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martedì 31 ottobre 2017

Time Has Been Jacked

...and so have I...

Jacked: 

1. Verbo Tempo passato. Originato da 'hijacked': come il past-progressive significante rubato in modo violento. Comunemente si riferisce ad una rapina, furto, uso improprio, sequestro
https://www.urbandictionary.com/define.php?term=jacked

Google:
jacked
dʒakt/
aggettivo
USAinformale
  1. 1.
    aggettivo. USA. informale. 1 Fisicamente  o mentalmente stimolato dagli effetti di una droga o stimolante. un pilota da corsa, jacked up con anfetamine
  2. 2.
    (di persona) avente muscoli molto ben sviluppati
    "ai tempi d'oro del wrestling era soprannominato "the Anabolic Warrior" per il suo fisico jacked-up"


  3. (https://en.oxforddictionaries.com/definition/jacked - Trad. mia -enfasi aggiunta)


La frase del titolo è pronunciata da Jason nel video più avanti nella pagina.


Maria è il nome del Maschinenmensch o "ginoide" 
creato dallo scienziato Rotwang in Metropolis (1927)

V. anche il post Martediario



Scena del film Donnie Brasco (1997) -- con dialoghi e relativi sottotitoli in lingua originale

++++

Il video n. 075 pubblicato da Crrow777 su YouTube su intitola The Fantasy Based Illusion of Time & Hanuman the Monkey Man ovvero: "L'illusione del Tempo Basata sulla Fantasia & Haruman l'Uomo Scimmia"; consiglio viva-mente al lettore anglofono di ascoltarlo tutto con attenzione, da che a parer mio contiene alcune informazioni di primaria importanza in merito alla creazione dell'Impero del Falso a cui oggi è sottomessa l'umanità intera; malgrado l'avvicendarsi degli argomenti e la parlata sempre fastidiosa degli americani, esistono vari motivi di interesse nella conversazione che meritano tutta la pena dell'ascolto:


In seguito ad uno stringato resoconto della natura artificiale del calendario Gregoriano come evoluzione cristianizzata del giuliano, entrambi basati su equinozi e solstizi e quindi sui cicli solari, la affermazione di Mr. Crrow degna di nota è la seguente: "...siamo stati strappati alla natura e viviamo in un mondo completamente -al cento per cento, indiscutibilmente- artificiale quando lo si guarda dal punto di vista del tempo."

Il fatto è che lo "spazio" così detto ha luogo nel tempo, così come il "tempo" ha un senso relativo esclusivamente allo spazio e ciò che esso contiene; solo nel caso del tempo quello del "senso" è un concetto che ha entrambi i significati, di direzione (senso di marcia) e di "ragione d'essere", come sinonimo di significato; ma tutto ciò che esiste a questo mondo esiste "all'interno" del tempo, e quindi ne condivide il "senso"; "senso" è lo stesso termine che usiamo per definire le nostre facoltà organiche percettive, ovvia-mente, perché esse sono in grado di dare un "senso" alla nostra esistenza, e non possiamo nemmeno immaginare cosa sarebbe se ne fossimo privi. 

Eppure, senza sforzarci troppo, troviamo una definizione appropriata sulla solita Wikipedia, limitandoci alla fase della disambiguazione:

  • Senso – in filosofia, facoltà di percepire l'azione di oggetti interni al corpo o esterni ad esso

Questa è la vera filosofia; quella che ci permette di trattare allo stesso modo tutto ciò che si considera comune-mente "interno" o "esterno".

Biologica-mente, invece, esso è un "termine riferito alla funzionalità dei cosiddetti "organi di senso"; è già necessario per l'autore wikipedico specificare che gli organi sono "cosiddetti", perché dal canto loro non sembrano avere alcun senso proprio, e come il naso di Gogol non saprebbero cosa fare e come passare il tempo se non appartenessero a qualcuno che li esercitasse in modo costante; ovviamente, il mio rimando al racconto surreale è supportato dalla nozione di un cervello che riduce ogni impulso "interno" o "esterno" in un segnale elettrico, che costituisce la nostra attuale "realtà", Qui e Ora.
Fuori, e dentro la blogosfera.

Nel documentario di Crrow notiamo la "coincidenza", o "combinazione" linguistica per cui in Inglese il nome del personaggio la cui qualità divina è messa in dubbio da Mr. Crrow, è identico ad A Nu (con la stessa pronuncia di new) Man, ovvero "un uomo nuovo";
mentre durante il dialogo si suggeriscono delle possibili relazioni occulte fra il mito e la realtà odierna, come la "trinità divina" dei cristiani moderni che ha una corrispondenza nella antica "Trimurti", e l'idea che il racconto di Hanuman recante una montagna piena di erbe medicinali giù dall'Himalaya si riferisca alla nascita della fitoterapia (e quindi della medicina) avvenuta in quelle regioni remote del mondo, o ancora l'attinenza tra  il racconto di Hanuman che vuole afferrare il Sole credendolo un frutto e quello di Icaro che si avvicinò troppo al Sole, dal mio punto di vista si trascura il punto fonda-mentale del mito evoluzionista, secondo il quale l'essere umano discenderebbe da un primate, ovvero, una grande scimmia.
Si tratta di un mito moderno, e per molti è tutt'ora un dogma scientifico tra i più bestiali o inumani (questo aggettivo mi ricorda qualcosa...) che siano mai stati concepiti.

