"Perché gli eventi cronologici che descrivono la supposta vita di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento sono perfettamente paralleli alle antiche nozioni allegoriche del percorso del Sole attraverso le case dello zodiaco? Giovanni 14,2 dice che nella casa del Padre ci sono molte stanze o molte dimore; 12, per essere più precisi - le 12 case o stanze dello zodiaco. Ci sono anche 72 costellazioni extra-zodiacali chiamate paranatellon. Per questo si dice che Gesù aveva ufficialmente 12 servi con altri 72 che portavano il messaggio. I 72 angeli della scala di Giacobbe e le 72 nazioni nella Genesi sono riferiti a questi 72 decani, 1 per ogni 5 gradi dello zodiaco. Fortuitamente occorrono 72 anni perché si muovano di un grado attraverso la precessione zodiacale degli equinozi. Da cui, Confucio (VI sec. a.C. - Cina) aveva 72 discepoli iniziati e Set (antico Egitto) aveva 72 complici nell'uccisione di Osiride."
E aggiunge questo link alla pagina dedicata a questo argomento sul sito di Eric Dubay.
L'articolo di Dubay cita più volte il libro di Michael Tsarion da cui traduco la spiegazione del "minuto secondo"
“E' un titolo derivato dai culti lunari e stellari. Questo spiega perché c'è una lancetta dei minuti nell'orologio. Le tre lancette di un orologio sono relative ai tre pianeti associati al tempo. La lancetta lenta è quella delle ore, che sta per Horus, il sole. La lancetta dei minuti è per Min, la luna e la lancetta più veloce è per Mercurio, il pianeta che ruota più rapidamente di tutti, sia attorno al sole che nella sua propria orbita. E' per questo che la figura del dio Mercurio è rappresentata con le ali sulle scarpe o ai suoi piedi." -Michael Tsarion, "Astrotheology and Sidereal Mythology"
Pertanto, ogni singolo minuto del nostro tempo è controllato, essendo stimato da chiunque e da tutti secondo una matematica fallace, che crea gli "anni bisestili", ed è quindi parte di un sistema di controllo che non fallisce mai nel rendere le nostre vite fallimentari e miserabili, e spesso anche 'infernali' malgrado uno scenario che è un potenziale Paradiso per tutti noi.
Foto "random" scattata ieri in periferia
... il genere di ristorante che dovrebbe essere sempre
aperto in ogni angolo di ogni strada in ogni città
Dubay prosegue nell'articolo con altre nozioni fondamentali:
"La parola Chiesa viene dalla Dea Greca dell'inganno Circe, che attraeva gli uomini nella sua tana e li trasformava in maiali. La parola Amen usata al termine delle preghiere dai Cristiani, dai Musulmani, dagli Induisti e dagli Ebrei viene dal Faraone Amenhotep e dal Dio Egizio Amen-Ra. Amen era noto come "il nascosto" nel credo Egizio e poteva cambiare in altri dei come Osiride e Set a sua volontà. Attraverso i culti solari, lunari e stellari Amen-Ra ha trovata la sua strada nelle preghiere di miliardi di persone. Come dice spesso Jordan Maxwell, concludendo una preghiera con Amen si dice essenzialmente "che sia nascosto, che non sia visto." La consorte di Amen era chiamata Ament, da cui abbiamo preso il "New" e "Old" Test-Ament. L'obelisco è una simbolica rappresentazione di Amen-Ra, che si trova in Vaticano, Washington DC, Londra, e molti altri luoghi al mondo." [sic]
Questo finisce per supportare la mia personalissima ipotesi sull'Inglese come lingua Madre, o Matrice di ogni lingua Europea, attraverso i Celti; come abbiamo già visto prima il famoso Capitano della famosa serie TV porta il nome originale della chiesa (church) nella lingua Inglese, derivata dall'antico termine Scozzese che è appunto kirk; perché pensate che esista un "Antico Rito Scozzese" tra i maggiori riti Massonici?
