ATTENZIONE: SPOILER
Chiunque non abbia ancora visionato l'episodio 14 della terza stagione di Twin Peaks NON vorrà vedere le seguenti immagini, che per l'appunto seguono il corso delle mie cronache apocalittiche --anche multi-mediali -- e dunque sono costretto a pubblicare per dovere. D'altro canto, qui non viene rivelato il piccolo mistero "particolare" dell'opera di Lynch, ma lo stesso, Grande Mistero codificato magistralmente nel libro di "Giovanni" in una certa epoca di qualche possibile 'passato' non (solo=) vegetale, verosimilmente anteriore agli anni '90 dello scorso secolo.
Come ho già de-scritto questa mattina, nel post che il maledetto editor di Blogger.com ha deciso di far scomparire nel nulla, il genio del Maestro Lynch )che per certo è un maestro di arti audiovisive, e probabilmente anche di un altro grado( si esprime nella singola immagine di un unico soggetto ma, nella stessa sequenza che vediamo qui sotto, ripetuta per tre volte:
L'ultima delle 3 immagini come vediamo è a colori, apparentemente colorata con delle tonalità pastello; il che mi suggerisce l'idea volutamente vaga, pallida, di una "realtà" documentaristica, rispetto alla riproduzione cinematografica, ovvero una 'realizzazione' rispetto ad una 'rappresentazione'; ma questa è soltanto la mia impressione. In ogni caso, queste sono le immagini tratte dall'episodio XIV della III serie, e non è un tipo di spoiler che un qualunque lettore della "Bibbia" troverà particolarmente originale.
Il genio imprevedibile di Lynch, che nel finale dello stesso episodio decade ai livelli di un incubo televisivo anni '80 degno di "Visitors" (spoiler!=) si rivela nella sua essenzialità; il celebre numero biblico che è anche un "nome" non compare per intero così come invece appariva nell'insieme di numeri visto in un episodio precedente, in cui la sua presenza era di-mostrata soltanto a chi la notava.
Qui non si lasciano dubbi sul soggetto della scena, il è numero sei, appeso ad un "palo della luce". Questa singola, inconsueta visione apocalittica in chiave moderna si ripete per tre volte in rapida sequenza, vista attraverso gli occhi dell'agente di polizia Andy Brennan.
Il coraggioso Lynch & il misterioso Frost non osano mostrare quello stesso "nome" che fu adottato per qualche tempo da Mr. Crowley nel millennio passato; o meglio lo fanno, ma, come descritto poc'anzi, secondo un codice visivo che è parte della loro cifra stilistica. Quello che vediamo guardando la sequenza di immagini sullo schermo, proprio come se leggessimo quel "nome numerico" lungo la riga di un libro, è quello che viene dato ad intendere molto chiara-mente, pur senza mostrarlo; è la rappresentazione di una profezia letteraria definita per l'appunto "apocalisse", versione maccheronica del termine Greco per "rivelazione", e secondo la mia sensibilità in merito alla scelta cromatica di cui sopra, è la sua realizzazione, che non si limita però alla mia opinione, da che il serial è stato di fatto prodotto, realizzato, e diffuso nel mondo.
Sequenza tratta dal terzo episodio
(in questo caso la mia scelta di 3 immagini è 'casuale')
Sappiamo qualcosa, sul Sistema Bio-Logico: che tutto funziona a corrente, come qualunque elettrodomestico che abbiamo in casa.
E' una corrente di elettroni, un duplice flusso che alimenta ogni organismo, e questo è un fatto tanto noto quanto è trascurato da tutti, sempre.
Non abbiamo dubbi sul fatto che gli impulsi all'origine delle attività vitali di un organismo vivente siano di natura elettromagnetica, dal momento che possiamo misurarli e registrarli meccanicamente, o digitalmente, attraverso un apparato "elettrico" che funziona allo stesso modo, per mezzo di una "energia corrente" simile (ECG, EEG).
(Immagine: PinsDaddy da Google Image)
E sappiamo anche controllare questo flusso bio-logico, all'interno del nostro mondo-di-parole in versione informatica, ovvero ridotto ad informazioni, o "dati" chiamati "bits" (pezzetti, per qualche motivo più frequentemente detti "pacchetti" in Italiano) i quali sono costituiti da sequenze di "1" e "0": sono i valori che rappresentano "tutto" e "nulla", e sono la rappresentazione simbolica della "corrente" generata dalle polarità opposte, indicate dai segni + e -.
Si potrebbe dire quindi che il "logos", nella sua concezione di "Intelligenza Cosmica", si manifesta molto chiara-mente per tutti noi, utenti tele-matici, con la stessa modalità in cui esso fluisce come energia elettrica nell'etere, così come attraverso i cavi o fili elettrici, dal punto della sua generazione a qualunque altro, attraverso un flusso alternato di forze contrarie; abbiamo quindi un "increato", composto delle due forze opposte (si pensi al simbolo del taijitu) e abbiamo una "creazione", ovvero una differenziazione ordinata e sistematica delle forze originarie, che come si è visto è assimilabile alla trasformazione della pura energia "eterica" o elettro-magnetica in elettrica, misurabile, e visibile come "luce", e quindi in una "realtà virtuale" simbolica, composta soltanto di "1" e "0" i quali sono l'espressione "logica", matematica, del flusso positivo o +, e del negativo o -, due segni normalmente utilizzati in aritmetica. Cosa "creano" questi "pezzetti" di energia, questi "bits", lo sappiamo tutti, sono le parole che sto scrivendo qui, e che qualcuno potrebbe leggere in qualunque possibile tempo futuro in questo stesso luogo virtuale, o "sito"; ma sono anche i social networks, la eMail, gli sms, le biblioteche digitali, Whatsapp, Youtube, Google... è tutto internet, la "rete mondiale" tele-matica, tele-fonica, tele-visiva, che dipende inevitabilmente dalla rete elettrica per la sua alimentazione; come tutto il resto.
