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domenica 24 luglio 2016

Post Apocalittico

Può apparire strano che un "cinefilo" appassionato come il blogger, che ha dedicata la maggior parte dei suoi precedenti blogs al cinema, oggi non consiglierebbe a nessuno di andare al cinema, se non per una occasione speciale (come un film di Matthew Barney), così come il fatto che io abbia sempre sostenuta fieramente la mia condotta "ambigua", in termini legali, di "pirata", avendo sempre visti e recensiti solo films pescati freschi dal torrent. Oggi è ancora più facile (e comodo) ricercare i titoli in streaming, che trasformano l'internet in una TV-on-demand completamente gratuita, con ogni titolo recente o addirittura in anteprima Italiana; il trucco è conoscere l'Inglese, perchè la maggior parte di questa roba è molto più facilmente reperibile in lingua originale, e l'unica alternativa valida in termini di quantità e diffusione è Bollywood, ma allora bisognerebbe decidere se studiare il Tamil, l'Hindi o il Telugu per tuffarsi in un universo di nenie melense e danze pittoresche che accompagnano qualunque tipo di vicenda... temo che sia necessario essere Indiani per poter davvero apprezzare questo tipo di cinema, che per quanto mi riguarda è incompatibile con la nostra visione del mondo fuori dagli schermi, forse perchè il nostro concetto di līlā è troppo  vago e rudimentale per poterci davvero abbandonare ad un tale sollucchero mistico.

Ma del resto, anche il cinema "americano" oggi è per me innanzitutto un oggetto di studio, che non si limita agli aspetti artistici, socio-logici o antropo-logici dei suoi contenuti, grazie alla tendenza fortemente chutzpah dei produttori. Non avendo visto un film intero per qualche tempo, ieri ho reperita una copia di X-Men: Apocalypse in alta risoluzione e con un buon sonoro; si è rivelato un film tremendamente noioso, prevedibile, puerile e più o meno insignificante, ma con qualche indizio degno di nota:








e poi...


Quando si dice "giocare a carte scoperte"; ma questo è entertainment, destinato al Gentile Pubblico;
nella realtà, per entrare nel sito del misterioso Seelig Group (proprietario della TSG) occorre avere le credenziali giuste:


http://www.theseeliggroup.com

Da un regista di nome Singer (uno dei più tipici nomi ebreo-americani) non potevamo aspettarci niente di meno; poter utilizzare del materiale ben stagionato, con milioni di fans nel mondo, per i quali il marchio Marvel equivale alle meravigliose memorie di una gioventù spensierata, e sempre efficacemente "distratta", significa poter agire nel profondo, coinvolgendo lo spettatore molto più di quanto possa fare qualunque film basato su nuove idee; il fattore "memoria" è impareggiabile anche in questo caso, come in quello della Grande Palla di Terra. Siamo cresciuti con certa roba, che oggi partecipa con pieno diritto della cultura "pop" esportata dagli US in ogni forma e in ogni Paese; assieme agli astro-nots massoni che viaggiano in uno spazio teorico, i super-eroi sono un'altra forma di culto popolare di origine "ebraica" posto su uno scenario leggermente più fantasioso, in cui la figura umana (del consumatore) è ulteriormente umiliata attraverso l'esaltazione dell'immagine, la magnificazione del nulla, che è infine l'unico supporto possibile del materialesimo; la realtà dell'illusione in tal modo prevale sempre sulla consapevolezza della illusione di questa realtà fisica, che è esattamente il contrario di una genuina spiritualità, com'è appunto quella Indiana.

Tutti i super-eroi sono "ebrei" americani, partoriti dalle menti di autori askenaziti (per gli amici, aske-nazi), dagli antenati Superman a Batman, alla infinita serie dei personaggi della Marvel di Stanley Martin "Stan Lee" Lieber; spesso gli stessi personaggi hanno nomi "ebreo-americani", e vengono poi interpretati sugli schermi da attori ebreo-americani, in produzioni che, come in questo caso sono finanziate da nomi come Shuler (Donner) e Kinberg, e ad ogni modo non sarebbe nemmeno il caso di sottilizzare, quando le majors hanno nomi come Meyer, Warner, Schenck & Zanuck (Fox), etc.; Hollywood è stata fondata da askenaziti, che tutt'ora hanno il monopolio del cinema "americano", così come della TV, della stampa e della politica, tutti "settori pubblici" del fantomatico "complesso militar-industriale"; perchè chi ha i soldi ha tutto (tranne la felicità=), e certa gente possiede la gran parte dei soldi. Molto semplice.

