Cerca su VerOrizzonte

martedì 15 novembre 2016

Sul Demone Terreno

Polidimetilsilossano è la parola magica di oggi; e in gergo web è lo spoiler dell'articolo in questione; nel video allegato, per la prima volta nella storia viene permesso ad una troupe televisiva di visitare la Fabbrica Di Morte chiamata McDonald's; l'articolo di SimpleCapacity è condiviso da Henrik Nielsen su Facebook


con il suo commento: "Sarete SHOCKATI quando scoprirete che l'azienda 
insiste nel dire che aggiungere questo al cibo è assolutamente sicuro"

Per il lettore pigro, o che non ha il tempo di leggere la pagina di Wikipedia, voglio rivelare anche il fatto che questa roba impronunciabile è il più comune silicone in commercio, di cui leggiamo su Wiki alla voce "applicazioni":
"Molti prodotti gommosi, stucchiadesivi e sigillanti sono a base di polidimetilsilossani. Viene inoltre spesso utilizzato come componente di grasso al silicone e altri lubrificanti a base di silicone. Frequente la presenza in agenti antischiuma, agenti distaccanti, fluidi di ammortizzamento, fluidi di trasferimento di calore, emulsioni industriali, cosmeticibalsami per capelli ed altre applicazioni.
Spesso veniva utilizzato come fluido di riempimento in protesi mammarie, ma questo utilizzo è recentemente diminuito, per motivi di sicurezza." (https://it.wikipedia.org/wiki/Polidimetilsilossano)

Nell'articolo si legge che viene aggiunto come "agente anti-schiumogeno nell'olio di frittura dei McNugget... Tanto per la cronaca.
Questo è il video su YouTube allegato all'articolo, che è stato pubblicato all'epoca del servizio TV, per la serie "Good Morning America" nel 2014:



In effetti della presenza del polidimetilsilossano nei McNuggets circolava la voce ormai da qualche tempo sul web; ho segnalato l'articolo perchè il buon Henrik ne ha condiviso il link solo oggi.

De "I 9 cibi che non dovreste mai mangiare" -e che non comprendono i McNuggets- possiamo leggere la sua lista del 2013 sul sito del Dott. Mercola, che elenca:
1.Pomodori "pelati" (che contengono bisfenolo A, come molti altri cibi in scatola)
2.Carni lavorate (che provocano il cancro .. come le carni non lavorate;-)
3.Margarina (contiene acidi grassi trans, radicali liberi, emulsionanti e conservanti, esani e altri solventi)
4.Oli vegetali (alterano l'equilibrio di Omega 3 e Omega 6)
5.Popcorn per micro-onde (possono alterare il sistema endocrino provocando infertilità, danni alla tiroide, cancro, problemi al sistema immunitario, etc.)
6.Patate "non-biologiche" e altri vegetali noti per l'alta contaminazione da pesticidi (un disastro; ma questo dipende ovviamente dal produttore)
7.Sale da tavola "comune" (Mercola raccomanda sale integrale non raffinato)
8.Proteine isolate dalla soia o altri prodotti non fermentati a base di soia (il mito della soia come "carne vegetale" si è rivelato dannoso quasi quanto la carne-- Io avrei scritto soltanto "soia")
9.Dolcificanti artificiali (OK... quello si dice "andarsele a cercare")
(Art.comp. http://articles.mercola.com/sites/articles/archive/2013/06/10/9-unhealthy-foods.aspx)

Per quanto mi riguarda, credo che anche una patata non-bio sia sempre meno peggiore di qualunque pezzo di cadavere fresco e di prima scelta, ma questo è solo una mia impressione personale.
Sicuramente Mercola non considera nemmeno cose come lo zucchero raffinato, le bevande alcoliche e i farinacei come cibo, e per questo non le ha menzionate qui. Io spero.

Prima di incollare il vero-e-proprio post del giorno,vorrei sottoporre all'attenzione del lettore il post su Facebook di questo genio in gonnella che scrive:



Trad.: "Così il mio ex mi manda il link a questo articolo per metter fine alla mia follia della terra piatta, e quando arrivo al numero 5 mi accorgo di non averlo mai sentito prima. E' vero che si può vedere a distanze maggiori da un'altezza superiore?"

