Avrei voluto aggiungere un Post Scriptum al post di ieri, ma infine è tutto sullo stesso Vero Orizzonte del lettore; a chi si riferirà qui il Messia Gentile, con il nome di "fratelli più piccoli"?
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Nell'epoca delle meme, una image macro basta a dire tutto:
Trad.: "VIBRAZIONE
Nulla è fermo. Tutto si muove. Tutto vibra,
Al livello più fondamentale, l'Universo e ogni
cosa che esso contiene è pura energia vibratoria che
si manifesta in modi differenti. L'universo non ha
"solidità" in quanto tale. La Materia è mera energia
in uno stato di vibrazione."
Ma devo insistere, "materia" è una parola, in un mondo di parole...
La ricerca infinita di quello che si definì in Greco il non-tagliabile, o a-tomo, e si rivelò poi composto di particelle, che si rivelarono composte di particelle teoriche, ha portato alla conclusione inevitabile che il mattone fondamentale dello universo, la particella più piccola della materia, non è alcunchè di materiale.
La mia impressione in quanto essere umano, è quella della tensione; da che in termini di energia, tutto è riducibile ad una forma di elettro-magnetismo, e per questo il nostro cervello emette onde elettromagnetiche costanti e misurabili, e impulsi elettrici che governano pensieri e movimenti; le nostre membra sono azionate da brevi scosse elettriche che -come ci dimostrano i macabri esperimenti con i batraci- possono essere sostituite da una corrente esterna con il medesimo risultato: la rana muove le zampe anche da morta, e così farebbe l'uomo, in un altro esperimento di genere horror...
Una tensione mantiene attive le cellule del corpo (che nel nostro organismo sono per oltre il 50% di origine batterica, e tutte indistintamente circondate da liquido, proprio come la Terra) in una forma piena, solida e tonica, dall'infanzia alla vecchiezza, quando i liquidi non vengono più rinnovati efficacemente, e l'attività elettrica interiore, la 'tensione' tende inevitabilmente a scemare.
I tessuti perdono la capacità di trattenere i liquidi, i muscoli si afflosciano, la pelle si fa cadente e rugosa; proprio come vediamo negli acini di uva passa, ovvero disidratata.
La tensione che inizialmente tratteneva le cellule e l'insieme dell'organimo eretto, in un ordine frattale perfetto attraverso un equilibrio verticale e orizzontale ottenuti durante l'infanzia al costo di mille sbucciature decresce, e la colonna portante dell'intero edificio umano, quella vertebrale, tende ad incurvarsi 'sotto il peso degli anni'.
Infine la tensione cessa completamente con la 'morte', quando il circuito elettromagnetico chiuso all'interno del corpo viene (ri)aperto, e l'energia o 'anima' torna a fluire liberamente nell'etere verso la sua prossima destinazione; questa è la mia visione personale del fenomeno, che non ho mai esperito in prima persona. Non definitivamente, almeno; non che possa ricordare. In ogni caso, l'idea di una 'carica' che si esaurisce gradualmente nel corso del "tempo" (cioè, di un 'ciclo vitale') mi pare verosimile e facilmente dimostrabile, in generale, perchè non credo esistano individui della terza età che si sentano tanto attivi, svegli, agili e scattanti come lo erano da adolescenti, e ogni fatto lo dimostra; la forza fisica diminuisce, assieme alla elasticità, alla prontezza dei riflessi, alle facoltà sensoriali e anche quelle mentali. Tutto, a partire dal metabolismo, rallenta, e rallenta sempre di più, fino a fermarsi del tutto.
Questa idea della velocità, che cresce assieme al bambino, raggiunge un picco più o meno stabile durante l'età adulta, e quindi decresce nella terza età, è assimilabile a quella suddetta, della vibrazione;
su un oggetto solido una vibrazione (come un colpo di piatti, o di un qualunque strumento percussivo) "nasce" improvvisamente e poi diminuisce gradatamente fino a scomparire;
una forte scarica elettrica ad alta tensione in un corpo umano lo scaraventa a diversi metri di distanza, esattamente come farebbe un corpo solido che scarica la tensione, ad es. un ramo che viene piegato e rilasciato, o l'elastico di una fionda.