Come si vede in apertura, dal simbolo dell'Occhio di Ra/Thoth/Horus (poi Onnivedente e "della provvidenza divina"), attraverso la solida presenza della croce (che è di pietra, a differenza degli altri simboli, e comprende tutto il cristo prostrato) al simbolo del BenEssere chiamato swastika -tutto d'oro- associato inevitabilmente al nazismo e quindi distrutto, per essere rimpiazzato dall'emblema del comunismo -d'oro, anche lui- a cui viene sovrapposto il nome della Marvel --non certo per caso-- in questo "tunnel tempo-spaziale" prima dei titoli di testa, sfociamo in una -molto ordinata- pioggia di quattrini, per essere sprofondati nel "buco nero" storico degli anni '80, in cui è ambientato il film.
La premessa è questa: bando alle ideologie politiche, qui si fa sul serio, si parla in soldoni; inevitabilmente, il fattore religioso subentra per rincarare la dose di materialesimo, a livelli metafisici.
E' una ...rivelazione?

In questo episodio infatti i giovani X-men devono affrontare l'Apocalisse in Persona, il progenitore di tutti i mutanti, che al momento delle presentazioni rivela: "Elohim, Shen, Ra... Sono stato chiamato con molti nomi..."  In pratica, i super-mutanti Marvel qui affrontano "dio" in persona, interpretato dal sempre antipatico, ma inespressivo Oscar Isaac,


la cui importanza nasale è un monumento allo stereotipo del giudeo, malgrado le sue presunte origini "very christian" (Wikipedia - minuscolo mio); e ovviamente, tra dio e gli X-men vincono i super-ebrei, che in quanto mutanti uccidono il loro stesso creatore, nella logosfera marveliana, e il creatore della specie umana in quella religiosa; e questo dettaglio potrebbe essere sintomatico, nel consueto gioco del diffondere bugie come fatti di cronaca e realtà (spesso inimmaginabili) in  forma di fiction, che è la forma più evoluta del concetto di chutzpah (V. "NASA")

Un papa gesuita non è certo di buon auspicio, e non mi stupirebbe poi molto se la Grande Apostasia avvenisse durante questo papato, e tantomeno se fosse pre-annunciata da uno stupido film di super-eroi; perchè è quello che si merita il Gentile Spettatore, per il quale realtà e fantasia non hanno ormai più alcun confine, se mai ne hanno avuto uno, ed è quindi accettabile che nelle scuole si esponga il modello di un mondo fasullo, assieme al simulacro di una divinità espressamente creata per quelle stesse genti che il Talmud definisce "inferiori alle bestie dei campi", e nella quale i suoi stessi creatori si guardano bene dal credere... Alla fine, anche se le storie degli X-men appaiono incredibili, certe nozioni fondamentali della nostra vita quotidiana sono indefinitamente più inverosimili di quelle; ma, nondimeno, dire che non sono "vere" significa dire l'opposto della verità.

In X-Men: Apocalypse finalmente "Auschwitz" (il campo di prigionia) viene distrutto, in maniera spettacolare:


dal super-cattivo giudeo Magneto


ma nella realtà, anche quest'anno qualche milione di visitatori (paganti) si potrà accertare della solida realtà di quelle mura spettrali, infestate dai fantasmi della suggestione... come per ogni altro edificio dell'epoca.


Qui gli anni '80 sono rievocati da icone della pop-culture garantite 
kosher, come "Supercar" e "L'uomo da sei milioni di dollari"...
Ma alla fine, una icona vale l'altra; già il fatto che siano "icone pop"
è una prova della loro matrice, che è sempre inevitabilmente quella


Altra inevitabile "icona", o meglio "fenomeno" mediatico
epocale, che rimanda con sottile ironia all'idea del "dio
umano", in uno spezzone dell'episodio "Who Mourns 
for Adonais?" della serieTV "Jew Trek"

Non consiglierei a nessuno di andare al cinema, e tantomeno per vedere X-Men: Apocalypse; ma il motivo principale del post quotidiano è questo, ripreso in super-slow-motion:



ovvero il nostro amato globo che finisce letteralmente in frantumi, durante l'interminabile esposione della Scuola per Super Dotati (=) del Prof. Xavier. E lo possiamo vedere bene, l'oggetto è letteralmente al CENTRO della scena -qui leggermente spostato a destra a causa dell'onda d'urto- prima che il velocissimo super-eroe (di origini Sovietiche) vi irrompa, per salvare tutti i presenti. 

