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domenica 8 ottobre 2017

Not(t)e di Terro(r)e

Sembra che il significato delle parole cominci  a rivelarsi da sé all'utenza linguistica globale, come suggerisce il post di Mr. Rao:


Trad.: "Dimenticate la storia (his+story [la sua storia])
siate parte del mistero (my+story [la mia storia])...
Perché non è informazione (in+for+mason)
ma il sentiero più stretto."

Ora, Mr. Rao non è di madrelingua Inglese, e lo possiamo intuire dall'uso dell'articolo "the" davanti a "part", che è superfluo per gli anglofoni ma tipico di molte altre lingue, ed è uno degli errori più comuni per gli studenti di questa lingua; non di meno, egli ha intuito, o afferrato, forse grazie a qualche suggerimento dal web, un principio fonda-mentale nella costruzione del nostro mondo-di-parole, la nostra logosfera cattolica la cui immane presunzione originale minaccia di realizzarsi in modo definitivo attraverso la globalizzazione in atto principal-mente attraverso la lingua Inglese, che è la lingua del Business Globale, la Lingua Franca dell'Impero del Falso. Certo è inevitabile riconoscere l'eco delle parole di "Jordan Maxwell" nel post di Mr. Rao, per il quale pure HiStory è la "Sua Storia", anche se l'ipotesi dell'etimologia misteriosa di  mistero come "my story" suona un poco forzata, e nondimeno intrigante. Riguardo la sua "in+for+mason", la trovo tanto ironica quanto improbabile.


(Google)

Abbiamo indagato prima il mistero dietro il termine "Mister", e oggi ci troviamo a contemplare di nuovo questo argomento che interessa tutti noi potenziali "Mr." tra i Gentili Consumatori Globali; da che la mia personale teoria prevede una matrice linguistica in una qualche sorta di Inglese primordiale, e che questa ipotesi risulta piuttosto inverosimile per me stesso, e nel contempo è troppo comoda e funzionale per essere dismessa come chiave di lettura che apre infinite porte altrimenti invalicabili, non posso che incuriosire il mio lettore senza voler aggiungere altro alle mie elucubrazioni pubbliche.
Sicura-mente la (Sua) "Storia" è una storia, perché il tempo passato non è più, e pertanto non esiste così come non esiste un tempo futuro, Qui e Ora; non di meno, l'origine di questo Castello Di Carte è un mistero che merita il nostro interesse in una misura proporzionale a quanto esso interessa il singolo individuo e tutti noi, al di là della nostra consapevolezza personale.

E' ovvia l'assonanza del termine Inglese roun, sinonimo di "mistero", ma anche di "scritto sacro o misterioso", "rumore, parlare, consiglio", "sussurro"(Id. - Trad. mia) e reso altrove come lettera, letteratura, segreto con il proto-Germanico rūnō da cui le famose Rune; inevitabilmente anche qui ci sono di mezzo gli Scozzesi, per i quali roond è "around", cioè attorno
In questa espressione linguistiva vediamo l'immagine della logosfera come quella dell'Ouroboros che circonda il nostro mondo intera-mente, tutto attorno a noi tutti. Non è certo per caso che una simile suggestione provenga proprio dalla lingua di un popolo profondamente correlato alla tradizione massonica.

Le Rune Anglosassoni


sono il vero Alfabeto del Mistero, e meritano uno studio approfondito; sono una lingua di passaggio tra l'Inconoscibile e il Conosciuto, che è dato a conoscersi al Gentile Pubblico Pagante del XXI Sec.

L'etimologia dell'Inglese rune ("runa") per Wiktionary è:

"Adottato dal Nordico antico rún, il quale viene dal Proto-Germanico *rūnō (lettera, letteratura, segreto) o dalla radice Proto-Indo-Europea *rew- (ruggire o urlare; mormorare; confabulare;   sussurrare"); V. anche l'Olandese rune, il Germanico Rune e lo Svedese runa. V. roun." (https://en.wiktionary.org/wiki/rune - Trad. mia)

"Sostantivo

rune (plurale runes)
  1. Lettera, o carattere, appartenente al linguaggio scritto di vari antichi popoli Germanici, specialmente gli Scandinavi e gli Anglo-Sassoni.
  2. Poema epico Scandinavo o Finnico, o una divisione di uno, specialm. una divisione del Kalevala.
  3. Lettera o marchio usato come simbolo mistico o magico.
  4. Verso di una canzone, specialm. una dai toni mistici o misteriosi; un sortilegio o un incantesimo
  5. (obsoleto) roun (segreto o mistero)."