Come ho ripetuto più volte la mia teoria prevede una Matrice Linguistica Primordiale molto simile all'Inglese, e soltanto in questo modo io sono in grado di giustificare una infinità di paradossi, enigmi, "coincidenze", "combinazioni", "anomalie" e "misteri" di sorta, sparsi nell'universo linguistico e letterario, che non sembrano proprio potersi spiegare in nessun altro modo; che questo è un mondo di parole ne possiamo avere notizia tutti in ogni momento, essendo essenzial-mente identificati e identificabili -a differenza dei dischi volanti- con una parola o meglio due: il "nome" (di battesimo) e il "cognome" (di famiglia).   Quale sia la vera origine di questo mondo fisico, manifesto, al contrario, è una nozione che indagata si scopre di origine inaccessibile per la completa con-fusione radicale  colla sfera mito-logica, religiosa, leggendaria e folkloristica, per non dire fiabesca, della "Storia" umana, con la sua Grande Iniziale Serpentina. Del resto, sarebbe difficile provare a sé stessi di essere vissuti in un qualunque momento del "tempo passato", quindi possiamo assumere in partenza che il provare l'esistenza di chiunque e di alcunché in un qualunque passato remoto, a chiunque altro, è in sostanza una  questione di inventiva e di persuasione, ma essenzial-mente di una volontà ingannevole, che contempla un secondo fine. 

Nemmeno le colossali, immortali piramidi dei "faraoni" Egizi e dei re Mesoamericani sono prova di un misterioso passato abitato da civiltà avanzate ma al contrario, come si è dedotto a suo tempo, non sono che la più grande dimostrazione della Falsità Imperante nel corso della "Storia" scritta da certa gente. Le piramidi sono il Più Grande Monumento Chutzpah mai eretto sul Piano Terreno, e per questo una di esse figura tutt'ora sul documento stampato più popolare negli USA, che è il biglietto da un dollaro, assieme al segno del Comando, dell'Occhio Onnivedente e Provvidente, nato proprio in quel favoloso passato non-vegetale di cui potremmo provare l'esistenza almeno fino all'epoca della nostra erudizione in merito; ma non oltre. Cosa ci fa una antica piramide Egizia stampata sulla carta moneta che si guadagna e si spende oggi negli States? Essa rappresenta il potere stesso che oggi costringe le masse consumatrici globali ad utilizzare quel biglietto (simbolica-mente, il taglio più piccolo, quindi il più diffuso) per qualunque attività commerciale, ovvero un buono per giocare a Monopoly che non appartiene mai al giocatore, ma allo stampatore, alla Banca senza la quale il gioco stesso non potrebbe esistere; l'origine massonica del Grande Sigillo è nota quanto è ovvia, da che non sono certo le logge a fare mistero delle loro origini legate alla figura leggendaria di Hiram Abif, basata probabilmente su un personaggio di origine Egizia, e del resto l'Occhio di Horus/Ra che poi divenne "provvidenziale" per qualcuno, sovrapposto alla piramide è un'icona dal significato inequivocabile (quello dell'occhio umano!) per quanto questa realtà "pagana" e pre-cristiana della confraternita sia rivelata solo oltre un certo grado - o gradino - nella scalata al potere.

Così come il mondo stesso smentisce in ogni singolo dettaglio la teoria eliocentrica, la tecnica di costruzione puerile (delle formine) utilizzata per le piramidi dimostra l'antico principio ludico di questa moderna civiltà di giocatori di Monopoly, viventi -convinti- su un mondo-giocattolo rotante sospeso nel vuoto; ma le piramidi non di meno rappresentano un mistero per l'Utenza Globale, e non mancano i teorici del complotto che parlano di alieni grigi o squamati, in varie tinte e dimensioni, dietro la "inspiegabile" montagna di cemento cristallizzato. Certo, l'aspetto "simbolico" della Piramide sulle banconote, notoriamente legato alla tradizione Massonica, è relativo all'origine della massoneria, di cui il genocidio degli indigeni e la fondazione di un allevamento intensivo per le vacche grasse di Sion sono state mosse di una strategia impareggiabile, che hanno resa possibile la "superpotenza" economica degli Ameri-cani sul mondo intero; ma volendo limitarci a ciò che è dato di sapere, ciò che vediamo, COSA rappresenta una piramide, se non LA piramide, e quindi la "realtà storica" per come è data a conoscersi al Gentile Publico Pagante del XXI Secolo? 

La piramide simboleggia sé stessa, ma nessuno ne comprende il misterioso significato, NON sapendo cosa sia de facto una piramide a partire dalla materia prima della sua costruzione; non per nulla la mitologia massonica fa risalire l'origine della confraternita ad un misterioso concilio di "tagliatori di pietra" sul cui vessillo non compaiono il martello e lo scalpello, ma la squadra e il compasso; non c'è proprio nulla di segreto, o di 'occulto', niente è nascosto agli occhi di nessuno, e anzi tutto viene aperta-mente di-mostrato, e spesso ostentato, ma il poter vedere qualcosa senza saperne ri-conoscere il senso, il valore simbolico originario, il significato reale, è come non vedere affatto, e questo vale per tutto ciò che conosciamo. Come per tutti.

Tornando al soggetto centrale del video, Hanumān, esso è un "vanara (spirito dall'aspetto di scimmia) che aiutò il Signore Rama (avatar di Viṣṇu) a liberare la sua consorte, Sītā, dal re  rakshasa  Ravana." (Wikipedia); qui lo vediamo ritratto mentre trasporta la montagna piena di erbe medicinali, da che uno dei suoi poteri era quello di espandersi a volontà (l'altro era quello del volo, il che rendeva minacciosa la sua golosità per il frutto solare):


"Statuetta di Hanuman in terracotta."

