Trad: "CAPITOLO VII - La Realtà
LO INDUISTA dice: "Se Dio volesse nascondersi, Dio sceglierebbe l'uomo per nascondervisi."
Quello è l'ultimo posto in cui l'uomo cercherebbe Dio.
Quello è l'ultimo posto in cui l'uomo cercherebbe Dio.
Il problema con le masse dell'umanità oggi è che cercano
di diventare qualcosa che è già dentro di loro.
di diventare qualcosa che è già dentro di loro.
Cerchiamo e ricerchiamo Dio ovunque fuori da noi stessi,
partecipando a innumerevoli conferenze, incontri, gruppi;
leggendo innumerevoli libri;
partecipando a innumerevoli conferenze, incontri, gruppi;
leggendo innumerevoli libri;
guardando a insegnanti e personalità e leaders, quando per
tutto il tempo Dio rimane dentro di noi. Se l'umanità la
smettesse di provare e accettasse quello che è, sarebbe
presto perfettamente cosciente della Realtà."
tutto il tempo Dio rimane dentro di noi. Se l'umanità la
smettesse di provare e accettasse quello che è, sarebbe
presto perfettamente cosciente della Realtà."
Come il lettore di VerOrizzonte sa bene, il mio percorso gnostico ha avuto inizio qualche tempo fa, e fino al novembre del 2015 non mi ero mai interessato attivamente alla Questione Più Fondamentale Di Tutte che viene indagata in questo blog, dove si ri-conosce l'esattezza inconfutabile del modello geocentrico con un Piano Terreno dalla superficie livellata e stazionaria, rispetto alla errata, surreale "verità scientifica" che ci vuole tutti abitanti di una Grande, Grande Palla di Terra roteante ad una velocità media di 1000 Km orari in un vuoto teorico.
Ho trascorso interi anni della mia esistenza, a cavallo tra i millenni, rinchiuso solo in una stanza (cioè, in ombra!!) in compagnia dei libri (quelli di carta!=), del mio vecchio tower con una connessione via modem esterno, e del mio unico Beniamino (R.I.P.) alla ricerca dei frammenti perduti di ogni possibile verità sepolta dalla polvere dei tempi nella Logosfera Cattolica, e non chiederei di meglio che poter condividere il frutto di cotanta ricerca, che all'epoca fu riassunto in un libro Senza Titolo, e tutt'ora senza lettori. Ma come si può pretendere di diffondere la "gnosi", un sapere talmente prezioso che gli fu conferito il nome più altisonante e più eufonico, per quanto maccheronizzato, a definire la sua elevazione rispetto al piatto (ma globaleggiante) panorama desolante della cOltura generale moderna, come si può anche solo menzionare una sola sillaba (in part. "gno") della conoscenza vera-e-propria, sapendo che oggi la stragrande maggioranza dei cittadini alfabetizzati sono fermamente convinti di abitare su una trottola elissoidale oblata rotante nel vuoto?
Per questo, la Questione maiuscola che riguarda la Eterna Realtà Geocentrica, opposta alla Incredibile Teoria Eliocentrica, è divenuta con questo blog la Questione Più Fondamentale Di Tutte, e l'unico oggetto attuale -Qui, e Ora- della mia infinita ricerca.
Secondo Treccani.it,
"gnòṡi s. f. [dal gr. γνῶσις «conoscenza», der. del tema di γιγνώσκω «conoscere»]. – Nello gnosticismo, la conoscenza rivelata delle cose divine; anche, l’intera corrente di pensiero religioso dello gnosticismo."
Abbiamo visto in apertura qual'è l'approccio "alternativo", induistico alla "cosa divina", e che ci crediamo o meno quella forma di divinità che possiamo ri-conoscere soltanto in noi stessi infine sarà anche l'unica che ci sarà concesso di ri-conoscere durante questa esperienza chiamata "vita"; infatti se mai un giorno (lontanissimo) si dovesse rivelare una "entità divina" distinta dall'essere umano, e quest'ultimo fosse in grado di ri-conoscerla attraverso la propria intuizione, la propria intelligenza e naturalmente con i propri sensi, infine sarebbe quella la "rivelazione divina" per chiunque ne partecipasse, non tanto la epifania in sè quanto la capacità dell'uomo di ri-conoscerla come tale, e questo rimanda ovviamente al concetto della parùsia, un altro sofisticato ideale classico, paragonabile al principio del logos, che fa da spartiacque tra il pensiero filosofico e quello religioso, anche se in genere causa soltanto una estrema torbidità nella mente dell'utenza moderna.
