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giovedì 7 aprile 2016

Planetario Virtuale

Nel corso di VerOrizzonte abbiamo già affrontata (anche) questa delicata questione più volte, dal punto di vista del blogger, il quale avendo il Grande Carro parcheggiato sopra il terrazzo non deve spremersi troppo le meningi per comprendere la realtà delle cose che può osservare puntualmente ogni notte, senza nemmenno allontanarsi dalla soglia di casa; da che questa è una fortuna risevata a pochi, per motivi pratici estendiamo la questione ad un pubblico teorico, che osservi il cielo da qualunque altro punto del mondo al di fuori del mio terrazzo.

Premettiamo che l'interessato non deve aver pratica di astronomia, ma nemmeno di astro-logia; questo quesito si pone come un questione immediata rivolta al lettore, che deve affidarsi esclusivamente al proprio buon senso per trarre ogni possibile conclusione che riterrà opportuna e ragionevole, o che abbia perlomeno un senso per sè stesso;
tale premessa potrebbe valere per l'intero blog, ma del resto il principio è valido per l'intera esperienza esistenziale, mentre  io qui mi accontenterei di concentrare il pensiero attorno alla questione particolare:

SE utilizzando un planetario online come ad es. in-the-sky.org


e impostando il nostro punto d'osservazione, la data odierna e l'ora desiderata, possiamo ottenere un quadro esatto  e invariabile della parallasse stellare che sarà  da noi osservabile questa notte, allora

COME POSSIAMO CREDERE DI VIVERE SU UNA DI QUESTE PALLE


Vediamo in questo caso come funziona il nostro "Programma Educativo", quando ci hanno insegnato ciò che sappiamo delle costellazioni, o "stelle fisse", che vediamo più o meno immobili ogni notte sopra le nostre teste, e tra le quali troviamo il famoso "circolo animale", o zoo-diaco, con tutti i famosi "segni astrologici" che si conoscono praticamente da sempre, per poi aggravare infinitamente la situazione con questo: che la Terra gira sul proprio asse a 1600 Km/h (all' equatore), che orbita attorno al Sole, distante 150.000.000 di kilometri, alla velocità di 30 Km al SECONDO, in un moto a spirale come quello animato qui sopra alla velocità di 500.000 miglia orarie mentre l'intero "sistema solare" sfreccia nel vuoto a 670 MILIONI di miglia orarie.

MA, DAVVERO?!?

Eppure, impostato il luogo, la data e l'ora su in-the-sky.org abbiamo un'immagine  precisa del cielo che vedremo questa notte; perchè quelle  stesse costellazioni, e i  soliti presunti "pianeti", sono sempre lì, come lo erano centinaia e migliaia di anni fa; vedremo  le stelle spostarsi lentamente in circoli attorno a Polaris, come è sempre stato, e come  sempre sarà. NESSUNO può smentire questi fatti, ma questi fatti smentiscono invece tutto ciò che ci è stato insegnato a questo proposito; non c'è modo che, nelle condizioni teoriche dettate dalla scienza ufficiale, si possa utilizzare alcun planetario di nessun tipo, perchè ovviamente la questione della parallasse sarebbe  indefinitamente più complessa,  oserei dire che sarebbe impossibile venirne a capo, e  comunque probabilmente a quest'ora dovremmo già essere nei paraggi del pianeta Pandora, diretti verso l'Isola Che Non C'è.
Non di meno, questa è la versione ufficiale dell'Universo, insegnata nelle Università.

L'intero Firmamento ruota attorno alla stella più luminosa di Ursa Minor, Polaris, la "stella polare";
"una sola spiegazione possibile per immagini come queste"

Allora mi chiedo, come può un astonomo CREDERE ad un planetario, se già CREDE al modello animato di cui sopra? Non è abbastanza ovvio per CHIUNQUE che le due cose sono del tutto incompatibili, inconciliabili, che è impossibile osservare sempre lo stesso quadro sopra di noi se l'intero "sistema" sta compiendo quell'assurda quantità di moti a quelle velocità affatto incredibili, e in teoria dovrebbe compierlo da sempre, rendendo quindi impossibile anche il riconoscimento di una singola "costellazione" fissa già da principio, nella più antica antichità possibile e immaginabile?

