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sabato 22 aprile 2017

Condividere,

è ciò che mi ha insegnato internet; e Facebook, in particolare



condivisi dal gruppo Breatharian Evolution UK su Facebook, condivido gli illuminanti video sulla materia che al momento interessa il blogger più di ogni altra e, viste le cifre attuali delle visualizzazioni su YouTube, ce n'è un grandissimo bisogno.

Nel primo parla (in Italiano!) l'organizzatore del Pranic World Festival, Mr. Nicolas Pilartz; finalmente un uomo saggio, che dice cose sensate e importanti, e la cui leggera inflessione multietnica rende ancora più piacevole l'ascolto:


La seconda testimonianza del trentenne Dott. Abazari, odontoiatra, in merito alla sua partecipazione al festival è altrettanto interessante, e per certi versi sconvolgente, dal punto di vista della "medicina tradizionale", che come sappiamo è in effetti agli antipodi della tradizione vera e propria; quanto rivela in questo breve video è un aspetto particolare delle nostre stesse forme-di-vita -quello che riguarda la dentatura e la masticazione- che non mancherà di stimolare la curiosità del mio lettore; 
 peraltro egli affronta anche lo stesso interrogativo da me posto a questo riguardo l'altro giorno, in seguito all'intervento di Mr. WebRasta, sull'utilità di un intero, ingombrante e complesso apparato digerente che ha inizio appunto dalla bocca, nella prospettiva di una alimentazione pranica; e anch'io propendo per l'ipotesi evolutiva, come fa Mr. Abazari, ma questo è un dettaglio irrilevante, tutto sommato, rispetto alla enorme importanza del messaggio di base:


Ovviamente condivido anche il link al sito: http://www.breatharianworld.com
QUESTO è il tipo di informazione che io ritengo, più che interessante, VITALE.

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PRONOIA è l'unico motto vincente, quando la "provvidenza" è raffigurata sulle banconote da $1.

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Nei seguenti 30 minuti di intervista il simpatico neurofisico e 'guaritore spirituale' Pascal Martelli, studioso di "sogni lucidi" condivide la sua esperienza con l'alimentazione pranica, e in particolare questa nozione basilare, evidenziata nei 2 fermo-immagine, riguardo la sostituzione, opposta alla astensione, del cibo (Pascal parla un divertente Inglese con un accento Francese quasi parodistico, ma come vediamo ci sono anche i sottotitoli in Italiano):



Sicuramente anche il suo video merita una visione e soprattutto un ascolto attento:


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Sappiamo tutto di ogni cosa, e ogni cosa di tutto; nel nostro "stato di veglia", detto altresì "ordinario" ne abbiamo notizia solo attraverso le memorie delle esperienze oniriche, che sono quindi vissute in uno "stato differenziato" della coscienza, MA: i sogni ci sembrano non avere alcun significato al momento del risveglio (sempre che li ricordiamo); non è così. Di questo possiamo renderci conto solo scrivendo i nostri sogni, archiviandoli subito dopo il risveglio in forma di parole, l'unica forma "logica" che possa contenere quelle apparenti "follie" vissute dormendo.
Questo può accadere dopo anni, o decenni; improvvisamente quelle stesse descrizioni che non avevano alcun significato sono le più esperienze più significative di cui si abbia memoria, sono la prova di una conoscenza infinita che contempla ogni possibile materia dello scibile umano. Semplicemente, prima non avevamo la chiave di lettura per ri-conoscerle come tali, e dunque la 'follia' sfrenata dei sogni è in realtà la più valida, e forse l'unica prova di un sapere che travalica ogni possibile confine imposto dal pensiero critico e dal ragionamento logico. I sogni sono la rivelazione della magia creativa pura, e l'unico specchio in grado di renderci la nostra vera realtà al di là di ogni apparenza e di ogni forma fisica.

Artemisia: il Sogno d'Estate

Scrivo questo in seguito al ri-conoscimento di alcuni concetti che all'epoca della mia esperienza onirica erano completamente e assolutamente al di là del mio orizzonte (allora falso=) mentale durante lo stato di veglia; purtroppo le prove del caso sono valide soltanto per il sognatore e scrittore di sogni, ma lascio questa testimonianza scritta di un fatto che travalica le mie capacità descrittive così come i confini della mente e della sua attività, compresa quella cosiddetta onirica, per come sono comunemente intesi; al contrario è la architettura simbolica di cui abbiamo ricevuta la 'chiave di lettura' nel tempo, che permane intatta nella sua illeggibilità ma, parafrasando Alan Watts,
"cercare di definire sé stessi è come cercare di mordere i propri denti". 

