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mercoledì 30 novembre 2016

Su "il sipario"

Da Treccani.it:

"sipario /si'parjo/ s. m. [dal lat. siparium]. - (teatr.) [grande tendaggio che, calato dall'alto o fatto scorrere dai lati, separa il palcoscenico dalla sala del teatro] ≈ tela, (lett.) velario. ● Espressioni: fig., alzare il sipario (su qualcosa) [dare corso a qualcosa] ≈ avviare (ø), cominciare, dare inizio (a), incominciare (ø), iniziare (ø), intraprendere (ø). ↔ calare il sipario; fig., calare il sipario (su qualcosa) [cessare un'attività] ≈ chiudere (ø), concludere (ø), finire (ø), mettere (porre) fine (termine) (a), terminare (ø). ↔ alzare il sipario"

Oggi Gangga Putra Mahardika pubblica su The Original Flat Earth vs Sphere Earth questa schermata telefonica con alcuni indizi da seguire:


La sua domanda è "Un magnete perde il suo magnetismo dopo essere stato riscaldato?"
e la risposta di physilink.com è "Sì, è possibile per un magnete permanente perdere il suo magnetismo. Questo avviene comunemente in tre modi: 1) Attraverso il calore: i materiali ferromagnetici perdono il loro magnetismo se riscaldati oltre un punto conosciuto come temperatura di Curie"

Supermagnete.it ci conferma questa regola: 

"Se si riscalda un magnete a una temperatura superiore alla cosiddetta temperatura massima di esercizio, esso perde una parte della sua magnetizzazione. Ciò significa ad es. che aderisce meno a una lastra di ferro, anche dopo che si è raffreddato. A partire da una certa temperatura, la cosiddetta "temperature di Curie", non resta più nessuna magnetizzazione."

e poco più oltre:

"Perdita irreversibile

Dopo essere stato riscaldato a una temperatura superiore alla temperatura massima di esercizio e poi di nuovo raffreddato, il magnete si indebolisce in modo permanente. Riscaldare il magnete più volte alla stessa temperatura non rafforza le perdite irreversibili. Grazie a un campo magnetico esterno sufficientemente intenso, un magnete indebolito in modo irreversibile può essere nuovamente magnetizzato e tornare alla sua potenza originaria.
Se però la temperatura sale a più di ca. 900°C, la struttura granulare dei magneti sinterizzati al neodimio comincia a modificarsi. Allora si parla di perdite permanenti. Una nuova magnetizzazione non è più possibile."
Ovviamente, l'origine del dubbio di Mr. Mahardika si deve alle caratteristiche del "Nucleo Interno" terrestre, che sarebbe invece nel contempo ferromagnetico (composto da una lega di ferro-nichel) e caldissimo; e dobbiamo innanzitutto notare che in questo caso è la pressione a sostituire la magica Gravità (in qualche modo correlata alle proprietà magico-magnetiche del presunto "nucleo") nelle teorie scientistiche, per poter permettere al ferro di mantenere la sua solidità in un ambiente a temperature elevatissime; poiché il cosiddetto Nucleo Interno
"Viene indicato dagli studiosi con il termine nucleo solido: infatti, nonostante le temperature elevatissime, la forte pressione impedisce al metallo di fondere completamente." (Id.)
Riguardo la sua temperatura, leggiamo:
"La temperatura del nucleo interno può essere stimata utilizzando restrizioni sperimentali e teoriche relative alla temperatura di fusione del ferro impuro alla pressione (di circa 330 GPa) registrata al confine del nucleo interno, che viene stimata intorno ai 5 700 K.[8]"
Google ci dice che 5.700 gradi Kelvin equivalgono a 5426.85 gradi Celsius, ovvero 9800.33 gradi Fahrenheit; ora non ci resta che chiedere a Wikipedia quale sia la temperatura o "punto di Curie" per il ferro, ed essa ci risponde con una tabellina di cui incollo solo la sezione che riporta l'elemento del nostro interesse:
Ferro (Fe)1043 K768 °C
Con questo, siamo in grado di concludere -ancora una volta- che  la Teoria Eliocentrica si smentisce da sé, in ogni suo singolo elemento costitutivo, semplicemente esaminando i dati "scientifici" offerti dallo stesso establishment che la sostiene e la diffonde attraverso l'insegnamento scolastico e la "informazione" pubblica; ovviamente, ogni singolo partecipante del cosiddetto establishment ha soltanto un ruolo strumentale nella sua struttura, per cui non esiste mai un "colpevole" certo, ma sempre e soltanto una massa indeterminata di individui che contribuiscono attivamente alla Falsità Globale soltanto attraverso la loro inerzia, o meglio la loro ignàvia; un termine da non sottovalutare, questo, nel mondo degli eliocentristi coatti, che il dizionario Treccani definisce:

