Cerca su VerOrizzonte

lunedì 27 marzo 2017

Fantascemenze

 400mo POST 

E' mio parere che non sia ancora ben chiaro, anche per il neo-geocentrista, il fatto che una organizzazione "Nazi" spalleggiata dal governo USA alla fine degli anni '60 abbia prodotta -a costi astronomici- una serie televisiva ambientata in quello stesso spazio teorico  adorno delle Grandi Palle Universali insegnate nelle università; che lo abbiano fatto dapprima con il supporto di una tecnologia "analogica" spartana, rudimentale, quasi-parrocchiale (cartone e carta stagnola compresi) ambientando le scene in teatri di posa allestiti appositamente per rappresentare la Luna, e mentre ritengo probabile l'ipotesi di Mr. Russianvids, per il quale lo scopo primario dell'operazione fu quello di mostrare al pubblico la Grande Palla Terrestre da lontano (per quanto lo sforzo produttivo in questo senso si sia limitato a due singole immagini "ufficiali" nell'arco di mezzo secolo, prima dell'avvento della tecnologia digitale) essi nel contempo sono riusciti a convincere il Gentile Pubblico Pagante anche in merito alla possibilità di spostarsi fuori dalla "atmosfera" e delle mitiche "fasce di van Allen", nome in codice del "firmamento" (per poi smentirsi nel 2012) così come della sfericità della Luna e della solidità di questo presunto "corpo astrale" che viene definito "satellite naturale" (opposto agli artificiali, che invece non sono mai stati ripresi nella loro supposta orbita geostazionaria). Che questo evento multimediale sia stato propagandato in un'epoca in cui ancora la televisione era ritenuta da molti come uno strumento di genuina informazione, così come lo era la radio fino al giorno prima, e come del resto essa viene ancora considerata dalla "maggioranza silenziosa" dell'Utenza Globale, in un movimento ben orchestrato assieme all'uscita della serie fantascientifica più popolare di tutti i tempi, Star Trek, e con uno dei più straordinari fenomeni letterario-cinematografici nella storia, quello di 2001: A Space Odyssey. Chiunque si sia preso la briga di informarsi sui creatori di questi titoli ha scoperto che si tratta di giudei Aschenaziti, e Maestri Massoni del grado più elevato, così come lo furono i fondatori di Hollywood e degli studi di produzione TV, e questi sono fatti noti, informazioni accessibili a chiunque le voglia ottenere, per quanto l'interesse generale del pubblico sia sempre concentrato sull'opera e non sull'artefice, se non che si tratti di gossip; del resto oggi sono loro -che io definisco spesso "certa gente"- a controllare l'intrattenimento e l'informazione in America e nelle sue colonie sparse sulla Terra, con il potere di decidere cosa propagandare come "realtà" e cosa invece come "fantasia", giocando con le menti del Gentile Pubblico che è sempre (stato) ben disposto a scucire qualche soldo per lasciarsi "intrattenere", o meglio distrarre da tutti quei problemi che costituiscono di fatto la gran parte della sua esistenza.

Da qui, l'ironico gioco-di-parole sulle "armi di distrazione di massa" che, lungi dall'essere limitate alla sfera fantascientifica, supportano il medesimo gioco delle emittenti televisive nel confondere fatti reali e finzione in maniera sempre efficace, da che lo stesso concetto del 'vedere da lontano', cioè della tele-visione- sottintende una accettazione passiva e remota della programmazione televisiva, che programma le menti secondo il volere di qualcuno, mentre nel settore cinematografico, non occorre molto per comprendere il significato di termini come "divi" e "dive" così come di "stars" o "stelle", con cui si definiscono i protagonisti multimilionari delle produzioni hollywoodiane... E così, mentre nel settore 'scientifico' gli antichi abitanti dei cieli sono stati destituiti e sostituiti dagli attornauti del 33mo grado, riducendo lo scenario mistico-religioso ad un teatrino di pagliacci in costumi hi-tech, in quello 'religioso' -che è stato fondato dagli avi della stessa gente- l'immaginario collettivo è stato dirottato verso quei personaggi che qualcuno ha deciso di porre sotto il riflettore, e che a differenza di quelli letterari appaiono in carne ed ossa sugli schermi, come modelli reali di persone immerse nel mondo fittizio del cinema in cui lo spettatore non vede l'ora di tuffarsi -a costo di pagare- pur di 'evadere' momentaneamente dalla squallida realtà di una esistenza ridotta a routine quotidiana.
"Attornauti" e veri attori professionisti, assurti ad un gloria ugualmente fasulla, sono divenuti "stelle" e "divi", aggiornamenti di quei personaggi mitologici che furono creati -più spesso soltanto "riveduti e corretti"- dagli antenati dei produttori di Hollywood e delle "missioni spaziali", e ritengo che questo quadro sia in generale troppo vasto per essere compreso nell'insieme dall'utente medio, per quanto il suo interesse nelle imprese spaziali, o nella religione, o nel cinema, sia abbastanza limitato da permettergli di discernere almeno quei confini tra i vari settori che per la grande maggioranza non esistono più, o non sono mai esistiti.

Per fare un po' di chiarezza, indaghiamo l'origine stessa del genere narrativo e cinematografico della fantascienza, la quale derivò secondo Wikipedia (e anche secondo me) dal romanzo scientifico; autori come Jules Verne, H.G.Wells e Hugo Gernsback, considerati i padri del genere (e anche il nostro Salgari) nei loro romantici romanzi fin-de-siècle descrissero meraviglie tecnologiche allora inesistenti, che poi furono realizzate o meno, più o meno ispirate alle loro fantasie. Verne descrisse un viaggio dell'uomo"Dalla Terra alla Luna" (dal titolo scientificamente esatto "De la Terre à la Lune, trajet direct en 97 heures 20 minutes") già nel 1865, anticipando di oltre un secolo la rappresentazione televisiva dell'impresa prodotta dalla NASA; il successo fu tale da portarlo poi a scrivere un sequel, "Intorno alla Luna"; talmente "veritiero" malgrado la puerilità della tecnologia immaginata, che il rientro in mare fu preso come modello nel 1969:


"Un'illustrazione dall'edizione del 1872. L'ammaraggio della 
navetta ricorda da vicino le moderne spedizioni spaziali."

E, sulla base delle nostre informazioni riguardanti la NASA, ne deduciamo che l'ammaraggio non "ricorda" soltanto l'opera di Verne, ma è stato preso e messo in scena così com'era, aggiungendo solo dei piccoli paracadute, per precauzione... Perché senza di quelli non sarebbe sembrato abbastanza realistico al pubblico della metà del '900.