Trad.: "Ogni cosa è solo elettricità e magnetismo; tutto è soltanto un'illusione. La realtà è nel piano spirituale. - Lobsang Ranpa"
Ora, se pensiamo al funzionamento del corpo umano, i cui impulsi vitali sono dati appunto da una simile energia elettro-magnetica che si trasmette come segnale elettrico dal sistema nervoso centrale a quello periferico (o meglio, dai visceri maggiori a quelli minori), dai nervi ai tendini che muovono i muscoli e attivano gli organi interni ed esterni, e fanno funzionare tutto l'insieme organica-mente, vediamo che questo insieme è stato progettato allo stesso modo come un circuito elettrico, per cui il flusso aereo viene distribuito in una ampia superficie interna -i polmoni- attraverso un simile sistema a doppio senso (inspirazione ed espirazione, aria "ossigenata" in entrata e "ossidata" in uscita) e il flusso sanguigno distribuisce gli elementi gassosi nei liquidi all'interno dei tessuti solidi, attraverso il sistema circolatorio, che ugualmente è una "rete", un circuito in cui scorrono il sangue venoso e quello arterioso, il nostro "+" e "-" in una forma fluida che va dal sottile al grossolano, dallo stato gassoso al solido attraverso il liquido.
Il circuito semplificato:
Lo schema completo, e perché viene considerato "occulto" nel mondo Occidentale:
(condiviso oggi da Joseph William Smith su Pineal Gland - Third Eye)
Questo circuito "ramificato" a doppio senso è proprio del regno vegetale e dei corsi fluviali, e lo stesso principio di distribuzione dell'energia all'interno degli organismi pluricellulari è il medesimo con cui l'energia si manifesta nell'aria, sotto forma di "fulmine".
blue lightning structureby suhurmash
Immagine frattale tridimensionale prodotta nel 2010 dal blogger con Apophysis 3D Hack (www.fractalforums.com/apophysis/apophysis-3d-hack/)
Vediamo quindi che tutto funziona allo stesso modo, come un flusso costante di energia, per cui ogni forma di vita organica è una manifestazione della energia che ne costituisce l'essenza vitale, e queste forme geo-metriche che non riguardano solo "gea" ma ogni suo "abitante" o costituente sono forme frattali, ovvero sud-divise in modo che ogni singola parte rappresenti il tutto, e vice-versa; così i fiumi hanno la stessa struttura "ramificata" degli alberi, e dei fulmini, che è la stessa delle vene nel nostro corpo, delle vie aeree di bronchi e polmoni, e come si è visto ogni forma presente in natura si può riprodurre, e ri-conoscere immediata-mente utilizzando qualunque software per la generazione di forme frattali, e in part. di immagini tridimensionali delle stesse, da che questa è la nostra percezione sensoriale del "mondo".
Non sappiamo molto, "in realtà"; ma questo è quanto possiamo osservare diretta-mente, osservando noi stessi e il nostro ambiente o habitat "naturale", opposto a quello "artificiale" dello scenario urbano. Il progettista di TUTTO questo dev'essere necessaria-mente lo stesso; quello di cui conosciamo gli strumenti da disegno, raffigurati nel famoso emblema massonico. La geo-metria frattale rivela quindi il suo valore incomparabile come strumento per ri-conoscere il "Grande Architetto", e attraverso la sua conoscenza siamo in grado di ri-conoscere la Sua Grandiosità, nella ineffabilità della sua Maestria espressa nel perfetto Sistema Bio-Logico che è il palcoscenico infinito della nostra recita quotidiana, e nel contempo è l'azione rappresentata, in ogni luogo possibile e in ogni suo singolo costituente particolare.
Tra cui, noi stessi.
(polmoni umani - polmoni terrestri -- opera del blogger)
Sapendo che tutto ciò funziona "a corrente", possiamo osservare tutto, e tutti, come un "fratto" di questo insieme elettro-chimico tridimensionale, o "atomico", tanto simile ad uno sterminato teatrino automatico, sistematico; e quindi tutto si ri-conosce nel principio Unico, ovvero dell'Uno; il nostro Problema Di Fondo permane, fintanto che la fonte dell'energia di questo flusso cosmico non è stata identificata, ma se pensiamo all'idea stessa di "energia", e ad una sua qualunque possibile "manifestazione" all'interno del nostro sistema bio-logico, non possiamo che pensare al Sole, Sopra Tutto; e questo è il punto centrale del culto eliolatrico, e quindi della sua controparte (più) materialistica che è la Teoria Eliocentrica, adottata come "verità dogmatica", indiscutibile quanto indimostrabile, negli ultimi 5 secoli.