La diffusione dei Celti in Europa all'epoca
- Wikipedia, Pubblico dominio
Lo stesso (a mio parere) vale per il nome Greco "Κίρκη, Kìrkē", che in Italiano è diventata "Circe", la terribile strega divina di cui Wikipedia cita il passo famoso dell'Odissea:
« E quella, subito uscì e aprì le porte splendenti e li invitò:
essi, stolti, tutti insieme la seguirono.
Euriloco invece rimase indietro: sospettò l’inganno.
essi, stolti, tutti insieme la seguirono.
Euriloco invece rimase indietro: sospettò l’inganno.
Ella li condusse dentro, li fece sedere su sedie e seggi,
e per essi formaggio e farina e giallognolo miele
mescolò con vino di Pramno; e nell’impasto aggiunse
veleni funesti perché del tutto scordassero la patria terra.
Ma quando a loro lo diede ed essi bevvero, allora subito
li percosse con la sua verga e li rinchiuse nel porcile.
Ed essi di porci avevano e testa e voce e peli
e tutto il corpo, ma la mente era intatta, come prima.
Così quelli piangenti furono rinchiusi; e a loro Circe
buttò ghiande di leccio e di quercia e corniolo,
quali sempre mangiano i porci che dormono per terra. (Od. X,230-243) »
Stolti, invero, tutti insieme.
Dobbiamo notare che l'esca avvelenata di Circe non è poi così misteriosa, si tratta di cibo e di vino, è la stessa che oggi impone la cattività del cittadino dipendente dal Sistema MilitarIndustriale per i suoi fabbisogni primari, e i suoi vizi, considerati abitudini; certo, poi c'è anche il problema dell'alloggio; ma siamo ancora rinchiusi nel recinto, tutti insieme, nelle nostre scatole-per-gente... Nessun problema!
E pensare che per qualcuno il paragone con il gregge di pecore è 'eccessivo'! Ma non di meno, si accetta l'idea del "pastore" come guida spirituale... Verso l'inferno.
Intanto la strega diabolica, in forma architettonica, è sempre al centro dell'abitato, con il suo campanile eretto nel bel mezzo della città, come segno tangibile di immensa vergogna, e della peggiore sorte possibile per i cittadini del mondo intero.
L'orologio della torre SEGNA per noi le ore della nostra vita, e per questo siamo tutti ras-SEGNATI a questa messinscena miserabile, ciechi di fronte alla bellezza e alla bontà della natura terrena; per molti, si tratta solo di aspettare la propria ora...
Altri invece attendono l'ora del Risveglio, che è sempre più prossima.
Dhaval Rashmikant Rao pone la questione in termini più fondamentali, riguardo tutto, e tutti:
(con il Barone David De Rotschild testimonial involontario)
Trad.: "CHI E' DA INCOLPARE
VERAMENTE?
Dopo tutto, ci sono più
di 7 MILIARDI di voi..
e solo una manciata di noi.
Chiedi a te stesso:
Chi preme il grilletto?
Chi sgancia le bombe?
Chi paga le tasse?
Chi paga le tasse?
Chi "mutua" i prestiti?
Chi si beve i miti?
Chi scrive i propri?
Chi evita il suo vicino?
Chi evita il suo vicino?
Chi guarda dall'altra parte?
E chi siede aspettando che
E chi siede aspettando che
qualcun altro sistemi tutto?
Guarda meglio nello specchio.
Potrebbe non piacerti quello che vedi""
Guarda meglio nello specchio.
