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sabato 28 novembre 2015

"E pur no!"

Avevo intenzione di regalarmi un nuovo blog per il mio compleanno; i miei tre precedenti 
e anche l'ultimo, l'attuale Word-Wide-(We)BLog sono ormai consunti, è già tutta roba vecchia, perché il mio intero orizzonte nel frattempo è cambiato; fisicamente, mentalmente, e "spiritualmente";
ma  il concetto risulterà chiaro per chiunque dall'immagine qui sopra, perché in genere quello che il terricolo tende a comprendere più facilmente è quello che vede; eppure, negli ultimi 500 anni circa l'umanità ha dimostrato l'opposto, CREDENDO fermamente nella bislacca teoria del massone-educato-dai-preti Nicolaus Kopernicus, alias "Copernico", sostenuta e arricchita di ricami (fanta)scientifici dal quasi-prete e massone (e pisano, aggiungerebbero i miei amici fiorentini) Galileo Galilei, famoso per la sua frase "E pur si muove!", che oggi considero l'espressione più raffinata della tattica di controllo mentale operata dalla chiesa di Roma;

dev'essere un vero spasso scrivere le sceneggiature che poi diventeranno le (auto)biografie della gente famosa, dei personaggi illustri, di chi ha scritta la Storia... con la S maiuscola, per distinguerla da ogni altra possibile storia non-autorizzata del mondo... Divertimento destinato a pochissimi, invero.

Soltanto oggi ho scoperto che una reliquia dell'illustre pisano è conservata al Museo di Firenze, e per la prima volta ne ho vista una fotografia, che potrebbe risultare altrettanto illuminante per il mio (nuovo) lettore, a proposito del suo lascito, questo inestimabile patrimonio scientifico che io definisco La Grande, Grande Palla. Ecco quindi l'immagine, nel ritaglio di Facebook:



"Il dito medio di Galileo esposto al Museo di Storia delle Scienze di Firenze a Firenze, Italia."


Che è chiamato, appunto "Museo Galileo"; e non è certo l'unico edificio dedicato a GG; soltanto ieri sera ho scoperto che esiste più di una Loggia Massonica a colui intitolata, tanto che ne cercavo una Italiana e invece  ne ho trovata una Polacca; Google oggi suggerisce questo link a Facebook: che è pubblicato dalla LODGE GALILEO No. 1019 ~ Triple... - Freemasons NSW di Sidney (Australia); mentre sembra che la più famosa sia appunto la  Loża Galileusz na Wschodzie Bydgoszczy Wielki Wschód Polski, ovvero Loggia Galileo del Grande Oriente di Bydgoszcz Polonia; la scelta per il massone galileiano dipenderebbe solo dall'emisfero in cui si trova... se solo ce ne fosse uno.

Quindi avevo deciso di regalarmi questo nuovo blog, nello stile "simple" di Wordpress, per il mio prossimo compleanno, ma con un mese d'anticipo oggi mi sono risolto di proseguire qui il mio percorso letterario, che è di fatto una cronaca logica, o crono-logia dell'esistenziale, fondato unicamente sulla pura ricerca;
non mi sono mai prefisso grandi mète, come una "verità", e l'opera stessa della ricerca nel corso dei decenni mi ha riconfermato puntualmente il fatto che esistono tante verità almeno quanti sono gli esseri umani; l'unica sorta di verità che definirei collettiva, dal lato materiale della vita terricola, è appunto quella che riguarda il suolo che calpestiamo, il grande palcoscenico delle nostre vicissitudini, questo mondo invero non troppo mondo, che fu un giorno classificato come "pianeta", cioè vagabondo, in seguito alle strepitose fantasticherie di alcuni "studiosi" e noti frammassoni del Rinascimento...

Io ho smesso da un pezzo di credere alla gran parte di ciò che mi è stato insegnato durante l'Era Scolastica, che è qualcosa di paragonabile al Precambriano, e certamente questa lenta "ondata" di flat-earthers che scorre da Oltre Oceano ha trovata qui una terra ben ferma, per quanto virtuale, ad accoglierla, nel mio nuovo blog italico; con questo non intendo dire che io abbia "seguita l'onda" americana, ma al contrario che attraverso la mia propria curiosità ne ho scoperta esistenza, la realtà multimediale di un fenomeno per ora limitato a poche migliaia di persone, ma che per le sue qualità uniche potrebbe presto interessare anche l'utenza del Belpaese, e chissà forse anche gli altri esseri umani che condividono questo grande palcoscenico in fondo ai cieli.

