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domenica 11 settembre 2016

Shampoo contro il pensiero


Per il lettore non-anglofono, segue la traduzione del breve articolo

"I ricercatori della University of North Carolina hanno scoperto che quando la dietanolammina (DEA), un composto utilizzato come emulsionante in molti shampoo, viene a contatto con la pelle delle femmine di topi gravide, interferisce con il normale sviluppo cerebrale dei loro cuccioli. La DEA blocca l'assorbimento del nutriente colina, essenziale per lo sviluppo del cervello.
Inoltre, il composto chimico più comune negli shampoo è il dodecilbenzensolfonato sodico lineare. Il benzene è un elemento responsabile della sindrome mielodisplasica, spesso un precursore della leucemia e molti tipi di cancro.
Gli shampoo più comuni contengono 1,4-diossano, un cancerogeno altamente tossico. Secondo la California Environmental Protection Agency (Agenzia per la Protezione Ambientale della California, NdT), lo 1,4-diossano è una causa nota di cancro e può essere tossico per il fegato, il sistema respiratorio e nervoso. Lo Environmental Working Group (Gruppo di Lavoro Ambientale, NdT) ha affermato inoltre che lo 1,4-diossano è un contaminante delle falde acquifere."
Il fatto che gli shampoo "più comuni" possano interferire con lo sviluppo del cervello, al di là della possibilità che siano una causa del cancro, è qualcosa che non mi stupisce affatto. Io sono un convinto Anti-Automobilista, avendo conseguita regolarmente la patente di guida soltanto per gettarla nel secchio un decennio dopo, al momento di doverla rinnovare, senza averla mai utilizzata per guidare uno di quei catafalchi a scoppio che la gente porta in giro per le strade; una tonnellata di ferro a testa, per portare a spasso 70-80 chili di idiota patentato. Bruciando benzina.

Certe cose non si possono giustificare soltanto con l'assenza di alternative "sostenibili", o semplicemente "ragionevoli"; i criminali-contro-l'umanità, proprietari delle aziende automobilistiche, dei pozzi e delle raffinerie di petrolio, non sarebbero poi tanto criminali se non avessero l'umanità intera come complice, volontario e consapevole, questo lo sappiamo tutti, ma il motivo per cui miliardi di automedonti continuano imperterriti non soltanto a guidare, ma a comprare ogni anno miliardi di carretti a scoppio in nuovi modelli, è qualcosa che va ben oltre il limite che io -in quanto abitante di questo mondo inteso come "habitat naturale"- sono disposto a tollerare.

Per questo, vivo da decenni in uno stato di completo dissenso, avendo a che fare con gente che apparentemente è dotata di intelligenza, di sentimenti, della parola e di ogni qualità superficiale o estetica dell'essere umano ma che, utilizzando regolarmente una simile mostruosità antidiluviana della meccanica senza avere mai nemmeno provato a fare un "esame di coscienza" a questo proposito, difetta di un quid che è a mio parere indispensabile per discernere l'uomo da un qualunque (altro) grande primate. 
L'unica scelta giusta in questo caso è la MIA, e conosco ben pochi altri individui che l'abbiano compiuta al momento giusto.

 Quando si parla di "istinto", si parla di vita e di morte, non di quisquilie; il mio istinto mi dice che rimanendo per qualche minuto (6-7) in un luogo chiuso assieme ad una automobile (a benzina) in funzione, l'umanoide tende a morire; questa mia impressione è stata ripetutamente comprovata da vari casi di suicidio, come quello riportato dalla rivista Neozelandese Craccum in questo articolo, dove il testimone ha avuta la rara occasione di osservare la scena del crimine: 

"Quando un mio conoscente si uccise usando i gas di scarico, era talmente sfigurato che la polizia non permise alla famiglia di vedere il corpo. Tutti i capillari del suo volto erano esplosi , i bulbi oculari scoppiati e la sua lingua era talmente gonfia che protendeva dalla sua bocca mantenendo la mascella in una posizione totalmente innaturale." (http://www.scoop.co.nz/stories/HL0003/S00026.htm)