Potrebbe non piacerti quello che vedi""
Per questo anche il più pacifico e paci-FIST-a (Ingl. "pugno") degli individui, a cui si avvicinano istintivamente rassicurati cani e gatti e cavalli e volatili e insetti (ne avete le prove fotografiche=) è anche il primo a volere morti i miliardi di complici dei Rotschilds e dei Rockefellers, perché questa cricca di ricconi incestuosi pedofili succhiasangue non sarebbe che una manciata di parassiti sotto i nostri piedi, se tutti pensassero colla propria testa, e se nello specchio si guardasse allo specchio della propria anima, anziché osservare il manichino atomico, che viene manovrato dai loro interessi.
Caso strano, ho annotato (a mano!!) questo appunto, l'altra notte:
"Mentre mi guardo allo specchio la mia immagine riflessa mi dice:
"YOU are my reflection, and NOT the other way around. Remember THAT."
Perché il mio 'riflesso' parla la Lingua dei Re e delle Regine, dei tiranni di ogni tempo; ma traduco per il Volgo Stivalesco: "TU sei il mio riflesso, e NON il contrario. Ricordati di QUESTO."
(Ricordate il finale di Prince of Darkness, dell'illuminato John Carpenter?)
Viviamo in un mondo in cui la NASA -ci ricorda Azad Mamedov- si può permettere di prendere in giro il mondo intero:
Trad.: "Nel 1969 abbiamo data all'Olanda una roccia
lunare che si scoprì essere legno pietrificato...
Perché crediamo ancora al nostro governo?"
La notizia, che credo di avere già condivisa qui qualche tempo fa, è entrata nel 2008 nell'archivio scientifico del Corriere della Sera online:
http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/scienze/falsa-pietra-lunare/1.html
E' "una storia abbastanza divertente", non è vero?
Alla fine, il museo si è tenuto il pezzo di legno lunare -una vera rarità!- e la gente paga per vederlo.
Quindi, tutto bene.
Perché è tutto uno scherzo. Seriamente.
Allora facciamoci una "sonora" risata con Ms. Laurel Vaughan (Scozzese!) che ha sostituita la sigla NASA con la parola "Liars", bugiardi:
La NASA è la versione Terra-Terra del culto astroteologico, il braccio sinistro della chiesa, e i due si sostengono a vicenda opponendo la versione essoterica delle antiche deità zodiacali -al centro Horus, Helios, il Sole- del Dogma Eliocentrico, a quella "scientifica" che ne riflette il principio in termini "logici", così che non ci sia una via di scampo per il Gentile Pubblico Pagante, per il creazionista e per l'evoluzionista, per il credente e per l'ateo. E per chiunque sia incerto nella scelta dell'inganno.
Come abbiamo visto in merito all'inventore dei Grandi, Grandi Missili, il Barone dello Spazio Wernher (Magnus Maximilian Freiherr) von Braun, e alla sua connivenza con l'Industria delle armi di distrazione di massa rappresentata da "Walt Disney", la NASA è l'impresa/rio di uno "show nazista" di proporzioni impensabili per il Gentile Pubblico, per quell'utenza televedente che crede nella Palla di Terra perché c'è un mappamondo nell'aula scolastica, e perché è stata ripresa "dalla Luna" nel 1969.
Per quale motivo tanto mistero, lo rivela quella religione "di saggezza" che abbiamo vista prima sovrastare tutte le altre nell'alberello natalizio dei Massoni, per la quale "il sole è Brahman", e "Brahman è Ātman", perché tutto è Uno, e in un mondo che è composto di ombre l'unica fonte di Luce è quella che ci dicono essere una Grandissima Palla di Gas che brucia in assenza di ossigeno a una distanza inimmaginabile dalla Terra, quel Sole che per l'amico Eroma è "lontanissimo e radioattivo, ma ci scalda tutti lo stesso"... Quello stesso che abbiamo visto nel video scomparire per metà oltre l'orizzonte, per poi riapparire intero grazie ad un semplice (ma potente) zoom.