/i'ɲavja/ s. f. [dal lat. ignavia], lett. - [mancanza di volontà e di forza spirituale] ≈ (lett.) accidia, indolenza, (non com.) infingardaggine, neghittosità, pigrizia. ↑ codardia, viltà. 

Con questo elemento non-chimico e non-magnetico del nucleo interno umano forma una lega la ipocrisia, la qualità che più di ogni altra rivela la natura essenzialmente ludica e l'artificio del comportamento della persona, che sappiamo derivata dal Latino, "maschera teatrale". 
Sempre secondo Treccani, la "ipocriìa (ant. ipocreìa e pocriìa) s. f. [dal gr. ὑποκρισίη, forma rara per ὑπόκρισις «simulazione», der. di ὑποκρίνω «separare, distinguere», e nel medio ὑποκρίνομαι «sostenere una parte, recitare, fingere»]. – Simulazione di virtù, di devozione religiosa, e in genere di buoni sentimenti, di buone qualità e disposizioni, per guadagnarsi la simpatia o i favori di una o più persone, ingannandole: non è umiltà genuinaè i.; nascondere qualcosa sotto la mascherasotto il manto dell’i.; Onde nel cerchio secondo s’annida Ipocresialusinghe ... (Dante)."

Ma in generale esser "ipocrita" (attore) non richiede alcuno sforzo di simulazione da parte dell'utente globale che è stato ammaestrato da principio a recitare una parte di cui non conosce praticamente nulla al di là dello stretto necessario concesso -ovvero, imposto- dal "sistema", e a comportarsi secondo le regole del buon vivere in società, commettendo i peggiori crimini immaginabili attraverso la sua mera obbedienza e il suo asservimento completo, per cui infine, così come nell'infanzia siamo stati obbligati a studiare per anni il contrario della verità, riguardo ogni aspetto o "materia" della nostra conoscenza, in età adulta siamo altrettanto costretti a partecipare del Grande Gioco del Monopoly, da che la nostra "istruzione" ci può avere insegnata qualunque cosa che si possa dire utile e importante, tranne le arti, i mestieri e le tecniche che ci permetterebbero di procurarci vitto e alloggio in modo indipendente dal sistema stesso; ovvero, di vivere -- senza bisogno di carta moneta, assegni bancari, carte di credito, e tanto meno di quegli stupidi tondini di metallo che corrispondono appunto al nome di "moneta". Questo sistema "nutre" il popolo attraverso la sua dipendenza dal mercato (non soltanto "super") avvelenando quotidianamente la sua mente come il suo corpo, attraverso ogni mezzo -o medium- possibile e immaginabile, in ogni aspetto della sua esistenza; l'Impero del Falso di cui tutti partecipiamo obbligatoriamente è il nostro peggior nemico, e soltanto la nostra coscienza, derivata dalla nostra consapevolezza, che si può ottenere soltanto con la conoscenza delle cose è in grado di contrastarlo efficacemente, al punto da rendere il "sistema" attuale completamente inutile, e pertanto inaccettabile.

Non è un "risveglio" facile, quando ogni aspetto della nostra esistenza all'interno del consorzio civile è inevitabilmente sottomesso a questi principi elementari, ovvero alle regole di base del Monopoly, e di conseguenza ogni possibile valore reale di cose e persone è sostituito in maniera del tutto artificiale, innaturale e inumana, da un valore virtuale, affatto inconciliabile con la nostra tendenza originaria alla sopravvivenza del gruppo di appartenenza attraverso una reale comunione che dev'essere innanzi e soprattutto di tipo spirituale, e che contrasta gli ideali del materialismo laddove è solo il denaro a dettar legge, dove il principio è "tutti contro tutti" e quindi, nella prospettiva dei padroni, si riassume efficacemente nel motto Divide et Impera.


