"Scattata poco fa. Sappiamo davvero poco sulla Luna"
perché la teoria dell'impatto meteorico non sta in piedi nemmeno se credendo che quella sia una palla di roccia sospesa in uno spazio vuoto; e quindi i famosi "crateri" sono qualcos'altro. Tutt'altro, direi.
Trad.: "La torre di Babele apre una breccia
attraverso la CUPOLA"
(nella firma di Disney il "numero della bestia", 666)
A volte anche su internet si vede qualcosa di bello; è il caso di questo video, che ci mostra la fine dell'arcobaleno:
Nessuno dei seguenti può competere, ma valgono la pena di essere visti:
Non servono altre parole per il Gentile Lettore, spero. Nel caso, può procurarsi una copia del Talmud Babilonese online, per conoscere il proprio ruolo di sub-umano secondo la visione giudaica del mondo; che per nostra sfortuna è quella che conta oggi.
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Se pensate al termine "ipocrita" (dal Gr. "attore"), una buona definizione moderna potrebbe essere: "chi compra un'automobile con il filtro anti-particolato, ma poi porta a spasso il bambino su una strada trafficata";
e non è soltanto un crimine paradossale, e un atto di follia, ma è anche la mera realtà quotidiana di tanti cittadini che solo per uscire di casa e raggiungere una qualunque area in cui sia respirabile dell'aria devono attraversare interi quartieri che sono invece camere a gas; fortunatamente senza soffitto, ma è l'unica cosa che ci salvi dalla morte immediata, e questo tendiamo a trascurarlo.
Sicuramente è una buona idea mettere dei filti anti-particolato alle automobili, perché l'aria delle strade non è qualcosa di sopportabile, come tutti vorremmo che fosse, ma l'idea di continuare a guidare dei mostri da una tonnellata di acciaio che consumano spropositi di carburante eco-insostenibile per portare in giro un singolo cretino patentato di 70-80 kg. (nel migliore dei casi) è sempre una delle peggiori idee mai realizzate nella storia dell'uomo, e anche capire la completa assurdità di questo sistema, così come l'evidenza delle motivazioni pratiche per sostenerlo, nella "realtà delle cose", non dovrebbe essere poi un'impresa fuori dalla portata dell'utente automobilistico medio. Presumo. E così come le auto elettriche non sono una risposta valida fintanto che le centrali funzionano a carbone, mentre sono l'unica alternativa "accessibile", tra virgolette, sul mercato, le vere alternative alla mostruosità meccanica sono sempre escluse a priori.
Di tutta la tecnologia che si potrebbe mai sviluppare nel settore dei trasporti, questa è sicuramente la peggiore in assoluto (cosa confermata da un grande conoscitore e appassionato del settore automobilistico, che ovviamente non sono io=) ed è imposta unicamente dall'industria petrolifera e dalla conseguente, altrettanto immensa industria automobilistica, annessi e connessi, una lobby senza pari nei governi del mondo intero.
Qualcuno dice che le "scie chimiche" ci stanno uccidendo, o perlomeno ci stanno facendo ammalare, e questo potrebbe essere vero, verissimo, oppure no; sicuramente invece respirare il monossido e l'anidride carbonica delle strade-tralasciando il famoso e altrettanto letale particolato- non è una buona idea per nessuna forma di vita animale, e nemmeno per noi, perché questa roba uccide senza dubbio anche l'uomo, senza bisogno di complottismi, e dei tanti dubbi senza risposta riguardo le scie che vediamo in cielo.
