E' bello iniziare la giornata con qualcosa che viene definito "spassoso", anche se vorrei poter tradurre l'aggettivo "hilarious" con un sinonimo che come quello Inglese rendesse l'ovvio significato della ilarità, tanto obsoleta e disdegnata nel Belpaese, dell'essere ilare e finanche esilarato anziché il solito 'divertito'; in effetti la image macro di David Ray pubblicata sulla pagina International Flat Earth Society non è proprio esilarante, dal momento che si riferisce alla Questione Più Fondamentale Di Tutte, e alla lunghissima, secolare sequenza di menzogne, falsità, bugie e inganni che costituisce l'intera storia della scienza astro-no-mica moderna, basata sui magici cannocchiali giganti come quello ritratto qui:
Trad.: [Sx] "Telescopio da 100 pollici di Elwin Hubble"
[Dx] "Il mio telescopio da 78 pollici (2000 mm) ..
Pensi che uno di questi due possa veramente vedere
un oggetto distante 23.000.000.000.000.000.000 di miglia?"
In effetti, caro Mr. Ray, no. Questo blogger non pensa nulla del genere, ovviamente. Ma sembra che la maggioranza degli utenti scientifici moderni non specializzati nell'osservazione dei cieli notturni (e nemmeno diurni=) trascurino completamente il fatto che la tecnologia digitale ha fatto dei passi talmente grandi da lasciare indietro le menti di quanti la utilizzano ormai quotidianamente, per cui mentre usiamo dei telefoni che sono indefinitamente più potenti del computer che la NASA afferma di avere usato per andare sulla luna, le macchine fotografiche di ultima generazione hanno ormai una potenza pari a quella dei più sofisticati telescopi del secolo scorso, e pertanto con esse si dovrebbero poter immortalare tutte quelle meraviglie infinite del magico universo eliocentrico che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo della élite astronomica; stranamente, questo accade assai di rado, o per meglio dire mai, e mentre i più potenti telescopi "amatoriali" computerizzati continuano a riprendere i fiochi, sfocati dischi planetari in luogo di Grandi Solide Palle, e lucine colorate stroboscopiche anziché le immani fornaci atomiche dipinte dai libri 'scientifici', l'utenza del 2016 deve accontentarsi dei siti della NASA e di altre associazioni non meno elitarie e inavvicinabili, per poter godere di simili visioni fantascientifiche.
Perché soltanto loro hanno dei telescopi abbastanza grandi da permettere all'occhio umano di raggiungere quel regno incantato di cui abbiamo visto ogni tipo di rappresentazione durante la nostra carriera di consumatori multi-mediali; in parole povere, soltanto loro hanno abbastanza denaro da costruirci cose tanto imponenti e complicate, tanto costose e inarrivabili da poter essere facilmente credute capaci di vedere oltre la nostra stessa immaginazione, a distanze affatto teoriche, propriamente definite "astronomiche", che Mr. Ray trova appunto "spassose". Si presume infatti che soltanto la grandezza degli specchi parabolici usati per la costruzione dei telescopi riflettori, e quindi la maggiore capacità di concentrare la luce in punto d'osservazione, sia responsabile dell'altrimenti inspiegabile discrepanza tra ciò che vede la gente comune (per quanto erudita ed attrezzata) e gli osservatori intergalattici che lavorano negli osservatori.
Si tratta come sempre di crederci, in primo luogo.
La mia idea in quanto profano, ma savio geocentrista, è che se tali mostri tecnologici fossero davvero in grado di fotografare tanto chiaramente una "galassia" lontana 4 "anni-luce" (la distanza immaginaria che corrisponde alla immaginaria velocità della luce nello spazio virtuale) si dovrebbero perlomeno poter distinguere i più minuscoli granelli di sabbia del suolo lunare e marziano, e di qualunque altro presunto corpo astrale nei confini del così detto "sistema solare", mentre questa
(fonte: Wikipedia)
è la "Prima immagine a colori di Plutone e Caronte ripresa dalla sonda New Horizons il 9 aprile 2015 da una distanza di circa 115 milioni di chilometri."
e dobbiamo ammettere che 115 milioni di chilometri sono ben poca cosa di fronte ad un singolo "anno luce", che corrisponde a 9 460 730 472 581 km...
L'abbiamo notato, occorre innanzitutto prendere per buono il concetto di anno luce, e bisogna qiindi esser disposti a credere che sia "corretto dire che l'osservazione diretta di un corpo celeste distante un certo numero di anni luce ci mostra quel corpo celeste come era lo stesso numero di anni fa e non nel momento della sua osservazione." (Id.) -- Questa, a mio parere, è pura fantascienza, o meglio, come la chiama il collega Dana Eroma, FINTAscienza; è un principio basilare della scienza teorica relativo alla relatività, secondo la quale tempo e spazio sono realtà oggettive e interdipendenti fra loro, mentre sappiamo bene che l'unico fattore ad accomunare questi fenomeni è la loro natura illusoria.