Leggiamo ancora su Wiki:
"Hanuman è la personificazione di saggezza, brahmacharyabhakti (devozione/fede), giustizia, onestà e forza; questo si manifesta nel suo incrollabile impegno per la giustizia, impeccabile esecuzione degli incarichi che gli sono affidati, e infallibile talento nel servire il suo padrone prescelto. Il suo indispensabile ruolo nel riunire Rama con Sītā è accostato da alcuni a quello di un maestro che aiuta l'anima individuale e scoprire il divino; sebbene per i non induisti potrebbe sembrare strano venerare una scimmia, ciò si spiega nella venerazione per gli attributi inumani che rappresenta."
Appunto; che combinazione!
Questo "A new man" che si potrebbe anche scambiare per "inhuman", o inumano, parte di quel mito protostorico ed esoterico che abbiamo visto essere considerato superiore ad ogni altro nella piramide religiosa secondo il Grande Disegno Massonico - quello Induista - divenne protagonista della storia sacra dell'India casual-mente, nello stesso scenario in cui migliaia di (presunti) anni dopo si sarebbe "rivelata" l'origine della specie a cui apparteneva la famiglia di Charles Darwin, discesa dalla scimmia?

Notiamo intanto che il Vanara "Hanuman nacque nel Treta Yuga" (Id.) secondo Wiki, ma dalla stessa fonte apprendiamo che
"Nella religione induista, il Tretā Yuga (devanagari: त्रेता युग) è la seconda delle quattro ere di evoluzione della vita (yuga) e precisamente il periodo durante il quale l'essere umano riesce a comprendere il magnetismo divino il quale è all'origine delle varie forze elettriche. Il magnetismo è in stretta correlazione con l'esistenza di tutto il creato.Il Tretā Yuga ha una durata di 3.600 anni. La sua alba e il suo tramonto (ovvero i suoi sandhi) hanno entrambi la stessa durata di 300 anni (cioè: 300+3.000+300=3.600 anni). I sandhi sono i periodi di transizione tra i rispettivi Yuga."
(https://it.wikipedia.org/wiki/Treta_Yuga)
Ne è passato, di "tempo"... Ma a quanto pare ne dovrà passare altrettanto, prima di un nuovo "risveglio" dell'essere umano.

Un indizio importante citato da Crrow nel video proviene niente meno che dalla manualistica online di Oxford:

"I Gesuiti e l' India  

Leonard Fernando SJ

"Contenuti e parole chiave

I Gesuiti hanno avuta una presenza continua in India dal XVI Secolo. Con l'aiuto della gente locale, essi non solo hanno diffusa la fede Cristiana ma hanno anche fatto molto per la crescita della nazione Indiana, specialmente attraverso l'educazione, l'avanzamento scientifico, e il miglioramento delle vite della gente meno privilegiata. Essi hanno tentata l'acculturazione della fede Cristiana nell'India multiculturale; imparate, discusse, e rispettate le altre religioni; e hanno padroneggiato [mastered, ndt] e contribuito alla crescita dei linguaggi Indiani. Oggi oltre 4.000 Gesuiti -perlopiù Indiani- operano in diciotto Province/Regioni Indiane. Vi sono tre fasi principali nella storia dei Gesuiti in India -l'inizio, la soppressione, e la restaurazione. Nell'insieme, dedicati al crisma di Loyola, i membri della Società di Gesù hanno mantenuto il loro intrepido zelo missionario muovendosi fino a frontiere -impegnative, sconosciute, e inesplorate."


Chiediamoci un attimo -considerata la fonte "autorevole" del testo, e quindi la impossibilità di un "qui pro quo", o di un banale refuso: COME hanno contribuito i Gesuiti alla crescita dei LINGUAGGI Indiani (prendendo per buono il significato di questi come "complesso definito di suoni, gesti e movimenti attraverso il quale si attiva un processo di comunicazione. - https://it.wikipedia.org/wiki/Linguaggio"? Non si tratta di insegnamento, educazione, divulgazione, o di alfabetizzazione, o di niente altro che "crescita dei linguaggi Indiani", così come lo leggiamo sul sito originale: 
"the growth of Indian languages"; 
né più, né meno.

"Contributo dei Gesuiti alla Costruzione Nazionale in India

I Gesuiti erano e sono coinvolti in molteplici attività nei loro tentativi di edificare una nazione [nation building, ndt] in India attraverso la continuità con le tradizioni del passato e con nuove iniziative. Il coinvolgimento dei Gesuiti nei movimenti di liberazione; l'accrescimento del potere degli individui marginalizzati e delle trasformazioni sociali attraverso i ministeri socio-pastorali; il loro contributo specifico all'educazione, ai linguaggi e alle scienze sociali e fisiche,  alle arti e ai mass media; la loro dedizione al “triplo dialogo” di vita, culture, e religioni; il loro ruolo nel guidare e nell'animare il clero e le comunità religiose e nella promozione della leadership della gioventù e del laicato, e la loro prontezza nello spingersi audacemente alle frontiere sono alcuni dei modo in cui essi hanno contribuito alla costruzione nazionale in India.(Id.)
Per quanto mi riguarda, il concetto stesso di "costruzione nazionale" ha un solo significato possibile, riferito cioè alla edificazione dell'Impero del Falso che oggi è comune-mente nota come "globalizzazione";

S.Francesco Xavier (1506–1552)