Questo dunque è ciò che causa una alta concentrazione di monossido e diossido di carbonio, i quali costituiscono una parte dei 'gas di scarico' delle automobili. Nello stesso articolo si dice che:
"Il monossido di carbonio si lega con le emoproteine (specialmente l'emoglobina) nel sangue. E' più forte dell'ossigeno nel legarsi alle emoproteine e una volta creato il legame, non le lascia più. Nel tempo, la concentrazione di monossido di carbonio nel sangue diviene molte volte superiore a quella della concentrazione nell'aria. Una concentrazione di 5 parti per 1000 di monossido di carbonio nell'atmosfera causa una deficienza del 75% dell'ossigeno nel sangue in un periodo tra 2 e 15 minuti. A causa della carenza di ossigeno la morte avviene per asfissia -cioè, mancanza di ossigeno nel sangue. Inoltre il monossido di carbonio  è un intossicante diretto nella risposta respiratoria mitocondriale; ovvero, interferisce con la respirazione automatica. L'organo più sensibile ai danni da monossido è il cervello. Se la vittima di un avvelenamento da monossido di carbonio viene salvata, i danni cerebrali possono progredire in un periodo da 2 a 4 settimane. Alcune cellule, chiamate cellule piramidali, nella porzione cerebrale dell'ippocampo, possono morire diverse settimane dopo. La vittima potrebbe ristabilirsi completamente dopo un anno o più."
(http://dmmoyle.com/simeans.htm -- Trad. mia, enfasi aggiunta) 

Questo trattamento è riservato a tutti i cittadini, in part. ai residenti in zone ad alta intensità di traffico stradale; e ne scrivo da una piccola città del Nord Italia che (secondo le stime di qualche anno fa) era seconda soltanto a Milano per inquinamento atmosferico. Questo è probabilmente il motivo per cui oggi scrivo un blog sulla Realtà Geocentrica opposta alla Teoria Eliocentrica, ma è altrettanto probabile che non sarei costretto a farlo, se la situazione globale non fosse quella che è.
(Perlomeno, io NON guido automobili, e NON lo farò mai in questa vita. E' una delle poche cose di cui vado fiero, e come diverse altre è una cosa che NON faccio.)

Forse dunque è per questo motivo che si dirotta l'attenzione del pubblico sui presunti pericoli del "particolato", che causerebbe il cancro e altre gravi patologie; mentre nel frattempo esso è già abbastanza stordito dalla sua condizione di asfissia urbana controllata che si può bere qualunque cosa, e non solo le più incredibili fole ma anche del buon vecchio alcol, solo per tirarsi un po' sù...
Il bersaglio principale è sempre l'organo pensante, il cervello dell'utente medio: intossicato dal proprio cibo (in part. dal glutine e dai cadaveri), dall'alcol, dal caffè, dallo zucchero raffinato, dalle sigarette, dallo shampoo, dal sapone, dall'acqua che beviamo e dall'aria stessa che respiriamo nei centri cittadini, imbottito di facezie irrilevanti e inutilità pura proveniente da ogni mass-medium possibile e immaginabile, un oceano di informazioni spurie e/o ridondanti, perlopiù di fantasie malate propagandate a livello globale, in forma di intrattenimento o di insegnamento, indifferentemente. Questo bersaglio mentale viene puntualmente e costantemente colpito da bordate provenienti da ogni fronte, e alla fine esso cede, divenendo parte attiva del sistema a cui è sottoposto da principio; così l'innocuo utente della strada diviene conduttore, con patente di uccidere indisturbato, in maniera anonima, nel caos del traffico cittadino quotidiano; un imbecille patentato, una unità nelle cifre statistiche. Chi mangia, è abituato a mangiare tessuti animali che acidificano il suo sangue e creano le condizioni ideali per coltivare le peggiori malattie esistenti; chi beve, oltre all'acqua fluoridata o cloridata non disdegna un goccetto di carburante malgrado l'alcol sia la peggiore in assoluto fra le sostanze d'abuso; chi si erudisce impara le Grandi Palle Universali insegnate all'Università, chi non lo fa subisce le conseguenze della propria ignoranza soprattutto per mano dei più dotti, e a quanto dicono, in primo luogo, dai Più Sapienti "Illuminati"... Non c'è scampo... Apparentemente.

