTO di questo sistema non è semplicemente "sbagliato", né meramente "iniquo", e tanto meno si può ravvisare l'eventualità di una corruzione progressiva, o di una decadenza i termini storici; TUTTO questo è stato progettato in ogni dettaglio da certa gente dall'inizio, e a tutt'oggi il sistema prospera sui medesimi principi, che come abbiamo visto sono quelli della falsità, della menzogna, del raggiro, della mistificazione, della circonvenzione e dell'inganno.
In quello che è il nostro "gioco" esistenziale, secondo l'ottica Induista, quella gente che oggi detiene il potere (più o meno "super") non ha mai giocata una singola mossa in modo pulito, e onesto; e questa è infine la qualità più maligna, e quindi la più diabolica in assoluto, quella che tende ad obliare l'empatia in qualunque modo (a costo di riempire l'Europa di gentaglia importata) in favore del medesimo, efficace progetto di conquista totale, la "globalizzazione" completa di una Terra assolutamente piatta, e incontrovertibilmente ferma, e di masse prive di qualunque residuo di identità etnica, sociale e culturale, controllate da simboli dei quali non conoscono il reale significato, in una sorta di "vita" che non sembra averne alcuno.
 Certo il "male" viene istintivamente associato al dolore fisico, che come si è detto è la conseguenza primaria del "trattamento industriale" a livello massivo dei consumatori alimentari e farmaceutici, ormai del tutto alienati dalla armonia della natura che assieme al cibo fornisce qualunque medicina possibile; eppure non è questa la forma definitiva del male, ma una conseguenza inevitabile del principio che abbiamo visto prima espresso come imposizione della autorità, seppure una autorità che vietasse di nutrirsi di carogne, anziché di piantare la Cannabis si potrebbe definire giusta, sulla base della nostra comune realtà bio-logica.

Chi impone il dogma del fabbisogno proteico giornaliero è quella stessa gente che proibisce la cura naturale ed efficace  per i malanni procurati dalle proteine in eccesso nella nostra dieta moderna, senza contare quelli dovuti all'ingestione di carogne e altri tessuti animali; chi vara una legge che ri-definisce il più antico rimedio fitoterapico elencato nella farmacopea dell'umanità nel corso dei tempi come privo di proprietà curative, è la stessa gente che impone l'uso della chimica di sintesi, dei farmaci brevettati che nascondono i sintomi e creano dei clienti cronici, e nel contempo paradossal-mente la canapa stessa è prescritta come 'terapia alternativa' contro le peggiori malattie;
 chi ha reso il petrolio "oro nero" facendo credere agli automobilisti di tutto il mondo e per generazioni che si tratti di un raro distillato di dinosauro vecchio di epoche tanto remote da essere immaginarie, è la stessa gente che ancora oggi costringe le masse ad utilizzare il peggiore mezzo di locomozione possibile, il cui unico vanto tecnologico è proprio quello dell'altrettanto preistorico motore a scoppio, con il quale si bruciano i prodotti del "prezioso" liquame, e nella nostra logosfera l'inganno è tanto ovvio che è inutile farci caso, dal momento che il nome dell'"olio di pietra" non dovrebbe suggerire nulla in merito alle sua presunta natura "fossile";
 chi ha messa in scena la rivalità tra le due "superpotenze" all'epoca della "guerra fredda", lasciando il Gentile Pubblico Pagante con il fiato sospeso per le sorti del "pianeta" di fronte alla favolosa Minaccia Atomica, è quella stessa gente che oggi propone delle centrali a vapore ("nucleari") come unica alternativa 'sostenibile' per ovviare alla incapacità di costruire vere centrali idro-elettriche che non necessitino del carbone, ed è inutile insistere sulla quantità di altre fonti energetiche "alternative" si potrebbero sfruttare, dato il contesto di questo stesso blog all'interno della Più Grande Enciclopedia mai esistita, che è il web.

Vediamo dunque che TUTTO questo sistema dalla A alla Z, in ogni aspetto che interessi la nostra esistenza vissuta Qui e Ora, ha una unica fonte, e che questa non può che essere la fonte del male stesso, che si materializza nella concezione materialistica di tutto attraverso una forma di autorità che si è arrogata il diritto esclusivo di creare una paradossale forma di conoscenza essoterica dogmatica, con il monopolio delle droghe peggiori e la proibizione delle migliori, con il commercio della salute e della malattia, del tempo, dei corpi, delle menti e degli spiriti dell'umanità intera ridotta ad utenza globale; con la coercizione della ignoranza rispetto alla conoscenza o, nel gergo religioso, della verità rispetto alla consapevolezza, e in questo modo la verità "ci rende liberi" di apprezzare solo la nostra propria illusione come il "destino" di un intero popolo.