In apertura del mio nuovo blog titolato con un neologismo estemporaneo personale --prodotto dal connubio di "vero" (cioè reale, genuino, onesto) e "orizzonte" (la linea retta che delimita la nostra visione di tutto quaggiù)-- mi farò premura di riassumere in breve le puntate precedenti, tratte da quel pezzo da museo di blog che si chiamava, appunto "WORD-WIDE (WE)B LOG", il primo dei miei blogs in cui tratto dell'argomento; e già questo dovrebbe suggerire al mio nuovo lettore la portata del fenomeno, non attraverso il ragionamento ma con i fatti testimoniati da tutti questi anni di incessante, quanto vana, produzione di parole, dedicate ad argomenti che seppure disparati e interessanti in qualche misura, per qualcuno, e per certi versi, non possono competere con il Tema precipuo di questo nuovo blog.
Che nostro malgrado interessa tutti noi.

CHE QUESTA TERRA E' PIATTA. E FERMA.

Per quanto l'utente alfabetico si possa ritenere tanto "intelligente" (termine infinitamente ambiguo, in rapporto all'intera specie che lo utilizza) da decidere che il proprio pensiero è degno dell'opinione altrui e nondimeno dell'immortalità virtuale della rete mondiale, sembra proprio che quello stesso utente non sia tanto "intelligente" da poter osservare i fatti più fondamentali della propria realtà, invero il più fondamentale di tutti, il pavimento stesso su cui cammina, che è questo "piano infinito" di cui conosciamo una porzione d'acqua e terre emerse, la "Terra" cosiddetta.

Da sempre il mio interesse per il FALSO è stato determinante nella mia ricerca; negli anni '80 era una sorta di ossessione artistica, per il giovane ammiratore di Orson Welles; l'idea del falso è sempre stata fondamentale nella mia vita almeno quanto ho saputo poi essere per l'intero Sistema, il fantomatico "complesso militar-industriale" di eisenhoweriana memoria; ma questo non lo sospettavo nemmeno, quando mi interessavo più che altro al cinema, e alle opere di finzione anziché alla finzione della realtà per com'è quotidianamente mostrata all'Utenza multimediale "globale". E accettata, sistematicamente.

Oggi lo so per certo, il mio antico interesse per il "falso" è ancora adesso il mio interesse per la realtà che soggiace a questo stato delle cose, per la impossibile "verità" che nella totalità dei casi riguarda una entità individuale alla volta laonde, come suolsi  dire, "ogni testa è un piccolo mondo" (che è la sinossi perfetta del film Eraserhead); ognuno con il proprio mondo, la propria "testa", e la propria, personale, intima, "verità"; ma nondimeno continuiamo a camminare, ognuno per la propria strada, sul medesimo PIANO; e se necessario ri-guardiamo l'immagine che ho scelta per rappresentare questo blog; è un PIANO, e non altro.
Per inciso, questa è una delle rare immagini fotografate da un pallone aerostatico privato lanciato verso la stratosfera terrestre; in assenza dell'ottica ultra-grandangolare o fish-eye utilizzata da sempre dalla Nasa e da ogni agenzia spaziale, come si può notare, la linea dell'orizzonte risulta perfettamente piana.

Che la celebre massima di Galileo "E pur si muove!" sia divenuta tanto famosa non è certo un caso, e non per caso essa esprime in realtà il sommo paradosso della nostra cultura non-cultura essoterica, poichè per ogni studente essa corrisponde all'idea di una vittoria del singolo, libero pensatore sull'insostenibile potere del Dogma rappresentato (soltanto) dalla chiesa, mentre di fatto non è che l'imposizione di un nuovo dogma, reso universalmente accettabile dal Potere ecclesiastico perché derivato da un pensiero "laico" e "secolare", in quanto "scientifico" (ho accennato poc'anzi quanto poco laici fossero i due principali complici in questa farsa epocale, e ogni fonte letteraria tenderà a confermare questi fatti); non di meno esso non è una semplice balla, ma è quella che io definisco la Grande, Grande Palla. Perché a questo mondo non può esistere una Palla più grande del mondo stesso, e soltanto i detentori di un potere sovrumano, i vicari di dio in persona, potevano plasmare questa concezione artificiale della Terra, ai danni di tutti i suoi malcapitati abitanti nel corso dei secoli.