La divinità nascosta da chi si è insediato a Roma (contrario di Amor!) in una regione d'Italia che secondo qualcuno fu chiamata così dal Latino "lateo" (tenere nascosto) NON è un ente astratto che siede sulle nuvole ridendo dei poveri mortali, così come la élite che al contrario ride delle masse di schiavi del sistema monetario globale, accontentandosi dell'attico, non è responsabile della condizione di schiavitù del mondo intero, fintanto che tutti giocano a Monopoly invece di vivere la vita.
Traduco dal capolavoro di Hislop:
"*Latium Latinus (la forma Romana del Greco Lateinos), e Lateo, "tenere nascosto," derivano ugualmente dal Caldeo "Lat," il quale ha lo stesso significato. Il nome "lat," o il nascosto, è stato dato evidentemente, così come Saturn[o], al grande dio Babilonese. Questo risulta evidente dal nome del pesce Latus, che era adorato assieme alla Minerva Egiziana, nella città di Latopolis in Egitto, oggi Esneh (WILKINSON), essendo evidentemente quello del pesce Latus solo un altro nome per il dio-pesce Dagon. Abbiamo visto che Ichthys, o il Pesce, era uno dei nomi di Bacco; e la dea Assira Atergatis, con suo figlio Ichthys si dice essere stata gettata nel lago di Ascalon. Che il dio-sole Apollo fosse noto con il nome di Lat, si può dedurre dal nome Greco della sua madre-moglie Leto, o in Dorico, Lato, che è proprio il femminile di Lat. Il nome Romano Latona lo conferma, da che significa "Lamentatrice di Lat," come Bellona significa "Lamentatrice di Bel." Il dio indiano Siva, come abbiamo visto, è rappresentato talvolta come un bambino al seno della madre, e ha lo stesso carattere sanguinario di Moloch, o il Saturno Romano, viene chiamato con il suo nome proprio, come si può vedere nel seguente verso riferito all'immagine rinvenuta nel suo celebre tempio a Somnaut:
"Questa immagine truce, il cui nome era LAUT,
il fiero Mahmoud trovò quando prese Sumnaut."
PRESTITO degli Zingari in Spagna, o Zincali
Così come Lat fu usato come sinonimo di Saturno, ci possono essere ben pochi dubbi che Latinus fu usato nello stesso senso. I re deificati furono chiamati in onore agli dei dai quali essi dichiaravano di discendere, e non ai loro territori. Lo stesso, possiamo starne certi, fu il caso di Latinus.":
(The Two Babylons -- Alexander Hislop Chapter VII Section V The Name of the Beast, the Number of His Name-- The Invisible Head of the Papacy - Trad. mia)
In queste poche righe si "risolvono" come per magia tanti misteri che sono inaccessibili nella nostra misteriosa logosfera neo-Latina, e tutt'ora devono essere tradotti dall'Inglese, la lingua stessa di quei re che oggi sono rivestiti dal manto dell'inganno e della menzogna storica, i regnanti di un tempo che non è mai esistito, e che pure scandisce al minuto le vite dei sudditi moderni.
Per questo, non posso che consigliare di nuovo la lettura di The Two Babylons al mio lettore anglofono, ricordando che "Il testo è stato generalmente screditato dagli studiosi, tanto da essere definito un "tributo all'inesattezza storica e alla non-conoscenza del fanatismo religioso" con "cultura scadente, disonestà palese" e una "tesi insensata".[2][3] " (Wikipedia)
E questo è senz'altro, in parte, vero; non è un capolavoro di precisione, e sicuramente la visione di un autore Presbiteriano influisce sull'esposizione dei fatti, nel bene e nel male; ma come si può evincere dalla chiosa tradotta qui sopra, si tratta di un documento unico che costringe il lettore a interrogare sé stesso, in merito alla propria reale conoscenza della materia religiosa, e di ciò che invece è destinato al segreto; è peraltro una visione ristretta, purtroppo per noi (!), limitata al mistero di Babilonia "la Grande", e come abbiamo appena visto quelli Egiziani che sono altrettanto preminenti nel sistema religioso moderno qui sono pressoché ignorati ma, del resto, se è possibile accantonare la questione dicendo che "sono tutte balle", nell'uno e nell'altro caso, al contrario è impossibile conoscere l'infinità della logosfera religiosa storica mondiale, se non dedicandovisi completamente ogni giorno per tutta la vita, cosa che ci impedirebbe di dedicarci ad attività come il blogging, e lo stretching.
