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mercoledì 28 settembre 2016

Riflessioni

Pubblicato da Jack.Daw 1 anno fa:


La vecchia gag dei coloni spaziali ruspanti:


dove l'astro-not Chris Cassidy dice: 
"...e tutto ciò accadde in una piccola cittadina
chiamata York nel Maine, negli Stati Uniti,
da cui vi stiamo parlando proprio ora."
(Trad. mia)

Perchè anche nel Maine c'è un discreto quantitativo di spazio. Nessuno lo può negare.

Per chi vuole rivedere il video:




Quale Gentile lettore ha mai letto che questo mondo esiste solo per compiacerlo, per soddisfare tutte le sue necessità e per deliziare i suoi sensi per mezzo di ogni singolo essere vivente nella manifestazione naturale, e quanti ne hanno presa coscienza semplicemente camminando per la loro strada e guardandosi attorno, RI-conoscendo questi fatti che lo pongono sullo stesso livello di una divinità, per la quale ogni cosa trova un motivo di essere nella sua stessa gioia, nell'appagamento completo e nel conseguente benessere infinito che ne deriva?

E' forse questo che ci è stato insegnato a scuola, o a casa, o in chiesa?

E del resto, come si potrebbe mai comprendere questa, che è la realtà di ogni singolo essere umano in fondo ai cieli, fintanto che le masse vengono rinchiuse nell'ombra delle città a respirare gas di scarico, ad ascoltare il fracasso e le voci degli altri e delle TV, a mangiare cadaveri conditi di schifezze, a guardare le scatole di cemento fra le piste asfaltate che le circondano, in alternativa agli schermi che la sostituiscono durante la nostra cattività urbana?

Quello che per la sua stessa origine naturale è un "sogno" perlopiù nascosto agli occhi del cittadino mondiale, è divenuto un incubo che inizia con la sveglia del mattino e termina al momento di dormire, e per quanto chiunque se ne sia fatta una ragione, per cui il MALE comune è divenuto l'unico tipo di (mezzo) gaudio per le masse lavoratrici, in un modo o nell'altro -sicuramente più per forza che per amore- quella vissuta nelle pozze d'ombra urbane, negli"studios" in cui le "persone" umane sono confinate, NON corrisponde all'unica realtà di questo mondo, che viene definita "naturale" per distinguerla da quella affatto artificiale che ci è imposta dall'infanzia, con ogni singola, pessima abitudine destinata a rendere la nostra vita Qui e Ora un inferno, opposto al paradiso che ci è costantemente e inesorabilmente precluso dall'intero sistema di cui partecipiamo nostro malgrado.

Ma così come il paradiso esiste ancora, come sempre, "là fuori", malgrado TUTTO quello raccontano i mass-media, e quello che si vuole far credere riguardo un habitat ostile di suo e degradato e in continuo peggioramento a cagione della "civiltà industriale", allo stesso modo l'esistenza di questo nostro inferno moderno dipende sempre e soltanto dal grado di consapevolezza -ergo, dalla ignoranza più essenziale e più fondamentale- di tutti i con/dannati nei suoi gironi, e quindi dalle loro attività quotidiane, a partire da quelle mentali che sono state programmate dall'inizio alla reiterazione continua, automatica -o, appunto, sistematica- escludendo la facoltà di un pensiero davvero indipendente, e quindi la minaccia che la pura e semplice realtà naturale, a differenza di ogni possibile verità inventata, insegnata e imparata nella logosfera cattolica, si realizzi attraverso la realtà di una coscienza collettiva, portando alla distruzione di ogni Falsità che compone il castello-di-carte (o mondo-di-parole) che oggi siamo costretti a ri-conoscere nell'ormai famoso acronimo di NWO, o 'new world order', o "ordine del 'nuovo mondo'".

