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lunedì 27 novembre 2017

Gaijin Globale

La cosa più simile ad un appuntamento per me negli ultimi decenni sono stati gli incontri al solito angolino di strada con la loquace Bebel


da che gli incontri presso la Grande Quercia sono più affollati, anche se si tratta sempre di aMici...


E dunque questo è il massimo della intimità per quanto riguarda la mia vita affettiva.
Chi segue questo blog ormai conosce la cerchia dei miei aMici, ristretta a quella gente che ha poco da dire, ma che è soltanto buono; per questo capirà il mio entusiasmo nel raccomandare il documentario del 2016 a titolo Kedi, che ha un ottimo sito con trailer qui; su Wiki English:
"Kedi è un documentario Turco del 2016 diretto da Ceyda Torun sui molti gatti randagi che vivono ad Istanbul.[3] "
 (Trad. mia) Ma se fosse soltanto un documentario sui "molti gatti randagi", la qualità del documento prevarrebbe; qui invece vediamo il principio dell'attore, cioè della persona, che diventa il film, anche se si tratta di "vita reale"; in effetti, gli animali non recitano mai, anche se sul set di un film a soggetto fanno esattamente ciò che viene detto loro di fare. Recitare è un'altra cosa, implica la presenza di un carattere, che come sappiamo è un concetto espresso nell'Inglese character, cioè personaggio; e i gatti, che sono tutti personaggi estremamente diversi tra loro -come noialtri, sono mondi a sé stanti- in questo caso si dimostrano tutti interessanti nelle loro peculiari abitudini e nei loro comportamenti individuali, nella 'vita reale' si rivela la realtà delle loro caratteristiche singolari.

Questo è il messaggio precipuo di questo "film-verità" che non ha nulla di nuovo da dire in quanto tale, ma in cui i protagonisti primeggiano tutti e rendono irrilevante il contesto documentaristico in cui lo fanno; per questo l'ailurofilo sarà incantato da queste immagini e anche lo spettatore casuale potrà constatare l'incredibile varietà nel catalogo di personaggi che scorrono davanti ai suoi occhi.
Io ho catturata la schermata di questo, che l'ospite umano definisce un gatto educato e ammodo, che non disturba mai i clienti del suo ristorante, e che non di meno sa bene come farsi notare quando sente i morsi della fame:


...chiama il cameriere, con una gestualità inconfondibile.

--.

Lo abbiamo già visto qualche tempo fa su questo blog; il parelio secondo Wikipedia è
"un fenomeno ottico atmosferico dovuto alla rifrazione della luce solare da parte dei piccoli cristalli di ghiaccio sospesi nell'atmosfera e che solitamente costituiscono i cirri"
(https://it.wikipedia.org/wiki/Parelio)
Mr. Antoniot Brack di EARTH is FLAT! Get Over IT - Universal Zetetic Society oggi offre una spiegazione più pratica è meno sofisticata per questo fenomeno ottico:


...Forse è troppo pratica per il resto del mondo?

..

Mi appare via via sempre più chiaro il motivo della nostra tendenza a con-fondere la 'fantasia' multi-mediale con la 'realtà' sensoriale ed è che non esiste una reale differenza, tra quelle che sono di fatto due realtà, oltre il medium (Lat. "mezzo") attraverso il quale esse vengono esperite; il sogno, l'allucinazione, la visione fisica, non sono altro che le diverse modalità di una unica illusione rappresentata dall'"altro", la manifestazione del nostro "mondo" percepito indiviDualMente; tutto è 'vero' perché nulla lo è, in essenza; l'essenza di ogni cosa materiale è māyā, l'illusione manifesta nell'energia solare che dà forma e consistenza alle cose mondane, di cui la "luce" è l'unica materia, un flusso di energia determinata ed espressa in un assieme frattale.
 Per questo la religione più improbabile è la più diffusa a questo mondo, ed è per questo che il Mito Solare nascosto dietro quello Mortale della cristianità attrae irrestibil-mente il popolo, perché l'essenza di questa illusione è quella che chiamano "morte", pur sapendo che non esisterebbe nulla da potersi dire "vita" senza di essa, e che essa non è altro che una parola per distinguere uno stato psichico dall'altro, proprio come la "veglia" dal "sogno".