Qualcuno dice che la gente è talmente addormentata da non vedere nemmeno le 'scie chimiche' in cielo, ma quanti vedono quelle in terra? (In questo caso non parlo delle segnalazioni, o dei passaggi pedonali). E' solo l'occasionale, disgraziato blogger che si considera un fiero pedone -oltre che pedina- ed è costretto a respirarsi i vostri gas di scarico, che può testimoniare la completa insania di questa forma di locomozione? Le automobili non esistono per trasportare velocemente e autonomamente i cittadini alle destinazioni da loro scelte, ma per portare gli emiri arabi ai primi posti della top ten degli imprenditori e degli sfruttatori del sistema biologico terrestre, ed è energia sottratta a tutti noi terricoli, ancor prima di considerare l'intossicazione cronica e patologica da gas prodotti dalla combustione di idrocarburi, e metalli pesanti in sospensione. Me ne rendo conto, il problema si pone soltanto nella prospettiva del pedone, perché esistono i filtri anti-particolato, e gli arbre magiques.
Pero, ragazzi...
L'odore della benzina intanto è sempre ai primi posti nella top ten degli odori più grati al naso umano; e anche questo è un segno da non trascurare... Quanto siamo drogati di tutto?
Se l'intera industria petrol-automobilistica fosse sorretta interamente su questa preferenza dell'utenza olfattiva per i distillati dei liquami minerali provenienti dal sottosuolo, la cosa non mi stupirebbe poi molto. Del resto, perché si continuano a vendere profumi a base alcolica (ricordate, alcoli-alcani, molecole molto simili) per miliardi di fatturato all'anno in tutto il mondo? Qualunque 'essenza' o 'aroma' vengano aggiunti alla ricetta, la base chimica tradizionale è sempre quella...
Perché l'alcol è la madre di tutte le droghe?
Sono interrogativi da considerare, per una visione d'insieme soddisfacente.
Nella top ten degli odori di toptens.com, questo è il numero 1 -- Seguono i commenti dei votanti, da me tradotti:
1Benzina Fresca
"Penso che il petrolio sia uno dei migliori odori al mondo. Sa di vita cittadina, di confort e di sicurezza. A volte i cantieri odorano di questo, e perciò mi fermo sempre ad annusare l'aria come un cane che cerca un osso. L'altro motivo è che sa di velenoso ma in realtà non lo è. Quindi c'è la possibilità di godere del pericolo."
[Non so se costui si riferisse al petrolio grezzo, in forma liquida e intatta, né a quali cantieri -"construction"- quindi la sua idea di 'pericolo' mi risulta ambigua, così come l'eventuale senso delle sue impressioni; se si riferisce invece ai gas di scarico dei macchinari del cantiere, evidentemente per lui è troppo tardi -- NdT]
"AMO l'odore della benzina fresca al mattino, ma tornando al punto è fantastico ogni volta che un'auto passa accanto e io prendo un bel respiro e lo tengo a lungo! Qualcuno può dire che uno degli odori peggiori odori al mondo, ma per me è il PARADISO!"
[Potrebbe esserlo, nell'arco di breve tempo, NdT]
"Odora di così buono. E' un odore che dà dipendenza e una volta che lo annusi non puoi più smettere. Può uccidere le tue cellule cerebrali, ma per me ne vale la pena."
"E' buono, ma non è meglio del cioccolato" ["chochlete"!! - NdT]
(https://www.thetoptens.com/best-smell-in-the-world/ - Trad. mia)
Quello delle cellule cerebrali, io temo, si può considerare un buon indizio, così come il riferimento seguente al cioccolato, che -oltre allo zucchero, che pure causa dipendenza- contiene teobromina. altro stimolante del sistema nervoso centrale di cui leggiamo su Wikipedia: "I sintomi di intossicazione da t. sono eccitazione, abbassamento del battito cardiaco, convulsioni e nei casi più gravi morte."
E che sarà mai. La gravità del caso, presumo, si riferisce alla personalità del morituro.
Consideriamo con attenzione il seguente fatto, ovvero quello che è il numero due , al secondo posto della classifica degli odori più amati nel Regno Unito:
2Aria Fresca
(Id.-Trad. mia)
Alla posizione n. 20, dopo cose come "falò", "detersivo" e "collo di ragazza", troviamo un altro evergreen degli odori amati: "auto nuova"... L'odore dell'artificio stesso.
Non occorre fantasticare troppo su questi fatti, sulla chimica delle cose: alcoli e alcani, sono entrambi combustibili, e facilmente infiammabili.