Ed è questo in fondo il principio "occulto" della scienza moderna, per cui l'umanità sottomessa alla propria illusione di tutto può ben accettare qualunque tipo di fantasia propagandata come verità dogmatica da quella che si crede ciecamente un'autorità, e in questo modo dei pagliacci in costumi cinematografici divengono eroi nazionali soltanto per essersi fatti riprendere sul set televisivo di una "stazione spaziale" allestito in un aereo "a gravità zero"
come fanno gli astro-not ESA, oppure -dotati dei necessari apparati per la respirazione- all'interno di un grande set liquido come questo:
perchè, anche se non esiste nulla di simile ad una 'gravità' oltre quella che riguarda la nostra condizione globale in termini figurati, la densità e il galleggiamento sono fattori che in qualche modo si devono eludere, per poter creare l'impressione della 'sospensione' nello spazio virtuale esterno; entrambi i metodi suddetti sono validi, ma entrambi limitati in qualche modo, e pertanto gli scenografi delle missioni spaziali sono ancora costretti a ricorrere all'uno e all'altro, alternatamente, per mostrare le straordinarie imprese degli attornauti al Gentile Pubblico.
Qualche altro indizio in questo video, dove sono chiaramente visibili le bolle d'aria che risalgono da oggetti posti su uno scenario spaziale subacqueo:
Qualche altro indizio in questo video, dove sono chiaramente visibili le bolle d'aria che risalgono da oggetti posti su uno scenario spaziale subacqueo:
Eric Dubay ha pubblicato questo documentario dedicato alla ISS, e ai vari trucchi utilizzati per le riprese della serie "Mission: Improbable":
Proprio questa notte riflettevo sulle qualità suggestive delle immagini in movimento, riprodotte prima con la 'magia' dapprima esclusiva del cinema, e oggi facilmente accessibile alle masse dell'utenza digitale; è passato un bel pezzo, dal giorno in cui questa immagine
si poteva prendere per quella di una coppia di esseri umani
come avveniva alle prime proiezioni del bellissimo Young and Innocent di Alfred Hitchcok (1937); ma considerato il divario tecnologico che ci separa da simili puerili, e romantici artifizi artistici, con tutto ciò che l'umanità ha visto nel frattempo, e continua a guardare incessantemente attraverso ogni possibile medium elettronico, la situazione non mi sembra affatto migliorata. Anzi.
Del resto si continuano ad eleggere dei pupazzi politici, e pertanto anche gli attornauti della International Fake Station fanno soltanto il loro lavoro, intrattenendo un pubblico sempre più massivo e sempre più distratto, scettico e cinico al punto di prendere per buone le più incredibili corbellerie per il solo gusto di crederci; ad es. per le missioni spaziali, proiettando l'implacabile desiderio di evasione e di liberazione dell'essere umano in un teorico 'spazio esterno' che viene rappresentato a costi astronomici e con effetti spesso risibili dalle presunte autorità in materia, i produttori degli show spaziali televisivi, alla stregua di quelli cinematografici.
Perchè illudere chiunque, e tutti, in un mondo essenzialmente illusorio, non è poi così difficile come si potrebbe pensare: evidentemente.
A proposito di pupazzi politici, il vecchio Donald ha resa nota questa lista delle cose da fare nei primi 100 giorni della sua presidenza; e purtroppo tra di esse non viene menzionata nemmeno per sbaglio una qualche opera di ri-educazione dell'umanità alla Realtà Geocentrica.
Vedremo cosa tirerà fuori nei prossimi 100.
Nel pomeriggio Dan West ha condiviso nel gruppo Flat Earth Truthers il link al seguente video di Serbian Conspiracy su Youtube, del quale questa è la premessa:
Ovvero.: "IERI NOTTE 31,10.2016 HO RIPRESA LA STELLA SIRIO
DISTANZA DALLA TERRA 8,6 ANNI LUCE
SONO 81.46 TRILIONI DI KILOMETRI
SONO 81.000.000.000.000 KM,,,,,,,,,,
E IO POSSO ZOOMARE SU DI ESSA CON LA MIA POTENTE
VIDEOCAMERA CON UNO ZOOM OTTICO 65X :) ???"
Il fatto che un oggetto posto alla distanza di 81,46 trilioni di chilometri risulti enormemente ingrandito come vediamo nel video, utilizzando una comune macchina digitale dotata di un seppur potente zoom ottico, dovrebbe fare riflettere anche chi di fotografia ne sa ben poco, come il blogger; e ad esser sincero, anche il fatto che con uno zoom 83x come quello della Nikon P900 siano chiaramente visibili gli "anelli" cosiddetti di Saturno, posto ad una media di 793.8 milioni di miglia (1277497267,2 Km) da qui, mi risulta stranamente sospetto, malgrado la distanza notevolmente inferiore:
Per un compendio generale completo e aggiornato della Realtà Geocentrica e delle assurdità che costituiscono la Teoria Eliocentrica, oggi su Facebook Henrik Nielsen propone il link a questo mega-documentario di 6 ore pubblicato da Flat Water su YouTube, un florilegio di materiale video eterogeneo proveniente da varie fonti, dall'intervista radio a Eric Dubay a sequenze televisive inedite nel nostro Paese; ovviamente il tutto è parlato in Inglese (in gran parte "Americano"), perchè questa è la lingua madre dei Globallisti, gli ordinatori del Nuovo Mondo, e di conseguenza anche quella dei loro oppositori meglio informati:
Vedremo cosa tirerà fuori nei prossimi 100.
