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giovedì 13 ottobre 2016

La Pena del Pane

Celebriamo oggi le 50.000 visite di VerOrizzonte con un bel boccone amaro,  come quello che Facebook mi ricorda avere condiviso due anni fa sulla mia bacheca: è un articoletto breve quanto illuminante dedicato agli effetti del glutine sul cervello umano, ancora disponibile su wakeup-world.com, di cui segue la mia traduzione. Perchè immagino che nel frattempo queste informazioni non siano "trapelate" secondo la moda dei vari recenti "leaks", fino all'Utenza Mediterranea Italica.
Quella che mangia gli spaghetti e la pizza, ma anche e soprattutto il "nostro pane quotidiano", che è forse il peggior cibo che sia mai stato ingerito (ideale con un bel bicchiere di vino, il colpo di grazia), ma anche una droga, che è attualmente il suo status nella mia dieta alimentare di tossicofilo vegano, amante della scarpetta e del burro di arachidi casalingo...  (colla banana=)



‘Cervello da Glutine’: il Frumento Interrompe il Flusso Sanguigno Verso la Corteccia Frontale


Contributing Writer di Wake Up World
Dal lontano 1954, i rapporti della completa o parziale risoluzione di casi di schizofrenia in seguito ad una dieta priva di glutine iniziarono ad affiorare nella letteratura medica. Abbiamo coperto questo notevole percorso di associazioni in un precedente articolo intitolato “60 Years of Research Links Gluten Grains to Schizophrenia.” [60 Anni di Ricerca Associano i Grani con Glutine alla Schizofrenia", NdT] 
Mentre le spiegazioni di questa intrigante connessione sono focalizzate sulla distruzione dell'asse intestino-cervello e sulla presenza nel frumento di una vasta gamma di polipeptidi farmacologicamente attivi e perlopiù recettori modulatori oppioidi, una nuova e se possibile ancor più spaventosa spiegazione inizia ad affiorare: il consumo di frumento interrompe il flusso di sangue verso il cervello.
A partire dallo studio di un caso del 1997 pubblicato nel Journal of Internal Medicine su di un paziente 33enne, con una diagnosi pre-esistente di disordini 'schizofrenici', il quale pervenne all'attenzione medica in principio per una grave diarrea e perdita di peso (sintomi classici dell'intolleranza al glutine), la tecnologia del brain scan determinò che una ipoperfusione cerebrale (diminuzione del flusso sanguigno al cervello) era in atto all'interno della corteccia frontale del paziente.[i] Una dieta priva di glutine risultò non soltanto nella normalizzazione dei danni intestinali e auto-immunitari, ma nel ritorno del flusso sanguigno alla corteccia frontale, e nella risoluzione dei sintomi schizofrenici.
Quindi, nel 2004, un successivo studio fu compiuto per verificare se lo studio del caso del 1997 fosse soltanto una combinazione fortuita, o piuttosto l'effetto diffuso di una caso di celiachia trascurato. Pubblicati nell' American Journal of Medicine, i ricercatori dell'Istituto di Medicina Interna dell'Università di Cattolica, Roma, Italia, compararono 15 pazienti affetti da una celiachia trascurata senza disordini neurologici o psichiatrici se non ansia e depressione, con 15 pazienti celiachi che seguivano una dieta senza glutine da almeno 1 anno, e 24 volontari sani di età e sesso simili. Tutti i soggetti furono sottoposti ad un esame di tomografia cerebrale computerizzata ad emissione di fotone singolo.
I risultati furono notevoli, con una coincidenza drammaticamente superiore di diminuzione del flusso  sanguigno nei pazienti celiaci non trattati, riportata come segue:
Dei 15 pazienti celiaci non trattati, 11 (73%) hanno avuta almeno una regione cerebrale ipoperfusa, contro soltanto 1 (7%) dei 15 pazienti celiaci che seguivano una dieta gluten-free, e nessuno degli agenti di controllo (P = 0.01). La perfusione cerebrale era molto più bassa (P <0.05) nei pazienti celiaci non trattati, contro gli individui sani, in 7 di 26 regioni cerebrali. Nella perfusione cerebrale dei pazienti celiaci sottoposti a dieta gluten-free e gli agenti di controllo sani non sono state riscontrate delle differenze significative.
La loro conclusione fu: “Esiste l'evidenza di una alterazione del flusso sanguigno cerebrale regionale nei pazienti celiaci non trattati.”