La 'morte' non è un fenomeno più serio di quello del sonno, cioè di uno stato della psiche indiviDuale particolare e momentaneo, qualcosa di paragonabile al ciclo diurno e notturno e stagionale, da che avviene nello stesso ordine ciclico delle cose; abbiamo tutti una certa coscienza di questo, che nel parlare comune è "l'eterno riposo", per cui le anime "riposano" in pace dopo la morte del corpo; è esatta-mente così, proprio come andarsene a letto dopo una lunga giornata faticosa, e difficile da sopportare. Non è "altro"; non c'è niente o nessun "altro" che potrebbe mai riguardare l'essere umano Qui e Ora, su questo palco, o set, o Piano Terreno. E' la realtà della illusione di ogni cosa al mondo che rivela l'illusione della nostra realtà indiviDuale, come osservatori, come interpreti di una data persona che viene identificata da una parola

 Ricordate il vecchio gioco di parole delle scuole elementari, per cui alla domanda "come ti chiami?" si rispondeva "io non mi chiamo, mi chiamano gli altri"? E' tutto qui; il nostro nome è una parola che ci distingue da altre parole che sono altri nomi, altre persone, ovvero diverse maschere frattali dello Uno; 

Par Steve Jurvetson — http://flickr.com/photos/jurvetson/378256/, CC BY 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=646090
"Krishna, sotto forma di Vishvarupa, apparve ad Arjuna."

Vishvarupa (sanscrito IAST : viśvarūpa ; da viśva« tutto, 
universale, onnipresente » e rūpa« forma, apparenza »1)
(Trad. mia)

questo Uno non è nessUno in particolare, ma è (in) chiunque ne comprenda il Principio Unico, quello che per qualche motivo oggi chiamano 'dio'. Questo concetto del 'dio' non esiste che nel mondo dell'uomo, e non può essere altrove in esso, se non nell'indiviDuo che lo interpreta nella sua propria unicità frattale, questo è il principio cristoLogico derivato dal Logos Solare.

Su Dark Matters - Science and Skepticism Page qualcuno oggi condivide questa image macro:


Trad.:
"Niels Bohr 
7 Ottobre 1885 - 18 Novembre 1962

Tutto ciò che diciamo reale è
composto di cose che non si 
possono considerare reali.
--
Se le meccanica quantistica 
non vi ha scioccati profondamente,
non l'avete ancora compresa."

Wikipedia docet:

"Niels Henrik David Bohr (IPA: [ˈnels ˈboɐ̯ˀ]) (Copenaghen, 7 ottobre 1885  Copenaghen, 18 novembre 1962) è stato un fisico, matematico, teorico della fisica e accademico danese.
Diede contributi fondamentali nella comprensione della struttura atomica e nella meccanica quantistica, per i quali ricevette il premio Nobel per la Fisica nel 1922."

Sulla complementarietà leggiamo:
"In meccanica quantistica il principio di complementarità afferma che il duplice aspetto di alcune rappresentazioni fisiche dei fenomeni a livello atomico e subatomico non può essere osservato contemporaneamente durante lo stesso esperimento.
Il principio fu enunciato da Niels Bohr al Congresso internazionale dei fisici del 1927 (tenutosi a Como in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta), rendendo in qualche modo meno stridenti con la concezione della fisica classica, e anche con la logica, i dualismi quantistici e in particolare quello fra natura corpuscolare e ondulatoria (dualismo onda-particella). "
Ancora una volta, vediamo che trovando a studiare il proprio mondo come manifestazione materiale, l'uomo crea un paradosso insolvibile così come quando il suo pensiero cerca di risalire alla propria fonte, perché la fonte di entrambi è la stessa, e unica.
La famosa particella della doppia fenditura non prova a nessuno che la materia è di natura particolare o vibrazionale, che è l'una o l'altra cosa, ma che l'uomo è in grado di percepirla, di osservarla e misurarla in entrambe le forme, e qualunque altra implicazione o conseguenza dell'esperimento è secondaria rispetto alla realtà che la mente scientifica tende a trascurare in cerca di una realtà oggettiva del tutto inesistente, oltre che irrilevante: la stessa forma di energia "densa" che si percepisce come materia, di cui è composto l'essere umano e il suo mondo, si è dimostrata empirica-mente esser parte di un flusso energetico che per la sua natura sottile trascende la nostra capacità di percezione, di osservazione, di misurazione -all'occhio nudo- e quindi di comprensione del fenomeno stesso quando pure venga esperito collettiva-mente, attraverso una strumentazione adeguata. 
 Non è affatto diverso da un "numero di magia" in cui il prestigiatore è la "natura" stessa e quindi, data quella dell'uomo, che è la medesima, non c'è modo che esso potrebbe mai rivelare il suo "trucco", in un miliardo di anni. La fisica quantistica non fa altro che "spiegare" alla mente sottosviluppata del ricercatore Occidentale quello che da migliaia di anni, dall'alba della civiltà, gli Orientali hanno sempre saputo. 