Il mio consiglio per un approccio "dolce" al controverso tema che tratterò qui è quello dell'esperimento più pedestre della serie, a cui sono giunto partendo da ben altre misure; ma invece di considerare ad es. la "anomalia giroscopica" di cui sono testimoni ogni giorno (e ogni notte) migliaia di piloti d'aereo nel mondo, e l'incongruenza dei fatti osservati e osservabili puntualmente durante un semplice lancio con il paracadute, il mio "esperimento pedestre" si può compiere ovunque, come descritto nel mio post dello scorso sabato:

"l'esperimento più immediato, più semplice, più economico, che non richiede ulteriori supporti o sforzi intellettuali per essere compreso da tutti, non richiede nemmeno la capacità del volo, che per noi atteri può essere problematica, e si può compiere con un semplice SALTO, fatto ovviamente sul suolo di questo "mondo" chiamato "Terra" dai suoi abitanti --per ogni possibile altro mondo, non potrei giurarci--

Se CREDIAMO dunque davvero che la Terra a questa longitudine teorica compia una rotazione teorica di ca. 1000 kilometri all'ora, vedremo che questa velocità equivale a

277.77777777778 mps 

o metri-per-secondo; supponiamo che il mio salto duri un DECIMO di secondo, e quindi otteniamo questa interessante cifra, di

27.7777777778 METRI 

che dovrebbe essere la distanza percorsa dalla Grande Palla rotante dal momento in cui mi sono staccato dal suolo, a quando ci sono ricaduto; SONO QUASI 30 METRI!
Ma lasciamo il più ampio margine possibile di errore, per questo semplice esperimento che -nel caso in cui riesca - può provare a chiunque e immediatamente la

COMPLETA ASSENZA DI MOTO DELLA TERRA

poniamo che io sia talmente fallace, e approssimativo nei miei calcoli, per cui in realtà il mio salto dura solo un centesimo di secondo (come per la pulce) e allora la cifra scende alla meno interessante cifra di

2.77777777778 METRI 

e per tacere del più accanito dei globularisti, mi spingo tanto oltre da dimezzare anche la presunta velocità di rotazione della Grande Palla, che forse in questo angolo in ombra del mondo potrebbe girare in effetti meno velocemente -sarebbe comprensibile- e quindi dimezzeremo anche questa non-impressionante distanza, che si riduce così a soli

1.38888888889 METRI 

Neanche un metro e mezzo, quindi e ce l'ho messa tutta, per venire incontro a chi davvero CREDE alla Grande Palla che trottola nello spazio infinito della sua mente; eppure, chiunque voglia cimentarsi in questo economico, rapido (fors'anche indolore) ed efficace esperimento, otterrà presumo il medesimo risultato che ottengo io, e chiunque altro in grado di spiccare un balzo nell'aria della durata di un centesimo di secondo --non dico un decimo-- apprezzando positivamente il fatto incontrovertibile che la Terra sotto di lui non si è mossa di 1.38888888889 metri, ma neanche di 1.38888888889 centimetri, o 1.38888888889 millimetri, o 1.38888888889 micron
e che di fatto non si è mossa della distanza di 1.38888888889 atomi messi in fila, per il motivo piuttosto ovvio, invero, che la Terra NON gira. Non va proprio da nessuna parte, ne' a destra ne' a sinistra, MAI.

 Quello descritto qui sopra sarebbe davvero ciò che io definirei

UN GRANDE BALZO PER L'UMANITA' 

e ogni singolo essere umano dovrebbe soltanto fare questo minuscolo sforzo, di elevarsi sopra la Grande Palla per un centesimo di secondo, trovandosi sprovvisto di ali, di palloni, aeroplani, dischi volanti o altri sostegni atti al volo, per accertarsene personalmente, direttamente, per assicurarsi senza l'interferenza di alcun medium possibile, utilizzando solo le proprie gambe e il proprio cervello, che il punto X (possibilmente contrassegnato a questo modo, come sulla mappa del tesoro) non si è spostato di N millimetri, centimetri, o metri o tantomeno di quasi 30 metri -come si potrebbe invece supporre a partire dalle nozioni più tradizionali in materia- mentre compiva questa straordinaria impresa destinata all'immortalità.

