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sabato 10 settembre 2016

Post Traumatico

http://theantimedia.org/dog-re-elected-mayor/

(ANTIMEDIA -- Carey Wedler) Mentre milioni di Americani si trovano in difficoltà dovendo decidere se eleggere un volubile narcisista o una criminale calcolatrice guerrafondaia come loro prossimo leader, una cittadina del Minnesota sta facendo la giusta politica — hanno appena ri-eletto un cane al suo terzo mandato come sindaco.
Duke, un cane da montagna dei Pirenei, fu eletto la prima volta come sindaco di Cormorant, Minnesota nel 2014. La prima volta che vinse, fu per un incidente. La piccola cittadina, con poco più di 1.000 abitanti, indisse delle elezioni in cui i residenti potevano pagare $1 per votare. Duke vinse l'elezione con dodici votazioni scritte, e fu festeggiato durante una inaugurazione ufficiale.
I votanti cittadini furono evidentemente felici del colpo di fortuna del 2014. Duke è stato ri-eletto due volte, la più recente alla fine di Agosto.
Il suo ruolo principale è stato quello di promuovere un senso di comunità nella cittadinanza. Egli è stato recentemente protagonista di una serie di cartelli stradali che pubblicizzano Cormorant.
Non so chi potrebbe candidarsi contro di lui, perchè ha fatte delle grandi cose per la comunità.,” ha detto Karen Nelson, cittadina di Cormorant, all' affiliata della ABC, WDAY, prima delle elezioni.
“Tutti hanno votato per Duke, tranne un voto che è andato alla sua fidanzata, Lassie,” Ha detto il proprietario di Duke David Rick dopo la vittoria.
Anche se la ri-elezione di Duke è particolarmente comica in una elezione annuale con candidati impopolari e inficiata da animosità, derisione, e inganno, la decisione della cittadina di eleggere e mantenere un cane in carica ha profonde implicazioni.
Malgrado siano oltre 1.000 a vivere a Cormorant, solo in dodici hanno deciso di eleggere Duke nel 2014. In modo simile, Anti-Media ha recentemente spiegato che solo il 9 percento degli elettori hanno scelto fra Trump e la Clinton nelle elezioni primarie di quest'anno.
Questo è uno schema ancora attivo oggi:
Nelle elezioni del 2012, il Presidente Obama fu eletto con il 51.1 percento del voto popolare, contro il 47.2 per Mitt Romney. Ma solo il 57.5 percento della popolazione votante partecipò al ballottaggio, e ciò significa che il Presidente Obama si è assicurato il voto del 29 percento degli elettori soltanto.
Lo stesso bassissimo numero di votanti che affligge la politica nazionale si è ripresentato a Cormorant. Ma le conseguenze dell'avere un cane come sindaco sono molto meno gravi del permettere che una piccola parte della popolazione nazionale decida quale criminale politico sarà al governo dell'intera Nazione. La politica presidenziale e nazionale rappresenta un processo completamente non-rappresentativo con il quale i pochi decidono per tutti in più di una maniera, e Cormorant riflette questi gravi difetti delle elezioni Americane.

E ancora più importante, Cormorant ha dimostrato che un non-umano può mandare avanti una città di oltre mille persone senza che la comunità deteriori nel caos. Mentre gli umani sostengono l'amministrazione di Duke, il fatto che la cittadina abbia continuato a funzionare e a prosperare con un cane nella posizione di leadership dimostra chiaramente di quanta poca guida abbiano effettivamente bisogno gli umani — specialmente se consideriamo come i politici hanno costantemente ignorati i bisogni e il benessere dei loro elettori.
Malgrado i politici e i mass-media continuino a dipingere il ritratto di una nazione il cui destino è in un delicato equilibrio prima di ogni elezione, il successo di Duke ci offre una preziosa visione alternativa. E per quanto una piccola città di 1.000 persone non sia un aneddoto sufficiente per smentire i secoli della "democrazia" Americana, il caso di Duke non è certamente unico.