Anche quello informatico, e telematico, è un "MEDIUM"; come ogni (mass) media; e questa "realtà virtuale", come quella "reale" o chimica, dell'azo(o)to che respiriamo Qui e Ora, è la stessa, per cui anche nel "macrocosmo" ciò che vive necessita di ciò che NON vive.
Possiamo considerare questa intuizione come una "boccata d'ossigeno" per la nostra mente?
Le "fondamenta" della nostra "cultura", o coltura che dir si voglia, sono tombe, e per questo il sapere umano cresce, di pari passo con l'ignoranza, ingrassato dal terreno ben concimato; il nostro paradossale sapere moderno è un "retaggio culturale", cioè l'eredità di gente per-lo-più scomparsa da anni, da secoli o da millenni; non occorre citare l'aspetto più ovvia-mente nefasto, macabro e spaventoso, che è quello rappresentato dalla religione cristiana con il suo culto mortale, fondato sul mito della morte, da che tutto il nostro patrimonio culturale, dalla A di Archimede alla Z di Zorro, è un lascito, una reliquia; una rovina; è roba morta, perché la vita Qui è sempre e soltanto Ora, e lo "scripta" che permane nel tempo è un "medium" esattamente come il necromante, per quanto non sia rappresentato necessaria-mente da un (solo) individuo. E' uno spettro che non smette mai di apparire, e quindi viene considerato alla stregua di un essere umano, un po' come in certi thriller escatologici del cinema come The sixth sense, The Others, e Jacob's Ladder.*
Viviamo in questo tempo "mediato", misurato con un metro artificiale in ogni miliardesimo di secondo, ogni mese, ogni anno, ogni secolo e millennio ed eone, con la perenne convinzione di procedere restando Qui, Ora, a riflettere sulla nostra grandiosa nullità; tutto ciò che è contenuto nella nostra mente in qualunque dato "momento" è necessariamente stato acquisito in un "tempo passato", che dunque non esiste più, e lo stesso vale per l'umanità e per le fondamenta tombali della sua coltura, e per i suoi media-per-le-masse, che predicono il suo futuro ripetendo all'infinito un passato inesistente. E tutto questo accade soltanto Qui, e sempre Ora, in questo eterno 'presente' che è l'istante infinito della nostra 'vita'.
In questo mondo di parole e di "visioni", lo scenario meta-mediatico del film The Matrix dev'essere sovrapposto a quello metafisico e "spiritico" dei suddetti titoli, perché questa nostra "realtà fisica" è qualcosa tra un film-videogame tridimensionale e una seduta medianica vissuta in uno stato di incoscienza controllata simile ad un "sogno"; per questo forse tanti preferiscono darsi al più bieco materialismo. E per questo tutti si fanno di qualcosa; di qualsiasi cosa, e di qualunque cosa; aria, fumo, cibo, farmaci, "droghe" di ogni sorta, ma anche di immagini, parole, suoni, di sensazioni ed emozioni, di luce e di ombra; di tutto; ogni distinta vibrazione si può considerare una potenziale fonte di dipendenza, una sostanza d'abuso, una continua tentazione per l'individuo sospeso sull'abisso dell'ignoto, che tende istintiva-mente a sedare, a eccitare, a deviare, a deformare e dissimulare in qualche grado il proprio stato di coscienza 'ordinario' sapendo -inconsciamente- che non esiste nulla di simile ad un ordine, all'interno del sistema di cui partecipa dalla nascita.
Tutt'Altro.
Ma il ragionamento consequenziale è inevitabile: DEVE esistere un ordine da che, come si è constatato poc'anzi, esiste un "creato" distinto dall'"increato"; sappiamo ri-conoscere un sistema ordinato rispetto ad un non-sistema caotico, e dunque se ne evince che qualcuno, qualcosa, una "entità" di qualche tipo è intervenuta nel processo della perfetta 'creazione' per come la conosciamo oggi, in ogni sua imperfezione; è una deduzione che per una strana coincidenza riflette l'entimema degli antichi gnostici.
E se qualcuno o qualcosa si è intromesso con la forza e/o con l'inganno, e ha avuto successo nel sovvertire l'ordine originale, il kosmos dei filosofi, come dimostrano le nostre cronache quotidiane attuali, allora non abbiamo altri sospetti colpevoli che non siano anche i detentori attuali del potere su questa Terra, di questo DisOrdine Globale che è il nuovo tipo di Ordine, diffuso dal "Nuovo Mondo".
Di tutto ciò non abbiamo solo testimonianze dell'"altra campana", ovvero della dottrina gnostica, che significa "conoscenza", opposta a quella religiosa, che è dogmatica; anzi, lo spirito "chutzpah" di cui abbiamo tanti esempi a livello storico e mondiale è riconoscibile sopra e innanzi tutto proprio nella logosfera sacra giudeo-cristiana, i cui "simbolismi" non sono posti a nascondere misteri inaccessibili al profano, ma la credulità inguaribile degli adepti, i quali di fatto sono sempre pronti a prostrarsi di fronte a simboli ed effigi dei quali non sospettano nemmeno il significato.