Il soggetto sconfina facilmente nella sfera escatologica, la vera metafisica, che per noi è cosa quotidiana, ma in/sub-conscia, come leggiamo nel post seguente su Facebook:

James Ryan shared a link to the group: MYSTICAL ORDER OF THE GNOSTICS.
"Nel Buddhismo Tibetano si dice che se vuoi sapere cosa ti succederà  quando muori, devi guardare cosa ti succede quando ti addormenti stanotte, poiché il regno in cui entri quando muori è esattamente lo stesso regno in cui entri quando sogni. Perciò se stanotte quando vai a dormire non hai alcuna consapevolezza di addormentarti e di entrare in quel mondo, e nessuna consapevolezza di quello che succede quando sei là, allora la stessa cosa succederà quando morirai. 
Non ne avrai la consapevolezza. Quindi, rinascendo, sarà come svegliarsi al mattino; prenderai coscienza di essere in un corpo, chiedendoti dove sei.
Questa è una esperienza misurabile e fattuale che migliaia, e migliaia e centinaia di migliaia di praticanti hanno confermata come un fatto.
E noi possiamo confermarla come un fatto. Noi possiamo sviluppare l'abilità di lasciare che il corpo si addormenti, il quale è il sephirah Malkuth, e che la Coscienza esca dal corpo per sognare nella quinta dimensione, che è al livello dello sephiroth Hod e Netzach sull'Albero della Vita.
Noi possiamo fare questo con consapevolezza, con Coscienza, e confermare che è vero. Alcuni lo chiamano sogno lucido, sogno Yoga, proiezione astrale, ci sono molti nomi per definirlo.
Noi tutti andiamo in quel mondo ogni singola volta che ci addormentiamo fisicamente. La Coscienza esce dal corpo e vaga, ma non si rende conto di essere lì, perché noi sogniamo nello stesso modo in cui essa sogna quando è nel corpo fisico. Ma se inizi a svegliarti nella tua vita fisica, essendo cosciente di te stesso di momento in momento per tutto il tempo, inizierai a farlo nella tua vita fuori dal corpo ogni notte. Inizierai a ricordare più sogni. Inizierai ad essere cosciente nei tuoi sogni. Inizierai a confermare la realtà che tu non sei il tuo corpo fisico.

Tu sei Coscienza. Tu esci dal tuo corpo ogni notte. C'è un'intera altra vita che è in realtà più reale di questa vita nel mondo fisico. E' più reale, più vibrante, più viva, e questo può essere confermato da chiunque. Leggete l'intero articolo [in Inglese, Ndt] qui:
http://gnosticteachings.org/courses/meditation-essentials/3686-consciousness.html"
(Trad. mia)

La mia sperimentazione nel campo astrale è stata tanto infruttuosa quanto effimera; sarebbe il caso di riprenderla, seguendo l'esempio di Mr. Martelli. Perché dopo quanto ho scritto prima in merito alle mie esperienze di semplice sognatore, le potenzialità di questa conoscenza sono prossime all'infinito.

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Il redivivo (o risorto?=) Dar56 suggerisce questo video di Mr. IgienistaMentale, con alcune osservazioni importanti espresse in un linguaggio semplice e immediato; i commenti sono disabilitati, quindi scrivo qui il mio commento in merito al discorso del "karma genetico", laddove l'autore -dovrei dire, il Gentile Autore- si è accorto di avere omessa (per cui ha aggiunta poi una frase in sovrimpressione) un parola-chiave fondamentale riguardo la nostra "prigione senza sbarre", che è di fatto quella stessa "tunica di pelle" di biblica memoria da colui menzionata, ed è la stessa parola-chiave che abbiamo vista prima risultare assente nel lemma wikipedico di Yin e Yang in Italiano, e ripetuta più volte in quello inglese; in questo caso, l'enigma si pone in termini genetici, e il motivo per cui ho sottolineata la gentilità del Sig, Igienista è il fatto che lo mtDNA definisce la "linea uterina", la quale determina l'ebreità (e quindi anche la non-ebreità) di ogni ebreo al mondo; se pure non mi stupisce la totale ignoranza del Gentile Pubblico sull'argomento, dobbiamo comunque considerare il motivo per cui viene riconosciuta tanta importanza a questo fattore nel mondo giudaico, ricordando ancora una volta che l'intero corpus mitologico alla base del moderno sistema religioso cattolico proviene da quella gente, e non altri (evito di menzionare altri aspetti socio-politici e "culturali" di cui abbiamo già visti qui i più svariati esempi).