La relazione tra i Gesuiti e l'India ha inizio nel XVI Secolo con l'arrivo di S. Franceso Xavier sulle coste Indiane, e continua nel ventunesimo secolo. Anche la soppressione dalla Società di Gesù in tutto il mondo per volere di Papa Clemente XIV il 21 Luglio 1773 non obliterò la presenza dei Gesuiti in India, come "ex Gesuiti"e uno tra loro, Frate Francessco D’Andreas di Napoli, Italia—fu riammesso nella Società di Gesù restaurata (1814) e morì il 31 Dicembre 1818. Dal 1834 in avanti i Gesuiti iniziarono ancora una volta a provenire da ogni parte del mondo per operare in India, restaurando le vecchie e inaugurando nuove aree e attività [SIC: new areas and activities] Assieme con i loro collaboratori, i Gesuiti hanno contribuito e contribuiscono ancora alla costruzione nazionale in India." [SIC! Id. -- Trad.mia]

Più oltre il video ci indirizza verso un altro più recente personaggio-chiave come esempio storico significativo del coinvolgimento Gesuita nella cosiddetta "costruzione nazionale" Indiana, quello di Camille Bulcke;
Camille Bulcke (1 Settembre 1909 – 17 Agosto 1982) fu un missionario Gesuita Belga in India, preminente nel linguaggio Hindi, divenne noto come "il più celebre studioso di Hindi Cristiano".[1]

"Camille Bulcke e il Ramcharitmanas

Per  svolgere diligentemente i doveri onerosi del monaco missionario, Bulcke rimase per lungo tempo a Darjeeling per svolgere uno studio approfondito delle scritture, essendo profondamente interessato nella Filosofia, ma per acquisire una conoscenza sistematica delle Filosofia e della Letteratura Indiana, egli studiò per il suo grado di Master of Arts in Hindi alla Università di Allahabad.[4] Fu durante questo periodo di preparazione per il suo M.A. ad Allahabad che ebbe occasione di leggere e studiare il Ramcharitmanas di Tulsidas.[4] Il Ramcharitmanas era un libro di grande influenza devozionale per gli Induisti nel XIX e all'inizio del XX Sec., ed era letto spesso dagli Europei che imparavano lo Hindi. 
Tanto più Bulcke studiava il Ramcharitmanas, tanto più profondo diveniva il suo attaccamento ad esso.[4] Il suo sublime senso di giusta bontà,  i suoi elevati valori e gli ideali dei suoi personaggi e la sua eccellenza poetica lo affascinarono a tal punto che per lui divenne quasi un oggetto di adorazione.[4] Egli trovava una sconcertante somiglianza tra gli aspetti etici della retta condotta e dei valori della vita ritratti dall'autore del Ramcharitmanas e quelli proposti da Gesù Cristo nei suoi discorsi.[4] Pertanto, prese un tema rilevante, ovvero Ramkatha: Utpatti Aur Vikas (Il Racconto di Rama: Origini e Sviluppi) e ottenne il suo Dottorato in Filosofia alla Università di Allahabad su questo soggetto.[4] La sua tesi fu acclamata dagli studiosi di tutta l'India e il suo nome divenne noto ai letterati anche fuori  dal mondo Hindi.[4]"
(Id., Trad. mia)

Il sospetto di Crrow e Jason che il coinvolgimento dei Gesuiti vada oltre la mera opera divulgativa, educativa o apostolica, nella loro "costruzione nazionale" è ulteriormente aggravato dalla conclusione del lemma Wikipedico dedicato a Bulcke:

"Il suo coinvolgimento nella sua opera ricerca e traduzione lo portò a radunare il materiale per un Dizionario Inglese-Hindi (40.000 vocaboli) che è ancora il più usato nell'India Settentrionale. Fino alla fine della sua vita egli continuò ad aggiornarlo. Egli preparò una vita di Cristo basata sui quattro vangeliMuktidata (Il Redentore) e tradusse anche la Bibbia in Hindi, così come libri liturgici e devozionali." (Ibid.)

Mi pare che queste informazioni pubbliche, enciclopediche, ci rendano un'idea di quelli che possono essere i retroscena della "costruzione" di uno scenario culturale esotico da parte della Compagnia di Gesù, per quanto sia altamente improbabile conoscere i dettagli di una simile opera di infiltramento trasversale, e quindi dobbiamo basarci sulle poche, Grandi Linee Storiche a nostra disposizione.

Per la cronaca,
"Il Ramcharitmanas (Devanāgarīश्रीरामचरितमानसIAST: ŚrīRāmacaritamānasa), è un poema epico in Awadhi, composto dal poeta Indiano bhakti del XVI Secolo Goswami Tulsidas (c.1532–1623).  Ramcharitmanas significa letteralmente "Lago delle gesta di Rama".[1] Il Ramcharitmanas è considerato come una delle più grandi opere della letteratura Hindi, della letteratura Indiana così come della letteratura mondiale. L'opera è stata variamente acclamata come la "summa vivente della cultura Indiana", "l'albero più alto nel magico giardino della poetica Indiana medievale", "il più grande libro di tutta la letteratura devozionale" e "la guida migliore e più affidabile alla fede vivente del popolo Indiano.[2]"
(https://en.wikipedia.org/wiki/Ramcharitmanas - Trad. mia)

Il Dubbio di Crrow si estende nel mondo della biologia, e della zoologia, interessando il Fattore Rh, e quindi la Macaca Mulatta, o Macaco Reso (Rhesus), di cui ritroviamo l'oggetto di interesse e la fonte del dubbio del ricercatore USA riportato su Wikipedia Italia:

"In India numerose colonie di macachi si concentrano intorno ai templi religiosi, ove divengono oggetto di devozione da parte dei fedeli, che offrono loro panebananearachidisemi, altri frutti e vegetali ma anche dolci e gelati[5][6]."