Ma CREDONO.
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Lo spoiler apocalittico prosegue di seguito, e sostiene la mia ipotesi sulla biblica 'bestia' per come l'ho figurata qualche tempo fa, con il simbolico serpente rappresentato dall'intestino umano; e viceversa; Lynch è noto per la sua alimentazione scellerata, almeno quanto per il suo tabagismo sfrenato; è l'opposto del maestro di meditazione trascendentale, ed è stato l'unico personaggio famoso a promuovere la meditazione trascendentale nella storia dell'uomo. Costui si è nutrito per anni di hamburgers, milk shakes, dolci e caffè serviti da una nota (e scomparsa) catena di fast-food; è un mostro mutante, e lo di-mostra colla sua opera mostruosa-mente artistica, delirante; shockante.
Tanto surreale da essere realistica.
Per concludere in bellezza l'amico Azad Mamedov condivide questo illuminante versetto evangelico, già condiviso in questo blog qualche tempo fa, con l'immagine di un tornado il quale -per una strana legge naturale- compare sempre oltre l'orizzonte, mentre gli alberi attorno appaiono sempre inspiegabilmente fermi
La versione Italiana di Laparola.net:
"Efesini 6,12
La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti."
"Le Potestà (in ebraico Elohim, in greco Exusiai) estendono il loro dominio sul Sole.[24] Descritti dalla Bibbia come esseri angelici dai molti colori, simili a vapori nebbiosi, sono gli elementi portanti della coscienza e i custodi della storia. Sono descritti da Dante come accademicamente guidati e interessati alla sapienza, a discipline quali filosofia, teologia, religione, e ai documenti che appartengono a questi studi.[32] In una prospettiva esoterica, le Potestà si occupano di guidare l'evoluzione della Terra verso una successiva epoca cosmica,[33] pianificando e sorvegliando lo sviluppo e la distribuzione di poteri all'umanità. Nella credenza popolare essi sono gli angeli che accompagnano le decisioni dei padri e li consigliano nella cura della famiglia.
Paolo di Tarso usa il termine potestà nella lettera ai Colossesi[26] e nella lettera agli Efesini.[34] Egli tuttavia usa sia il termine potenza che autorità nella lettera agli Efesini, per riferirsi a questo tipo di angeli:[34] le potenze svilupperebbero le ideologie, laddove le autorità scrivono i documenti e le dottrine.Entrambe sono comunque coinvolte nella formulazione delle ideologie. Mentre però le potenze comprendono tutto, le autorità si focalizzano su particolari linee di conoscenza, specializzandosi nel codificare quelle idee, e nella produzione di documenti concettuali a quelle inerenti. Secondo la dottrina della chiesa cattolica, le Potestà frenano l'azione dei demoni e con la loro virtù possono anche scacciarli."
Non occorre spingersi al di fuori della stessa logosfera enciclopedica per definire il concetto di "demone", e comprendere quindi l'azione malefica delle "potestà":
"Un demone (AFI: /ˈdɛmone/[1]; dal greco antico δαίμων,[2] trasl. dáimōn, «essere divino»[3]) è, nella cultura religiosa e nella filosofia greca, un essere che si pone a metà strada fra ciò che è divino e ciò che è umano, con la funzione di intermediario tra queste due dimensioni."(https://it.wikipedia.org/wiki/Demone)
Quindi, una volta ri-conosciuto il ruolo degli Elohim di biblica, e anzi genetica memoria, e il loro dominio sul Sole, abbiamo ri-conosciuto il nemico dell'uomo, l'avversario di quel "messaggero divino" che -per qualche motivo- non viene (più) chiamato "messaggero".
Durante l'infanzia ci hanno insegnato che un "angelo" sta dalla parte del bene e del giusto, e che il "demone" è il cattivo; quello che invece leggiamo nei Vangeli e su Wikipedia ci dimostra che è l'esatto opposto; proprio come succede quando ricerchiamo nella sfera scientifica, ogni verità in quella religiosa è spesso il contrario della realtà. E ' forse questa è la chiave di lettura uni-versale di questo mondo?