Se invece di CREDERE alle parole del copione scritto da qualche sceneggiatore di Hollywood per essere recitate dal massone di 33mo Grado Neil Armstrong durante la diretta televisiva più seguita (allora) della storia (e probabilmente trasmessa dal Nevada o dall'Arizona) l'umanità tutta compiesse da sè questo grande balzo; di un decimo di secondo; o di un solo centesimo; come se non l'avesse mai fatto in passato e, preda della propria ignoranza, fosse continuamente e inesorabilmente inciampata, ad ogni tentativo di elevarsi al cielo per poi ricadere su un'immensa trottola vorticosa, sulla quale -teoricamente- dovrebbe anche essere difficile mantenere l'equilibrio."

Nel frattempo, presumo, qualcuno avrà anche provato a lanciarsi in questa grande impresa, questo Grande Balzo di un centesimo di secondo; si sarà anche accorto, forse, che la Terra non si è mossa sotto di lui mentre balzava agli onori della gloria eterna, e che atterrando non ha trovata una superficie che si muoveva a oltre mille kilometri orari....
OVVIAMENTE.

Nessuno può davvero ridursi a CREDERE certe assurdità; è molto meglio non considerarle affatto, come abbiamo sempre fatto, del resto, da che hanno smesso di interrogarci su queste ridicole, incredibili nozioni scolastiche; dopo tanti anni di torture psicologiche che costituiscono il percorso obbligatorio dello studente, si fa volentieri a meno di interrogare sè stessi su qualunque argomento, e tanto più è seria la questione, tanto meno spesso e tanto meno volentieri lo si fa.

Ma questa questione particolare, la cui particolarità paradossale consiste proprio della sua universalità, riferita alla Figura della Terra per com'è concepita dall'insieme dei suoi abitanti, è qualcosa che va oltre la mera cognizione e interessa direttamente la consapevolezza, la così detta "coscienza" di tutti noi.
Ho notato che qualcuno può anche reagire quasi automaticamente in maniera "violenta", al solo sentir menzionare la questione; per me è come schiaffeggiare qualcuno che sta inconsapevolmente dormendo durante quello che ha sempre creduto essere il suo stato di veglia. E' come se qualcuno ti ricordasse all'improvviso, inaspettatamente, che sei stato vittima di un grande scherzo -il PIU' grande, in effetti- durato per tutta la tua vita fino a quell'istante, e quindi il risultato che si ottiene è altrettanto paradossale, sembra che chi ti ha svegliato sia l'autore dello scherzo, mentre lo scherzo consisteva proprio nel lasciarti dormire beato il tuo sonno. Per sempre, possibilmente.

Possiamo dire che questo "sonno" equivale alla nostra "ignoranza"? Certamente tutto quello che possiamo sapere è di non sapere, ma ci resta ancora la nostra consapevolezza, la coscienza di tutto quello che esperiamo in prima persona, e che infine costituisce l'insieme della nostra così detta realtà.
E' inutile a questo punto cercare di illustrare al mio lettore quale può essere il motivo della Grande, Grande Palla, e le conseguenze della diffusione a livello "cattolico" (cioè universale) del nuovo dogma scientifico in rapporto al suo proprio pensiero e alla sua propria realtà, il suo "piccolo mondo" o microcosmo in rapporto al macrocosmo del "mondo terrestre" che è l'oggetto di questo blog.

Ma è di fatto soltanto la consapevolezza a definire da principio ogni possibile realtà che si manifesti su questo palcoscenico piano, piatto e immobile, della nostra buona vecchia Terraferma, rispetto alle sconvolgenti peripezie di rotazione e di orbitazione di una trottola spaziale lanciata nel nero vuoto della teoria scientifica...

La concezione del mondo dell'antichità come si è visto dapprima è la stessa concezione tradizionale -ovvero propriamente esoterica- del mondo, rappresentato come un piano dai confini incerti; riflettendo sulla geometria dell'architettura sacra, sembra verosimile l'assimilazione di una pianta squadrata per la "Terra" rispetto alla rappresentazione circolare della "volta celeste", ma è altrettanto probabile che questa "pozzanghera" circondata dai  ghiacci eterni e sovrastata dall'Abisso sia di fatto soltanto una pozzanghera in un universo di pozzanghere, perché la nostra conoscenza della sua particolare conformazione è soltanto l'illusione di una grande conoscenza, limitata in realtà da da ogni suo possibile confine ancora ignoto;
la nozione di una "terra piatta" non elude l'infinità degli interrogativi che per la "scienza ufficiale" sono proiettati in uno "spazio esterno" virtuale con tutti i suoi abitanti, quei "corpi astrali" che da quaggiù sembrano solo lucine tremolanti.