E io direi, innanzitutto, bisognerebbe capire a cosa dovrebbe essere "superiore" (higher) l'altezza, ma se parliamo del Livello Sul Mare, questo interrogativo posto da Ms. Lomma lascia ad intendere che la ingegnosa tecnica, che ci immaginiamo fosse già in uso presso gli immaginari abitanti del paleolitico, e che probabilmente lo è tutt'ora nelle più primitive comunità tribali del mondo, verosimilmente anche tra le scimmie, e altre specie animali, per cui arrampicandosi su un albero o salendo su una collina l'osservatore è in grado di vedere ad una distanza superiore che non da "terra", fosse una nozione completamente ignota alla moderna e civile Utente Alfabetica succitata. 
Il che, sinceramente, mi lascia sgomento.
Quasi spaventato.
Per non parlare del fatto che l'articolo in questione è quello, a cura di una Ms. Schottlender, che io ho smontato pezzo per pezzo lo scorso Giugno, in un post che di conseguenza ho intitolato 10 FACILI METODI PER DISTRUGGERE LE FALSITA' ELIOCENTRICHE...

 In pratica, vi sto dicendo che una accozzaglia di castronerie eliocentristiche assortite è stata suggerita da qualcuno come valido argomento per "metter fine alla follia della Terra piatta", da un globaLLista ad una geocentrista, e quest'ultima è rimasta colpita soprattutto dal fatto che -citando l'articolo stesso- "Tanto più in alto siete, quanto più lontano vedrete"... 
Allora, a questo punto io mi chiedo, esiste ancora una persona sana di mente su questa Terra? 
Oppure la programmazione mentale ha fatto perdere la ragione tanto a chi l'ha subita passivamente, quanto a chi l'ha combattuta, e continua a combatterla quotidianamente?
Perchè, come si vedrà, io avrei una mezza intenzione di trattare Questioni altrettanto maiuscole, e finanche più essenziali, per così dire più "serie" della Questione Più Fondamentale, per andare oltre ciò che è semplicemente fondamentale -e che apparentemente dovrebbe anche essere inevitabile conoscere... Ma di fronte a situazioni di questo tipo, sono tentato di tornare a recensire i film, per dedicarmi soprattutto al cinema trash e ai cinepanettoni. In questo senso, soltanto la risposta (in corsivo) dei miei affezionati lettori è quella che mi dà la forza o, come si commentava ieri, la "spinta" necessaria a continuare.

E per questo li ringrazio tutti, sinceramente.


SCIENCE>FICTION

Ancora a proposito della "era spaziale" e degli "scantinati di Hollywood" in cui viene prodotta (citando la canzone "Californication" dei Red Hot Chili Peppers) ieri su YouTube ho visto il trailer del film in uscita nel 2017, a titolo "LIFE"; la sinossi del film riportata da Wikipedia Italia è drammatica:

"Sei membri dell'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale hanno il compito di studiare un campione proveniente da Marte, che potrebbe essere la prima prova di vita extraterrestre. Ma l'organismo unicellulare si dimostra più intelligente e aggressivo del previsto."
[https://en.wikipedia.org/wiki/Interstellar_(film)]

Dopo "Gravity" (2013), "Interstellar" (2014) e "The Martian" (2015), quest'altro esempio di "fantascienza realistica" d'alto livello e grosso budget, ambientata nell'universo della fintascienza televisiva e multimediale, in cui la ISS viaggia a 27.000 km/h in un ambiente teoricamente vuoto ma con delle presunte "temperature cinetiche" infernali, e dove gli attornauti sono imbragati per creare l'effetto Gravità Zero quando gli "arei a gravità zero" non sono abbastanza, è un possibile segnale positivo, proveniente dai produttori del Grande Show Globale messi alle strette dall'insorgenza massiva del fenomeno "flat Earth" nel mondo telematico anglofono.

