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lunedì 29 febbraio 2016

La discoteca celestiale

Confido nel fatto che il lettore di VerOrizzonte saprà perdonare la mia discutibile metodologia "istintiva" nell'affrontare l'infinità degli argomenti che riguardano tutti, in vario grado, il tema precipuo di questo blog, quando vado a presentare qui di seguito il capitolo dell'opera di Gabrielle Henriet successivo a quello tradotto lo scorso 13 Febbraio in virtù della mia irrefrenabile curiosità soltanto, riguardo la costituzione del firmamento così detto. Inevitabilmente, di conseguenza, lo stesso tema accennato in tale contesto dall'autore, riguardo i dischi planetari, mi ha portato a tradurre oggi il quinto capitolo di questo lavoro straordinario tanto nel soggetto quanto nelle sue argomentazioni esclusive le quali, benchè discutibili sotto alcuni aspetti, hanno l'indubbio potere di suggerire alla mente del lettore parte delle realtà cosmologiche apprese dallo studio dei testi antichi, e attualmente seppellite da montagne di bugie che arrivano a toccare la stessa vòlta celeste.

Non escludo che infine, mosso dalla mia passione per questo argomento di estremo interesse, arriverò a tradurre per intero il testo, il quale comparirebbe allora in questo mio blog sparso in brani, come le reliquie dell'antica verità che sono rinvenute all'interno della "bibbia" e di altri testi considerati più o meno sacri presso il pubblico moderno; se non altro, in tal caso posso assicurare al mio lettore di integrarli in questo contesto mantenendo intatta la struttura dei capitoli nella loro intierezza, come nei due casi attuali, e facendo sempre del mio meglio per offrire una traduzione attagliata alla logosfera scientifica dell'opera originale, che ricordo risalire alla metà del secolo scorso.
Dopo questa premessa, non mi resta che augurare una buona lettura.

(Traduzione dall'ebook pubblicato sul sito The Flat Earth Society -- Titolo originale "Heaven and Earth" di Gabrielle Henriet)


CAPITOLO QUINTO - SULLA NATURA IMMATERIALE DEI SATELLITI DELLA TERRA

I satelliti della terra non sono masse di materia. Sono dischi luminosi e trasparenti senza sostanza. La luna, in particolare, dà l'impressione di essere una manifestazione eterea, e il carattere incerto e illusivo che è solitamente associato a questo satellite deriva precisamente dalla sua natura immateriale. Come si è già affermato, le irregolarità superficiali che si credono esistere sulle masse immaginarie chiamate pianeti sono quelle della cupola del cielo, per come sono vedute attraverso i dischi trasparenti. Le cosiddette montagne, i crateri e le depressioni della luna sono dettagli della struttura della cupola. Va notato in questo contesto che gli astronomi del Mount Palomar Observatory in America hanno recentemente dichiarato che sorprendenti alterazioni hanno avuto luogo sulla superficie lunare. Sembra che giganteschi crateri e spaccature di oltre cinquecento chilometri siano apparsi; e catene montuose dell'importanza delle Alpi sono scomparse senza lasciare traccia; ma tutte queste presunte alterazioni corrispondono chiaramente a successive qualità strutturali della cupola che sono rivelate progressivamente dal disco trasparente e luminoso della luna quando si sposta. Questa spiegazione vale anche nel caso di Marte. I canali sono molto probabilmente crepe, o possono essere vene esistenti sulla superficie della cupola che vengono viste attraverso il disco. Si è osservato che di volta in volta i canali si moltiplicano e cambiano di forma e altezza, e che le regioni oscure, chiamate mari, che sono pure visibili, si espandono o si restringono; ma, come si è già detto prima, questi cambiamenti sono di fatto relativi alla esposizione graduale della struttura della cupola al di sotto del disco che avanza. Lo stesso si può dire di Giove, che si dice avere subìte simili trasformazioni. La nozione che i satelliti terrestri siano masse di materia, le quali ebbero origine con Aristotele nel III Sec. a.C., dev'essere abbandonata. Non esistono corpi solidi che si spostano nello spazio, e la presenza nel vocabolario del termine pianeta con questo significato erroneo non è più giustificata.

Si potrebbe dire inoltre, a proposito della reale composizione dei satelliti terrestri, che potrebbe esser stato scoperto prima d'ora che questi ultimi non sono masse materiali, in virtù del fatto che essi sono in grado di restare immobili in un punto per diversi giorni durante la pausa che segue la loro retrogradazione, a dispetto del fatto che si credono orbitare attorno alla terra o al sole. E' ovvio che durante questo periodo, le forze di compensazione che si dicono risultare dai moti planetari, e li manterrebbero pertanto nello spazio, cesserebbero di operare, a causa dell'assenza di moto. La sola legge fisica a cui sarebbero dunque soggetti i pianeti sarebbe quella della gravità e, in tali circostanze, sarebbero normalmente precipitati sulla terra, o sul sole a seconda del caso. Il fatto che i satelliti siano in grado di rimanere sospesi nello spazio per giorni durante il periodo di stazionamento che segue la retrogradazione indica che essi non sono masse materiali, e che possono essere soltanto manifestazioni luminose, fatto che risulta compatibile con l'impressionante silenzio che domina i cieli. E' stato riconosciuto fin dai tempi più antichi che i satelliti terrestri, in particolare il sole e la luna, non sono corpi opachi e solidi. Essi furono dapprima, fino ad Aristotele, considerati esser anime o spiriti, il che non implica una natura fisica. Per gli antichi essi erano semplicemente luci, e diedero al sole e alla luna un nome molto appropriato. Li chiamarono luminarie. Senofane, nel VI Sec. a.C., pensava che il sole fosse un'accumulo di scintille risultanti dall'influenza della terra. Diversi altri fisici credevano che esso fosse un corpo vitreo, o una lente riflettente la luce dell'etere, e questa teoria che è basata sull'osservazione è logica, considerato che la natura metallica della volta celeste era probabilmente ignota all'epoca. Per quanto riguarda la luna, si dice che ere addietro, molto prima degli esordi dell'era cristiana, i preti-astronomi babilonesi insegnavano nei loro templi che essa fosse un riflesso della terra.
Questa supposizione del riflesso è esatta, ma quella dell'origine del riflesso non lo è, poichè il disco lunare, che è perfettamente circolare per quanto possibile, non può essere un riflesso della terra da che quest'ultima non è circolare.
Copernico fu il primo ad assegnare questa forma alla terra in modo da supportare la rotazione. Va inoltre tenuto a mente che la forma apparentemente circolare della terra è data meramente dalla convessità della vòlta celeste che ne delimita l'orizzonte. Gli antichi hanno sempre sostenuto che la terra è piana e questo è confermato dalle registrazioni fotografiche di un vasto numero di aviatori, come pure dalla dichiarazione del Prof. Piccard quando ascese nella stratosfera. Inoltre, è difficile credere per com'è stato spiegato, che gli abitanti degli Antipodi, come naturale conseguenza della rotondità terrestre, siano in grado di stare eretti e camminare, con i piedi sulla terra e la testa all'ingiù, alla stregua di insetti che camminano sul soffitto. Dovremmo ragionevolmente pensare che gli abitanti dell'intero mondo camminano allo stesso modo in cui noi lo facciamo, e sul medesimo piano, che è la superficie orizzontale della terra; ed è indubbiamente quello che si vedrebbe se l'Australia fosse raggiungibile dalla televisione.
Da che si sono ottenute nozioni concrete riguardo l'esistenza di una vòlta circolare attorno alla terra, ne consegue logicamente che quest'ultima è una superficie piana, a parte ovviamente le irregolarità delle montagne, che riempie assieme agli oceani la parte inferiore della cavità in cui è situata. Le regioni polari dovrebbero, pertanto, giacere piane estendendosi alla base delle mura circolari che circondano la terra.