(Id.- Trad. mia)

Mi sembra che queste nozioni di base siano già sufficienti per comprendere almeno la portata del mistero, di qualcosa che è nel contempo "segreto" e "pubblico", singolare e universale, e come vediamo nella radice primordiale "rew", con il significato di "urlare" così come di "sussurrare". Tutto, e il contrario di tutto.

In The Book Of The Beginnings di Gerald Massey, nel capitolo 'Egyptian Names of Personages' si legge:
"La nostra parola RUNA [Ing. rune, ndt] denota un mistero, qualcosa di segreto, e questo è connesso a ROUNE, sussurrare, e le rune furono di carattere mistico. "To roun" o sussurrare, faccia a faccia e "dalla bocca all'orecchio," e “the word at low breath,” (la parola con il respiro corto, ndt) è un comandamento Massonico.
ROWNE in Inglese è nominare in un sussurro; in Egiziano REN è chiamare per nome. La Ronda (The Round, ndt) erano ufficiali appuntati di ispezionare gli orologi, ed erano detti “ Gentlemen of the Round.”  (Gentiluomini della Ro/to/nda, ndt). Nel cambio della guardia i soldati ancora "ROUNE" o sussurrano la parola segreta, e i Gentiluomini della Ronda sono correlati a questo segreto ren-ning. (SIC) (...) L'Egiziano Na-RUNA e Na-AA-RUNA che sono ufficiali di nome e di grande nota, ma di ufficio ignoto, sono probabilmente come i nostri Gentlemen of the Round."
(Ebook, pag. 217 - Trad. ed enf. mie)

Non esiste per me un'idea più suggestiva di quella ispirata dalla descrizione dei "Gentiluomini della Ronda", incaricati di 'ispezionare gli orologi', e quindi di sincronizzare il tempo delle vite dei cittadini per volere di Qualcuno; è ancora l'idea onnipresente della costrizione in un circolo, della Ciclicità, e  a questo proposito notiamo che in Danese Ren è 
"
  1. una striscia di terra non lavorata che serve da confine fra i terreni"

mentre in Olandese, dal quale sembrerebbe derivata una buona parte della lingua Inglese (cosa che contrasta fortemente la mia teoria di partenza) lo stesso termine vale per 
"
  1. Luogo in cui vengono tenute le galline."

in Curdo la parola ren indica 

  1. (anatomia) bacino

E dunque ha il medesimo significato di "contenitore"; e infine su Wiktionary giungiamo alla solita Apocalisse, sempre relativa alla Lingua del Mistero da cui deriva il nostro Volgare linguaggio moderno:

"Latino

Forme alternative

Etimologia

Dal Proto-Italico *hrēn, forse dal Proto-Indo-Europeo *gʷʰren- (“una parte interna del corpo), correlato al Greco Antico φρήν (phrḗn“cuore, diaframma, mente) e affini Tocari.[1]

Pronuncia

Sostantivo[edit]

rēn m (genitivo rēnis); terza declinazione
  1. (anatomia) rene
"

Teniamo presente che questo è altresì il significato primario di "ren" in Inglese, ma non solo: sempre Wiktionary ci dimostra pratica-mente il mistero espresso in un geroglifico:

"Etimologia 2

Dall' Egiziano rn,
r
n
A2
"

(https://en.wiktionary.org/wiki/ren - Trad. mia)

Il lettore che ricorda la Genesi biblica riconoscerà nel geroglifico una raffigurazione precisa delle prime righe, dove 
"...lo spirito di Dio aleggiava sulle acque" (Bibbiaedu.it)
Non di meno, quello rappresentato dagli Egiziani era il RENE umano, il contenitore delle acque nel nostro corpo; per quanto sia spiacevole ricordarlo, quello è proprio il tipo di acque in cui abbiamo vissuto per nove mesi, prima di venire al mondo.

Rene umano - - iStock


Ma qualcuno avrà anche già notato come la variante del "ren" Latino sia rien, che in Francese sta per "nulla"... Mentre in Inglese "rain" sta per pioggia, ovvero il liquido vitale scaturito dai cieli...