Forse pensano che se l'Utenza Astro/no/mica non crede alle produzioni economiche delle riprese video su YouTube, potrebbe credere a quelle più costose, e certamente più realistiche, che si possono ottenere solo con una grande opera cinematografica, attraverso la grande suggestione del grande schermo; e io temo che abbiano perfettamente ragione. Le sequenze del trailer promettono un filmone con un cast di tutto rispetto, dove attori come Jake Gyllenhaal e Ryan Reynolds gravitano tra un ambiente e l'altro di una International Fake Station stranamente ordinata:


e portano mute da astronautica professionali. come quelle vere:


anche se sul set al contrario della realtà televisiva non vediamo quelle gran quantità di cavi e cavetti "volanti" che qualcuno sospetta potrebbero essere la causa facilmente evitabile di gravi incidenti, se mai il set fosse costruito in un impossibile vuoto spaziale non-teorico, anziché su un aeroplano, o sulla terraferma:


Decisamente, questo è un ambiente di lavoro spaziale più verosimile di quello che la gente è disposta a credere sia quello "vero", tele-visivo, visto in tanti video su YouTube e persino in TV; può sembrare strano che non sia il contrario, ma questo ci dimostra ancora una volta che più o meno tutto di ciò che viene rifilato al pubblico tele-vedente è il contrario della realtà.

Ed ecco in anteprima la International Fake Station in versione filmica, con la curva immancabile della Grande Palla Di Terra sullo sfondo:


Sembra proprio tutto vero... 
Insomma, un altro film da evitare come la peste, e ve lo dico con qualche mese d'anticipo.

A proposito di fiction scientifica, Dhaval Rashmikant Rao condivide questa "locandina" che pubblicizza, a suo modo, la nuova serie televisiva del National Geographic Channel "Mars" attualmente in programmazione;


Trad.: "FRAMMASSONI
LA FARSA ROSSA
AMMIRATE LA
CONTINUAZIONE DELLA
MENZOGNA ELIOCENTRICA
IGNORATE la serie trasmessa dal Novembre 2016
IGNORATE il libro nelle librerie dal 25 Ottobre 2016
IGNORATE gli 'extra' digitali e altro di "Mars" su makemarshome.com"

Noi possiamo permetterci di ignorare tutto questo senza sforzo, per ora; se mai fosse doppiata e distribuita nel Belpaese, ricorderemo i consigli di Mr. Rao.

E che, come ci ricorda Mr. Frans Heslinga,



"LA VERITA' NON E' UNA TEORIA"

ma una parola; come ogni altra cosa. Sicuramente la Realtà fisica di questo mondo non corrisponde in alcun modo alla Teoria Eliocentrica dei coperni-cani, ma va innanzitutto esperita come realtà, per potersi dire una verità, ovvero una cosa vera per tutti, indistintamente e in completo accordo.
Per il momento, il mio dis-accordo si può definire propriamente come globale.

Il Gioco Si Fa Serio

Prendere coscienza della nostra illusione fisica, e della reale entità dell'essere umano come figlio di Māyā, il ruolo che la dottrina buddhista attribuisce al "risvegliato" per antonomasia (e in una forma distorta nel "remake" Ebraico del "figlio di Maria") richiede una notevole capacità di assorbimento dello shock, alla quale contribuisce in modo notevole la nuova "socialità" virtuale di internet (il "social network"), anche attraverso la diffusione massiva della tecnologia 'cellulare'. In breve, questa 'riproduzione' delle nostre ID/entità sul web ci rende in modo diretto e immediato la realtà infinitamente mediata di una esistenza virtuale, teorica o "ideale' (da idea, che ricordo ancora derivato dal verbo Gr. "vedere"); questa abitudine all'interazione con altre ID/entità virtuali che talvolta non vediamo affatto, e conosciamo solo in forma testuale, oppure anche attraverso fotografie o video, come rappresentazioni digitali della loro persona (che ricordo derivato dal Lat. "maschera teatrale"), ci permette di comprendere il significato del concetto di "līlā", la recita, il gioco, o passatempo divino che è all'origine della manifestazione cosmica e quindi della vita umana.