Ognuno 'scarica la tensione' come può, spesso con una attività fisica di qualche tipo in cui la quantità di energia elettrica trasmessa ai muscoli è superiore a quella utilizzata per altri usi, come ad es. il pensare...
La mia idea in questo caso è che la nostra "vibrazione" vitale sia pari ad una carica elettrostatica determinata, che si modifica in relazione alla forma fisica, durante la crescita, per raggiungere un certo equilibrio più o meno precario nella maturità e quindi decadere nella vecchiaia.
In termini umanistici, o pato-logici, lo stress è il killer n.1 dell'uomo, eppure si può paragonare al concetto di tensione; un tipo di tensione però negativa, che contrasta quella vitale, primordiale e positiva dell'uomo; in primis le condizioni di cattività, la carenza di aria e luce solare, sostituita dall' ombra e dalla illuminazione artificiale, oltre alle peggiori posture possibili, tra cui quella canonica (assunta in chiesa), scolastica e infine domestica sulla sedia, che è uno strumento di tortura inventato forse dall'inquisizione. In questo modo la nostra 'tensione interiore' si accumula malgrado non vi si presti alcuna attenzione, con ogni conseguenza più o meno prevedibile.
La tensione si fa anche "avvertibile nell'ambiente", secondo la tradizione letteraria.
Le condizioni già precarie del consumatore 'saprofita' e necrovoro sono aggravate esponenzialmente da queste abitudini coercitive derivate dall'impiego "fisso" (in un "posto") e dal lavoro "sedentario" (spesso, appunto, seduto); per quanto possa "sfogarsi" facendo attività sportive o fisiche in genere durante il suo tempo libero, trascorrere la maggior parte delle giornate in simili condizioni rende lo 'stress', la tensione interiore creata dall'esterno, insopportabile; e se viene sopportata dalla mente, spesso è il corpo a ribellarsi, sviluppando una qualche "patologia" di sorta.
Cani e gatti si ammalano, e muoiono, quando sono semplicemente stanchi di una vita intollerabilmente vuota e privata di ogni significato dalla trascuratezza dei loro 'padroni'; purtroppo ne so qualcosa; ma nel tempo queste tragedie finiscono per rivelarsi utili ai sopravvissuti, se soltanto ne ricercano il significato lungo il proprio percorso cognitivo; inevitabilmente ne troveranno uno.
Perchè, come ho scritto ieri, questa realtà virtuale vissuta dal cittadino globale impedisce più o meno completamente di comprendere il principio "magico" naturale, che è il fondamento della spiritualità Melanesiana indagato a fondo da Mauss e Hubert (nel loro Esquisse d'une théorie générale de la magie, 1902) e chiamato "Mana".
Mana ha la stessa radice di "Manit(o)u", e del resto per l'uomo anglofono ha la sua stessa radice (man=uomo), che per noi è contenuta nell'u-MANA figura; è un concetto infinitamente antico di 'forza vitale' che pervade ogni forma di vita, e che come si è detto prima presso i Maya era veicolata dall'offerta dello itz (il denso liquido vitale) per trasformarsi in ch'ulel, l'energia insensibile e onnipresente paragonabile appunto al Mana, definito dagli autori di cui sopra "soprannaturale e naturale nel contempo" (Op. Cit.).
Nel concetto del Mana si ravvede la dualità della nostra natura e del nostro habitat, attraverso la dottrina tradizionale di popoli che sono sempre vissuti a contatto con la così detta "natura" composta di boschi, foreste, fiumi e laghi, spiagge e mari e montagne, che per noi rimandano solo all'idea di "vacanze"(!); il suo aspetto 'soprannaturale' sviluppatosi in una tale società, integrata nel proprio habitat naturale, riflette quello che per noi può essere soltanto un vago sospetto, sulla reale natura di tutto, ovvero: che tutto non sia nulla di ciò che viene semplicemente creduto essere dalla maggioranza. In questo caso ovviamente non parliamo delle Grandi Palle astronomiche, o storiche, o politiche, o religiose, o qualunque altra Grande Palla su cui è fondata la civiltà Occidentale moderna, l'Impero del Falso, in cui nulla è reale, ma della "realtà" manifesta, e che nel suo stato originale siamo abituati a considerare il nostro luogo di residenza, lo 'habitat' in cui dovremmo abitare, anche se di solito restiamo rinchiusi nelle nostre scatole.
