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giovedì 16 novembre 2017

Sulla Torre di Bla, Bla

Oggi (martedì 14.10) su FB David Pratt su Facebook chiede:
"I più alti gradi della Frammassoneria, già una società segreta che nasconde la conoscenza al grande pubblico, e inganna anche i membri di basso rango che usano solo come specchi e fumo per dissimulare i loro intenti malefici, sono satanici?? La verità non è più nascosta, zombies e codardi si nascondono dalla verità. E' tempo che vi svegliate su ciò che succede in questa società segreta ai livelli più alti." (Trad. mia -- SIC)



e aggiunge il commento che traduco: "Ci permettono di conoscere la verità e la mescolano alle bugie per una ragnatela aggrovigliata di inganno"

Come possono i Maestri Occidentali della Dottrina Esoterica, della più antica e nobile Scienza Sacra, rappresentare in pubblico il contrario di ciò che realmente sono? Semplice, non lo rappresentano in pubblico; la natura segreta della confraternita li rende maestri solo agli occhi dei sottoposti alla loggia, ma i Massoni Americani non perdono l'occasione di pubblicare le foto dei loro ritrovi su Facebook... 
Perché lo spirito di questa società è lo stesso di-mostrato dai suoi eroi spaziali, con i loro trucchi teatrali di bassa lega e la loro gestualità esposta "per gioco" davanti alle videocamere, è l'orgoglio dell'insolenza totale detto chutzpah
"Uno degli esempi più semplici circolanti sullo chutzpah è il seguente: "Un ragazzo viene processato per l'omicidio dei propri genitori e si appella alla bontà umana del giudice perché oramai orfano." (Wikipedia)
Questo è il "genio" condiviso dai Gentili Maestri dell'arte dell'inganno.
Ed è scherzoso, inevitabil-mente, solo per chi conosce il "segreto" di questa manifestazione materiale.
Infine questo è il "male" nella sua essenza più pura, quello che riproduce all'infinito, collettiva-mente, il nostro stesso inganno indiviDuale, e la società non-segreta, exo-terica, la "nostra", è concepita allo stesso modo. Ne abbiamo una coscienza sopita, è una sorta di segreto interiore, perlopiù ignorato voluta-mente, o inconsapevol-mente nascosto; eppure ci diciamo tutti persone, che sta per "maschere teatrali", e la nostra natura Logica è logica-mente ri-conoscibile da questa parola, nel mondo di parole in cui viviamo Qui e Ora.

Non è possibile negare il valore supremo della più antica dottrina dell'uomo, da chiunque sia custodito; ma si dovrebbe ri-conoscerne innanzitutto le radici, prima di iniziare l'arrampicata, e questo lo fanno in pochi, semmai. Perché è "spaventoso", proprio come il nome "Bafometto".

--.

Mi chiedevo: "culto" e "cultura" hanno la stessa radice?
L'ho chiesto a internet e, come temevo, lui mi ha risposto sì, culto viene "da còlere, coltivare" (etimo.it), proprio come la cultura, ovvero la coltura. Questa è la radice di quello che si coltiva nel campo dello scibile, qualunque cosa venga fuori. Cultura secondo il Pianigiani è sinonimo di civiltà ed erudizione; ovvero, ciò che è stato piantato nella testa del cittadino (civis), "in-segnato", segnato dentro di lui, ed è cresciuto con lui intatto, intoccabile, il dogma scientifico come quello religioso. SacroSanta Verità.
E' stata coltivata come tale, nel corso di una vita, e scoprire che è tutt'altro non è piacevole per nessuno; ma è tutt'altro che la verità, è l'esatto opposto. Ciò che costituisce il fondamento della cOltura umana odierna è una Grande Palla, e noi Italiani sappiamo bene cosa significa questa espressione figurata; questa è la verità, quella di una Grande, Grande Palla. Perché cosa sia di fatto questo palcoscenico che è il Piano Terreno nessuno lo sa, e dunque è meglio credere che noi si viva su una trottola sospesa nel vuoto, ignoto, buio "spazio" teorico, come raccontano nelle scuole.