Con il commento originale di Dar56:
"L'uso dell'italiano non è forse dei migliori ma credo che in questo video la questione sia espressa abbastanza bene"
(Concordo su entrambi i punti, e in part. la seconda metà del discorso tende qua e là al vaneggiamento, ma direi che nella parte iniziale fila tutto liscio)


-- Eppure gli indizi nella letteratura vedica sono lampanti, da che tutti noi (dèi o 'deva' compresi, come ha intuito giustamente Mr. Igienista parlando del 'piano astrale' a cui probabilmente assimila anche altri piani che sono inaccessibili nella Ns. Logosfera cattolica, oppure no) ognuno vede la propria realtà 'oltre il velo' di Maya, e questa si può considerare un'altra definizione, meno terra-terra, dello stesso concetto, della biblica "tunica di pelle"; Maya è la Illusione Materiale, e ogni donna è incarnazione di Maya su questa Terra, e dunque ciò che possiamo concludere contemplando queste nozioni fondamentali, provenienti da nozioni dottrinali e da fonti eterogenee, può essere tanto 'sconvolgente' quanto è inevitabilmente esatto, dal momento che lo mtDNA ha una origine unica, e certa, per ognuna di quelle creature definite non a caso mammiferi, e da cui pure inevitabilmente deriva un ennesimo Mistero Scientifico di proporzioni -ahimè- globali. Ma questa è la parte che interessa il materialesimo, e certe cose non mi impressionano più come facevano un tempo.

Una volta compreso il quadro a livello genetico, questo pensiero espresso dall'Igienista, del 'karma' ereditato sul piano fisico dovrebbe apparire altrettanto chiaro al mio lettore, almeno quanto apparve istantaneamente al blogger quando lesse, nel millennio scorso, la frase più illuminante, più terribile e irripetibile nell'intera logosfera cattolica, una realtà espressa in una singola nozione bramanica traslata da Hubert e Mauss nella loro fondamentale Teoria Generale della Magia.
Soltanto chi ha un reale, profondo e irreprimibile interesse nel perseguire questo genere di conoscenza -cosa che posso dire soltanto per me stesso- ha il diritto e il dovere di conoscere questa unica Verità che si oppone in maniera totale alla completa Falsità che viviamo quotidianamente, e pertanto lascio al mio saggio lettore la scelta della propria, personale apocalisse antropo-logica, dopo avere indicata la fonte di una conoscenza che io ritengo proibita (o proibitiva) dato lo scenario 'culturale' desolante, e che pure è decisiva e inevitabile per il ricercatore del vero.
Il discorso ci porta ai limiti della logosfera escatologica, che è infine la "unica vera metafisica", e quindi la forma più elevata di filo-sofia; al momento in questa sede trattiamo ancora di teorie universalmente accettate come realtà, e della negazione di una evidenza di proporzioni mondiali.. non c'è da stare allegri, ma come dice l'amico Slappo, c'è ancora tanto da scoprire, e da divertirsi.