Tra il romanzo e la "impresa spaziale" c'è di mezzo il film, la celebre riduzione del romanzo di Vernes per il grande (ma non tanto) schermo a cura di Georges Méliès, l'inventore dei trucchi ottici, di montaggio ed elaborazione in post-produzione -compreso il colore- e insomma degli "effetti speciali" che da allora furono spesso utilizzati nella "magia" del cinema, per mostrare la realtà di fatti mai accaduti, e spesso altamente improbabili, allo stupefatto Gentile Pubblico Pagante;

"Il Sole ingoia il treno volante ne Il Viaggio Impossibile"
Wikipedia Public Domain

purtroppo il viaggio sulla Luna (come sul Sole) è tanto improbabile oggi quanto lo era nel '900, ed è sempre altrettanto impossibile camminare su un "suolo lunare" che appartiene di diritto solo al regno della fantasia, lo stesso scenario in cui si conservò per qualche tempo il senno di Orlando, e dove forse oggi sono accumulati quelli di tutti i moderni utenti scientifici di questa landa disgraziata in fondo ai cieli...





L' Orlando Furioso non è proprio un romanzo scientifico, ma è una memoria scolastica persistente, e tutto sommato anche meno triste di quella dell'allunaggio degli Americani, che nella loro moderna riduzione televisiva per il piccolo schermo non trovarono altro che sassi e polvere, e niente senno. Anzi.

Del resto, se la definizione di "science fiction", che si potrebbe tradurre propriamente in Italiano come finzione scientifica, fu inventata da Gersnback nel 1926, sotto questa etichetta di genere si potrebbero radunare tutti i racconti che comprendano elementi di varia natura "scientifica" (ovvero, relativi alla conoscenza umana) narrati in contesti fantastici, o viceversa, per cui la mitologia corrisponde al termine laddove oggi i seguaci di Sitchin, Von Daniken &C. compiono una sorta di retroingegneria letteraria per fare corrispondere ai loro "alieni di altri pianeti" gli artefici dell'uomo e del suo mondo e, ispirata dalle descrizioni di una paradossale tecnologia avanzatissima del passato, la pseudo-scienza paleo-astronautica intorbidisce ulteriormente le acque già paludose dell'archeologia con le sue teorie "clipeologiche"e la rilettura del mito in un'ottica "razionale" che infine è soltanto una specializzazione della fantascienza.
Nel regno scienti-fantastico di Sitchin i famosi "anunnaki" dei Sumeri furono riattati per il culto scientistico moderno come "ingegneri genetici" ante litteram, per fare un esempio noto del fenomeno letterario -ed editoriale- dietro il quale è riconoscibile un grande potere di suggestione delle masse che per la sua natura è destinato a rimanere un mistero per il lettore medio.


Ma prima del fenomeno della paleoastronautica e della confusione totale dell'informazione che viviamo oggi, dall'avvento del XX Secolo, da Vernes e Wells e Méliès, il viaggio è stato lungo e avventuroso, a partire dalla fondazione della cosiddetta "Mecca del Cinema" chiamata "Hollywood", un nome che, come ricorda spesso "Jordan Maxwell", fu derivato dallo "Holy Wood" -bosco o legno sacro- legato alla tradizione druidica dei Celti con le loro verghe - o bacchette- magiche, e le loro erbe terapeutiche.
Sicuramente un ruolo di spicco fu quello di Hugo Gernsback, "ebreo" (Aschenazita) naturalizzato negli USA, e anche se da noi è praticamente ignoto, il più prestigioso premio per gli autori di Sci-Fi è dedicato alla sua memoria, e negli USA pubblicò una quantità di riviste specializzate tanto in argomenti scientifici quanto in quelli fantastici (e molto altro ancora, come "Life guide", "Know Yourself" e "Sexology", anche nell'ediz. Ispanica "Sexologia") con una inevitabile, e sempre crescente confusione dei confini tra i vari settori dell'informazione nella mente dell'utenza letteraria, e multi-mediale Americana; ma il suo potere era limitato -al di là della stampa- al medium radiofonico, di cui fu grande sostenitore e pioniere; la Grande Rivoluzione sarebbe avvenuta solo con la diffusione massiva della Scatola Magica per programmare la gente chiamata TV, qualche anno dopo, ma in questo momento storico alle radici della pop culture incarnato da Gernsback vediamo già come dal Grande la menzogna si insedia nel Piccolo (che poi definiranno i formati degli schermi per la programmazione globale del XX Sec.) del popolino e dalla letteratura romanzesca e/o scientifica la stampa rende accessibile al Gentile Pubblico Pagante ogni formato di bugia e di inganno, attraverso il giornalismo specializzato.


Questa copertina della rivista "Everyday Science And Mechanics" (Scienza e Meccanica Quotidiana) del Novembre 1931, edita da Gernsnback, la dice lunga: infatti, malgrado il titolo, in copertina appare la cosa più inverosimile in assoluto, una futuristica "astronave"; che però era destinata ad un uso all'interno dell'atmosfera con la previsione -che leggiamo nella didascalia- di voli "Da Berlino a New York in un'ora":





nemmeno quella era una previsione attendibile, come possiamo constatare nel 2017; ma intanto notiamo anche la (vaga) curvatura dell'orizzonte sotto il cielo rosso fuoco, e il titolo dell'altro articolo: "Invenzioni per Fare Soldi", una specializzazione in cui Gernsback era evidente-mente esperto.
Infine, una nota merita il sommario a piè di pagina: "Invenzioni recenti, Aero-meccanica, "capricci dello shopping" (anche se oggi per "kink" si intende ben altro=) "Televisione (!!) esperimenti, formule, chimica, lavorazione legno e metalli" e ancora altri "capricci", di tipo radiofonico. Questo termine tanto ambiguo di "kink", definito da Google come "curva o piega acuta in qualcosa che è altrimenti dritto" (Trad. mia), ciò che nella nostra logosfera si può rendere nel "pallino" quasi-ossessivo per qualunque soggetto -oggi quasi esclusivamente nel gergo sessuale- è ciò che definisce qualunque "deviazione" dell'utente scientifico dell'epoca di Gernsback come di quello moderno, dove abbiamo ancora radioamatori (!) astronomi dilettanti, ufologi, e quant'altro, tutti dedicati a qualche settore della scienza e della conoscenza, della tecnica o dell'arte, quelli che si dicono lo "hobby" e si considerano semplici passatempi, ma che in genere sono il vero interesse dell'individuo "appassionato"; oggi in Inglese spesso si usa l'espressione "geek", per cui questo blogger fu un "cinema geek" nel millennio scorso, com'è un "computer geek" oggi. E non solo.