Se Bulcke trovava "sconcertante" la somiglianza tra il Ramcharitmanas e gli insegnamenti Cristiani, ora io trovo quantomeno sospetta la assonanza tra il Rhesus e Jesus; perché malgrado tutto questo è un mondo di parole.

Della Macaca Mulatta leggiamo su Wiki Italia:

"Ruolo nella ricerca scientifica

Il Macaco Rhesus è stato intensivamente utilizzato nella ricerca medica e biologica.

(in merito a quest'ultimo punto ricordiamo che "Da un punto di vista genetico l'uomo e il moscerino della frutta sono abbastanza simili. Circa il 60% delle malattie genetiche conosciute si possono verificare nel patrimonio genetico del moscerino, e circa il 50% delle proteine della Drosophila hanno un analogo nei mammiferi." - Wikipedia - Grassetto aggiunto)

L'informazione forse più interessante in merito al fantomatico Fattore Rh, riferito "alla presenza di un antigene, in questo caso di una proteina, sulla superficie dei globuli rossi o eritrociti" è il motivo della sua presenza nell'organismo umano che non viene menzionato nel lemma wikipedico Italiano, dove  infatti NON esiste la voce da me tradotta qui di seguito dalla ver. Ing.:

"Funzione

Sulla base della omologia strutturale è stato proposto che il prodotto del gene RHD, la proteina RHD, sia una proteina transportatore di membrana di specificità incerta (COo NH3) e dal ruolo fisiologico ignoto.[23][24] La struttura tridimensionale della proteina relativa RHCG e l'analisi biochimica del complesso proteico RhD indicano che la proteina RhD è una delle tre subunità di un trasportatore ammoniacale.[25][26] Tre recenti studi [27][28][29] hanno riscontrato un effetto protettivo del fenotipo RhD-positivo, specialmente la eterozigosità dello RhD , contro gli effetti negativi della toxoplasmosi latente sulle funzioni psicomotorie dei soggetti infetti."
(https://en.wikipedia.org/wiki/Toxoplasmosis)

Wikipedia - Pubblico dominio

Il ciclo vitale del Toxoplasma.

Dunque un antigene riscontrato nel sangue di una scimmia protegge un 85% dell'umanità (Rh+) da un parassita del gatto il quale
"ha la capacità di modificare il comportamento dell'ospite: i ratti infetti e i topi hanno meno paura dei gatti e sono attratti dall'odore di urina dei gatti anziché esserne spaventati, portandoli ad una propagazione del ciclo di infezione.[1]Date le strette somiglianze biologiche tra topi e umani, è stato suggerito che il comportamento umano potrebbe esserne colpito in alcuni casi e alcuni collegamenti epidemiologici potrebbero essere stati trovati tra infezioni da toxoplasmosi latenti e incidenti stradali, reazioni più lente, aumento di comportamenti a rischio e schizofrenia.[2]" (https://it.wikipedia.org/wiki/Toxoplasma_gondii)

E quindi, un 15% dell'umanità (a cui probabilmente appartengo) NON è immune al Toxoplasma gondii, e vive in uno stato di dipendenza psicotropica da felino di cui non ha alcuna coscienza; queste sono strategie demoniache di quelle entità zoomorfe un tempo venerate alla stregua di divinità, la cui comprensione è definitiva-mente scongiurata dallo standard materialistico dell'informazione scientifica moderna. Eppure, l'emblema imperiale dell'Aquila rappresenta ancora il potere, trasposto da Roma a Washington, D.C., mentre lo spirito santo non-DiVino è raffigurato dalla Colomba... e sul significato di tali simbologie non possiamo far altro che dubitare.
Dal momento che secondo la scienza l'uomo è tanto simile al moscerino quanto al ratto, qualunque delirio fantastico e ogni nostra possibile confabulazione sulla base di queste nozioni non sarà mai all'altezza di ciò che partecipa del mainstream scientifico attuale.

Infine, il personaggio dello sterminato pantheon Induista citato nel video vale la pena di una ricerca più approfondita; su Wikipedia English leggiamo:

"Ayyappan è il dio Hindu della crescita, particolarmente popolare nel Kerala.[1][2][3] Egli è una deità sintetica, figlio di Shiva e Mohini – lo avatar femminile di Vishnu.[3][4] Ayyappan viene altresì chiamato AyyappaSartavuHariharaputraManikantaShasta o Dharma Shasta.[2][3]"

[...]