Viviamo in un mondo la cui industria è interamente basata sulla combustione di qualcosa, di qualunque cosa, e in part. di prodotti "infernali", provenienti dal sottosuolo, gli idrocarburi così detti (che sono di origine minerale, e non fossile come comunemente si crede), il carbone e i gas naturali; tra gli odori che non vengono rifilati al Gentile Pubblico Pagante come "profumo"(una miscela a base di alcool o sostanze oleose, con sostanze odorose -Wikipedia) il preferito è quello della benzina.
E anche questo, come l'Al Kohl di cui abbiamo letto prima, che deve il suo nome alla polvere cosmetica, è un altro trucco, e una malia che può fare leva sugli istinti di entrambi i sessi.
Questo, a mio vedere, supporta l'ipotesi che il petrolio sia il "sangue della terra", e la sua esposizione all'aria, e la sola inalazione dei suoi vapori, e finanche dei gas della sua combustione, producono nel terricolo un effetto sconcertante, una sorta di ebbrezza malsana, e non di meno ricercata da alcuni; come infatti leggiamo in questo passaggio dal Phantastika di L.Lewin (altro, tipico nome "giudeo-americano") riportato da psiconautica.in:
"Alcuni individui hanno la cattiva abitudine di inalare i vapori della benzina, che provocano uno stato di stupefazione piacevole. Che i vapori di benzina abbiano questa facoltà non può far meraviglia, poiché la benzina appartiene al gruppo del cloroformio e dell'etere, che ha in generale la facoltà di disturbare l'equilibrio chimico degli elementi cerebrali. Come io ho detto pel primo (1), tutte le sostanze volatili che hanno la facoltà di sciogliere le sostanze grasse del cervello producono dei disturbi funzionali (anche nei nervi di senso, ad es. nelle fibre assiali dell'ottico), che sono tanto più gravi quanto più spiccata è quella facoltà.
I casi di desiderio morboso della benzina sono rari; però essi insegnano che la brama di azioni cerebrali di specie diversa da quelle normali, quotidiane, purché siano in un qualsiasi modo piacevoli, sorge e perdura anche se il mezzo per ottenere quelle azioni è costituito da una sostanza quale la benzina, che in apparenza vi è così poco adatta.
Alcuni fanciulli e adulti, che a scopo voluttuario si erano abituati ad inalare i vapori di benzina, hanno fatto oggetto di osservazioni accurate. Una fanciulla da vari anni, ma in misura specialmente intensa negli ultimi tempi, aveva l'abitudine d'inzuppare di benzina un panno e d'inalarne cosi i vapori, ovvero di tenere il naso sulla bocca di una bottiglia di benzina (cosi raccontò la sua madre, ch'era una lavatrice di guanti): essa si abbandonava a questo vizio specialmente prima di coricarsi, tantoché non era possibile distoglierla da esso con punizioni o avvertimenti; e se la madre le impediva di valersi della benzina, ch'era in casa, ella andava a prenderne da un deposito ch'ella si era formato di nascosto in un giardino delle vicinanze e riapprovvigionava ogni volta che aveva a sua disposizione qualche soldo. Presentava disturbi visivi non lievi, per scotomi centrali, pel verde e pel rosso.
Ella fu tolta alla famiglia e messa in un convento. Nei primi giorni non lasciò nulla d'intentato per procurarsi della benzina anche là, ma, per quanto dicono le suore, ella non trovò più modo di abbandonarsi al suo vizio. Dopo tre mesi gli scotomi relativi non v'erano più, ma l'acuità visiva non era ancora ritornata completamente normale.
Sono noti varii casi dello stesso genere presso lavatrici di guanti.