Sembrerebbe, dunque, che i dischi dei satelliti non siano riflessi della terra come i Babilonesi credettero essere nel caso della luna, da che la terra non è rotonda. Essi sono proiezioni dirette emananti da centri luminosi, o riflessi sulla vòlta del cielo, di proiezioni luminose primarie. E' stato detto, infatti, dagli antichi, parlando del sole, che esso è soltanto un riflesso di un più grande e più potente sole esistente in un universo esteriore. Se pure una di queste due alternative è corretta la grande difficoltà, comunque, che ancora resta da risolvere in maniera soddisfacente, è il moto stesso dei satelliti. Ora, durante la ricerca sulla luce l'autore è venuto a conoscenza di certi esperimenti condotti nel secolo scorso dal fisico Francese Lissajou*, in cui un punto di luce riflesso su uno schermo veniva fatto muovere, semplicemente impartendo una vibrazione alla superficie sulla quale tale punto luminoso era riflesso; e gli esperimenti in questione sembrano provvedere il meccanismo del moto, inclusa finanche la retrogradazione, delle proiezioni luminose sulla vòlta celeste corrispondenti ai dischi.
In queste dimostrazioni, raggi di luce vengono lasciati cadere su uno specchio fissato al braccio di un diapason. Il punto di luce così ottenuto è riflesso dallo specchio ad un altro similmente fissato al braccio di un altro diapason, e da qui riflesso a sua volta su uno schermo. Lo schermo, in questa comparazione, corrisponde alla vòlta celeste, e il punto di luce ai vari dischi dei satelliti terrestri. Lasciando vibrare ogni forcella singolarmente, il moto dello specchio corrispondente causerà il movimento del punto di luce avanti e indietro su una linea retta sullo schermo; ma in virtù della persistenza della visione vedremo allora una linea ininterrotta di luce. Giungiamo ora alla parte più importante della dimostrazione.
Se le due forcelle, con i loro rispettivi specchi fissati, vibrano assieme, il punto di luce allora descrive una curva, la cui forma varia assecondando la frequenza della vibrazione. La curva luminosa continua è altresì creata da un movimento veloce avanti e indietro del punto di luce, come la linea retta ottenuta in precedenza dalla vibrazione di uno soltanto degli specchi riflettenti. In queste condizioni i dischi satellitari della terra possono risultare da simili circostanze, cioè a dirsi due riflessi successivi (l'ultimo sulla vòlta del cielo) di una proiezione luminosa primaria, essendo il moto creato automaticamente, così come la linea curva dell'orbita, dalle modalità vibratorie della superficie dalla quale sono riflesse, come nella dimostrazione stessa.

Se supponiamo l'esistenza di vibrazioni lente, la retrogradazione, che corrisponde al movimento avanti e indietro del punto di luce per com'è riflesso sullo schermo, sarebbe ottenuta; ma nel caso del sole e della luna, che non retrogradano, le vibrazioni delle superfici riflettenti sarebbero più veloci in modo da conformarsi a quella parte dell'esperimento in cui, data la persistenza della visione creata dalla rapidità delle vibrazioni, viene prodotta una linea curva continuata. Sembrerebbe quindi che dal momento che i risultati ottenuti da Lissajou riproducono le caratteristiche mostrate dai dischi satellitari della terra riguardo la loro origine e il loro moto, tale spiegazione sarebbe accettabile. Se gli esperimenti fossero condotti in tal modo determinando i moti adeguati per essere applicati alle superfici riflettenti, è probabile che ne conseguirebbe una completa ricostruzione del congegno cosmico. Prima di venire a conoscenza degli esperimenti di Lissajou, che ora sembrano risolutori, l'autore era dell'opinione che i moti dei dischi satellitari terrestri si dovessere ad un dispositivo naturale, per quanto inspiegabile, di movimento, da che i moti veloci o lenti, diretti o retrogradi, così come il periodo di immobilità dei satelliti, possono essere riprodotti interamente dai meccanismi della cinematografia.

Riguardo l'origine degli agenti vibratori, la teoria dell'autore è che essi risultino dal passaggio dei flussi respiratori semi-annuali e quotidiani, dei quali essi seguono le fasi di crescita e decrescita. Si afferma nei testi Induisti, ai quali ci si è già riferiti, che il carro (del sole) diviene inquieto prima del giungere dell'alba, significando qui il respiro del giorno, che lo mette in moto; e questo potrebbe indicare che il vibrare simultaneo delle due superfici riflettenti che determina i movimenti di ascesa e discesa del sole, sia prodotto e governato dal respiro del giorno. In tal caso, ci sarebbe un nuovo sole ogni mattino, e questo potrebbe forse spiegare il motivo della sua ovvia debolezza nell'elevarsi e nella discesa; in quest'ultima circostanza la consueta intermittenza che precede l'estinzione di una luce può essere prontamente osservata. Il passaggio dei flussi respiratori estivi e invernali che aumentano e diminuiscono creerebbero inoltre nelle corrispondenti superfici vibrazioni crescenti e decrescenti interessando, quindi, l'altezza solare durante l'anno. Queste ipotesi possono costituire una soluzione imperfetta del problema, ma potrebbero menare in futuro, per mezzo di adeguate ricerche e sperimentazioni, ad una più concreta spiegazione.