Nel concetto del Mana si ravvede la dualità della nostra natura e del nostro habitat, attraverso la dottrina tradizionale di popoli che sono sempre vissuti a contatto con la così detta "natura" composta di boschi, foreste, fiumi e laghi, spiagge e mari e montagne, che per noi rimandano solo all'idea di "vacanze"(!); il suo aspetto 'soprannaturale' sviluppatosi in una tale società, integrata nel proprio habitat naturale, riflette quello che per noi può essere soltanto un vago sospetto, sulla reale natura di tutto, ovvero: che tutto non sia nulla di ciò che viene semplicemente creduto essere dalla maggioranza. In questo caso ovviamente non parliamo delle Grandi Palle astronomiche, o storiche, o politiche, o religiose, o qualunque altra Grande Palla su cui è fondata la civiltà Occidentale moderna, l'Impero del Falso, in cui nulla è reale, ma della "realtà" manifesta, e che nel suo stato originale siamo abituati a considerare il nostro luogo di residenza, lo 'habitat' in cui dovremmo abitare, anche se di solito restiamo rinchiusi nelle nostre scatole.
Perchè mai gli sciamani melanesiani dovrebbero raccontare di un bosco che c'è e che "non c'è", eventualmente mostrando al testimone stupefatto (in un aneddoto che lessi tempo fa) la effettiva inesistenza del bosco rispetto alla sua "apparenza" ri-assunta con la sua ri-apparizione?
Uno sciamano che conosce il Mana, ed E' Mana (così come il bramino E' brahman, etc.) conosce lo stesso mistero che gli Induisti chiamano Maya; ma questo mistero è, come si diceva prima, rivelato da sè stesso in quanto 'naturale e soprannaturale' nel contempo; ovvero, l'intero nostro habitat comprensivo di un regno minerale, uno vegetale e uno animale, tanto evidentemente compatibile con la vita umana da avere la giusta temperatura, la giusta miscela di gas da respirare, l'acqua da bere e il cibo da mangiare, e ogni altra cosa necessaria al sostentamento dell'uomo -senza soffermarsi sul dettaglio che ogni malattia (anche) umana può essere debellata con l'uso delle piante cresciute in questo "sistema biologico"- si dimostra innaturalmente generoso (malgrado l'intero Sistema contro) e perfettamente conformato a misura d'uomo, nella sua naturale indifferenza; perchè se ci troviamo in mezzo al deserto senz'acqua muoriamo, ma se ci troviamo in mezzo ad un meleto facciamo un pieno di salute. E in entrambi i casi la "natura" prosegue i suoi cicli inesorabili, riducendo il cadavere del malcapitato in sabbia, oppure offrendo meno cibo ai volatili e agli animali del bosco e agli insetti, che avrebbero mangiate le mele al posto nostro.
Merita una nota il principio (anche letteralmente) della ἀλήθεια (svelamento) di Protagora:
"Πάντων χρημάτων μέτρον (ἐστὶν) ἄνθρωπος: τῶν μὲν ὄντων ὡς ἔστιν, τῶν δὲ οὐκ ὄντων ὡς οὐκ ἔστιν."
Merita una nota il principio (anche letteralmente) della ἀλήθεια (svelamento) di Protagora:
"Πάντων χρημάτων μέτρον (ἐστὶν) ἄνθρωπος: τῶν μὲν ὄντων ὡς ἔστιν, τῶν δὲ οὐκ ὄντων ὡς οὐκ ἔστιν."