Come si è visto nel recente post del mio ex-blog, la concezione del mondo degli Inuit corrisponde alla cosmologia dei Rosacruciani, a quella dei Teosofi, e molto verosimilmente, data la natura esoterica della questione, alla concezione della Massoneria; perché se non si può ingannare un qualunque ingegnere civile sulla effettiva assenza di una curvatura terrestre (dal momento che deve costruire veri ponti su un vero piano) riteniamo improbabile che un venerabile Maestro del 33mo Grado possa ignorare questa realtà, quale che sia la sua autorità in materia e il suo ruolo sociale nella diffusione di determinate nozioni rispetto ad altre; dal momento che i "misuratori della Terra", che utilizzano squadra e compasso come simboli, non devono misurare nulla di reale, tutto quello che riguarda il sistema religioso -comprese le sue "derivazioni occulte"- è fondato sulla spiritualità e così nello stesso sistema il valore "reale" di una banconota equivale alla realtà religiosa di una pagina delle scritture sacre ai Gentili, esse rappresentano entrambe il medesimo ideale, che in entrambi i casi non si può più scambiare per oro, colato o meno.

ADDENDUM (del 4.12.15)

(questo a dimostrazione del fatto che 
L'HANNO CAPITO ANCHE GLI AMERICANI!)


La natura esoterica della questione rimanda immediatamente alla "setta segreta" più famosa nel mondo Occidentale, subito dopo quella "pubblica" rappresentata dalla chiesa; ci sono stati motivi di grave attrito fra le due istituzioni, nel corso del tempo, ma non di meno esse permangono salde e attive nella lotta contro la conoscenza, unite nell'infallibile opera di falsificazione di tutto.
Per gli iscritti al gruppo di Facebook "Flat Earth Society" non è difficile comprendere le proporzioni di questo "fenomeno inconscio", che consegue alla "presa di coscienza" della realtà "geo-centrica"; ogni cosa e Tutto vengono "visti" inevitabilmente "in una nuova prospettiva"; la nostra visione-del-mondo torna a coincidere con l'essenza dell'idea stessa, che è appunto la visione, l'azione del vedere;
 per quanto irreale possa sembrare, ci hanno letteralmente ammaestrati a negare l'evidenza del mondo intero attorno a noi, in favore di nozioni teoriche letteralmente campate per aria, come le tante Palle rotanti nell'universo della "scienza" chiamata "astronomia";
l'inizio di questo blog corrisponde a questo momento speciale, in cui il "cambio d'orizzonte" è nel contempo reale in opposizione al Falso Orizzonte (curvo) del passato, mentre la natura fittizia della manifestazione cosmica è ormai ridotta a mera "proiezione olografica" dai teorici quantistici, come a dire che anche questa sconcertante, sconveniente realtà è infine poca cosa rispetto al Velo Di Maya, all'illusione materiale delle nostre esistenze in fondo al cielo, e al Grande Gioco che infine si rivelerà Tutto Quanto;
comunque, per qualche motivo, questo non solo è un argomento degno del mio più grande interesse, ma è altresì l'unico ad esserlo, al momento.