L'origine e la situazione dei centri proiettori luminosi dovrebbe ancora essere delucidata. La loro misura potrebbe essere molto piccola, ma le proiezioni potrebbero essere espanse enormemente dai riflessi successivi, in particolare l'ultimo sulla vòlta celeste. Queste fonti primarie di luce potrebbero esser situate, come pensavano gli antichi nel caso del sole, in un universo esteriore comunicante con l'interno della cavità che contiene la terra per mezzo di aperture, da che le cosmogonie primordiali comprendono molti riferimenti all'esistenza di porte e finestre nella vòlta del cielo. 
E' improbabile che l'esplorazione degli spazi siderali, per quanto lontano possa portare, potrà mai permettere di chiarificare la difficoltà, o fornire informazioni riguardo la situazione delle superfici vibranti dalle quali i dischi sono riflessi sulla vòlta celeste. Si può inoltre comprendere ora che, essendo riflessi, i dischi satellitari della terra non possono, per conto loro, produrre alcuna sorta di fenomeno; e che se macchie od ombre appaiono sulla loro circonferenza è chiaro che queste modificazioni avvengono in primo luogo nel centro proiettore primario o sulle superfici riflettenti o, forse, sulla vòlta celeste; e che queste modificazioni sono riprodotte infine nell'interno dei dischi. Correnti circolari moventesi a velocità diseguali a varie latitudini sono state osservate sul sole; e mentre esse sembrano rappresentare un movimento rotatorio, è stato assunto che quest'ultimo ruota sul proprio asse alla velocità di ventiquattro giorni nella regione del suo equatore, e di venticinque giorni nel caso delle sue altre latitudini; ma si può comprendere che queste correnti, o vortici, esistono nel centro proiettore primario, o nella superficie riflettente, e che esse sono rappresentate all'interno del disco solare, benchè queste manifestazioni potrebbero anche esser dovute ai moti del disco sulle mura riflettenti convesse del cielo. Alcuni satelliti secondari, o lune, si dicono esser stati scoperti attorno ai dischi satellitari della terra, ma si possono considerare illusioni ottiche; e che se non sono causate da una distorsione della visione nell'obbiettivo, potrebbero risultare da una rifrazione multipla del disco primario sulle mura adiacenti della cupola. E' necessario ricordare ciò che è stato detto in precedenza riguardo la breve distanza della vòlta; conseguentemente i dischi luminosi, chiamati pianeti, che si spostanto su quest'ultima, sono ugualmente a meno di cento kilometri dalla terra.

* Jules, Antoine Lissajou, nato a Versailles nel 1822. Morto nel 1880. Condusse un importante lavoro di ricerca sul suono e sull'ottica. La sua reputazione fu fondata sul suo "Etude Optique des Mouvements Vibratoires", nel 1873.

domenica 28 febbraio 2016

Carta canta

Mi chiedo quanti tra i lettori di VerOrizzonte abbiano poi esaminate altre rotte aeree che sono apparentemente illogiche, e inutilmente dispendiose, come quella vista lo scorso 8 Dicembre in questo post, dove soltanto una mappa planare può giustificare lo scalo di Singapore sulla rotta Perth/San Paolo, con un risparmio effettivo di oltre 3.914 miglia e qualcosa come 9 tonnellate di carburante.

In una domenica piovosa come questa, un ottimo passatempo per il blogger è di comprovare l'esattezza della stessa Gleason's New Standard Map of The World, questa volta utilizzando la rotta da Tokyo, in Giappone a Santiago del Cile; come vediamo qui, nell'elenco proposto da Google Flights, lo scalo più frequente è quello di Miami, Florida:


con una fermata intermedia a Dallas Fort Worth in Texas;

questa, sempre da Google Flights, è la rotta sulla Grande Palla (cliccare per ingrandire); qui ho evidenziati gli scali in giallo, lo stato del Texas e la Florida


direi che sono entrambi decisamente fuori rotta, e anche in questo caso, senza nemmeno calcolare l'ovvia enormità delle loro distanze che sono del tutto inspiegabili, mi affido di nuovo alla mappa di Gleason, la quale puntualmente rivela l'arcano:

(cliccare per l'ingrandimento)

Purtroppo qui non è visibile Fort Worth, ma sarei pronto a scommettere che quella linea passa anche per lo stato del Texas e comunque sia, per quanto mi riguarda, mi accontento di avere utilizzato anche questa volta lo stesso strumento LINEA RETTA per la mia composizione estemporanea.

Come ho premesso, per me si tratta di un ottimo passatempo per trascorrere un pomeriggio piovoso come questo, ma ancora mi chiedo chi altri soddisferà la medesima curiosità riguardo questa che si può considerare una prova più che evidente, addirittura LAMPANTE, e inconfutabile, del FATTO che le compagnie aeree utilizzano scali intermedi su rotte che costituiscono la via più breve tra il punto A e il punto B, ovvero una linea retta, e di conseguenza che tutte le rotte disegnate sulle "mappe ufficiali" utilizzando il modello "globale" della Terra sono di fatto assurde, dal momento che costerebbero quantità di denaro e di tempo completamente ingiustificabili, tanto per le compagnie aeree quanto per i passeggeri.

Pertanto invito ancora il lettore di VerOrizzonte a sperimentare personalmente questa realtà, basata su fatti che non richiedono alcuno sforzo mentale o fisico per essere compresi e verificati da chiunque, con estrema facilità e qualche mezz'ora di tempo libero. Internet, a partire dal servizio di Google Flights ai siti di qualunque compagnia aerea, è una fonte inesauribile di informazioni per chi progetti un viaggio intercontinentale, per quanto di natura squisitamente virtuale come il mio; la Gleason's New Standard Map of The World per il momento è ancora accessibile allo stesso link su Digital Commonwealth, e sarei pronto a scommettere un miliardo di euro contro un miliardo di dollari (a costo di perderci nel cambio) che nessuno, mai, sarà in grado di confutare quanto ho provato qui per la seconda volta.
In fondo, prendere coscienza di una simile realtà, opposta a tutte le Grandi Palle che costituiscono le "verità" scientifiche e "ufficiali" diffuse e insegnate come tali, può essere una buona alternativa alla TV e ai videogames, e persino a Facebook, almeno in una giornata di pioggia come questa... Spero quindi che questo post si meriti almeno un commento da parte del mio lettore in qualche possibile tempo futuro, e a questo punto sarebbe auspicabile anche leggere quello del convinto "globularista", perchè sarei molto curioso di vedere come si potrebbero ottenere risultati diversi da quelli ottenuti qui, senza poter ricorrere ad altre inutili parole che possono ben poco contro l'evidenza innegabile delle "carte" geografiche. 

L'ombra del dubbio*

Festeggiamo il 100mo post con una lieta novella: ieri, Sabato 27 Febbraio 2016 è una data da segnare sul calendario di VerOrizzonte, come il giorno in cui le hits di questo blog hanno sfondato il tetto delle 200 unità:


di 1 sola unità, d'accordo, ma come si vede qui è pur sempre una cifra ragguardevole rispetto alla media; lo potremo considerare un buon segno, quando sarà aggiunto almeno uno zero a tale cifra.