« L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono » |
(Protagora, fr.1, in Platone, Teeteto, 152a) |
Parole sagge, da vero filosofo; il loro significato più banale è che non esiste una misura singola e invariabile per il Tutto, ma quelle infinite di ogni misuratore; secondo l'adagio popolare, che "ogni testa è un piccolo mondo", e dunque ogni tipo di misura è soggettiva e arbitraria; ma la famosa frase dell'homo mensura si può applicare anche in ambito geo-grafico, e bio-logico, in ogni aspetto della nostra esistenza nell'habitat terreno. Letteralmente, i frutti della Terra sono 'a misura d'uomo', senza che nessuno sia mai intervenuto per ridurla o aumentarla; possiamo solo immaginare i problemi che dovremmo affrontare per mangiare una carota di tre metri, o delle zucche grandi quanto ciliegie, etc. etc. Anche il frutto più difficile da raggiungere -presumo il cocco- non cresce comunque su alberi di 500 metri, quindi malgrado la faticaccia richiesta anche le palme più alte si possono scalare; e se le palme da cocco fossero alte 500 metri, farebbero una vera strage ogni anno!
Lo stesso principio del ch'ulel e del mana / manitou, wakan, horenda (etc., etc.) era il Ka degli Egizi
Ka (scintilla vitale)
kꜣ (D28) in hieroglyphs |
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Il Ka (kꜣ) era il concetto Egizio di essenza vitale, la quale distingueva una persona viva dal morto, e la morte avveniva quando il ka lasciava il corpo. Gli egizi credevano che Khnum creasse i corpi dei figli su una ruota di vasaio e li inserisse nei corpi delle loro madri. A seconda della regione, gli Egizi credevano che Heqet o Meskhenet fosse il creatore del Ka di ogni persona, soffiandolo in essa nell'istante della sua nascita come parte della sua anima che la rendeva viva. Questo ricorda il concetto dello spirito in altre religioni.
(https://en.wikipedia.org/wiki/Ancient_Egyptian_concept_of_the_soul - Trad. mia)
e il Ki (o Chi) degli Asiatici, definito come 'energia interna del corpo umano' da Wikipedia; la stessa Wiki (Italia) suggerisce il link al concetto Indiano del Prana, entrambi assimilabili allo stesso "principio vitale" che alla stregua del Ki Egizio viene 'insufflato' dal creatore della Genesi ebraica nel suo "adamo", quel 'pneuma' che si dice comunemente anima (dal Gr. "vento") o "spirito".
Tutto ciò, per ridurci a ri-vedere ancora il Grande Disegno creato dal Grande Architetto, attraverso l'opera "al rosso" ormai internazionalmente e anzi globalmente nota come Star Wars ("Guerre stellari") in cui i "cavalieri Jedi" possegono il dono della "forza" (the Force) descritta dagli stessi come l'equivalente dei suddetti princìpi, e quindi un altro archetipo dell'inconscio collettivo reso in cespite da un rappresentante del popolo Eletto. La stessa Forza Vitale che da tempo immemorabile, in ogni epoca e paese, è stata conosciuta e venerata come principio "magico" del Tutto, è divenuta facilmente parte del Grande Show multimediale a cura dei soliti Asche-nazi-ti, quando nel mondo Gentile al concetto di "Spirito Santo" non è rimasto nulla dell'antico splendore, ma con la giusta dose di cabala è stato riattato per divenire un ideale ludico, da diporto, "per i bambini di ogni età" che ovviamente ne ignorano le origini. In breve, la stessa energia vitale è riconosciuta dall'Utenza Globale come un copyright della Lucasfilm (oggi di proprietà della Disney); perchè dove non arriva l'istituzione, la politica, la legge, la religione, l'istruzione e l'informazione, arriva l'intrattenimento; il nemico insospettabile, da che il suo scopo è certo, e indiscutibile, mentre non lo sono i suoi produttori.