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Prendiamo in considerazione queste parole, nel mondo-di-parole, e queste cifre, nel mondo dei numeri: che esistono circa 320 milioni di dei (deva) nella sola logosfera dell'Induismo (Quora).
Nell'insieme, tra quelli venerati, o soltanto de-scritti o nominati in un qualche passato al di fuori del mondo Induista, sono incalcolabili, verosimilmente miliardi; questa figura teorica sembra non avere mai interessati particolarmente gli autori di testi teologici, che in genere espongono ragionamenti meno generalizzati e più sofisticati; ma a mio parere tale nozione è fondamentale per la comprensione dell'insieme religioso e della sfera teo-logica: quella delle sue proporzioni.
E non dimentichiamo la qualità precipua che distingue il dio dal comune mortale (io), per quanto sia talmente ovvia che non occorre insistere oltre: che gli dei sono immortali.
Gli dei sono tradizionalmente posti "in cielo", in uno stato dell'essere che è "sottile", differenziato dal "grossolano", e che si potrebbe riferire all'antico concetto dell'etere, o in termini filo-sofici al "mondo delle idee" di platonica memoria, ma la legge smeraldina che abbiamo appena sentita ripetere da Mr. Igienista recita: così in alto come in basso e, come suggerisce colui, invertendo i fattori il risultato non cambia; così in basso come in alto.
Del resto, viviamo la nostra intera vita fatta di giorni che sono dedicati a divinità dell'epoca Greco-Romana (così come anglofoni e teutonici hanno le loro settimane composte di Asi) che in seguito divennero sinonimi dei favolosi "pianeti", le "stelle vaganti" cosiddette del firmamento,  che pure sono sempre sospese lì sopra, e ripetono anno dopo anno i loro cicli ai loro posti, in "orbite" o percorsi differenti, ma che non di meno siamo tutti in grado di osservare sopra le nostre teste nel corso dei secoli, malgrado le loro peripezie a velocità impensabili e distanze incredibili descritte dalla scienza astro-no-mica; al di là di questa manciata di luminarie divine, o deità stellari protagonisti della astroteologia Occidentale, si riconoscono svariati milioni di "stelle" non-vaganti, o "fisse" (un termine che suona piuttosto risibile nel vorticoso quadro astronomico dipinto dalla 'scienza' moderna) la stime in questo caso è nell'ordine dei 100 miliardi (Google). Se possiamo accontentarci di quelle visibili da quaggiù a occhio nudo, sarebbero circa 6000, e solo 9000 (ca.) con l'aiuto dei comuni telescopi commerciali (dati: Google), che come abbiamo visto sono ben diversi da quelli magici della NASA, delle Università Universali e del Vaticano. Perché invece dovrebbero essercene 100 miliardi, potere chiederlo a Google, e vi risponderà con altre decine di migliaia di pagine e miliardi di parole, la cosa attualmente non incuriosisce più di tanto questo blogger; ho concluso che quella astro-logica è una scienza infinitamente più interessante dell'astronomia moderna, e malgrado tutte le credenze popolari il motivo è abbastanza chiaro dall'etimologia delle due; l'astroteologia è in effetti un neologismo in cui si contempla l'intera storia di entrambe, così come del Sistema Religioso moderno, quindi occorrerebbero svariati blogs e qualche decennio per ri-definire l'insieme in termini meno vaghi. Non è qualcosa che prevedo di fare questa sera, comunque.

Eccoci di nuovo riuniti all'ombra della Grande Quercia:


Siamo "Quattro Gatti"

9 commenti:

  1. Ciao jack mi è capitato questo link su facebook, la gente ci prova ma il muro/barriera è ancora alto...http://www.huffingtonpost.it/2017/04/21/la-terra-e-piatta-e-il-sole-le-gira-attorno-la-tesi-di-laurea_a_22049009/