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Il mattino seguente leggo il famigerato nome numerico per intero su Facebook, in questo post del famoso ufologo Messicano Arturo Robles Gil Chávez:
Delle risposte più diffuse all'enigma apocalittico ho già trattato qui in varie occasioni, anche se la mia "intelligenza" in questo caso non è in grado di isolare una singola risposta; per certo sappiamo che nell'alfabeto ebraico la sesta lettera, "waw" è l'equivalente della lettera "V" e "W" dell'alfabeto Latino, pertanto l'acronimo WWW è l'equivalente letterale e diffuso a livello globale del numero misterioso; beato chi può pensare che anche questa sia una "coincidenza"; ma sappiamo anche che il carbonio, il quale "si trova in tutte le forme di vita organica[10] ed è la base della chimica organica.[9] " (Wikipedia) ha una struttura atomica con 6 elettroni, 6 protoni e 6 neutroni, come vediamo qui:
e in questo post su Kylegrant76.com troviamo questa immagine, con il seguente testo:
(Trad.: un tipico codice a barre -- un tipico sei)
"666 CaRbon Atom Adam Aten Atman Aton"
Probabilmente esistono altrettante ipotetiche risposte altrettanto convincenti, escludendo a priori quelle 'ufficiali' date dalle autorità in materia, ma dato il nostro grado di ignoranza universale dobbiamo tener conto anche di quanto si scrive in risposta al Sen. Chávez su Facebook:
"Maria Angelica X Varela; E' il numero dell'Uomo creato totalmente contrario alla natura di Dio:6000 anni sono trascorsi da che Egli lo creò, poiché l'ora qui si riferisce al tempo della rovina o distruzione di un popolo, una nazione e un mondo. A questo popolo si riferisce il libro dell'Apocalisse sotto il numero 666. Pertanto, è il tempo della fine di un mondo governato da coloro ai quali si riferirono i profeti come "Bestia". Tanto la Bibbia quanto il Sacro Corano parlano di giudizio, dell'ora e del giorno, il Giorno del GIudizio e l'Ora della Perdizione. In un ora ci sono 60 minuti. In un minuto ci sono 60 secondi. Così che l'uomo la cui ora è giunta e l'uomo del sei. Le Scritture dicono che nessuno conosce l'ora tranne il Padre. Questo significa l'ora della distruzione totale."
In effetti, l'idea di suddividere l'ora in 60 minuti, dei quali ognuno è composto da 60 secondi, mi risulta piuttosto anomala in un sistema numerico decimale, e ho sempre considerato anomalo questo fatto da che ne ho avuta notizia, senza però associarlo logica-mente al numero apocalittico; non che la "ipotesi X Varela" di cui sopra mi risulti particolarmente chiara e illuminante, né la teoria crono-logica completa ed esauriente nei termini esposti dalla stessa Sen.ra/ita Varela, ma è certa-mente una ipotesi di ricerca valida per chi non si accontenta delle precedenti.
Se vogliamo addentrarci nella questione a livello accademico, troviamo questo approfondimento online su L’analemma firmato da una Mariani Cristina dell'Università degli Studi di Udine, in cui il mistero del 6 viene subito rivelato in apertura:
"Misurazione del tempo e sistema metrico sessagesimale - La divisione del giorno in 24 ore e quella dell’anno in 365 giorni sono attribuite agli Egizi. I Babilonesi misero a punto un sistema di numerazione avanzato e per alcuni aspetti attuale: un sistema posizionale con una base di 60 piuttosto che con la base 10. I Babilonesi hanno diviso il giorno in 24 ore, ogni ora in 60 minuti, ogni minuto in 60 secondi. Questa forma di conteggio è sopravvissuto per 4000 anni!"
Questo è un altro tassello aggiunto al mosaico crono-logico, a riprova del fatto non soltanto che il nostro "tempo" sulla terra è sottomesso al potere e al volere dei "vicari divini", ma che le cose non sono mai cambiate davvero da almeno 4 millenni a questa parte; il retaggio della civiltà Babilonese nell'Occidente moderno infatti è più o meno noto a tutti, da essa è derivato il Codice legale, e quindi il Diritto concesso a tutti i cittadini del mondo, così come il Sistema religioso monoteista "cattolico", e come abbiamo già avuto modo di osservare ancor prima che per i loro simboli entrambi i ministri di Babilonia sono riconoscibili per le loro lunghe tuniche nere, il "non-colore" di Saturno; anche questa "moda" non è mai cambiata da allora.
Notiamo pure l'ironia insita nel testo succitato, secondo il quale il sistema di numerazione avanzato dei Babilonesi è "per alcuni aspetti attuale"; ma per quali aspetti non potrebbe esserlo, dal momento che il tempo stesso delle nostre vite è sempre stato suddiviso secondo il sistema Babilonese? Certa-mente non c'è nulla di tanto "attuale" quanto il "Tempo di Babilonia", e pertanto non c'è alcuna possibilità che durante questo "tempo" qualcosa all'interno del (nostro) "spazio" possa sfuggire al controllo di chi lo impone, con una Voce particolarmente Forte e puntualmente fastidiosa e irritante, alle orecchie di tutti i cittadini del mondo abitanti nelle loro scatole ammucchiate attorno ad una piazza, con il suo bravo, maschio campanile eretto sopra tutto il resto.
Eccolo qua: Din, Don, Dan... è mezzogiorno!!!
Eccolo qua: Din, Don, Dan... è mezzogiorno!!!
Ora della pappa....
Benvenuti nella cucina di JackDaw, il corvide paradossale che non si nutre di carogne; e se per tutti gli utenti alimentari globali "cucina" è sinonimo di "fuoco", e l'abitudine più diffusa è quella di bruciare i componenti vivi e vitali delle piante (o sostanze d'abuso alimentare vegetali) prima di mangiarle, in questo caso particolare la mia ricetta del giorno è ambientata nella cucina più "naturale" possibile, all'aria aperta, per quanto sia racchiusa, ingabbiata all'interno di una piccola area della più squallida periferia Nord-Italica con una recinzione metallica, al di sopra un "simbolico" muretto di cinta. Qualche giorno fa ho notato questo piccolo, ma generoso Melo nel cortile di un edificio abbandonato, appena oltre i margini del centro cittadino.