Continuando la lettura dell'articolo wikipedico, incontriamo la voce

"Anni quaranta: l'epoca d'oro"

che rimanda all'altro "Epoca d'oro della fantascienza", dove John W. Campbell (altro tipico nome Asche-nazi, e figlio di una Strahern) succede a Gernsback sul trono della pulp culture finto/fanta-scientifica, come redattore della popolarissima rivista Astounding Stories of Super-Science (Storie Sbalorditive di Super-Scienza) 

Copertina del primo numero. 
Illustrazione di H. W. Wesso (Hans Waldemar Wessolowski)



di cui leggiamo su Wikipedia: "Analog Science Fiction and Fact, abbreviato in Analog, è la più longeva e famosa rivista di fantascienza. Nata nel 1930 negli Stati Uniti come pulp magazine col titolo di Astounding Stories, ha cambiato più volte la propria denominazione nel corso degli anni; quella con cui è rimasta più conosciuta è Astounding Science-Fiction, che l'ha contraddistinta negli anni dal 1938 al 1960. Il suo millesimo numero è stato pubblicato nel giugno 2015.[1]"
e più oltre, riguardo la sua Storia:
"Già nei primi anni di vita perse rapidamente le caratteristiche del "pulp magazine", indirizzandosi sempre più verso storie e personaggi che avessero caratteri di maggior plausibilità, fino a diventare negli anni d'oro della fantascienza, sotto la guida di John W. Campbell, la pubblicazione di riferimento del settore. In questo periodo sulle sue pagine compaiono i primi lavori di scrittori destinati a diventare delle stelle di prima grandezza della letteratura fantascientifica fra cui Isaac AsimovRobert Anson Heinlein e Alfred Elton van Vogt."

A proposito di Asimov, leggiamo su Wiki che nacque "il 2 gennaio 1920 a Petroviči, un villaggio del rajon di Šumjači dell'Oblast' di Smolensk, nell'allora Unione Sovietica, da una famiglia ebrea".
In questo caso potrebbe bastare la singola riga seguente tratta da Wikipedia per definire il personaggio: "Le sue opere sono considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della divulgazione scientifica." ...E' il nostro uomo.
Perché del resto egli fu "scrittore e biochimico sovietico naturalizzato statunitense." e quindi conosceva intimamente la materia prima che ancora oggi unisce la fantasia e la scienza: la menzogna, la più perfida forma di inganno che interessa non soltanto l'utenza scientifica ma anche quella politica, alimentare e farmaco-logica, per fare gli esempi più socialmente eclatanti.
Asimov è noto soprattutto per il suo contributo fondamentale agli ideali del transumanesimo, come autore di "Io, robot" con le sue famose leggi della robotica, ma come leggiamo qui fu anche un attivo propagandista dello scientismo, e oggi possiamo ri-considerare, in questo contesto neo-geocentristico, la sua opera come scrittore di "articoli scientifici sull'astrofisica e la cosmologia, pubblicati inizialmente sulle colonne non-narrative del Magazine of Fantasy and Science-Fiction fin dal 1958Il collasso dell'universo (in cui parla di buchi neri come spunto per spiegare i meccanismi fondamentali dell'universo, la gravità, l'entropia e il funzionamento delle stelle)" etc., etc.

Questo mi ricorda l'intervista a William Shatner, l'attore che ha interpretato nel corso di generazioni televedenti il capitano Kirk della serie Star Trek (chiamata scherzosamente Jew Trek -'Odissea Giudea'- da qualche intenditore Americano), e la sua affermazione: "Scienza e fantascienza sono la stessa cosa". Asimov fu la prova vivente di questa realtà, ancora pressoché ignota per quelle masse di aficionados della fantascienza che leggono Io, Robot e guardano Star Trek; e le avventure degli attornauti sulla ISS; eppure lo sappiamo, e ne ho scritto in precedenza, tutto dipende esclusivamente dalla presunta autorità della fonte delle informazioni e/o delle immagini diffuse, e soprattutto dalla portata della loro diffusione, la quale a sua volta dipende dal "potere" della Sorgente Stessa, che in America si scrive $$. 

Questo, della propaganda, è il principio attraverso il quale si controlla totalmente la diffusione di informazioni reali come di quelle irreali, o finanche surreali, che in genere sono le preferite dal Gentile, Grande Pubblico. Se Asimov scriveva di un buco nero in un romanzo etichettato come fantascienza, poteva metterci astronauti dalla personalità complessa e dalla vita sentimentale complicata, e magari astronavi e alieni a movimentare la scena; se invece ne scriveva in un articolo "scientifico", utilizzando tutto il gergo necessario e i paroloni più pittoreschi del vocabolario astrofisico ad immortalare per i posteri la sua fiabesca autorità, aveva possibilità altrettanto infinite nel descrivere il suo Buco protagonista in ogni intimo dettaglio della sua vita privata e fors'anche sessuale, in termini strettamente tecnici, con la medesima certezza di una copertura editoriale su scala internazionale, e sulla via della globalità.

Asimov è anche un personaggio-chiave della rivoluzione televisiva, come leggiamo su Wiki:

"Asimov e il creatore di Star Trek, Gene Roddenberry, svilupparono una relazione unica durante il lancio iniziale di Star Trek nella seconda metà degli anni '60. Asimov scrisse un saggio critico sulla esattezza scientifica di Star Trek's per la rivista TV GuideRoddenberry replicò rispettosamente con una lettera personale che spiegava le limitazioni dell'accuratezza nello scrivere una serie a cadenza settimanale.  Asimov si corresse con un seguente saggio su TV Guide affermando che malgrado le inesattezze Star Trek era uno show fantascientifico televisivo fresco e intellettualmente stimolante. I due rimasero amici al punto che Asimov fece da consigliere per svariati progetti di Star Trek.[110]
(https://en.wikipedia.org/wiki/Isaac_Asimov#Other_writings - Trad. mia)

Mi pare che l'aneddoto sia quantomeno significativo nel nostro caso.
A quanto pare Roddenberry non era "ebreo", anche se il nome della madre -Goleman- è a dir poco sospetto (e l'ebreità segue la linea uterina), e in ogni caso non possiamo trascurare il fatto che i due personaggi-icona della serie, Kirk e Spock, erano interpretati da attori Aschenaziti (Shatner e Nimoy) assieme a Walter Koenig as Checov (Sulu e Uhura non lo erano per ovvi motivi=) ma soprattutto, come leggiamo ancora su jewcy.com, "molti degli scrittori della serie originale lo erano — come Robert Bloch, Shimon Wincelberg, Don Mankiewicz, Harlan Ellison, Jerry Sohl, e David Gerrold." -e come sempre, trattando di produzioni cine-televisive, è piuttosto inutile indagare sulle origini dei nomi coinvolti nelle operazioni commerciali di "case" dai nomi tanto ovviamente "ebrei" come Metro Goldwyn-Mayer, Warner Bros., etc., etc., perché quelli sono i nomi che contano.