Una volta ri-conosciuto tutto questo, come il complotto che ha creato il mito della "teoria del complotto" in partenza, assieme ad una finta-scienza che non è in alcun modo distinguibile dalla fantascienza, e ad ogni mito scientifico a sostegno di una dimensione materiale che corrisponde alla più completa illusione, dobbiamo riconoscere l'origine mistica del sistema stesso, di una forza spirituale opposta al benessere collettivo, la quale determina il potere invincibile dell'Ordine ottenuto soltanto dal Caos, dove non esiste un singolo colpevole certo per nessuna colpa, e tutti sono sistematica-mente portati ad accettare la propria condizione di connivenza imposta da principio, con la propria identità de-finita nei termini, o parole, con cui siamo stati identificati alla nascita.
TUTTO questo, l'ergastolo in un inferno urbano che confina con il paradiso naturale, ciò che siamo (stati) abituati ad accettare come uno standard di vita inevitabilmente correlato alle condizioni economiche, è una invenzione degli stessi creatori del creatore (unico) del mondo, che pure nei testi giudei sacri ai Gentili è chiaramente nominato con una significativa pluralità.

L'i-dea stessa di una "deità esteriore" come quella rappresentata da ogni tipo di religione ci pone immediata-mente in contrasto con la realtà naturale diretta-mente esperibile attraverso quelle sostanze definite non per caso enteogeniche, e che con un altro significativo nomignolo si definiscono psiche-deliche, o rivelatrici dell'anima; mentre è comunemente accettata la nozione dell'archetipo dello sciamano come figura centrale di qualunque sistema religioso. l'idea che l'archetipo sia incarnato dallo psiconauta presenta in apparenza la medesima ostilità del concetto di parusia nel contesto psico-logico, che si esprime in modo inconfutabile, attraverso la sua ignoranza a livello generale; e certo, la qualità filosofica di un simile concetto si può discernere dalla sua natura mistica soltanto per mezzo di una intera civiltà materialistica a supportare, o rin/negare, o semplice-mente a confondere le due cose, dove già il termine psicologia rimanda all'idea di una cura della follia, e non allo studio dell'anima.

Alcuni di noi, io presumo, hanno ottenuta questa chiave di lettura primaria che oggi ci permette di ri-conoscere e distinguere l'essenza maligna del tutto attorno a noi, con la semplicità propria del nous, Re dei Cieli e della Terra, l'intuizione istintiva, la consapevolezza interiore, e infine la conoscenza di sé, attraverso la negazione dell'io o: la conoscenza dell'ego come astrazione matematica > I/0
Sento questa mia realtà personale degna dell'unico rispetto che la mia persona è in grado di riconoscerle, dietro le quinte della grande messinscena che rappresento Qui e Ora, e ringrazio (per) tutti coloro che mi sostengono con la loro opera di lettura, i miei rari amici della specie sapiens.

E quelle nubi, poi... non mi convincono.


Trasformazione: 





4 commenti:

  1. Caro Jack,
    il gentile pubblico pagante mica ha capito che l'effetto panacea-canapa (bel colpo questo Jack!) mica si ottiene bruciandola?

    secondo te quanti sono quelli che hanno capito, che il fumo, ovvero la combustione, di qualsivoglia pianta, è veleno puro e micidiale per il corpo?

    io dico che molti non hanno capito una emerita mazza di tutto questo!

    dovresti spiegare meglio la cosa


    prima di mangiare e bere, noi respiriamo?
    prima di cadaveri e bevande fermentate, noi respiriamo?

    difficile capirlo?
    forse si, ahinoi!

    ciao ;)