Abbiamo dei "corpi" astrali immaginari sospesi in questo vuoto infinito; ne conosciamo i nomi, le posizioni, le misure, le velocità, le distanze, le rivoluzioni, le orbite, i cicli, ogni intimo dettaglio, e sono a milioni, o miliardi, tra meteore e pianeti e satelliti e stelle, un intero universo di Grandi e Grandissime Palle, di cui si conosce tutto al millimetro; un cucchiaino da tè di stella pesa due milioni di kg. e i buchi neri ingoiano la luce; le stelle sono distanti milioni di "anni-luce", anche se non c'è modo di provare l'esistenza di un singolo anno-luce, e non ci sarà mai, da che è la misura teorica di uno spazio immaginario. Questa è la base della scienza umana più prestigiosa, inevitabilmente imparentata con la religione cattolica, di origine astro-teologica, derivata dal culto solare e di quei "pianeti" che furono dei durante il precedente Impero Romano, e che oggi costituiscono la nostra settimana lavorativa, dominata dalla festa dedicata ad un 'dio unico'. D'importazione.
La scienza "magica" delle stelle, quella stessa con cui si può conoscere il destino dell'uomo, così come l'esito delle battaglie, degli affari, o degli amori; oggi guardiamo le simulazioni CGI dei "corpi astrali" esposti ovunque come "stelline" dello spettacolo nude, i "misteri dell'infinito" rivelati con il computer, un universo di meschinità e tristezza.
La più grande scienza, che guarda all'infinito, guarda ad un sistema meccanico preordinato e chiuso; l'astronomo con il suo enorme cannocchiale osserva un flipper ammiccante di cui deve conoscere nomi strampalati e numeri immensi, dati complicati e date remotissime, cifre astronomiche; ma è sempre lo stesso giochino luminoso osservato dai savi astrologi Caldei per i loro auspici, e per lui non ha nulla da rivelare del futuro, oltre lo stipendio del mese prossimo.
L'infinito della scienza è finito, ed è finito male.

L'infinito astro-teologico, degli dei viventi al di sopra delle nubi, è quello di circuiti stellari e planetari che determinano il carattere del personaggio particolare (caratterista) che è ogni protagonista di ogni vita al mondo, o "persona", ed è un sistema alimentato ad energia solare.
Cosa sia il "Sole" nessuno lo sa, ma cosa faccia lo sanno tutti, da che esso fa i nostri giorni, i giorni delle vite di tutti noi; la sua presenza rappresenta la nostra 'vita' e la sua assenza è la nostra notte, il buio freddo ignoto che associamo alla morte. Anche se poi tutti vivono nell'ombra perenne delle loro scatole, che sono tutti piccoli templi del culto mortale proprio come la grande "casa di dio" nella piazza cittadina, e tutti sviluppano delle patologie croniche e infine letali, con tutto il supporto necessario dalla loro alimentazione extra-pranica. Questa alimentazione è ciò che rende reale il "peso dei giorni", attraverso le funzioni fisiologiche alterate dall'intossicazione continuata, e dal processo ossidativo costante della respirazione che viene potenziato all'ennesima dai processi digestivi, e dalle importanti modificazioni del metabolismo causate dai corpi estranei assimilati -per quanto possibile- dal nostro corpo. 

E' una questione complicata, e delicata, e infine è una scelta personale, indiviDuale; ma intanto la OMS ha annunciato al pubblico che la carne è cancerogena, che causa gravi danni al sistema cardio-circolatorio, e a lungo andare uccide chi la mangia. Dal canto suo, un uomo saggio e grande pensatore come Socrate, che pare fosse un vegetariano, si dice aver avuta notizia certa degli effetti della Cicuta (Conium maculatum   L.1753con un esito definitivo piuttosto rapido e fors'anche indolore (per quanto gli esperti sospettino il concorso di oppiacei per la sua famosa esecuzione); si sa che la corteccia di salice fa passare l'emicrania, e lo sanno (?) i clienti della Bayer che comprano il suo acido acetilsalicilico, come lo sapevano i Nativi Americani prima che esistesse l'America, e l'aspirina. Perché tutto fa parte dello stesso sistema. Ciò che si consuma e non uccide fortifica, parafrasando l'adagio famoso, ma questa "forza" è energia, di cui noi siamo accumulatori, ricettori, trasformatori e dissipatori... siamo complesse strutture organiche per il trattamento e l'utilizzo creativo dell'energia, e l'uso -e abuso- continuato di questo hardware determina il suo degrado costante, e il suo collasso finale.

...Solita storia: chi si merita cosa? 

Come consideriamo la nostra persona, il personaggio che interpretiamo in questa vita?
Cosa si merita?
Nella logosfera anglosassone, dove "persona" (in Latino) è il "personaggio pubblico", il personaggio dei films come dei libri e del teatro è "character", e questa è la definizione stessa della persona, ovvero di una entità umana de/terminata dal suo proprio, unico carattere. Ogni protagonista assoluto della propria recita terrena è un caratterista nel "cast" della rappresentazione umana, che è interpretato sempre dagli stessi attori in infiniti ruoli diversi, nel corso dei "tempi" che corrispondono alle loro innumerevoli "vite". 
Il carattere della persona ha lo stesso significato del carattere alfabetico, da stampa, derivato dal verbo Greco antico per "imprimere, scolpire, incidere" (Etimo.it); e dunque la varietà dei caratteri è infinita, per quanto si stampino sempre le stesse lettere, e il significato delle parole resti invariato in qualunque stile vengono esse impresse sulla carta o mostrate sugli schermi. Questo principio vale per ogni carattere umano. Questo è anche il principio del segno zodiacale, ovvero una serie di caratteristiche comuni ad una certa categoria di persone, sulla base della loro "venuta al mondo" -- o entrata in scena.
Secondo il Pianigiani il carattere in senso metaf. è "Complesso delle qualità morali che distinguono una persona dall'altra" (Id.)
Ma questo carattere è proprio di una persona, o "maschera teatrale"; ciò che esprime la persona "indossata" dall'uomo non è necessariamente ciò che egli pensa, o prova; si fa buon viso a cattivo gioco, e in giro ci sono molte facce toste, di bronzo, di rame, e d'altro... 
("Caratterista", sempre secondo Etimo, è l' "attore comico che rappresenta le parti d' indole bonaria e piacevole." Che non è lo stesso del cinema, dove le caratteristiche tipiche del personaggio non sono sempre bonarie né piacevoli, e certo non riguarda il character Inglese, che è il personaggio di ogni sorta.)
Questo, della persona che è una maschera indossata perennemente ma non di-mostra sempre il vero volto dato dal carattere indiviDuale, è il principio della "ipocrisia (dal Greco ὑποκρίνομαι «fingere»)" (Wikipedia) da Ipocrita: "dal latino tardo hypocrĭta, dal greco ὑποκριτής ossia "attore", di conseguenza "simulatore" (Wikizionario),