In questo caso, nell'ottica "revisionista" del post, vale la pena di menzionare la conclusione dell'articolo di Jewcy: "La cosa positiva è che quando si cita una incarnazione del franchise di Star Trek, ci sono degli Ebrei coinvolti, e quello nell'insieme è stato un mondo [SIC] che trattava di compassione, diversità, giustizia, e il conseguimento della conoscenza— nel nostro mondo e oltre." (Id., Trad. mia)
Il che, dal punto di vista geocentrico, dice molto più di quanto il fan di Star Trek abbia la possibilità di immaginare, in part. sul conseguimento di una "conoscenza" che  riguarda tutte le Palle dell'Universo e tutti i loro immaginari abitanti, a partire dai terricoli eliocentristi.
Se quella è la "cosa positiva"...

Ma ancora, tra l'epoca d'oro della fantascienza e la rivoluzione di Star Trek e 2001, lanciati entrambi assieme al Saturn 5 della serie NASA "Missione: Apollo 11", si dovrebbe elencare una quantità di quei 'classici' e anche "cult movies"  di genere fantascientifico (di serie A, B, C... fino alla Z) che in genere prevedono alieni e/o dischi volanti provenienti da "altri pianeti", a partire dalla infame "Minaccia Rossa" del Pianeta Guerriero che era una ovvia allusione a quella della "superpotenza" rivale degli USA, e ai mostruosi comunisti sovietici, nell'epoca del maccartismo.
Da che la lista è lunga, ho selezionati alcuni dei titoli più rilevanti per quanto ci riguarda:
  • Uomini sulla Luna  (1950) - "Il generale Thayer della USAF, dopo molti sforzi, convince il Congresso ed il Governo a finanziare la costruzione di un satellite artificiale. Poco dopo il lancio, però, il missile esce dalla traiettoria prestabilita e dev'essere distrutto."
  • Ultimatum alla Terra (1951) - "Washington. Un disco volante atterra in un parco e della folla, seppure spaventata, si accalca intorno, mentre sopraggiungono dei militari con mezzi corazzati."
    (remake nel 2008)
  • La cosa da un altro mondo (1951) - "Il capitano dell'aviazione americana Pat Hendry, in servizio ad  Anchorage in Alaska, riceve una misteriosa chiamata da una installazione scientifica artica guidata dall'eminente scienziato prof. Carrington e con i suoi uomini raggiunge la base, dove lavora anche una giovane segretaria a cui è interessato."
  • Quando i mondi si scontrano (1951)
    Il pilota David Randall viene pagato dal dottor Cole Hendron per consegnargli delle foto dell'astronomo Emery Bronson, scattate da un osservatorio in Sudafrica. Hendron, assistito dalla consulenza di sua figlia Joyce, scopre che una stella rossa chiamata "Bellus" sta per entrare nell'orbita terrestre e ciò causerà la scomparsa del genere umano oltre che la distruzione del pianeta. "
  • The Angry Red Planet (1959) - "Il razzo MR-1 ("Mars Rocket 1"), ritorna sulla Terra dopo la prima missione umana su Marte. Inizialmente creduto perso nello spazio, il razzo riappare ma il centro comandi non risce a contattare l'equipaggio via radio." (Trad. mia)
  • La conquista della spazio (1955) - " ...liberamente ispirato a un omonimo libro divulgativo del 1949 illustrato da Chesley Bonestell e scritto da Willy Ley.[1] La rappresentazione degli aspetti scientifici e tecnologici nel film fu molto ricercata e realistica per l'epoca. La tagline del film era "Vedi come ciò accadrà durante la tua vita!" ("See how it will happen in your lifetime!")[2]
  • La Guerra dei Mondi (1953) - " Il film si apre con dei video tratti da filmati di guerra in bianco e nero, per poi passare all'immagine a colore dal titolo di testa. In un preambolo, un narratore esterno descrive alcuni pianeti del Sistema Solare, spiegando così i motivi per i quali i Marziani hanno deciso di conquistare la Terra, trovandola il mondo più abitabile e colonizzabile rispetto alle atmosfere ostili e inabitabili degli altri pianeti." (remake nel 2005 -- va almeno menzionata la famosa versione radiofonica di Orson Welles, del 1938)
  • L'invasione degli ultracorpi (1956 - da un romanzo del '55) - "Il dottor Miles J. Bennell racconta al collega dottor Hill una storia allucinante. La cittadina di Santa Mira è stata invasa da extraterrestri che copiano perfettamente gli abitanti ai quali si sostituiscono durante il sonno." - Remakes nel 1978, 1993 e 2007
  • Destinazione... Terra! (1953) - "meteorite infuocato illumina il cielo e cade sulla Terra nei pressi della cittadina di Sand Rock, nella desertica Arizona, interrompendo un bacio di due amanti. John Putman, astronomo dilettante e la sua fidanzata, Ellen Fields, accorrono sul luogo dove è avvenuto l'impatto, una vecchia miniera e scoprono che l'oggetto caduto in realtà è una navicella spaziale..."
etc., etc., etc.

La gente improvvisamente appare "strana", come "ipnotizzata"...
Una spaventosa visione profetica, a cura di un altro cineasta 'Americano'
"Nato a Chicago, nell'Illinois, il 26 ottobre del 1912 da una famiglia ebraica"

Riporto anche la voce del lemma Cinema di Fantascienza su Wikipedia dedicata agli anni '50:

"Negli anni cinquanta si verifica, a partire dagli Stati Uniti, una specie di esplosione della diffusione del genere fantascientifico, con la produzione di una grande quantità di film da parte degli studios hollywoodiani e di quelli indipendenti. La fantascienza esce finalmente al di fuori delle riviste pulp – che erano rivolte soprattutto agli adolescenti – per rivolgersi al grande pubblico, entrando, oltre che nei cinema, nelle librerie, nei fumetti, nei cartoni animati, nei giocattoli e nel medium più recente, la televisione. È sensibile il cambiamento portato da un nuovo influsso culturale: da un lato vi è l'entusiasmo per il progresso della nascente industria missilistica e aerospaziale, con l'avvio attorno al 1957 della corsa allo spazio, dall'altro sognare il futuro è anche un modo per astrarsi dal presente e soprattutto dimenticare la seconda guerra mondiale da poco conclusa."