Da Wikiquote:
"
  • Niels Bohr fu ben consapevole della corrispondenza tra il suo concetto di complementarietà ed il pensiero cinese. Durante una sua visita in Cina, nel 1937, quando la sua interpretazione della meccanica quantistica era già stata completamente elaborata, egli fu profondamente colpito dall'antica idea cinese di opposti polari e da allora conservò un profondo interesse per la cultura orientale. Dieci anni più tardi Bohr fu fatto nobile, in riconoscimento dei suoi notevoli risultati scientifici e per gli importanti contributi alla vita culturale danese; quando gli fu chiesto di scegliere un soggetto adatto al suo stemma, la sua scelta cadde sul simbolo cinese del T'ai Chi che rappresenta la relazione di complementarietà degli archetipi opposti yin e yang. Scegliendo questo simbolo per il suo stemma assieme al motto contraria sunt complementa (gli opposti sono complementari), Niels Bohr riconobbe una profonda armonia tra l'antica saggezza orientale e la scienza occidentale moderna. (Fritjof Capra)"

Prima ho ritagliato l'articolo del Vishvarupa da Wikipedia France; ho notato che il termine Sanscrito inizia con "vis", l'origine Francese del nostro "viso" - dal Latino "visione". Da Etimo.it:


Lo "sguardo", cioè la visione di un "viso" è nel nostro mondo di parole il paradosso assoluto, in cui si ri-conosce l'IndiviDuo; non c'è alcuna differenza tra la nostra visione, l'azione del vedere, e il "viso", cioè la cosa vista, perché la radice etimo-logica è la medesima; la stessa -di una lingua indoeuropea- che troviamo nella radice del Sanscrito viśvarūpa. 
E' la solita coincidenza? Certamente sì, perché tutto coincide

--.

L'amico Carlo condivide qualche bello scorcio d'Europa, per tenerci al corrente della situazione:

E il Sig. Monfeli scrive: 
"Questa e la bellissima società che lasciamo ai nostri figli e i nostri nipoti ."

"Islamizzazione dell'Europa"? Ma dove? Ma quando? Questi teorici del complotto di internet stanno proprio esagerando!

Condivido anche il video con il 'lapsus freudiano' dell'attornauta Scott Kelly:


Quello che direi un buon vecchio lapsus, ovvero "un errore non intenzionale che viene compiuto quando a un movimento o azione mentale volontaria non corrisponde la rispettiva e normale concretizzazione motoria o mentale". (https://it.wikipedia.org/wiki/Lapsus)
Wikipedia aggiunge che: "Nella teoria psicoanalitica, si suppone che i contenuti che l'inconscio esprime attraverso i lapsus siano, in generale, di natura sessuale, sebbene questo non sia sempre evidente dal loro contenuto apparente."
Ci chiediamo a cosa stesse pensando Kelly quando dalla sua bocca è uscita la parola "piatta"... A sua moglie?!?
Diamo un'occhiata alle onorificenze ottenute da Kelly durante la sua longeva carriera di astro-not:

(https://it.wikipedia.org/wiki/Scott_Joseph_Kelly)

Io mi chiedo: CHI potrebbe mai essere orgoglioso di una simile collezione, conoscendo nel minimo dettaglio tutti i retroscena del Grande Show Spaziale? 
Se volete vedere bene in faccia un vero attore, eccolo qui, da Wikipedia:

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/15/Scott_J._Kelly.jpg


Mi astengo dall'aggiungere la mia impressione personale, ché il lettore se ne faccia una propria.