Dobbiamo sforzarci per comprendere la realtà della nostra illusione attraverso noi stessi, in rapporto a chiunque o qualunque "altro" possibile e immaginabile, perchè di questo consiste l'"altro", chi o ciò che non siamo "noi", e che non è "io" (o I-0) nella nostra visione quotidiana, in quello 'stato ordinario della coscienza' chiamato "veglia", e che io ho definito altrimenti come "incoscienza controllata"; 
 quello che viviamo, avviluppati completamente nella illusione di cui consiste questa "vita", è tutto ciò che "possiamo", e che deriva quindi dalla nostra capacità di "immaginazione" creativa; 

 la espressione definitiva dell'essere che non si dedica allo "hobby cosmico" della līlā, è qualcosa di indefinibile per la sua natura Assoluta, e viene definita invece dal termine "dio" nella nostra logosfera, nelle più svariate lingue parlate sulla faccia della Terra, e con innumerevoli "nomi" diversi; questo è l'equivaente matematico del Numero assoluto, e quindi dello "1" (lettera Latina "I", che definisce appunto lo "io" in Inglese), la Unità matematica che costituisce ogni numero, così come il concetto divino comprende infinite deità, e il teorico "atomo" costituisce la "materia" tutta; la struttura geometrica frattale di ogni cosa e di tutto risulta evidente anche al profano che ne conosca i principi elementari (come si è già detto, con l'uso di un software apposito) e quindi l'entimema originario è chiaramente riconoscibile attraverso la più minima coscienza della cosmo-logia nel senso più proprio ed esatto, la conoscenza dell'Ordine Matematico;

 come si è visto prima, riguardo il simbolo del ciclo infinito contenente il Nulla eterno rappresentato dall'ouroboros, il segno femminile e negativo dello 'zero', pari alla lettera circolare "o", si unisce al simbolo fallico e positivo della linea verticale che è lo 1, per dare forma alla particella sillabica di cui è composta la nostra "identità" egoica, o "IO"; perchè questo è un mondo-di-parole, e soltanto nelle parole la nostra mente è in grado di ri-conoscere la sua propria realtà, come in questo caso "I0" sono in grado di descrivere la mia origine, e il principio dello "atto" rappresentato Qui e Ora, sul fondo dei cieli, con la inevitabile componente sessuale che caratterizza la logosfera religiosa; 

 intanto abbiamo notato un dettaglio di cui peraltro ho già scritto altrove, senza la dovuta considerazione: infatti in pieno processo di "globalizzazione", dove abbiamo ri-conosciuta la realtà del "Nuovo Ordine Mondiale" come "Ordine del Nuovo Mondo", inteso come "americanizzazione globale", e dove pure la lingua del "business" internazionale è quella dell'Impero Britannico -la quale oggi contrasta e rinnega la biblica 'confusione delle lingue' grazie alla diabolica astuzia dei suoi stessi narratori- nell'idioma di Mammona insomma, la id-entità dell'individuo anglofono è definita soltanto dalla lettera "I", che da un lato corrisponde alla Unità numerica (con un numero di origine Latina!), e dall'altro alla ovvia fallocrazia della verticalità, attualmente meglio impersonata dal "pussy-grabber" Trump, che non dal vecchio Obama e dal suo "First Lord" Michael/Michelle, sul set televisivo della fiction politica intitolata "The White House"... Questo è un dettaglio da non trascurare.

Tutto è simbolo di tutto, ogni 'cosa' è definita da una 'parola', e ogni individuo ha un "nome", una parola che lo identifica nel mondo-di-parole; questo è il principio generale del "Logos" di biblica memoria, della intelligenza, della scienza e del sapere umano, lo "archè" il quale, ri-conosciuto in questo o quell'elemento cosmico, sarà sempre e soltanto archè nella logosfera filosofica; nient'altro che una Parola. ("Big Bang" invece sono DUE parole, in ragione del Dualismo imperante; nessuna delle due è "buona", e soprattutto nessuna delle due è Italiana).

Ognuno di noi ha un ruolo in questa Messinscena Cosmica, o "atomica", al di là del nostro grado di coscienza e di consapevolezza vera e propria, nei confronti del concetto induista/buddhista (ergo, di atavica memoria) espresso nel termine "līlā", o "recita". Ogni altra cosa, al di là del mero prodotto dell'unione del maschio I e della femmina 0 che compongono lo "I0", (in termini genetici il cromosoma "X" e lo "Y", ovvero due "incognite") ogni altra ID-entità positivamente apprezzabile sul "set" terreno, nella sfera della nostra limitata percezione sensuale (paragonata da qualcuno allo spazio rivelato nel buio assoluto nei video-giochi di genere strategico) equivale ad una "visione" che -alla stregua dello scenario geo-grafico- è assimilabile ad una visione onirica, e nel caso dell'umano è una espressione differenziata del medesimo Principio Unitario in una forma frattale omologa, compatibile, ri/conoscibile; simile, e mai in ogni caso identica, come siamo tutti noi in quanto 'esseri umani'. Le vere grandi differenze tra di noi sono proprio derivate dalla ambiguità del lessico genetico, che ci identifica in base a due incognite cromosomiche; ma lo fa sulla base delle loro 'forme naturali' (frattali) dimostrando che la "natura" imita l'"arte", e viceversa, in un infinito gioco di specchi.