La fantascienza quindi, da oggetto dei divertimenti adolescenziali diventa una cosa "seria"; perché? Perché il mondo è sempre meno serio; nel frattempo gli Americani e l'Unione Sovietica in gara per la "corsa allo spazio" hanno iniziato a giocare alla "Guerra Fredda", e nasce il mito delle "Superpotenze Atomiche" e della loro presunta rivalità. Il mondo stupito dalle "imprese spaziali" trema di fronte alla minaccia delle super-bombe dagli effetti devastanti (come quelli di Hiroshima!) e dei loro supposti esiti radioattivi; oggi basta scrivere "atomic bomb hoax" su Youtube per ottenere qualcosa come 9400 video di comuni utenti (solo tra gli anglofoni) che nel corso degli anni hanno messe insieme abbastanza prove da poterle condividere pubblicamente senza tema di smentite.
Anche in questo caso, come per il geocentrismo, chiunque è libero di continuare a credere ciecamente in ciò che credeva prima, ma se non altro potrebbe essere assalito da un dubbio che lo indirizzi verso la giusta strada; perché migliaia di ricercatori indipendenti dovrebbero diffondere false informazioni, nell'epoca in cui una simile attività divulgativa non promette fama o gloria, o particolari attenzioni, e tanto meno ricchezza, ma solo la cifra dei "likes" su YouTube?
Lo show spaziale, assieme a quello nucleare, sono due delle più grandi ed efficaci operazioni di dirottamento mentale della Gentile Utenza televedente globale e -l'avrete notato?- sono entrambe basate sulla tecnologia fallocratica del missile, importata dal Vecchio Mondo assieme alle (almeno) 2 migliaia di scienziati "nazisti" durante l'operazione Paperclip, capeggiati da "rocket man" in persona, il Barone Wernher von Braun

Di AElfwine da fr.wikipedia.org, CC BY-SA 3.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=185325
"Razzo V2 al Museo di Peenemünde"

Infatti, anche se le prime cosiddette "bombe atomiche" erano ordigni convenzionali -almeno nella forma- da sganciare sul bersaglio, la vera e più grande 'potenza' MAI mostrata è quella degli impressionanti missili a testata nucleare che abbiamo visti spesso nei films e nelle parate militari in TV.
La fantascienza divenne improvvisamente una cosa da grandi perché nel frattempo era nata la fintascienza della NASA, con cui si iniziavano a raggranellare i primi milioncini di dollari con il supporto del governo USA, e sulla base della tecnologia Nazi delle V2 si progettavano missili sempre più grandi, la cui erezione mandava in visibilio tanto i maschi virili e patriottici quanto le femmine impressionate da tanto vigore tecnologico; e i giovani, soprattutto. Perché mentre la fantascienza era sempre più seria e più adulta, il target principale della finta-scienza missilistica era l'eterno bambino che sogna di volare nell'infinito vuoto teorico decorato di infinite palle multicolori, lasciandosi il teorico "pianeta" di adulti noiosi e menzogneri alle spalle; e la sua eternità è quella che ha permesso alla NASA di far decollare il suo astronomico budget annuale di decennio in decennio, fino alle cifre stratosferiche di cui abbiamo letto spesso in questo blog.

Non dimentichiamo poi che, prima della Missione Apollo e di 2001: A Space Odyssey Kubrick, maestro del cinema del 33° grado, aveva diretto nel '64 "Il dottor Stranamore  - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba" (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) il cui titolo chilometrico è ben più significativo per l'utenza 'post-atomica' di oggi, e se consideriamo che in "2001" egli usò una pietra tagliata come oggetto simbolico del "mistero", questo non è un indizio da sottovalutare. Solo alla luce dei fatti riguardanti la Grande Truffa Nucleare, la causticità del sarcasmo ai limiti del diabolico, da parte degli autori del film, rivela molto chiaramente la sua natura ludica, assieme alla reale agnizione di personaggi tanto esasperati da risultare parodistici, quelli dei burattini manovrati dall'alto che collaborano attivamente e in massa alla propaganda militarista spesso senza avere la più vaga idea della messinscena nel suo insieme; il brutto è che in compenso sono sempre pronti a far fuori qualcuno; per questo si allenano tutti i giorni... e non usano le torte:

"George C. Scott nel ruolo del Generale Buck D. Turgidson" - foto bfi.org.uk - Trad. mia

Non possiamo fare a meno di menzionare anche la famosa battaglia finale colle torte alla crema (custard pies), il finale "slapstick" del film censurato da Kubrick, il quale secondo il sito BFI disse che “era troppo farsesco e inconsistente con il tono satirico del resto del film.” (Trad. mia)
In parole povere, troppo spudorato, rispetto alle velate suggestioni di una gabbia di matti pronti a spararsi addosso fra loro, usando piccoli proiettili anti-uomo oppure enormi razzi anti-paese... Un simile finale sarebbe stata una dichiarazione eccessivamente onesta della realtà che è rimasta nascosta dietro un titolo tanto lungo e "misterioso", era il finale di una classica "comica" del cinema muto, dove senza che gli attori dicessero una parola tutto appariva comprensibile dalle loro azioni.

E certo, affermare tanto chiaramente che quella della minaccia atomica era una farsa, qualcosa di cui si poteva solo ridere, una commedia basata su un umorismo estremamente nero, non era il risultato voluto dall'autore, né verosimilmente dalla Produzione. Non di meno, questo dobbiamo notarlo, la battaglia delle torte è divenuta uno dei "tagli" più celebri del cinema, e quindi siamo istintivamente portati a chiederci: perché questa scena, che secondo il montatore del film Antony Harvey fu rimossa all'epoca per il clima nazionale luttuoso dopo la morte di JFK, malgrado tutto è entrata a far parte del "mito Kubrick" e, malgrado la sequenza sia inedita, perché invece queste immagini -e altre ancora- sono ben note ai fans e agli studiosi della sua opera? 

"George C. Scott nel mezzo della battaglia con torte di crema da Dr. Strangelove (1963)." 
- foto bfi.org.uk

In genere ciò che non viene montato nella versione finale sparisce semplicemente nel nulla; il pubblico non avrà mai la benché minima idea di ciò che è stato tagliato via dalla pellicola (sempre che si usi ancora) e cestinato prima della distribuzione nelle sale: il fatto che invece questa sequenza sia divenuta tanto famosa senza però far parte del film è perlomeno sospetto.
Ma, conoscendo il Titolo Magistrale di Kubrick, è ben più di un semplice sospetto.