Questa 'forza' esiste dovunque e permea ogni cosa vivente, e lo sappiamo dal fatto che è sempre esistita, ed è sempre stata definita negli stessi termini nel corso della storia, da ogni società tradizionale, dagli Egizi in avanti; ma oggi non esiste un concetto simile nella religione cristiana, o meglio nella chiesa cattolica, che ha parrocchie in ogni angolo del mondo, il quale sia altrettanto immediatamente identificabile con quello come lo è invece la "forza" dei film della saga multi-miliardaria di George Lucas, dove esso ha una connotazione magica, soprannaturale, visibilmente speciale -grazie agli effetti aggiunti in post-produzione- che ovviamente non può vantare nessun ministero ecclesiastico, senza rivelare il proprio gioco. Infine, quindi, quella offerta dal settore dell'intrattenimento del complesso militar-industriale è la magia (artificiale) che mancava alla chiesa, alla religione dei Gentili, per appropriarsi di un archetipo, un modello primordiale che in quanto tale non può essere ignorato da nessuno, è parte di noi, del nostro Nous; è una magia artificiale usata per incantare l'utenza moderna con lo stesso incanto che è in origine quello della 'natura metafisica' definita dal Mana, come si è detto prima. E' un altro tassello importante nel Gioco Mosaico.
E poi, quella inquietante somiglianza tra l'Imperatore del film e papa Ratzinger... Sarà soltanto una delle solite coincidenze?
Fortuna che oggi c'è quel simpaticone di Bergoglio
Eccolo qui, ancora, mentre bacia la mano di Santo Rockefeller:
Trad.: "Il papa bacia le mani della famiglia Rockefeller,
dice che i Cristiani Dovrebbero supportare Israele
e non i Palestinesi" (articolo completo qui)
Il più fantasioso teorico della cospirazione è destinato ad essere sempre superato dalla mera realtà delle cronache....
Un intermezzo umoristico, prima che sia troppo tardi:
Trad.: "La NASA Conferma che Ottobre 2016 è quando
IL PIANETA X NIBIRU convertirà la Terra
in una PALLA DI GHIACCIO"
Perchè certamente non potrebbe mai trasformare la Grande Palla della NASA in un PIANO di ghiaccio, come succederebbe invece nella realtà terrestre se mai un "pianeta" proveniente da uno"spazio esterno", che fino a quel momento non sono mai esistiti, entrasse improvvisamente in contatto diretto con il piano terreno, provocando l'inimmaginabile. Ma per fortuna, non c'è nemmeno bisogno di immaginarlo. Era soltanto per sorridere, seppur amaramente, per un istante.
Forse in fondo ha ragione Flat Earth Dome Society:
"SE PENSI DI VIVERE SU
UNA PALLA ROTANTE
NON STAI PENSANDO!"
Tutto qui?
...E' talmente assurdo, che potrebbe essere vero.
Da Flat Earth Dome Society:
Trad.: "Le Bugie In Cui Crediamo
(cartello: "Siamo dei bambini
Cristiani e vi vogliamo ringraziare")
-- 'Solo uno stupido lascerebbe che il
suo nemico educasse i suoi figli.' - malcom x"
E lo so, la grammatica non è mai stata il punto forte di Malcom, ma soprassediamo.
Nessuno potrebbe mai considerare il governo del proprio Paese come un nemico, se non che i suoi antenati fossero stati rapiti dal loro Paese, trasportati in un cargo come bestiame in un altro continente, e tenuti in catene a raccogliere cotone per il resto dei loro giorni , rendendo contemporaneamente gli USA la nazione più ricca economicamente, e la più miserabile in ogni altro senso; del resto, delle colonie di invasori che sterminarono tutti gli indigeni per insediarsi nelle loro terre, raccontando poi al mondo le favolette romantiche della vita di frontiera e degli intrepidi pionieri del West, non si potrebbero nemmeno immaginare come una forma di civiltà più di uno sciame di locuste, senza l'immenso e impareggiabile supporto dei creatori di miti moderni e leggende multi-mediali, che da allora hanno creato il "Grande Paese"; sarà inutile ripeterlo, ma la maggior parte di costoro erano tanto Americani quanto Wernher Von Braun.
Da un gruppo Italiano (La Terra è Piatta - Flat Earthers Italy) su Facebook, una image macro in Inglese; segue la mia traduzione:
"DEVI CAPIRE CHE LA MAGGIORANZA
DI QUESTA GENTE NON E' PRONTA AD
ESSERE SCOLLEGATA DAL GLOBO.