Per quanto mi riguarda, non è il caso di tirare in ballo argomenti delicati come la parusìa, ovvero la "presenza divina" per come la si può definire -sempre molto maccheronicamente- nel contesto di una dottrina "gnostica", quando con ogni probabilità ci rivolgiamo ad un pubblico il quale, lungi dall'essersi dedicato alla "cosa divina" durante i decenni della sua età adulta, permane fermamente convinto -e talvolta finanche inamovibile- di poter restare in piedi, di poter camminare, e addirittura vivere su una Grande, Grande Palla rotante alla media di 1000 Km/h sospesa nel vuoto. Come si suol dire, in questo caso è meglio fare un passo alla volta, cautamente; e questo blog rappresenta per me il primo passo, mosso con l'unico intento di poter condividere con il mio lettore la conoscenza della realtà cosmica e cosmo-logica di questo Piano Terreno, per come si è conosciuta dall'inizio dei tempi fino al 1500, e ri-svegliare la sua coscienza affinchè ne ottenga l'unica possibile vera consapevolezza, che non proviene mai da alcuna fonte esterna ma è una cosa interiore, recondita e viscerale, che partecipa più del nostro "subcosciente" che non di questa realtà "superficiale", vissuta nella dimensione materica della manifestazione; si tratta sempre e soltanto di RI-conoscere qualunque cosa e tutte le cose, questo è l'unico principio valido di una "gnosi" che per la sua stessa natura -distinta dalla mera "conoscenza" essoterica evoluta nella Logosfera Cattolica- deve saper ri-conoscere da principio quel "nascondiglio divino" menzionato dall'anonimo autore del ritaglio di cui sopra.
"Dio" conosce questo mondo, e non ha bisogno di una sola parola per sapere che questa Terra è piana, e immobile in fondo ai cieli; allo stesso modo lo può ri-conoscere anche un bambino quando la sua mente è ancora intatta, fintanto che non è stata corrotta da tutte le profanità scolastiche a cui sarà obbligato.
Se fosse costretto, il Grande Architetto che ha progettato questo mondo di forme frattali, a dar prova di tali fatti in favore della mente inferiore, ma piuttosto elastica, del suo creaturo antropoide, ricorrerebbe senz'altro all'unica vera Scienza Esatta, alla Pura Logica espressa nella astrazione matematica, la quale non ammette errori, ed elude ogni opinione umana; e come si è visto più e più volte nel corso di questo blog è proprio la matematica a PROVARE con esattezza infallibile la realtà geocentrica, e a SMENTIRE definitivamente la teoria eliocentrica, con argomenti che si possono contrastare soltanto con la completa pazzìa, cioè con l'opposto della ragione, e della logica ineffabile espressa nei numeri e nelle figure geo-metriche.
Per chi si ostina, nella sua presunta "età della ragione", a considerare ancora validi quei paradossali, assolutamente INCREDIBILI dogmi scientifici appresi durante l'infanzia e la gioventù, che rin/negano ogni cosmologia mai concepita dall'alba dei tempi in favore della relativamente moderna Teoria Eliocentrica "copernicana", e i cui modelli astronomici sono tutti indistintamente sbugiardati dal mero buon senso (V. la questione del Grande Carro sul mio terrazzo) e dai cinque sensi in generale, mentre gli stessi dati inconfutabilmente esatti della scienza moderna -quelli numerici- che dovrebbero supportare tali modelli sono tutti indistintamente validi per smentire con precisione matematica ogni singolo punto dell'Universo Teorico insegnato nelle università, a partire dalle più elementari applicazioni della geo-metria (ovvero, dalle misurazioni delle distanze in relazione a ciò che si vede, e che NON si dovrebbe vedere sulla Grande, Grande Palla), per colui non è nemmeno possibile credere in un dio, fermo restando che si tratterebbe sempre e soltanto di una questione di fede; non sarebbe possibile per un simile individuo ri-conoscere alcunchè di sè stesso, perchè la sua stessa id-entità è definitivamente, e irrimediabilmente mutilata della sua natura simbiotica in relazione a questo ambiente naturale, questo scenario in fondo ai cieli che chiamiamo "Terra". Per questo motivo forse oggi c'è tanta gente disposta a credere nell'esistenza di "esseri alieni", provenienti da un teorico "spazio esterno" di cui non si conosce l'inizio nè la fine -- perchè non c'è modo di conoscerli. Questi "alieni" esistono, e sono tutti Qui, Ora; sono miliardi di alieni "globularisti", talmente alieni a questo mondo che non sono nemmeno in grado di riconoscere immediatamente, istintivamente la sua stessa realtà fisica, e si affidano completamente alla memoria di nozioni apprese in passato dai libri di scuola, come unica possibile "prova" di una realtà destinata da principio a permanere nella Sfera Teorica.
