Oggi ho sentita questa barzelletta, raccontata da un "americano" in un video su Youtube:
Un anziano Maya, abbigliato con abiti tradizionali Maya, entra in un bar. Si siede e inizia una conversazione con il barista;
il barista dice "Hey, sembra che tu non sia di queste parti, da dove vieni?"
L'anziano Maya dice "Dalla Terra."
Il barista dice "In cosa crede la tua gente?"
L'anziano Maya risponde: "La nostra gente crede che la Terra sia posata su un coccodrillo gigante, in un lago di ninfee."
Il barista dice "Wow! Affascinante! Continua..."
Un anziano Anishinaabe, abbigliato con un tradizionale costume di piume Anishinaabe, entra nel bar.
Il barista dice "Hey, amico, da dove vieni?"
L'anziano Anishinaabe dice "Sono di queste parti."
Il barista dice "L'ultimo tizio che è entrato qui crede che la Terra sia su un coccodrillo, in cosa crede la tua gente?"
L'anziano Anishinaabe dice "La mia gente crede che la Terra sia posata sul dorso di una tartaruga gigante, ferma in un grande oceano."
Il barista dice "Wow, incredibile! Continua a raccontare..."
Poi un signore che era nel bar si alza, va verso il barista e dice "Hey, ho sentito che parlava con quei due custodi della saggezza, a proposito della Terra... Sa cosa credo io?"
Il barista dice "No, cosa?"
Il cliente dice "Io credo che la Terra sia piatta."
Il barista dice "La Terra è una palla, idiota. Vaffanculo fuori dal mio bar."
Non è esattamente divertente, secondo il mio punto di vista, ma serve a comprendere due cose, sulla puerilità degli "americani", che si rivela nel loro umorismo non-mass-mediatico (perchè quello è tutt'altro che "americano"), e sulla effettiva pre-disposizione dell'Utenza Globale ad affrontare questo argomento, che qui si immagina incarnata nella figura popolare -appunto- del barista.
Il termine "scienza" è sinonimo di
conoscenza; secondo il
Dizionario Etimologico del Pianigiani, deriva dal latino "SCIÈNTIA da SCÌENS, part. pres. di SCÌRE, sapere (V. Sciente). Sistema di cognizioni acquistate collo studio e colla meditazione."
"Conoscere" (scìre) significa SAPERE, e non CREDERE; come proseguiva l'autore del video, di cui purtroppo ho già persa ogni traccia, la scienza consiste di una
ricerca metodica;
secondo Wikipedia
"La parola scienza deriva dal latino scientia, che significa conoscenza. Fin dall'Illuminismo questa parola (e la sua origine latina) aveva il significato di qualsiasi sistematica o esatta registrazione della conoscenza. Di conseguenza la scienza, a quel tempo, aveva lo stesso tipo di significato dato alla filosofia, nel senso più ampio del termine. Per esempio si distingueva tra scienze naturali e scienze morali; in queste ultime si comprendeva anche la filosofia, e questo si rifletteva nella distinzione tra filosofia naturale e filosofia morale. Dal positivismo scienza indica propriamente ciò che chiamiamo scienze naturali."
Il lettore di VerOrizzonte conosce la mia opinione, che la matematica non è una opinione, e quindi è l'unica scienza esatta, sulla quale si basa ogni altro metodo scientifico possibile e immaginabile; così si utilizzano i numeri per costruire palazzi e ponti e qualunque altra cosa, attraverso l'applicazione della matematica nella dimensione grafica della geo/metria, scienza che evoluta dalla misurazione della terra; i numeri sono indispensabili per catalogare le specie vegetali e animali, per disegnare una anatomia proporzionata, per archiviare gli eventi secondo un ordine cronologico, e quindi storico... Prendiamo un libro pieno di parole come punto di riferimento, ma se non conoscessimo il numero della pagina che ci interessa, una cifra unica come riferimento esatto, che vale tanto per i versetti biblici quanto per un catalogo di prodotti, le cose sarebbero tremendamente più complicate, se mai fossero possibili da attuare. Non sapremo mai se sarebbe possibile un mondo senza numeri, perchè questo mondo "di parole" è essenzialmente basato sui numeri, per cui queste stesse parole scritte sul monitor del mio computer Qui e Ora soltanto sono sequenze di bit, che corrispondono a "1" e "0". E se utilizziamo i numeri romani, e i non-numeri arabi, con queste due cifre, questi due simboli geometrici soltanto abbiamo tutto il necessario per de-scrivere qualunque singola entità pensante -e italofona- che si possa definire appunto I-0.