Per quanto mi riguarda ogni automobilista al mondo non è altro che la mente all'interno di un mostro meccanico; e visto cosa espira quel mostro, non posso abbassarmi a considerare quella mente "umana" a tutti gli effetti. Puoi avere tutti i diritti di avvelenarti dalla mattina alla sera, a partire dal caffellatte del mattino fino al cicchetto del dopocena, ma lo scorreggiamento mortale della tua nuovissima e lucente (o peggio, vecchia e cadente) macchina con motore a scoppio non è evidentemente qualcosa di tollerabile in nessun senso, a partire una base biologica, chimica e organica, ad una percezione istintiva delle cose, fino ad una critica ragionata del concetto fondamentale, essa fallisce su tutta la linea, e non si può definire altrimenti se non come un aborto che è stato accettato e accolto in seno all'umano consorzio solo per volere del "complesso militar-industriale". Il "mito dell'automobile" è soltanto una piccola parte, una fiaba moderna all'interno del Grande Disegno messo in opera dal Grande Architetto, che come abbiamo visto nei capp. precedenti è vecchio almeno quanto l'uomo (!). Ma come ho già scritto tempo fa in un altro post su un altro blog, questa è una Vergogna maiuscola in un mondo vergognoso, e una delle più emblematiche di quest'epoca sciagurata chiamata appunto "Kali Yuga", o "età del ferro" dagli Induisti. 
A quanto dicono qui, ne avremo ancora per 424.000 anni circa; ma non credo che io potrò resistere tanto a lungo.

Sherlock Stu pubblica questo su Facebook:


"Senza il governo chi costruirebbe le strade?
Senza l'oppressione delle tecnologie
da parte del governo, saremmo già evoluti 
ben oltre il bisogno delle strade decenni fa."

E credo che anche dalle sue parti le strade servano soprattutto a guidarci delle auto sopra, anche se lo fanno sull'altro lato della carreggiata...

Ora, essendomi inimicati tutti gli automobilisti del mondo (ma non è certo uno scontro ad armi pari, contro un pedone) mi sarò giocata una fetta del pubblico di VerOrizzonte, proprio quando mi apprestavo a festeggiare il mio primo euro guadagnato vendendo parole... E presto non mi  resteranno altri amici che i miei A-mici


e niente amiche, oltre le solite, dolci pollastrelle


Ma non smetterò certo di scivere per questo; me ne farò una ragione, come sempre.

Infine, come ricorda ancora Sherlock:


Trad.: "Non puoi scrivere 'sanità' senza THC"

Il gioco-di-parole si perde nella traduzione, ma il senso della frase rimane perfettamente intatto.

Ma per concludere degnamente questo post "controcorrente", voglio incollare questo commento ad un video sul tema del geocentrismo pubblicato su YouTube:


In cui l'Eliocentrista Coatto Mr. Berger scrive: "LA TERRA E' UN GLOBO, FOLLI STUPIDI IGNORANTI PUERILI SCIOCCHI A BASSO QUOZIENTE INTELLETTIVO!!! QUANTO INCREDIBILMENTE SCIOCCA E STUPIDA DEVE ESSERE DIVENTATA UNA PERSONA ANCHE SOLO PER DUBITARE CHE LA TERRA NON E' UN GLOBO...!!! VOI TERRAPIATTISTI STATE PER ESSERE COSI' INCREDIBILMENTE VISTI COME I PIU' SCIOCCHI  E STUPIDI... E IO POSSO ASSICURARVI CHE LA TERRA E' UN GLOBO... SEMPLICEMENTE PERCHE' IO HO UN CERVELLO...!!!!" (SIC!!!)