Per chi si accontenta, basta un saltello della durata di un centesimo di secondo, come si è visto già all'inizio del blog, per provare con assoluta certezza che questa Terra non si muove, e non si è MAI mossa, e come si sa per questo blogger basta una sola occhiata al cielo notturno, e al solito Grande Carro parcheggiato proprio qui sopra, per avere una prova incontrovertibile, e indubitabile, di quei fatti che annichiliscono tutte e tutte in una volta le scempiaggini astronomiche insegnate nelle scuole; al contrario, per gli ALIENI TERRESTRI non basterebbero mille salti, mille salite nella stratosfera -me nemmeno nella termosfera- e mille osservazioni telescopiche, nessuna evidenza mai sarebbe sufficiente a riportarli "con i piedi per terra", specialmente se -come è di gran moda oggi- è nata nel frattempo una "passione" per il fenomeno "UFO" e per la vana ricerca di una "intelligenza extra-terrestre" in uno spazio squisitamente teorico, che non potrebbe essere fondata sulla realtà inamovibile, e piana, di questa Terra.
Ricorriamo ancora a Treccani.it:
alièno
Vocabolario on line
alièno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. alienus «altrui»]. –1. agg.
a. letter. Di altri, che appartiene ad altri: fece guerra con le armi sue e non con le a. (Machiavelli). Quindi anche (non com.), diverso, estraneo: non mi pare a. dalla materia discorrere ... (Machiavelli).
b. Che rifugge da qualche cosa, contrario, avverso: essere a. da compromessi; sono a. dalle discussioni inutili; era un giovine pacifico e a. dal sangue (Manzoni); non essere a. da una cosa, esserci disposto, propenso: non sono a. dal credergli.
2. s. m. Nel linguaggio fantascientifico, per lo più al plur., gli abitanti di un altro pianeta, di un altro sistema, di un’altra galassia; in senso fig., chi è diverso rispetto a un ambiente, a un contesto sociale e sim.: in mezzo a quelle signore snob è proprio un’aliena; nell’ambiente accademico si sentì sempre un alieno.
E' vero quindi che gli Alieni esistono, e che sono ovunque, intorno a noi; l'alieno infatti è estraneo nel suo proprio habitat naturale, alieno alla consapevolezza della propria natura a livello cosmico, e cosmo-logico; è "avverso" alla realtà naturale, a quello stesso Ordine che diede nome al "cosmo", il quale è opposto alle farneticazioni scientifiche che oggi servono da modelli universali; e infine, è di fatto l'abitante di un "altro pianeta", credendosi da sempre abitante di un "Pianeta" (o girovago) in primo luogo, quando è la sua stessa coscienza a suggerire l'impossibilità di oggetti simili a "pianeti", "sistemi" (solari) e "galassie" in un impossibile "vuoto spaziale".
Infine è in questo modo che il "mito moderno" dell'ufologia ha parzialmente sostituito e adombrato il mito classico, o "tradizionale" degli dèi, sostituendo quegli stessi dèi creati dall'uomo con delle entità affatto ignote, "aliene", appunto, che oggi per molti rappresentano i "creatori", gli artefici della razza umana, nel contesto ultra-materialista della cOltura Occidentale moderna. Così, mentre Evemero a suo tempo fece del suo meglio per rivelare la natura umana degli dèi, oggi possiamo soltanto sperare di mostrare la natura aliena dell'uomo, del cittadino moderno, dell'utenza globale, all'umanità stessa, e ripercorrendo a ritroso il percorso della sua devoluzione a questo frangente di materialismo supremo, di gravità schiacciante, proprio attraverso il "mito moderno" ufo-logico abbiamo una speranza di rinvenire una scintilla di quella rara "intelligenza" che altrimenti si continuerebbe a ricercare soltanto nel vuoto infinito dello Spazio Teorico, con i medesimi risultati che si sono sempre ottenuti.
Per questo poi non soltanto si stampano cose simili, ma c'è una buona probabilità che la gente le legga; e ci creda:
Per questo poi non soltanto si stampano cose simili, ma c'è una buona probabilità che la gente le legga; e ci creda:
Trad. "Viamo in un ologramma disegnato dagli alieni, dice uno scienziato della NASA | MessageToEagle.com
Condividete questo: MessageToEagle.com - Chi dice che non ci sono scienziati dalla mente aperta alla NASA? Uno scienziato NASA suggerisce che viviamo all'interno di un ologramma creato da..."
gli "alieni"? Certamente; l'articolo è accessibile su http://www.messagetoeagle.com/we-are-living-in-a-hologram-designed-by-aliens-says-nasa-scientist/
Ma non credo che lo leggerò.
Condividete questo: MessageToEagle.com - Chi dice che non ci sono scienziati dalla mente aperta alla NASA? Uno scienziato NASA suggerisce che viviamo all'interno di un ologramma creato da..."
gli "alieni"? Certamente; l'articolo è accessibile su http://www.messagetoeagle.com/we-are-living-in-a-hologram-designed-by-aliens-says-nasa-scientist/
Ma non credo che lo leggerò.
Un enorme grazie a te per la preziosa condivisione (ogni tanto è giusto ricordarti che non sei solo). E un pensiero affettuoso, in ricordo di Beniamino.
RispondiEliminaGrazie a te E.B., è bello sapere che non ci sono solo alieni globaleggianti attorno a me... e per l'affetto =)
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