Il lettore di VerOrizzonte ha letto spesso qui che viviamo in un mondo di parole, e questo è sicuramente vero; ma è sottinteso che ogni lettera di ogni alfabeto ha una corrispondenza numerica, e che questo "valore occulto" ma indiscutibile, perchè matematicamente esatto, delle parole è quello che permette al cabalista di leggere significati che sono affatto illeggibili per il lettore causale dei "testi sacri" ai Gentili. Del resto, il concetto stesso di un codice "alfabetico" è relativo alla comprensione di un ordine numerico, il quale è inoltre la base necessaria per disegnare la lettera stessa, cioè il simbolo geometrico che nelle nostre menti è assimilato ad un suono, il quale posto in una sequenza di simboli sonori strutturati, o "fonemi", ci permette di comunicare oralmente. Questo è il famoso Principio del vangelo di "Giovanni", che corrisponde al concetto filosofico del "logos", una sorta di intelligenza contesa tra l'entità divina e quella umana, riconoscibile istintivamente e immediatamente nell'espressione frattale -e quindi de/codificabile in termini matematici- di ogni foma manifesta in natura.
Abbiamo visto nel corso di questo blog che le stesse CIFRE che vengono insegnate nelle scuole, stampate sui libri e conosciute o comunque accessibili al pubblico, per quanto riguarda la teoria eliocentrica, sono le prove più lampanti, e le più ardue da smentire in assoluto, ma tutte a sostegno della realtà geocentrica, e per questo si è detto che basta in realtà approfondire la questione, per qualunque uomo savio che si sia limitato ad accettarla dal momento in cui fu ammaestrato a farlo sui banchi di scuola, per ri-conoscere immediatamente --in seguito alla ricerca supportata da qualunque medium possibile-- che questa Terra è un piano immobile. NESSUNO dei dati numerici relativi al modello eliocentrico, con tutte le sue GRANDI PALLE, corrisponde alla realtà dei fatti di cui siamo testimoni diretti ogni giorno della nostra vita, e anche se questa maiuscola Anomalia è facilmente trascurata da e trascurabile per l'utenza tele-vedente globale, questo non significa che la questione sia di per sè trascurabile, dal momento che riguarda il Mondo intero, e ogni suo singolo abitante umanoide. Come si è visto, per il blogger è sufficiente ri-vedere l'Orsa Maggiore percorrere il suo lento cerchio sopra il terrazzo di casa, stagione dopo stagione, anno dopo anno e decennio dopo decennio, per CONSTATARE che il modello eliocentrico universalmente accettato NON può corrispondere a quella stessa realtà quotidiana, in cui la parallasse stellare mi permette di vedere sempre e costantemente quelle lucine inconfondibili nella loro disposizione a "Grande Carro" dal medesimo punto di osservazione, mentre l'intero vortice di sfere del "sistema solare" dovrebbe filare via nell'universo teorico a sviariati milioni di kilometri orari, verso il più profondo e inconoscibile ignoto. Allo stesso modo una sola occhiata all'orizzonte, al Vero Orizzonte, distinto da quello a "occhio di pesce" (fish-eye) propinato dalla NASA ad ogni piè sospinto in foto e video, una sola occhiata a quella linea (retta) che si presenta sempre all'altezza del nostro sguardo, come non potrebbe MAI apparire su una sfera, per avere la certezza assoluta, inoppugnabile, intima e interiore, del FATTO che non viviamo su una Grande Palla Rotante.