Rivediamo la definizione etimo-logica del carattere di cui sopra: esso è ciò che distingue una persona dall'altra; ma esiste un solo tipo di persona che si distingue da tutte le altre, con una azione -del distinguer-si- che è "separare punto per punto le diverse parti dalle quali è composta una cosa" (Etimo.it), e che non di meno è "Separare uno dal comune dalle genti, cioè Renderlo illustre." (Id.) . Questa persona è (una) sola, e sono tutti i Soli-tari del mondo, e della Storia dell'uomo, a rappresentarla.

Il solitario conosce la regola del gioco di società che è sinonimo di recita, di simulazione, ed evita istintiva-mente finché può di lavorare al suo proprio personaggio, di evolvere o modificare o adattare il proprio carattere, di rappresentarlo per chiunque altro; perché non apparire sul palcoscenico è l'unico modo di non recitare, qualunque rapporto interpersonale di qualunque tipo è un forma di ipocrisia, ovvero di simulazione di una realtà di cui ignoriamo completa-mente la natura e l'entità originale.
 Nessuno può negare questi principi, al di là delle proprie opinioni, credenze o convinzioni personali in merito alla sua propria ragione d'essere Qui e Ora, perché nessuno conosce davvero sé stesso; altrimenti non esisterebbe "nessuno", né un "sé stesso".

Forse non dobbiamo far altro che recitare noi stessi il meglio possibile, senza badare alle critiche del pubblico, che è volubile, e incontentabile; forse è meglio accontentare noi stessi per la nostra propria interpretazione della vita?

--.

Una Stacy Marcell su Facebook pubblica la schermata telefonica di una Sheila Rawlin, di cui ha cancellato male il nome:



Trad. "Terrapiattisti in Cristo - Ieri alle 5.40 PM
Mio marito trova molto strano che il suo volo per la Cina da LA faccia questo percorso.
Perciò gli ho mostrato lo stesso percorso sulla mappa della terra piana e lui dice che adesso ha un senso, perché dovrei volare sopra la terra per la maggior parte del mio volo e non sull'acqua(?) Questo potrebbe aver convinto mio marito al 100% che la Terra è piana."
(Trad. mia - enfasi aggiunta)

L'Ingrandimento delle due rotte:


Un'altra conferma supportata da una testimonianza reale: ora, quale dovrebbe essere il motivo per cui la rotta da Los Angeles alla Cina seguirebbe tutta la costa sorvolando l'entroterra invece di seguire una linea retta sul mare? L'unica risposta valida risulta ovvia dal confronto fra le due mappe: una rotta aerea come quella a sinistra non ha alcun senso, e possiamo immaginare le migliaia di tonnellate di carburante che andrebbero sprecate inutilmente per far volare gli arei sopra la terra evitando l'acqua. 
Quindi la mappa disegnata dalla compagnia aerea (a SX) serve esclusivamente a giustificare la visione della terra al di sotto dell'aereo per gran parte del volo, che sulla mappa "planisferica" - completamente inventata- si può disegnare soltanto a quel modo, per quanto l'idea di seguire quel percorso sia del tutto irrazionale e anche economica-mente inaccettabile per chiunque, ma soprattutto se tocca a lui pagare la "benzina" del viaggio. Una mappa più realistica, come quella di Gleason (a DX) dimostra che la rotta LA-Cina avviene quasi del tutto sopra la terraferma, su una linea praticamente retta, proprio come quelle che abbiamo già viste nel corso di questo blog; e quindi, malgrado le critiche sulla correttezza della suddetta mappa, fino ad ora gli enigmi posti dalle rotte aeree commerciali sono sempre state risolti perfettamente con quella, e con lo strumento "linea retta" di Photoshop. Se davvero esistono degli aerei che volano da un continente  all'altro trasportando dei passeggeri, come sembra che facciano, le prove ottenute confrontando le loro rotte disegnate sulla mappa della compagnia aerea e su quella di Gleason sono incontrovertibili, e non si possono spiegare se non con la esattezza di quest'ultima; perché le rotte aeree sono questioni tecniche, e non artistiche.