Come si è già detto a proposito di 007, certe cose NON succedono mai per caso sul set di un film; questa inquadratura è stata studiata e disegnata e provata prima di essere filmata, e il fatto che al centro vi sia proprio questo oggetto è a mio parere degno della nostra considerazione, soprattutto perchè esso viene distrutto.

Un'altra nota merita la "denuclearizzazione globale" operata dall'onnipotente nasone:


dove sullo sfondo della Grande Palla Terrestre (o della Terra vista con il solito fish-eye) tutte le testate nucleari di ogni Paese vengono lanciate nello spazio teorico, destinate a gravitare inermi per sempre, nella sfera dell'incertezza. E questo avviene in un momento storico in cui certa "utenza alternativa" prende coscienza e diffonde in rete la conoscenza di  quello che Mr. Webrasta ha giustamente definito "il grande babau delle armi atomiche", proponendo questi due interessanti links sull'argomento, che consiglio anche al lettore di VerOrizzonte:

The a-bomb hoax 1942-2016 dell'Ing. Anders Björkman 
e la "discussione"
THE NUKE HOAX del sito September Clues Research Forum

Dunque questo stupido, gretto e costosissimo prodotto commerciale, questa ennesima "arma di distrazione di massa" basata sul commercio della vanità e della violenza, potrebbe essere infine anche uno dei titoli più interessanti di questa (tremenda) stagione cinematografica, purtroppo soltanto per i suddetti motivi e non certo per i suoi meriti artistici, o filosofici. 

L'unico a salvarsi è lui, in un breve cameo:


ma come vediamo si abusa anche di lui, nutrendolo con della pizza! =P

Qualche nuovo ritaglio da Facebook; pubblicato dal super-eroe geocentrista Sherlock Stu nel gruppo Flat Earth - We Are All One:


Trad.: "TUTTE QUESTE COSE:
Periscopio - Faro - Giroscopio - Meridiana
NON FUNZIONANO SUL GLOBO"

Ed è necessario affidarsi alla misurazione meccanica per averne la prova, quando l'utenza globale tutta è davvero, fermamente convinta di poter stare in equilibrio, e addirittura camminare su un tapis roulant sferico che si muove alla media di 1000 km/h...

Da Matthew Bakos‎, del gruppo Facebook The Flat Earth Revolution - (Pamantul Plat) Romania:


Trad.: "E' iniziato tutto miliardi di anni fa.
"C'era una volta" che non è mai esistita.
A trilioni e trilioni di miglia di distanza.
Da un luogo che conosciamo come nulla.
Aspettando solo che ogni cosa succeda.
Tutto parte del processo evolutivo.
...Spero di non essere troppo scientifico?"

Direi di no, caro Carl Sagan, super-eroe della scienza popolare... E' tutto perfettamente comprensibile: è tutto un mucchio di Grandi, Grandissime, e Infinite Palle! Grazie! E adesso riposa in pace....

Da Basia N. Edwards (...), una profezia di buon auspicio:



Trad.: "Un giorno, questa sarà
la cosa più divertente sul piano!!"

Il gioco-di-parole si perde nella traduzione, da che per trasformare il "planet" -pianeta- in "plane" -piano- in Inglese basta omettere la "T" finale; ma questo non ci impedisce di auspicare che il mappamondo divenga qualcosa di divertente anche nel futuro dell'utente italofono;
tanto per cambiare, un po' di Spagnolo per chiudere in bellezza il post con un aforisma che è tanto anonimo quanto saggio:


Trad: "La porta della conoscenza deve essere
attraversata per mezzo del silenzio."

In teoria, non dovrebbe servire altro.