Ogni planetario quindi è una prova valida della invalidità di ogni altra cosa riguardante la materia astronomica; se  possiamo prevedere con assoluta certezza quali "stelle" e quali "pianeti" vedremo questa notte, OVVIAMENTE il nostro punto d'osservazione NON può essere su NESSUNA delle suddette palle vorticanti attorno al pallone solare sparato dal "big bang" nel vuoto mentale dell'utenza globale.
E per quanto mi riguarda, io non escludo soltanto la presunta palla di Terra; su NESSUNA di quelle palle infatti sarebbe mai possibile vedere nulla di simile a quello che puntualmente vediamo ogni notte, da sempre.

Come si è visto prima, il fattore umanistico è essenziale nelLa Questione Più Fondamentale Di Tutte trattata in questo blog, e quell'inevitabile, profonda crisi di DISSONANZA COGNITIVA che affligge il globularista cronico di fronte alla realtà geocentrica delle cose non è una cosa da poco; poichè nel momento in cui ci veniva "insegnato" che la Terra è una trottola sferica gigante, noi tutti eravamo CERTI che non fosse così, come lo siamo adesso se soltanto diamo retta al nostro istinto anzichè lasciare che le memorie scolastiche sostituiscano la nostra realtà. Ma come disse quel tale, una bugia ripetuta a lungo, e da tutti, finisce per diventare una verità, così infine quella particolare "verità teorica" oggi corrisponde alla realtà della scienza astronomica, affatto distinta da quella cosmica, cioè nell'Ordine Naturale Delle Cose.
Una volta soppressa completamente la capacità di ri-conoscere immediatamente (privi di alcun medium di alcun tipo, spiritici compresi) la realtà Naturale e Mondiale del nostro habitat, cosa che io presumo viene accettata in quanto mera abitudine mentale, senza particolari sforzi per farla credere, nè per esser creduta da tutti, nel corso del tempo la questione viene dimenticata in quanto tale; la Questione Più Fondamentale Di Tutte alla fine non è altro che una nozione tra le tante, come i sette re di Roma e la tabellina del nove.
Quando questo "sortilegio mnemonico" è stato operato su un soggetto mentalmente debole -e instabile- come un bambino, lo stesso soggetto da adulto è ancora sotto il suo effetto, inconsciamente; se e quando la Questione Più Fondamentale riaffiora come tale, con tutti gli inevitabili dubbi conseguenti alle assurdità della Teoria Eliocentrica, esiste una sorta di "resistenza", una callosità mentale che lo rende refrattario, seguendo un falso-istinto creato da quella "certezza scientifica" che sappiamo essere intieramente fondata sulla teoria.
Il fatto di aver abbandonata durante l'infanzia la fede nella propria capacità di percepire la realtà naturale nella sua espressione più estesa, dell'intero universo osservabile, accettando in cambio  tutte le Grandi Palle Astrali a sostituirla, tende ad ostacolare a mio parere il saggio ritorno sui propri passi per scoprire almeno che non li abbiamo compiuti da noi, quando a malapena sapevamo camminare; che ci hanno condotti per mano, o ci hanno trascinati, o ci hanno spinti in questa infernale fantasia astronomica.
Quella che chiamano "dissonanza cognitiva" è già stata INDOTTA nella mente del piccolo utente astronomico, in tenera età, creata dalla più ovvia dissonanza possibile, quella tra ciò che gli veniva fatto credere, e ciò che esperiva quotidianamente, in ogni momento della sua vita, in qualunque punto di questo piano stazionario chiamato "Terra"; ora il solo pensiero di doverci "tornare sopra", come si dice, è spiacevole, e come sappiamo bene si evita volentieri. Ma dopo cento e più articoli su questo argomento, possiamo ben dire di esserci fatta una chiara idea del motivo per cui si evita di tornarci sopra, in generale: perchè credere in certe cose a 6 anni è un conto, e continuare a crederci a 60 anni è tutt'altra cosa.

Anche la astro-logia, nel suo piccolo, fa la sua parte; come si può anche solo immaginare  infatti che la gente insista a nascere sotto questo e quel segno del solito vecchio "zoo-diaco", in una simile parata di circonvoluzioni compiute dalle Grandi Palle Astrali a velocità impossibili, le quali dovrebbero andare avanti da sempre, e sicuramente anche da prima che si inventassero gli oroscopi?