Ma questo è un discorso politico, ovvero che interessa -loro malgrado, o a loro insaputa- tutti gli abitanti della "polis", della "città", il recinto urbano, rinchiusi nelle scatole-per-gente chiamate "case"; anche la più grande e la più costosa abitazione al mondo è in gran parte un contenitore di ombra, in cui i raggi vitali della luce solare sono filtrati da un vetro che per le sue caratteristiche fisiche ne inibisce la carica energetica, risultando -a causa delle abitudini sedentarie dei cittadini- nella famosa, e inestimabile 'carenza di vitamina D' i cui effetti non-patologici nel senso più comune del termine sono a mio parere qualcosa di inimmaginabile per chiunque ne sia affetto -- e come sappiamo dalle statistiche si tratta di una media attorno all'80% della popolazione mondiale. Certo, parliamo di una utenza alimentare "saprofita" e in gran parte sarcofaga; e questa è una realtà che abbiamo già indagata prima come parte del "sistema" e della dipendenza dalle industrie di morte, dovuta al presunto "fabbisogno proteico" di "origine animale" che è parte delle mostruose, Sacre Leggi della Piramide Alimentare insegnate nelle scuole, assieme alle Grandi Palle Universali. 


Non possiamo "soprassedere" su errori -e orrori- di questa portata, da trattare ogni forma di vita come potenziale fonte di guadagno -la vita del "bestiame" le cui carni vengono spacciate come nutrienti, così come quella degli inevitabili "pazienti" intossicati dalla loro stessa dieta, e "curati" con i farmaci di sintesi, dallo stesso establishment che proibisce le più efficaci e sicure terapie naturali (qualche idea?=); di nuovo, ci troviamo a considerare gli aspetti più essenziali della Questione Più Fondamentale trattata qui, nei termini di uno scontro diretto tra ciò che si può definire il Bene, relativo in modo diretto e immediato al ben-essere di tutti




Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=625458


dell'individuo e della collettività, contro il Male, che ovviamente lo contrasta in maniera altrettanto diretta e immediata, in ogni singolo caso, con l'unica eccezione possibile dei produttori del Gioco Del Monopoly, perché anche i vassalli loro più prossimi sono tutti inevitabilmente al di sotto



"Il quarto papa ad aver visitato Israele, in precedenza Francesco è stato 
il primo ad avere deposta una corona di fiori sulla tomba di 
Theodor Herzlconsiderato il fondatore del  moderno Sionismo, 
che condusse alla fondazione di Israele." (Euronews  - Trad. mia)

...Una visione puerile delle cose?

I principi fondamentali esposti qui, che riguardano il sistema monetario e la sua iniquità, sono mirabilmente riassunti ed ironicamente esposti dalla più piccola componente della famiglia Watterson, Anais (di anni 4), nella pluripremiata serie di cartoni animati "Lo straordinario mondo di Gumball", come ho appena visto in TV nell'episodio 6 della IV stagione della serie, a titolo The check, tradotto letteralmente nella Ver, It. "L'assegno".
Qui sul sito SeekCartoon.com è visibile per ora solo la versione in lingua originale dell'episodio, da che la IV stagione è in programma attualmente su Boing; una visione sicuramente istruttiva, ma soltanto per quegli "adulti" che si azzardano a guardarlo con un occhio critico, che i piccoli televedenti non possono avere; per loro è solo roba da ridere. E sotto sotto hanno ragione loro.
Perché quelli che continuano a voler giocare sempre e soltanto a Monopoly  e che non possono farne a meno, sono i "grandi".