Quando l'eliocentrista coatto si chiede "perchè ci avrebbero mentito" riguardo la Questione Più Fondamentale, imponendo il modello eliocentrico e convincendo i suoi abitanti che questa Terra è una gigantesca trottola sferica in luogo del palcoscenico naturale, piatto e stazionario, che tutti noi possiamo percepire -e del quale abbiamo sempre una coscienza istintiva più o meno sopita o sedata, oscurata o "distratta"- dimentica di chiedersi innanzitutto se è davvero possibile che la sua così detta "vita" debba essere vissuta seguendo gli schemi programmati prima della sua nascita, e seguendo i quali, qualunque sia la sua attività, egli vivrà per 'fare i soldi' necessari al suo sostentamento in uno scenario tanto opprimente e desolante e malsano, per cui durante la grandissima parte del "tempo" del suo soggiorno terreno utilizzerà le proprie energie solo per soddisfare le richieste del mercato azionario, di cui partecipa attivamente come corpo/ratio/n anzichè le sue proprie, che sono le stesse per ogni essere umano mai esistito; perchè occorre davvero poco per vivere tutti felici e contenti, come sa bene il blogger stradano, asceta pellegrino occasionale, stagionale (estivo=), e del resto ogni singolo 'vegano' che con la semplice, giusta scelta della propria dieta alimentare ha già tutti gli argomenti validi per rivoluzionare nell'essenza la propria dieta filosofica, e l'intera visione del (proprio) mondo.

Lo abbiamo letto prima, scritto addirittura da un "americano", che coltivare il proprio cibo significa colpire direttamente al cuore il sistema "militar-industriale", sorretto dal sistema economico/finanziario/bancario/monetario, ovvero il Grande Gioco del Monopoly a cui siamo costretti a giocare tutti, dalla nascita alla morte; e lo abbiamo visto espresso in tutta la superficialità, la grettezza e la immensa pochezza che è propria degli 'americani', i cui modelli e stili di "vita" vengono diffusi generosamente assieme alla demokrazia coercitiva in ogni angolo del mondo, durante il doloroso processo di "globalizzazione", che sappiamo essere sinonimo di "americanizzazione totale". 

Come si dice, "i soldi fanno girare il mondo"; e nessuno potrebbe essere tanto d'accordo su questo del savio neo-geocentrista, il quale sa perfettamente che questo mondo non girerebbe affatto, se non che i produttori dei soldi non lo facessero girare nelle menti di tutti gli utenti monetari a cui è stato dato un mappamondo con cui trastullarsi., come modello in scala 1:50.000.000 dela pianeta immaginario in cui è da allora condannato a vivere, con ogni inevitabile conseguenza derivata da questa menzogna immane, da questa falsità grande quanto il mondo stesso, che nella sua mostruosa dimensione contiene in sè ogni falsità sulla quale è fondata l'esistenza stessa delle masse consumatrici, della 'utenza globale', di mangia-cadaveri auto-muniti e tele-vedenti e tutti dipendenti da qualcosa, i "consumatori" del mondo, perennemente malati e del tutto incapaci di comprendere la giusta soluzione ad ogni problema, e il rimedio di ogni malessere, per semplice abitudine.

Come ho ripetuto fin dal primo post di questo blog, se possono farti credere di vivere su una trottola sferica, possono farti credere qualunque cosa; ma come si è visto da allora, non si tratta di falsificare soltanto la figura-della-Terra, o un viaggio sulla Luna, o su Marte, ma l'intero universo in cui gravitano tutte le Grandi Palle Universali insegnate nelle università, in ogni sua singola parte e nel suo insieme; non per niente, "cattolico" sta per "universale", e noi tutti viviamo all'interno della logosfera cattolica, ne siamo parte integrante e vitale, da che i nostri stessi nomi sono parole -spesso derivate da nomi di antica origine Israelita- con cui si identifica ogni cittadino del mondo Occidentale, ogni "persona" -Lat. per "maschera teatrale"- che sia stata marchiata dalla nascita come cristiano (anche se il suo nome-di-persona non è "Cristiano"=).
Conoscere l'etimologia del "saluto globale", il nostro ciao che il mio amico Gianni (da Giovanni, da Yawhè, o Geova) ha derivato dal tradizionale deu/s/ciao della Pianura Padana e del Veneto, come 'schiavo di dio', mi ha portato all'abolizione del termine nel mio vocabolario personale; ma la questione della "identità" stessa presenta qualche difficoltà di un livello decisamente superiore.