Come ho scritto a riguardo in precedenza, e anche in questo stesso post (tra le tante parole qui sopra) la magistrale coppia Kubrick/Clark decise di descrivere e mostrare un "monolito" di pietra, un parallelepipedo tagliato e levigato, come rappresentazione materiale del mistero; parlando di individui che, in termini meno altisonanti del solito, si possono propriamente dire muratori, o finanche 'tagliatori di pietre', non è esattamente un 'colpo di genio' nel senso più stretto della locuzione, ma come si è concluso dapprima fu una trovata abbastanza "furba" da lasciare il Gentile Pubblico Pagante a vagare nell'ignoto di un vuoto non meno infinito, e non meno teorico, di quello della NASA, e del film in questione. Che è la stessa roba. Perché nascondere tutto sotto gli occhi di tutto è la loro strategia infallibile, e il "monolito" in questione ne è una prova sostanziale.

Il pubblico televedente Americano seguiva già dal 1966 le avventure del Cap. Kirk (antico termine Scozzese per "chiesa") con la sua astronave Enterprise (ovvero "Impresa") a spasso sui fondali stellati, senza interrogarsi sul possibile "doppio senso" di quei nomi -che probabilmente è ancora ignoto a tanti giovani "trekkies" sparsi per il mondo- e dopo la "esplosione" suddetta del cinema Sci-Fi negli anni '50, con la paradossale e crescente serietà del genere fantascientifico rispetto a quella ancor più paradossale pretesa dai luminari della fintascienza astronomica in merito alle loro Palle Universali, alle loro distanze inventate di sana pianta, e alle loro velocità (molto) incredibili, in questo scenario storico e cul-turale burlesco fu compiuto il "grande balzo per l'Umanità" Massificata e Massonificata, ri-unita sotto la bandiera a stelle e strisce degli USA sventolante nella brezza selenita, mentre ascoltava con il fiato sospeso la voce del moderno Astolfo, che come si è detto prima non riportò una sola goccia di senno dalla Luna, ma solo sassi da mettere in testa al pubblico, come prova sostanziale della solidità del fantomatico "satellite". E UNA foto della Terra, la celeberrima "biglia blu", ritratta come una sfera perfetta malgrado le dicerie degli astronomi terrestri sulla sua difformità.

Così, quando il capolavoro di Kubrick uscì nelle sale, nel 1968, fu una sorta di prova generale, io temo, delle reazioni del Gentile Pubblico Pagante di fronte alla Grande Incognita Spaziale; se i Produttori del Grande Show Astronomico si chiedevano quanto e quanti avrebbero abboccato, evidentemente l'esito dell'esperimento fu abbastanza incoraggiante da portare al successo totale della missione Apollo 11, perché sicuramente per loro fu una grande vittoria, sull'intelligenza, e sulla buona fede del mondo intero. E quindi una sconfitta di ordine globale.
Io sono quasi convinto che Kubrick sia stato coinvolto in qualche grado nella produzione dell'undicesimo episodio del serial Nasale "Apollo", almeno come supervisore, se non proprio come regista, e quindi tendo a supportare l'ipotesi dei suoi messaggi "nascosti sotto gli occhi di tutti" nel film The Shining -assieme ai gestacci di Jack Nicholson che abbiamo visti a suo tempo- in merito alla storica messinscena dell'atterraggio su un planetoide tanto roccioso quanto inesistente, in un "paese delle meraviglie" creato in studio, alla stessa stregua di quelli che tanta gente era già allora abituata a vedere sugli schermi grandi e piccoli e, devo aggiungere, con una discutibilissima qualità dei risultati anche rispetto agli standards mediocri dell'epoca.

Oggi la fantascienza è cosa seria, serissima, e film come "Gravity" e "The Martian", per fare due fra i titoli più famosi, propongono spettacoli assolutamente realistici ambientati su uno scenario assolutamente irreale, lo stesso spazio teorico-virtuale in cui è convinto di gravitare il Gentile Pubblico Pagante.
Oggi la stessa gente ha accumulato un tale mucchio di soldi da potersi permettere una intera "stazione spaziale", con un cast internazionale di attornauti più o meno inclini al lapsus, ma sempre e comunque ben disposti a farsi riprendere mentre gesticolano in maniera inconfondibile e indubitabile, negli interni casual disordinati e anti-scientifici dell'ambientazione 'spaziale' in cui la tecnologia della caduta libera li fa apparire sospesi nell'aria, quando non sono dei semplici cavi invisibili a creare la magia teatrale, con l'aiuto del vecchio chroma key e del nuovo supporto CGI, e simili amenità circensi. Come abbiamo appreso da poco, con un certo fastidio, è in lavorazione una nuova missione lunare in vista della "colonizzazione marziana", che richiederà montagne di denaro sempre più alte, fino a che forse raggiungeranno davvero la volta celeste, e saranno costretti a fermarsi. Mentre le nuove produzioni di Hollywood hanno surclassate per realismo le antiche sceneggiate spaziali, sempre più evidentemente fasulle agli occhi smaliziati del pubblico moderno, la serie continua in grande stile, e lo sforzo produttivo cresce in proporzione diretta con il tasso d'inflazione: tanti più denari riescono a portar via agli Americani, tanti più ne finiscono nell'unico reale Buco Nero mai esistito, chiamato "NASA".

Riassumendo, gli eredi di quegli scriba che crearono il mito alla base del sistema astro-teologico giudeo-cristiano, che oggi si auto-definisce "cattolico" in riferimento alla sua universalità, gli inventori dell'inventore del mondo dell'uomo e di ogni invenzione conseguente, hanno inventato anche lo scenario teorico in cui è stato ambientato il moderno show spaziale, e tutt'ora l'erezione missilistica è un evento psico-sessuale ammirato e temuto dal Gentile Pubblico Pagante, e comunque viene sempre mostrato con una copertura mass-multi-mediatica a livello globale.
In pratica, certa gente ha costruito in ogni minimo dettaglio lo scenario mentale della nostra recita quotidiana, dalla genesi all'era spaziale, e indagando questa immane opera alla rovescia, partendo cioè dagli attornauti NASA e dalle animazioni tridimensionali che vengono rifilate come realtà all'utenza televedente, non sarebbe nemmeno necessario scavare a fondo per giungere ad una conclusione tanto sensata quanto è ovvia, sempre accuratamente nascosta sotto il nostro sguardo ipnotizzato; questo blogger ha iniziato invece tempo fa (poco dopo i fatti narrati dalla bibbia, presumo=) dal quel Principio che viene chiaramente identificato da "Giovanni" nelle sue "Rivelazioni", ovvero dal Logos che costituisce questo mondo-di-parole.