Ms. Anais Watterson, da Gumball Wiki
 
Dopo che abbiamo letto su Reiki,it, "il Sole è Brahman" leggiamo che Brahman è "identico ad Ātman", quindi ri-prendiamo questo concetto descritto da Wikipedia (traduzione mia):

"Ātman (आत्मन्) è un termine Sanscrito usato per indicare il Sé o l'Anima nelle tradizioni Induiste, Jainiste, e Buddhiste. Nella filosofia Induista, specialmente nelle scuole del Vedanta, Ātman è il vero sé di un individuo al di là della identificazione con i fenomeni, l'essenza ultima di tutti gli individui. Per ottenere la salvezza (liberazione), un essere umano deve acquisire l'auto-conoscenza (atma jnana), rendendosi conto che il vero sé è identico al Sé transcendente, Brahman."



Wikiquote ci offre qualche indizio valido  in merito -- e in Inglese, tradotto da me:


"Simile alla persona che non è attaccata ai piaceri esterni ma sa apprezzare la felicità nello Atman (anima), la persona che percepisce Brahman in ogni cosa prova una gioia infinita.



"Seduto in un luogo solitario, liberando la mente dai desideri, e controllando i sensi, medita con attenzione costante sull'Atman il quale è Uno senza-un-secondo.

  • Adi Shankara, in Atma-Bodha, tradotto da Swami Madhavananda. 

A proposito del principio Solare, leggiamo:

"Benché Atman sia Pura Coscienza e sempre presente ovunque, esso è percepito dall'occhio-della-saggezza soltanto: ma se la visione è oscurata dall'ignoranza, non lo si vede; così come il cieco non vede il Sole che splende.


  • Adi Shankara, in Atma-Bodha, as translated by Swami Madhavananda."



"Lo Atman, il Sole della Conoscenza, che sorge nel cielo del cuore, distrugge la tenebra dell' ignoranza, pervade e sostiene tutto e splende e tutto fa risplendere.

  • Adi Shankara, in Atma-Bodha, tradotto da Swami Madhavananda."

E ancora, in merito alla natura illusoria della manifestazione:

"Distinguete sempre—il vostro corpo, la vostra casa, la gente attorno, e il mondo sono tutti irreali come un sogno. Pensate sempre che questo corpo è solo uno strumento inerte. E che lo Atman dentro di voi è la vostra vera natura.
  • Dalle Frasi di Vivekananda"

Di quest'ultimo leggiamo quello che è forse il più importante degli insegnamenti, che di fatto è una versione meno lapidaria dell'antico motto misterico, "conosci te stesso" (γνῶθι σαυτόν):

Devi crescere dall'interno verso l'esterno. Nessuno può insegnarti, nessuno può renderti spirituale. Non ci sono altri maestri oltre la tua stessa anima.
(https://www.brainyquote.com/quotes/quotes/s/swamivivek389831.html -- Trad. mia)

Infine, non si può insegnare altro, perchè non è possibile apprendere nulla oltre ciò di cui "prendiamo coscienza", attraverso l'evoluzione della nostra propria coscienza, cioè della consapevolezza derivata dalla conoscenza. E se questo è dovuto solo alla nostra esperienza, soltanto lo spirito con cui la affrontiamo rende l'esperienza parte del processo cognitivo, piuttosto che un assieme di eventi casuali, vissuti in quanto tali.

Dunque Brahman è Ātman e Ātman è il Sole, il Sole è Ātman, la nostra stessa "anima", ciò che anima ogni cosa intorno a noi nello stato che consideriamo "veglia", così come accade nello stato di "sogno", per quanto la ignoranza della nostra stessa illusione ci precluda la comprensione di questa verità essenziale; e di fatto è il Sole, che illumina ogni cosa materiale a questo mondo, ciò che dà forma e sostanza (in un sistema basato sul regno vegetale) alla nostra illusione materiale attraverso il nostro occhio; non c'è modo di averne coscienza se non meditando su questi concetti essenziali, ri-conoscendo la nostra realtà "trascendente", ovvero al di là di ogni apparenza del mondo materiale.