Infine, avere coscienza del fatto che siamo circondati da "demoni" è qualcosa che ci può rendere con una particolare impressione la realtà della nostra "illusione materiale", in questa "recita cosmica", in proporzine diretta alla nostra coscienza che interessa i principi stessi della Cosmo-Logia, ovvero, letteralmente, lo studio e il ragionamento dell'ordine delle cose
quale tipo di "verità" potrebbe mai rendere libero l'uomo in un mondo in cui viene definita con questo termine anche la più immensa e spudorata Menzogna mai partorita da mente umana, che è la Grande, Grande Palla di Terra?

Perchè la Teoria Eliocentrica è -parola mia- una Verità Scientifica, e un vero-e-proprio Dogma, commercializzato principalmente attraverso il merchandise globale del "mappamondo", il mondo-giocattolo che rappresenta la "stella vagante" o "pianeta" Terra nella mente di miliardi di eliocentristi coatti.
Questo fatto dunque da un lato rende il savio neo-geocentrista subito consapevole in modo immediato della Realtà delle cose, quando la Follia Generale di chi è convinto di vivere su una trottola spaziale rotante a 1000 km/h viene contemplata nella prospettiva immota, e inamovibile, della Realtà Geocentrica; questo è certamente un "balzo evolutivo" notevole per la nostra 'psiche', il segno di una reale coscienza dell'Ordine che non ha alcun modo di essere nell'inarrestabile giramento di palle -"astrali" e "atomiche" alla stessa stregua- che costituisce il mondo "scientifico" moderno. Una Grande Barzelletta, direbbe qualcuno, ma nel gergo più appropriato si direbbe una Commedia, quella Umana; e senza la conoscenza primaria di questa rappresentazione ("fisica", "atomica") in quanto tale, attraverso la dottrina di "līlā", l'utente spirituale Occidentale non ha nemmeno un riflesso in cui riconoscersi, quando guarda sè stesso allo specchio.

L'uomo istruito in materie Classiche ha la capacità di rendere nella propria logosfera individuale, egoica, il concetto appropriato del "daimon" (δαίμων), in rapporto a quello degradato del "demone" di derivazione Latina; in questa de-sacrazione della parola il "messaggero divino" dell'antichità Argiva è divenuto sinonimo di complice del nemico, di mero soldato dell'esercito Avversario agli ordini di un più distinto e autorevole "diavolo"; 
questo è infatti il destino del cristiano medio moderno, al soldo di Mammona; per qualunque causa egli operi, sarà pagato o dovrà pagare con la moneta del suo stesso nemico, della sua nemesi e del suo aguzzino, del quale è servo fedele e devotissimo dalla nascita alla morte.

Se ne evince che è il "Sistema" (economico/finanziario/monetario/bancario) sostenuto dal "complesso militar-industriale" a imprimere la "personalità" negativa a livello massivo, attraverso l'uso del denaro, la coercizione del Grande Monopoly come attività ludica principale, per cui l'utente spirituale Italico alle prese con i suo spaventosi "demoni" dovrebbe già avere un'idea ben chiara del motivo per cui essi si dimostrano tanto maleducati da rinnegare le proprie sofisticate origini Classiche, in favore del ruolo più Volgare e ripugnante possibile, di ruffiani e cortigiane alla corte di Re Soldo.
Pure, la loro etimologia non mente, essi permangono da principio e per sempre quelli che oggi, nella logosfera cattolica, sono stati assunti come semplici postini, o "messaggeri" (aggelos), e soltanto dalla nostra conoscenza, e dai conseguenti rapporti con ognuno di loro ("Gli Altri", citando un famoso film di genere "thriller-escatologico") dipende la nostra intera visione del mondo, e ogni suo possibile 'futuro', che vivremo soltanto Qui, e sempre Ora.