L'autore del video di cui prima presentava allo spettatore una definizione del termine "scienza" in Inglese; questa è la versione italiana, sempre
da Wikipedia:
"Per scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata e con procedimenti metodici e rigorosi, allo scopo di giungere ad una descrizione, verosimile, oggettiva e con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'occorrenza dei fenomeni."
Dunque scienza significa conoscenza, e OGNI ricercatore che sia "organizzato", "rigoroso" e "metodico" si può definire propriamente uno scienziato; ma il punto è questo, come accennato prima, SAPERE significa ricercare, apprendendendo direttamente dalla ricerca, e NON credere; e inevitabilmente anche nella scienza secolare delle lettere, come in quella sacra dei simboli, la assenza di una vera cultura che è sinonimo di tradizione, e quindi di esoterismo, esclude da principio l'accesso a quelli che nella logosfera cattolica sono definiti come "misteri", laonde mistero è sinonimo di ignoranza, o è una sua conseguenza inevitabile. E' possibile "credere", o prestar fede soltanto ai princìpi di una cultura esoterica, che non ha fondamenti nella nostra cultura-non-cultura di matrice essoterica, al di fuori delle associazioni settariche e delle società "segrete" più paradossalmente famose.
Non occorre una laurea per comprendere questi fatti, di cui chiunque si può accertare da qualunque fonte storica possibile; Copernico e Galileo erano due quasi-preti, o forse preti interi, e sicuramente massoni di alto grado; a questo genere di società, la cui dottrina contempla una conoscenza di ordine tradizionale comprensiva del modello geocentrico che a dispetto di ogni "scienza moderna" continua ad essere il modello primordiale, originale, e nondimeno l'unico assimilabile alla realtà fisica del cosmo manifesto Qui e Ora, appartiene il potere di sostituire la TEORIA alla realtà delle cose su scala internazionale per infinite generazioni, come si è visto, attraverso il programma educativo, o dovrei dire con la PROGRAMMAZIONE mentale della stragrande maggioranza dei cittadini mondiali, che avviene nel delicato periodo infantile durante il quale assieme al corpo si forma la mente del piccolo utente scientifico, e con essa il suo pensiero.
La suggestione di una simile, immane assurdità procura probabilmente incubi notturni, ma dopo lo shock iniziale subentra in un modo o nell'altro l'abitudine, per cui presto ogni Palla raccontata dai politici e da tutti gli speakers in televisione come dai preti in chiesa sarà facilmente accettata dall'utenza globale, dal momento che non esiste una Palla Più Grande di (quella che raccontano su) Questo Mondo, che si possa anche solo paragonare a una qualunque tra le tante, innumerevoli bugie che costituiscono la "verità ufficiale", il mainstream che definisce nel suo flusso una gran parte della opinione pubblica globale. Una volta accettata la Più Grande Palla Possibile, una volta che la Supposta Sfericità del presunto "pianeta" Terra è stata inculcata nella mente dello scolaro, qualunque altra cosa al confronto è una quisquilia, roba di poco conto; perchè accettare questo significa innanzitutto rin/negare la realtà delle cose, e abbracciare il principio del Falso espresso nella forma più grande possibile, quella del mondo stesso in cui viviamo.
