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mercoledì 29 novembre 2017

Braccio di Potassio

PER MOTIVI TECNICI IN QUESTO PERIODO NON SONO IN GRADO DI RISPONDERE AI COMMENTI -- IL PROBLEMA RISIEDE IN UN CAMBIAMENTO NELLA PIATTAFORMA DI BLOGGER.COM, E SONO IN CONTATTO CON I RESPONSABILI PER RISOLVERLO -- LA COSA NON DIPENDE DA ME! Grazie per la Vs. pazienza...


Mi avventuro nel labirinto virtuale, con la premessa di James Jimmy Parker:


Trad.: "INTERNET E' INTELLIGENZA ARTIFICIALE
QUALUNQUE COSA TU CI FACCIA ALIMENTA
UN SUPER COMPUTER A.I."

Parto da questa ipotesi di ricerca; non c'è alcuna differenza tra il blog -il mio spazio espressivo su internet- e il "resto", che non sia pura-mente formale, superficiale, proprio come la superficie della Terra. E tutto quello che faccio al di fuori del blog partecipa ugualmente di un "super computer", anche se la sua "artificialità" è del tutto relativa alla mia stessa natura. 
Misteriosa, come Tutto.

Ritaglio di una conversazione su FB, la mia risposta ad un messaggio in cui si menzionava la ovvia relazione fra "earth" (terra) e "heart" (cuore):


Una affermazione "spontanea"; oppure una "riflessione"
(che è la stessa cosa di "riflesso")

A proposito di fluido vitale, il concetto del prana Indiano trova un medium ideale, e anzi materiale, in quello dello ITZ dei Maya; non è certo "per caso" che i cultori di un dio-creatore-artista (Itzamna) abbiano lo stesso nome che gli Induisti attribuiscono al concetto della Illusione Materiale;

notiamo anche la discrepanza solenne fra lo stringatissimo lemma wikipedico Italiano:

"Nella mitologia mayaItzamnà, è governatore degli dèi, dio del sole, del mais, della scrittura e delle arti.
In realtà era un sacerdote saggio con molte conoscenze in seguito divinizzato. A quanto pare in vita si chiamava solo Zamná, e che il prefisso *it- sia stato aggiunto dopo.
È rappresentato come un sereno vegliardo dal prominente naso. Itzamnà era
il più antico della prima generazione degli dèi del pantheon maya, e fu la principale delle divinità maya fino all'800 d.C., quando, dopo l'invasione degli Aztechi, fu soppiantato dal dio Tezcatlipoca.
Non è chiara l'etimologia del suo nome, forse riferibile ad una grossa lucertola o caimano (itzam) oppure alla rugiada (itz)"

e l'introduzione a quello Inglese (da me tradotta):
"Izamna (pronuncia Maya[it͡samˈna]) era, nella mitologia Maya, il nome di un dio superiore e deità creatrice che si credeva residente nel cielo. Per quanto se ne sappia poco, i riferimenti sparsi sono presenti nei primi rapporti dei coloni Spagnoli (relaciones) e nei dizionari. La leggenda del XX Sec. Lacandon comprende racconti sul dio creatore (Nohochakyum  o Hachakyum) che potrebbe essere un suo tardo successore. Nel periodo pre-Ispanico Itzamna, rappresentato dall'anziano dio D, era spesso ritratto in libri e ceramiche.." etc.
Mi chiedo: stanno parlando della stessa cosa?

Il gioco di parole è ovvio per l'anglofono: IT's significa semplicemente E', riferito a qualunque cosa, compreso un essere umano -- distinto da una persona. E pertanto la mia folle ipotesi sull'Inglese come Lingua del Re dei Re si estende oltreoceano, dove già il termine "teo" come prefisso divino è un tantino troppo simile al Latino "teo-" (che si fa discendere dal Greco Θεός e quindi "δῖος" - Wikipedia);

da The Maya Book of Life: Understanding the Xultun Tarot di Michael Owen
 (Google Books)


Trad.: Lo Itz e il Mondo Albero (o Albero del Mondo, Ndt)
Itz è il termine Maya per tutti i liquidi sacri e le essenze come la rugiada, lo sperma, il sangue, l'acqua santa, il nettare, la cera di candela, la pece, la resina, il sudore, o le lacrime. E' la forza vitale o "fulmine nel sangue" ed è l'equivalente Maya del chi (Cinese), del ki (Giapponese) e del Gal (Gaelico). E' la linfa cosmica del Mondo Albero. Quando il copale è bruciato in un braciere come nella carta del Saggio lo itz è convertito in fumo. Lo itz rappresenta inoltre lo ch'ul o "roba dell'anima" nel sangue umano. Era la sostanza benedetta estratta nei flebotomi rituali. Itz è anche la parola per "magia" e il dio Itzamna fu il primo stregone della creazione. Uno sciamano Maya è uno itzamn o "uno che fa itz" e questi fluidi erano utilizzati dagli sciamani per contattare altri mondi."