L'ho fotografato;
e da buon JackDaw ho notato che il banchetto generosamente offerto dalla Terra era solo a favore degli individui locali di Turdus merula -i Sigg. Merli- e dei vari passeracei indigeni.
Così ieri prima di mezzogiorno mi sono dotato di apposito sacchetto della spesa, e in seguito ho fotografato il mio bottino, al ritorno dalla missione:
L'ho fotografato;
e da buon JackDaw ho notato che il banchetto generosamente offerto dalla Terra era solo a favore degli individui locali di Turdus merula -i Sigg. Merli- e dei vari passeracei indigeni.
Così ieri prima di mezzogiorno mi sono dotato di apposito sacchetto della spesa, e in seguito ho fotografato il mio bottino, al ritorno dalla missione:
che considero perfettamente riuscita, a parte un'unghia spezzata.
Di tutto questo ben-di-dio avrebbero goduto in gran parte le formiche, da quanto ho potuto vedere poi, perché la maggioranza dei tanti frutti già caduti al suolo erano colonizzati da quella specie di insetto, e una simile quantità di mele sarebbe eccessiva anche per il più grande formicaio al mondo.
Le meline raccolte, tra cui alcune delle più piccole mai mangiate:
si sono rivelate, a differenza delle specie selvatiche locali, incredibilmente zuccherine, tra le più dolci che abbia mai avuto il piacere di gustare nella mia carriera di mangiatore di mele, paragonabili soltanto alla varietà dall'eloquente nome di Ambrosia, della quale leggiamo qui la curiosa origine; e da questo aneddoto storico deduco che qualcosa di simile potrebbe essere avvenuta anche in questo caso. Ma il nome "Ambrosia" è già stato preso, e io del resto non ho nessun bisogno di intitolare una mela per mangiarla.
Così oggi oltre alla banana ho avuta una melina, e ne avrò altre poi, ed è sempre e soltanto un inutile spreco di tempo ed energia, una intossicazione voluttuaria e perniciosa come ogni intossicazione in quanto tale; solo in un caso simile ho il coraggio di definirla "dolce". E questa è la mia ricetta di oggi.
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Ho scritto e anche foto-grafato nel mese d'Agosto abbastanza da farci un libro; la mia grafo-mania è soddisfatta in modo completo, ma statico, perché per il nefologo e nefomane che sono quella del time-lapse è un'idea fissa, e il metodo sperimentale più accessibile e più sofisticato a mia disposizione; anche il mio lettore sarà ormai stanco di vedere soltanto immagini statiche, per rappresentare un Sistema in continuo movimento, che metta una mano sul cuore e una sul portafogli per sostenere quella che -nel contesto della Questione Più Fondamentale- è una questione tanto superiore a quelle terrene da non essere nemmeno considerata come una vera e propria scienza; e se lo è davvero, da che esiste una simile branca della meteorologia, dobbiamo chiederci a cosa e chi può servire una scienza che dimostra di non conoscere nulla delle proprietà elementari più ovvie dei "sistemi polimorfi modulari" chiamati "nubi".
Le "nuvole" sono la residenza degli dèi, e il luogo di provenienza (o passaggio) della pioggia, l'acqua che dà letteralmente da mangiare e da bere a tutto il mondo sottostante; ma sono anche la sorgente dei "fulmini", rappresentati come arma divina nell'antichità, e la loro forma segmentata è una proiezione matematica-mente (ergo, geo-metricamente) percepita dall'uomo della 'divinità' la cui potenza è esperita, osservabile e misurabile come fenomeno "naturale", durante un qualunque evento "temporale".
La sciocca spiegazione che si dà agli studenti, secondo la quale i "fenomeni naturali" vennero rappresentati nella forma più o meno antropizzata degli dèi, è quella misura che distanzia lo studente dalla sua propria realtà "naturale" la quale, secondo un altro punto di vista, o concezione filosofica, è "divina"; oggi abbiamo anche Harry Potter, il maghetto impertinente, a scongiurare la speranza che un barlume della loro propria natura spirituale, considerata "soprannaturale" nella religione come nel genere fantasy, raggiunga la mente dei piccoli utenti multimediali.
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Le fattucchiere sono sempre all'opera; questa è la loro entità etimo-logica.
E se ci fate caso, la più famosa tra loro nella logosfera popolare è quella di Biancaneve, che utilizza la stessa irresistibile tentazione del diabolico anguipede biblico per ingannare la Principessa: quella che leva il medico di torno. Che la sua pozione magica fosse acqua distillata, come per l'effetto placebo?
Parlando di "apocalissi", o meno maccheronica-mente, "rivelazioni", ripeto l'annuncio sullo spoiler incombente, per le seguenti immagini tratte sempre dal serial Twin Peaks che io intitolerei "TALE MADRE, TALE FIGLIA":
Perché le apparenze di una persona sono in essenza una questione estetica; finanche cosmetica.
O, come recita il mio antico proverbio, "in fondo ai cieli, l'abito E' il monaco."
Lynch mi ha sorpreso per la brutalità discutibil-mente televisiva di questa "trovata" della maschera, ma ne conosciamo tutti l'origine etimo-logica (senza parlare del termine latino persona per come viene usato, invariato, nel mondo anglofono, da non trascurare in una eventuale analisi critica dell'opera) e sappiamo che per conoscere qualunque persona è necessario guardarla in faccia.