Tant'è vero che quando arriva il momento di accettare l'idea di un Pallone ancora più grande, Immenso, come quello del
sole dipinto dall'astronomia moderna, non ci facciamo un problema di prenderlo per buono, assieme a tutto il
kit di palle girevoli del "sistema solare", e siamo già pronti per un viaggio intergalattico tra nebulose e buchi neri, nel
Vuoto Teorico in cui gravitano Palloni di proporzioni tanto incredibili quanto lo è la loro teorica distanza da Qui. E da Ora.
susankmann.com
Abbiamo contemplate, nel corso di questo blog, le figure storiche di quelli che furono i protagonisti assoluti della Farsa Astronomica messa in scena dalla chiesa di Roma, con i nomi tristemente noti di "Niccolò Copernico" e Galileo Galilei, ma abbiamo soltanto menzionato di striscio tutti gli altri, se lo abbiamo fatto, da Pitagora (fra i primi "science geeks" a confabulare sulla Grande Palla) ad Einstein, passando per Newton, l'inventore della Magica Gravità, la forza immaginaria indispensabile per giustificare tutte le assurdità del sistema eliocentrico e delle Grandi Palle rotanti nello spazio.
Dobbiamo notare anche questo, che quanti tra i "grandi scienziati" del passato e del presente che non siano implicati in qualche grado nella Questione Più Fondamentale riguardante la Figura della Terra, NESSUNO tra loro ha mai osato sussurrare qualcosa a questo proposito, che si sappia, nemmeno tra amici, o in famiglia.
Dovremmo credere quindi che anche tra le più brillanti menti dell'intera storia scientifica nessuna abbia mai brillato particolarmente per intelligenza, dal momento che quella del Piano Terreno è di fatto una realtà e non richiede altro che una certa coscienza, una intuizione istintiva, una comprensione diretta e immediata dello stato delle cose fisico di cui partecipa l'utente sensoriale e intellettuale, tutte qualità che verosimilmente appartengono a tutti i bambini prima che essi vengano obbligati dalla Scuola dell'Obbligo a CREDERE in qualcosa che di fatto non è.
A questo punto, possiamo credere ANCHE al fatto che nessuno, dal 1500 e rotti, fino ad oggi, tra i tanti cervelloni che hanno prodotte montagne di testi scientifici, fra tesi e pamphlets e saggi e libri divulgativi, alcuni destinati a diventare dei
best-sellers, come quelli di Hawkings, tra tutti coloro che hanno modellato il panorama scientifico internazionale --e oserei dire globale-- negli ultimi cinque secoli, NESSUNO ha mai nemmeno sospettato che la Questione Più Fondamentale Di Tutte indagata qui corrispondesse ad una Verità Nascosta, in quanto tale, da un
Dogma Scientifico, e che la Teoria Eliocentrica non fosse da considerarsi il fondamento di un sistema scientifico, ma di una Programmazione Massiva che ha inizio con lo stesso programma educativo dell'Utenza Globale?
Allo stesso modo, possiamo credere che la chiesa di Roma sia davvero il centro del potere assoluto, e a questo proposito sappiamo che tutte le strade portano a Roma, da che mondo è mondo, e che "Roma" è ancora e sempre il contrario di "Amor", in questo mondo-di-parole, in cui la
Vulgata è stata decisiva nell'unificazione della lingua nel Belpaese, riunito nell'ombra della croce, e destinato a parlare il linguaggio del volgo per sempre, all'oscuro degli oscuri significati della Lingua del Mistero, il Latino, che malgrado sia stata dichiarata
morta insiste a con-vivere nella nostra
misteriosa logosfera cattolica, nelle formule rituali delle cerimonie magico-cannibalistiche celebrate nei Templi dell'Ombra Eterna definiti "chiese", con le quali si decidono i destini dei piccoli ignari "battezzati" (cioè,
affondati) il cui nome viene imposto nel nome di un personaggio mitologico-parodistico del culto solare, e
portato per una vita intera fino al momento in cui quello stesso nome sarà ripetuto in un rito funebre, con il quale l'officiante richiamerà la "anima" dell'entità marchiata in origine con una data
parola, il suo stesso "nome di battesimo". In questo modo, la chiesa