A proposito di Mandela Effect, o "falsi ricordi", per qualche motivo fino a poche ore fa ero certo di non aver soltanto veduto il "mockumentary" di questa sera, ma addirittura di avere già dedicato un post a questo titolo, che nella realtà dei fatti non trova alcuna corrispondenza in nessuno dei miei blogs precedenti, e tantomeno in questo. Il titolo in questione è


Dark Side of The Moon di W. Karel (2002)

e questa è la mia traduzione della accurata sinossi offerta da Wikipedia English (questa voce non compare nella versione Italiana, così come non sembra esistere una versione del film doppiato in Italiano):

"La prima parte racconta in maniera apparentemente neutrale l'inizio del programma lunare NASA, enfatizzando i problemi relativi al finanziamento e al supporto pubblico necessario al programma. La Nasa riteneva che 2001: A Space Odyssey di Stanley Kubrick fosse il prototipo dello show che il programma spaziale doveva essere per poter ottenere questo supporto, e li portò a disegnare le tute spaziali e i veicoli in stile "Hollywood" e ad ingaggiare 700 tecnici di Hollywood, fermando la produzione di ogni altro progetto. Ma il risultato dell'Apollo 11 fu scoraggiante: benchè l'allunaggio fosse riuscito, Neil Armstrong faceva la figura dello stupido e non una singola sequenza della passeggiata lunare fu utilizzabile. L'incapacità di riprendere immagini sulla Luna era stata prevista da Richard Nixon e il suo staff, che decisero di falsificare le immagini della luna, utilizzando il set di 2001 che era ancora disponibile a Londra. Kubrick rifiutò, poi accettò e infine diresse lui stesso il film, sconcertato dalla mancanza di abilità dello staff della CIA. Il KGB si rese presto conto che era "tutta una montatura" , che l'Apollo 11 era davvero atterrato ma che era fisicamente impossibile filmare nell'ambiente lunare. Inoltre si era scoperta una foto che mostrava il ritratto di Kubrick sul falso suolo lunare nello studio (foto sopra). Dopo il successo del falso filmato, Nixon era spaventato dal fatto che la verità potesse trapelare e in stato di ubriachezza chiese al Colonnello George Kaplan della CIA di eliminare l'intera troupe del film. Il mattino dopo cercò di cancellare tale ordine, ma era troppo tardi: nel frattempo Kaplan era impazzito, aveva inviati i killers ed era scomparso. Lo squadrone della morte era arrivato in  Vietnam dove la troupe aveva trovato rifugio, ma era stato immediatamente scoperto dagli autoctoni: malgrado l'accento e i travestimenti perfetti, il loro ufficiale in comando era un nero. Nixon reagì inviando 150.000 uomini e metà della 6a Flotta per trovare e uccidere i quattro membri della troupe. Essi fallirono, e subentrò la CIA che assassinò tutti loro tranne uno, che si rifugiò in uno yeshivah di Brooklyn dove morì dieci anni più tardi. Solo Kubrick fu risparmiato. Cinque anni dopo l'Apollo 11, Kubrick chiamò la NASA per farsi prestare le lenti top-secret Zeiss ad alta velocità che gli occorrevano per filmare Barry Lyndon. Per tutta risposta, il successore di Nixon [Gerald Ford? ndt] decise di sbarazzarsene come ultimo testimone della cospirazione. Informato della minaccia incombente Kubrick si chiuse in casa e non ne uscì più fino alla sua morte. In conclusione, il Generale Vernon Walters accettò di rivelare il segreto del decesso di Kubrick, ma inaspettatamente morì la sera successiva: aveva accettato di infrangere la regola del silenzio e dell'anonimato della CIA. Infine viene rivelato che si tratta di un mockumentary, quando con i titoli di coda mostrano un montaggio dei bloopers con gli intepreti che ridono delle loro battute e la loro incapacità di ricordarli."

Non bastasse la bizzarria delle vicende narrate, ciò che risulta sicuramente più impressionante è il "cast" di questa incredibile opera, composto dai seguenti "attori":

Donald Rumsfeld, Segretario della Difesa USA

Lawrence Eagleburger, assistente di Richard Nixon

Richard Helms, Direttore della CIA (1966/73)

Alexander Haig, Segretario di Stato (capo del gabinetto presidenziale durante il mandato di Nixon)

Generale Vernon Walters, ex-direttore della CIA

Jeffrey Hoffman, Astronauta (missioni STS 51/75)

Farouk El-Baz, Direttore Tecnico della NASA

Lois Aldrin, moglie di "Buzz" Aldrin

Maria Vargas, sorella di "Buzz" Aldrin

David Scott, astronauta (Gemini 8, Apollo 9, Apollo 15)

Christiane Kubrick, moglie di Stanley dal 1959 al 1999

In Dark Side of The Moon costoro narrano quanto riassunto sopra, una storia talmente incredibile che potrebbe essere vera, per quanto ne sappiamo tutti noi, con l'intervento di alcuni personaggi di contorno:

il rabbino che avrebbe nascosto il rifugiato politico, interpretato da Binem Oreg
(nella sua unica apparizione sugli schermi, a quanto pare)

Dimitri Muffley come ex-agente KGB
(il suo nome è formato da quello del premier sovietico e del presidente USA in Dr. Strangelove)

Un certo Jack Torrance(nome del protagonista di The Shining)

e addirittura Mr. Ambrose Chapel


molto simile al nome del tassidermista (Ambrose Chappell) che il Dr. Benjamin McKenna (James Stewart) scambia per il nome della cappella quasi-omonima, nel film The Man Who Knew Too Much (versione del 1956), apparentemente ripreso proprio all'interno della chiesa di St. Saviours dove Hitchcock filmò parte del suo capolavoro; un tocco da vero cinefilo, non 'è che dire.

Il motivo stesso dell'esistenza di questo documentario è l'interrogativo principale, da che potrebbe ugualmente trattarsi di una "parodia" dedicata dalla NASA e dal governo USA ai tanti teorici del complotto che dubitano molto lecitamente della genuinità della infame missione Apollo 11 (e ogni altra), oppure ancor più semplicemente si potrebbe trattare della verità nuda e cruda, spiattellata senza pudore o mezzi  termini dai protagonisti "fuori campo" delle suddette vicende, che poi si possono tramutare in "scherzo" con la semplice aggiunta di quei bloopers finali senza i quali ogni spettatore potrebbe prendere per buona tutta la faccenda dall'inizio alla fine.

Per quanto riguarda il blogger, non saprei definirlo con un aggettivo migliore di ambiguo; a partire dall'opera omnia del regista ebreo tunisino William Karel, che si è dedicato sempre e soltanto a temi controversi come le guerre segrete della CIA, il caso JFK, l'estrema destra Francese, gli scrittori ebrei, etc., fino alla dichiarazione di Estremismo CHUTZPAH dei titoli di coda, non posso far altro che ammettere il mio stupore di fronte a tanta spudorata impertinenza:


Trad.: "Ogni somiglianza con reali persone viventi è una pura coincidenza. NESSUN GOY E' STATO MALTRATTATO DURANTE LE RIPRESE."
Questa didascalia che in genere viene rilasciata dalla American Humane Association come certificazione del trattamento "umano" riservato agli animali durante le riprese dei films di Hollywood è un ovvio rimando ai versetti del Talmud che ribadiscono il pensiero fondamentale degli eletti-del-signore, secondo cui ogni "gentile" è "inferiore alle bestie dei campi".