--

Mr. Seul Kim oggi pubblica la seguente image macro:



Trad.: "FREQUENTARE L'UNIVERSITA' 
NON TI RENDE PIU' INTELLIGENTE 
DI CHIUNQUE ALTRO 
(- L'acqua è sempre livellata -- L'acqua non curva mai)
IL SENSO COMUNE NON ARRIVA 
CON UNA LAUREA"

Lo abbiamo notato più e più volte, nel corso del blog, di fatto NULLA è in grado di rendere qualcosa che si possa dire "senso comune" al Gentile Pubblico Pagante, e si possa almeno paragonare al leggendario "buon senso" di cui abbiamo tanto sentito parlare, prima di conoscere la realtà geocentrica di questo mondo e abbandonare quindi ogni speranza... Qualcun altro qui oltre il blogger si trova a considerare questi fatti 'nel mezzo del cammin' della propria vita? Quella 'retta via" smarrita a causa di un orizzonte non-orizzontale, l'abbiamo ritrovata... Perlomeno.

Mr. Kim scrive a proposito:
"Avete un membro della famiglia o un amico che vi guardano costantemente dall'alto in basso perché il livello della vostra educazione non è tanto alto quanto il loro? Portiamoli alla "Scuola del Senso Comune" per far loro comprendere che sono stati indottrinati anziché educati"
Chiunque abbia l'indirizzo di questo Prestigiosissimo e Misterioso Istituto, è pregato di scriverlo nei commenti... Io temo che sia l'ennesima Leggenda Metropolitana.
Del resto, di quale tipo di "educazione" si può parlare, trattandosi delle Grandi Palle Universali?
Conoscere tutte le informazioni possibili di uno spazio che esiste soltanto sulla carta, sugli schermi grandi e piccoli e sul monitor dei computers, che è composto di nomi, numeri, dati e CGI, a chi potrebbe mai risultare davvero utile in qualche modo? Questa cosiddetta 'conoscenza' ottenuta con la tecnologia digitale del XX e XXI Secolo, a chi può davvero servire, per qualunque scopo che sia in qualche modo utile all'umanità?
Con la "polvere di stelle" collezionata dalla NASA nel corso dei decenni si è mai operata una magia che regga il confronto con quella delle fatine della Disney?

Immagine: Movie Pilot

Eccola, la magica polverina (con ogni possibile allusione a quella utilizzata dai collaboratori del colosso multimediale) che disegna una "volta celeste" sopra il Regno del Falso; e mentre possiamo distinguere chiaramente i tre numeri "6" nella firma del fantomatico 'creatore',


 notiamo pure che la torre più alta del sua castello svetta al di fuori del limite previsto... quello del "cielo". Perché -come abbiamo visto- Mr. Disney era buon amico del barone Wernher von Braun... e lui conosceva qualche trucchetto. Che incredibil-mente, funziona ancora benissimo, nel 2017.

Dopo il suggerimento riguardo le proprietà dell'elemento acqueo di cui sopra, vediamo quello riguardante le montagne, di Paul FE Thomas su Official Flat Earth & Globe Discussion:


Trad.: "MA QUESTE MONTAGNE E VALLATE SONO SEMPRE DIRITTE SU 
QUELLA LINEA PIANA... NON CURVANO ATTORNO AD UNA PALLA
-- LE MONTAGNE PROVANO CHE LA TERRA E' PIANA (DRITTA) E 
TRIDIMENSIONALE... NON PIANA COME PRIVA DI CARATTERISTICHE
FISICHE* -- NON SIATE STUPIDI"
*)  "terrain: le caratteristiche fisiche di un tratto del territorio" (https://www.merriam-webster.com/dictionary/terrain - Trad. mia)

Quest'ultima richiesta mi pare un tantino eccessiva, da che è rivolta ad una utenza scientifica convinta di ruotare su una trottola sferica sospesa nel vuoto alla media di 1000 km/h... Ma condivido anche questa piccola speranza, che qualcuno si voglia dissociare spontanea-mente dalla Grande, Grande Stupidità di questo mondo. In fondo, al blogger non costa nulla.