Consideriamo innanzitutto: il fulmine nel sangue. Il paradosso della energia elettrica trasmessa in un fluido, che è il paradosso umano; energia sprecata. Pura Arte.
E' lo stesso principio di  līlā, che Wiki dice: "gioco", "distrazione", "passatempo", ma anche "grazia", "fascino" ma anche "mera apparenza", "simulazione". -- concetti questi ultimi che rimandano diretta-mente all'arte cinemato-grafica, distinta dal teatro per la sua qualità "incorporea" e per la potenzialità infinita della sua ri-produzione, a differenza della messinscena teatrale che ha luogo "dal vivo" e richiede una azione "in tempo reale" di attori e pubblico.

Chi conosce i Maya conosce le straordinarie rappresentazioni dei "fulmini viventi" nelle loro famose Selci Eccentriche, di cui vediamo qualche esempio offerto da Google Image:





La "creazione" espressa nella più violenta e inarrestabile forza naturale, il fulmine; non occorre consumare psilocybe, secondo il rito Maya, per poter considerare il quadro d'insieme in quanto forme bio-logiche i cui impulsi vitali primari (misurabili con ECG - EEG) corrispondono ad impulsi elettrici: se questa è la manifestazione attuale e "reale" dell'essere umano, che funziona a corrente, quale "archè" potremmo inventarci, considerando la realtà pratica e pranica del flusso solare come Alimentatore dell'intera messinscena cosmica?

Questa sorta di realtà nostra Qui e Ora non è differente in essenza da un film, in quanto rappresentazione meccanica, in cui ogni persona, o attore, agisce in una condizione di incoscienza controllata in virtù del proprio ruolo, codificato in parola, o anche "verbo" (Logos); come nel mondo del cinema, il ruolo o "parte" (fratto) indiviDuale è quello de-finito sul cartellone, con il nome dell'attore; soltanto nei titoli di coda se ne conosce il ruolo "simbolico", quello del persona-ggio che pure è stato l'unico conosciuto durante la proiezione del film.

 Questa è la "magia" (nera) del cinema come rappresentazione di ogni realtà indiviDuale nel "mondo reale", e ci fornisce un indizio interessante sulla questione escato/logica. Il cinema è la moderna arte della fantasmagoria, che rende 'reale' l'illusione materiale dell'uomo, e in quanto tale è utilizzata come potente arma di distrazione di massa, e come supporto impareggiabile per la dottrina del materialesimo; grazie soprattutto agli ameri-cani. Ma soprattutto ai loro produttori esecutivi.

 La "realtà oniromimica" del cinema rende più che mai "reale" la nostra illusione quotidiana; e il "trucco" funziona sempre, per i bambini come per gli adulti, perché tutti sognano, anche se poi magari non se ne ricordano; come il verba che "manent" una volta scritto o stampato sulla carta, le immagini impresse sulla pellicola -o memorizzate su un hard disk- e ri-prodotte sugli schermi grandi e piccoli, simili a "sfere magiche", sono destinate a restare nella memoria pubblica, parte della "memoria sociale" e dell' "immaginario collettivo", elevate talvolta allo stato di "cult(o)" in ragione dei loro (presunti) meriti artistici.

 Il cinema non soltanto ha ereditato il potere incommensurabile della letteratura, ma lo ha espanso in misura esponenziale con la rappresentazione dinamica (cinematica) e 'tridimensionale' (simulata in origine, ma oggi anche visiva-mente) delle azioni -- che in gran parte sono sponsorizzate dalla solita gente, come ben sappiamo. Consideriamo questo, nel nostro gioco di parole quotidiano:

secondo il Wikizionario, cinema viene:
"dal greco antico κίνημα cioè "movimento

dove "movimento" sta per:

"spostamento di una persona o di un oggetto"

con i seguenti

"Sinonimi


e dunque infine consideriamo il significato più proprio del verbo, nel nostro mondo-di-parole:

"
  1. (grammatica) parte variabile, ma essenziale del discorso che indica l'azione, il divenire, il permanere in un certo stato da parte di persona o cosa"

Mi sembra tutto MOLTO chiaro.
Per questo oggi esistono "STARS" o "stelle" del cinema, che sono "DIVI" per il Gentile Pubblico Pagante. Che siano vivi, oppure no.