Il film è attualmente visibile in versione originale su Youtube:


*) Il titolo di questo post è quello del  famoso film di Hitchcock del 1943

sabato 27 febbraio 2016

Odissea nello specchio

La globalizzazione è "un processo d'interdipendenze economiche, sociali, culturali, politiche e tecnologiche i cui effetti positivi e negativi non hanno una rilevanza planetaria, tendendo ad uniformare il commercio, le culture, i costumi e il pensiero." (https://it.wikipedia.org/wiki/Globalizzazione)
Come si è già ripetuto più volte in questo blog, la definizione di tale processo "planetario" deriva da "globo", il quale sempre secondo Wikipedia è un  termine che "indica genericamente un oggetto sferico e, per antonomasia, la Terra stessa"; di fatto la definizione esatta del comune mappamondo -wiki docet- è appunto quella di "globo", che al contrario nel mondo anglofono è il termine (globe) più comune per definire quello che noi chiamiamo solitamente "mappamondo".

Per chi ha seguite le mie ricerche fino a questo punto, non risulterà particolarmente misteriosa la scelta di questo neologismo per definire la uni-formazione di questo mondo. Sentiamo parlare e leggiamo sempre più spesso della "globalizzazione", e la reiterazione continuata, in ogni contesto possibile, di questo termine non fa che diffondere la medesima assurda fantasia astro/logica, e quindi astronomica, che si riferisce sempre e soltanto alla Grande, Grande Palla di Terra. Del resto, possiamo ben dire che i risultati del processo fondamentale, cioè proprio l'eliminazione di quelle stesse fondamenta che sono salde e inamovibili secondo la "Bibbia", è stato completato ormai da tempo, quando la stragrande maggioranza dei cittadini del mondo Occidentale, ormai da generazioni, sono pronti a giurare di vivere su una palla roteante nello "spazio", e oggi sono utilizzati alla stregua di bestiame dai "globalizzatori" per l'inevitabile compimento di unificazione totale, verso il fantomatico "nuovo ordine mondiale". Ogni giocatore del Grande Gioco del Monopoly, tutti gli utenti economici, finanziari e monetari del mondo, partecipano in vario grado, più o meno consapevolmente, della inarrestabile globalizzazione che avviene principalmente attraverso la industrializzazione e, utilizzando un neologismo assai meno diffuso, con la "americanizzazione" di popoli e paesi.

In qualità di "appassionato" di cinema non ho avuto, nei miei blogs precedenti, molte occasioni di utilizzare questo termine, nè tantomeno di contemplare il "mistero" riguardante la sua etimologia, e l'enormità delle sue proporzioni che non si limitano all'industria e all'economia mondiale, ma influenzano direttamente la coscienza di ogni cittadino alfabetizzato; in compenso ho già indagato un mistero più limitato, decisamente personale, e singolare in ogni senso, riguardante il regista che è stato considerato anche da molti "esperti" come il più influente e non di meno il più enigmatico nella storia del cinema, Mr. Stanley Kubrick. 
Ricorriamo di nuovo a Wikipedia per conoscerne le origini: "Kubrick nacque presso il Lying-In Hospital di Manhattan (New York) il 26 luglio del 1928, primogenito di Jacob Leonard Kubrick (1901-1985), un medico statunitense nato da una famiglia ebraica di origini austriache, polacche e rumene, e di Sadie Gertrude Perveler (1903-1985), una casalinga statunitense, anch'essa di origine ebraica."
Abbiamo così ottenuto un indizio molto importante sulla figura di Kubrick: infatti per quanto sia la così detta linea uterina a determinare la "ebreità" dell' individuo, in questo caso abbiamo l'erede di due genitori "ebrei" che come sempre nel caso degli immigrati statunitensi si possono definire più propriamente ashkenaziti
Non ne troveremo il minimo cenno su Wikipedia, o da altre "fonti ufficiali", ma come può risultare più o meno ovvio dal suo 'testamento filmico', "Eyes wide shut", Kubrick era anche un affiliato della massoneria del più alto grado.


Fotogrammi di The Shining, in cui Jack Nicholson utilizza la gestualità massonica con grande carisma
-- da vera "stella" di Hollywood


Tra le sue opere più note, di una filmografia inevitabilmente limitata al numero di 13 titoli, ricordiamo Spartacus (1960), Lolita (1962), Doctor Strangelove... (1964), A Clockwork Orange (1971) e The Shining (1980), anche se il suo nome viene immediatamente associato ad uno dei titoli più prominenti nella storia della cinematografia mondiale, quello di 2001: a space odyssey, del 1968.

A questo proposito ieri ho visionato il documentario di Jay Weidner Beyond the Infinite - Kubrick’s Odyssey II, che allego qui sotto:


nel quale si analizzano alcuni degli aspetti meno noti dell'opera di Kubrick, la quale si potrebbe definire una sorta di "prova generale" della più grande e la più impossibile "impresa spaziale" mai compiuta dalla NASA, che ebbe luogo l'anno successivo l'uscita del film, con l'allunaggio degli Americani dell'Apollo 11

foto: aplanetruth.info

Quale sia stato effettivamente il coinvolgimento di Kubrick nella più irrealizzabile delle fantasie


Un altro fotogramma particolarmente significativo da The Shining

-ovvero quella di mandare delle persone reali su un corpo astrale che al contrario appartiene esclusivamente alla sfera teorica - non lo sapremo mai con certezza, e possiamo soltanto affidarci all'intuito dei ricercatori che in seguito hanno indagato basandosi sulle opere successive del regista, in particolare The Shining
Ma al di là delle fantasie impossibili realizzate grazie alle tecnologie audiovisive in continua evoluzione dall'ente aerospaziale, possiamo facilmente constatare la realtà del successo e della fama dell'opera di Kubrick nel settore della cinematografia, e in modo particolare di quella inserita nella lista di film preservati nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, che è appunto "2001", descritto da Wikipedia come "un capolavoro della storia del cinema" e "una svolta epocale per il cinema di fantascienza". Un film che praticamente tutti hanno visto, almeno una volta in vita loro.

Il documentario è interessante, e ne consiglio senz'altro la visione a chiunque sia interessato all' "affair Kubrick", benchè a mio parere qui sia stato completamente obliato il ruolo precipuo di quello che lo stesso Weidner definisce "il vero protagonista", lo "enigmatico" monolito che vediamo apparire in scena all'inizio dei tempi, o meglio, come recita la didascalia nel film stesso, "L'Alba dell'Uomo":


dopo la famosissima sequenza della trasformazione del femore in astronave, l'oggetto viene rinvenuto sulla Luna, e di nuovo riunisce attorno a sè un gruppo di terricoli ipnotizzati dalla sua visione, ma su uno scenario del tutto artificiale, e decisamente molto simile ad un set cinematografico (senza dimenticare che, come vediamo nel documentario, anche le suddette scene sono state girate in un teatro di posa con la tecnica della proiezione frontale, derivata dalla più arcaica retroproiezione):


Di questo oggetto misterioso, che Weidner assimila alla "Prima Materia" e alla Pietra Nera degli alchimisti, non viene però evidenziata la qualità più ovvia al di là della sua composizione, che è la sua forma: il monolito è infatti una pietra squadrata, perfettamente levigata, e in una parola TAGLIATA, una qualità che rimanda immediatamente all'antica denominazione dei massoni come tagliatori di pietra
Ogni altro significato si voglia e si possa trovare del "misterioso" monolito, questa è la sua realtà evidente e incontrovertibile per ogni spettatore al mondo, quale che sia la sua erudizione su tutti quegli aspetti che al contrario sono da considerarsi "segreti" per come è definita la stessa Società alla quale appartennero tanto Kubrick che lo scrittore Arthur C. Clarke, che ci risulta esser stato Gran Maestro del 33mo Grado.