Nocciolo della storia

C'era una volta il regno di Pantalam dove ebbe Ayyappan fu originato.[27] La famiglia reale era priva di eredi. Un giorno il re di Pantalam trovò un infante in una foresta.[2][3][4] Il re portò il bimbo da un asceta nella foresta per interrogarlo sul piccolo.[27] L'asceta consigliò al re di portarlo a casa, di crescerlo come  suo proprio figlio, e che in 12 anni avrebbe scoperto chi era il bambino.[27] La famiglia reale così fece, chiamando il bimbo Manikantha.[27]
Ayyappan, also called Hariharaputra, is believed to be born from the union of Shiva and Mohini.[28]
All'età di 12 anni, il re volle incoronare formalmente Manikantha come principe erede (yuvraja). Tuttavia, la regina sotto l'influenza di un cattivo ministro obbiettò. Il ministro aveva convinta la regina che solo il suo figlio biologico più giovane avrebbe dovuto essere il prossimo re. Il figlio più giovane era inabile e non aveva la capacità di svolgere le mansioni regali, qualcosa che il cattivo ministro sobillatore pensava l'avrebbe reso il governante de facto .[27] Il ministro persuase la regina a fingere una malattia, a chiedere del "latte di tigre" per curare la sua malattia e pretendere che Manikantha fosse inviato a prendere il latte nella foresta. Manikantha si offrì volontariamente, andò nella foresta e torno a cavallo di una tigre.[27] Il re, compresa la abilità speciale di Manikantha, riconobbe che il figlio adottivo era un essere divino, e si risolse di fare un tempio per lui. Per la sua locazione, Manikantha lanciò una freccia che atterrò a trenta chilometri di distanza. Il giovane allora si trasformò in Ayyappan. Il luogo in cui la freccia era caduta è oggi un tempio di Ayyappa, sito principale di pellegrinaggi che è particolarmente popolare per le visite a Makara Sankranti (attorno al 14 Gennaio).[29]
Il nocciolo suddetto della storia è condiviso ovunque Ayyappan sia venerato in India.[30] Talvolta la storia è leggermente diversa o estesa, come il figlio della regina non è disabile, Ayyappan porta il latte di tigre per la regina cavalcando una tigre, ma dopo aver fatto ciò Ayyappan rinuncia al regno, diviene uno yogi ascetico e ritorna per vivere come un grande guerriero nella montagna boscosa.[31]

(https://en.wikipedia.org/wiki/Ayyappan - Trad. mia)

Tali nozioni sono confermate ("carattere sintetico") a pag. 58 dalla Encyclopedia of Hinduism di Constance Jones e James D. Ryan su Google Books, senza alcun ulteriore chiarimento sulla qualità sintetica del personaggio, che si trova riportata altrove nella medesima forma, anche se raramente nella mia carriera di ricercatore e netsurfer ho mai constatata una simile carenza di informazioni in merito ad un singolo soggetto come in questo caso.
E' possibile dunque che dietro questo personaggio-chiave si nasconda una realtà "incomoda" alla quale è inibito l'accesso, così come possiamo sospettare che anche dietro questa ennesima opera d'artificio mito-logico ci sia lo zampino di quei "costruttori di nazioni" occulti di cui abbiamo letto prima. Evidente-mente, la storia di Ayyappan per come ci viene resa da Wikipedia non rivela alcunché sulla caratteristica precipua di questa deità o sulla sua presunta natura artificiale, ma si limita alla rappresentazione di un prodigio fiabesco che non fa eccezione nella logosfera mitologica Indiana e mondiale. Di fatto, è soltanto l'ambiguo aggettivo "sintetico" (synthetic) a distinguere questo soggetto da ogni altro, e nel contesto di un sistema che funziona a corrente elettrica il valore di tale distinzione mi risulta piuttosto vago, ma è probabilmente riferito alle caratteristiche di una entità in grado di sintetizzare una manifestazione fisica indiviDuale come un "bambino" a suo piacimento. Notiamo in ogni caso che il luogo del suo ritrovamento, così come la sua mèta finale in alcune versioni, è la foresta, il che potrebbe indicare la stessa origine meta-fisica dell'intero scenario terreno che viene comune-mente percepito e quindi definito "naturale".


Merita una breve nota il mio pensiero di ieri sull'ABC insegnato ai bambini, dove per una sorta di tradizione di origine ignota i simboli grafici sono associati a cose o animali la cui iniziale definisce una data lettera dell'alfabeto; casual-mente, questa intuizione riguardava proprio la scimmia, e anzi il primate in particolare, dal momento che la nostra "Ape" (l'esapode) utilizzata spesso per indicare la lettera A viene ugualmente utilizzata dagli insegnanti anglofoni, per i quali lo stesso identico termine "ape" (pronunciato /eɪp/) indica le grandi scimmie prive di coda, o primati (primates), tra i quali viene elencato -ahinoi- "l'uomo moderno" (Whiskypedia), per l'esattezza nella "superfamiglia degli ominidi" =(=(=(

Immagine: Hippo Blue

L'ABC Inglese: Aa come "Ape" - primate

Immagine: PianetaBambini.it

ABC Italiano: la nostra buona "Ape"

...

per gli Anglofoni diventa la lettera "B", che si 
pronuncia + o - come "Bee" -- /biː-- cioè "ape":

Immagine: 123RF

ETC., ETC., ETC.



Un altra nota infine si merita il significato di "parte" intesa come ruolo teatrale ("nella parte di...") e come luogo o direzione; "a parte", "da (qualche) parte", "da che parte andare", etc.; questa coincidenza ci rende la stessa idea della viTa come Via, come percorso e come cammino, che è dato dalla volontà della persona di raggiungere qualunque tappa posta, o prevista come tale, sul palcoscenico terreno, quale che sia il senso della sua marcia. In questo senso, la nostra "parte" personale è quella che facciamo, cioè il nostro karma e dunque, qualunque cosa noi si faccia, dovunque siamo diretti, infine avremo fatta la nostra parte.

Il tempo è stato scippato, drogato, ha sviluppati i suoi muscoli nella logosfera anglosassone; adesso è stato ulteriormente trattato in modo da essere del tutto "jacked", grazie al post di un Jack Daw...
Che tempi!