Il termine stesso fantasmagoria, ovvero "una versione modificata della lanterna magica per proiettare immagini spaventose come scheletri, demoni e fantasmi su muri, fumo o schermi semi-trasparenti, spesso da dietro lo schermo" contiene lo stesso termine, "fantasma" ("dal greco φάντασμα, phàntasma, "apparizione" "- Wikiche abbiamo considerato prima come sinonimo di "spettro", il termine che pure definisce con l'aggettivo "visibile": "quella parte dello spettro elettromagnetico che cade tra il rosso e il violetto includendo tutti i colori percepibili dall'occhio umano che danno vita dunque al fenomeno della luce."
Quindi vediamo che ancora una volta Wikipedia tende a rivelare l'arcano con le più elementari nozioni riguardanti questa sorta di "realtà letteraria" che è il nostro mondo-di-parole; allo stesso modo del cinema, ciò che viene percepito all'interno di questo 'spettro' luminoso, una minima parte del flusso energetico cosmico di cui partecipa l'essere umano, rappresenta la "realtà" dei nostri "giorni", e nel loro insieme del così detto "tempo", l'eterno istante vissuto Qui e Ora. 
Lo spettro Solare contiene lo spettro umano; e viceversa.

Un altro indizio wikipedico proviene dal lemma su "Dio":
"Nelle lingue di origine latina come l'italiano (Dio), il francese (Dieu) e lo spagnolo (Dios), il termine deriva dal latino Deus (a sua volta collegato ai termini, sempre latini, di divus, "splendente", e dies, "giorno")"
A qualcuno potrebbe anche bastare questo "collegamento" solita-mente trascurato, per avere una idea meno oscura della propria "realtà". E se qualcun altro ci trovasse il solito riferimento al "portatore di luce", ormai lo abbiamo appurato, è solo ed esclusiva-mente un Punto Di Vista.

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Interludio Macabro

Ancora a proposito di Giapponesi, una notizia scandalosa condivisa su FB dal sedicente ufologo Brasiliano Francisco Baqueiro:


Come vediamo la notizia è riportata online da DenunciaLeaks.com, che titola


(Trad. mia) il cui nome sarebbe "Resu Ototo No Shokuryohin", reso in "fratello commestibile"; la ricerca di questo nome su Google ci dà 2.460 risultati (compreso un video), con una sola particolarità in comune: sono tutti in lingua Spagnola, proprio come quello di DenunciaLeaks; la mia diagnosi è che si tratti di una pandemia virale confinata nella logosfera Ispanica, e quindi un buon esempio per tutti noi, di come a volte le bufale non siano sempre e soltanto a spese dei bovini; nel senso stretto del termine.
Purtroppo, per provare l'ebbrezza dell'antropofagia è ancora necessario il fai-da-te, anche per i balzani abitanti del Sol Levante... Vedremo più avanti se alla morbosità del tema corrisponderà una forma virale della notizia, e fors'anche a qualche tentativo di prenotazione.

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Ho appena scritto qui sopra che "la vita è come un film"; leggiamo ora da Wikipedia cosa si intende per "Illusione filmica":

"Si definisce illusione filmica (o anche illusione proiettiva o illusione di realtà) il peculiare stato di coscienza che caratterizza gli spettatori dei testi audiovisivi di finzione e che consiste nel partecipare alle vicende narrate e al mondo rappresentato "come se" fossero veri. Richard Allen l'ha definita: "quella particolare esperienza per cui mentre sappiamo che stiamo vedendo solo un film tuttavia sperimentiamo quel film come un mondo pienamente realizzato” (Richard Allen)[1].È "illusione", appunto, e come tale non è l'allucinazione di chi scambia il mondo rappresentato con quello reale o lo sguardo della macchina da presa con il proprio sguardo; ma neanche la piena coscienza di chi mai si dimentica di trovarsi di fronte ad una messa in scena. È una condizione intermedia tra abbandono e presenza di sé, adesione e distacco critico, che ricorda la réverie, il sogno ad occhi aperti; e, anche, il gioco dei bambini, nel quale si dà vita ad un mondo sospeso tra coinvolgimento emotivo e serenità del “far finta”.[2]Il richiamo al gioco è rinvenibile anche nell'etimologia stessa del termine illusione, che deriva dal latino “in-ludere”: entrare in una dimensione ludica e fantastica, in cui “si crede senza credere”, sostando nella terra di mezzo tra realtà ed immaginazione."

Perché pensate che tutti gli spettatori di qualunque cosa tendano ad assecondare questa illusione che si direbbe connaturata dell'essere umano?
Sempre su Wikipedia ritroviamo il dilemma irrisolto sulLe Cause Dell'Illusione Filmica:
"Sulle ragioni di fondo dell'illusione filmica, sui meccanismi psicologici così come sugli elementi testuali che la favoriscono, ci si interroga da molto tempo. Come può accadere che la visione di un film o di una fiction televisiva ci trasporti in un altro mondo e ci faccia vivere esperienze così intense? In virtù di che cosa e in che modo queste esperienze diventano parte di noi? Perché la comunicazione per immagini in movimento, e quella illusiva in particolare, è tanto “potente”, se non addirittura “prepotente”? Tanti, secondo gli studiosi, sono gli elementi in gioco."
Il mio lettore li può considerare seguendo il link qui sopra, ma va da sé che si tratta di "elementi in gioco", di mera speculazione; come nel caso del sonno (e quindi del sogno) con le sue "teorie sulla genesi evolutiva", qualunque ipotesi possibile non fa che confermare l'unico dato di fatto, che non conosciamo il vero motivo per cui si dorme, così anche sull'arte "oniromimica" del cinema e sulla illusione filmica non possiamo che constatare la nostra innata tendenza ad ingannare noi stessi per primi, e senza perdere un'occasione per farlo per quanto si tratti essenzial-mente di un passatempo, o anche di una perdita di tempo. Ma chi ha mai detto che 'perdere' il tempo sia peggio dello 'spenderlo'?

...

Mi avventuro nel labirinto virtuale, con la premessa del post precedente; alimento la "A.I." (Artificial Intelligence) del super computer ipotizzato da Mr. Parker attraverso il mio blog, con il mio post quotidiano. Attività che non hanno un senso al di fuori della videosfera; posso andare in posta, semmai, oppure in un posto, ma non esiste un post geografico fuori di qui, che non sia un gioco di parole, o una espressione vernacolare; di fatto, da queste parti dell'Italia un luogo qualunque si dice "un post".
Posso anche affermare che chest chi l'è ul me post, cioè "questo è il mio posto", e utilizzando questo termine Inglese per l'"articolo" pubblicato online nel 2017 affermo una realtà locale ben più vecchia dell'internet stesso, e del suo gergo globale. Perché lo sappiamo, 'globalizzazione' per qualcuno è sinonimo di 'americanizzazione'...

Evidente-mente questo particolare gioco-di-parole è inevitabile, per me; da che esiste un dialetto Milanese che tutt'ora i miei genitori e parenti parlano -assieme a qualche milione di persone- in cui "post" equivale a "posto", e se esiste una piattaforma blogger.com in cui pubblicare un articolo chiamato "post" in Inglese, io non potrei essere altrove se non Qui, e Ora. 


Ma penso ancora alla carenza di vitamina D, e all'unica attività motoria stretta-mente necessaria per l'uomo, che è quella di proseguire per la sua strada. Devo uscire da questo post, adesso.


--

A ghè un post föra de chi...
(C'è un post/o fuori di qui...)

Sotto la solita cappa grigiastra, la coltre invernale del cielo


c'è un angolino di quiete nel caos cittadino


poesia acida e surreale, tra le Rose fiorite a fine Novembre e la batteria esausta nel cortile di una casa abbandonata


Capolavori viventi, al parco


e la Grande Quercia è ormai completamente nuda


Questi dati digitali in formato immagine compresso jpeg, anziché testo, sono più o meno reali delle mie parole per descriverli? Ovviamente, sono la stessa cosa; sono tutti bits, cioè pezzetti, che è sinonimo di frattali nel gergo global-virtuale.
In compenso le mie cronache social sono molto più movimentate di quelle sociali, sempre limitate a due umani e quattro aMici, che hanno la tendenza a rendere i loro ritratti in opere d'arte casuali:




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Ne parlavo proprio ieri con un amico; oggi Retroscena del Sistema pubblica queste immagini:


sulla "misteriosa civiltà megalitica", si direbbe che i costruttori di piramidi utilizzassero la stessa tecnica, che oggi chiamano "cemento". Avendo sempre letto e sentito parlare soltanto di blocchi di pietra tagliati, che sarebbero stati estratti da cave lontane a volte  centinaia di km dal cantiere e trasportati con i mezzi più improbabili, compresa la levitazione, la costruzione degli edifici megalitici è sempre stata un grande mistero. Una volta inserita la parola-chiave "cemento", le cose sono improvvisa-mente più ragionevoli; le stesse immagini che prima rappresentavano un mistero sono "comprensibili", comprese le proprietà straordinarie delle mura poligonali con i loro interstizi quasi-inesistenti (menzionati spesso da von Däniken & Sitchin & C.), che furono prodotti evidentemente dal contatto diretto dei blocchi ancora freschi impilati uno sull'altro. I conti finalmente tornano: la precisione delle costruzioni, le forme "impossibili" dei blocchi, la immensa mole di lavoro che tutt'ora sarebbe un'impresa disperata, utilizzando i metodi 'tradizionali' descritti nei libri di testo...

 Una volta compreso il principio, la realtà del Falso Megalitico appare sotto i nostri occhi chiara come l'orizzontalità dell'orizzonte; non è più possibile tornare a vedere un "mistero" guardando quelle pietre così stranamente uniformi, con i loro contorni smussati e l'apparenza paradossale di "morbidità" che ha data vita alle ipotesi più stravaganti dei fantasiosi "esperti".
E' stato replicato anche nel continente Americano, ma io credo che originariamente questo fosse un  Mistero d'Egitto.

Parole-Chiave da tenere a mente: "pietre tagliate"

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come il monolite adorato dagli antenati di Darwin, nel "magistrale" film di Clarke&Kubrick;
il mistero che poi viene proiettato avanti nello "spazio" e nel "tempo", grazie agli effetti speciali della NASA riprodotti per il grande schermo da Douglas Trumbull


fino al set lunare, e oltre.

"Megaliti", ovvero "grandi pietre" o "massi", e "grandi massi"....

Masonsmart

...rieccoci con l'iniziale del mio nome...

Oggi ri-conosciamo il 'mistero' dei 'tagliatori di pietre'; che non è proprio altro che quello dei Muratori, tanto degli schiavi del cantiere edile quanto dei padroni della baracca: cemento. Questa è l'altra parola-chiave di oggi. Sono loro che provvedono al cemento per tenere assieme la società, e a quello per le grandi scatole in cui sono rinchiusi i liberi cittadini globali; la stessa gente che ha fornita la Magica Gravità, l'unico collante efficace per la Teoria Eliocentrica, e probabilmente i primi a diffondere l'uso del glutine (Lat. "colla") come cibo per le masse. Ci tengono incollati in ogni modo alla illusione di tutto, con l'uso di qualunque materia possibile e immaginabile, a partire da quelle 'di studio'  durante il Programma D'istruzione Globale, dove fantasia e realtà vengono mescolate secondo l'antica ricetta del Caos Totale. 
La Betoniera Storica continua a girare, come le Grandi Palle Universali, e come le nostre...

...

Pubblicità Progresso da Mr. Mark Colman:


"Dobbiamo dire altro?"

Sullo itz che viene regolarmente assimilato dai mangiatori di frutta e vegetali freschi ("enzimi") rispetto ai sarcofagi umani che oltre alle carcasse divorano ogni sorta di materia inerte, a partire da quegli "alimenti di base" che sono le fondamenta della malattia... Oggi queste sono le mie droghe pesanti, non posso negarlo; ma non sono soltanto legali, e non sono soltanto sostanze d'abuso  alimentari vendute ad ogni angolo di strada, sono quelle che tutti consumano regolar-mente, considerandole indispensabili; questo è il dramma, J. Wellington Winpy (In Italiano "Poldo Sbaffini") non soltanto continua a mangiarsi del macinato di cadavere rivestito di acrilammide, ma lo mangia in un panino, e se potesse esistere qualcosa di peggio da mangiare, probabilmente mangerebbe quello...

Perché la dieta di Popeye non è divenuta tanto popolare quanto quella del "furbo, scroccone, adulatore, imbroglione e perennemente affamato di hamburger" (Wiki) J. Wellington? 
... Ho un gran brutto sospetto, tanto per cambiare.

Per la cronaca, il titolo del post è riferito all'alto contenuto di potassio negli Spinaci (558 mg x 100 g)  che invece non contengono poi così tanto ferro come tutti credono (2.71 mg x 100 g - Fonte: Wikipedia).

1 commento:

  1. E' sempre un piacere leggere tutti i "nessi" lessicali che riesci a trovare, è intellettualmente stimolante. Credo che tu sia il Bergonzoni dei geocentristi:

    https://www.youtube.com/watch?v=XWnpJq0Sn4I

    Spero lo prenderai come un complimento =)

    Bye bye

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