I confratelli Clarke & Kubrick in un'immagine dell'epoca tratta dal documentario

Lo stesso "mistero" rappresentato in scena da una pietra tagliata in 2001 è dunque quello che ha condotto il lettore di VerOrizzonte, come il blogger stesso, a considerare questo caso particolare, decisamente molto più unico che raro, riguardante il film più significativo e nel contempo più enigmatico nella storia del cinema.

Immediatamente dopo la "trasformazione" -che casualmente ha origine nella 'scoperta' dello stesso osso come arma, che rende gli scimmieschi trogloditi cacciatori e quindi carnivori- ne vediamo gli esiti nella sfera psichica dell'umanità "evoluta" fino all'Era Spaziale, e come nell'incipit del film stesso


compare sullo schermo la Grande, Grande Palla di Terra


che poi vediamo a /in più riprese nel corso della pellicola



fino all'allineamento delle Grandi Palle Astronomiche con il monolito stesso


e alla rivelazione finale del "bambino stellare" (star child) che osserva la Grande Palla dalla sua propria sfera amniotica, che per noi rappresenta la condizione dell'utente moderno, destinato da principio -ancor prima della sua nascita- a CREDERE in ciò che potrà vedere soltanto al cinema, in TV e in ogni altra immagine diffusa nella realtà fantascientifica dell'utenza globale dagli unici enti in grado di produrre simili artefatti, allo scopo di renderli pubblici come supporto dell'impossibile dogma astronomico tanto nel settore dell'intrattenimento (=armi di distrazione di massa) che in quello educativo e "scientifico"


Potremmo concludere che questa sequenza -la quale ha per il lettore di VerOrizzonte un significato diametralmente opposto a quello "immaginabile" dallo spettatore medio- è stato il più grande contributo del confratello Kubrick alla "causa" degli eliocentristi globalizzatori che attualmente detengono un potere illimitato su ogni questione terrena, a partire dalla Più Fondamentale Di Tutte; qui infatti, quale che sia il significato cercato e trovato dal singolo spettatore durante la sua personale "odissea audiovisiva", abbiamo una visione "ultraterrena", quella di un feto (evidentemente artificiale) -che nella realtà dei fatti non potrebbe vivere sospeso in una bolla nello "spazio esterno", se mai questo esistesse- il quale osserva una realtà altrettanto artificiale e affatto surreale, che come si è visto nel corso di questo blog è stata interamente edificata dalla Più Grande Setta Pubblica -quella cattolica- grazie al sostegno indispensabile e incomparabile della Più Grande Società Segreta mai esistita sulla faccia della Terra, grazie a nomi di enorme fama come Pitagora, Copernico, Galileo e Einstein, divenuti inevitabilmente non soltanto i più famosi ma anche i più "geniali" scienziati della "storia". La quale, va ricordato ancora, è pur sempre UNA storia...

foto: bbook.com

Merita una nota finale un altro "indizio" di cui pure Weidner non fa menzione; nella interminabile sequenza in cui l'astronauta Bowman viaggia "oltre l'infinito", tra le sue caleidoscopiche visioni troviamo anche quelle di paesaggi che sono ovviamente terrestri


(Qui il Grand Canyon)

ma con un semplice effetto ottico essi divengono magicamente "altri mondi"; questo dettaglio non è sfuggito invece a Mr. Rob Ager, che nel 12mo capitolo del suo saggio online “Kubrick: and beyond the cinema frame” An in-depth analysis of 2001: A SPACE ODYSSEY"  (scoperto ORA!)  scrive a questo proposito
"Sperimentando con i filtri colorati scopriamo che i paesaggi della sequenza "L'Alba dell'Uomo" e il pianeta "alieno" sono quasi indistinguibili l'uno dall'altro. Rendendo entrambi i paesaggi monocromatici e rimuovendo i colori irreali dei filtri ci rimangono delle immagini che potrebbero anche passare per la superficie lunare... specialmente se anneriamo il cielo."

P.S.: non ho nemmeno menzionata qui la questione dell'"evoluzionismo" che è contemplata nel medesimo disegno, e prevede l'esistenza di svariate fasi e/o razze di esseri "antropoidi" come quelli rappresentati con bravura nella sequenza "L'alba dell'uomo"; è pur vero che su 2001 si potrebbe scrivere un (altro) libro intero, ma in questa sede mi accontento di aggiungere questo post-scriptum solo per ricordare tale questione al lettore di VerOrizzonte; a lui lascio il compito di riordinare le idee accennate nel post qui sopra proseguendo la propria ricerca in ogni direzione, e chiudo il mio post con questo bel ritratto di un Australopithecus anamensis immortalato nel pieno della sua forma; è quella che si direbbe propriamente una figura di proporzioni omeriche:


A buon intenditore...


venerdì 26 febbraio 2016

Il Cosmo Cosmetico

Oggi Mr. J.P. Sacedor ha condiviso su Facebook un link a questo articolo su imgur.com, intitolato "WANDER Space Probe", dove Mr. Navidbaraty ha pubblicate immagini simili a questa

http://imgur.com/a/oOW3M

che è una "nebulosa" composta di "belletto, olio d'oliva, gesso, borotalco, sale e acqua"; una ricetta facile facile, per chiunque si trovi a dover produrre immagini "astronomiche" casalinghe senza il software adeguato.
Altre gustose ricette spaziali al link succitato.

Questo, pubblicato questa sera dalla "Libreria dell'Università dell'Occulto" cita R.W. Emerson (1803-1882) saggista, conferenziere e poeta che guidò il movimento trascendentalista a metà del 1800:

Trad.: "E' così brutto, essere incompresi? Pitagora fu incompreso;
e Socrate, e Gesù, e Lutero, e Copernico e Galileo, e Newton, e
ogni spirito puro e saggio che si sia mai incarnato.
Essere grandi è essere incompresi."


Purtroppo noialtri incompresi del 2016 non possiamo nutrire le stesse speranze del Galilei, di vedere le nostre informazioni "eretiche" riabilitate e ri-accettate da quello stesso Ente che cinquecento anni fa rinnegò in toto la realtà geocentrica per promuovere la Grande Palla di Terra e ogni altra Grande Palla Cosmica; possiamo star certi che ebbero i loro buoni motivi per farlo, e che non tornerebbero mai sui propri passi, "per tutto l'oro del mondo" ...perchè quello ce l'hanno già.
Purtroppo in questo lungo cammino verso la Verità Vera abbiamo anche la "Bibbia" dalla nostra, come si è già visto, assieme ad ogni altro testo mitologico dell'antichità che contempli la reale cosmologia terrestre, ma NON i preti. Anzi
Vorrei che il lettore di VerOrizzonte ponderasse per un istante questa situazione paradossale, come sto facendo io Qui e Ora. Abbiamo una conoscenza antica di millenni a sostenere la nostra Questione, che è La Più Fondamentale di Tutte, ma anche e soprattutto i "custodi ufficiali" di questa conoscenza sarebbero i primi a darci contro, per non compromettere la loro posizione. Questo va decisamente oltre l'Ipocrisia, quella che affrontiamo è Pura Follia, e dobbiamo ri-conoscere il fatto di essere incredibilmente pochi a rinnegare il nostro ruolo di Utenti Globali. Terribilmente pochi.

giovedì 25 febbraio 2016

Giocattoli divini

Abbiamo intuito cosa siano le 'fasce di Van Allen' nella realtà dei  fatti; sappiamo per certo che l'idea di "orbita" si può intendere nel modello geocentrico soltanto come quella di un occhio, o meglio di una cavità oculare, o appunto di una "orbita", che corrisponde alla "vòlta celeste", e non possiamo nemmeno immaginare che esistano dei "satelliti orbitali geostazionari" in questo raro quadro della realtà cosmologica terrestre; ma vedendo per caso in TV il lancio dell'Explorer 1, che avvenne subito dopo il presunto successo delle missioni sovietiche degli Sputnik I e II, mi rendo improvvisamente conto delle dimensioni del fenomeno, non soltanto relative allo spazio e al tempo, ma allo "spazio-tempo" di cui l'umanità è costretta a partecipare suo malgrado.

Di come lo 'stile futuristico' Americano, nato in concomitanza con l'avvento della "era spaziale" e di quella "atomica", queste due Ere Teoriche basate sulla pura falsità, sul potere della suggestione e sulla suggestionabilità innaturata dell'uomo, ha segnata l'epoca moderna attraverso la "pop culture" che è il più infimo esempio di quella cOltura umana che si è sempre ottenuta nell'ambiente malsano e ombroso dell'urbe; è il paradosso estremo di un mondo che CREDE fermamente alle più incommensurabili Palle di ordine astronomico, ma tratta il genere della fantascienza com'è giusto che sia, con la dovuta sufficienza, da che le migliori idee per simili romanzi non si possono nemmeno paragonare a quelle note come "realtà" nella logosfera cattolica. Infine è questo il motivo che mi ha allontanato dalla letteratura, per avvicinarmi alle scienze sacre (la simbologia) e allo studio gnostico propriamente detto, che oggi prosegue in questo blog.


A partire dai primi razzi



le "astronavi" protagoniste di tanti film e telefilm sono state e continuano ad essere i giocattoli preferiti dei bambini, e preferibili forse a macchine di altro genere, ma la loro stessa esistenza si rivelerebbe del tutto impossibile una volta compresa la reale cosmologia di Terra; sulla impossibilità totale di queste macchine volanti in uno spazio inesistente si sono create le serie televisive e cinematografiche di maggior successo, e sempre con l'inconfondibile firma di un "eletto del signore"...



(per "Jew Trekkies" di ogni età)


Con questo tipo di giocattoli ultra-surreali abbiamo giocato per anni, immaginando che in un futuro non troppo remoto avremmo viste cose simili nella realtà quotidiana; oggi il mio lettore ed io possiamo solo esser grati per avere questo grado di coscienza, il minimo e indispensabile che riguarda gli aspetti più terra-terra della nostra esistenza.

Il collega blogger di blog.word.mysteries.com ha pubblicato questo interessante articolo sul "Linguaggio di Dio", nel quale per "coincidenza" egli ha utilizzata la stessa illustrazione del "Grande Architetto" pubblicata in questo post il giorno 22:

"Il Linguaggio dell'Architetto Divino - i miti della creazione di molte tradizioni descrivono l'universo come l'opera di un Architetto Divino che utilizza la "geometria sacra" per dispiegare le dimensioni di un bellissimo cosmo, disegnandone saggiamento ogni aspetto, e governandolo  con giusta proporzione evidente nelle forme geometriche e nei processi della natura"

Ogni "artista frattale" conosce questa Realtà, che si manifesta agli occhi dell'utente di un software per la generazione di forme frattali, nelle quali sono chiaramente riconoscibili e identificabili tutte le forme geometriche presenti in natura; per chi non lo avesse mai sperimentato, posso consigliare il programma gratuito utilizzato per generare le immagini di questo post, chiamato "Apophysis".
Pertanto l'argomento trattato qui è di estremo interesse, e ne consiglierei comunque la lettura al mio lettore, se non che scorrendo la pagina ci troviamo di fronte a questa "composizione profana":


e anche, oserei dire, ridicola, specialmente se viene associata al testo seguente (Trad. mia):

"Il linguaggio di Dio è un linguaggio matematico di numeri, proporzioni e geometria (sacra).
"Così sopra, così sotto" - queste parole circolano nei circoli magici  e occulti, e provengono dai testi Ermetici. Il concetto fu steso dapprima nella Tavola Smeraldina di Ermete Trismegisto, nelle parole "Ciò che è Sotto corrisponde a ciò che è Sopra, e ciò che è Sotto, corrisponde a ciò che è Sopra, per ottenere i miracoli della Sola Cosa"
L'intero Universo (incluso il nostro sistema solare, così come gli atomi, il DNA e le forme di vita rivela i segreti dell'equilibrio, del ritmo, della proporzione e dell'unità nella diversità, l'interconnessione frattale delle parti tra di loro e nell'insieme. ..."
--
E' un segno spaventoso dello stato di Confusione in cui giace la nostra società, e della strana commistione di Falsità pura e varie verità spicciole, riportate fianco a fianco, riga dopo riga, in questo articolo come nella "bibbia". Le parole da cui si è sviluppato l'intero concetto di "ermetico" ed "ermetismo", i misteri fondamentali della Tradizione Esoterica, vengono illustrati con una immagine del tutto fantastica, che come sappiamo non corrisponde ad alcun genere di realtà al di fuori delle menti dell'Utenza Astro-nomico/ logica  Globale.

Questa illustrazione dell'articolo poi toglie ogni dubbio per il lettore di VerOrizzonte, che a questo punto avrà se non altro un' idea chiara di come sia fatto il mondo in cui viviamo Qui e Ora:


Così abbiamo la dimostrazione pratica di quanto sia facile trovare delle "combinazioni" straordinarie, le quali possono "dimostrare" al pubblico le incredibili coincidenze che occorrono in natura, sulla base di dati completamente artefatti, come la presunta circonferenza della Grande, Grande Palla di Terra e quella della "Luna"...