--.

Non c'era nulla di nuovo in cielo, ieri; i soliti lavori in corso:



ma rivedendolo ora, quel Sole non aveva un gran bell'aspetto:





è il nostro motto Qui e Ora; Eschilo lo fece dire da Oceano a Prometeo -creatore dell'uomo, ladro del fuoco divino- come "invito a "stare al proprio posto" "(Wikipedia); come a dire cioé «abbi la consapevolezza di essere inferiore a Zeus»; per noi neo-latini, che dal Greco Zeus abbiamo avuto un Deus, questa consapevolezza è divenuta oltremodo problematica, anche perché il moderno "dio" è tanto simile al nostro "io", che pure è soltanto una sillaba numerica.
Questa frase merita qualche citazione, prese tra quelle riportate da WikiQuote:
"
  • Chi conosce gli altri è sapiente, | chi conosce sé stesso è illuminato. (Laozi)
  • «Conosci te stesso» è tutta la scienza. Solo alla fine della conoscenza di tutte le cose, l'uomo avrà conosciuto se stesso. Le cose infatti sono soltanto i limiti dell'uomo. (Friedrich Nietzsche)
  • Conosci te stesso è un magnifico precetto, ma soltanto Dio può metterlo in pratica: chi altri può conoscere la propria essenza? (Voltaire)
  • Conosci te stesso non significa: Ossèrvati. Ossèrvati è la parola del serpente. Significa: Fàtti padrone delle tue azioni. Ma tu lo sei già, sei padrone delle tue azioni. Questa frase, pertanto, significa: Ignòrati! Distruggiti! Dunque una cosa cattiva. E solo chi si china profondamente ne ode anche il messaggio buono, che dice: "Per fare di te stesso quello che sei". (Franz Kafka)
  • Diventa ciò che sei, avendolo appreso. (Pindaro)
  • Il vero stolto, quello che gli dei scherniscono o riducono in rovina, è colui che non conosce se stesso. (Oscar Wilde)
  • Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l'anima può diventare cosciente di se stessa, in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l'anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza. (Hermann Hesse)
  • Per chi conosce sé stesso non già dal proprio riflesso nell'esistenza spaziale e temporale, ma dal proprio e sempre crescente rapporto d'amore con il mondo, lo scomparire dell'ombra delle condizioni spaziali e temporali può significare soltanto che la luce è aumentata. (Lev Tolstoj, Della vita)
  • Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo. (Giordano Bruno)
  • Tutto ciò che ci irrita negli altri può portarci a capire noi stessi. (Carl Gustav Jung)

Vangelo di Tommaso[modifica]

  • Chi trova se stesso, il mondo non è degno di lui.
  • Colui che conosce tutto, ma ignora se stesso, è privo di ogni cosa.
  • Quando conoscerete voi stessi, sarete conosciuti e saprete che siete figli del Padre Vivente. Ma se non conoscerete voi stessi, allora sarete nella privazione e sarete voi stessi privazione.

    Proverbi

    • Saper nuotare e andare a cavallo è bene, ma conoscere se stessi è meglio. (africano)

    Italiani[modifica]

    • Chi misura se stesso, misura tutto il mondo.
    • Chi non conosce se stesso, non sa quello che vale e si dà a buon mercato.
    • Chi vede il proprio cuore, non parla mai male dell'altrui.
    • Ciascuno è noto a se stesso più che ad altrui.
    • Conoscere sé stesso è la prima delle scienze.
    • È dotto chi ha imparato a conoscere sé stesso.
    • Impara quello che sei e quello che diverrai.
    • L'arte più difficile è quella di conoscere se stesso.
    • Molti san tutto, ma di se stessi nulla.
    • Se ciascuno conoscesse se stesso, nessuno si farebbe beffe dell'altro."