In questo post abbiamo scorso in sintesi un breve arco di tempo che non di meno è risultato fondamentale per l'attuazione del Grande Disegno, laddove la fanta-scienza ha eguagliata la finta-scienza nell'immaginario collettivo, ambientando libri, films e telefilms nello stesso vuoto teorico in cui veniva inscenata la "conquista dello spazio", combattuta amichevolmente tra i due superpotenti alleati che si erano uniti nello sforzo di rendere il più realistico e spaventoso possibile il loro favoleggiato super-potere atomico. 
Ma non dimentichiamo che nel frattempo le masse venivano ammaestrate sistematicamente ad accettare le castronerie delle Grandi Palle Universali che tutt'ora vengono insegnate nelle Università, e in ogni scuola, e con l'avvento del TeleGiornale, dopo il giornale radio, recapitato via etere direttamente nelle case dell'utenza televedente si iniziò a programmare il Gentile Pubblico anche attraverso l'uso delle immagini che, come si dice, valgono mille parole (ma il cui potere non è paragonabile a quello delle forme-pensiero prodotte dalla mente stessa che le percepisce); e la TV, con il suo input audiovisivo non ci fa mancare proprio niente. Da allora qualsiasi notizia di ogni tipo, proveniente da qualunque angolo del mondo, è sempre stata preceduta dall'immagine della Grande Palla di Terra, più o meno rotante, come introduzione dello show giornalistico sempre a cura dei medesimi globallisti eletti dal dio-degli-eserciti; lo stesso Gentile Pubblico Pagante convinto di vivere in quello scenario surreale è quello inevitabilmente disposto a credere anche ai contenuti dei "servizi" diffusi dalla televisione, e con un simile esempio mostrato in apertura della trasmissione, Signori miei, cosa ci possiamo aspettare che sia anche solo vagamente buono?

Il settore della fantascienza "spaziale", quando il reboot cinematografico a cura dell'Aschenazita J.J.Abrams (di cui Wiki ci dice: "È ebreo.[1]"!!!) è stato abbastanza soddisfacente da rilanciare l'operazione 'Jew Trek' anche sui grandi schermi, dopo svariate serie televisive, è ancora gestito dalla stessa gente, e in primis dalla Lucasfilm, che dal 1977 a oggi (quando è stata inglobata dalla Disney) ha costruito un vero Impero commerciale narrando della interminabile lotta dei 'ribelli' contro l'Impero dei cattivoni dall'estetica "SS"; anche in questo caso, dotate delle apposite barrette -$$- per distinguerle dall'originale. La (grande) guerra sulla Terra è stata vinta dalle presunte vittime del cosiddetto 'olocausto', gli stessi che avevano finanziato il mostruoso personaggio di Hitler nel suo eroico tentativo di salvare il mondo dai vampiri bancari, e che oggi lo ritraggono come un maniaco omicida-di-massa, nei libri di testo come nei saggi; il cattivissimo Darth Vader, con il suo elmetto nazista


Immagine: White News Now

e la sua cappa nera, è una parodia fin troppo ovvia del nemico storico dei giudei, così come lo è l'imperatore del "lato oscuro" -il sosia di Ratzinger:


(che di fatto era un cappellano del Dritte Reich in gioventù)


i cui poteri "magici" sono una raffigurazione del potere "spirituale" ecclesiastico dietro quello "temporale" delle fila armate sul campo di battaglia; la meme qui sotto, che insiste sulla somiglianza tra i due Imperatori del Male, dice bene

Trad.: "IRONIA -- A VOLTE LA VITA IMITA DAVVERO L'ARTE"

ma non la dice tutta: la vita imita sempre l'arte. Purtroppo è l'umanità odierna che non è più in grado di discernere l'una dall'altra, e che gli inventori degli dei ne approfittino in modo vergognoso da secoli è una conseguenza che continueremo a pagare tutti, individualmente e collettivamente, fintanto che il Gentile Pubblico Pagante non si desterà dal suo pesante torpore. 

Ma in questo blog abbiamo considerate le più svariate, numerose e articolate cause di questo frangente disastroso, a partire dall'intossicazione cronica (perché se, almeno dal punto di vista energetico, noi 'siamo quello che mangiamo', dobbiamo considerare la grave crisi di zombismo in atto come un effetto collaterale desiderato dai progettisti della Sacra Piramide Alimentare) ottenuta anche attraverso l'incessante bombardamento multimediale, e l'abuso inevitabile di 'droghe legali' -e letali- spacciate dai governi, le peggiori in assoluto; l'obbligo di frequenza ad una scuola fondata sulla falsità, il cui scopo precipuo è di programmare da subito il piccolo androide lavoratore affinché giochi a Monopoly per il resto dei suoi giorni, è la causa primaria di questo stato d'emergenza internazionale - o meglio, globale- che corrisponde al fantomatico status quo, "lo stato che era" e che si rinnova quotidianamente, inesorabilmente, attraverso la ri-formulazione costante di antiche leggi e con la reiterazione dei medesimi rituali nei medesimi luoghi 'sacri'; quei personaggi saturniani dai lunghi manti neri che vediamo nelle chiese e nei tribunali, anziché al cinema e in TV, sono la prova del fatto che questa sorta di 'vita' imita una qualche sorta di 'arte' (occulta) o in altri termini -più attagliati al contesto- che dal progetto si realizza l'edificio, la costruzione muraria eretta per rimanere, per stare; e questo è di fatto lo stato attuale delle cose, e lo Stato giuridico, che esercita un "potere sovrano" in una "repubblica democratica". 

E in questo stato generale delle cose, come possiamo sperare di scuotere i fans di Star Trek e di Star Wars, e di qualunque tipo di "star" dello spettacolo, dello sport, della letteratura come dell'astronautica, e qualunque utente nella media di questo sistema di inganno globale che io definisco "L'impero del falso"?