Dobbiamo esser disposti ad accettare la estrema limitazione del nostro "hardware" biologico, per comprendre la realtà infinita del "software" che ci permette di operare in questo Grande Gioco tridimensionale; e per fare questo ognuno degli "altri" possibili giocatori può rivelarsi alleato, come il "messaggero divino" del mondo Classico, oppure avversario, come il "servo del diavolo" della logosfera Volgare; questo, come risulta ovvio in questi termini, è conseguente al grado della sua ignoranza, o in altri termini della sua conoscenza, che sta tra la coscienza e la scienza, e può abbracciare entrambe. Volendo.

E dobbiamo accettare anche la infinita limitazione della nostra 'persona' con ogni sua virtù e ogni suo difetto, per poter soltanto comprendere qualunque altro individuo protagonista della propria recita esistenziale; questa conoscenza essenziale e indispensabile per l'essere umano è spesso la più trascurata, in favore di qualunque "altra" cosa;
è mia opinione che la conoscenza del fatto che la "altra cosa" a questo mondo non è più o meno reale di quella che abbiamo ri-definita sopra come lo "IO", nella nostra misteriosa logosfera neolatina -la sillaba vivente composta da un fallo e una vagina, o in termini sufficientemente giocosi, da un bastone e una coppa- sia una regola da tenere sempre a mente, soltanto per aver chiara la natura ludica della nostra "recita" quotidiana.

Ci chiediamo come può il bambino essere tanto allegro e spensierato quando gioca, mentre tutti noi 'adulti' abbiamo tanti buoni motivi per essere tristi e preoccupati, ma conosciamo tutti la risposta, almeno per quanto riguarda le voci principali dell'Oroscopo di Oggi (Amore-Salute-Denaro) e nel corso del blog abbiamo visto come queste tre qualità precipue della vita nella così detta "età della ragione" siano collegate tra loro, per quanto il fattore "amore" -o 'amor', contrario di 'Roma'- sia per sua natura sfuggente, e infinitamente ridotto nel parlare comune della logosfera Volgare, dove si tratta costantemente di infinite "storie d'amore" vissute da tutti nel corso di ogni vita;
in realtà il bambino SA tutto quello che l'adulto ha dimenticato, a partire dalla reale foma di questa Terra che è il nostro palcoscenico o "set", piano e stazionario, su cui è rappresentata la nostra Commedia in Tre atti (o "età") o il "film esistenziale" (secondo la scuola di pensiero) che sarà infine la nostra Bio-Grafia nel mondo-di-parole. 

Il bambino non conosce le parole per esprimere il Tutto che conosce, e quelle che apprenderà dal Sistema saranno quelle della Logosfera Cattolica, composte con il codice alfabetico Latino ISO9002, con le quali potrà esprimere ogni cosa, ma non il Tutto; mai, in nessun caso. 
Vivesse mille anni, e leggesse un libro ogni giorno, e ne scrivesse un altro ogni notte, non sarebbe mai in grado di terminare la sua opera.
Tant'è vero che esistono miliardi di libri scritti in ogni lingua, eppure l'uomo si pone le stesse tre o quattro domande che lo assillavano millenni fa. "Chi sono?" e "Perché sono?"; e "COME?"..
E per questo egli è perennemente ignorante, proprio come un bambino, eppure eternamente preoccupato, ed occupato (in "qualcos'altro", che di solito non è scrivere, e raramente è leggere) e quindi oltre a non migliorare la propria condizione non fa che avvelenarsi il sangue, inutilmente.

Il bambino SA tutto ciò che deve sapere, e non ciò che sarà costretto a conoscere; è potenzialmente libero e capace di ogni cosa; e cosa fa? Gioca, ovviamente; naturalmente. Questa è l'unica maniera di imparare qualcosa, qualunque cosa che abbia motivo di essere imparata dal giocatore; e ora abbiamo qualche indizio del perchè della nostra innata tendenza ludica nei confronti di ogni cosa e tutto, prima di diventare Utenti Alfabetici e ID-Entità Virtuali; 
 perchè la "līlā" è una recita ma è anche un gioco, un passatempo, o un "hobby"; sono gli stessi motivi per cui il bambino può essere tanto "felice", mentre fa qualcosa che a noi interessa ben poco di fare, che ci appare del tutto inutile e sciocca, o "puerile"; quella è la sua ragione di essere, la sua vera missione, rispetto a qualunque attività che possa intraprendere con un approccio "logico" e anzi direi "serio", in qualunque futuro possibile... Qui, e Ora.