E MOLTI DI LORO SONO COSI' FERITI,
COSI' DISPERATAMENTE DIPENDENTI
DAL GLOBO, CHE COMBATTERANNO
PER PROTEGGERLO.
(JM - FLAT EARTH MATTERS)"
Da Rory Daniel O'Brien nella "bacheca" di TETs TRUTH TUBE:
"LA INTERNATIONAL FAKE
STATION E' UNA TRUFFA
LA NASA VI HA FATTO IL
LAVAGGIO DEL CERVELLO
CON CAVI E IMBRAGATURE DA HOLLYWOOD"
Su Youtube si trovano decine o centinaia o migliaia di questi video, dove i più pedestri trucchi teatrali, utilizzati da secoli o millenni per riprodurre la magia del volo, ovvero i cavi usati per tenere sospesi gli attori, vengono facilmente identificati dall'utenza tele-vedente, come vediamo nei fermo-immagine qui sopra. I cavi sono facilmente cancellati grazie all'uso del chroma key, la tecnica dello schermo blu o verde utilizzata spesso anche in TV, ma con il solito ostentato pressapochismo con cui si pubblicano presunte immagini dallo 'spazio esterno' che non rappresentano il modello teorico di Terra dell'eliocentrismo (l'elissoide oblato, o peroide) ma una Grande Palla, o un'Italia grande come mezzo mondo, come quella che abbiamo vista in Giugno, e rivediamo qui:
i sostegni delle imbragature necessarie a simulare l'effetto della "assenza di gravità" (ovvero lo stesso effetto del volo simulato nelle recite teatrali e nei films da sempre) non sono stati eliminati in post-produzione; perchè è un lavoro lungo e noioso, e in fondo per quei pochi milioni di milioni di dollari che la NASA riceve dal governo, non ne vale la pena, visto poi che il pubblico è composto perlopiù da Goyim. E quelli si bevono tutto, compreso il Gesù Cristo e tutto il suo sangue Di vino.
Una parentesi vegana da Vegan Publishers su Facebook:
"La gente mi chiede spesso se sia difficile essere vegano.
Rispondo sempre che lo è. Ma non è smettere i
prodotti animali che è difficile. Essere vegano
vuol dire vivere tra gente che sostiene la causa che
tu stai combattendo. La parte più difficile è che non
puoi forzare la gente a preoccuparsene."
E' invero una triste realta ulteriormente aggravata dall'obliquo aggettivo di "vegano", quella che ho voluta condividere qui; è un pensiero condiviso dal blogger come immagino lo sia da altri "vegani" che vivono in una società necrofaga il cui E/O/rrore è istintivamente riconoscibile da chiunque, globallisti compresi, e può essere sostenuto e permesso solo dall'ipocrisia della maggioranza.
Dobbiamo considerare che la "causa" citata qui sopra è quella di mangiare dei cadaveri ottenuti con il denaro, a patto di lasciare il lavoro sporco, la sofferenza infinita dell'ergastolo, sangue e budelle e lacrime e agonia oltre le mura non-trasparenti delle fabbriche di morte, alla larga dalla cucina, e non è in nessun caso una "causa" sostenibile secondo il metro della giustizia in natura, dove il carnivoro non è un "saprofita" che si nutre di ciò che trova sugli scaffali dei grandi magazzini, per poi cuocerlo e aggiungere condimenti e contorni per renderlo "mangiabile", e ammalarsi molto civilmente, ma una fiera dentuta e zannuta che insegue a perdifiato e -se le prende- sbrana le sue vittime, e le divora sul posto. O su un albero. O dove le pare.
L'uomo non è, molto ovviamente, un predatore carnivoro, e la sua condizione massiva di saprofita paradossale, cagionata soltanto dalla anti-cultura scolastica della "piramide alimentare", e dalla mostruosa iniquità del Fabbisogno Proteico di Origine Animale, sarà forse un giorno ricordata come la più disastrosa, ed efficace opera di avvelenamento fisico, mentale e spirituale mai attuata contro l'umanità. O meglio ancora, in quanto tale sarà dimenticata.