La Questione Più Fondamentale è senz'altro il punto migliore da cui cominciare, la base vera e propria dell'esistenza umana sulla Terra; la diffusione di queste informazioni, e l'invito alla ricerca individuale e indipendente, che può essere rivolto ad ogni eliocentrista coatto stimolandone la curiosità personale, rispetto al credo dogmatico inculcato a livello massivo; abbiamo constatato che le stesse informazioni stampate su libri ed enciclopedie in ogni lingua sono infine le prove più efficaci e più incontrovertibili della menzogna eliocentrica, e allo stesso modo non occorre bazzicare i siti dei teorici della cospirazione per rendersi conto dei fatti esposti qui; la stessa tattica invincibile del 'sistema', per cui lo stato viene accettato per ciò che è da chi è stato programmato a farlo, è nel contempo la nostra difesa impareggiabile contro l'Impero del Falso, e a questo punto è -come sempre- solo una questione di tempo. Ormai troppi americani sono consapevoli del fatto che qualcuno intasca decine di miliardi dei dollari pagati in forma di tasse dal popolo, in cambio di immagini computerizzate e spettacolini acrobatici di bassa lega, indegni della loro attenzione anche se fossero giustamente considerati come semplice intrattenimento; troppi ex-cristiani sono al corrente della corruzione estrema all'interno della chiesa romana, dei suoi intrallazzi tra denaro riciclato, armi e pedofilia, e lo scenario politico internazionale è causa di una continua irritazione per ogni cittadino ingiustamente tassato, maltrattato, abusato, ridotto ad una cifra irrilevante in un sistema "inumano", gestito da un governo che è agli antipodi dell'aristocrazia, e che si dovrebbe ri-definire con un neologismo adeguato, cacocrazia.

Malgrado il successo dell'Industria Farmaceutica, che non cura i mali ma crea vaste clientele a livello multi-nazionale, tendiamo comunque istintivamente a ri-conoscere la causa del nostro male comune, e la beffa secolare del mezzo gaudio che viene concesso oggi alla gente, proprio come ai tempi del panem et circenses; è così che, malgrado il mio profondo disprezzo per il sistema politico, per questa forma definitiva di tirannide trasformata in luna park attraverso il nomignolo di "demokrazia" e l'illusione di una libertà non meno fasulla dei missili per la Luna, in quanto prigioniero dalla nascita della "polis" mi ritrovo oggi a trattare di questi argomenti in un blog tematico sul geocentrismo, cosa che sinceramente non mi sarei nemmeno potuta immaginare solo un paio d'anni fa.
Ma questa è la situazione; "tutto il mondo è paese", dicono, perché in ogni paese la gente che la fa da padrona è sempre e soltanto quella, e il concetto stesso della polis, del centro urbano abitato da masse di gente, che contempla un "governo poli-tico" e una organizzazione degli affari con tanto di "poli-zia", cioè di individui armati pronti a difendere gli interessi del padrone, è la realizzazione del sogno dei potenti, e dell'incubo di ogni cittadino del mondo. Non metto in dubbio che questo sistema funzioni perfettamente -da quanto leggiamo sui libri- almeno dai tempi dei Sumeri, e del resto da Babilonia derivano il nostro sistema giuridico e quello religioso, attraverso la mediazione giudaica (sì, 'giuridico' e 'giudaico' si assomigliano=) ma è tempo che si renda evidente come la perfezione di questo sistema sia stata pre-stabilita in origine affinché il suo funzionamento ineccepibile benefici soltanto sé stesso, e non attraverso la semplice incuria degli affari pubblici, ma con lo sfruttamento del potere concesso da un sistema gerarchico assolutamente e completamente iniquo e inaccettabile da principio.

Nel linguaggio stringato della meme che circola nel mondo anglofono, "il sistema non si è guastato nel tempo, è stato progettato così", e almeno di questo fatto si dovrebbe diffondere la notizia, con tutti i dettagli necessari del caso particolare, nell'ambito religioso e politico come in quello "culturale" e "scientifico". Forse è vero che "la verità ci renderà liberi", e forse questo dipende dal tipo di verità che si ricerca, ma in ogni caso la conoscenza della realtà è indispensabile per potere ri-conoscere tutta la falsità di cui è composto interamente questo mondo-di-parole (e numeri), e per andare avanti anziché semplicemente stare, nello stato disperato in cui ci troviamo; di questo mi sono reso conto -molto facilmente, in effetti- con la scrittura di questo blog; che la grande maggioranza non conosce la sua propria realtà, e per questo si può dire che il fenomeno avviene a livello globale, e per questo esiste la globalizzazione, su un piano terreno dove le uniche palle rotanti sono sempre e solo le nostre.

Io ho Grandi A-Mici a questo mondo





e non c'è bisogno di una sola parola, con loro, per capire cosa è davvero importante... Posso solo sperare che un giorno potrò dire lo stesso degli umanoidi, anche se, detto tra noi, non ci conto troppo.


7 commenti:

  1. sull'atomica è questo che non capisco : http://www.ilpost.it/2015/08/10/hiroshima-nagasaki-chernobyl/ http://marcopifferetti.altervista.org/Hiroshima/hiroshima.htm

    RispondiElimina
    Risposte
    1. guarda il video http://www.ilpost.it/2014/11/29/cartoline-pripyat-chernobyl/ e dimmi se questa ti sembra un'aerea "contaminata", oppure soltanto abbandonata... secondo il Pifferetti a Chernobyl "la quantità di combustibile nucleare rilasciata risulta più di 100 volte superiore a quello della bomba di Hiroshima"... non dovrebbero crescere nemmeno i virus, secondo quello che dicono i libri... Hiroshima e Nagasaki furono rase al suolo, è vero, con quelle tonnellate di tritolo a cui dicono corrispondere la famosa "bomba".. ma subito dopo nelle ex-città deserte iniziarono a crescere erba e piante dappertutto.. alla natura non si comanda, a chi scrive i libri sì =)

      Elimina
    2. ..anche perchè non mi sembra che la radiazione sia esplosiva..no?..infatti nel nostro gergo si usa dire:attenti!do raggi!..la tac ad esempio da un flusso che ovviamente non vedi nè senti..sto ragionando da ignorante in materia..

      Elimina
    3. il fatto è che tutti sono ignoranti in materia di "bombe atomiche", non perché uno si laurea in ingegneria nucleare è poi capace di crearne una.. o meglio, anche se lo fosse (e non escluderei nemmeno che qualcuno l'abbia fatto!!) poi si troverebbe con un oggetto completamente inutile.. sicuramente invece i raggi x fanno malissimo, in part. (a quanto dicono) se si respira l'aria ozonizzata, e per questo ti fanno trattenere il respiro quando fai le lastre -- V. https://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_acuta_da_radiazione#Effetti_delle_radiazioni_ionizzanti
      https://it.wikipedia.org/wiki/Radiazioni_ionizzanti
      Così la gente ha paura della "Bomba", ma poi va a fare i "raggi" quando glielo dice il medico...

      Elimina
  2. Il film di Truffaut I 400 colpi........400 colpi contro il sistemo eliocentrico
    che oggi hai raggiunto...speriamo che non ne servano altri 400 per buttare giu l'orizzonte curvo

    RispondiElimina