Fame di Sapere

Perché nel Libro della Genesi il serpente seduce la donna, la quale a sua volta induce poi l'uomo a "peccare", e perché in alcune illustrazioni antiche la figura anguipede del maligno è assimilata a quella muliebre?

L'esempio più famoso: quello del Buonarroti, nella Cappella Sistina:

Michelangelo, Fall and Expulsion from Garden of Eden 00

Wikipedia - Pubblico dominio

(Notare come nella versione inglese il "peccato originale" sia reso in "fall"
- cioè caduta... oppure autunno? =)

Dettaglio
Wikipedia - Pubblico dominio

Un esempio meno noto:

Immagine: s3.hubimg.com

Non credo che il Buonarroti si sia messo all'opera seguendo solo il suo estro selvatico, e sopportando le critiche severe dei committenti ecclesiastici, come accade nel famoso film, per inventarsi di sana pianta una donna-serpente la quale, pur non essendo l'unico esempio pittorico del peculiare ibrido già in circolazione, non è certamente una riproduzione fedele del racconto biblico, che non menziona alcuna analogia tra il "serpente" e la "donna" ma, nella estrema e insospettabile semplicità del suo inganno diabolico utilizza il personaggio muliebre come medium fra lo "avversario divino" e l'adamu. O meglio, il cabalistico Adam Kadmon.
Di cui leggiamo (solo) su Wiki English:

"Nella Cabala, Adam Kadmon ("uomo primordiale") e Adam HaRishon (il "primo uomo" Biblico) sono concetti separati, per quanto correlati fra loro.

Adam Kadmon (abbreviato in A"K) è un regno spirituale incontaminato nella creazione, il primo dei Cinque Mondi comprensivi. Esso rappresenta Keter ("corona"), il volere divino specifico per le creazioni seguenti. Da Adam Kadmon emergono i seguenti Quattro Mondi di Atziluth ("emanazione"-Chokhmah saggezza divina), Beriah ("creazione"-Binah comprensione divina), Yetzirah ("formazione"-Tiferet emozioni divine) e Assiah ("azione"-Malkuth regno divino). A causa della sua trascendenza Adam Kadmon talvolta non è elencato assieme ai Quattro Mondi, ognuno rappresentato da una lettera del nome divino Tetragrammaton; Adam Kadmon è rappresentato solo dalla parte appuntita della prima lettera Yodh.

Il nome antropomorfico di Adam Kadmon denota che l'uomo al di sotto è sia il divino fine ultimo della creazione, così come una incarnazione degli attributi divini del Sephirot. Adam HaRishon prima del peccato dell' Albero della Conoscenza del Bene e del Male nella Genesi era l'essenza suprema dell'uomo contemporaneo, la sua anima comprendeva tutte le anime susseguenti in sé. Adam Kadmon è paradossalmente sia il creato ("Adam") e il divino ("Kadmon-Primario"), una qualità che condivide con l'Adamo fisico per come interpretato dalla principale corrente rabbinica del Midrashim. Adam Kadmon è un regno di luce divina infinita senza vascelli, legato al suo potenziale futuro per creare l'Esistenza."

(https://en.wikipedia.org/wiki/Adam_Kadmon - Trad. mia)

La risposta al nostro enigma quindi è chiaramente de-scritta nel libro della Genesi ma, come si è detto, ciò che vi legge il Gentile Pubblico Pagante è in generale tutt'altro; perché la "bibbia" è una raccolta di testi cabalistici, e si può comprendere soltanto attraverso una concezione cabalistica del mondo; secondo Wikipedia Italia:

"Poiché "la Torah parla nella lingua dell'Uomo",^[2] i termini empirici sono necessariamente imposti all'esperienza umana in questo mondo. Una volta che l'analogia è descritta, i suoi limiti vengono riconosciuti, asportando quindi il guscio (Qelipot) dal nucleo, per arrivare ad una concezione più vera; vera anche d'altronde la corretta analogia in cui anche la "veste" risulta adatta al "corpo" e poi all'anima.^[3]"

L'enigma 'tradizionale' biblico, che riguarda la vera natura del "frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male", e per il quale abbiamo avute nel corso dei tempi una grande varietà di risposte più o meno suggestive, ignora l'unico fatto ovvio e inconfutabile, e puntualmente trascurato, del racconto: che per la prima volta nella "bibbia" si descrive l'azione del mangiare, cioè l'atto della donna ingannata dal serpente, e quindi della coppia umanoide che condivide il frutto proibito. 

 Per quanto "dio" abbia già descritti i regni naturali con le loro caratteristiche, assieme alla proibizione di mangiare di quello specifico, simbolico albero fra tutte le piante, dapprima non si descrive mai la azione stessa del nutrirsi, che compare soltanto in seguito alla famosa tentazione, e dove la portata unica del pasto è composta di quell'unico, simbolico frutto. 