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  2. Ciao jack, ti seguo da diverso tempo, soprattutto in merito alla Questione più fondamentale di tutte.
    Non sono solito postare commenti, non lo faccio mai perchè credo sia inutile, non ho grande fiducia e stima nel lettore digitale moderno.
    Però volevo dire due cose:
    la prima riguarda le abitudini alimentari; è interessante "respiranesimo" e la sua filosofia; ti dirò di più, leggendo i libri di un certo Schwaller De Lubicz e De Santillana, alcuni concetti mi sono chiari e sono anche condivisibili; voglio dire che potrei credere che l'uomo possa fare a meno del cibo, si posso crederlo, ma non l'uomo di oggi; forse l'uomo anti diluviano, o comunque l'uomo consapevole della propria coscienza, che è andato ben oltre le questione dibattute su questo e altri blog; io non credo che la società in cui viviamo possa "produrre" un'umanità capace di arrivare a tanto, al respiranesimo appunto. Naturalmente sarò ben felice di cambiare idea qualora ne avessi la prova assoluta e convincente; ma ne dubito fortemente.
    La mia idea è che l'umanità sia cambiata, regredita se vogliamo e le funzioni innate, intuitive, consapevoli che ci avvicinavano all'idealità di coscienza sono perse, forse atrofizzate, ma ben lontane dall'essere presenti.
    Assistiamo a tanti "risvegli", tante idee e tanta buona volontà, ma non vediamo il quadro completo, il disegno esatto di ciò che siamo e del nostro scopo, forse perchè non siamo equipaggiati per farlo, ne abbiamo perso la capacità.
    L'uomo attuale ha perso molto, ma forse ha anche affinato delle caratteristiche, delle peculiarità; è innegabile la capacità creativa, artistica, tecnologica che ancora ci da la possibilità di vivere sensazioni "spirituali" e poco terrene, ovvero le emozioni.
    E allora è innegabile anche ammettere che è possibile vivere un'emozione degustando un piatto che non è altro che il prodotto della creatività umana; qui non si parla dell'atto materiale di mangiare, ma di provare un'emozione mangiando e ti assicuro che io nella vita ho avuto al fortuna di provare quest'emozione molte volte.
    Ultima cosa che invita più che altro ad una riflessione: come mai non riesco a trovare da nessuna parte online il nome della studentessa marocchina che voleva pubblicare la tesi di laurea sulla terra piatta? Sarebbe interessante leggere il risultato di 5 anni di studi...
    Grazie per la lettura, mi sono dilungato troppo...

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    1. Buongiorno Unknown, credo di avere già letto il tuo nome da qualche parte ^-^' Innanzitutto grazie per il tuo interesse in questo blog e nella QPFDT, sono sempre lieto di sapere che ci sono vere persone dietro i numeri che vedo, e malgrado il tuo scetticismo nel lettore ho scoperto che l'input (in merito a quanto scrivo) è importante per stimolare il flusso mentale, specialmente se proviene da chi ha qualcosa da dire, e talvolta è tanto inaspettato quanto illuminante, come nel caso recente di Mr. WebRasta.. In merito alla questione respirariana, che per me è divenuta una specie di ossessione appunto in seguito alla testimonianza diretta di un lettore, non la ritengo a priori più o meno misteriosa di quella vegana vista nella prospettiva del comune sarcofago (o "utente alimentare") da che nelle scuole si insegna che l'apporto proteico animale è indispensabile alla vita dell'uomo, mentre mi pare che nella realtà questo sia indispensabile alla sua morte, e una simile certezza -quella del 'vegan'- rende la prospettiva dell'autotrofia tanto apparente-mente ambigua (avrai seguita la discussione a questo proposito...?) quanto è indefinitamente più verosimile conoscendo almeno le basi menzognere delle scienze alimentari moderne. Ora, consideriamo questo: mi dicono che le proteine, in part., sono necessarie al corretto funzionamento dell'organismo, mentre tutto mi porta a considerare che sia il contrario, e ormai il mito delle proteine è stato sfatato da molti veri nutrizionisti, di cui purtroppo si legge solo sul web. E dunque dal punto di vista "scientifico", come ho detto e ripeto, mi posso fidare solo della cavia umana, come WebRasta, Pilartz, e chiunque abbia esperiti in prima persona gli effetti della dieta pranica. Soprattutto, ovviamente, di me stesso; anche se la convivenza in una famiglia, e in un centro urbano, possono rendere il richiamo continuo irresistibile, perché la mia convinzione è che cibarsi sia innanzitutto una abitudine presa da subito, e data la presenza di endocannabinoidi nel latte materno, si può parlare di una dipendenza psico-logica; e che una volta eliminate le trappole mortali di gliadine, zuccheri semplici e complessi, alcol, cannabinoidi "occulti" (latticini) etc., etc., tutto ciò che al contrario si considera soltanto buono e salutare -e financo emozionante, come dici giusta-mente tu- sia soltanto una trappola più grande di quelle, ma che non di meno sia possibile eluderla, con la dovuta preparazione fisica e la giusta pre-disposizione psichica.
      Come dice Mr. Martelli qui sopra, ci "nutriamo" di tante cose che NON sono cibo, e come sappiamo tutto è "vibrazione", nient'altro che "frequenze", si tratta solo di ri-conoscere questa realtà non-illusoria dell'energia nelle sue diverse forme, così come per me è stato smettendo di mangiare cadaveri &c.; quindi ritengo possibile, e probabile, che del cibo solido si possa fare a meno, come sono intenzionato a provare a me stesso in un prossimo futuro. Fino ad allora, a questo proposito posso produrre solo altre parole, e niente fatti, proprio come gli eliocentristi =D Riguardo il nome della studentessa, immagino che la domanda sia di tipo "retorico"...? Grazie di nuovo, a presto.