Se questo tizio ha un cervello, noi terrapiattisti possiamo solo chiederci a chi appartenesse prima, dove lo tenga conservato, e cosa intenda farsene. Probabilmente un carpaccio...
In ogni caso, questo per me è un nuovo, grande Manifesto del Geocentrismo.
Quindi, Grazie, Mr. Berger. Davvero molto convincente.
Chissà che marca di shampoo usa?

4 commenti:

  1. Ho sempre provato particolare simpatia per coloro che rifiutino la guida o, per meglio dire, tutto quanto consegua da tale attività, che, in sé, sarebbe forse accettabile e sicuramente talvolta utile; neanch'io guido volentieri (anzi, è la cosa che in assoluto faccio più raramente), ma, come se non bastasse in sé tale forma di "eccentricità", aggiungerò gli altri m'abbiano sempre ritenuto "strano" (derivandone diffidenza come per ogni cosa che non si comprenda) per il fatto sia cresciuto in un'autoscuola (attività di famiglia che spero si possa chiudere entro pochi anni).
    Ciò che maggiormente ho sempre tentato di contrastare, è stata l'assoluta superficialità con cui i corsisti affrontino la preparazione degli esami: praticamente nessuno è minimamente interessato ai programmi, tanto meno ad acquisire quelle regole di condotta che potrebbero farne degli automobilisti coscienziosi nei propri ed altrui riguardi; quanto alla psicologia viaria, l'italico grado di arretratezza è semplicemente disarmante.
    La sola cosa che interessi ai corsisti, ed anche a coloro che debbano semplicemente rinnovare il proprio permesso di guida, è raggiungere l'obiettivo col minimo sforzo, non ultimo dal punto di vista economico, non riconoscendo assolutamente quanto ne comporti sostenere i costi d'un'attività imprenditoriale molto più onerosa rispetto a tante altre attività commerciali (personalmente, credo che le autoscuole non continueranno ad esistere - almeno come sono esistite fino ad oggi - per un numero considerevole di anni); naturalmente, quando si tratti di recarsi in una concessionaria per acquistare una nuova auto per sé o per i figli, non c'è crisi che tenga e si spende piuttosto allegramente qualsiasi cifra, senza contare i costi legati a carburante, assicurazioni e quant'altro (proprio poche sere fa, ho raccolto lo sfogo di una donna che si lamentava dei turni che debbano fare in famiglia - composta da quattro persone -, giacché "le auto sono soltanto tre"!!!).
    Sembra che poche cose assicurino un senso di superiorità, perfino onnipotenza, come porsi alla guida di un mezzo (camionisti e motociclisti riferiscono ugualmente tali vissuti di "libertà" ed "acquisito controllo sulle proprie vite" finché possano premere l'acceleratore).
    Di fatto, trovo che i momenti migliori per capacitarsi di quanto le città potrebbero divenire più vivibili a costo d'una rinuncia collettiva alle automobili, siano la sera di Capodanno o quelle che precedano la pulizia delle strade, quando finalmente appaiano più larghe e percorribili in relativa sicurezza! Saluti.