(https://it.wikiquote.org/wiki/Conoscere_s%C3%A9_stessi)

Questo è il nostro motto, il nostro principio, la nostra dottrina; perché non c'è altro da conoscere, che non sia una illusione ancora più profonda, e meno significativa per ognuno di noi.
Pensate a quell'inguaribile ateo mangiapreti di Voltaire che scrive come"soltanto dio" possa mettere in pratica una simile esortazione... Non è ad una riflessione religiosa che ci spinge questa immagine, ma forse la più importante concezione spirituale del (nostro) mondo; questo "mondo dei sogni" in cui gravitiamo On e OffLine, colle nostre fonti disparate di alimentazione energetica psichica, mentale, fisica, fra i cartoni animati della NASA e l'orizzontalità invisibile dell'orizzonte oltre le mura delle città.

"4 ore fa", leggo ora, Mr. Wilkinson ha condivisa questa image macro su Facebook, in previsione della sua comparsa in questo post:


Trad.: "Gesù Cristo sapeva di essere Dio. Perciò svegliatevi e scoprite infine chi siete davvero. Nella nostra cultura, certo, diranno che siete pazzi e che siete blasfemi, e vi metteranno in una prigione o in una casa di cura (che è praticamente la stessa cosa). Però se vi risvegliate in India, e dite ai vostri amici e parenti, 'Santo cielo, ho appena scoperto che sono Dio', quelli si mettono a ridere e dicono 'Oh, congratulazioni, finalmente l'hai scoperto." --Alan Watts"
Forse Mr. Watts non conosceva il significato originale del concetto del christos, ma in compenso sapeva come usare bene le parole; e anche come pronunciarle impeccabil-mente:



--

Una meme divertente da Mr. Mario Colunio di Webster, N.Y.:


Trad.: "SOLO UN'ALTRA COSA
...
QUELLA ASSENZA DI CURVATURA"

Il che mi spingerebbe a ribadire il discorso sulla egemonia di certa gente nel mondo dello spettacolo, ma... lasciamo perdere. Fingiamo che "Columbo" fosse Italiano, proprio come il celebre esploratore...
(anche se Colombo è un tipico nome di origine Aschenazita, come Falk).

--

Dhaval Rashmikant Rao condivide questa image macro:

Trad.: "Qualcuno mi ha chiesto l'altro giorno se credo nelle cospirazioni. Beh, certo. Eccone una. E' chiamata sistema politico. Non è altro che una gigantesca cospirazione per rapinare, ingannare e soggiogare la popolazione." - Jeffrey Tucker"

Non è poi così difficile "credere" in una simile "cospirazione"; in effetti, dovrebbe bastare leggere i giornali, guardare la TV, cose che la gente fa abitual-mente. Ma certo, la popolazione è soggiogata al sistema; ha il diritto di saperlo, e nient'altro.

Il motivo di questo paradosso può risultare meno oscuro osservando questa image macro del gruppo Facebook Weird World:



Trad.: "Questo dipinto è stato venduto
per 46.5 milioni di dollari ad un'asta di NY"

Al buon intenditore, non occorrono altre parole. Ma che pensi solo per un attimo a questo: la persona che ha comprato il quadro è una persona che può permettersi di spendere 46.5 milioni in una volta sola, per un "bene di lusso"... che poi si possa dire "arte" o meno, è una questione secondaria.
 Mi pare che questo pensiero sia particolarmente imbarazzante per chiunque lo voglia contemplare. Oltre il compratore.

..

A life in Japan è un interessante documentario in cui 19 gaijin di varia provenienza parlano del Paese che li ospita, descrivendo il Giappone visto cogli occhi dell'Occidentale; il documentario è visibile sul sito omonimo, su YouTube, e ora anche qui sotto (per il momento=):


Purtroppo non esiste una versione Italiana dei sottotitoli.

Ascoltando le seguenti frasi, pronunciate da un Americano trasferitosi in Giappone decenni fa, è sorto in me un grave dubbio in merito alla globalizzazione e alla sua realtà pratica, mondana, socio-logica, commerciale e perché no, clinica:


"Non c'era gelato che si potesse dire tale quando venni qui"



"Non c'era vero pane che si potesse dire tale."