Qualcuno in risposta pubblica il link a Globexit.co.uk, con questa image macro:


Trad.: "TEMPO DI PORTARE
FUORI I RIFIUTI"

Nella grande raccolta di "memes" (image macros) sul sito compare anche la seguente, con quel Mr. Kelly Smith che abbiamo visto lo scorso 1 Marzo 2017 dichiarare insormontabile l'ostacolo delle così dette "fasce di van Allen" -- facili da immaginare come nome in codice per la "volta celeste":


Trad.: "QUANDO LAVORI ALLA NASA
& ACCIDENTALMENTE SVELI LA  FALSITA' DEGLI ALLUNAGGI"

Possiamo credere che qualcosa sia accidentale; talvolta, forse; ma quando si parla di uno show televisivo... della NASA, poi!

--.

L'intercalare "Ya know what I'm sayin' " (Lett. "Capisci quello che dico") è ripetuto talmente spesso in questo video di College Kid su YouTube che si direbbe un tutorial su come parlare da negri americani, e di una tale insistenza che certi stereotipi della TV e del cinema al confronto sono moderati; nondimeno, la questione della élite pedofila e del traffico di minori è essenziale per comprendere lo spirito del Gioco del potentato, e la schiettezza e l'onestà di Mr. Kid sono tanto meritevoli, e le sue argomentazioni tanto convincenti quanto sono irrilevanti data la scarsità delle informazioni che egli ci offre in merito a questo delicato argomento; se riuscite a sopportare la "ya-kno-what-I'm-sayin mania", e la tipica cadenza afro-americana, quello che dice costui può comunque essere interessante, quindi ecco il video:



Per quanto mi riguarda, la parte interessante del video è l'intuizione in extremis di Mr. Kid riguardo Medea, e questo è per me un altro indizio sul Grande Gioco Di Parole che è questo mondo, e a sostegno della mia ipotetica matrice Inglese di tutte le lingue, da che tale intuizione proviene da un anglofono per il quale il nome Greco "ΜήδειαMēdeia," (Wikipedia) si pronuncia "/mɪˈdə/(Id.), e questa è la medesima pronuncia Inglese di "media", da Wiktionary: " /ˈmiːdi.ə/ "

Del suo mito leggiamo su Wiki Italia: "È uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. Il suo nome in greco significa "astuzie, scaltrezze", infatti la tradizione la descrive come una maga dotata di poteri addirittura divini."

A nessun altro questo ricorda i famosi versetti apocalittici del Septuaginta sulla pharmakeia? Perché malgrado l'ambiguità essenziale del concetto farmaco-logico, e di tutto il contesto "profetico", sulla versione CEI-UECI della bibbia troviamo stampato il termine "stregonerie". E certo se si parla di astuzie e scaltrezze, di un incantesimo simili all'ipnotismo, e di un potere tale da interessare la gran parte della umanità, una sorta di onnipotenza divina, il nome "media" -plurale di medium- seppure specificamente mUlti-plicato all'N-sima potenza, è quello che descrive perfettamente la "magia" tecnologica che attira tutta l'attenzione del Gentile Pubblico Pagante... verso il Nulla.
Sono le moderne, potentissime e implacabili "armi di distrazione di massa".

Medea era figlia di Idia; evidentemente, parente stretta o alter-ego della Idea; la radice verbale infatti è la stessa, quella del vedere; secondo biblehub.com:

"1492 eídō (oida) – propriamente, vedere con occhi fisici (crf. Ro 1:11), così come naturalmente conduce al senso metaforicopercepire ("vedere mentalmente"). Ciò è imparentato all'espressione: "I see what You mean" [Lett. "capisco cosa intende", ndt]; "I see what you are saying." [Lett. "capisco ciò che sta dicendo"] -- (Trad. mia)

Lo eidolon, da cui lo idolo Latino, è così definito da Wikipedia English:

"Nella letteratura dell' antica Grecia, uno eidolon (plurale: eidola o eidolons) (Greco εἴδωλον: "immagine, idolo, doppio, apparizione, fantasma, spettro") è lo spirito-immagine di una persona vivente o morta; un'ombra o fantasma sosia della forma umana. Il concetto dello eidolon di Elena di Troia fu esplorato sia da Omero che da Euripide. In ogni caso, dove Omero utilizza il concetto come idea assestante che dà a Elena la vita dopo la morte, Euripide lo  intreccia con l'idea del kleos, essendo l'uno prodotto del'altro.[1][2] Sia Euripide che Stesicoro, nelle loror rispettive opere che riguardano il Cavallo di Troia, affermano che Elena non fu mai fisicamente presente nella città.[3]Il concetto dello eidola della morte fu esplorato in diversi testi che riguardano Penelope, la quale in opere successive era in costante attività contro lo eidola di Clitemnestra e in seguito della stessa Elena.[1]L'uso degli eidola di Omero si estende anche all'Odissea dove, dopo la morte dei pretendenti,  Teoclimene dice di vedere l'entrata della corte piena di essi..[4]Il poema di Walt Whitman con lo stesso nome del 1876 usa una concezione molto più ampia del termine, espansa e dettagliata nel poema.[5] Nell'utilizzo del termine in Whitman vediamo che il termine è ampliato ad includere  in concetto di una sopranima [trad. lett. dell'orig. "oversoul" - V. anche paramatman - ndt) composta delle anime individuali di tutta la vita ed espanso ad includere la Terra stessa e la gerarchia dei pianeti, del Sole, delle stelle e della galassia.
In Teosofia, il doppio astrale o perispirito o kamarupa dopo la morte, prima della sua disintegrazione è identificato con lo eidolon.[6]"