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    1. Caro Roberto, stride dopo il mio *post* la tua preoccupazione per "automobilisti coscienziosi nei propri ed altrui riguardi", dal momento che il concetto stesso dell'automobile si pone agli antipodi di qualunque coscienziosità e del rispetto proprio (accettando una forma di tecnologia che definire obsoleta è puro eufemismo) e altrui, nei riguardi della quiete, della salute, nonchè dell'"ambiente" in cui viviamo. TUTTI.
      Come abbiamo letto prima su http://verorizzonte.blogspot.it/2016/08/gesti-osceni-e-sistemi-celesti.html l'Italia è seconda solo al Lussemburgo per numero di auto pro-capite, e non è certo un Paese paragonabile all'Australia, dove per comprare il giornale devi fare 300 chilometri... Quindi l'Italiota non segue soltanto la peggiore tendenza possibile, ma la GUIDA e tiene testa a tutti gli Europei... Il fatto che l'utente automunito usi la precauzione di non schiacciare i pedoni sotto le ruote, o di giocare agli autoscontri per la strada, non ne fa di certo un individuo responsabile, considerata la Realtà delle Cose nel suo insieme, per quanto essa venga in genere trascurata, o ignorata bellamente. L'autista di un'auto è il suo VERO motore, è colui che innanzitutto l'acquista, che la alimenta regolarmente, che la utilizza per spostare il peso immane della ferraglia assieme al suo proprio, utilizzando un dannosissimo carburante derivato dal petrolio... Che siano più o meno trascurati dai diretti responsabili, questi sono i FATTI, e possono darti dell'"eccentrico" finchè vuoi, ma soltanto un mondo di PAZZI può accettare una simile forma di 'compromesso' in cui tutti hanno soltanto da perdere, tranne chi IMPONE l'automobile come unico mezzo di trasporto personale "adeguato" alle esigenze del cittadino moderno... Ho scritto 'pazzi'? Non è quello il termine esatto, ma preferisco non insistere su questo punto.
      Ti ringrazio per il commento, a presto

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  2. "...una tonnellata di ferro a testa, per portare a spasso 70-80 chili di idiota patentato. Bruciando benzina."

    Hai perfettamente ragione su tutto, ma......
    Potrei elencarti decine di "ma" che "costringono" all'uso della pestilenziale scatola di ferro, ma (appunto) non sposterebbero di una virgola la tua ragione e il tuo punto di vista che condivido in pieno.
    Fino ad un paio di anni fa avevamo due automobili in famiglia, poi ho deciso di vendere la mia per uno scooter di piccola cilindrata, dai costi di manutenzione e di consumo molto più economici (lavoro a 40 km da casa e per i treni ci vorrebbe un capitolo a parte). Certo è che la spesa che trovo al supermercato, è stata portata li con camion e tir, lo stesso si può dire per il PC che sto usando in questo momento e tutti quei "beni" di consumo ancora necessari se non proprio indispensabili. Sarebbe bello poter acquistare una Tesla Model S, a potersela permettere, purtroppo certe "tecnologie" sono ancora ad appannaggio di pochi.....comunque poco cambia, l'obiettivo è sempre il medesimo, lasciare questa triste europa (o qualsiasi paese occidentale/civilizzato) per lidi più a misura d'uomo e a quel punto non mi serviranno nemmeno i pattini.

    "...il mio istinto mi dice che rimanendo per qualche minuto (6-7) in un luogo chiuso assieme ad una automobile (a benzina) in funzione, l'umanoide tende a morire"

    Fantastico!

    "Ora, essendomi inimicati tutti gli automobilisti del mondo (ma non è certo uno scontro ad armi pari, contro un pedone) mi sarò giocata una fetta del pubblico di VerOrizzonte"

    Ci vuole ben altro!!!!!

    Grazie e a presto =)

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  3. Lieto che tu non sia nella 'fetta'... ma non escluderei la possibilità che qualche orgoglioso automedonte si ritenga oltraggiato; dopotutto, viviamo in un mondo di eliocentristi... Le infinite ragioni che qualunque idiota patentato sarebbe in grado di elencare per giustificare la propria complicità in questo "Crimine Contro L'Intelligenza E Il Benessere Non Solo Dell'Umanità", non possono comunque giustificare l'utilizzo di una tecnologia primitiva e insostenibile sotto ogni aspetto; NULLA può farlo, oltre il profitto enorme che ne deriva per qualcuno, e di questo il "mondo degli automobilisti" non sembra avere mai avuta una vera e propria consapevolezza, altrimenti qualcosa sarebbe cambiata per FORZA, e non per amore... Grazie a te per il commento, a presto!

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