Dopo il penoso annuncio del caso di demenza senile diagnosticato al povero Terry Jones, l'unico post dei Monty Phyton su Facebook è stato il cambio di copertina, che è diventata questa:
Il classico Piedone delle animazioni di Terry Gilliam, che ha sempre avuto il ruolo di deus ex-machina con la sua apparizione schiacciante, questa volta è posto sopra l'abominevolo globo; come vediamo non lo schiaccia; non lo rende piatto, o flat; ma potrebbe essere solo il primo fotogramma della sequenza...
Qualche anomalia nuvologica recente; chi ha scritto '"Vic" in cielo?
e dulcis in fundo, Lei:
MIAO!
Bravo articolo bellissimo , la foto finale è un capolavoro da ammirare
RispondiEliminaLieto che sia stato gradito -- grazie per il commento! Miao! =)
RispondiEliminaDue notarelle...
RispondiEliminaa) L'altro giorno ho avuto la (tardiva) illuminazione che il motto "una mela al giorno leva il medico di torno" è da intendersi in modo letterale! Esso, cioè, ha un significato esclusivo anziché additivo come la maggior parte dei sapiens lo intende, ovvero: mangia SOLO una mela al giorno e vedrai che non avrai bisogno di medici. Ciò mi porta dritto dritto a sciorinarvi le mie tre regole fondamentali per una corretta nutrizione del corpo e della mente che applico ormai da tempo. Premesso che da oltre trent'anni sono in totale risonanza con G.B.Shaw (che a quanto pare alla domanda "Perchè è vegetariano?" rispose "Io non mangio i miei amici"), ecco qui i miei tre comandamenti da applicare quotidianamente:
1) MANGIA POCO, ANZI POCHISSIMO (meglio niente)
2) NON MESCOLARE IL CIBO
3) MANGIA CIBO SANO
Noto che nessuno o pochissimi insistono sul primo punto, a mio avviso FONDAMENTALE: la restrizione calorica è una panacea miracolosa per la salute fisica e (soprattutto?) mentale. Mangiare poco, pochissimo, consente persino di allentare le maglie del "controllo qualità" oggetto degli altri due comandamenti, esattamente come lo stile alpino è vincente su pareti difficili e martoriate dal meteo rispetto alle spedizioni con quintalate di materiali e gruppi numerosi. Intendo dire che se mangio poco il mio corpo tollera più facilmente cibi di qualità non ottimale (eufemismo...).
Anche il mio amico fabbro-meccanico lo sa bene: se metto nel serbatoio benzina "buona" ma ne immetto troppa nella camera di combustione, il risultato sarà un motore ingolfato.
Detto questo non c'è molto altro da aggiungere: mangiare solo un tipo di cibo ad ogni pasto è un toccasana per il nostro corpo, il quale non è costretto a sintetizzare contemporaneamente composti diversi per n cibi. Se vuoi pasta, mangia pasta: non pasta & verdure & formaggio & frutta & dolci (e non tracannarti tutti quei liquidi durante e dopo il pasto!). Il terzo comandamento è il più difficile da applicare poichè ormai il cibo sano non esiste più. Punto. Tuttavia, eliminare quanto più possibile dalla propria dieta la farina 00, l'alcool e lo zucchero in tutte le sue forme aiuta enormemente.
b) La scorsa settimana ho ripercorso le orme del blogger: a piedi in una grande cloaca del Nord (che per noi "terrapiattisti" è il Centro...) ripensavo ai suoi panegirici sulla Portulaca e... TOH! eccola lì, sul selciato tra una mattonella di cemento e l'altra, proprio come piace al blogger! :) E così anch'io mi sono auto-iniziato al Mescalito della Portulaca sotto lo sguardo stupito e un po' compassionevole della mia compagna...
c) Ieri sera ho condotto una "caccia al ghiro". L'animaletto, delizioso e quasi per nulla timoroso dei sapiens, era diventato inquilino abusivo da un paio di settimane, sfuggendo non troppo miracolosamente alle due gatte, al cane e ai due sapiens che condividono la casa con loro. Dopo circa mezzora di "sposta il frigo, apri la porta, no! dài vieni qui..." siamo riusciti a catturare l'intrepido roditore con uno scolapasta. Ovviamente, ho liberato l'amichetto al margine del giardino con la speranza che non si intrufolasse più in casa. Bene. Ma allora perchè subito dopo, sentendo l'aria già freddina della sera, mi sono preoccupato per lui (o forse lei) e mi sono sentito in colpa?