... Qualcuno ha il mio stesso, macabro sospetto...?

Del film voglio condividere la seguente conclusione --senz'altro sincera e onesta-- del Cittadino Britannico naturalizzato in Giappone, che rivela il proprio pensiero sui colleghi gaijin, e per qualche misterioso motivo esso corrisponde anche alla mia opinione generale sull'Occidentale Medio:


"Trovo gli Occidentali..."


"...insopportabilmente chiassosi
e risibilmente egocentrici."

E' anche vero che alcuni aspetti del popolo Nipponico sono altrettanto discutibili, e talvolta anche incomprensibili, perché dopo tutto si tratta di gente di questo stesso mondo; ma l'idea del "chiasso", che è particolarmente vera per noi meridionali d'Europa, è sempre qualcosa di profondamente fastidioso. E non è solo una questione di decibel.

--

Durante il weekend ho approfondita la mia conoscenza dell'universo Nipponico, con la visione del documentario suddetto, seguito da Japan A Story of Love and Hate e Japan The Way of Zen; nel primo vediamo una macchina sbramatrice a disposizione del pubblico, in questo prefabbricato sulla strada:


dove con qualche moneta si ottiene la decorticazione del risone




e i due protagonisti del documentario tornano a casa con il loro sacco pieno di riso sbramato:


A questo proposito -come ho scritto proprio ieri in un commento su Facebook- le abitudini dell'intero Oriente, in cui il riso è sempre sbramato, e quindi privato delle sue ottime fibre naturali, mi lasciano molto perplesso; inoltre in questo caso l'utente paga per separare il riso dalla buccia che poi resta nella macchina, malgrado la lolla di riso trovi vari impieghi nell'industria e nell'edilizia.

Un'altra abitudine dei Giapponesi è l'interrogazione dell'oracolo elettronico stradale, caratterizzato dalla figura apotropaica del "gatto che chiama", Maneki neko:


qui per il prezzo di una moneta si ottiene una sfera contenente un involucro 



che a sua volta contiene un biglietto con alcune "indicazioni generali" sul futuro dell'utente:


(Una profezia potrebbe riguardare l'assenza di una moneta nella sua tasca=)

Un'altra curiosità degna di nota è quella della processione in onore di Sakurayama Hachimangu, deità Shintoista protettrice di Takayama, dove grandi carri vengono trainati per le strette vie del centro:


fino alla conclusione del percorso, quando ai ministri del culto vengono consegnate "varie bottiglie" di sake:


Qualcuno pensa che sarà il vecchio Sakurayama a scolarsele?
Vediamo quindi che anche nel culto Shintoista la presenza dell'alcool ha un ruolo di rilievo, che coinvolge diretta-mente i suoi ministri come in quello cristiano; malgrado la ricetta differente, la bevanda su cui è imperniato il rito della comunione contiene la medesima, magica molecola dell'oblio, lo stesso venefico Spirito DiVino

Tutto il mondo è paese, e ai paesani piace bere.

Per chiudere la parentesi Nippon, questa pregevole penna stilografica intarsiata in oro con una antica tecnica orafa ormai quasi scomparsa, i cui segreti sono custoditi da pochi maestri:


è un' idea per una strenna natalizia adatta agli scrittori più raffinati, per la modica cifra di 100.000 € circa. Mi chiedo cosa ci si potrebbe mai scrivere, che valesse la pena di usarla...?

--

Consideriamo anche questo fattore, da non sottovalutare mai; da Sorry I'm just a guy:


Trad.: "La Mantide religiosa femmina divora il maschio pochi minuti dopo l'accoppiamento, mentre la femmina umana preferisce centellinarlo nel corso di una vita."
I misteri della "natura"....

--

Approfitto del suggerimento di un Sig. Chendi "ufologo flat earth" su Facebook, per condividere un raro video sottotitolato in Italiano con qualche bella ripresa degna di considerazione:



Fate bene i vostri conti, globaLListi...

3 commenti: