Riprendo la routine da dove l'ho lasciata; la rete elettrica alimenta il computer, io alimento la rete telematica attraverso il mio flusso di bits quotidiani; input e output, upload e download, il ciclo è continuo e ininterrotto, il flusso verso il "Super Computer" della teoria di J.J. Parker è costantemente rinnovato.
Vedendo prima un'immagine del telefilm Star Trek (noto nell'ambiente come Jew Trek, per l'alta percentuale di giudei ashke-nazi coinvolti nella produzione) mi è tornato alla mente il discorsetto introduttivo, riportato da Wikipedia:
« Spazio: l'ultima frontiera. Eccovi i viaggi dell'astronave Enterprise durante la sua missione quinquennale, diretta all'esplorazione di strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di civiltà, per arrivare arditamente là dove nessun uomo è mai giunto prima.»
La frase divenne il titolo del secondo episodio pilota della serie; secondo un collega blogger citato da Wikipedia, essa proviene da un opuscolo della Casa Bianca del 1958, intitolato "Introduzione allo spazio esterno" (Introduction to Outer Space), che recita "...la spinta della conoscenza che porta gli uomini ad andare dove nessuno è mai giunto prima" (Trad. mia).
Il fatto che sia probabilmente derivata da un opuscolo "scientifico" del Governo USA è molto significativo- ma, quale che sia la sua origine, questa frase mi ha ricordato il titolo della terza e ultima parte del film 2001: A Space Odyssey: "Jupiter, and beyond the infinite", ovvero "Giove, e oltre l'infinito".
Ricordiamo che il film di Kubrick è del 1968, e la prima stagione di Star Trek fu trasmessa negli USA nel 1966; ovviamente il concetto dell' "infinito" è riservato ad un (sotto)titolo magistrale, mentre per il settore dell'intrattenimento popolare può bastare un qualunque luogo ancora inesplorato, da qualche parte nello spazio teorico, meglio se popolato da donzelle in minigonna e "alieni" dall'aspetto fra l'improbabile e il ridicolo. Ma il principio è sempre quello, di portare la mente dello spettatore al di là del confine per antonomasia, il limite massimo, che è il cielo così detto; ed è una dichiarazione d'intenti che non potrebbe mai avere lo stesso effetto sull'inconscio collettivo, se non fosse espressa a chiari termini, e quindi "ardita-mente", dagli autori di entrambe le opere -o prodotti- perché questo è lo spirito chutzpah di cui abbiamo già visti dei validi esempi in svariati contesti nel corso del blog.
Abbiamo letto prima della illusione filmica, e conosciamo tutti sia l'effetto magnificante del Grande Schermo del cinema così come quello rimpicciolente del piccolo schermo casalingo; quale che sia la illusione di controllo sul flusso audiovisivo che penetra le difese mentali con tutta l'arrendevolezza possibile concessa di buon grado dal Gentile Pubblico Pagante, l'unico confine tra la "fantasia" e la "realtà" è quello che noi poniamo volontari-mente, e cosciente-mente, mentre ciò che succede a livello subconscio, nell'infinito abisso dell'ignoto umano, è un altro discorso. Per questo tutti credono di vivere sulla Palla Girevole del TG e di Star Trek, e tutti mangiano morte tra due fette di malattia, proprio come Poldo Sbaffini.
... Ma anche l'idea di mangiare le delicate foglie di Spinaci precotte, tirate fuori da una scatola di latta, non è esattamente buona...
Abbiamo letto prima della illusione filmica, e conosciamo tutti sia l'effetto magnificante del Grande Schermo del cinema così come quello rimpicciolente del piccolo schermo casalingo; quale che sia la illusione di controllo sul flusso audiovisivo che penetra le difese mentali con tutta l'arrendevolezza possibile concessa di buon grado dal Gentile Pubblico Pagante, l'unico confine tra la "fantasia" e la "realtà" è quello che noi poniamo volontari-mente, e cosciente-mente, mentre ciò che succede a livello subconscio, nell'infinito abisso dell'ignoto umano, è un altro discorso. Per questo tutti credono di vivere sulla Palla Girevole del TG e di Star Trek, e tutti mangiano morte tra due fette di malattia, proprio come Poldo Sbaffini.
... Ma anche l'idea di mangiare le delicate foglie di Spinaci precotte, tirate fuori da una scatola di latta, non è esattamente buona...
Immagine: RecipeChatter
Secondo l'attore professionista americano James Eugene "Jim" Carrey , che ho già citato nel blog per il suo famoso Truman (Show), "tutto è divino", "non c'è niente che non sia divino" e "ogni cosa è divina" :
(per lui non vale il gioco-di-parole sullo Spirito DiVino degli Italiani) e quindi egli dice di credere nelle "Manifestazioni" e "Quel tipo di roba" (stuff), ma anche al fatto che NULLA DI TUTTO CIO' ABBIA IMPORTANZA. In particolare, qui egli usa il participio presente mattering, per definire "l'avere importanza" di qualcosa -- di qualunque cosa
che a suo dire è un concetto umano (construct, cioè lett. costruito)
Lo sappiamo, Carrey è una "stella" di Hollywood; un tizio che viene spesso definito dalla stampa come "divo" non ha bisogno di altre presentazioni, purché sia chiara la sua posizione nel moderno pantheon industriale Americano, come burattino appeso ai fili del potere non soltanto "sionista", come la maggioranza delle Grandi Industrie, ma specificamente ebraico aschenazita, come risulta ovvio dai nomi delle majors (Goldwyn-Meyer, Warner &C.) e della stragrande maggioranza dei personaggi che popolano il mondo del cinema.
A quanto pare costui è stato cresciuto come cattolico, per quanto la madre si chiami Oram (Wikipedia) ma il credo personale del soggetto è ovviamente del tutto relativo, per non dire irrilevante; non di meno le sue dichiarazioni pubbliche, che ultimamente si sono fatte sempre più imprevedibili, potrebbero suggerire l'introduzione di una nuova strategia 'scandalistica' attraverso la sua "persona" pubblica oltre a quella 'artistica', e questo sospetto del resto potrebbe corrispondere ad una delle tante verità storiche occulte che riguardano certa gente... Da sempre.
Per quanto riguarda me, invece, la dichiarazione di Carrey è parte del solito gioco-di-parole, che nel contesto del materialismo del discorso è paradossal-mente ironico, almeno in lingua Inglese; secondo Google
"
matter
/ˈmatə/
sostantivo
- 1. materia
- 2. questione
verbo
- 1. importare
- 2. interessare
"
(Trad. mio)
questi sono i significati della "materia" che è anche una "questione", di cui Virgilio in persona ci dà qualche sinonimo:
"argomento (s.f.), tema (s.f.), caso (s.f.), faccenda (s.f.), problema politico (s.f.), problema sociale (s.f.), polemica (s.f.), dibattito (s.f.), disputa (s.f.), controversia (s.f.), diatriba (s.f.), lite (s.f.), litigio (s.f.), bisticcio (s.f.), discussione (s.f.), contrasto (s.f.), contesa (s.f.), dissidio (s.f.), ..."
ovvero, essenzial-mente, una realtà retorica, per non dire letteraria, o finanche ideale;
la forma verbale dello stesso termine è invece quella che importa, non come importazione, ma come interesse: in Inglese ciò che "matters" è ciò che ha importanza, ovvero che "conta" (ma non matematica-mente), ciò che rappresenta qualcosa di significativo.
Conoscete ormai la mia azzardatissima teoria sull'Inglese come Matrice Linguistica, non insisto oltre, per quanto essa sia ormai un punto di riferimento fisso per il blogger; in questo caso, la MATERIA stessa è letteral-mente tutto ciò che "importa" nella Lingua dei Re (dei Re), e da questa realtà linguistica non c'è via di scampo, da che la "materia" costituisce tutto ciò che conosciamo -o crediamo di conoscere- a questo mondo, e del resto ciò che interessa l'essere umano al di là del suo particolare, personale interesse, è manifesto material-mente nella messinscena uni-versa sul Piano Terreno. In Inglese, entrambi i concetti si esprimono nel termine "matter"; secondo Wiktionary
"Dall' Inglese Medio mater, matere, dall' Anglo-Normanno matere, materie, dal Francese Antico materie, matiere, dal Latino materia (“roba, materiale”), derivativo del Latino mater (“madre”)."
(https://en.wiktionary.org/wiki/matter#Etymology - Trad. mia)
"Frase
- non è importante, non ti preoccupare (usato per rassicurare o confortare la persona a cui viene detto)
- Ho paura di avere rotta la tua tazza. — It doesn't matter; era vecchia e l'avrei buttata comunque"
(https://en.wiktionary.org/wiki/it_doesn%27t_matter#English - Trad. mia)
Merita infine una traduzione questa voce di Wikipedia English dedicata ai suoi
LetteralMente, per noi è come dire "Non materia"; che non consola il proprietario della tazza, ma può funzionare per il "vaso" degli antichi gnostici, o anche "vascello", che è il nostro corpo-contenitore (materiale), se solo il contenuto è in grado di comprendere la relativa inconsistenza di ciò che lo separa da Tutto ciò che è Uno; o "dio", come lo chiama Jim Carrey.
Merita infine una traduzione questa voce di Wikipedia English dedicata ai suoi
"Credo
Carrey crede che il vaccino MMR causi autismo, il che è contrario al consenso scientifico. Nel 2009, egli scrisse un articolo che metteva in discussione i meriti delle vaccinazioni e della ricerca sui vaccini per The Huffington Post.[84] Con la ex partner Jenny McCarthy, Carrey ha condotta una marcia "Green Our Vaccines" a Washington, D.C., a sostegno della rimozione di sostanze tossiche dai vaccini per i bambini, con la convinzione che i bambini abbiano ricevuti "troppi vaccini, troppo presto, molti dei quali sono tossici."[85] La campagna fu criticata da David Gorski, un chirurgo oncologo Americano sul blog Science-Based Medicine per essere anti-vaccino, e non “pro-vaccini sicuri”[86] e da Steven Parker del sito WebMD per essere "irresponsabile".[87]
Il 1 Luglio 2015, dopo la firma della nuova legge sulle vaccinazioni, Carrey chiamò il Governatore della California Jerry Brown a 'fascista aziendale' [corporate fascist, ndt] che avvelena i bambini [...] [88] La legge escludeva motivi religiosi o filosofici che esentassero dalla vaccinazione. Dopo queste parole. egli fu criticato per essere "ignorante quando si tratta di vaccini" da Arthur Caplan, capo della Divisione di Etica Medica alla New York University,[89] e da Jeffrey Kluger, redattore capo del Time, che descrisse le sue affermazioni anti-vaccinazione come "cattive, dense e immuni alla ragione"[90]
Carrey è un seguace e sostenitore della legge di attrazione. In una intervista con Oprah Winfrey del 17, Febbraio 1997,[91] Carrey rivelò che come attore in difficoltà avrebbe usata la tecnica di visualizzazione per ottenere del lavoro. Egli dichiarò anche di avere visualizzato un assegno da $10,000,000 datogli per "Merito dei servizi recitativi" mettendoselo poi in tasca, e sette anni dopo ricevetta un assegno da $10,000,000 per il suo ruolo in Scemo e più scemo.[92]
Carrey è stato un praticante di Meditazione Transcendentale.[93][94] Oggi si dice essere Cristiano.[95]"
(https://en.wikipedia.org/wiki/Jim_Carrey#Beliefs -- Trad. mia)
Per qualche coincidenza, quelli evidenziati qui sopra, dei suoi avversari sul fronte dei vaccini, sono tutti tipici (cog)nomi "ebreo-americani", ovvero Aschenaziti... Una mera curiosità...
Se non altro, adesso sappiamo tutto ciò che occorre per avere un assegno da 10 milioni di dollari.
Qualcosa che potrebbe non volere soltanto uno scemo... più scemo di così.
Mentre scrivevo questo è comparso questo messaggio nell'angolo dello schermo:
E' un altro interessante video di Mr FlatEarth Photography che ci mostra un "cratere" lunare molto ovviamente piatto in alcune inquadrature, e che quando appare invece sul bordo del disco si direbbe avere una elevazione decisamente troppo lineare per potersi dire 'naturale'.... cosa che del resto io non direi mai di ciò che chiamano "Luna":
(la vediamo qui sopra indicata dalla freccia)
Un altro piccolo mistero che NON si può svelare nemmeno con la potente Coolpix P900.
...
Suonatori di fischietto
Ci siamo spesso chiesti, in quanto neo-geocentristi: è possibile che nessuno del personale impiegato alla NASA nel corso dei decenni abbia mai deciso di "vuotare il sacco" pubblicamente?
Pubblicata il 16 Novembre da Antonio Subirats Strikes Back, ecco una intervista a due ex-complici della "agenzia aerospaziale" Statunitense definiti "whistleblowers" (dalla frase «to blow the whistle», letteralmente «soffiare il fischietto» - Wikipedia); possiamo credere alle loro parole, quando confermano tutto ciò che abbiamo scoperto sulla reale cosmologia di questo piano cosmico, o "regno biologico", che è (su) una superficie piana e stazionaria? Credere alle loro parole non è più o meno difficile del credere a quelle diffuse direttamente dalla NASA, o da qualunque portavoce del "mondo scientifico" (che non è il nostro mondo) così come a quelle stampate sulle enciclopedie e sui libri di scienza astro/no/mica. Il giudizio finale spetta sempre e soltanto allo spettatore, all'individuo singolo e al suo proprio pensiero critico e indipendente. Se non altro, il suono di un'Altra Campana è diverso dal solito:
La mia conclusione, dopo aver sentita la testimonianza della donna, che è stata impiegata anche alla Edwards Air Force Base, è che la Questione Più Fondamentale sia igno(ra)ta anche all'interno della NASA stessa, in una proporzione non dissimile da quella dell'utenza astro/no/mica (99.9%) mondiale, come si evince dalle sue parole:
"tutti noi lavoriamo a progetti e programmi il"
"problema è che è la base è conoscere il necessario"
"ti dicono ciò che ti viene detto"
"tu fai il tuo lavoro e poi vai in pensione"
"perciò la maggior parte della gente non potrebbe mai sapere che il"
"lavoro che sta facendo non è quello che pensa che sia"
Conoscendo la situazione a livello generale, al di fuori della famigerata Agenzia, io sono portato a pensare che quanto afferma colei corrisponda a verità, che la compartimentalizzazione delle informazioni renda la segretezza non soltanto possibile e insospettabile, ma estremamente semplice da ottenere, da che ognuno conosce soltanto ciò che gli è strettamente necessario conoscere così che tutto resti invariato, e il Buco Nero Finanziario chiamato NASA continui a succhiare miliardi di dollari ogni anno dalle tasche dei contribuenti in cambio di computer graphics e numeri da circo ripresi su uno scenario "spaziale".
Per quanto mi riguarda, anche se non mi è affatto difficile credere a questa ipotesi, essa è la prova più eclatante e deprimente della pochezza mentale umana, e di una forma di inerzia cognitiva evoluta a livello patologico; sarei pronto a scommetterci, che la stessa gente che progetta e costruisce "satelliti" CREDE ciecamente che verranno posti in una "orbita geostazionaria" attorno alla Grande Palla di Terra. Che soltanto alcuni abbiano accesso alle informazioni più fondamentali, proprio così come avviene al di fuori della cerchia aerospaziale e astro/no/mica, e non necessariamente riservate ai Maestri, o ai confratelli al di sopra di un certo grado, ma come per questo blogger e per i suoi lettori certe informazioni -che accidentalmente corrispondono alla verità, opposta alla falsità imperante- sono abbondanti sul web e accessibili a chiunque innanzitutto si prenda la briga di cercarle, perché i banners e i popups insistono colle donnine mezze nude e le offerte speciali imperdibili senza un singolo caso di un orizzonte orizzontale, o di qualunque informazione che non riguardi un'attività commerciale di sorta. La verità non vende bene, e anzi non vende affatto, perché non è oggetto di commercio e il suo valore è letteralmente inestimabile; di questo ho una prova sostanziale nell'affluenza a questo blog, e del resto la nostra Storia intera ne è la prova; chi vende bene una certa particolare verità, per fare un esempio famoso, è lo Zecharia Sitchin di turno, il sumerologo autodidatta che ha venduto milioni di libri in tutto il mondo inventandosi una "mitologia scientifica" completamente campata in aria, che racconta di "pianeti" che si scontrano e di "dei alieni" che sarebbero stati gli avi dei giudei, i moderni padroni-del-mondo...
Il successo di una qualunque idea, o ideale, o modello, o prodotto, è dato sempre e soltanto dalla "anima del commercio", che è la propaganda, o pubblicità.
Una verità particolare è Babbo Natale, come raffigurazione simbolica di S.Nicola; un'altra è Cappuccetto Rosso, come trionfo del Sole Invitto sulla potenza delle tenebre. E' solo un punto di vista, e la chiave di lettura è ciò che determina l'unico significato dell'evento in ultima analisi.
In generale le cose diventano "vere" quando l'utenza le vede in tele-visione, cioè da lontano, come qualcosa che non la tocca, che si può osservare come attraverso un tele-scopio (che è sinonimo di tele-visore), in un altro mondo; e purtroppo quello che passa la televisione è tutto ugualmente falso, così come è "vero" in quanto flusso di informazioni, di dati, e di energia potenziale percepita, elaborata ed emessa o espressa, o riflessa dalla mente umana.
Tutto è Vero, nell'Impero del Falso; ogni presunta verità diffusa a livello internazionale e generazionale, attraverso il Programma D'istruzione Scolastico, attraverso la letteratura e i mass-media, costituisce la realtà paradossale di questo mondo, i cui abitanti credono sia una trottola sferica gigante; a un certo punto del percorso cognitivo, la mania suicida rivela le sue reali proporzioni rispetto al degrado dell'ambiente antropizzato, è un entimema oscuro, un desiderio segreto che in qualcuno tende ad affiorare anche violente-mente; in Principio era il Verbo (Logos), e pertanto la Verità si potrà conoscere solo alla Fine. Di tutte le verità che conosciamo Qui e Ora, l'unica certa è l'Illusione Materiale.
E con essa, il solito, inevitabile duḥkha... Eppure, bastano le più elementari nozioni wikipediche per contrapporre questi due principi sul piano logico, e lasciare che si annullino uno con l'altro; per quale motivo la nostra mente è così determinata a farla tanto difficile?
Per il lettore anglofono, allego anche la seguente intervista all'ex-NASA, che nel corso della conversazione (@21:55 ca) utilizza il termine esatto per descrivere la ridondanza dell'informazione diffusa dal mainstream, la quale è spoon-fed -- da
"spoon-feedˈspuːnfiːd/
"
-- ovvero, "imboccato con il cucchiaio" e grazie al Corriere abbiamo altri significati che mi sembrano tutti adeguati alla circostanza:
"spoon-fed
- agg.
- 1 nutrito con il cucchiaio, imboccato.
- 2 (fig) che ha sempre avuto la pappa scodellata.
- 3 (Scol) (of students) che ha ricevuto un insegnamento troppo semplificato.
- 4 (of industries, etc.) sovvenzionato dallo stato."
Una delle tante informazioni che al contrario non sono state mai imboccate a nessuno, è l'esistenza di un presunto Oceano antartico, che secondo Wikipedia sarebbe il quinto Oceano, assieme a quello Artico (chiamato in genere "mare" e anche "glaciale"), "Se si considerano gli oceani della Terra cinque, e non tre come di consueto in Italia[3]" (!!!)
Perché gli abitanti dello Stivale si sono sempre accontentati di avere tre oceani soltanto, con un "mare ghiacciato" attorno al Polo Nord, ma per quanto posso ricordare è la prima volta che sento nominare un Oceano Antartico, e del resto lo sento dire da un ex-scienziato della NASA che conferma la realtà geo-centrica di questo mondo... Tutto è relativo.
Quindi, esiste anche un "oceano Antartico", per i non-Italiani, ma in compenso non c'è nulla di simile ad un continente Antartico, e questo rende l'informazione tanto valida quanto è ridondante, come qualunque altra informazione imboccata a livello mondiale.
Quindi, esiste anche un "oceano Antartico", per i non-Italiani, ma in compenso non c'è nulla di simile ad un continente Antartico, e questo rende l'informazione tanto valida quanto è ridondante, come qualunque altra informazione imboccata a livello mondiale.
E' un po' come dedicarsi allo studio dei pinguini volanti
che sono stati il paradossale Pesce d'Aprile BBC del 2008
--
Grazie a questo (interessante) video sulle "chemtrails"
ho finalmente compreso il principio dell'interazione tra il "sottile" e il "grossolano", che avviene attraverso la onda-particella chiamata fotone; come ci spiega in due parole Mr. Harald Kautz-Vella, "questi segmenti di RNA e DNA producono luce di particolari qualità; questa è chiamata optogenetica -l'intero campo di ricerca- ed è l'insegnamento di come i geni producono biofotoni, e producono il "corpo di luce" di un essere. Questo è il progetto che controlla la costruzione delle forme, il campo morfogenetico che dà la struttura che noi siamo."
Il quesito di fondo, per quanto ne so, è sempre quello dell'uovo e della gallina, in una variante inedita: nasce prima lo RNA o i biofotoni? La risposta è inclusa nella domanda, per chiunque riceva un impulso interiore che la renda leggibile.
Quando qualcuno disse "Sia la luce", forse non si riferiva al macrocosmo, dal momento che lo "elohim" della Bibbia pronuncia la fatidica frase al versetto 3 del primo capitolo della Genesi, e soltanto al versetto 14 si dedica alla creazione delle luminarie, e infine nel versetto 16 leggiamo che:
"fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle."
Pertanto, una interpretazione "logica" -- in un contesto ludico come quello mosaico -- del racconto biblico, la Luce prodotta dal creatore non fu quella dei Grandi Proiettori e delle lucine nel firmamento, ma di un altro tipo, ed è quella qualità di luce che associo alla Illuminazione Interiore, oltre che -grazie a Herr Kautz-Vella- alla rivelazione finale della Madre Di Tutte Le Forme, la Matrice della nostra illusione atomica, che è appunto la Materia.
Approfondiamo un po' su neuroscienze.net:
"La ricerca sui Biofotoni o emissioni spontanee di quanti di luce di tutti i sistemi biologici è stata disconosciuta per vari anni dalla scienza basata sul paradigma “meccanico”, come ritorno al “vitalismo”. La sistematica esclusione dalla scienza accademica della indagine sui biofotoni è stata favorita dal fatto che i biofotoni dei sistemi biologici sono di intensità ultra-debole e quindi non son visibili ad occhio nudo, anche se essi possono essere amplificati con fotomoltiplicatori nello spettro ottico tra il lontano infrarosso, il visibile e l’ultravioletto, rendendoli visibili e fotografabili come emissione di quanti di luce.
Di fatto è ormai acquisito che quasi tutte le cellule viventi di piante, animali ed esseri umani emettono biofotoni. (1) Questa emissione spontanea di luce quantistica è essenzialmente causata da la rottura e ricomposizione metabolica di legami molecolari e di conseguenza la emissione di biofotoni può essere considerata come espressione dello stato funzionale dell’organismo vivente, cosi che la sua misurazione può essere utilizzata per valutare lo stato di salute. Le cellule tumorali e cellule sane dello stesso tipo, ad esempio, possono essere discriminate da differenze tipiche di emissione di biofotoni, determinando molte modalità innovative di indagine medica orientata a migliorare il rapporto tra alimentazione e salute.
Nel 1976 il biofisico Fritz-Albert Popp ha dimostrato che il DNA emette spontaneamente biofotoni durante le operazioni di apertura e chiusura delle sezioni del DNA, che ne permettono la espressione genetica. L’importanza della scoperta è stata confermata dagli scienziati eminenti come Herbert Froehlich e premio Nobel Ilya Prigogine, ma successivamente la accademia scientifica ha ostacolato il proseguimento degli studi di Popp, proprio in quanto il considerare il DNA come un’antenna di emissione e ricezione di biofotoni, avrebbe condotto verso un netto superamento delle concezioni meccaniche e quanto-meccaniche precedentemente acquisite.
Secondo la teoria biofotoni sviluppata da Popp si ritiene che sulla base della attività di informazione del DNA si auto-organizzi una rete biofotonica coerente ed interattiva, correlata in particolare agli organelli cellulari (mitocondri), capace nell’ insieme di regolazione a distanza delle principali attività di tutti i processi vitali di morfogenesi, crescita, differenziazione e rigenerazione cellulare. (2)
Inoltre secondo il neurofisiologo Karl Pribram, il campo biofotonico del cervello e più in generale del sistema nervoso, potrebbe essere concepito come interfaccia transdisciplinare capace di integrare aree di conoscenza non fisiche relative alle attività della mente, quali il pensiero, la psiche e la evoluzione della coscienza. Evidentemente questi studi di Popp, Pribram ed altri, non sono comprimibili nel modello tradizionale della scienza meccanica –riduzionista e ciò provoca una netta resistenza dalla scienza accademica che vede ancora nella teoria biofotonica come una inusuale scienza di frontiera.
[1] Scoperta dei Biofotoni: http://www.altrogiornale.org/la-luce-della-vita-i-biofotoni/
[2] Mitocondri e biofotoni: http://www.neuroscienze.net/?p=4877"
Riassumo il risultato della mia personale ricerca a questo punto: il dualismo onda-particella non è qualcosa che interessa solo il campo della sperimentazione quantistica, ma qualunque forma di vita che contenga DNA, ed emetta di conseguenza biofotoni; "io" compreso.
E probabil-mente anche il mio lettore.