E così, il lettore del blog "Word Mysteries" può accedere ai misteri del nostro universo frattale, leggendo un articolo quantomeno desueto nel soggetto, senza però poter evitare queste dimostrazioni patenti e inequivocabili di una ignoranza astronomica in ogni senso, per non dire cosmologica, la quale del resto interessa la stragrande maggioranza del mondo Occidentale moderno. Come ben sappiamo, infatti, la Globalizzazione è in atto anche in Oriente ormai da decenni.

mercoledì 24 febbraio 2016

Sulle corna del papa

Il post di oggi è quello del gruppo "La scienza della Terra Piatta e la Bibbia" su Facebook:


Trad.: "QUELLO CHE CREDI HA IMPORTANZA!!! Occorre solo un minuto per 
comprendere che il mondo in cui crediamo di vivere foggia la nostra visione del mondo
in modo astronomico e disegna la rotta delle nostre vite allo stesso modo. Le nostre vite
girano senza controllo o sono stabili, su fondamenta immobili? Le nostre vite sono 
programmate su una rotta chiara come il sole e la luna che si muovono attorno ad un piano
stabile e immobile, oppure sfrecciano attraverso lo spazio in modo casuale senza alcuna
ragione e nessuno scopo? La vera Creazione di Dio, la terra piatta e stazionaria, 
descritta nella Bibbia crea un senso di pace, di stabilità e di intenzione.
Conosci la verità e la verità ti renderà libero!"

Come ho già scritto in questo post, "La Grande, Grande Palla di Terra che trottola nel vuoto si può considerare come una rappresentazione simbolica della condizione umana attuale, sospesa in un infinito scenario buio, prigioniera dell'ignoto che è sinonimo di ignoranza."; il fatto che la "Bibbia" descriva la cosmologia che l'umanità ha sempre conosciuta dall'inizio del tempo fino al 1500, quando ebbe inizio la disastrosa pandemia scientifica della "rivoluzione copernicana", non toglie nulla al valore propriamente cabalistico dell'opera, che mi risulta essere tanto sconosciuto quanto i suoi reali contenuti, ma è certo che il Buon Cristiano dovrebbe almeno in questo caso prestare più attenzione alle sue letture, quando esse contrastano in modo inconciliabile con le sue conoscenza di particolari materie, compresa quella grigia; lo stesso si può dire del Big Bang e della teoria dell'Evoluzione, che pure sono soltanto teorie così come quella eliocentrica.
C'è comunque del vero, in quello che il gruppo Libristico di Facebook scrive, ed è riprodotto in questa immagine allegata:

"La tua visione del mondo forma la tua vita"


La Grande Palla equivale a "instabilità" e "ansia"
I presunti moti astrali delle Grandi Palle Cosmiche portano "Caos", "Paura", Mancanza di Scopo", e una "vita fuori controllo"; il VerOrizzonte della terra piatta porta "Pace", "Sicurezza", "Stabilità", "Speranza" e un senso di "Finalità", o anche di "Utilità"; il versetto Salmi 93,1 recita nella versione Italiana:
"Il Signore regna, si ammanta di splendore;
 il Signore si riveste, si cinge di forza;
rende saldo il mondo, non sarà mai scosso."

E bisogna ammetterlo, la nostra versione è ben più ambigua di quella Inglese, che non dà adito a dubbi sul chi o cosa "non sarà mai scosso", mentre si può intendere riferito a "il Signore" nella traduzione Italiana.
Non sappiamo se dio sarà mai scosso per qualche motivo, ma abbiamo raccolte ormai abbastanza prove per affermare con certezza che la Terra è ben salda sul fondo dei cieli, e quindi lasciamo che gli effetti di pace, sicurezza, stabilità, etc., si manifestino nelle nostre esistenze che hanno smesso da un pezzo di trottolare nel vuoto. 


A questo punto anche per il blogger è inevitabile ri-conoscere che qualunque cosa sia il "diavolo", l'avversario di "dio", se quest'ultimo rappresenta il 'kosmo' inteso come Ordine Naturale, non può che essere chi NEGA l'evidenza, il ragionamento, l'intuito, l'esattezza del calcolo matematico, l'istinto, la facoltà di discernimento, e in pratica tutto ciò che costituisce la "intelligenza" dell'essere umano, che dal punto di vista religioso è un "riflesso" della intelligenza divina, il "logos"; la accettazione in massa del paradossale dogma copernicano, sostituito alla Conoscenza Tradizionale esoterica riportata in frammenti sparsi anche nella "Bibbia", dopo 5 (cinque) secoli prova al di là di ogni dubbio quanto sia precaria questa presunta dote dell'umanità, la quale non solo ha continuato a illudersi fino all'eccesso cronico del "materialismo", e nei termini industriali adeguati alle masse, di "consumismo", ma nel contempo insiste ad adorare il dio israelita e le scritture cabalistiche dei giudei, e mantiene salda la sua fiducia in quella medesima industria religiosa che ha inspiegabilmente, contro ogni "logica" apparente, "abbracciata" l'assurdità della teoria eliocentrica, attraverso quella che abbiamo già descritta qui come la Messa In Scena Storica del processo a Galileo... Come sia possibile accettare il fatto che la stessa gente faccia "il bello e il cattivo tempo" sulle teste delle masse alfabetizzate e ammaestrate alla falsità imperante, quando già all'inizio di questo blog si è visto che "l'hanno capito anche gli Americani!":


e quando i protagonisti della Farsa si abbandonano a simili dimostrazioni di sicumera, nata dalla certezza assoluta della completa demenza umana, comprovata da cinque (5) secoli di pure menzogne e genuina falsità durante l'ascesa da Impero Religioso a Più Grande Holding Company nella Storia dell'Industria


lasciate che lo ricordi al lettore casuale, quello non è un "segno di dio", ma secondo la tradizione le corna sono associate solo ed esclusivamente al "diavolo"; e a questo personaggio mitologico è stato assegnato il ruolo di antagonista di "dio"; possiamo concludere quindi che la foto qui sopra rappresenta una evidente anomalia nel sistema religioso moderno, che consiste della foto stessa, pubblicata su internet.


Non sono certo cose di cui si possa andare fieri, in qualità di esseri umani, e tantomeno di Italiani; ma è bene per tutti noi prenderne coscienza, sia che consideriamo la "Bibbia" come un libro sacro, o soltanto come un testo antico medio-orientale; in questo libro sono conservati i frammenti di una Verità maiuscola, eterna e immortale, ma che oggi è stata completamente sostituita nelle menti dell'Utenza Globale dalle Più Grandi Palle mai concepite, o immaginate, che corrispondono alle infinite "sfere astrali" del modello eliocentrico e dell'astronomia moderna. Di questo ogni lettore della "Bibbia" .--o almeno dei versetti riportati in questo stesso blog-- dovrebbe avere notizia, e re-agire di conseguenza, smettendo di roteare nella vuotezza infinita degli spazi della teoria astronomica, di una vita intera passata girando a vuoto, e contemplando la fermezza eterna e inalterabile del palcoscenico terreno sul fondo dei cieli, il Vero Orizzonte che è sotto gli occhi di tutti noi.