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    1. Caro DA,
      a giudicare dalle informazioni storiche su turiboli, bracieri e pipe sacre nelle varie culture, presumo che questa modalità di intossicazione rituale sia parte del "pharmakos", ovvero del veleno che guarisce, o della medicina che avvelena... Sembra che questa nozione sia stata ereditata per via indiretta, per osmosi, dai consumatori moderni, per cui non sono mai esistiti gruppi etnici o casi isolati di mangiatori di cannabis --delle infiorescenze, per quanto i semi abbiano sostenute diverse comunità bucoliche durante le carestie-- e del resto abbiamo un importante esempio nella religione Giamaicana, in cui l'uso tradizionale della ganja è associato a questa sorta di 'sacrificio' derivato obliquamente dalla cultura giudaica (io sostengo che il principio stesso del sacro abbia un'origine farmaco-logica); lo stesso vale per il cyloom degli Indiani, e per il calumet dei nativi americani (che per qualche motivo chiamano "indiani"=), queste sono le forme più note di un uso tradizionale dei fiori di canapa, assieme a quelle dei paesi Nord Africani in cui l'hascisc è destinato alla medesima modalità di assunzione; la canapa -assieme agli oppiacei- è stata protagonista principale della farmacopea dall'alba dei tempi, e pertanto si hanno i più svariati esempi di preparazioni a base di questa pianta nel corso dei secoli, fino alle tinture, agli sciroppi e alle pasticche del XX Sec. di cui vediamo le foto su internet; non di meno, la stessa abitudine originata nell'ambito sacro e mantenuta oggi dai consumatori abituali e tradizionali mantiene il principio che troviamo espresso nel mondo Classico in fondo alla ambigua "catena" di pharmakeia-pharmakon-pharmakeus e pharmakos di cui leggiamo su Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Pharmakos) di cui ho riassunto il principio sopra -- e come ho scritto prima, sul tragico scenario cittadino moderno si tende a dimenticare che la nostra esistenza è "pneuma" o "prana", e che la vita organica è relativa al "soffio" vitale che dà nome alla nostra "anima" derivata etimologica-mente dal vento, forse perché si cerca di non pensare a cosa contenga in effetti l'atmosfera di un centro urbano; è una ipotesi di ricerca interessante, che anche questo aspetto della anti-cultura moderna sia un esito disastroso del principio della combustione relativo al furto di Prometeo, ma del resto ci ha creati lui, meglio non contraddirlo... Continuiamo a BRUCIARE qualunque combustibile per far funzionare questo mondo di paradossi, e facciamo la nostra parte, a nostre spese; non è strano che questo rito corrisponda letteralmente a quello di memoria biblica definito olo-causto, cioè "completamente bruciato"? Credo che se la popolazione mondiale avesse una purché minima coscienza della importanza assoluta del respiro, per com'è ovvia-mente espressa in ogni contesto mito-logico, oggi avremmo qualcosa di molto più interessante a cui pensare che non al proibizionismo e alla questione geocentrica... ma sembra che per il Gentile Pubblico moderno ormai tutto sia "difficile da capire", e abbiamo tutti gli indizi necessari per ri-conoscere il motivo di questa condizione, sparsi qua e là nello spazio e nel tempo.. grazie, a presto

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  2. Grandissimo post Jack.
    Il Male che si ingegna con mille armi per confondere il divino custodito in ognUNO di noi.
    Forse allora il Male è fondamentalmente impotente ed è solo una necessaria illusione.

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    1. Caro Francesco, come avrai capito soltanto l'altro giorno ho "letto" il messaggio contenuto nel termine che de-finisce il concetto dello indivi-Duo, e della nostra indivi-Dualità; eppure ho mezzo secolo di vita, e del resto non avevo mai sentito nominare prima il Gabbiano Roseo, prima di vederlo in volo soltanto ieri.. Che il ri-conoscere ciò che si dice "divino" sia parte della conoscenza di noi stessi, lungo il nostro cammino esistenziale, è una realtà talmente ovvia e misteriosa che riassume in sé l'intero paradosso umano, per cui oggi abbiamo dei Portatori di Luce nascosti nell'ombra delle società segrete, e miliardi di adoratori del "diavolo" che si moltiplicano come conigli alla luce del Sole, tanto convinti della bontà del signore di Israele quanto della rotazione terrestre ad oltre 1000 km/h... Il "male" è essenzialmente impotente, e irrilevante, in un ambiente naturale nel quale non se ne trova traccia; ma, semplice-mente, la gente non vive in un ambiente naturale, e assieme alla orizzontalità dell'orizzonte non è abituata a vedere (Gr. "idein") tutto ciò che è ovvio, quanto a credere ciò che certa gente vuole che creda; mi pare che almeno quest'ultimo fatto sia stato ampiamente dimostrato da questo blog.

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