Due notarelle sostanziose devo dire=) Come mai non hai ancora iniziato un blog "fruttarianista"? Ritengo le tue regole ottime, soltanto il vegano può avere la consapevolezza del 'peso sullo stomaco' che deriva dal consumo del pane &t similia, ed eventualmente (ahimè=) trasformarlo in un 'vizio di sostegno' alternativo... perchè i veri oppiacei sono illegali, e di conseguenza costano troppo =) In genere dopo un pasto di vegetali non hai più o meno sete di prima, quindi quell'aspetto della faccenda è relativo all'uso dei condimenti.. Ti contraddico solo sul cibo sano, esiste eccome, e te ne accorgi al primo morso, anche se purtroppo non si trova in vendita, e devi avere un orto, o perlomeno conoscere qualcuno che ne abbia uno --perchè l'eccedenza è + o - inevitabile!- e allora ti chiedi cosa diavolo facciano a quegli stessi prodotti sul mercato, che in genere appaiono più "belli", mentre il loro sapore non è nemmeno paragonabile a quelli talvolta + piccoli, o + grandi del 'solito', opachi, deformi e magari anche un po' ammaccati che arrivano direttamente dalla terra...
EliminaAlcol e zucchero dovrebbero essere illegali, a parer mio; sono per la liberalizzazione di tutte le "droghe", ma quelli sono veleni, e i loro effetti sull'umore o sul sistema nervoso o sulla psiche sono completamente ingiustificabili dagli effetti sulla salute mentale e fisica -- Sono molto lieto di sapere che qualcuno segue le mie orme sulla strada dello stradismo; ormai quello per me è uno spuntino abituale, o "street food" vero e proprio.. (Non hai ancora provato l'amaranto?) -- ho sentito raccontare storielle meno felici della tua sui ghiri, di recente, e sono consapevole del fatto che riescono a combinare notevoli disastri, quindi nessuno può farti un torto per la tua 'liberazione coercitiva', o sfratto esecutivo, se non te stesso... Puoi sempre sperare che, imparando a imitare il gatto, riesca a sgattaiolare di nuovo in casa prima dell'inverno.. e che magari diventi un co-inquilino abbastanza discreto da restarci, anche se ho i miei dubbi. Grazie per l'abbondante intervento, e a presto!
Ciao Jack ho fresca fresca una notizia...il giorno 23 ottobre all' iper coop di Ravenna c'è Umberto Guidoni che 'spiega'con il titolo cacciatori di stelle io direi di balle spaziali..i pianeti la terra sferisca ahahah e tutte le altre patacche come la stazione spaziale..
EliminaMi dicono che sono già stati allestiti cartelloni con i pianeti e i loro dati inventati quali distanza raggio etc.
Sarebbe bello se il 23 alle 17 ci fosse qualcuno di flat eart che lo mettesse in scacco (matto)
Grazie dei post e continua così ;)
a volte mi chiedo se non ci sia veramente qualcuno che scrive i copioni per certi personaggi, i discorsi pubblici e i monologhi per certe uscite come questa, a parlare di stelle alla iper coop... perchè come dicono gli Inglesi la gente se le "compra" certe cose (they BUY it) quindi è giusto che le vendano all'ipermercato... astro-nots... mi è piaciuta la domanda del sig. De Santis qui
Eliminahttp://www.repubblica.it/scienze/2014/11/22/news/umberto_guidoni-101185125/
che chiede al Guidoni: "oggi ci sono nuovi ATTORI sulla scena aerospaziale? La Cina ha un RUOLO?"-- mi sembra che usi il gergo + adatto, che è quello teatrale o cinematografico... e mi chiedo se lo fa apposta! comunque per me una simile messinscena sarebbe uno spettacolo troppo deprimente, senza almeno un "troll" geocentrista che gli rompesse... le palle nel paniere -- grazie per il commento! Salus!