Ricordiamo tutti le famose parole evangeliche sulla "Verità" e su come essa renderebbe "libero" chi la conosce; ora contempliamo queste, nella nostra ricerca sincretica:
"
  • Prega per tutto il tempo. leggi tutte le scritture del mondo, e adora tutti gli dei che esistono... [ma] fintanto che non prendi coscienza del Sé (atman), non esiste libertà.
  • Questa è la grande lezione che siamo qui per imparare attraverso miriadi di nascite e paradisi e inferni — che non c'è nulla da chiedere, o da desiderare, oltre il proprio Sé spirituale (atman).
(Id. - Trad.mia)

Nelle parole di Vivekananda possiamo ri-conoscere l'Insegnamento della Tradizione Esoterica che è immutato nel corso dei tempi e in ogni Paese, esso non può mutare così come l'animo umano non cambia mai; lo stesso Principio essenziale accessibile agli antichi filosofi attraverso l'iniziazione misterica è quello diffuso con la dottrina Vedica, e qualunque altro insegnamento è essenzialmente vano, se questo non viene considerato in partenza; che occorre riconoscere lo spirito, o "anima" (Ātman) in sé, per poter riconoscere il "Sé" in tutti noi, e divenire così "spirituali", e soltanto allora si è in grado di ri-conoscere la illusione materiale in cui si rappresenta la nostra esistenza, e il nostro ruolo -qualunque esso sia- all'interno della "recita cosmica" chiamata līlā. Conoscere la verità di questo mondo significa ri-conoscere l'assenza di qualunque sorta di verità nella nostra cosiddetta "realtà materiale", dove tutto è un gioco di specchi e fumo, l'interminabile istante di una illusione della quale ognuno di noi è nel contempo artefice e vittima, Qui e Ora.

Sono concetti indubbiamente ostici per la mente ammaestrata dall'infanzia ai principi del materialesimo, e di questo sono ben consapevole conoscendo se non altro la predisposizione generale verso certi ideali inconciliabili con quelli dualistici, che sono l'essenza stessa dell'inganno, l'illusione più profonda e inesorabile dei sensi, e di un "mondo esterno" (la manifestazione) che rinnega il principio Unico, cioè dell'Uno, il Tutto di cui partecipa ogni cosa e ognuno (per questo il saggio consiglia al ricercatore di sedersi in "un luogo solitario", da che ogni cosa e chiunque "altro" è -come un riflesso di noi stessi- una manifestazione vitale della illusione,

Eppure, per chiunque la luce visibile trova la sua ragione d'essere nel buio, e viceversa; così i concetti astratti di "bene" e "male", esistono solo l'uno in virtù dell'altro; senza il Sole l'occhio non vede, così il Sole non è visto, e pertanto esso non E', se non esiste l'occhio ad osservarlo. La sperimentazione quantistica ha dimostrata empiricamente la natura illusoria della cosiddetta materia, la "sostanza" proteiforme di cui è composta la nostra intera esperienza esistenziale, il "velo di māyā" oltre il quale ogni ombra è destinata a svanire. rivelando l'Assoluto per cui in origine non esistono "fotoni", che si possono percepire e anche fotografare come particelle oppure come onde di energia, per come li può percepire e/o fotografare lo sperimentatore, ma soltanto la Luce in quanto tale, la forma più pura di energia indifferenziata, la "divinità in Sé", l'ideale assoluto di cui partecipa ogni idea (dal Gr. "vedere") e quindi di ogni visione umana di cui consiste ogni nostra esperienza -come in un film, o in sogno, ma anche come "visione della vita"- e tutte loro, nell'insieme della nostra esistenza. 

Perché come ho già scritto altrove "un giorno ho aperti gli occhi su questo mondo, e ho iniziato a vivere, e un giorno chiuderò gli occhi su questo mondo, e smetterò di vivere"; ma questa è soltanto la trama della commedia umana che riguarda il ruolo particolare, il personaggio, che tra un sipario e l'altro dei classici tre Atti, in ogni singolo caso è il protagonista di sé stesso. Oggi come oggi quest'ultima frase non sembra avere alcun senso, nell'epoca dei tatuaggi, dei selfies, e dei "talenti" televisivi; quando la vanità, la vacuità e la confusione regnano sovrane, ma di fatto non è possibile trovare altri significati per questa nostra replica quotidiana e infinita, e per questo possiamo solo affidarci alle dottrine tradizionali per ottenere una guida affidabile alla ri-scoperta di sé, una volta superato lo shock culturale e psico-logico inevitabile per il savio neo-geocentrista del XXI Secolo; esser protagonista di sé stesso in questo mondo-di-parole che io definisco logosfera cattolica, è ad un solo passo dall'essere coscienti del Sé stesso, e per ogn/uno di noi, dell'Uno.