Una gatto di nome Stubbs presiede attualmente la cittadina di Talkeetna, in Alaska. La mucca April è stata sindaco di Eastsound, nello Stato di Washington, dal 2011 al 2012. Una capra bevitrice di birra di nome Clay Henry III ha servito come sindaco di Lajitas, in Texas, fino al 1992. "Il miglior sindaco che abbiamo mai avuto," ha detto Davis Odom, storico, e abitante di Lajitas. Henry III fu succeduto da altre due capre-sindaco. Come ha riportato nel dettaglio il Wall Street Journal:
A Rabbit Hash nel Kentucky, un Border Collie chiamato Lucy Lou ha sconfitto altri dieci cani, un gatto, un opossum, un somaro e persino un umano divenendo il terzo sindaco animale  —tutti cani— dal 1998, ha detto Bobbi Kayser, proprietario dell'attuale sindaco.
Se gli individui possono governare sè stessi a livello locale, chi può dire che non sopravviverebbero senza un leader al vertice della gerarchia politica? La gente di tutto il Paese si stanno già dando personalmente da fare per migliorare le loro comunità senza l'aiuto del governo e dei suoi "leaders".
Tra l'uso di apps che distribuiscono il cibo ai senza tetto, la fondazione di giardini comunitari wifi, e il rimboccarsi le maniche  per sopperire alla inefficienze del governo, gli Americani stanno imparando a contare su sè stessi piuttosto che sui loro leaders, provando che senza governo, è la gente che fa "funzionare" il mondo.

[NdT: la traduzione esatta sarebbe stata "...fa girare il mondo", ma questo assurdo modo-di-dire è decisamente contrario alla linea del VerOrizzonte]


La mia conclusione è una sola:


JOE ALLA PRESIDENZA 
DEL MONDO!!!

Colgo l'occasione per ricordare l'etimologia del termine anarchia, con l'aiuto di Wikipedia:
"dal greco anticoἀναρχία, ἀν, assenza + ἀρχός, leader o governatore"
dove ci troviamo di fronte allo stesso tipo di "traduzione obliqua" della "democrazia" che abbiamo vista prima, dal momento che al contrario dei "governatori" quelli menzionati dai "teorici del complotto" sono gli stessi "burattinai occulti" citati spesso anche dagli antichi autori gnostici, ovvero i famigerati "arconti" tra cui abbiamo visto figurare nientemeno che il Tetragrammaton; Wikitionary lo deriva dal verbo árkhōIo comincio, Io sono primo, Io comando” (Trad.mia) una etimologia che rivela l'iniquità egotica di questo principio, che in quanto tale diede nome al Principe (di Questo Mondo) e a tutti gli aristokratici così titolati (dal Lat. princeps attraverso il Fr. "prince") nel corso dei millenni.

Questo è l'avviso condiviso da Anthony Edwards-Stork su Facebook:

Traduzione:
"Ho bevuto il fluoro, ho guardata la TV, 
ho prese tutte le mie vaccinazioni e le 
medicine prescritte dal dottore...
ADESSO SONO PRONTO A VOTARE
(da TheFreeTouchProiect.com)"

Wendy Martin rincara la dose, postando sulla bacheca di ‎Bernie Sanders Activists questa image macro la quale -guarda caso- riassume la medesima conclusione da me tratta qualche posts addietro, ovvero che:


Trad.: "La dittatura perfetta dovrebbe avere l'apparenza di una democrazia, ma dovrebbe essere praticamente una prigione senza mura in cui i prigionieri non si sognerebbero nemmeno di scappare. Sarebbe essenzialmente un sistema di schiavitù dove, attraverso il consumo e l'intrattenimento gli schiavi amerebbero la propria servitù. Aldous Huxley"