Cassare una intera persona, per quanto se ne conosca la natura illusoria, non è come dirlo. Occorre farlo.
E per questo ormai da tempo l'ex-utente anonimo noto come John Doe negli anni '90, e poi come Jasper Thompson (traduttore del capolavoro di Herer) nei 2000, si firma oggi Jack Daw: perchè "taccola" suona piuttosto come un'offesa che non come un nome; e soprattutto perchè l'Inglese è la lingua di internet, del business, e come si sarà intuito essa minaccia seriamente di divenire la lingua di Tutto, e di Tutti: la "lingua globale".
Per il momento, a me serve solo a capire meglio come vanno le cose attraverso internet, dove paradossalmente la maggioranza delle informazioni più rilevanti sono pubblicate in lingua Inglese e non soltanto dall'utenza, ma anche dagli "organi" multi-mediati, come ad es. Wikipedia; non è un semplice 'smacco' per la non-cultura del Vecchio Mondo, ma ovviamente questo fa parte del Grande Disegno, per cui l'Ordine del Nuovo Mondo tende a prevalere anche attraverso la ignoranza del popolo degli ameri-cani, magnificata all'ennesima potenza dalla rivalsa culturale di chi si preoccupa di diffondere concetti fondamentali, a partire dalla Realtà Geocentrica, alla Truffa Sanitaria a quella Monetaria, rispetto alla anti-cultura del Grande Paese, che regna sovrana in patria e prospera nelle colonie.
Questo è un altro segno dei tempi che spinge alla riflessione.

Prendiamo un esempio pratico, grazie al collega James "Jimmy" Parker; se non ricordate il "post-gnostico" con la mia critica all'articolo, è sempre possibile rileggerlo QUI; ho impiegate 1000 parole per smontare l'articolo di Mark Serrels su Gizmodo, pubblicato con questa stessa foto, in cui l'autore sostiene in breve che i pianeti "sembrano falsi, ma sono veri"; J.J. Parker, autore della image macro qui sotto. ha utilizzata una singola, breve frase, e ha detto tutto quello che c'è a sapere a proposito:


Trad.: "SEMBRANO FINTI 
PERCHE' SONO FINTI!"

E, dobbiamo notarlo, non ha usata nemmeno una 4-letter-word per il suo messaggio.
Questa è l'americanizzazione al lavoro su scala universale. Anche se si tratta sempre e solo di Grandi, e Grandissime Palle. Da una parte le astro-nots che fingono di galleggiare nello spazio con le loro capigliature laccate, dall'altra il pubblico tele-vedente che fa a meno di notare l'ovvietà della farsa, e poi la minoranza irrisoria che produce questo tipo di propaganda, con la speranza che diventi una vera-e-propria meme, e si diffonda tra gli eliocentristi coatti. Ma anche la voce della dissidenza adopera la stessa grammatica del regime, è la anti-cultura made in the US, chiamata "pop" culture, o cultura di massa. Un paradosso in termini. Per questo, è la cultura del paradosso che stiamo vivendo. L'era del WTF e del NWO. E del 9/11.

E' il linguaggio della pubblicità: una immagine, poche parole a effetto, lapidarie. Ogni image macro è uno slogan, se non che riporti qualche celebre aforisma; allora si trasforma la frase famosa in uno slogan.
E' una sorta di cultura dozzinale, economica; perchè viviamo nell'era delle image macros che dicono tutto in quattro righe di testo, e per smontare un articolo del regime globaLLista di turno non occorre un intero  post su un blog; basta scrivere "sembrano finti perchè SONO finti". Oh, yeah. O meglio, fuck, yeah.
(g-d bless you JJ)

Anthony Neil Wedgwood "Tony" Benn invece era Britannico; si vede, e mi sembra quasi di poterlo anche leggere:


Trad.: "NON CREDO CHE LA GENTE 
SIA CONSAPEVOLE DI COME L'
ESTABLISHMENT SIA STATO 

FONDATO. HA SEMPLICEMENTE
RUBATA LA TERRA E HA ESPROPRIATI
I POVERI, CIRCONDANDOSI DI 
SICOFANTI DEBOLI DI MENTE A 
PROTEGGERLO, CHE SI SONO AUTO-
ASSEGNATI DEI  TITOLI E HANNO
DETENUTO IL POTERE DA ALLORA."

In origine, lo ricordiamo, il sommo titolo era quello di "arconte"; da cui l'utopico ideale della sua assenza, o "anarchia"; oggi le cose sono più confuse, la figura dell'arconte sta fra la storia e la leggenda, ovvero tra la politica e la religione. Ma l'anarchia continua ad essere un ideale utopico per tutti noi.
Mr. Benn non fu noto come "vegano", ma del resto qualunque consumatore deve la sua propria esistenza fisica proprio a quella terra, o Terra, da colui citata, che ci fu sottrattta dai recinti urbani, questi "studios" dove la gente recita nell'ombra delle scatole la sua parte. Di gente.