Un uomo, che maneggiava la benzina nel suo mestiere ed aveva così preso il vizio in discorso, ha descritto le sensazioni che aveva dopo ogni inalazione. Raccontò che prima beveva molti alcoolici ma che da sei mesi non ne aveva più bevuta una goccia, e invece inalava i vapori di benzina che, poiché egli era bendaggista, erano a sua disposizione in abbondanza: tali inalazioni avevano sostituito per lui l'uso dell'alcool completamente. Esse gli procuravano un meraviglioso senso di tranquillità e sogni piacevoli, voluttuosi: raccontava che questo uso della benzina gli era stato insegnato da un collega della Germania sud-occidentale. Però col tempo gli effetti piacevoli della benzina erano andati diminuendo: comparvero delle allucinazioni, il paziente udiva una musica piacevole di organetti e insieme il canto stonato di voci a lui note, formiche rosse gli camminavano sul corpo, egli vedeva delle figure varie di animali e di uomini piccoli: una volta gli sembrò che la stanza fosse tutta piena di fili di seta, che brillavano or qua or là. E' a ritenersi che questi sintomi erano l'effetto dell'uso della benzina, non già dell'astinenza dall'alcool."
(1) L. Lewin, Die Nebenwirkungen der Arzneimittel, 1893, specialmente nel capitolo Inhalacions-Anasthetika."
(http://psiconautica.in/index.php/sostanze/38-varie/2576-lebbrezza-da-benzina)
Leggiamo pure sugli effetti dell'esposizione alla benzina su it.healthline.com:
"Prospettive
La benzina può avere effetti negativi sulla salute sia in forma liquida che gassosa. L'ingestione di benzina può danneggiare l'interno del corpo e provocare danni permanenti agli organi più importanti. Se viene ingerita una quantità elevata, può provocare decesso.
L'avvelenamento da monossido di carbonio è particolarmente preoccupante. Ciò vale in particolar modo per chi lavora nelle industrie e utilizza regolarmente macchinari alimentati a benzina. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC, Centers for Disease Control and Prevention), i piccoli motori a benzina sono particolarmente dannosi perché emettono più veleni (CDC, 2012). Il monossido di carbonio è invisibile e inodore, quindi se ne possono respirare grandi quantità senza accorgersene, causando danni cerebrali permanenti e persino decesso."
e ancora, al punto 5 dello stesso articolo leggiamo:
"A lungo termine
Benché la benzina rappresenti un pericolo immediato, le implicazioni sulla salute possono prolungarsi per molti anni. In caso di esposizione regolare ai fumi della benzina o del diesel (un altro carburante contenente idrocarburi, un sottoprodotto della benzina impiegato prevalentemente su treni, autobus e veicoli agricoli), i polmoni possono iniziare a deteriorarsi nel tempo. In effetti, uno studio condotto nel 2012 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato un maggiore rischio di cancro al polmone negli individui regolarmente esposti ai fumi del diesel (OMS, 2012).
Poiché i motori diesel stanno aumentando per motivi di efficienza energetica, le persone devono essere maggiormente consapevoli dei rischi. Attenersi alle seguenti misure di sicurezza:
Infine, per il lettore curioso, qui su Yahoo Answers c'è la risposta al quesito:
"Perchè quando piove a terra o nelle pozzanghere si fa l'arcobaleno?"
Dopo aver smesso l'uso dei saponi, che sono in effetti detersivi per umani e distruggono le naturali difese dell'epidermide, mi sono disabituato al loro odore, così come da quello dei profumi in generale, e da allora anche la sola vicinanza di chi fa uso di simili artifici è divenuta per me dukkha ("etimologicamente: "difficile da sopportare", da du = difficile e kha = sopportare[1]" - Wikipedia).
Se per la strada il miasma delle auto è sempre mortalmente spiacevole, sul marciapiede quello di certe signore non è da meno, e per questo non cammino mai sottovento con una donna davanti.
Senza parlare di certi signori...