Come si dice spesso inutilmente, riguardo la "realtà" delle cose.
*) Scenari escato-logici che corrispondono al mio personale proverbio: "Occorre una vita intera per scoprire di essere morti".
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Ho scritto e anche foto-grafato nel mese d'Agosto abbastanza da farci un libro; la mia grafo-mania è soddisfatta in modo completo, ma statico, perché per il nefologo e nefomane che sono quella del time-lapse è un'idea fissa, e il metodo sperimentale più accessibile e più sofisticato a mia disposizione; anche il mio lettore sarà ormai stanco di vedere soltanto immagini statiche, per rappresentare un Sistema in continuo movimento, che metta una mano sul cuore e una sul portafogli per sostenere quella che -nel contesto della Questione Più Fondamentale- è una questione tanto superiore a quelle terrene da non essere nemmeno considerata come una vera e propria scienza; e se lo è davvero, da che esiste una simile branca della meteorologia, dobbiamo chiederci a cosa e chi può servire una scienza che dimostra di non conoscere nulla delle proprietà elementari più ovvie dei "sistemi polimorfi modulari" chiamati "nubi".
Le "nuvole" sono la residenza degli dèi, e il luogo di provenienza (o passaggio) della pioggia, l'acqua che dà letteralmente da mangiare e da bere a tutto il mondo sottostante; ma sono anche la sorgente dei "fulmini", rappresentati come arma divina nell'antichità, e la loro forma segmentata è una proiezione matematica-mente (ergo, geo-metricamente) percepita dall'uomo della 'divinità' la cui potenza è esperita, osservabile e misurabile come fenomeno "naturale", durante un qualunque evento "temporale".
La sciocca spiegazione che si dà agli studenti, secondo la quale i "fenomeni naturali" vennero rappresentati nella forma più o meno antropizzata degli dèi, è quella misura che distanzia lo studente dalla sua propria realtà "naturale" la quale, secondo un altro punto di vista, o concezione filosofica, è "divina"; oggi abbiamo anche Harry Potter, il maghetto impertinente, a scongiurare la speranza che un barlume della loro propria natura spirituale, considerata "soprannaturale" nella religione come nel genere fantasy, raggiunga la mente dei piccoli utenti multimediali.
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Le fattucchiere sono sempre all'opera; questa è la loro entità etimo-logica.
E se ci fate caso, la più famosa tra loro nella logosfera popolare è quella di Biancaneve, che utilizza la stessa irresistibile tentazione del diabolico anguipede biblico per ingannare la Principessa: quella che leva il medico di torno. Che la sua pozione magica fosse acqua distillata, come per l'effetto placebo?
Parlando di "apocalissi", o meno maccheronica-mente, "rivelazioni", ripeto l'annuncio sullo spoiler incombente, per le seguenti immagini tratte sempre dal serial Twin Peaks che io intitolerei "TALE MADRE, TALE FIGLIA":
Perché le apparenze di una persona sono in essenza una questione estetica; finanche cosmetica.
O, come recita il mio antico proverbio, "in fondo ai cieli, l'abito E' il monaco."
Lynch mi ha sorpreso per la brutalità discutibil-mente televisiva di questa "trovata" della maschera, ma ne conosciamo tutti l'origine etimo-logica (senza parlare del termine latino persona per come viene usato, invariato, nel mondo anglofono, da non trascurare in una eventuale analisi critica dell'opera) e sappiamo che per conoscere qualunque persona è necessario guardarla in faccia.
Come si dice spesso inutilmente, riguardo la "realtà" delle cose.
*) Scenari escato-logici che corrispondono al mio personale proverbio: "Occorre una vita intera per scoprire di essere morti".
Salve Jack,da diverso tempo volevo portare alla tua attenzione un giovane studente di filosofia che su youtube propone una sua teoria "idealistica" (pubblica un'infinità di video), si chiama Angelo Santini, alias Antimaterialista. Con questo tuo nuovo post credo proprio che devo farlo (portare alla tua attenzione). Ti allego un link dove riassume la sua teoria: https://www.youtube.com/watch?v=Sa7Le3s3tXA
RispondiEliminaBuon proseguimento e Buona Vita.
Alla prossima.
La meccanica quantistica sperimentale tende a confermare l'immaterialismo o idealismo soggettivo di Berkeley in una visione "scientifica" delle cose ma il nome stesso dato alla sua filosofia richiama immediata-mente il concetto antichissimo del maya Vedico, o illusione materiale; e allora perché dobbiamo leggere delle elucubrazioni di un Irlandese -ergo, cristiano, e che peraltro si era inimicato il grande Jonathan Swift- quando oggi abbiamo libero accesso alle fonti del sapere esoterico fino a poco fa inaccessibili al pubblico Occidentale? ..Ti ringrazio comunque per la segnalazione, l'accento del Sig. Santini è simpatico come la sua filosofia =) a presto
EliminaCaro Jack penso che tu non sia una persona superficiale, per tale motivo ti invito ad "approfondire".
EliminaA proposito della "questione più fondamentale":
https://www.youtube.com/watch?v=3uMfomG_tVA
Buona Vita.