Chi può pensare che sia meglio interpretare il proprio ruolo di cittadino globale, che si svolge interamente nell'ombra artificiale spesso aggravata da una luce artificiale, rispetto al vivere alla luce del sole, all'aria aperta, calpestando la terra anzichè il cemento (o peggio, la moquette) e cogliendone i frutti anzichè raccoglierli da uno scaffale in cambio di biglietti di banca?
Chi conosce le soddisfazioni del proprio raccolto (di qualunque genere) conosce l'unica grande soddisfazione, la realizzazione completa del legame con la madre Terra. L'abitudine di coltivare da sè i propri pasti è qualcosa di impensabile per il cittadino moderno, che infatti vive nell'infelicità e nella distrazione a oltranza, soltanto a discapito del proprio benessere (termine sovversivo, quest'ultimo, perchè in Sanscrito si scrive "Swastika").

E come sa bene il blogger stradano, la dura vita dei campi è l'ultima opzione da considerarsi in un'era iper-tecnologica (e tecnocratica), quando pure per procurarti le basi di una buona cenetta, nel 2016, ti basta fare una lunga e salutare passeggiata alla periferia della città.
Questa è una cosa che so per certo, non c'è nulla di più empirico del mio stomaco, per me.

A proposito, oggi ho assaggiato il Daucus carota raccolto da una aiola lungo la strada:



La radice della varietà selvatica locale è estremamente fibrosa e inadatta all'alimentazione umana; in compenso la manducazione prolungata mi ha lasciato un piacevole retrogusto piccantino in bocca.

Questa è la struttura frattale del mio spuntino pomeridiano:

(Portulaca oleracea)

o meglio, uno dei tanti; e questi li conoscete, sono i miei A-mici  presso la Grande Quercia, in una composizione casuale, autunnale:


<3 <3 <3

6 commenti:

  1. Condivido ogni singola parola, compreso "Sicofanti", che non conoscevo, e per il cui link ringrazio, giacché mi ha risparmiato la "fatica" di digi-tarlo (del resto non sono ancora le 10:00 AM, e ogni singolo sforzo, per quanto minimo, logora) =). Un abbraccio.

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    1. Benone, condividiamo i sicofanti, e il loro ruolo nell'establishment... l'unica classe dirigente è quella che sa cosa fare quando si trova davanti l'orchestra! grazie per il commento e a presto.. ma non troppo -- dopo le 10:00 AM ;-)

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  2. Ciao Jack, seguo il tuo blog da qualche mese e ti faccio i complimenti sia per la costanza negli aggiornamenti che per quello che riguarda sua stesura, è molto piacevole leggerti.

    Sono da tempo appassionato alla querelle Flat Earth, diciamo che sono aperto mentalmente ma non ho abbracciato completamente l'ideologia "terrapiattista", anche se devo dire che molte riflessioni e affermazioni documentate che proponi mi portano più dalla "tua" parte che da quella dei "globulisiti". Ora, alcune piccole questioni, o meglio, domande che mentalmente mi faccio e che giro a te (non sapendo se le hai già affrontate nelle molte pagine di questo sito/blog).

    Prendendo come ipotesi una realtà nella quale non esisterebbe nessuno spazio esterno e/o corpi celesti "esterni" (come siamo abitutati/indottrinati a concepirli), che ne pensi del fenomeno dei meteoriti/bolidi e comete che si vedono in cielo e a volte vengono catapultate nella terra? Da dove provengono a tuo avviso?

    E per quanto riguarda le aurore boreali?

    Questo mi frulla in testa. Ancora complimenti per il blog. Salutoni! ;)