Questo blogger insomma è davvero un tipo colla puzza sotto il naso, ma purtroppo per lui non è un semplice modo di dire, malgrado il suo snobismo innato; la gente non si accorge di quanto sia rivoltante il proprio odore artificiale, soltanto per la loro stessa abitudine, e se pure le abitudini possono cambiare è più probabile che si cambi la marca di saponi, profumi e "de-odoranti" puzzolenti, piuttosto che smettere l'uso di certi odiosi prodotti; del resto, parliamo di individui che si sono abituati per forza -e non certo per amore- al tanfo costante delle strade cittadine, e questo ha inevitabilmente deteriorato ogni loro senso compreso quello dell'olfatto.
Avevo intenzione di proseguire qui con l'analisi del video sull'alco(o)l di ieri, ma il moto spirituale del momento mi ha portato a questo diversivo, che riguarda comunque delle molecole simili a quelle degli alcoli, e che pure percepiamo in uno strano processo, definito "quantistico" da qualcuno, che avviene nel nostro naso. Le due teorie principali sull'olfatto per Wikipedia Eng sono quella della forma, secondo la quale " il carattere odoroso di una molecola è dovuto alla sua forma molecolare, alla misura molecolare, e ai gruppi funzionali[1] E' stato descritto anche come 'meccanismo serratura e chiave' per il quale una molecola odorosa si adatta ai recettori olfattivi nell'epitelio nasale." (https://en.wikipedia.org/wiki/Shape_theory_of_olfaction - Trad. mia)
e quella vibrazionale, per la quale " il carattere odoroso di una molecola è dovuto alla sua frequenza vibrazionale nello spettro dell'infrarosso. Questa teoria controversa è una alternativa alla più largamente accettata teoria della forma"
(https://en.wikipedia.org/wiki/Vibration_theory_of_olfaction - Trad. mia)
Già il fatto che l'una sia "favorita" dalla maggioranza, dovrebbe accendere un segnale d'allarme nella mente del lettore attento di VerOrizzonte, soprattutto alla luce della conoscenza di una "teoria vibrazionale del tutto" che fu sostenuta da una mente eccelsa come quella di Mr. Tesla, e che quindi mi spinge a propendere per la teoria "controversa" e "meno largamente accettata" dall'establishment.
L'introduzione alla teoria vibratoria o "quantistica" è la seguente, sempre da Wikipedia;
"La corrente teoria vibratoria è stata chiamata di recente modello "carta strisciata", in contrasto con il modello "serratura e chiave" basato sulla teoria della forma.[2] Per come proposto da Luca Turin, la molecola odorante deve innanzitutto adattarsi al sito legante del recettore. Quindi deve avere una energia vibrazionale compatibile con la differenza di energie tra i due livelli energetici del ricettore, così che gli elettroni possano viaggiare attraverso la molecola per mezzo dell'effetto tunnel, innescando il percorso della trasduzione del segnale.[3] La teoria della vibrazione è discussa in un popolare, ma controverso libro di Chandler Burr.[4][5]
Il carattere dell'odore è codificato nella proporzione delle attività dei recettori sintonizzati su differenti frequenze vibratorie, nello stesso modo in cui il colore è codificato nella proporzione delle attività dei ricettori conici su differenti frequenze della luce. Una importante differenza, però, è che quella odorante dev'essere in grado di divenire residente nel ricettore affinché venga generata una risposta. Il tempo in cui un odorante risiede nel ricettore dipende dalla forza dei suoi legami, i quali a loro volta determinano la forza della risposta; l'intensità dell'odore è quindi determinata da un meccanismo simile a quello del modello "serratura e chiave". [3] Secondo la pura teoria vibrazionale, gli odori differenziati degli enantiomeri, che possiedono vibrazioni identiche, non si possono spiegare. Ciò nonostante, una volta che la connessione tra la risposta del ricettore e la durata della residenza dell'odorante è riconosciuta, le differenze dell'odore tra gli enantiomeri è comprensibile:le molecole con differenti tendenze possono trascorrere più tempo in determinati ricettori, e così dare luogo a risposte di intensità differenti.
Alcuni studi supportano la teoria vibrazionale, mentre altri contestano i suoi principi."