Questa non è una dottrina particolarmente esotica, considerato il fatto che la nostra religione di Stato è di origine medio-orientale, e pertanto potremmo accontentarci del Primo (I) Comandamento dato dal Signore di Israele con le sue famose tavole "mosaiche"; è sempre bene ricordarlo, per me, fintanto che lo posso ri-scrivere, e qualcUno può (ri)leggerlo:
"IO sono il Signore Dio tuo."
Lo abbiamo letto un miliardo di volte, eppure sono pronto a scommettere la mia vita che ben pochi tra noi ne hanno compreso intimamente il significato; altrimenti, non saremmo ridotti tanto male.
Evidentemente, nessun catechista cristiano ha mai considerato opportuno -né conveniente- di portare all'attenzione dei suoi discepoli l'importanza Capitale di questo, primo e Unico, "comandamento".

Ora, per quanto riguarda l'evidente dicotomia tra il concetto di un "luminare celeste" tra i due "maggiori", che è la controparte della "Luna" e contempliamo in un quadro meccanico del sistema biologico terreno, e quello di una entità superiore che altro non è che il riflesso -o la visione- dell'osservatore, così come l'osservatore umano è una emanazione (differenziata) di quella unica fonte di energia (questo si può trasporre nel gergo meta-scientifico , possiamo solo sospettare, come è più che lecito fare in questo frangente, l'intervento di quell'unico Avversario noto nel contesto gnostico come il "demiurgo", per quanto la sua singolarità grammaticale sia l'esatto corrispettivo di quella del più noto El/ohim di memoria biblica.


Chi ha orecchie per intendere, intenda.


Demiurgo rappresentato con una testa di leone ed il corpo avvolto da un serpente, nel mitreo di Valerio Ercole ad Ostia Antica, risalente al 190 d.C. (CIMRM 312)
Di sconosciuto - Franz Cumont, TMMM I (1896, Bruxelles: Lamartin), p. 238, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5958712


Non è certo possibile "cambiare il mondo" a partire da un sospetto che è inevitabile nella logosfera misteriosa del Belpaese, ma abbiamo avuto modo di contemplare il retaggio del nostro buon Barone Von Braun, che non per caso consiste di un singolo versetto biblico piuttosto apocalittico, per quanto non sia tratto dal libro delle Rivelazioni*. Colui -il "padre della missilistica" e quindi della "era spaziale", con tutti i risvolti "occulti" di cui ci siamo fatta un'idea appropriata nel corso del blog- uno dei pilastri dello scientismo imperante basato sulla Teoria Eliocentrica e tutte le Grandi Palle Universali insegnate nelle Università, è stato l'unico essere umano ad aver osato menzionare direttamente l'opera di quel "semidio" (secondo Celso) che è definito "ordinatore" opposto ad un "generatore" da Wikipedia, e che al contrario di quanto affermato da questa fu (?), secondo gli autori gnostici, l'usurpatore di una creazione preesistente e ordinata (kósmos) e che avrebbe data origine appunto al dualismo di "materia" e "spirito" come realtà illusoria dell'essere umano. 

Questo Demiurgo ha un nome, che pure leggiamo su Wikipedia, quello di Yaldabaoth, una delle innumerevoli "identità" della iniqua divinità Israelita, la cui sola definizione da parte di una fonte teoricamente "neutrale" come la enciclopedia libera ne riassume molto chiaramente e in maniera inconfutabile la natura duplice e ingannevole, essendo dapprima "identificato nello Yahweh biblico", e poco più oltre come "equivalente dei diavolo cattolico"; come può constatare il mio lettore, consultando direttamente il lemma in questione, non c'è trucco e non c'è inganno (da parte mia, almeno=), la Verità sulla nostra religione di stato è molto chiaramente esposta in questa singola paginetta striminzita di Wikipedia Italia, alla faccia dello spirito Chutzpah di tutti i nostri aguzzini aske/nazi, che si dicono "eletti del Signore" (degli eserciti), dei loro complici auto-proclamatisi "vicari" del Demiurgo stesso, e di tutti gli affiliati che nottetempo si radunano nella loggia cittadina per decidere dei destini di popoli e nazioni, alla larga dagli sguardi indiscreti.