4 commenti:

  1. Tasto destro,
    seleziona testo,
    stampa.

    Complimenti Jack, che articolo!

    ad ogni modo basta osservare come al solito, gli animali, essi di qualunque forma, tipo ed età oltre alla necessaria istintiva forma di sussistenza fisica, passano il loro a "giocare" ed "oziare" strano è?

    ozio inteso come otium, che nulla a che vedere con la deformante realtà raccontata del chi non produce è un fannullone (per questo rimando allo splendido blog "la schiavitù del lavoro)

    p.s.
    a proposito di uroboro, riflettevo mentre ti leggevo, come mai la forma data ai soldi è di base la moneta tonda? ah ecco! ^^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lieto che tu abbia apprezzato l'articolo; sembra che la coscienza del concetto di 'impiego fisso' come sinonimo di 'obbligo inutile' stia infine emergendo, anche se per ora i segnali positivi sono tutti virtuali, proprio come questo blog... e a proposito, le monete sono tonde e piatte come la Terra su cui camminiamo! =) Grazie per il com(pli)mento, e a presto!

      Elimina
  2. Ci chiediamo come può il bambino essere tanto allegro e spensierato quando gioca, mentre tutti noi 'adulti' abbiamo tanti buoni motivi per essere tristi e preoccupati...
    Ovvio: non deve procacciarsi il cibo, nè governare una casa, nè preoccuparsi del bene di 'altri' del clan. Prova ne sia che bambini irreparabilmente stuprati nell'animo da adulti che li schiavizzano in una miniera o in un laboratorio pret-a-portez, o semplicemente vi sono costretti perchè morti di fame, non hanno nessuna voglia di giocare. A controprova, adulti che abbiano avuta la grazia di poter vivere senza dover lavorare nè preoccuparsi per altri, ritrovano una naturale giocosità, una "leggerezza" del vivere sconosciuta al forzato (letteralmente) che per nutrire il "piccolo" è costretto a 8-10 ore di lavoro quotidiano.
    Ma anche il mondo animale non fa eccezione: pur senza il "vuoto nel nulla" della sfera umana, ogni cucciolo vive spensieratamente fino a quando la Natura spietata (in senso sciamanico, non Eleonoradusico...) non li costringe al salto quantico mediante fame, paura, ecc. ecc.
    Dirò di più: la follia dell'eliocentrismo e molte altre idiozie che contraddistinguono i Sapiens sono, ai miei occhi, infinitamente meno stupide della convinzione che sia giusto lavorare per vivere. Soprattutto oggi, visto che abbiamo tecnologie e conoscenze tali da rendere tutt'altro che peregrina l'ipotesi di poter liberare l'umanità dalla schiavitù orribile del lavoro.

    Il bambino SA tutto ciò che deve sapere...
    No, non SA proprio nulla, ed è per questo che gioca sereno. Tra lui e un adulto corre la stessa differenza che c'è tra chi vive semi-annoiato nello stesso posto tutta la vita e qualcuno che in quel luogo ritorna dopo una vita e lo trova meraviglioso. Qual'è l'unica differenza tra i due? La consapevolezza di aver perduto qualcosa e averlo ritrovato. Alla nascita, non abbiamo nome nè pensieri: siamo "illuminati" ma non possiamo accorgercene fintanto che non perdiamo quella purezza (di nuovo in senso sciamanico) per poi, forse, ri-trovarla.

    Dobbiamo sforzarci per comprendere la realtà della nostra illusione attraverso noi stessi
    CHI deve sforzarsi, CHI si sente prigioniero, amico mio? :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu dici che il bambino non sa nulla, io dico che sa tutto ciò che deve e sapere, e abbiamo entrambi ragione: non so chi debba sforzarsi per comprendere la realtà della sua illusione, oltre chi vuole farlo, ma io intendevo dire che per comprenderla è necessario sforzarsi, perché in questa materia non ci può suggerire nulla nessuno, e mai in nessun caso, dal momento che la materia in questione siamo noi -- Grazie per il commento, a presto

      Elimina