E non dimentichiamoci del fiume famoso, 
"Il Reno (AFI/ˈrɛno/[1]; in tedesco Rhein, in francese Rhin, in nederlandese Rijn, in romancio Rain, in svizzero tedescoRii), è, con 1 326 km, uno dei fiumi più lunghi d'Europa. Il suo nome deriva da una radice celtica, ma ancor prima indoeuropea, che significa "scorrere". L'origine indoeuropea del termine, trova conferma nel Greco antico, in cui il verbo ῥέω (traslitterato rheō) ha proprio il suddetto significato"
Pánta rheî, appunto... Tutto scorre.
Non abbiamo ancora considerate le Rune in un contesto mistico o esoterico, nell'ottica più appropriata all'oggetto dell'indagine, che già ogni informazione reperita sul piano terreno ha confermata la natura trascendentale di questo concetto espresso in termini tanto vasti da comprendere il nostro uniVerso, la nostra logosfera cattolica per intero.

--

L'intermezzo umoristico della Domenica viene da Mr. John Corleone Scarlioli, che scrive su FB:

"Ho trovato il globo ......"


Ma dopo la risatina iniziale, penso, e scrivo: una volta questi erano fenomeni da baraccone e il Gentile Pubblico pagava per andare a vederli nelle fiere di paese; oggi sono una buona percentuale della popolazione Americana (Canada e Sudamerica compresi, in grado minore rispetto agli USA);
ma come diavolo siamo ridotti?! E' un gigantesco baraccone in cui le masse maggiori, ovvero quelle percentuali di teste imbottite di adipe che insistono a mangiare cibo-spazzatura, costituiscono letteral-mente il peso maggiore della società "consumistica", sono cioè la "maggior parte" dell'umanità, perché al di là dei casi-limite come il grande obeso qui sopra, praticamente tutti i non-vegani non-curanti hanno una certa massa adiposa che costituisce un fardello assolutamente inutile, MA dannoso per le regolari funzioni fisiologiche; e quindi -è sempre sottinteso- mentali.
O meglio, psichiche.

La ricerca dell'equilibrio risulta una questione altrettanto fonda-mentale, una volta accettata la prospettiva pranica, quanto lo era prima; ma al contrario. Ogni cosa che riguardi questa "vita" e quindi il suo svolgimento, o rappresentazione, e la durata dei suoi Atti tradizionali, o età, sono necessaria-mente relativi al nostro grado di intossicazione quotidiana e cronica, alle nostre abitudini che in quest'ottica pongono il pranzo e lo spuntino sullo stesso piano della pera e dello spinello.
 Perché sono TUTTE "droghe" o, in gergo specialistico, sostanze d'abuso di origine vegetale, dagli effetti collaterali noti nel loro insieme con il nome di "morte"; persino la Madre Di Tutte Le Droghe, l'alcol, è ottenuto dalla distillazione o dalla fermentazione di qualche vegetale, dal grano del whisky all'orzo della birra, al Grappolo Divino dell'uva; così come l'altra droga lecita e mortale, il tabacco, è una sostanza d'abuso dagli esiti fatali che non solo è accettata da tutti in società ma costituisce una ricca fonte di guadagno per i governi che lo monopolizzano, mentre vietano la canapa... Vecchia storia, non sto a insistere.

Mr. Scarioli ha le idee ben chiare in materia di politica:


Trad.: "Abbiamo bisogno di protezione
contro un governo senza leggi. 
Loro sono i terroisti" 

(Scusate, non ho resistito alla tentazione=)

E questo è vero così come è vero il regime di "terrore" multimediatico che assedia le menti dell'Utenza Televedente, ma devi sempre considerare il tuo peggiore nemico -d'ora innanzi mi rivolgerò al mio lettore secondo l'antico precetto misterico, chiamandolo "tu"- perché nessuno al mondo è in grado di farti tanto male quanto lo sei tu; perché passi una gran parte del tuo tempo con te stesso, anche se non te ne accorgi, e quindi ne puoi approfittare per massacrarti in qualche modo; e poi, lo sappiamo tutti, il male peggiore viene fatto dall'interno e all'interno, dove non si vede nulla.
 E' -permettetemi l'inglesismo- uno inside job.

Come TUTTO.

E dunque, CHI e COME ci proteggeranno dal "governo fuorilegge" di Mr. Scarioli?
TU sicura-mente conosci la risposta.
Non I-0; altrimenti starei facendo altro. 
Magari starei scrivendo.

Dobbiamo ri-vedere la nostra politica interna, prima di ogni altra; quella letterale, pubblica, della "Polis", dovrebbe essere l'evoluzione di un equilibrio interiore manifesto negli individui governanti; il che è proprio il contrario di ciò che accade oggi. Come sempre.