Discussione

Allora, diamo un'occhiata più da vicino al significato di ipoperfusione cerebrale.
La ipoperfusione è semplicemente una diminuzione del flusso sanguigno attraverso un organo. Che sia un organo interno come il fegato, un muscolo o il cervello, l'organo riceverà meno ossigeno (ipossia) e nutrienti, e quindi funzionerà a livelli non ottimali. L'ipoperfusione cerebrale, quindi, è la diminuzione del flusso sanguigno nel  cervello – un organo con una altissima richiesta di energia, e dal quale dipende la nostra intera coscienza.
Il Dott. David Perlmutter, autore del best seller del New York Times Grain Brain, ha fatto scalpore introducendo al mondo il concetto che i grani compromettono la salute del cervello. Sappiamo che già soltanto il contenuto di carboidrati nei grani contribuisce alla omeostasi del glucosio mediata dall'insulina all'interno dei neuroni, causando la loro inefficienza e in qualche caso la loro scomparsa, ma la scoperta che il frumento in particolare ha delle proprietà distruttive nel flusso sanguigno della corteccia cerebrale ha profonde implicazioni.
Ad esempio, è noto che il lobo frontale è sede di ‘funzioni esecutive‘ del cervello, tra cui:
  • Riconoscimento delle conseguenze future di azioni attuali
  • Scelta tra azioni 'buone' e 'cattive'
  • Scavalcare e sopprimere risposte socialmente inaccettabili
  • Conservare memorie a lungo termine che non siano basate sulla ripetizione
  • Determinare somiglianze e differenze tra cose ed eventi.
Se il consumo di frumento, attraverso qualche meccanismo finora ignoto, interferisce con il flusso sanguigno cerebrale in individui sensibili, e come risultato distrugge le funzioni esecutive del cervello, astenersi dal consumarlo si dovrebbe considerare un comportamento ragionevolmente precauzionale, partendo dal presupposto che si vogliano conservare queste funzioni critiche relative a moralità, consapevolezza, e responsabilità sociale.

Per ulteriori ricerche sugli effetti dannosi del frumento, leggete il nostro articolo: Wheat: 200 Clinically Confirmed Reasons Not To Eat It. [Frumento: 200 Motivi Clinicamente Confermati Per Non Mangiarlo, NdT]
Inoltre, per informazioni sugli effetti del frumento specificamente dannosi per il cervello, leggete i seguenti articoli o guardate il video:
Articoli di Riferimento:
[i] A De Santis, G Addolorato, A Romito, S Caputo, A Giordano, G Gambassi, C Taranto, R Manna, G Gasbarrini.Schizophrenic symptoms and SPECT abnormalities in a coeliac patient: regression after a gluten-free diet. J Intern Med. 1997 Nov ;242(5):421-3. PMID: 9408073
Articolo originale:
http://wakeup-world.com/2014/02/06/gluten-brain-wheat-cuts-off-blood-flow-to-frontal-cortex/

Il libro del Dr. Perlmutter è stato tradotto in Italiano ed è in vendita anche su Amazon, dove questa è la sinossi:

"Nessuno degli innumerevoli libri dedicati all'alimentazione e alla salute dell'organismo ha mai messo in luce la terribile verità che David Perlmutter, con La dieta intelligente, denuncia con determinazione: i carboidrati possono distruggere il cervello. E anche i cosiddetti carboidrati sani, come i cereali integrali, possono causare demenza, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, epilessia, ansia, mal di testa cronici, depressione, calo della libido e molti altri mali. Innovativo e tempestivo, questo libro mostra come il destino dell'attività cerebrale non sia segnato dai geni, bensì dal cibo che si consuma. Inoltre punta i riflettori sul vero colpevole di tutte le malattie degenerative, ovvero l'infiammazione, che può essere scatenata dai carboidrati, soprattutto da quelli che contengono glutine o un elevato livello di zucchero. Il dottor Perlmutter ci spiega cosa succede quando il cervello incontra ingredienti comuni come il pane e la frutta, andando a danneggiare in modo significativo la memoria, e per questo propone una dieta ad alto contenuto di «grassi buoni», ideale per stimolare la crescita di nuove cellule cerebrali a qualsiasi età. Questo rivoluzionario programma di quattro settimane ci mostrerà come mantenere il cervello sano, attivo e lucido, ottenendo al tempo stesso una netta riduzione del rischio di malattie neurologiche e alleviando alcuni disturbi comuni senza il bisogno di assumere farmaci. Strategie facili da seguire, deliziose ricette e obiettivi settimanali agevolano l'applicazione di questo programma. Coniugando ricerche all'avanguardia, storie di persone che hanno cambiato il loro stile di vita e consigli semplici e pratici, La dieta intelligente vi insegnerà ad assumere il controllo dei vostri «geni intelligenti», a riguadagnare il benessere e a godere sempre di salute e vitalità."

Ovviamente questo blogger non è un agente pubblicitario del Dr. Perlmutter, e la promozione del suo libro non è lo scopo di questo mio post. Quello del libro può essere semplicemente, come dice qualcuno un "approccio terroristico" ad un argomento che ci interessa tutti in modo viscerale, cosa che dovrebbe avere assicurata una buona tiratura di stampa al suo autore, ma tra il glutine-killer del Dr. Perlmutter e il 'buon pane quotidiano' della tradizione Belpaesana, il mio consiglio è di cercare una valida via di mezzo, perchè la mia esperienza diretta mi ha provato che il pane è a tutti gli effetti una droga pesante, causa di dipendenza, tolleranza e astinenza e, al di là dei possibili danni alla salute, in linea generale so che questo genere di cose non possono davvero fare del bene a nessuno. 

Buon appetito...

2 commenti:

  1. segnalo tra l'altro:

    http://www.arnoldehret.it/dipendenza-da-farinacei

    http://www.arnoldehret.it/il-mito-dei-cereali


    ma il glutine non è il solo problema nei cereali:

    http://www.arnoldehret.it/alimenti-senza-glutine

    http://www.arnoldehret.it/la-moda-del-senza-glutine

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    1. linx molto interessanti, grazie per la segnalazione!
      a presto =)

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