Alla domanda "quale frutto", quindi, la risposta è: quello mangiato dalla donna e dall'uomo; che, nel Libro della Genesi, non hanno mai mangiato nulla.

Ancora una volta, quindi, la cosa è tanto ovvia che si fa a meno di vederla, e rimane nascosta sotto i nostri occhi: ma grazie ai miei affezionati lettori mi sono trovato un articolo del Sig. Gianazza sul sito Arnold Ehret con un titolo già bell'e pronto per descrivere la conclusione del mio ragionamento:

"In principio… l’Uomo non mangiava"

dove leggiamo, tra l'altro:

"Il corpo umano si nutre di questa (...) energia cosmica, e non gli serve altro se non quando l’essere che lo governa, schiavo di credenze fuorvianti, è convinto che debba mangiare per sopravvivere."

Questo è stato il mio sospetto dal primo momento in cui ho sentito parlare di autotrofia, e dalla forza dell'impatto che ha avuto oggi sulla mia mente, la deduzione conseguente alla serie di indizi trovati e proposti qui, e dai commenti dell'entità nota come "Double U", (Wakeup+Webrasta), sono portato a pensare che questa sia la rivelazione del Più Grande Segreto, all'origine del Più Grande Potere, che al di là di ogni aspetto tecnologico è sempre stato quello, di affamare la gente, per poi sfamarla costringendola a fare qualunque cosa, letteralmente.

Il profondo effetto sulla mia mente è dovuto alla mia consapevolezza della verità sul funzionamento del sistema attuale, di cui ho scritto anche qui, a partire dagli esordi di questa sorta di civiltà fondata sull'inscatolamento delle genti, radunate all'interno dei recinti mura(to)ri, e mantenute nella cattività dell'ombra a produrre e consumare costantemente loro stessi, e qualunque altra cosa possibile; dall'epoca di Sargon, forse il primo 'pastore' a poter tosare il suo gregge umano comodamente racchiuso nei confini della sua città, nutrendolo di grano in cambio di "grano", fino al "gregge cattolico", e globale coevo, il passo è stato lungo, ma abbiamo già considerato il potere esponenzialmente superiore del moderno 'pontifex', e della sua 'ombra' occulta, e della Più Grande Holding Company mai esistita.

Questa rivelazione, che consideravo già preminente nella mia passata esistenza di eliocentrista coatto, in una visione ristretta al suo significato nel settore alimentare dell'essere, è in realtà il tassello mancante che completa il mio mosaico dell'Impero del Falso, ed è inevitabilmente, ironica-mente, all'inizio della storia stessa; è una apocalisse di tali proporzioni che l'intero quadro della mia percezione cosmica ne risulta alterato, e me ne rendo conto, questa "alterazione" corrisponde perfetta-mente alla realtà che ho sempre conosciuta e ri-conosciuta nella ri-composizione di questa mia visione d'insieme. 

L'ho sempre saputo, da che appresi il concetto del pharmako/s/n, cioè della terapia intossicante, e del veleno terapeutico, la dualità del principio attivo di ogni sostanza che viene assunta dall'uomo, con degli 'effetti collaterali indesiderati' non meno potenti di quelli ricercati; perché secondo Ippocrate stesso il cibo dovrebbe essere la nostra medicina ma, se mangiamo quando siamo malati, nutriamo la malattia.  Il blogger vegano conosce intimamente questa realtà, avendo sperimentati in prima persona i profondi cambiamenti che derivano da una alimentazione 'naturale', dopo decenni trascorsi mangiando il cibo-spazzatura con cui si nutre la maggioranza della gente. 

Anche un cibo tanto buono da poter essere utilizzato come farmaco contro certi disturbi, avrà degli effetti collaterali come ogni farmaco; e dunque, descrivendo ironicamente il Dr. Mercola che consiglia di nutrirsi solo d'aria fresca, ho descritto anche il miglior consiglio che possa provenire da un medico, di non intossicarsi in alcun modo, mai, con nessuna sostanza di nessun tipo, qualunque sia la parola con cui viene definita: medicinale, cibo, veleno, o altro. 

Ho sempre saputo di un Inganno tanto fondamentale, perché ne ho partecipato, come ogni utente alimentare al mondo, da sempre; infatti abbiamo letto prima degli endocannabinoidi presenti nel latte materno umano e vaccino; se l'idea di bere il latte destinato ai vitelli è atroce, dobbiamo considerare anche quella di dover bere il latte umano -e nient'altro- durante la primissima fase della nostra esistenza; ora, come possano trovarsi dei principi attivi che sono propri della pianta della cannabis (e per questo si chiamano cannabinoidi, non per altro=) nei tessuti di un individuo che non li ha assunti dall'esterno, è un mistero della "natura" a cui soggiace una certezza, un dato di fatto, chimicamente testato, che il tessuto liquido sieroso che secernono le ghiandole mammarie -"latte"- contiene tali elementi chimici, i quali attivano i recettori cannabinoidi nel nostro cervello; e questo è l'inizio dell'Inganno, perché come sa bene ogni fumatore Italiano in preda alla "fame chimica", e ogni anglofono con i suoi "munchies", dopo una dose di cannabinoidi, questo è un effetto collaterale più o meno irresistibile, ed è certamente un altro inganno della mente, perché dal punto di vista nutrizionale, e logico, non abbiamo alcun bisogno di nessun cibo, soltanto per avere fumata dell'erba. 