possiede letteralmente le anime dei battezzati, i quali del resto sono IDENTIFICATI in società durante la loro esistenza dalle
parole che corrispondono al loro nome e cognome. In queste parole è riassunta la nostra intera vita, che ci piaccia o meno, esse definiscono la nostra così detta
identità, riportata nell'apposita CARTA che dopo il "certificato di nascita" certifica la nostra esistenza, in questo mondo-di-parole. Questo mondo in cui dei fogli di carta stampata, chiamati "diplomi" e "lauree" certificano la preparazione (o
programmazione) accademica di ognuno, che in qualche modo, e
in qualunque modo, provvederà al proprio sostentamento utilizzando foglietti di carta stampata -banconote, assegni, buoni-pasto, e oggi i nuovi "vouchers"!!!- con i quali provvederà ai pagamenti sollecitati da altri foglietti di carta stampata -fatture, bollette- in questo infinito gioco del Monopoly a cui è costretta da sempre l'utenza monetaria globale. Specialmente nel caso dell'economia e delle finanze, l'importanza dei NUMERI è ben nota a tutti. E anche in questo caso, sono dei numeri a IDENTIFICARE l'utente bancario, il proprieterio di una CARTA "di credito", il quale del resto utilizza un PIN e/o un PUK numerico per poter prelevare i suoi amati, filigranati, colorati foglietti di carta stampata con cui proseguire il gioco eterno, accumulando debito mentre utilizza il suo credito immaginario.
Potremmo infine credere anche a quanto recita la image macro pubblicata oggi dal gruppo International Flat Earth Society su Facebook:
Trad.: "I pianeti non sono reali. "Pianeta" viene dalla parola Greca "planetes" che significa semplicemente "STELLA vagante". I Romani e i Greci erano astronomi che adoravano le stelle come divinità. I Gesuiti in Vaticano, Roma possiede la NASA."
Questa ennesima "teoria del complotto" astronomica è l'unica a produrre un collegamento diretto tra l'antico culto astroteologico e il moderno Dogma Scientifico per cui l'indiscutibile, ineffabile mistero assimilato all' ente divino fu trasferito sullo scenario astronomico attraverso l'adorazione dei personaggi del pantheon Greco-Romano che rappresentavano i "planetes" visibili nel firmamento durante la notte e che, come ricorda giustamente l'autore del testo sono di fatto "stelle vaganti", i cui moti sono decisamente più palesi di quelli delle stelle non-vaganti, e secondo la scienza incredibilmente più distanti.
Come ho già avuto modo di scrivere in questa sede, l'unica giustificazione possibile di tutte le costellazioni che vengono fotografate mentre roteano attorno a Polaris ogni notte, contemporaneamente e uniformemente, è la cosmologia tradizionale che prevede un piano terreno immobile, e un "firmamento", o vòlta celeste, che rotea al di sopra di e attorno ad esso. Questo così detto modello geocentrico è lo stesso modello che vediamo fotografato puntualmente in ogni time lapse del cielo notturno, ovvero l'unico corrispondente alla realtà sensibile, visibile e fotografabile, della manfestazione fisica, che non corrisponde in alcun modo al modello -teorico- eliocentrico.
Che ci siano dei punti in comune con la Questione Religiosa è indubbio da principio, considerati i protagonisti che conosciamo come quasi-preti, e scienziati della confraternita massonica (Copernico e Galileo) alle prese con altri preti, nelle vesti di ministri e giudici di una più Alta Corte nella Grande Messinscena Storica della Questione Più Fondamentale Di Tutte, con la quale infine la Teoria Eliocentrica, che permane indiscutibilmente teorica con $ 100.000 in palio per chi sia in grado di provare la sfericità di "Terra" o i suoi presunti moti spaziali, è divenuta la Verità Scientifica che è il Manifesto del Falso, e certifica nel nostro mondo-di-parole la Ipocrisia di chiunque trascuri la Questione stessa, sostenendo l'intero universo delle magiche Palle Gravitazionali messo in moto dai giocolieri mentali della chiesa, con la loro mera indifferenza.