(https://en.wikipedia.org/wiki/Eidolon_(apparition) - Trad. mia)

Il concetto del daimon è definito su Wikipedia Italia come:
"Un demone (AFI/ˈdɛmone/[1]; dal greco antico δαίμων,[2] trasl. dáimōn, «essere divino»[3]) è, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano, con la funzione di intermediario tra queste due dimensioni."

Gli aspetti Classici e filosofici di questa figura posta tra divinità e umanità sono tutti ben riassunti nel lemma wikipedico, ma io ne incollo solo il seguente:

"Stoicismo

Anche gli Stoici sostengono l'esistenza dei dèmoni come di esseri che vigilano sugli uomini condividendone i sentimenti. Così Diogene Laerzio:
« Gli stoici dicono, poi, che esistono anche alcuni dèmoni che hanno simpatia per gli uomini, che vigilano sulle cose umane, e anche che esistono eroi, ossia le anime sopravvissute dei virtuosi. »
(Diogene LaerzioVite e dottrine dei più celebri filosofi Libro VII, 151)
Marco Aurelio indica come demone l'anima intellettiva che va curata e privata di turbamenti:
« Inoltre rimane la cura di non insozzare il demone che ha preso dimora nel nostro petto, la cura di non turbarlo con impressioni confuse e molteplici; di mantenerlo sereno e benigno, tributandogli rituale e onore come a un Dio; e non dire nulla che sia contrario al vero; Non far nulla contro giustizia. »
(Marco AurelioColloqui con se stesso Libro III, 16)
"  (https://it.wikipedia.org/wiki/Demone#Stoicismo)

Lo eidolon quindi è una apparizione , effige o essere vivente, rappresentazione o visione del daimon, che -per colmo dell'ironia- si fa vivo solo dopo la morte dell'essere umano, come "spettro", un termine che in Italiano vale per il "fantasma" quanto per la luce visibile
le "radiazioni fotosinteticamente attive" sono quelle che permettono la vita organica sulla Terra (per il "regno animale", attraverso il "regno vegetale", da un "regno minerale") ma sono solo parte delle radiazioni solari comprese nello spettro elettromagnetico, "  il quale "(abbreviato  spettro EM) indica l'insieme di tutte le possibili frequenze delle radiazioni elettromagnetiche." (Wikipedia). 

In altre parole, lo "spettro" umano è quello che gli altri "spettri" (a lui) visibili attraverso la medesima radiazione, o flusso solare, possono vedere, (ricordiamo ancora l'etimologia della I-dea, derivata dal verbo Greco "vedere" e che pure comprende ogni cosa possibile e immaginabile nella nostra mente) e per quanto tale realtà dell'essere umano (e Italiano!) sia chiara-mente espressa nell'uso da parte sua del termine "spettro" come sinonimo di "fantasma" e come raggio d'azione delle radiazioni elettromagnetiche che associamo più comune-mente a quelle luminose, visibili, cioè alla idea manifesta delle cose mondane, esso non di meno è inteso ElettroMagneticaMente come assieme di "frequenze vibratorie" che includono ogni aspetto della nostra "realtà fisica", o illusione materiale percepito non soltanto dall'occhio, ma da ogni organo di senso.

Vediamo quindi che il Sole è nel contempo il "proiettore" della "luce" sul Piano Terreno, così come della "azione" che si svolge su questo palcoscenico tridimensionale, o set virtuale, a partire dall'osservatore della luce, la persona (maschera) o IndiviDuo, in una forma organica creata dal flusso solare che contempla anche -soprattutto- il famoso "occhio onnivedente" della tradizione esoterica; e anche quello della "provvidenza divina", considerato di riguardo dal Gentile Pubblico, ma non meno nascosto sotto il suo stesso occhio, "accecato dal sapere", dell'orizzontalità dell'orizzonte.

Sappiamo che i "sognatori lucidi" hanno difficoltà nel vedere la propria immagine riflessa, che è confusa e/o distorta da essere irriconoscibile, e questa è l'unica testimonianza attuale di questa "faccia nascosta" dell'indiviDuo, quella che io personal-mente considero la più valida in assoluto, per quanto il Gentile Pubblico tenda a considerarla "soltanto un sogno". La stessa confusione o distorsione del sogno interessa la mente dell'uomo sveglio posta di fronte a sé stessa nella forma fisica dell'osservatore allo specchio, il quale riflette sulla questione con un  grado variabile di ignoranza tendente all'infinito. Ma anche la nostra immaginazione, o intuizione, in qualche caso, può seguire la stessa tendenza.

Riguardo il gioco di parole di Mr. Kid, tra il verbo babbling e il nome Babylon, la sua intuizione è come sempre derivata da una realtà troppo ovvia per essere considerata comune-mente dall'utenza alfabetica, in questo caso quella anglofona; per quanto mi riguarda, non è che l'ennesima conferma a sostegno della mia ipotesi della Lingua Madre -o Matrice- Inglese, dove il verbo (to) babble sta per 
"Parlare rapidamente e continuamente in maniera sciocca, eccitata, o incomprensibile" (Google - Trad. mia)
Ovvero, qualcosa tra il balbettare (la traduzione letterale dallo stesso Google) e il confabulare, il farneticare, come possiamo intendere dall'assonanza con il balbettio Italiano, di radice onomatopeica, per cui si è diffuso global-mente il "bla, bla, bla" per descrivere il parlare a vanvera; e ovviamente con nostra buona vecchia "bubbola", che Treccani di descrive:
"bubbola /'bub:ola/ s. f. [forse da bubbolo, der. di bubbolare "brontolare"]. - 1. [affermazione o notizia priva di fondamento] ≈ (fam.) balla, chiacchiera, fandonia, fola, frottola, (fam.) palla, panzana. 2. [cosa di nessun conto] ≈ bagattella, cosa da niente (o da nulla), inezia, piccolezza, quisquilia, sciocchezza."
Siamo alle solite... Palle o balle, le parole per chiamarle sono tante; in questo modo la biblica  e misteriosa "confusione delle lingue" è spiegata in tre parole: bla, bla, bla. La "torre di Babele" è un episodio particolarmente significativo del mosaico religioso giudeo-cristiano, e come al solito il significato non è espresso in maniera diretta-mente comprensibile per il Gentile Pubblico Pagante; ma in questo caso riguarda la comprensione e la comprensibilità di tutto ciò che è rappresentato in questo mondo di parole, interpretato in ogni senso e caso da tutti noi; il motivo per cui non comprendiamo certe parole è dato dalla loro "lingua", da come sono state scritte, cioè rappresentate alfabetica-mente, codificate e quindi viste e lette dal nostro occhio, piuttosto che udite dal nostro orecchio quando sono pronunciate da uno straniero. Ma nel caso dell'alfabeto Latino, quello dell'Impero, le lettere sono sempre quelle ed è soltanto la composizione del mosaico letterario, la regola alfabetica del gioco, che cambia nel loro uso, come per ogni logosfera particolare nelle diverse aree del mondo che sono "paesi" e "nazioni" in cui si utilizzano gli stessi simboli grafici, o lettere; l'ottimo esempio di Mr. Kid ci dimostra questa realtà, da che il suo "babbling" tanto simile a "Babylon" e il suo "babble" che è ovviamente un anagramma di "Babel", non sono altrettanto ovvi nel nostro balbettare, o confabulare, e anche la nostra bubbola è abbastanza ambigua da dissipare ogni sospetto in merito ad una etimologia misteriosa, che nasconde la radice ludica della più sacra confusione nelle nostre menti.

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Le circostanze di questo post che si è rivelato inaspettata-mente interessante per il blogger (o poster) stesso, sono quelle di un digiuno terapeutico per cui oggi mi asterrò dal mio solito pranzo a base di banana, in favore di un té Nepalese a base di varie erbe, con la ferma intenzione di estenderlo alla cena e ai prossimi giorni, per il periodo ritenuto opportuno dallo stesso insieme organico che chiamo abitual-mente "I/0", e che al momento si impone tale regime con il mio pieno supporto razionale; dopo le orge glutino-gliadiniche e i disordini di ogni sorta (compresa una grave infezione parassitaria e la conseguente terapia antibiotica) vissuti quest'estate, sono disposto a dare piena ragione ad un corpo che rifiuta anche la sostanza d'abuso alimentare che considero la meno peggiore -per qualcuno sarebbe invece la Mela- e si lamenta a gran voce in perfetto silenzio, attraverso il disturbo che possono diventare i denti. Questa è una caratteristica tipica del segno del Capricorno di cui non ho avuta notizia fino allo scorso Agosto, malgrado il mio longevo rapporto difficile con la mia stessa dentatura che è sempre apparentemente sempre in gran forma, proprio come dice il manuale sullo zodiaco. Anche questo è uno dei tanti inganni indiviDuali che ognuno deve affrontare, in qualche modo, appartenendo alla "strada degli animali" dalla 'nascita' fino alla sua 'morte', quando potrà cambiarla. Forse.


Il mio pensiero di ieri in merito al cibo era che esso impedisce di pensare chiara-mente, e di questo non può avere notizia chi ha iniziato a mangiare allattato al seno materno, per poi passare alle ghiandole mammarie di altre specie (di solito in qualche forma intermediaria), e finire intossicato cronica-mente in maniera disastrosa, e fatale, lavorando incessantemente giorno e notte alla di/gestione, all'impiego, al trattamento e allo smaltimento di questa forma di energia; per 'smaltimento' si intende principalmente la respirazione, ovvero la espirazione rispetto all'inspirazione, ma anche in questo caso vale la regola generale per cui ogni sistema dell'organismo funziona all'unisono con gli altri, per quanto siamo abituati (programmati) a considerarli separata-mente; non può esistere un sistema circolatorio senza quello digestivo, o respiratorio, o linfatico, e tutte queste funzioni fisio-logiche sono ovvia-mente quelle di un unico flusso continuo, un moto incessante dei fluidi dal più sottile al più grossolano, che è attivato da una corrente elettrica -ergo, elettromagnetica- la quale ritorna alla fonte durante la esposizione e la interazione del corpo umano con il flusso solare. 
 Pertanto, in questo senso la 'apparizione' dell'uomo sul palcoscenico illuminato e creato dal "riflettore", o Grande Luminare, che illumina la Manifestazione materiale proiettandola nel contempo in fondo ai cieli, equivale alla sua dissoluzione, il processo alchemico che consiste della purificazione per ottenere il vero Oro, distinto da quello per cui l'umanità si danna l'anima.
Questo si svolge a livello atomico, come abbiamo visto e sentito nei video di Pierluigi Ighina, in un contesto "scientifico"; ma non è quello il con-testo necessario per comprendere certi principi, che trascendono la logica e necessitano una mentalità aperta ad un metodo di ragionamento affatto inconcepibile per la mente ammaestrata a dovere dal Sistema D'istruzione Globale, a partire dalla concezione atomica di una materia che sappiamo non essere altro che un flusso energetico, come viene dimostrato dalla sperimentazione quantistica.

Dire che non si può "pensare chiaramente" sembra quasi uno scherzo, una cosa da nulla, perché davvero oggi non abbiamo una gran coscienza del nostro pensiero, e di ciò che crea la nostra "mente" (o psiche) Qui e Ora, nell'eterno istante del nostro essere umani; in realtà, la intossicazione alimentare è la condanna di questo mondo ad una sorta di schiavitù che riguarda ogni attività, industria o arte umana, attraverso la mera accettazione di un comportamento adottato, di un istinto indotto, imposto, e coltivato IndiviDualMente nel corso di una vita, che è di fatto una forma completa di dipendenza, fisica e psico-logica da ogni cosa che sia consumabile in qualche modo, a partire dal cibo per il corpo, al "cibo per la mente" che sono le sostanze psicoattive, a qualunque forma di energia "esterna", comprese le dipendenze da "adrenalina", dal sesso, dal computer, dal telefono, dalla TV, etc., etc., etc... In una parola: da Tutto.
NON pensare chiara-mente, è qualcosa che tutti fanno normal-mente, da che la "normalità" è relativa ad una forma di intossicazione grave e cronica, da tutto, per la stragrande maggioranza dei Consumatori-del-Mondo; dopo una sola giornata di astinenza dalla mia abituale sostanza d'abuso alimentare (la banana!) il flusso mentale che costituisce la trama dei pensieri, la materia prima del mondo-di-parole che abitiamo Qui e Ora, riprende a scorrere con una forza irresistibile, la chiarezza si fa di minuto in minuto più luminosa, e il senso di malessere diminuisce costante-mente.
Come sempre, riconosco l'effetto della droga più potente che abbia mai sperimentata (assieme alla Salvia=), che è il Nulla. 

...

Strana-mente, l'idea che la cattività possa rendere cattiva la gente non sembra essere chiara alla maggioranza, nemmeno se a farsi cattiva è innanzitutto la sua salute, un altro fattore che contribuisce in maniera disastrosa alla eterna distrazione dell'essere umano; il fatto che la cattiva salute dipenda in gran parte dalla perenne intossicazione alimentare non è nemmeno comprensibile per quella stessa entità consumatrice-di-tutto che non si limita a ingurgitare ogni possibile sostanza d'abuso di origine vegetale sul mercato, ma accetta di buon grado l'abominevole concetto del doversi nutrire di qualche parte di una carcassa animale di qualche specie, o dell'intero corpo se è di piccole dimensioni, pur di ottenere le prodigiose proteine di cui è composta ogni cosa vivente, a partire dalle piante che nutrirono i cadaveri nel loro piatto. 