Caro Andrea, ti ringrazio per avere notata questa mia qualità che d'altro canto (il mio) è il peggiore dei difetti; ma è per questa mia tendenza che invece di ascoltare il giovane studente preferisco leggere il vecchio Maestro ;-) I "debunkers" per me non sono altro che eliocentristi coatti oppure convinti globaLListi privi della vista e di ogni possibile "buon" senso, quindi non sento il bisogno di ri-conoscere i loro errori, anche perché attualmente mi sento più attratto dalle questioni più essenziali che non quella più fondamentale, come avrai notato dai miei ultimi articoli. Ti ringrazio per il commento, e buona vita anche a te. A presto.
EliminaMa che bello è?!! Controlli per un mese intero il blog nella speranza di trovarci un qualche scritto "fuori programma" e poi, così all'improvviso ne trovo addirittura due, ricchi, polposi e succulenti.
RispondiEliminaBentornato Jack... so che è dura ma grandi cose ci aspettano, dobbiamo solo farle capitare ;))
A presto. Dario
Ti ringrazio molto per il benvenuto, non avrei mai immaginato che i miei scritti potessero risultare tanto appetitosi =)
EliminaPronoia, è il motto! a presto
Aiutoooo! Ho aperto un blog ma non riesco a capire come e dove caricare il codice creazione del tasto donazioni della pagina pay-pal. Mi puoi aiutare? Grazie
EliminaGrazie Jack, sei incredibile. Prima non c'era verso di venirne a capo. Non appena ti ho chiesto aiuto, prima ancora che mi rispondessi, mi è arrivata la soluzione!!! Questa è la dimostrazione che nella fisica quantistica della micro realtà, l'effetto può anticipare la causa :)) eh eh eh
EliminaLa fisica quantistica continua a ragionare in termini di causa ed effetto, senza nemmeno prendere in considerazione il fatto che sono due aspetti, con diverse forme e modalità, dello stesso fenomeno, un po' come il significato dei film di Lynch per due persone; lo sperimentatore è la causa precipua dell'effetto prodotto da qualunque esperimento possibile e immaginabile, e otterrà esatta-mente ciò che era previsto da qualcuno, e imprevisto (perché imprevedibile per la loro mente) da altri, a prescindere dal loro ruolo particolare di sperimentatori più o meno attivi, o semplici osservatori. Lasciando da parte l'imprevisto vero-e-proprio, assestante, accidentale, il 'caso' che è spesso sinonimo di scoperta nel campo "scientifico", non è possibile stabilire obbiettiva-mente come si comporta una particella in una condizione indeterminata da che per osservarla è necessario determinare la sua posizione nello spazio e nel tempo, cioè preparare la messinscena per la dimostrazione di un fenomeno -ad es. lo scontro fra particelle, o il loro passaggio in una doppia fenditura)- che NON avverrebbe mai "naturalmente" in milioni di anni; questo avviene solo attraverso l'uomo, soltanto dall'uomo è comprensibile come un fenomeno di una qualche entità o 'importanza' determinata dall'interesse particolare e indiviDuale per il fenomeno stesso; e quindi riguarda solo la nostra natura, con tutto ciò che possiamo pensarne, e quindi scrivere, e quindi diffondere nella collettività per renderlo così "immortale"(!); sono immortali le antiche scritture vediche, così come -constatiamo con rammarico- le Grandi Palle Universali dei coperni-cani.
EliminaLa fisica quantistica continua a ragionare in termini di causa ed effetto, ma la causa è sempre UNA, ogni "epifenomeno naturale" è l'effetto di una singola causa -la "natura" stessa- e possiamo pensare ad una sorta di "esperimento", come teorizzano molti sulla base della "teoria olografica" (=māyā) oppure anche dei favolosi "anunnaki" resi celebri da Sitchin e del loro "adamu", oppure della serie "The Matrix", etc., ma i rudimenti della dottrina vedica e induista ci suggeriscono che non è così, che l'"esperimento" in questione Qui e Ora è di natura ludica, hobbistica, sportiva, e ha lo stesso valore di una rappresentazione teatrale (la "manifestazione cosmica") e "spettacolare" --basta guardare un singolo fiore, o un uccellino, o un ragno o un paesaggio, o anche uno specchio, per accorgersene-- e dunque perché definire come semplice "esperimento" questa esperienza tanto dolorosa e tanto soddisfacente e piacevole nell'insieme, da fare l'immensità "comune", e mortale, in tutti noi? Considerarlo a questo modo significa privarci della parte più importante, la più "seria", che è appunto il gioco, l'aspetto ludico e nel contempo teatrale della lila, per cui tutti noi "facciamo che io ero..." questo e quello, proprio come quando sapevamo di stare giocando, da bambini. Anche se non lo "sappiamo" più..
non ricordo assolutamente nulla delle procedure tekno-burokratiche per il tastino, ma sono certo che questa pagina
http://iolecal.blogspot.it/2015/03/come-inserire-nel-blog-il-pulsante.html
e quella di paypal (https://www.paypal.com/it/cgi-bin/webscr?cmd=_pdn_xclick_techview_outside) ti saranno d'aiuto; so che sei capace di leggere =) =) =) a presto