Trad.: "SEI UN SOMARO"

8 commenti:

  1. Eccoci di nuovo qui. "Tanta roba", come sempre, "tantissima roba interessante", vorrei essere prolifico come te, ma non riesco ad essere così preciso al primo colpo, solitamente rileggo (almeno) cinque volte ogni singola frase che scrivo, prima di inviarla. Infatti, tutte le volte che non lo faccio - magari perché vado di fretta - immancabilmente tralascio degli errori. Ma la forma di un pensiero scritto è per me come una combinazione chimica, dove ogni singolo "ingrediente", ogni singola parola, deve essere pesata e posizionata in un punto preciso che è il solo ed unico posto giusto per lei... o la "reazione" non avviene.
    Quando leggo invece - soprattutto articoli così ricchi di informazioni come sono sempre i tuoi - uso una concentrazione diversa e la mente mi si divide in due, con una parte leggo con attenzione e assimilo tutte le informazioni che l'articolo mi fornisce, dall'altra parte invece, parto per la tangente e comincio a fare decine di collegamenti trasversali che spesso mi portano anche molto lontano dai punti di partenza forniti dall'articolo.
    Tutto questo per dire che - non so perché - ad un certo punto di questo tuo articolo, mi è venuto in mente un video che ho visto ieri l'altro:

    https://www.youtube.com/watch?v=KBFtSbbCBKE

    Non direi spesso, ma di quando in quando leggo nei tuoi articoli riferimenti alla realtà storica di Hitler e dei fatti della Seconda Guerra Mondiale, ma non ho mai capito esattamente quale è la tua opinione a riguardo. Quindi la mia domanda è: cosa pensi esattamente dell'operato di Hitler? Forse posso farti intendere meglio la mia domanda, dandoti al contempo la MIA risposta alla stessa. Che poi è molto semplice; credo che nella sostanza avesse ragione su tutto, ma che nella sua inconsapevolezza di un ego gigantesco da nutrire, abbia completamente sbagliato strategia (e a giudicare dal mondo d'oggi e da quello che ha ottenuto - cioè niente, se non una sonora sconfitta - la cosa è piuttosto evidente). Spesso infatti mi chiedo, se invece di investire tanto denaro e tanto sforzo nella risposta bellica avesse fatto quello che fanno esattamente oggi i sionisti, cioè tanta propaganda, propaganda e ancora propaganda, forse la storia avrebbe preso una direzione diversa. Con tutti quei soldi spesi in armamenti - mi chiedo - quante testate giornalistiche si potevano comprare in tutto il mondo? Non c'era internet ma c'erano i cinegiornali, quanti spazi si potevano comprare per spiegare la verità o comunque la situazione della Germania di quegli anni? Insomma, credo che la risposta armata sia stato un errore imperdonabile. In effetti è stato un favore ai "nemici"... quante volte leggiamo di deliberate provocazioni proprio messe in atto per avere una reazione da demonizzare? E infatti le cose sono andate esattamente così.
    Se hai ragione ma rispondi con la forza e la violenza, rischi di passare dalla parte del torto... io ho scoperto che forse Hitler non era quel mostro psicopatico che mi hanno "insegnato" a scola, ma al momento attuale - e per quanto mi è dato di sapere - ritengo che abbia sbagliato totalmente la sua strategia e io al posto suo avrei agito in modo completamente diverso. Tu cosa ne pensi? Sempre che la questione sia di qualche interesse per te, è ovvio ;))
    Alla prossima occasione. Ti abbraccio.
    Dario
    Ps: Non ho tempo per rileggere, spero di non aver fatto troppi errori =)

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  2. Pps: Proprio in questi giorni ho iniziato a leggere "Segreto Novecento" di Gian Paolo Pucciarelli... sembra molto interessante - tanto più che il povero Pucciarelli sta passando una gran mole di guai a causa di questo libro - magari, alla fine ti farò una recensione ;))

    https://forum.termometropolitico.it/639665-segreto-novecento-il-libro-di-gian-paolo-pucciarelli.html

    Arrivederci =)

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  3. Ok, basta coi PS... il problema è che le cose mi vengono in mente a rate. Tornando al discorso della strategia di Adolf Hitler, io intendevo dire che secondo me sarebbe stata molto più efficace una strategia di tipo Gandhiana e forse oggi ci troveremmo in una situazione completamente diversa e il giochetto del "ricatto morale" sull'olocausto almeno ce lo staremmo risparmiando!!
    Questa volta credo di aver terminato... ma non si sa mai ;)
    au revoir!

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    1. Non so se hai già letta la mia risposta qui sotto.. in ogni caso, non mi faccio carico delle scelte politiche di Herr Hitler, non sono nemmeno in grado di farmi una idea del periodo storico che si possa dire completa, ma nemmeno coerente, perché sarebbero pezzi e bocconi messi insieme alla rinfusa, un mostro di Frankenstein non molto diverso dalla Storia ufficiale, malgrado le divergenze di base; io ho questa impressione da principio, che colui il quale scelse il simbolo del BenEssere come emblema del proprio partito NON potesse essere una persona malvagia, come invece hanno dimostrato di essere -prima e dopo la sua apparizione sulla scena- i suoi temibili avversari, che oggi la fanno da padroni. E sul loro simbolo, come su quello del Reich, mi pare di avere già scritto abbastanza; ricorda la frase di Kung Fu Tze in merito ai simboli che governano questo mondo, una volta che ne ri-conosci il significato, direi che non occorre sapere altro; i simboli NON mentono perché NON sono parole, in questo mondo-di-parole, il loro significato, o valore simbolico, non può essere malinteso o messo in discussione, sono quello che sono, e quindi la verità, la cosa Vera rispetto a quella Falsa, è immortalata in questi segni.