Ora, riguardo l'etimologia alternativa di Hislop, prendiamo in considerazione anche quella ufficiale di Wikipedia:
"Ancor prima della nascita di Roma, questo territorio era chiamato Latium, dai suoi abitanti latini. Secondo un'interpretazione, l'etnonimo deriverebbe dal latino latus, ovvero "esteso", in riferimento al territorio pianeggiante abitato, messo a confronto con l'andamento prevalentemente collinare e montuoso dell'Italia centrale.[6]"
Il nostro moderno Lazio è più prossimo al Lateo di Hislop o al Latium di Wikipedia?
"Ego latĕo" è la prima persona dell'indicativo presente del verbo latēre: "Io sono nascosto";
se consideriamo la fonetica latina classica, abbiamo un'evidenza che non può essere accantonata a cuor leggero, come fanno i detrattori di Hislop. Perché sicuramente essi hanno qualcos'altro da proporre al Gentile Pubblico (Pagante), che è molto più conveniente per tutti tranne per chi vuole conoscere la verità; e quest'ultima è una cosa che in effetti pochi vogliono conoscere.
Latus è aggettivo singolare di prima classe, che corrisponde all'Italiano "largo", in cui la lettera "I" compare solo nella declinazione comparativa (latior latioris latiori, etc.) e quindi sarebbe "Più largo"; possiamo lanciare una monetina, e decidere così se i Latini avrebbero preferito l'Ego nascosto, alla larghezza del loro territorio; in ogni caso la Capitale del Mondo, Roma, è sempre e soltanto il contrario di Amor.
E "god" è sempre il contrario di "dog". Per questo forse dio non ama guardarsi allo specchio.
Questo, da un altro punto di vista, è il significato 'occulto' della frase di Pauline Davis sudepression big black dog:
Questo, da un altro punto di vista, è il significato 'occulto' della frase di Pauline Davis sudepression big black dog:
"SE STAI ANCORA CERCANDO
QUELLA PERSONA CHE PUO'
CAMBIARE LA TUA VITA,
DAI UN'OCCHIATA ALLO SPECCHIO"
Ancora da Dhaval Rashmikant Rao un altro pungolo paradossale:
"QUESTO ESISTE SOLO
NELLA TUA MENTE"
Vogliamo forse negare che esista questo file-immagine jpg pubblicato su Facebook da un personaggio di nome Dhaval Rashmikant Rao, e che esista un blog a titolo VerOrizzonte sul quale ho incollata la medesima immagine, con un testo tanto ovviamente contraddittorio?
Questa è stata l'immagine più utilizzata in assoluto agli esordi di internet, ed è tutt'ora diffusissima nei più disparati contesti multimediali, dalle introduzioni e dai films al cinema al TG quotidiano; eppure, dice Dhaval, esiste solo "nella nostra mente"... Costui è un teorico del complotto (!!!), che nega i fatti in favore di una sua ipotesi stravagante e campata in aria, come fanno gli scienziati NASA; vengono prodotti e venduti ogni anno milioni di "globi didattici", su questa Terra piana e stazionaria, e quindi questo esiste "solo nella nostra mente", così come questo intero mondo Qui, e Ora.
E' un altro paradosso degno di menzione, in ogni caso. Un altro gioco di parole, basato su immagini che non hanno alcun significato, e sono solo un mucchio di cose messe assieme per una effimera messinscena senza alcun senso, tranne quello che siamo in grado di trovare. O inventare.