--

Nella mia ricerca di indizi sulle rune, sono capitato a questi

"...strani versi dello Havamal, in cui il dio descrive come acquisì il suo divino potere imparando le magiche rune:
 So di essere appeso sull'albero ventoso
Per nove intere notti,
Ferito dalla lancia, dedicato a Odino,
Me stesso a me stesso"
(ADONIS A T T I S OSIRIS STUDIES IN THE HISTORY OF ORIENTAL RELIGION by J. G. FRAZER, D.C.L., LL.D., Litt.D. FELLOW OF TRINITY COLLEGE, CAMBRIDGE - SECOND EDITION, REVISED AND ENLARGED - MACMILLAN AND CO., LIMITED - ST. MARTIN'S STREET, LONDON - 1907 -- Cornell University Library - Libro II pag. 244 - Trad. mia)

..

Così, abbiamo visto, l'inferno è un artificio umano di cui ora conosciamo l'origine del fuoco, alimentato dal mantice del nostro respiro, dall'acqua stessa che ci dà forma, e dal combustibile solido che è il nostro cibo; adesso possiamo dare un senso (che non è limitato al gusto) a "tentazioni" che sembrerebbero poco allettanti data la loro natura segnata-mente maligna; non sono altro che le conseguenze di ciò che viene percepito come "buono", a partire dal Pane. Lo zucchero è il più buono di tutti, perché è dolce; non potrebbe esistere nulla di più amaro degli effetti collaterali di una intossicazione cronica da saccarosio; l'altro giorno mi è comparso questo davanti agli occhi, su qualche sito Italiano:


oggi una mattonella di puro veleno è "buona", 
perché non contiene olio di palma...

Cosa c'entra una mattonella di puro veleno con "le stelle"? Sono soltanto la anticipazione di quelle che vedrà il piccolo consumatore alle prese con le prime carie e il dentista? Sono la dichiarazione di un culto Luciferiano Globale di cui leggiamo su certi siti internet? Sono un tipo di suggestione subdola, che funziona sempre e comunque, su una forma di vita che ha la stessa struttura geometrica di una "stella", o pentacolo, o pentagramma; e le stelle sono le primedonne dell'Infinito, Universale Nulla Teorico in cui gravita l'utenza scientifica moderna; sono tante, "milioni di milioni", ricordando l'antica nenia televisiva di un altro grande avvelenatore del popolo Italiano, Negroni

Per il Colmo dell'Ironia, leggete il titolo della nuova rubrica

(da non confondersi con quel Negroni, altrettanto mortale).. E cosa ci azzeccavano poi le mitiche costellazioni con la zampa di suino amputata, e venduta per celebrare le ricorrenze dei Gentili consumatori, e con i cadaveri macinati per farne la forma più intossicante di carni lavorate in assoluto, i mostruosi salumi che sono una grande eccellenza della porcheria Belpaesana?


Ma chi se ne importa, il jingle era bello... Tutti noi lo ricordiamo, perché la TV di stato era sponsorizzata dal mega-macellaio. Con il solito simbolo che vediamo su Wikipedia:

Marchio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=4360510
(LUCIFERO SpA)

con il suo ouroboros patriottico, di grande ingegno grafico.
Purtroppo -scopro oggi- la Negroni esiste ancora, ma è stata acquisita dal Gruppo AIA, i più grandi commercianti di mestruo gallinaceo Italiani, di cui leggiamo un significativo pezzetto di storia su Wikipedia:
"L'azienda è stata fondata nel 1968 a San Martino Buon Albergo (VR) dalla famiglia Veronesi, originaria della Valpantenae che fin dal 1500 possedeva un mulino che macinava cereali, scorporandola come reparto alimentare dalla precedente attività del Mangimificio Veronesi, a sua volta fondato nel 1958."
Questa breve lezione casuale ci insegna che una delle maggiori industrie del settore alimentare necrofilo è nata per nutrire altre specie di consumatori, e oggi prosegue la sua attività di mangimificio per umani, triturando assieme cadaveri di ogni sorta per farne uno sfizioso snack o un pranzo leggero, veloce e appetitoso!! Sponsor Ufficiale Yamaha Racing dal 2007. (Wikipedia)

..

Oggi - Domenica 8 Ottobre 2017- sono stato benedetto dal tocco di una Vanessa Atalanta sulla fronte, mentre attraversavo il parco.

 Ho carezzati i capelli profumati di JO(e)


il gatto dorato


della Cara Milla, presso la Grande Quercia all'Angolo del Mondo


ho passeggiato un po' attorno al quartiere con Bebel, che ha sempre qualcosa da (ri)dire


e per questo, in quanto JackDaw, mi ritengo fortunato.

Non mi hanno (ancora) mangiato =D

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