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    2. Guarda Jack che siamo sullo stesso piano, solo che tu sei più ottimista di me.
      Sono convinto che un uomo in equilibrio con se stesso, l'ambiente che lo circonda e i propri simili, sia in grado di esperire una vita senza cibo. (Ho letto con interesse l'articolo del coreano vissuto secoli nutrendosi di erbe spontanee).
      Il dubbio che ho è che sia estremamente complesso per l'uomo di oggi raggiungere quell'equilibrio.
      Viviamo secondo abitudini e credenze innate da troppe generazioni per poter ritrovare facilmente quello status di serenità.
      Comunque ti seguirò nel tuo percorso con curiosità e interesse.
      La domanda era assolutamente retorica! In realtà trovo la vicenda interessante, perché credo sia raro che notizie con parole come terra piatta arrivino nel mainstream. Una tale divulgazione non si era vista nemmeno per l'uscita di Irving che gode di fama mondiale.
      Se andiamo poi a vedere, non si è trattato di nessuna divulgazione in realtà, perché le informazioni non ci sono (non ci sono nomi dell autrice, ma solo dell eminente scienziata che ha bocciato la tesi). Quindi mi chiedo: sarà vero? E se si perché tanto spazio sui media?

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    3. Sul fatto che siamo sullo stesso piano, non discuto =D
      Persone meno pessimiste di me non ne ho mai conosciute nemmeno attraverso la letteratura, ma non di meno tutta quest'ombra interiore abbisogna sempre di una via d'uscita, quando non mi esprimo colle note vere e proprie, le 'note' diventano quelle che scrivo qui... L'equilibrio che credo anch'io necessario per il "quarto stato" della dieta pranica è sistematica-mente impossibile da raggiungere per chiunque sia 'integrato' nel sistema, ma riguardo la "serenità" ho avuta la prova che è conseguenza diretta dell'astinenza da cibo, ed essendomi fermato l'anno scorso al quarto giorno posso dire soltanto che l'impressione è quella di una elevazione continua ed esponenziale, per cui malgrado la limitazione nella durata sono certo che il miglioramento dal punto di vista psichico è continuo, e l'ipotesi è che esso sia l'unico vero miglioramento possibile.. Credo anzi che questo sia il punto da chiarire, che in realtà la forma fisica non sia altro che una espressione grossolana dell'essere sottile, e il che cibo stesso sia una barriera tra i due, dove il continuo processo di elaborazione di energie grossolane è ciò che costringe il nostro essere su questo piano (V. la testimonianza di Mr. Martell riguardo il "sogno lucido"). Riguardo la tesi anonima, i tuoi interrogativi valgono per tutti noi, e temo che le risposte ce le dovremo dare da soli, come sempre .. Grazie per il commento, e a presto.

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  3. Carissimo, alla fine ci sono arrivato 😊
    La parola chiave è maternità!
    Stavolta gli indizi erano espliciti e col senno di poi anche nel post "Uova Fetali" non potevi essere più chiaro 😎
    Quindi riassumendo i concetti, è possibile affermare che il nostro percorso solare può essere effettuato solo se siamo in grado di superare il karma di derivazione materno, trascendendo l'illusione del rapporto d'amore sessuale per elevarsi all'Amore dell'Uno, alimentando i nostri sensi e non il corpo.
    Che dici Jack...troppo semplice?
    Ancora una volta voglio farti sentire la mia gioia per il prezioso post.
    Un abbraccio dal quarto gatto😊

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    1. Ci sei andato molto vicino, diciamo che il concetto è meno specifico, come avrai dedotto dal post successivo; ma certo alla fine siamo tutti 'mammiferi', non si potrebbe essere più chiari di così. Non so davvero se sia "troppo semplice", in genere le cose più semplici sono quelle che funzionano, anche nel caso delle idee.
      Ricambio l'abbraccio virtuale, è la tua gioia a rendere prezioso questo mucchio di parole. Con i saluti dagli amici di A-mici =)

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