Al momento.
Al momento.
Questa è la descrizione di un sogno, che accidentalmente corrisponde a questa "vita".
Cosa significa, intanto, "esistere"? L'immagine della Grande Palla Terrestre "esiste" fintanto che il monitor del computer, alimentato dalla corrente elettrica è acceso, o fintanto che l'occhio che lo osserva è aperto. Se l'osservatore toglie energia al computer spegnendolo, o a sé stesso, spegnendosi, la Grande Palla non "esiste" più. Questo è il senso del sogno di questa "esistenza". Una manifestazione energetica che è apparentemente priva di significato, e della quale si possono ri-conoscere miliardi, infiniti significati di ogni sorta, senza la benché minima possibilità di una conferma certa e definitiva sull'esattezza dell'uno o dell'altro, dall'inizio alla fine dell'esperienza.
"Un giorno guarderai indietro e
capirai perché tutto è successo
così come è successo"
In genere quel giorno è l'ultimo, verso il tramonto.
INTANTO, AL LARGO DELLO STIVALE...
Una Rosanna Ruscito scrive: "Chi trova 1 donna o 1 bambino vince"
Purtroppo, ancora una volta siamo destinati a perdere, tutti quanti.
Dopo aver letta questa image macro di Azad Mamedov, tratta da un scena del film Men in Black
mi sono accertato della trascrizione, e da questo spezzone su YouTube ho concluso che è esatta:
l'agente K (Tommy Lee Jones) dice proprio everybody knew ovvero "tutti sapevano ... che la Terra è il centro dell'universo", e poi che "la Terra era piatta" (in questo secondo caso dice "era", come se si trattasse di una credenza dell'epoca, ma questo è parte della solita tattica) e mi pare che l'attore dia una particolare importanza a quel KNEW, quasi che fosse scritto in maiuscolo nel suo copione, mentre in una frase simile tutti si aspetterebbero il verbo "credevano"... Ma non è così, e lo possiamo ri-ascoltare qui sopra. Anche nel doppiaggio italiano -l'ho visto or ora in streaming ma non l'ho trovato su YouTube- viene dato risalto al verbo "sapevano", pronunciato ancor più marcatamente che nella versione originale.
Questi sono i piccoli dettagli che fanno la grande differenza; e questa non è una cosa che credo, ma una cosa che SO.
Dunque alla fine c'è una goccia di verità, diluita in un oceano di assurdità. nel film meno veritiero in assoluto, dove dei super-agenti iper-tecnologici chiamati "Uomini in Nero" tengono sott'occhio i traffici di "alieni da altri pianeti" sul "pianeta Terra"; del resto "l'uomo nero" è un archetipo correlato direttamente alla morte, e quindi ai preti, i veri Men in Black, assieme ai giudici, e acerti poliziotti...
La Terra è il "centro" dell'universo anche se, per inciso, è il piano più in basso, quindi tutto dev'essere con-centrato qui sotto, tanto per il bene che per il male.
Questo posto è una specie di set, sul quale però viene proiettato il nostro film, assieme a tutti noi, e il tutto è alimentato dall'energia solare che dà "forma" (vibrazioni luminose visibili) e "consistenza" (dal minerale al vegetale, letteralmente in ogni senso la base della vita animale) ad ognuno di noi e ad ogni cosa attorno a noi. Tutto fa parte della stessa scena, tutti siamo qui ad interpretare la stessa parte, che infine è una sola. La natura frattale della manifestazione opera la magia dell'illusione, dell'ego, del Punto-Di-Vista "in soggettiva".