Huxley, come leggiamo qui, era un Frammassone pupillo del famoso Confratello H.G.Wells, e coniò il termine "tecnocrazia", o "dittatura scientifica", a fini letterari, ma come sappiamo l'unica differenza tra la finzione e la realtà per l'utenza globale si misura con il metro della propaganda; il mondo è una Palla perchè così è stato insegnato a TUTTI noi, il Signore Degli Eserciti di Israele è "dio" perchè così leggiamo sul Best Seller di tutti i Best Sellers mai pubblicati nella storia della letteratura e, ovviamente, la NASA è andata sulla Luna, nel programma (allora) più seguito nella storia della TV...  
Pertanto, noi oggi viviamo in un reale regime Tecnocratico; perchè Huxley abitava in provincia di Cuneo, e quindi ha aggiunta la sigla CN a TEO-crazia... io presumo=) 

Come per un buon 99% dei films prodotti a Hollywood, questi individui sceneggiano anche la nostra vita quotidiana, stabiliscono i ruoli sociali, definiscono i confini netti tra le masse delle comparse atte a spostare i blocchi di pietra tagliati di fresco (per edificare qualche nuovo Monumento all'Assurdo) messe sullo sfondo, e i protagonisti che hanno parti rilevanti nella struttura sociale; 
loro hanno costruita la scenografia da incubo dell'Urbe, sul modello di Roma e di Babilonia, il recinto murario per contenere e mantenere il Gregge Cattolico ("universale") nell'ombra perenne, fino a che l'idea stessa di ciò che "è chiaro come la luce del sole" ha suppergiù lo stesso significato dell'"erba del vicino" che è sempre più verde, o della bocca del caval donato, e non è più nemmeno paragonabile alla realtà delle cose, e i "segreti" si possono quindi nascondere tranquillamente sempre in perfetta sicurezza, sotto gli occhi di tutti.
E se poi qualcuno se ne accorge, poco male, allora la cosa diviene chutzpah; cosa potrebbe esserci di meglio, per chi si vanta delle proprie azioni criminose...?




Ed ora, un avvincente colpo di scena:
LE AVVENTURE DI JACK.DAW, BLOGGER ESPLORATORE URBANO!

 Oggi, dopo mezzogiorno, di ritorno dalla mia seduta elioterapica quotidiana, ho deciso di avventurarmi lungo la strada ferrata alla ricerca di qualche angolo nascosto della città che valesse la pena di uno scatto, e quindi di intrufolarmi nel dedalo infinito dei vecchi magazzini ferroviari abbandonati...
Questa si è rivelata una delle peggiori idee che abbia avute negli ultimi tre o quattro decenni, ma non per la mancanza di soggetti fotografici... Ecco infatti una sequenza dei luoghi misteriosi, nascosti agli occhi dei cittadini, che ho visitati:






















Arrivato a questo punto, però, mi sono improvvisamente reso conto di essere in casa di qualcuno...


Quella è una tenda... E quelli accanto al muro sono due piccoli manichini...
Quel "tocco" di macabro che non guasta mai in simili scenari.


Zona notte, con soggiorno e cucina "open space"


Angolo cottura... CHI potremmo cucinare oggi a pranzo?

E questo indizio avrebbe dovuto bastarmi per tornare sui miei passi alla svelta; perchè chiunque viva in un posto del genere non è evidentemente da considerarsi una persona degna di fiducia...
Tra l'altro, un dettaglio degno di menzione, ho visto uno dei più grossi esemplari di ratto che abbia mai visto in vita mia; ma non era quella specie di bestia che ora cominciavo a temere...
Così, da un momento all'altro, ho compreso che avrei anche potuto essere nei guai, ma anzichè voltarmi saggiamente e scappare a rotta di collo, ho proseguita la mia esplorazione di questo scenario surreale, fino agli estremi confini del pericolo quando, sentendo un confabulare indistinto alle mie spalle mi sono girato per vedere in lontananza quattro energumeni di una etnia imprecisata (e dalla pelle decisamente più scura della mia, malgrado la mia invidiabile tintarella), che venivano rapidamente nella mia direzione tra le erbacce rigogliose...