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    2. Ti dirai: "usi il simbolo del Bene e poi fai il 'male'?" Ma sono due concetti affatto relativi l'uno all'altro; in quanto vegAnimalista (altro neologismo!) e turista incauto so per certo che per disfarsi delle zecche occorre un'azione di forza, e la loro morte non è soltanto necessaria, ma anche in qualche grado soddisfacente per il parassitato.

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  4. Caro Dario, il mio interesse per Herr Hitler riguarda ben poco la sfera logica, nel senso che non mai letto Mein Kampf né mi sono interessato al personaggio così come alla Storia (con la "S" =) della sua epoca, e non di meno egli è apparso in più di una visione onirica, nella mia lunga carriera di sognatore e scrittore di sogni, il che, assieme con altre rare 'suggestioni' dello stesso tipo, mi ha portato a pensare che io abbia militato tra le sue file in qualche possibile vita passata, probabilmente con un alto (anzi, altissimo) grado in comando; purtroppo tali visioni non mi hanno mai permesso di andare oltre per capirci qualcosa, sono sempre stati 'spezzoni' che oggi nell'insieme appaiono come le scene di un film (compresa quella con dei dischi volanti!!) che non ricordo di avere mai visto per intero , ma che immagino debba aver qualcosa a che fare con la mia persona vivente Qui e Ora. Ricordo ad es. di essermi definito "in ottimi rapporti" con lui, e che la sua figura mi è sempre apparsa amichevole, per quanto all'epoca io non avessi il benché minimo sospetto su quella realtà che oggi sta affiorando a fatica grazie a internet, che è più o meno l'opposto delle 'verità' stampate sui libri scritti dai vincitori. In un certo senso, quindi, ho sempre saputo che il "mostro" che viene dipinto puntualmente oggi quando si tratta del führer non è che l'ennesima creazione della solita gente, proprio quella che gli dichiarò guerra per poi vincerla, come previsto da principio, e conquistare il mondo Occidentale, com'è accaduto. Le guerre sono sempre state finanziate dalla stessa gente che propone questa, del 'Risiko', come unica alternativa al 'Monopoly', quindi non sapremo mai come siano andate veramente le cose, o fino a che punto il personaggio del Leader Supremo sia stato creato, o abbia creato sé stesso, né tanto meno i retroscena del grande show bellico, di cui si può scrivere all'infinito senza mettere assieme due idee esatte e indubitabili in fila, da che il "passato" Qui e Ora non esiste, se non in forma vegetale. Io mi accontento di quello =) Come sai, tendo a "credere" più ai miei 'sogni' che non alla 'realtà' esperita in uno stato di 'veglia', quindi dal mio punto di vista questo è il parere più sincero che io potrei mai darti in proposito. -- Lascio a te ogni eventuale conclusione in merito alla questione filosofica ed etica, la risposta è nella tua domanda...
    Nessun errore da parte tua, se non che gli errori non sono (stati) FATTI ;-) grazie per il commento, a dopo

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    1. Molto, molto interessante... scusa la domanda, ma hai mai pensato di ricorrere alla ipnosi regressiva per investigare questa tua esperienza "passata" a fianco del famoso statista? Giuro che se un giorno decidessi di tentare un'indagine di questo tipo e ci scrivessi un libro, io vorrei prenotare assolutamente la prima copia!!
      Buona serata =)

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    2. Ebbene sì, ci ho pensato. Ma tutto sommato non credo di avere la stessa fiducia dell' "abducted" convinto di essere stato rapito dagli stessi 'alieni' che rapiscono tutti gli ipnotizzati, e anzi credo che simili esperimenti non provino altro che la capacità dell'uomo di ingannare sé stesso prima di chiunque altro; alla fine, quale sarebbe la prova di una reale esperienza vissuta, per il soggetto, oltre le proprie parole espresse in uno stato di coscienza alterata, dal momento che normal-mente non ha memoria dell'esperienza stessa? Sarebbe né più né meno come leggere il racconto di chiunque altro, che inevitabil-mente conterrebbe gli stessi, noti elementi di simili racconti letti o ascoltati o visti in varie occasioni, grazie ai mass-media, con l'occasionale particolare che lo distingue dagli altri, e può lasciare un relativo dubbio comunque insolvibile. Sapendo ciò di cui è capace la mente, dalle sole memorie delle "visioni oniriche" --ovvero la creazione di mondi-- è necessario credere che certe cose siano di fatto avvenute in un possibile 'tempo passato', e che non siano invece manifestate nel momento in cui prendono la forma delle parole che costituiscono la realtà (o "matrice") di questo mondo. Io dubito fortemente che quelle particolari visioni abbiano presa forma nella mia mente di sognatore per un mero capriccio, dal momento che cosciente-mente non avevo mai nutrito un interesse particolare nei confronti delle ideologie naziste, o del contesto storico (interesse sviluppato nel tempo anche a seguito di queste visioni) e dunque sembra trattarsi di una 'memoria atavica' che dal canto mio non richiede altre conferme, o ulteriori dubbi creati da qualche 'esperto'. Per inciso, ho notizia di una bis-nonna teutonica nell'albero genealogico che potrebbe supportare -semmai- l'ipotesi di una memoria trascendentale. Quindi, infine, dovrai accontentarti di queste informazioni sul mio caso; per quanto vaghe, e poco romanzesche, sono gratis =) A dopo...

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