Trad.: "Il più orrendo strumento di oppressione mai usato"
L'idea del
mondo-giocattolo, che è rappresentata dal "globo" o "mappamondo", io temo, è irresistibile a cagione delle sue qualità archetipiche che sono relative al concetto di
Līlā, la "recita cosmica", lo
hobby divino con cui Brahman "interpreta" il mondo attraverso quella "forza creatrice" (
Māyā) che oggi equivale alla mera "illusione materiale"; e il fatto che la "interpretazione", l'
interpretare, sia una attività relativa anche alla sfera logica e critica, oltre che a quella artistica, è degno di nota nel nostro
misterioso mondo di parole, da che tutti noi ci consideriamo "persone" conoscendo l'origine di questo vocabolo e il suo sigificato originale, di
maschere teatrali, come quello dello
Ipocrita, che deriva dal termine Greco per "attore".
Abbiamo visto che chiunque conduca una ricerca metodo/logica si può giustamente considerare uno scienziato, a differenza di chi approfitta dello status conseguente al suo titolo accademico, per replicare all'infinito il ruolo del Maestro recitando una parte scritta da altri, semplicemente ripetendo nozioni, dati, regole e nomi, sequenze logiche di parole e numeri, che saranno apprese e ripetute in futuro dai suoi allievi.
Lo ribadisco, scienza è sinonimo di conoscenza, ma conoscere non significa credere, o ripetere a memoria tutte quelle nozioni scolastiche tra le quali spicca per la sua enormità le teoria delle Palle Astronomiche detta eliocentrismo; conoscere significa avere conoscenza e quindi coscienza di un dato fenomeno naturale, e visti i fatti dobbiamo ammettere che in generale questo è un mondo pieno di veri-e-propri incoscienti. La "coscienza" che deriva dalla conoscenza diretta e immediata del metodo empirico, è l'unico tipo di sapere che infine l'uomo è disposto ad accettare, sull'esempio di San Tommaso, eppure il paradosso umano è talmente vasto che un intero Mondo non basta ancora come prova della Realtà Geocentrica, fintanto che tutti i suoi abitanti vengono ammaestrati a credere nell'incredibile, e nel contempo a negare l'evidenza più innegabile, fin dalla più tenera età.
Questa immagine, pubblicata per qualche motivo proprio sulla pagina della International Flat Earth Society su Facebook
mi ha ricordata un'esperienza tecnologica ben più raffinata, vissuta nel mondo dell'elettronica ma visto con gli occhi di un "tecnico" che conosce a stento le nozioni elementari sulla corrente alternata.
Quando la mia scheda sonora esterna smise da un momento all'altro di funzionare, qualche tempo fa, non ebbi dubbi sul da farsi, e una volta scoperchiato il circuito stampato della scheda trovai il modo di sistemare l'onnipresente forcina per capelli di traverso, che facesse da ponte fra due saldature. In questo modo la scheda sonora funzionava perfettamente, quindi non avevo motivo di dubitare della efficacia della mia tecnica estemporanea, mentre nel contempo avevo l'unica nozione certa, in materia di elettronica, di non saperne un fico secco.
Il motivo per cui quella forcina inforcata di traverso lungo la scheda sonora, così come l'avevo posizionata subito, e senza teoricamente avere la benchè minima idea di quello che facevo, poteva restituirmi la funzionalità audio del computer, era relativo all'aspetto pratico, per cui ero in grado di utilizzare quella (ottima) scheda evitando di comprarne una nuova. Cosa che alla fine si rivelò inevitabile, data l'estrema instabilità del mio rimedio casalingo, ma nondimeno fu, e rimane, motivo di riflessione sulle mie, e nostre potenzialità intuitive, riguardo ogni questione possibile, che riguardi una materia che ci è familiare, o meno.
E riguardo la Terra, in particolare, la questione dovrebbe in qualche modo essere familiare per tutti noi che ci viviamo sopra.