In questa conferenza di TED intitolata "Noi Odoriamo Vibrazioni" il biofisico (e figlio di un diplomatico ONU!) Luca Turin afferma:
"L'odore ha la reputazione di essere in qualche modo diverso per ogni persona, in effetti non è vero, e il profumiere dimostra che non può essere vero, perché se così fosse. non sarebbe un'arte."
Percepiamo tutti gli stessi odori -comunque lo facciamo- così come le stesse molecole aliene al nostro organismo ne causano le più svariate modificazioni, solitamente di ordine patologico, e tendenzialmente letali per chiunque a lungo termine, per l'atletico vegano come per il sarcofago sedentario. Ugualmente, tali modificazioni interessano le attività psichiche del soggetto con gli esiti immaginabili, che sono dovuti alla distruzione delle sue cellule cerebrali.
La mia ipotesi di ricerca è che anche l'intero Sistema Automobilistico, che prevede l'avvelenamento cronico e costante dei cittadini per mezzo dei loro stessi mezzi di trasporto, sia parte del Grande Disegno, per de-naturare completamente l'umanità urbanizzata a partire dalla sfera sensoriale più primordiale, abituandola nel corso delle generazioni al con-tatto fisico con le plastiche derivate dal petrolio, su uno scenario innaturalmente composto di linee rette, in un ambiente in cui prevale l'odore della benzina bruciata, e dove pure ognuno ci mette del suo con ogni cosiddetto "profumo" di una potenza attagliata al tanfo locale, ed è assuefatto all'odore degli alcoli così' come degli alcani. Questo inevitabilmente prepara da subito, dalla sua nascita, il terreno per il consumatore etilico.
Per questo gli anglofoni dicono che qualcosa "puzza" (it stinks) per dire che "fa schifo", per quanto le sue qualità negative non interessino necessariamente, o esclusivamente, l'olfatto. E per questo si può dire che questo mondo "puzza" letteralmente, per quanto nell'insieme i suoi difetti (ed eccessi) non siano limitati alla sfera olfattiva. Anche in questo caso, ritengo non sia possibile accorgersene, se non smettendo di farlo personalmente, secondo la moda del XX e XXI Secolo. Nel '700 i nobili non si lavavano -nessuno lo faceva, per come lo intendiamo oggi- ma si cospargevano di profumo, e l'utenza olfattiva moderna storce il naso di fronte a simili barbare abitudini, mentre non si rende conto che oltre ad assorbire i composti chimici indicibili (letteralmente, impronunciabili) dei "saponi" quando dice invece di "lavarsi", ci aggiunge spesso e volentieri qualche de-odorante o profumo di sorta, per circondarsi di quell'aura chimica da cui è inconsciamente e costantemente inebriato, e dalla quale io sono istintivamente respinto.
Solo un'altra, pessima abitudine.
Io sono fuori da questo tunnel non-quantistico dell'odore, fuori dal club dei puzzoni globali, e me ne vanto. Tutti i miei amici a quattro zampe -felidi, canidi, equidi- se ne accorgono, e lo apprezzano molto evidentemente, istintivamente, naturalmente. Sarà pure la mia "aura" vegana, ma certo per un cane che è in grado di seguire le tracce di un uomo passato il giorno prima in un bosco non dev'essere affatto piacevole avere attorno certi soggetti che si direbbe siano stati ripescati da una cisterna di alcol.
..
Anche oggi c'erano nuvole strane in cielo; a sostegno della mia ipotesi sulle altezze dei luminari celesti rispetto al clima terreno, in questa giornata di inizio Marzo ho notato che entrambi apparivano più o meno alla medesima distanza dalla Terra, e la temperatura era piacevole, malgrado la brezza polare:
(L'altezza delle due gru è -a spanne- la stessa)
Per una conferma finale, attendiamo la Buona Stagione.
Intanto vorrei avere una spiegazione per una formazione come questa
o questa
e anche questa
e infine questa
che non sia "vapori acquei modellati dai venti"
Chi potrebbe darmene una?
Le Briard
e Mr. Beagle
(dei Beagle Boys)
non si esprimono in merito.
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