P.S.: una delle paradossali obiezioni riguardo l'Esperimento del Grande Balzo, e non potrebbe essere altro se non paradossale, è che la Grande Palla si muove ruotando nello spazio con tutta la sua atmosfera, e questo punto non mi è chiaro, ovviamente; è un paradosso, come lo è la Grande Palla stessa.
 Ma se possiamo accettare che i gas che compongono l'atmosfera terrestre si spostino grazie alla magica "forza di gravità", che tratterrebbe tali gas attorno alla Grande Palla, secondo la moderna tradizione scientifica, riesce difficile anche per un blogger considerarsi parte dell'atmosfera terrestre -della troposfera, per l'esattezza- soltanto perché per un attimo -il tempo variabile, ma inevitabilmente breve di un balzo- si è slanciato verso l'Empireo delle Scienze e della Verità. L'atmosfera composta di gas in percentuale variabile si può spostare magicamente, in perfetta sincronia con la teorica velocità di rotazione tra i 900 e i 1600 Km orari della Grande Palla, ve lo concedo, perchè è una figura paradossale e già solo accettandola come oggetto dei miei ragionamenti accetto di giocarci, come siamo abituati a fare tutti da sempre. Dunque l'"aria" si sposta insieme a tutto quello che c'è sulla faccia della Terra, alla stessa identica velocità, non si crea nemmeno una leggera brezza perché sappiamo che l'origine dei venti è tutt'altra. Posso accettarlo, per gioco, così come posso fare il mio giocoso Grande Balzo sperimentale, ottenendo sempre il medesimo risultato, all'infinito; ma non posso accettare che il mio corpo, sospeso per un istante in quest'aria inspiegabilmente statica, e attratto dalla medesima magica "forza" che poi mi fa ricadere al suolo, sia talmente suggestionato dalle assurde credenze dei globularisti imparate a scuola, da assumere la medesima consistenza gassosa dell'atmosfera, e girare con essa a 1000 kilometri all'ora in maniera del tutto inavvertibile per il saltatore; per cui alla fine ricadrò nell'esatto punto da cui ho spiccato il mio piccolo, Grande Balzo, come inevitabilmente succede a tutti. Continuo a credere, forse ancora soltanto per forza dell'abitudine, che il mio corpo abbia una consistenza "solida", differenziata dallo stato gassoso e liquido e anche plasmatico, e che esso mantenga le proprie qualità fisiche anche durante un'impresa sovrumana e ai limiti del soprannaturale come il balzo suddetto; e che allo stesso modo la presunta Grande Palla di Terra al di sotto mantenga le sue paradossali qualità fisiche, e che malgrado il SURREALISMO che impregna ogni teoria scientifica basata su di essa, corrisponda ad un qualche tipo di corpo solido, materiale, sostanziale; anch'esso distinto da liquido e gassoso;
se un corpo A -il mio- si solleva dal corpo B - la terra- in un moto verticale, mentre il corpo B -la terra- si sposta (incessantemente) in un moto rotatorio (O-E o "antiorario") a N,000 Km/h, ed entrambi i dati corpi sono corpi solidi, soggetti alle più fondamentali -anzi alla singola, più fondamentale "legge" della fisica, cioè che siano corpi fisici e di tipo "solido"- non possiamo che tirare le nostre somme, e per come le abbiamo tirate qui sopra, centimetro più, centimetro meno, esse provano matematicamente la immobilità del piano terrestre;
ora, per potermi convincere che la matematica è errata, e che in qualche modo il mio corpo solido saltante diviene parte dell'atmosfera durante il balzo sperimentale, che viene trasportato, sospeso in perfetta sincronia con il moto rotatorio di 1000 Mph della Grande Palla per il breve momento dell'impresa, e che poi ricade al suolo riprendendo immediatamente le sue originali qualità di solido, potrebbero occorrere diversi decenni di elettroshock, torture corporali e droghe sperimentali. Spero almeno che al mio lettore non sia stato riservato un simile trattamento.

Addendum del 31.03.2016: immagine pubblicata su Facebook da James Jimmy Parker:


Traduzione: "Sapere e comprendere che gli allunaggi e lo spazio sono falsi è,
un piccolo passo per te. UN GIGANTESCO BALZO PER L'UMANITA'!"

2 commenti:

  1. E aggiungerei al tuo PS un PS2 per chi potrebbe obiettare che: se la Terra dovesse girare con moto circolare uniforme (che esiste solo in un sistema ideale sui libri di scuola) che non possa mai farci percepire nessuna minima accelerazione o decelerazione, se dovessi saltare sul posto ricadrei nello stesso punto perché alla mia spinta verso l'alto si aggiungerebbe la spinta in avanti data dalla rotazione della Terra, quindi in realtà il vettore della forza non sarebbe diretto verso l'alto ma in diagonale verso avanti (spero di aver reso l'idea)... MA... se così fosse significa che saltando in quattro tentativi diversi verso i 4 punti cardinali con la stessa forza otterrei di atterrare in modo completamente diverso in ognuno dei quattro casi financo a cadere rovinosamente a terra (nel senso di pavimento) perdendo l'equilibrio.
    Il PS3 (non in senso di game consolle) lo lascio a te.
    Ciao!

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    1. purtroppo qui il senso è proprio quello del videogioco... meglio non insistere troppo.. io odio i videogames moderni :-P grazie, a presto

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