A quella vista, ho alzata una mano in un amichevole cenno di saluto, prima di voltarmi e proseguire spedito per la mia strada; i quattro intanto si erano fermati a guardarmi su una delle molte entrate del labirinto di cemento. Voltandomi un istante ho ripetuto il gesto di saluto, ricambiato da uno di loro, senza nemmeno pensare di fermarmi per un secondo.
Così mi sono inoltrato di nuovo nella selva impraticabile di rovi, ed erbacce rampicanti di una specie mai vista prima; "cammina e non fermarti", mi dicevo. E lo facevo. 
Ormai sanguinante dalle caviglie, mi sono trovato in un'altra area del grande complesso che non avevo attraversata all'arrivo; adesso ero completamente perduto in quel labirinto di cemento.
Ma ho continuato a camminare a passo spedito, senza voltarmi, e senza nemmeno pensare di farlo. 
Da un momento all'altro, ero in una scena da "found footage film", à la Blair Witch Project, dove in genere si ritrova il cellulare con le riprese video dei tragici eventi, ma non i resti di chi le ha girate...
E purtroppo io non avevo nemmeno girato un video!

La scena culminante però -a dire il vero piuttosto abusata nel cinema di genere e anche di certi incubi- è arrivata quando mi sono trovato davanti un grande portone metallico sbarrato, ricoperto di rampicanti: quello era l'unico ostacolo sulla mia strada verso la salvezza; e sapevo che non sarei riuscito ad aggirarlo facilmente... 
Ma non avevo alternative, perchè di tornare indietro e affrontare i quattro non-so-cosa non se ne parlava proprio.
Così mi sono arrampicato sul muro a fianco, e l'ho fatto solo grazie ad un provvidenziale tubo metallico sporgente; questo per avere un'idea dell'altezza del muro.. Sommando la mia altezza, con le braccia tese verso l'alto, alla distanza del tubo dal suolo, otteniamo qualcosa che va ben oltre i tre metri...
L'ho fatto senza alcuno sforzo (perchè sono abituato a sollevare il mio peso almeno qualche decina di volte al giorno) ma, come da copione, dall'altra parte del muro il dislivello era ben superiore, perchè ritrovandomi sulla strada ferrata si aggiungeva l'altezza della scarpata. Di almeno un metro e mezzo, direi.


Sicuramente da quella altezza avrei potuto farmi Un Gran Male; questa era l'unica misura precisa che avrei saputo dare del salto da affrontare.
Non era proprio qualcosa che io avrei fatto di mia spontanea volontà, in altre circostanze.
Ma quelle erano le uniche circostanze disponibili, e infine piuttosto che ritornare in quel labirinto da found footage ho saltato... Senza conseguenze, a parte un momentaneo dolore alle palme dei piedi.

Il mio ritorno alla "civiltà" è stato shockante; quello era decisamente un angolo inesplorato della città, e non soltanto da me. Presumo anzi che soltanto i suoi abitanti sappiano come arrivarci, attraverso quel grande labirinto. Ritornare improvvisamente tra le strade affollate, nella indifferenza dei concittadini indaffarati, alla mia propria indifferenza e ai miei soliti affari, dopo quel brutto quarto d'ora in un mondo completamente sconosciuto, è stata decisamente un'esperienza fortificante. Perchè, secondo il vecchio adagio, non mi ha ucciso. Di questo fatto ovviamente possiamo tutti apprezzare i lati positivi e quelli negativi.

La morale è sempre quella: evitate di vivere in città.

3 commenti:

  1. mi hai fatto fare due risate come hai raccontato la tua esperienza alla vecchia ferrovia

    Grazie

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    1. Buon per te... Lo Schadenfreude non fallisce mai. Ma ti assicuro che per il narratore non è stato divertente. E il pensiero che certa gente viva nei paraggi lo è ancora meno. Grazie per il commento

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    2. Capisco, però non capisco tanto questa frase:

      "perchè chiunque viva in un posto del genere non è evidentemente da considerarsi una persona degna di fiducia..."

      Credo che purtroppo di brave persone degne di fiducia negli anni a venire se ne possano trovare sempre di più in posti come quelli (SIC)

      La società consumista e soldodipendente sta emarginando sempre più chi perde questa dipendenza... per scelta o per forzatura laddove viene a mancare uno stipendio

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