Nel pomeriggio Dan West ha condiviso nel gruppo Flat Earth Truthers il link al seguente video di Serbian Conspiracy su Youtube, del quale questa è la premessa:
DISTANZA DALLA TERRA 8,6 ANNI LUCE
SONO 81.46 TRILIONI DI KILOMETRI
SONO 81.000.000.000.000 KM,,,,,,,,,,
E IO POSSO ZOOMARE SU DI ESSA CON LA MIA POTENTE
VIDEOCAMERA CON UNO ZOOM OTTICO 65X :) ???"
Il fatto che un oggetto posto alla distanza di 81,46 trilioni di chilometri risulti enormemente ingrandito come vediamo nel video, utilizzando una comune macchina digitale dotata di un seppur potente zoom ottico, dovrebbe fare riflettere anche chi di fotografia ne sa ben poco, come il blogger; e ad esser sincero, anche il fatto che con uno zoom 83x come quello della Nikon P900 siano chiaramente visibili gli "anelli" cosiddetti di Saturno, posto ad una media di 793.8 milioni di miglia (1277497267,2 Km) da qui, mi risulta stranamente sospetto, malgrado la distanza notevolmente inferiore:
Per un compendio generale completo e aggiornato della Realtà Geocentrica e delle assurdità che costituiscono la Teoria Eliocentrica, oggi su Facebook Henrik Nielsen propone il link a questo mega-documentario di 6 ore pubblicato da Flat Water su YouTube, un florilegio di materiale video eterogeneo proveniente da varie fonti, dall'intervista radio a Eric Dubay a sequenze televisive inedite nel nostro Paese; ovviamente il tutto è parlato in Inglese (in gran parte "Americano"), perchè questa è la lingua madre dei Globallisti, gli ordinatori del Nuovo Mondo, e di conseguenza anche quella dei loro oppositori meglio informati:
Ho scoperto poco fa che finalmente l'Italia è comparsa su Google Trends nella lista dei (20) Paesi che hanno utilizzato Google per la ricerca dei termini "flat Earth" (in Inglese!); come riportato nel mio post dello scorso Gennaio, all'epoca non c'era ombra del Belpaese, che oggi appare invece al 17mo posto; dopo la Germania, ma prima della Spagna e della Francia... Il che mi sorprende alquanto. Sarà opportuno incollare qui un'immagine dell'evento, prima che il nome dell'Italia svanisca di nuovo:
Da incorniciare.
In compenso la media delle visite a questo blog, che è quintuplicata nel corso del 2016, permane lungi dalle proporzioni fenomenali del neo-geocentrismo anglofono, per quanto nel frattempo VerOrizzonte sia cresciuto in una sorta di enciclopedia interattiva (attraverso commenti e suggerimenti quotidiani dei gruppi social) e costantemente aggiornata, oserei dire la fonte di informazioni più ricca dell'internet Italiano dedicata a questo tema proteiforme e ramificato. Ma non abbiamo ancora abbastanza zero dalla nostra parte; e come sappiamo bene, sono gli zero che fanno la differenza.
Devo dire cha da tempo ero incuriosito dalla possibilità di filmare una stella con una comune macchina fotografica, perciò anche io mi sono procurato una P900 ed ho iniziato i miei esperimenti! La Luna è facile da filmare, ma le stelle non sono quasi mai a fuoco! non capisco come facciano ad ottenere simili immagini! Ho letto in giro ma nessuno spiega bene anche dietro espilicite richieste.
RispondiEliminaSarei veramente curioso di vedere, e magari anche pubblicare dei video simili a quelli visti su Youtube girati da te; purtroppo io sono del tutto digiuno di tecniche video-fotografiche, quindi non posso consigliarti in proposito, e nella tua posizione non saprei far altro che rivolgermi agli esperti di qualche forum... Dopo avere sperimentato quanto basta =) Grazie per il commento, a presto
RispondiEliminaUn paio decenti li avrei, ma non saprei nemmeno come mostrarteli!
Eliminaok, ho fatto uno sforzo e creato un canale del tubo con i video
RispondiEliminacerto che "canale del tubo" è una locuzione oltremodo ambigua =)
Eliminacomunque ho trovato il tuo canale del tubo e visti i 4 video, e "piaciuti"; spero che ci offrirai altri esperimenti, nel frattempo con il tuo permesso io ne pubblicherei qualcuno nel prossimo post... Grazie, a presto
Primo iscritto al tuo canale del tubo! =D
EliminaPubblica pure.......penso tu rimarrai anche l'ultimo iscritto!
EliminaComunque al momento fà un po' freddo per fare filmati alle stelle.