Così come non abbiamo bisogno di altro latte, da poppanti, in conseguenza all'ingestione di latte contenente cannabinoidi, che creano lo stimolo della fame, e lo stimolo continuamente rinnovato e l'abitudine, che sopravvive dopo lo svezzamento per tutta la nostra esistenza. Se quello della palla rotante di Terra è un inganno a cui siamo stati sottomessi da molto, molto giovani, tutti noi abbiamo mantenute le nostre abitudini alimentari dall'inizio, da che abbiamo cominciato a poppare il latte materno.

Sul fatto che fosse drogato, purtroppo, nessuno ci aveva avvertiti prima, e del resto quello è per tradizione il cibo designato per il poppante mammifero, quello proveniente dalle poppe materne; e contiene endocannabinoidi, io temo, senza eccezioni di sorta. 

Questo può bastare per giustificare le fattezze muliebri del biblico serpente nella nostra iconografia antica e purtroppo, come si suol dire, e mai tanto a proposito, questo apre un 'vaso di Pandora' le cui implicazioni sono destinate per me a rivoluzionare di nuovo e completamente l'intera visione di questa sorta di mondo. 

Dalla Questione Più Fondamentale Di Tutte, è sorta questa che è la più Intima, Interiore, Viscerale, pur fermandosi all'aspetto materiale, e non si limita all'ovvia follia della dieta sarcofaga, ma si estende ad ogni dieta possibile e immaginabile, a partire da quella filosofica; perché in un mondo di parole dovremmo consumare altro che non fossero parole?

E poi, che razza di "natura" è quella descritta qui, da questo "fenomeno geologico":

"Gli scienziati accesero una buca piena di gas naturale

nel 1971, aspettandosi che sarebbe bruciato solo

per qualche giorno. La buca ha continuato a bruciare

negli scorsi 40 anni ed è chiamata "La Porta dell' Inferno"

Wikipedia la racconta così: "La porta dell'inferno è un cratere situato nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, a circa 260 km a nord da Ashgabat.

Si tratta di una voragine di origine artificiale causata da un incidente nel 1971, quando una perforazione effettuata con lo scopo di cercare petrolio ha fatto crollare il terreno e aperto una via di fuga al gas naturale, che è stato incendiato volontariamente per evitare conseguenze ambientali peggiori. Da allora il cratere brucia ininterrottamente, tanto che i locali gli hanno dato il nome di "porta dell'inferno"^[1][2]. "

In entrambe le versioni il luogo è detto "porta dell'inferno", e per quanto mi riguarda l'impressione è quella di un inferno in senso chimico, bio-geologico, che ci interessa tutti profondamente, interiormente, ed essenzial-mente. Non è necessario avere bruciori di stomaco per avvertire questo legame con il nostro presunto habitat naturale, l'odore della benzina è sempre ai vertici delle top-ten olfattive mondiali.

Questo argomento è destinato a rivoluzionare questo blog, certamente richiederà del tempo per essere indagato in maniera esaustiva, e senz'altro già sulla base di queste informazioni, e della catena di reazioni provocate nella mia mente, sarà significativo anche sul corso della mia possibile esistenza futura; per il momento ri-pubblico i links agli articoli suggeriti dai lettori:

"Uomo di 256 anni svela il segreto della sua longevità"

http://www.energytraining.it/longevita/

"Latest message of Genesis Sunfire"

https://pastebin.com/jEQ2HX43

"Quel mostro genetico chiamato frumento"

http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/03/24/quel-mostro-genetico-chiamato-frumento/

che vado a leggere anch'io; ma il discorso riprende domani, perché questo è senza alcun dubbio l'argomento più estremo che si possa trattare restando al Piano Terreno, e mi sembra quasi di essere nato per farlo.

Con il più sentito ringraziamento del blogger, rivolto a Woi tutti. E 2

 =)

Un ultima nota ancora: riflettendo su tutto questo oggi mi è tornato in mente il film Into the Wild (2007) che è una sorta di allegoria su questo stesso tema: abbandonato a sé stesso in mezzo al nulla dell'Alaska, un individuo non muore di fame, ma intossicato, per avere mangiate delle bacche velenose. A dir poco, significativo.