Quando guardiamo quei vecchi films muti in bianconero, con personaggi saltellanti, dai movimenti innaturalmente veloci, che anche nelle più drammatiche circostanze appaiono inevitabilmente protagonisti di una comica, abbiamo l'occasione di vedere la nostra realtà attuale ed eterna, da un punto di vista impossibile; all'epoca in cui furono prodotti quei films erano gli unici in circolazione, quella era l'unica forma di riproduzione visiva della realtà a cui si potesse assistere, e come tale era accettata dal pubblico, malgrado quelle anomalie che oggi sono tanto ovvie da risultare ridicole; la gente era abituata a quella rappresentazione artefatta del movimento che chiamano cinemato-grafia, ovvero il segno del movimento che veniva impresso sulla pellicola, nella sua forma più essenziale e primitiva;
è trascorso poco più di un secolo, ma sembra che siano millenni a dividerci da quei tempi; perché è la stessa cosa, qualunque "tempo passato" è parte di un mondo che non è più, e soltanto la magia nera della tecnologia è in grado di mostrarcelo (non dimentichiamo che medium è singolare di media) così come un tempo lo era solo la letteratura;
se siamo in grado di vedere noi stessi come i protagonisti di un vecchio film muto lungo come la vita, e la cui unica qualità comica è data dal ritmo eccessivamente veloce delle immagini che si susseguono, durante una serie di eventi tra i più disparati che comprendono nascite e lutti, unioni e separazioni, eventi accidentali e serie continuate di routines quotidiane, innaturalmente veloci, allora possiamo contemplare la nostra vera natura e la natura della recita messa in scena Qui e Ora;
è una comica triste, e una tragedia ridicola; è la perfetta rappresentazione del paradosso umano.
Ma possiamo solo immaginarla.
Quando guardiamo quei vecchi films muti in bianconero, con personaggi saltellanti, dai movimenti innaturalmente veloci, che anche nelle più drammatiche circostanze appaiono inevitabilmente protagonisti di una comica, abbiamo l'occasione di vedere la nostra realtà attuale ed eterna, da un punto di vista impossibile; all'epoca in cui furono prodotti quei films erano gli unici in circolazione, quella era l'unica forma di riproduzione visiva della realtà a cui si potesse assistere, e come tale era accettata dal pubblico, malgrado quelle anomalie che oggi sono tanto ovvie da risultare ridicole; la gente era abituata a quella rappresentazione artefatta del movimento che chiamano cinemato-grafia, ovvero il segno del movimento che veniva impresso sulla pellicola, nella sua forma più essenziale e primitiva;
è trascorso poco più di un secolo, ma sembra che siano millenni a dividerci da quei tempi; perché è la stessa cosa, qualunque "tempo passato" è parte di un mondo che non è più, e soltanto la magia nera della tecnologia è in grado di mostrarcelo (non dimentichiamo che medium è singolare di media) così come un tempo lo era solo la letteratura;
se siamo in grado di vedere noi stessi come i protagonisti di un vecchio film muto lungo come la vita, e la cui unica qualità comica è data dal ritmo eccessivamente veloce delle immagini che si susseguono, durante una serie di eventi tra i più disparati che comprendono nascite e lutti, unioni e separazioni, eventi accidentali e serie continuate di routines quotidiane, innaturalmente veloci, allora possiamo contemplare la nostra vera natura e la natura della recita messa in scena Qui e Ora;
è una comica triste, e una tragedia ridicola; è la perfetta rappresentazione del paradosso umano.
Ma possiamo solo immaginarla.
Ciao , questo piccolo contributo , purtroppo non si vede bene , può valere per entrambi i tuoi due ultimi articoli :
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=rIwhECYpMkM
il Gmork!! se penso che l'ho visto al cinema, si direbbe proprio una ...NeverEnding story!!! =D tra l'altro all'epoca avevo letto anche un libro di racconti di Michael Ende, e li ricordo piuttosto 'strani'.. Grazie per il tuffo nel passato.... a presto
EliminaEuriloco!
RispondiEliminaTanto loco non era...o forse proprio perché era loco!😊
visto che ha condannati tutti i compagni all'annegamento con la sua ideona, direi che era proprio loco... non poco =)
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