3 commenti:

  1. "....ovvero il nostro amato globo che finisce letteralmente in frantumi [...] Come si è già detto a proposito di 007, certe cose NON succedono mai per caso sul set di un film; questa inquadratura è stata studiata e disegnata e provata prima di essere filmata, e il fatto che al centro vi sia proprio questo oggetto è a mio parere degno della nostra considerazione, soprattutto perché esso viene distrutto."

    ESATTO!! Ma la domanda che mi e ti pongo è "perché?", come dobbiamo leggere questa cosa, in chiave positiva o negativa? E' un messaggio destinato a mettere in guardia i complici, del tipo "attenzione che la gente sta capendo e questo è quello che rischiamo", oppure "avanti così, siamo sulla strada giusta per raggiungere lo scopo prefissato", cioè la distruzione del globo.
    Si trattasse della seconda ipotesi, non solo sarebbe preoccupante, ma si presenterebbe in maniera ancora più pesante la prima domanda "perché?".
    A me sembra una presa di coscienza positiva, ma perché e come potrebbe essere questa un'arma a doppio taglio?
    Forse ricorderai che in qualche vecchio commento esposi già i miei dubbi su come questo movimento avesse raggiunto le dimensioni che ha, in tempi troppo brevi per non essere in qualche modo un fenomeno eterodiretto dall'alto.

    Ammetto che questo film l'ho visto anch'io qualche settimana fa (anche se io pesco in diverse acque ;) ) ma, come per tutti i film a fumetti, l'ho preso per quello che è, un semplice svago senza pretese, ho messo il cervello in modalità "ibernazione" e ho cliccato play.
    E invece i messaggi nascosti sono molti, ed è chiaro che il tuo subconscio è più allenato del mio a coglierli, e sono tutti molto interessanti, quindi grazie (ancora).

    Condivido ovviamente tutte le altre analisi riguardo "l'origine" dei padroni del mondo di Hollywood....anzi del mondo, punto.

    Ps: non sono affatto un fan delle produzioni di Bollywood (tra l'altro credo che per noi italiani la parola richiami più un'industria di film "bolliti" ancora prima di uscire!!) ma ricordo un film di ambientazione Indiana di qualche anno fa che mi piacque abbastanza, "The Millionaire"....almeno per quel film il cervello era in modalità "riavvia il sistema" ^_^

    A presto

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  2. Alla tua domanda: "perchè", la risposta è sempre quella: chutzpah!
    Questa è OVVIAMENTE la parola-chiave, o parola d'ordine segreta, che il Gentile pubblico si è sempre dimostrato geneticamente incapace di utilizzare per risolvere certi enigmi simbolici: come per i "misteri" religiosi, tutto è nascosto nel luogo più insospettabile e più invisibile, sotto gli occhi di tutti; mostri uno swastika allo spettatore del 2016, e quello pensa al cattivissimo Hitler che "bruciava gli ebrei", senza nemmeno sospettare il vero significato del termine, che come sai è "Ben-Essere"... (e senza nemmeno immaginare chi fosse veramente Hitler, tra l'altro) -- Quando poi vede lo swastika esplodere, è felice come una pasqua. Così il cristiano che vede la croce, e pensa al "messia" condannato a morte, e non al solstizio invernale... etc. etc. Se non conosci il significato di qualcosa, o peggio, se conosci solo quello che ti è stato rifilato, più o meno 'inconsciamente', e più o meno imposto dalla scuola o dalla famiglia o da "gli altri" in generale, non sei in grado di comprendere quello che stai vedendo, o peggio ancora, comprendi solo ciò che è comprensibile sulla base della tua falsa-conoscenza... e che spesso è l'esatto opposto della verità. Una cosa certa è che la Grande, Grande Palla non può durare all'infinito, e abbiamo i segnali sempre più evidenti di una perdita, per cui tra poco sarà completamente "A TERRA" (ah, ah) anche se non finirà in frantumi come nel film; questo "certa gente" lo sa, lo ha sempre saputo, e non è da escludere che oggi sia attiva nella propaganda del geocentrismo, perchè la loro forza è di agire sempre seguendo la direzione del vento; in questo modo, facendo le guerre, le dittature e le rivoluzione contro di esse, si sono arricchiti oltre ogni immaginazione, e continuano a farlo oggi attraverso la loro Gallina dalle Uova D'Oro, The Big Country, e i loro burattini politici di ogni colore... E "Hollywood" è tutta roba loro, su questo non ci piove.

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