Chi considera questo quesito insolvibile, dovrebbe chiedersi come può la medesima fonte di questa risibile "conoscenza" diffondere dati e informazioni che sono tanto patentemente contrastanti tra loro, ma allora si pone una domanda ancor più essenziale, ovvero: come si può credere innanzitutto che la gente CREDA a tutto questo, ad affermazioni che contrastano non soltanto fra loro, e il nostro possibile "buon senso", ma con tutto ciò che è positivamente e immediatamente apprezzabile, attraverso i nostri sensi?
E la risposta purtroppo la conosciamo tutti: non si tratta di "credere" che la gente ci possa credere o meno, basta "educarla" a farlo già nei suoi primi anni di vita, quando ancora crede alla cicogna, a Babbo Natale, e ad un Uomo Nero che non è Barack Obama.
ALLORA, e soltanto allora, ogni inevitabile DUBBIO che potrebbe sorgere in un soggetto anche solo  leggermente più adulto, si può eludere con l'unica dimostrazione possibile di un "pianeta Terra" sferico (e non peroide, come si dice che sia), e rotante:


"Il più orrendo strumento di oppressione mai usato"

 Ma Qui, e Ora, tutto considerato, CHI tra noi ha ancora voglia di giocare con il mondo-giocattolo?

Non è possibile trovare un compromesso tra il "buon senso", la nostra percezione immediata, la nostra consapevolezza istintiva, e le Grandi Palle Astronomiche, da che queste sono disposte in un meccanismo teorico scientifico estremamente rigido, immutabile, di natura dogmatica, indiscutibilmente vero; non è possibile quindi che le Grandi Palle Astrali esistano, e con esse esistano informazioni (segrete, mai divulgate al pubblico) che siano un poco meno incredibili di quelle note, a riguardo della cosmologia terrestre e del così detto universo, magari con delle velocità più moderate, o delle distanze meno inestimabili di quelle stampate sui libri. Se si accetta la Grande Palla Di Terra, è inevitabile l'intero Pallodromo Cosmico, con ogni singola assurdità che esso comporta.

Se non bastano ancora i nostri sensi, compreso quello che si dice "buono", per comprendere la realtà dei fatti che costituiscono la nostra natura terrestre, è mai possibile che non bastino TUTTE LE STELLE del cielo a convincere l'utenza astronomica globale del fatto che questo piano in fondo ai cieli è completamente fermo, come è sempre stato?

Abbiamo già affrontata la questione varie volte, e come si è visto lo stesso quesito se lo sono posti persino gli "americani":

LA MIA DOMANDA E' QUESTA: se la Terra gira a 1,000 miglia orarie
mentre orbita attorno al sole a 66,000 miglia orarie 
mentre il sole sfreccia attraverso lo spazio a 450,000 miglia orarie
PERCHE' LE COSTELLAZIONI NON SONO MAI CAMBIATE IN MIGLIAIA DI ANNI?


Questo l'ho ri-pubblicato qui il 10 Febbraio; per quanto ne so la domanda è ancora valida, e lo sarà fintanto che non si troverà una risposta, presumibilmente anche nel prossimo millennio, se mai qualcuno la ponesse ancora; ma il solo fatto che un americano si interroghi a questo proposito dovrebbe rendere perlomeno l'idea di quanto sia OVVIA questa irreparabile incongruenza, tra tutto ciò che ci è stato insegnato, e tutto quello che sappiamo, o dovremmo sapere. O perlomeno vedere.

P.S.: e poi a cosa diavolo dovrebbe servire questo


(Planisfero* Philips con le principali stelle visibili per ogni ora dell'anno)
per chiunque viva ad una latitudine tra i 46.1/2 e i 56 .1/2 Nord 
di quella pallina blu:


*) Planisfero "astrale"; per gli anglofoni questo è sottinteso dal momento che soltanto quello astrale viene detto "planisphere" mentre ciò che noi chiamiamo "planisfero" per loro è una "world map" (mappa del mondo), quindi non c'è modo di sbagliarsi... per loro.

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