    Michele

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    1. Caro Michele, benvenuto al Piano Terra =)
      Preferirei diffondere il concetto della Realtà Geocentrica, in diretta e chiara opposizione alla Teoria Eliocentrica, che non l'inglesismo "flat earth" (per gli ovvii motivi descritti negli ultimi articoli sul "NWO") e del neologismo "terrapiattista", che è una traduzione inevitabile del "flat earther", ma si può spesso evitare grazie alla generosità della nostra lingua; ad es. (neo)geocentrista è già una definizione a parer mio meno ambigua, e che risulta subito comprensibile quale contrario di eliocentrista. Mi auguro che il tuo percorso cognitivo ti conduca oltre le ombre dei dubbi che ancora ti assillano, e che questo blog ti possa essere utile come guida; detto questo, riguardo la questione Me/Teorica, ovviamente una opinione vale l'altra, escludendo a priori quella degli 'esperti' in materia che sono al 99,9% eliocentristi inguaribili, o globaLListi, e spesso in vario grado attivi nella propaganda o nell'insegnamento diretto delle Grandi Palle Universali che si imparano nelle università. Pertanto, escludendo TUTTO ciò che possiamo leggere su qualunque libro di testo, o scientifico, o enciclopedico, in merito al fenomeno, resta invero ben poco da cui attingere, tra cui l'interessante "Heaven and Earth" di Gabrielle Henriet, del quale ho tradotti finora soltanto due capitoli (http://verorizzonte.blogspot.it/2016/02/la-discoteca-celestiale.html e http://verorizzonte.blogspot.it/2016/02/verso-il-cielo-di-bronzo.html)
      e che a proposito dice:
      "Le meteore sono pure fenomeni luminosi che risultano dalle reazioni elettriche che si verificano nella vòlta celeste. Si è osservato come esse siano frequentemente accompagnate da detonazioni e da un suono simile a quello del tuono, il quale è, pertanto, causato da una fenditura nella cupola, e non ci possono quindi esser dubbi sulla loro vera origine. Si è calcolato che l'altezza delle meteore non è mai superiore a 90 Kilometri, e questa stima conferma la probabile distanza della vòlta dei cieli dalla superficie terrestre."
      Ti consiglio la lettura dell'intero capitolo da me tradotto, e se ti è possibile dell'opera completa, accessibile all'URL indicato nel mio articolo in lingua Inglese.
      A mio personale avviso, bolidi e "stelle cadenti" vengono dall'alto=) e per questo forse si sono sempre dette "cadenti", mentre su uno scenario eliocentrico apparirebbero come stelle "vaganti" in ogni direzione, e quindi dovremmo osservarle seguire una traettoria in ogni senso possibile, compreso quello dal basso verso l'alto. Questo non è mai stato osservato; probabilmente la risposta del globaLLista a questo mistero è sempre quella valida per tutto l'inspiegabile dell'astronomia: "gravità".
      Non mi sono mai posto il quesito sulla origine delle 'aurore boreali', ma ora che mi ci fai pensare questi fenomeni appaiono esattamente come dei riflessi di luce attraverso un liquido, il che supporta l'idea delle "acque superiori" di antichissima memoria. Non escludo che ci possa fare un post in un prossimo futuro, se riuscirò a recuperare qualche informazione che riterrò valida online; questo è soltanto il mio 'avviso', come da te richiesto. Grazie per l'intervento e a presto!

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  3. Ari ciao Jack continuo assiduamente a leggere i tuoi articoli e aprire i link che posti;riguardo al viaggio in polo sud l'unica soluzione possibile ma super costosa con zero rischi fisici (forse... ) penso sia questa:
    http://www.robotiko.it/droni-militari/
    Cmq penso seriamente sia più facile che prima o poi a qualcuno nelle alte 'sfere' vada in tilt il cervello e riveli il non rivelabile...
    Alla prossima
    ;)

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    1. Ari a te, Andrea, lieto di sapere che sei sempre con noi; il drone sarebbe una soluzione valida per quanto riguarda il problema del rischio umano, ma dubito che per il momento anche quelli "da guerra" siano in grado di volare a temperature estremamente basse -tra i -25° e i -90°- e con dei venti catabici che superano i 300 km/h... una tempesta di ghiaccio inoltre ricopre ogni cosa di uno strato di ghiaccio durissimo, che renderebbe impossibile il controllo di un mezzo a distanza...dal momento che i droni sono pur sempre spinti da eliche (info: https://it.wikipedia.org/wiki/Antartide) A quanto pare, la "barriera" antartica è stata creata per essere qualcosa di veramente insuperabile per l'uomo, e anche per la sua tecnologia attuale.. contiamo sulla possibilità del 'tilt', come abbiamo visto Trump, che è già in tilt di suo, si è dichiarato pubblicamente in proposito (quale che sia la vera origine delle sue parole) e se diventasse presidente ne potremmo vedere delle belle... ma anche delle brutte, temo. Come sempre...
      Grazie per il commento, a presto

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