*) Come si è già detto nel post a colui dedicato, il singolo versetto iniziale del Salmo 19 della King James Version, nella versione Italiana è suddiviso nei primi due:

 1 Al maestro del coro. Salmo. Di Davide .
2 I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento. 





(Bibbiaedu.it)

Voglio ribadire ancora il concetto di quella "opera delle sue mani", che è ancora più palpabile in lingua Inglese: "19 The heavens declare the glory of God; and the firmament sheweth his handywork"
(Biblegateway) dove handywork è "forma obsoleta di handiwork", con il significato di
"
  1. Lavoro fatto con le mani
    Il Museo delle Arti Popolari espone alcuni dei migliori manufatti del Portogallo 
  2. Lavoro svolto personalmente.
  3. Il risultato di sforzi personali."
(Trad.mia)

Un manufatto è secondo Treccani:

1. agg. Che è opera della mano dell’uomo, che ha subìto cioè una lavorazione o elaborazione da parte dell’uomo, sia a mano sia anche con l’aiuto di macchine, e di solito con l’impiego o per trasformazione di materie prime

Nel caso di un manufatto come quello suggerito in extremis da Herr Braun, anche se non parliamo di una tecnologia "creazionista", si tratta comunque di una opera di ri-ordinamento cosmico che è fuori dalla portata della nostra tecnica e della nostra immaginazione, e pertanto la sola idea di poter modificare sostanzialmente un intero Sistema Biologico per come possiamo definire questa Terra sconfina per noi nel territorio del mito e del soprannaturale, per non parlare della teoria del complotto.

Per della gente che insiste sull'"olocausto di 6 milioni" e che per questa ragione riceve da decenni sovvenzioni miliardarie, e per tutto il resto del mondo che ha lo stomaco per mantenere viva una simile memorabile vergogna senza aprir bocca, ovvero nell'attuale stato delle cose, anche questa incredibile Opera Manifatturiera è per noi sospesa in bilico tra la simbologia massonica e il terraforming, ogni ipotesi è valida, probabilmente anche realistica per quanto improbabile da dimostrarsi; che le due "grandi luminarie" poste nel firmamento dal Demiurgo (come leggiamo in Genesi, 1) per fare la notte e il giorno, possano di fatto essere la espressione di una Entità Vitale/Creativa completamente ignota all'utenza cattolica globale del 2016, è una ipotesi che tenderei a non scartare alla luce di tutti i fatti qui sopra esposti. 
Anche perché, perdendomi completamente durante la stesura di questo post, com'è giusto che sia, è nato in me il sospetto che "io", come ogni possibile "altro" lettore di questi stessi pensieri, conosco perfettamente la risposta al Grande Enimma brevemente riassunto qui. 

E che l'ho sempre conosciuta, come del resto "tutti noi" la conosciamo, Qui e Ora.


Con i saluti dagli A-Mici

P.S.: E sì, nella nostra videosfera è possibile abbreviare "Atman" in @man. Volendo.

3 commenti:

  1. quindi dalla foto di euronews è il papa che si inchina dinnanzi agli Aschenaziti?

    non conosco il tedesco ma con il traduttore online ci si può aiutare:

    http://fehldruck.com/papst-franziskus-kuesst-die-hand-von-david-rockefeller-john-rothschild-und-henry-kissinger/

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    1. non mi è chiaro se quell'articolo sia una bufala o meno...

      Sta baciando la mano al vero David Rockfeller?

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    2. Temo che quello su Fehldruck sia una bufala, come la gran parte degli articoli che riportano le stesse foto; euronews invece titola "Pope Francis kisses hands of holocaust survivor" e non menziona l'identità dei 'sopravvissuti' baciati; che poi l'olocausto sia La Bufala per antonomasia, è un altro conto.. Però quello evidentemente NON è Rockefeller, e credo non sia nemmeno un Aschenazita, dato che vive in Israele... ma non ci giurerei ;-) Grazie per il commento, a dopo

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