Come per la Questione Più Fondamentale, anche questa è una mera conseguenza della 'istruzione' subita durante l'infanzia, con cui il piccolo consumatore è stato convinto di vivere su una trottola sferica, e di doversi avvelenare ogni giorno; almeno tre volte al giorno. Perché in genere si trascura ogni informazione alternativa anche se è accessibile ovunque e gratuitamente, come lo è sul web, in primis per la fonte che non è considerata 'autorevole' e quindi non è degna di considerazione; eppure, se tutti i dottori del mondo facessero la cosa giusta, prescrivendo per qualunque malattia dei farmaci di sintesi, e se questi ultimi funzionassero come si dice che facciano, non dovrebbero esistere malati di sorta, e invece le malattie sono sempre più gravi, si diffondono senza tregua benché non siano di origine virale, o contagiose in senso stretto, "Big Pharma" è sempre più grande, e le sue strategie di mercato sono sempre più insidiose. Le abitudini simili dei consumatori globali moderni rendono qualunque sostanza d'abuso la fonte di infinite patologie, ovvero, diverse reazioni del corpo umano alla sofferenza causata dal suo avvelenamento incessante. Non sono la comune influenza, o il morbillo, o la peste nera, né altre malattie trasmissibili, a mietere i milioni di vittime delle "morti prevenibili" annuali, ma sono disturbi cardiovascolari, respiratori, del sistema nervoso centrale e periferico,  diabeti, tumori e terapie annesse; sono le conseguenze di un danno causato perlopiù inconsapevol-mente da tutti a proprio danno, giorno dopo giorno per una vita intera. Fino alla fine.

Della cattività, di una vita di reclusione trascorsa nell'ombra perenne, che è di fatto un ergastolo scontato dalle masse lavoratrici, non insisto oltre sulla gravità di questa pena, dopo avere constatato enciclopedica-mente -e non intuitiva-mente- che il flusso solare è necessario per tutto e per tutti, umani compresi, e non soltanto piacevole, o abbronzante, e che la carenza di "vitamina D", gratuita e abbondantissima in natura, da che la sua fonte "è la radiazione solare", è invece la fonte delle più disparate malattie; mentre le fonti ufficiali avvertono che il Sole provoca il cancro alla pelle, su Wikipedia leggiamo che "la vitamina D protegge contro il cancro attraverso i suoi effetti anti-proliferativi e regolazione dell'apoptosi, la morte cellulare programmata."
Non che Wikipedia si possa dire informazione 'alternativa' se non in un senso ironico, talvolta, ma è probabile che l'utenza online abbia di meglio da fare che leggere l'enciclopedia libera, dove è confermata la sua condanna; l'ergastolo non è altro che la pena precedente quella capitale, che a un certo punto si può considerare un colpo-di-grazia.
...Quindi, chi diavolo vorrebbe mai sapere certe cose?

Io proprio non vorrei sapere nulla, di ciò che ho saputo durante la mia ricerca di tutto; ma riguardo il preferire, tra la conoscenza e la consapevolezza e la coscienza, che sono dukkha, e quella che invece viene comune-mente paragonata al Risvegliato, da che l'ignoranza è Buddha, sappiamo che il suo unico insegnamento (possibile) fu proprio il dukkha, e la cessazione del dukkha.
Perché non c'è altro che si possa dire, di tutto ciò che è Qui e Ora, se non che è "difficile da sopportare"; è una prova di resistenza, che nel nostro solito gioco-di-parole vale anche per l'elettricità, così come per gli antibiotici.

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Oggi su Greenback Gorilla : Vegan Whole Food Fitness Mr. Awe ha condivise le prove fotografiche della sua evoluzione in stile geocentrico: 


dal globo al piano, con tutti i rilievi nei posti giusti:


e il suo commento: "La prossima volta che qualcuno dice qualcosa di negativo sulla salute della dieta vegan mostrategli questo. Questi sono i miei risultati dopo soli sei mesi, ci sono dentro da quasi un anno e ho appena finita una corsa a ostacoli di 11 miglia.Non potevo neanche correre un miglio un anno fa.
Sì mi esercitavo prima di diventare vegan, la mia dieta era il problema." (SIC - Trad. mia)

Io non ho mai avuti simili problemi, e in effetti la differenza tra il mio "prima" e il mio "dopo" si è avuta nella relativa riduzione di massa muscolare, perché quella adiposa non è mai esistita; il fatto è che a 50 anni agilità, flessibilità, riflessi, e tutte le qualità precipue di un corpo in ottima salute sono forse superiori a quelle dei miei 25 anni, mentre non do più troppa importanza all'aspetto estetico, che è del tutto relativo allo stato di benessere generale. Io i selfies non me li faccio. =D
Sicuramente i risultati di Mr. Awe sono notevoli, a dimostrazione della efficacia di una dieta a base di soli vegetali contro un problema di partenza, che sia considerato come tale o meno. Il fatto è che qualcuno ha il coraggio di dire che una dieta vegetale 'fa male'; senza sapere che si può dire lo stesso di tutte le diete alimentari, e anche di molte diete filosofiche.

Merita un post-icino anche la foto di Mr. Frans de Waal - Public Page:


per ricordarci che esiste anche la Saiga. Che ci piaccia o meno.


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